Frasi su fisico
pagina 8

Pëtr Dem'janovič Uspenskij photo
Stendhal photo
Neal D. Barnard photo
Carl Friedrich von Weizsäcker photo

“Einstein era un fisico e non un filosofo. Ma la schietta ingenuità delle sue domande era filosofica.”

Carl Friedrich von Weizsäcker (1912–2007) fisico e filosofo tedesco

Origine: Citato in Peter Aichenburg e Roman V. Sexl, Albert Einstein, Vieweg, Braunschweig, 1979, p. 159; citato in Albert Einstein, Pensieri di un uomo curioso (The Quotable Einstein), a cura di Alice Calaprice, prefazione di Freeman Dyson, traduzione di Sylvie Coyaud, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, p. 182. ISBN 88-04-47479-3

Robert Musil photo
Albert Einstein photo
Massimo Bontempelli photo
Albert Einstein photo

“Per quanto riguarda Mach, è bene distinguere tra l'influenza che ebbe in generale e quella che esercitò su di me in particolare. Mach ha compiuto significative ricerche sperimentali (ad esempio, la scoperta delle onde d'urto, basata su un metodo ottico veramente geniale); ma non di questo vogliamo discutere, bensì di come influenzò la visione generale dei concetti di base della fisica. In questa prospettiva il suo grande merito sta, a mio parere, nell'aver allentato il dogmatismo che dominava in quell'ambito nei secoli XVIII e XIX. Egli ha cercato di mettere in luce, specialmente nei campi della meccanica e della teoria del calore, il modo in cui i concetti hanno avuto origine dall'esperienza; Mach sosteneva in maniera convincente l'opinione che finanche i più basilari tra i concetti fisici si fondano sui dati empirici e, da un punto di vista logico, non sono in alcun modo necessari. Evidenziando come nella fisica siano cruciali i problemi connessi ai concetti di base, più che quelli d'ordine logico-matematico, egli ha esercitato un'influenza particolarmente salutare. Il suo punto debole stava, a mio modo di vedere, nel considerare l'attività scientifica all'incirca un semplice «mettere ordine» nei materiali empirici. Egli, insomma, non rese giustizia all'elemento di libera volontà costruttiva presente nella formazione dei concetti. Riteneva, in certo modo, che all'origine delle teorie vi fossero «scoperte» e non «invenzioni», spingendosi addirittura a vedere, nelle sensazioni, unità costitutive del mondo reale piuttosto che semplici oggetti di comprensione; pensava di poter colmare in tal modo lo iato fra psicologia e fisica. Fosse stato coerente fino in fondo, avrebbe dovuto rifiutare non solo l'atomismo, ma l'idea stessa d'una realtà fisica.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

6 gennaio 1948; pp. 689-690
Lettere a Michele Besso

Vujadin Boškov photo

“[Su Gianluca Pagliuca] Dal punto di vista professionale e comportamentale è stato un esempio. La sua dedizione a questo sport è stata totale. Non è mai stato una prima donna, si è sempre comportato correttamente con allenatori e compagni. Ha doti tecniche e fisiche notevoli, oltre a una smisurata ambizione: caratteristiche che lo hanno fatto diventare un grande del vostro calcio. È sicuramente tra i primi tre portieri italiani di sempre.”

Vujadin Boškov (1931–2014) allenatore di calcio e ex calciatore serbo

Origine: Citato in Vincenzo Di Schiavi, Pagliuca, il numero 1 viaggia in 500 https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/21/Pagliuca_numero_viaggia_500_co_0_030921119.shtml, Corriere della Sera, 21 settembre 2003, p. 46.

