Frasi su legame
pagina 2

Luciano De Crescenzo photo

“[…] la nostra non è più l'epoca dei legami, ma delle connessioni.”

Luciano De Crescenzo (1928–2019) scrittore italiano

Non parlare, baciami: La Filosofia e l'Amore

Susanna Tamaro photo
Zygmunt Bauman photo
Anne Brontë photo
Virginia Woolf photo
Christopher Paolini photo
Cassandra Clare photo
Dacia Maraini photo
Haile Selassie photo
Saddam Hussein photo

“Nessun americano ha mai chiesto al suo governo, prima della guerra, come un paese ancora arretrato come l'Iraq potesse minacciare dall'altro lato dell'Atlantico la sicurezza dell'America, né perché mai la volesse minacciare, giacché l'America non aveva ancora violato il territorio iracheno. Se i governanti americani volevano far valere la pretesa che le minacce irachene riguardavano l'opposto atteggiamento dell'Iraq e dell'America sull'occupazione sionista della Palestina e di altri territori arabi, si potrebbe rispondere che l'Iraq non è il solo fra gli stati arabi e del mondo intero ad avere su questo punto un atteggiamento opposto a quello dell'America. Inoltre, chi ha autorizzato l'America ad obbligare gli altri paesi del mondo ad adottare una politica su misura di quella dell'America, e se non le obbediscono guai a loro, perché essa farà loro guerra? Chi può dar credito agli appelli americani sulla democrazia se l'America non accetta opinioni diverse da quelle sue persino su punti a carattere regionale, per non parlare di quelli internazionali?
Altra menzogna del governo americano sono stati i pretesi legami dell'Irak con ciò che esso chiama terrorismo, anche se Blair disse ben chiaro che l'Iraq non aveva nessun legame col cosiddetto terrorismo e che non possedeva armi internazionalmente vietate, obbligando così Bush a dichiarare la stessa cosa. Nonostante tutto ciò nessuna delle personalità americane in vista ha chiesto a Bush su che genere di analisi razionale o su quali concrete informazioni tali pretese fossero basate.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno
Mu'ammar Gheddafi photo
George Harrison photo
Jim Morrison photo
Jean Jacques Rousseau photo
Alphonse De Lamartine photo
Sigmund Freud photo

“Per completare la mia esposizione precedente devo aggiunger che fin dall'inizio ho esercitato l'ipnosi per uno scopo che nulla aveva a che fare con la suggestione ipnotica. Mi sono avvalso dell'ipnosi per interrogare il malato sulla genesi dei suoi sintomi, genesi sulla quale nello stato di veglia egli non era spesso in grado di dire alcunché, o comunque troppo poco. Questo procedimento non solo si rivelò più efficace del mero comando o divieto, ma aveva inoltre il vantaggio di offrire soddisfazione alla brama di sapere del medico, che dopo tutto aveva il diritto di apprendere qualcosa circa l'origine di quel fenomeno che cercava di eliminare mediante il monotono procedimento della suggestione. A quest'altro modo di usare l'ipnosi ero giunto per la via seguente. Quando ancora lavoravo nel laboratorio di Brücke avevo conosciuto il dottor Josef Breuer, uno dei medici di famiglia più stimati di Vienna … Già prima del mio viaggio a Parigi, Breuer mi aveva parlato di un caso d'isteria da lui sottoposto, dal 1880 al 1882, a un trattamento particolare, per mezzo del quale era riuscito a penetrare profondamente nella motivazione e nel significato dei sintomi isterici … Quando era ricorsa alle cure di Breuer la paziente offriva un quadro sintomatico complesso e variopinto: paralisi con contratture, inibizioni e stati di confusione psichica. Un'osservazione casuale permise al medico di scoprire che la malata poteva essere liberata da tali turbamenti della sua coscienza se e quando veniva indotta a dare espressione verbale alle fantasie affettive che in quel momento la dominavano. Breuer trasse da questa scoperta un metodo terapeutico. Ripetutamente, dopo aver sottoposto la paziente a ipnosi profonda, la invitò a raccontare ciò da cui l'animo suo si sentiva oppresso. Dominati in tal modo gli accessi di ottenebramento depressivo, fece uso di questo stesso procedimento per eliminare le inibizioni e i disturbi somatici. Durante lo stato di veglia la giovinetta, al pari di qualsiasi altro malato, non sapeva dir nulla sull'origine dei suoi sintomi né ravvisava alcun legame fra questi ultimi e le impressioni della sua vita … Quando dunque la malata rammentava allucinatoriamente in ipnosi una di queste situazioni e portava finalmente a compimento l'atto psichico a suo tempo represso, dando libero sfogo ai propri affetti, ecco che il sintomo scompariva per sempre.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Autobiografia (1925), p. 87 e s.

Sigmund Freud photo
Sigmund Freud photo
Christoph Schönborn photo
Simone Weil photo
Franz Kafka photo

“La sofferenza è l'elemento positivo di questo mondo, è anzi l'unico legame fra questo mondo e il positivo.”