Antonio Genovesi photo

“L’amore è o animale, o razionale. L’amore animale ha tutti i fenomeni d’una febbretta, quando è nel suo aumento: frequenza ed espansione di polsi, palpitazioni di cuori più sensibili, inquietudine di tutta la macchina, deliri, sogni, guance rubiconde, ecc. E quando quest’amore tira a lungo senza conseguire il desiderato fine, genera i segni d’una febbre continuata per lungo tempo: inappetenza, lassezza, pallore, emaciamento, lentezza e bassezza di polsi, debolezza e vacillamento di testa, e delle volte una morte etica. Dunque l’amore ha la sua sede e cagion fisica nel diaframma, nel cuore e nel sangue. I primi moti di quest’amore sono dolcemente piacevoli per quelle momentanee e continuate pressioncine nascenti e cadenti in tempi cortissimi ed eguali, per la forza dell’immagine dell’oggetto amato. Ma continuando poi, le percosse divengono più forti e lunghe; ond’è che essendo le cadute momentanee, comincia a prevalere la premitura dolorosa, e con ciò la tristezza e la malinconia. Così anche un vento mediocre, se continua, prima increspa il mare, poi fa che ondeggi, e ultimamente tempesti. In fatti l’amore quando tira a lungo, se vi si mischia la disperazione di conseguire il bene che si ama, diventa, come nelle febbri acute, frenesia: e dove venga ad unirsi la gelosia, furore.”

Antonio Genovesi (1713–1769) scrittore, filosofo e economista italiano

da Logica e metafisica

Philipp von Lenard photo
Margherita D'Amico photo

“"Grazie alla scienza abbiamo imparato a calibrare numeri, dosi e funzioni, evitando ogni sofferenza all'animale… bisogna evitare di manipolare la realtà inventandosi la pratica (inesistente) della vivisezione" asserisce Elena Cattaneo […] Ma l'esistenza stessa delle deroghe, sempre più di frequente accordate, per testare senza anestesia, proprio affinché l'animale provi dolore, contrasta irrimediabilmente con tali affermazioni, e, più in generale, l'intera sperimentazione animale si basa su interventi che impongono atroci sofferenze fisiche e psicologiche […] La realtà di laboratorio descritta dall'onorevole Cattaneo parla di pochi animali trattati magnificamente in contesti ameni […] Purtroppo però video, immagini, testimonianze dirette e le stesse pubblicazioni scientifiche ci descrivono una realtà opposta. Come credere, allora, al resto? Quale senso e valore attribuire all'esortazione, rivolta agli "animalisti", ad accettare una diagnosi ineluttabile (la vivisezione non può tramontare) da parte di una scienza che, contraddizione in termini, rifiuta il progresso? È come se l'imprenditoria contemporanea perorasse l'utilizzo degli schiavi, prendendo a modello il Colosseo o le piramidi.”

Margherita D'Amico (1967) scrittrice e giornalista italiana

Origine: Da La scienza che vuol rimanere all'era degli schiavi http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2016/02/11/la-scienza-che-vuol-rimanere-allera-degli-schiavi/, richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it, 11 febbraio 2016.

Albert Einstein photo
Lauren Oliver photo
Michele Serra photo

“[Su Pietro Anastasi] Paragonato ai centravanti tradizionali, è un misto di Gabetto e Lorenzi, ha più estro che tecnica, più possesso fisico dell'azione che senso tattico; caccia il goal come uno stallone la femmina.”

Vladimiro Caminiti (1932–1993) giornalista, scrittore e poeta italiano

Origine: Citato in Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Pietro ANASTASI http://www.tuttojuve.com/gli-eroi-bianconeri/gli-eroi-in-bianconero-pietro-anastasi-46006, Tuttojuve.com, 5 aprile 2011.

Plutarco photo

“[Su Albert Einstein] Il contrasto tra la sua voce pacata e la sua risata squillante era straordinario… Ogni volta che parlava di un argomento che gli stava a cuore o sentiva dire qualcosa che gli piaceva, scoppiava in una risata che rimbalzava da una parete all'altra… Ero preparato al suo aspetto fisico… ma ero del tutto impreparato al rimbombo di quella risata, un ruggito amichevole, caloroso come un abbraccio.”

I. Bernard Cohen (1914–2003) storico della scienza statunitense

Origine: Da un'intervista con G.J. Whitrow, citato in G.J. Whitrow, Einstein: The Man and His Achievement, Dover, New York, 1967, p. 83; citato in Albert Einstein, Pensieri di un uomo curioso (The Quotable Einstein), a cura di Alice Calaprice, prefazione di Freeman Dyson, traduzione di Sylvie Coyaud, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, p. 173. ISBN 88-04-47479-3

Deco photo

“Mi sarebbe piaciuto aiutare molto di più la Fluminense, ma il mio corpo non me lo permette. Mi sono indubbiamente sforzato e molti mi hanno appoggiato affinché io proseguissi fino alla fine dell'anno. Dal punto di vista fisico, io potrei giocare, ma i miei muscoli non lo sopportano più.”

Deco (1977) calciatore portoghese

Citazioni di Anderson Luís de Souza
Origine: Citato in Il brasiliano Deco annuncia il suo ritiro: "I miei muscoli non lo sopportano più" http://www.lastampa.it/2013/08/26/sport/calcio/il-brasiliano-deco-annuncia-il-suo-ritiro-i-miei-muscoli-non-lo-sopportano-pi-BsakaA4Z1bRNAKsAXClg2J/pagina.html, La Stampa.it, 26 agosto 2013.

Accursio Miraglia photo
Ruud Gullit photo

“Penso che Gullit possa essere considerato il simbolo del mio Milan. Aveva una grande potenza dal punto di vista fisico e sapeva anche essere un punto di riferimento per i compagni. Quando partiva in progressione si portava via anche il vento. Era anche un donnaiolo: una volta rispose per le rime a Berlusconi, che aveva chiesto ai giocatori 30 giorni di astinenza prima della finale di Coppa dei Campioni, dicendogli "Dottore io con le palle piene non riesco a correre."”

Ruud Gullit (1962) allenatore di calcio e ex calciatore olandese

Origine: Da un'intervista rilasciata al Quotidiano Sportivo; Retroscena Sacchi: "Gullit disse a Berlusconi 'con le p****e piene non corro..." http://m.goal.com/s/it/news/2/serie-a/2015/04/01/10372342/retroscena-sacchi-gullit-disse-a-berlusconi-con-le-pe-piene, Goal.com, 1º aprile 2015.

Josep Guardiola photo

“[Su Robert Lewandowski] È il giocatore più professionale con cui ho lavorato nella mia carriera. Sa come riposarsi, segue la dieta più adeguata per un atleta, alimentandosi bene, non si fa mai male, perché si allena al meglio e con la dovuta concentrazione. E si sa quanto sia importante la condizione fisica per un calciatore.”

Josep Guardiola (1971) allenatore di calcio ed ex calciatore spagnolo

Origine: Da un'intervista rilasciata al Daily Express, citato in Guardiola, Lewandowski giocatore modello http://www.gazzetta.it/notizie-ultima-ora/Calcio/Guardiola-Lewandowski-giocatore-modello/09-02-2016/2-A_022470408.shtml, Gazzetta.it, 9 febbraio 2016.

Albert Einstein photo
Raymond Benson photo
Marie-Louise von Franz photo
Pasquale Villari photo
Louisa May Alcott photo
Albert Einstein photo

“Possiamo distinguere vari tipi di teorie nella fisica. Per la maggior parte sono costruttive. Tentano di ricavare un quadro dei fenomeni più complessi dai materiali di uno schema formale relativamente semplice, da cui prendono le mosse. Così la teoria cinetica dei gas cerca di ridurre i processi meccanici, termici e di propagazione a movimenti di molecole, cioè a ricavarli dalle ipotesi del moto molecolare. Quando diciamo che siamo riusciti a comprendere un insieme di processi naturali, invariabilmente intendiamo dire che abbiamo trovato una teoria costruttiva che copre i processi in questione.
Insieme a questa classe di teorie assai importante ne esiste una seconda, che chiamerò delle «teorie dei principi». Queste impiegano il metodo analitico, anziché quello sintetico. Gli elementi che ne costituiscono la base e il punto di partenza non sono stati costruiti per via ipotetica, ma vi si è giunti in modo empirico; essi sono caratteristiche generali di processi naturali, principi che danno origine a criteri formulati in modo matematico, che i processi separati o le loro rappresentazioni teoriche devono saper soddisfare. Così la scienza della termodinamica cerca di dedurre con mezzi analitici i nessi necessari – che gli eventi separati devono soddisfare – del fatto universalmente provato che il moto perpetuo è impossibile.
I vantaggi della teoria costruttiva sono la completezza, l'adattabilità e la chiarezza, quelli della teoria dei principi sono la perfezione logica e la sicurezza dei fondamenti.
La teoria della relatività appartiene a quest'ultima classe. Al fine di coglierne la natura, occorre prima di tutto acquisire dimestichezza con i principi su cui si fonda.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Out of My Later Years, pp. 51-52

Anton Pavlovič Čechov photo

“Bisogna liberare gli uomini dal gravoso lavoro fisico. Bisogna alleggerire il loro giogo, dar loro un po' di respiro, perché non passino tutta la loro vita accanto alla stufa, presso i trogoli e nei campi, ma abbiano pure il tempo di pensare all'anima, a Dio, e possano manifestare più ampiamente le loro qualità morali.”

Anton Pavlovič Čechov (1860–1904) scrittore, drammaturgo e medico russo

Origine: Da La casa col mezzanino; citato in Ferdinando Castelli S.I., La rassegnata disperazione di Anton P. Cechov, La Civiltà cattolica, anno 155, volume I, quaderno 3685, 3 gennaio 2004, p. 38.

Albert Einstein photo
Anne Rice photo

“Nei primi tempi, quando gli spiriti parlavano a mia sorella ed a me sulle pendici della montagna, quale essere umano avrebbe creduto che gli spiriti fossero cose prive d'importanza? Persino noi eravamo prigioniere del loro potere, e ritenevamo un dovere usare i doni in nostro possesso per il bene della nostra gente. Poi, per millenni questa fede nel sovrannaturale ha fatto parte dell'anima umana. A volte avrei detto che era naturale, chimica, un ingrediente indispensabile della struttura umana, qualcosa senza cui non potevano prosperare e tanto meno sopravvivere. Abbiamo assistito molte volte alla nascita di culti e religioni, alle proclamazioni di visioni e miracoli ed alle successive promulgazioni delle fedi ispirate da questi "eventi". Viaggiate nelle città dell'Asia e dell'Europa e vedrete gli antichi templi ancora in piedi e cattedrali del Dio cristiano dove vengono cantati i suoi inni. Visitate i musei di tutti i paesi: vedrete sculture e pitture religiose che abbagliano l'anima. Quanto sembrano grandiose queste realizzazioni: la macchina stessa della cultura dipende dal combustibile della fede religiosa. Eppure qual è stato il prezzo della fede che galvanizza i paesi e manda le armate una contro l'altra, che divide le mappe delle nazioni in vincitori e vinti ed annienta gli adoratori degli dei alieni? Ma negli ultimi secoli è comparso un miracolo vero che non ha nulla a che vedere con spiriti o apparizioni o voci celesti che annunciano a questo o quello zelota ciò che deve fare! Abbiamo visto finalmente nell'animale umano una resistenza al miracoloso; uno scetticismo nel confronto dell'opera degli spiriti o di coloro che affermano di vederli e di comprenderli e di essere interpreti delle loro verità. Abbiamo veduto la mente umana abbandonare lentamente le tradizioni della legge basata sulla rivelazione, cercare le verità etiche tramite la ragione ed un modo di vita basato sul rispetto per il fisico e lo spirituale così come vengono percepiti da tutti gli esseri umani. E con questa perdita di rispetto per il sovrannaturale, con questa mancanza di credulità in tutte le cose distaccate dalla carne, è venuta l'epoca più illuminata; perché donne e uomini cercano l'aspirazione più alta non nel regno dell'invisibile, ma nel regno dell'uomo, la cosa che è carne e spirito, visibile ed invisibile, terrena e trascendente. Il chiaroveggente e la strega non hanno più valore. Gli spiriti non possono darci nulla di più. Insomma, abbiamo superato la suscettibilità a questa follia e ci avviamo verso una perfezione che il mondo non ha mai conosciuto. Finalmente "il verbo si e fatto carne", per citare un'antica frase biblica con tutto il suo mistero; ma il verbo della ragione e la carne è il riconoscimento delle esigenze e dei desideri comuni a tutti gli uomini ed a tutte le donne.”

La regina dei dannati

Susanna Tamaro photo
Justin Cronin photo
Lea Pericoli photo

“Gli attuali campioni si avvalgono soprattutto dei muscoli, della forza fisica, mentre Federer ha nel suo gioco ancora l'arte del tennis ed è un giocatore di fronte al quale chiunque ami il tennis si deve inchinare.”

Lea Pericoli (1935) tennista, conduttrice televisiva e giornalista italiana

Origine: Citato in L'Express tennis di Roger Federer http://www.swissinfo.ch/ita/archivio/LExpress_tennis_di_Roger_Federer.html?cid=3645174, Swiss Info.ch, 22 dicembre 2003.

Dalai Lama photo
Bertrand Russell photo
William Carlos Williams photo
Eva Riccobono photo
Albert Einstein photo
Bernard Guetta photo

“Sotto il suo governo in Russia sono scomparse le libertà di espressione e di associazione sbocciate ai tempi di Gorbaciov. Vladimir Putin ha fatto del suo paese una "democratura", una dittatura con le parvenze e perfino i fronzoli elettorali della democrazia, ma che bombarda a tappeto con i suoi aerei – non con quelli di Bashar al-Assad – perfino gli ospedali di Aleppo. Annulla il suo incontro con François Hollande e crea nel proprio paese un clima di guerra. Tutti sanno queste cose. Nessuno osa confutarle. Nonostante tutto, però, Putin piace. Perché? È una questione di immagine: questa attrazione politica ha prima di ogni altra cosa una dimensione fisica. Vladimir Putin non è James Dean né Marcello Mastroianni: le sue fattezze e i suoi lineamenti sono del tutto ordinari, eppure quest'uomo asciutto e muscoloso sprigiona un'impressione di forza bruta che egli sa usare in modo quasi scenico. Quando si fa riprendere a torso nudo, sempre a torso nudo, mentre cavalca stalloni o lotta da solo contro animali selvaggi, non fa perdere la testa soltanto agli appassionati di pornografia omosessuale. In Russia come in Occidente questa sublimazione della virilità serve a metterlo in netta contrapposizione con gli altri dirigenti del mondo, europei e americani in primis, perché bisogna ammettere che la qualità principale di Angela Merkel non è essere un'amazzone, così come François Hollande non è proprio Superman. E sebbene Barack Obama abbia sicuramente classe, ha più l'aspetto di un professore universitario che quello di un campione di lotta libera.”

Bernard Guetta (1951) Giornalista francese

Origine: Tradotto da Anna Bissanti, A destra e non solo: perché piace Putin http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/10/14/news/voglia-di-putin-1.285877?ref=HEF_RULLO, Espresso.Repubblica.it, 14 ottobre 2016.

Albert Einstein photo
Hernán Crespo photo
Albert Einstein photo
Karl Marx photo
Eva Riccobono photo

“La Sicilia è le mie radici, la famiglia, gli amici, gli affetti e tutto ciò che fa parte della mia vita sentimentale e personale. E quindi c'è un bisogno abbastanza fisico di dover tornare nella mia cultura, di rivivere la leggenda dell'isola da cui è difficile staccarsi. È un modo di tornare a casa, è la mia saudade.”

Eva Riccobono (1983) supermodella e conduttrice televisiva italiana

Origine: Citato in Eva Riccobono La top model con il cuore di palermitana http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/12/04/eva-riccobono-la-top-model-con-il.html, Repubblica.it, 4 dicembre 2011.

Jorge Valdano photo
Albert Einstein photo

“Quella che chiamiamo fisica comprende quel gruppo di scienze naturali che basano i propri concetti su misurazioni; e i cui concetti e affermazioni si prestano a una formulazione matematica.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Citato anche in Pensieri di un uomo curioso, p. 130.
Origine: Out of My Later Years, p. 87

Igor' Šalimov photo

“Questa era una bellissima squadra, ma i guai fisici ci hanno fermato. Avremmo fatto un grande Europeo [1992] e invece chiudiamo in modo disastroso. C'è una piccola possibilità di continuare insieme fino ai Mondiali '94. Noi siamo tutti amici, dove siamo nati non conta, ma sono i dirigenti delle nuove federazioni che vogliono dividerci.”

Igor' Šalimov (1969) allenatore di calcio e calciatore russo

Origine: Citato in Fabio Monti, la CSI muore, l'eredità è contesa https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1992/giugno/20/CSI_muore_eredita_contesa_co_0_92062017335.shtml, Corriere della Sera, 20 giugno 1992, p. 34.

Aldous Huxley photo

“L'introspezione, l'osservazione e la storia del comportamento umano nei tempi passati e in quelli presenti ci dicono chiaramente che il bisogno di autotrascendenza è quasi altrettanto diffuso e, qualche volta, altrettanto potente quanto il bisogno di autoaffermazione. Gli uomini desiderano intensificare la coscienza di essere ciò che essi considerano "se stessi", ma desiderano anche – e lo desiderano, molto spesso, con irresistibile violenza – la coscienza di essere qualcun altro. Insomma, essi bramano di uscire da se stessi, di oltrepassare i limiti di quel minuscolo universo-isola entro il quale ogni individuo si trova confinato. Questo desiderio di autotrascendenza non è identico al desiderio di sfuggire al dolore fisico o morale. In molti casi, è vero, il desiderio di sfuggire la pena rinforza il desiderio di autotrascendenza. Ma questo può esistere senza l'altro. Se cosí non fosse, gli individui sani e fortunati, i quali (nel linguaggio psichiatrico) «si sono adattati alla vita in maniera eccellente», non sentirebbero mai il bisogno di uscire da se stessi. Mentre lo fanno. Anche tra coloro che la natura e la ricchezza hanno piú generosamente dotati, troviamo e non infrequentemente, un orrore profondamente radicato di se stessi, un'ansia appassionata di liberarsi della piccola ripugnante identità alla quale sono stati condannati proprio dalla perfezione del loro "adattamento alla vita". Chiunque, uomo o donna, che sia felice (secondo i criteri del mondo) oppure disgraziato, può arrivare, improvvisamente o gradatamente, a ciò che l'autore della Nuvola dell'Inconoscibile chiama "la conoscenza e la sensazione nude del tuo proprio essere". Questa immediata consapevolezza di sé produce uno struggente desiderio di andare al di là dell'io isolato.”

III, 2; pp. 71-72
I diavoli di Loudun

Albert Einstein photo
Mario Rapisardi photo
Federico De Roberto photo
Albert Einstein photo
William Phillips photo
Henri Poincaré photo
Anthony de Mello photo
Guido Morselli photo
Michael Crichton photo
Giuliano Kremmerz photo

“Abbiamo edifici più alti ma temperamenti più corti, strade più larghe ma punti di vista più ristretti; spendiamo di più ma abbiamo di meno; compriamo di più, ma gustiamo di meno; abbiamo case più grandi e famiglie piccole; più comodità, ma meno tempo; abbiamo più lauree ma meno buon senso; più conoscenza ma meno criterio; più specialisti, ma ancora più problemi; abbiamo più gadgets ma meno soddisfazione; più medicine, ma meno benessere; assumiamo più vitamine ma vediamo meno risultati. Beviamo troppo; fumiamo troppo; spendiamo troppo incautamente; ridiamo troppo poco; guidiamo in maniera spericolata; ci arrabbiamo troppo; rimaniamo alzati fino a tardi; ci svegliamo troppo stanchi; leggiamo troppo poco, guardiamo troppo la TV e preghiamo raramente.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori; voliamo con aerei più veloci per arrivare presto, per fare meno e tornare prima; firmiano più contratti solo per realizzare meno profitti; parliamo troppo; amiamo troppo poco e mentiamo troppo spesso; abbiamo imparato a condurre un'esistenza, ma non una vita; abbiamo aggiunto anni alla vita, non vita agli anni. Abbiamo raggiunto la Luna e ne siamo tornati, ma abbiamo problemi ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino; abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non quello interiore; abbiamo fatto cose più grandi, ma non migliori; abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima; abbiamo separato l'atomo, ma non il nostro pregiudizio; scriviamo di più, ma impariamo di meno; pianifichiamo di più, ma realizziamo di meno; facciamo aerei più veloci, ma linee più lunghe; abbiamo imparato ad affrettarci, ma non ad aspettare; abbiamo più armi ma meno pace; redditi maggiori ma meno moralità; più feste, ma meno divertimento; più cibo ma meno appagamento; più conoscenze, ma meno amicizie; più fatica me meno successo. Costruiamo più computer per contenere più informazioni e produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno; guidiamo macchine più piccole che hanno grandi problemi; costruiamo grandi fabbriche che producono di meno. Ci siamo allargati nella quantità, ma accorciati nella qualità. Questi sono i tempi dei fast food e della digestione lenta; uomini alti ma con carattere debole; profitti esorbitanti e relazioni poco profonde. Questi sono i tempi di pace nel mondo, ma di guerriglia domestica; più piacere e meno divertimento; francobolli più costosi, ma spedizioni più lente; più varianti di cibo, me meno nutrizione. Questi sono i giorni dei due stipendi in famiglia, ma più divorzi; questi viaggi brevi, pannolini usa e getta, soggiorni di cartone, moralità usa e getta, esperienze di una notte, fisici sovrappeso, pillole che fanno tutto dal rallegrarti, a prevenire, rilassare o uccidere. E' una epoca in cui c'e' molto in vetrina e poco in magazzino.”

Words Aptly Spoken (1995)

Nick Bollettieri photo

“[Su Serena Williams] Che dire? Ha la forza di un uomo, e si è presentata con una grandissima forma fisica. È forte, fortissima, e soprattutto sa di esserlo, mostrando un approccio al gioco molto propositivo.”

Nick Bollettieri (1931) allenatore di tennis statunitense

Origine: Citato in Davide Uccella, Bollettieri: "L'Azarenka è più giovane, ma Serena è un uomo" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/07/05/739601-bollettieri_azarenka_giovane_serena_uomo.shtml, Ubitennis.com, 5 luglio 2012.

Edinson Cavani photo

“[Gaffe] Come tutte le squadre africane, la qualità migliore della Giamaica è la forma fisica.”

Edinson Cavani (1987) calciatore uruguaiano

Origine: Dalla conferenza stampa prima del debutto in Copa America 2015; citato in La gaffe di Cavani: «Giamaica squadra africana» http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/coppa-america/2015/06/11-1611812/la_gaffe_di_cavani_giamaica_squadra_africana/?cookieAccept, Corriere dello Sport.it, 11 giugno 2015.

Eugenio Montale photo
Giuseppe Prezzolini photo

“Il concetto di Dio per me è il concetto dell'essere, ed è l'essere. Noi esistiamo, cambiamo continuamente. L'essere è assoluto, che non cambia. E questo qui, questo, è il concetto di Dio. Esso non ha una realtà fisica, ma è una realtà che agisce.”

Giuseppe Prezzolini (1882–1982) giornalista, scrittore e editore italiano

Origine: Dall'intervista di Gino Agnese, Prezzolini: se mi convertissi mi nasconderei http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1981/n.135/3, Il Tempo, 19 maggio 1981.

Ken Follett photo
Anthony de Mello photo
Roberto Calasso photo
Daisetsu Teitarō Suzuki photo
Manlio Di Stefano photo

“Vedete, colleghi, per un uomo, con tutta l'apertura mentale di questo mondo, non è semplice comprendere il fenomeno della violenza sulle donne, perché, banalmente, fin da piccoli, non siamo abituati a scontrarci con questa problematica e, di conseguenza, non la facciamo nostra. Mi sono chiesto, allora, cosa generi la violenza e che ruolo abbia la donna in questi fenomeni, e a poco a poco mi sono fatto un'idea. La violenza non è contro la donna. Lo so che vi sembrerà assurdo, ma lasciatemi proseguire. Io credo che la violenza sia sempre orientata al diverso. L'uomo, l'infame, che picchia, abusa o, addirittura, uccide una donna, sta in realtà provando a sottomettere un diverso, percepito come tale in termini sia fisici sia ideologici, e lo fa usando ciò che intrinsecamente l'ha sempre contraddistinto, ovvero il predominio fisico. La donna di contro, come spesso avviene, tende ad accettare il suo ruolo di controparte debole del maschio, che la porterà, infine, a soccombere.”

Manlio Di Stefano (1981) politico italiano

Origine: Citato in XVII Legislatura – Camera dei deputati – Assemblea – Seduta n. 23 di giovedì 27 maggio 2013 – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Discussione del testo unificato delle proposte di legge Mogherini ed altri; Spadoni ed altri; Migliore ed altri, Bergamini ed altri, Giorgia Meloni ed altri: Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta ad Istanbul l'11 maggio 2011 (A.C. 118-878-881-940-968-A) http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=17&sezione=assemblea&tipoDoc=alfabetico_stenografico&idSeduta=0023. Roma, 27 maggio 2013.

“Non vi è peggior schiavitù di quella che s'ignora.”

Bernard Rollin (1943) filosofo statunitense

Origine: Le basi giuridiche e morali dei diritti degli animali, p. 114

Nicola Zingaretti photo
Mario Pappagallo photo
Albert Einstein photo

“Nelle nostre ricerche fondamentali nel campo della fisica andiamo a tastoni; nessuno ha fiducia in quel che il collega cerca di sperimentare con tanta speranza.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Da una lettera indirizzata a Maja, 31 agosto 1935.
Origine: Il lato umano, p. 15

Giorgio Tecce photo
Richard Feynman photo
Mauro Covacich photo

“[Su Franz Kafka] Avendo un lavoro impiegatizio che gli consente molto tempo libero, va al cinema ogni pomeriggio. In sala però le sensazioni non sono proprio buone. Anche nelle scene più innocue Kafka subisce il fenomeno precipuamente fisico della loro percezione, ne riceve un'impressione violenta, vive in piena coscienza il piacere panico di un rapimento. La cosa lo attira e nello stesso tempo lo disturba.”

Mauro Covacich (1965) scrittore italiano

Origine: Da Quando Kafka andava al cinema e non riusciva a trattenere le lacrime https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/ottobre/15/Quando_Kafka_andava_cinema_non_co_0_0210153512.shtml, Corriere della Sera, 15 ottobre 2002.

Albert Einstein photo
Charles Baudelaire photo
Albert Einstein photo
Albert Einstein photo
Albert Einstein photo
Vittorio Pozzo photo

“[Nel 1935 sul Quinquennio d'oro] La Juventus, società dai dirigenti sagaci, dall'ambiente organizzato, dai giuocatori di classe, ha vinto con una squadra che è al suo tramonto, forse il suo più bel campionato. Bello perché è l'intelligenza che lo illumina. La calma, l'accortezza, il freddo calcolo, la precisione sfoderate dal più che trentatreenne Rosetta a Firenze sono l'indice della forza della squadra, la base prima dei suoi successi. È difficile, terribilmente difficile vincere un campionato in Italia. Di questa competizione noi siamo riusciti a fare una fornace ardente. Una fornace che è una meravigliosa fucina di energie fisiche e morali, ma in cui il cammino da battere non si riesce a discernerlo se non si posseggono qualità di eccezione. Una compagine mediocre, il campionato italiano non lo vincerà mai. Queste doti di eccezione, gli uomini che compongono la vecchia squadra della Juventus le possedevano, le han possedute finora nella misura necessaria. Passeran degli anni prima che questi uomini, che tante soddisfazioni han contribuito a dare all'Italia calcistica, vengano dimenticati.”

Vittorio Pozzo (1886–1968) allenatore di calcio e giornalista italiano

Origine: Citato su La Stampa, 4 giugno 1935; citato in Angelo Carotenuto, 1935. L'altra Juve dei 5 scudetti: cosa si scrisse http://carotenuto.blogautore.repubblica.it/2016/04/26/1935-laltra-juve-dei-5-scudetti-cosa-si-scrisse/?refresh_ce, Repubblica.it, 26 aprile 2016.

Indro Montanelli photo
Henri Leconte photo
Richard Wright (scrittore) photo