Franz Kafka (1883–1924) scrittore e aforista boemo di lingua tedesca

da Preparativi di nozze in campagna

Franz Kafka photo
Frank Herbert photo
Oscar Wilde photo
Marcel Proust photo
Marcel Proust photo
Thomas Bernhard photo
Georges Bataille photo

“Nella misura in cui il fascismo dipende da una fonte filosofica, non è a Nietzsche, ma a Hegel che si ricollega. Ci si rifaccia all'articolo che Mussolini stesso ha consacrato nellEnciclopedia Italiana al movimento da lui fondato: il lessico e, più ancora del lessico, lo spirito sono hegeliani, non nietzscheani; anche se Mussolini vi impiega due volte l'espressione «Volontà di potenza», non è a caso che questa volontà sia solo un attributo dell'idea che unifica la moltitudine…
L'agitatore rosso ha subito l'influenza di Nietzsche: il dittatore assoluto se n'è tenuto a distanza. Il regime stesso si è espresso sul problema. In un articolo su «Fascismo» del luglio 1933, Cimmino nega ogni filiazione ideologica fra Nietzsche e Mussolini. Solo la volontà di potenza costituirebbe un legame fra le loro dottrine. Ma la volontà di potenza di Mussolini «non è egoismo», essa è predicata a tutti gli italiani dei quali il duce «vuole fare dei superuomini» [sic. ]. Perché, afferma l'autore, «qualora fossimo tutti superuomini saremmo soltanto tutti uomini. Che poi Nietzsche piaccia a Mussolini è naturale: vi è nel Nietzsche qualcosa che è stata sempre di tutti gli uomini di azione e volontà». La differenza profonda tra Nietzsche e Mussolini è «nel fatto che la potenza come volontà, la forza, l'azione sono fatti dell'istinto, direi quasi della natura fisica, e la possono avere le persone fra loro più opposte, servendosene per i più diversi scopi; mentre l'ideologia è fattore spirituale, ed è sempre una per tutti quelli che l'accettano». È inutile insistere sull'idealismo scoperto di questo testo ce ha il merito dell'onesta, se lo si paragona con i testi tedeschi. È più importante notare come il duce venga assolto da una possibile accusa di egoismo nietzscheano. Le sfere dirigenti del fascismo sembrano essere rimaste all'interpretazione stirneriana di Nietzsche formulata intorno al 1908 dallo stesso Mussolini.”

Georges Bataille (1897–1962) scrittore, antropologo e filosofo francese

Origine: [Ibid. nota precedente] È noto che l'hegelismo, rappresentato da Gentile, è praticamente la filosofia ufficiale dell'Italia fascista.
Origine: [Ibid. nota precedente] Sub verbo «Fascismo». L'articolo è stato tradottoo in apertura di B. Mussolini, Le Fascisme, Denoël et Steele.
Origine: [Ibid. nota precedente] A proposito del popolo, Mussolini scrive: «Non razza, né regione geograficamente individuata, ma schiatta storicamente perpetuantesi, moltitudine unificata da un'idea, che è volontà di esistenza e di potenza [...]» [La dottrina del fascismo, Hoepli, Milano 1936, p. 23]
Origine: [Ibid. nota precedente] In un articolo pubblicato allora da un giornale romagnolo, e riprodotto da Margherita G. Sarfatti, Mussolini, trad. fr. Albin Michel, 1927, pp. 117-21 (ed. orig. M.G.Sarfatti), Dux, Mondadori, Milano 1926, p. 101.]
Origine: La congiura sacra, p. 19-20

Georges Bataille photo

“Non posso considerare libero un essere che dentro di sé non nutra il desiderio di sciogliere i legami del linguaggio.”

Georges Bataille (1897–1962) scrittore, antropologo e filosofo francese

Origine: Da Tradurre Bataille: la lingua del Collegio di Sociologia. "Nota" di Marina Galletti in Il Collegio di Sociologia, pag. XXIX.

Albert Camus photo
Honoré De Balzac photo
James Joyce photo
Giovannino Guareschi photo
Giacomo Casanova photo
Joseph De Maistre photo
George Soros photo
David Ben-Gurion photo

“La terra di Israele fu la culla del popolo ebraico.
Qui fu formata la sua entità spirituale, religiosa e nazionale. Qui esso conquistò l'indipendenza e creò una civiltà di significato nazionale ed universale.
Qui esso scrisse e dette la Bibbia al mondo.
Esiliato dalla Palestina, il popolo giudaico rimase ad essa fedele in tutti i paesi della sua dispersione, non cessando mai di pregare e di sperare per il ritorno e per la restaurazione della propria libertà nazionale.
Spinti da questa storica associazione, gli Ebrei lungo tutti i secoli si sforzarono di tornare alla terra dei loro padri e di recuperare la dignità di Stato.
In decenni recenti sono ritornati in massa.
Essi hanno bonificato il deserto, fatto rivivere la loro lingua, costruito città e villaggi e stabilito una comunità vigorosa ed in continua espansione, con una propria vita economica e culturale.
Cercarono pace, ma erano preparati a difendersi.
Recarono la benedizione del progresso a tutti gli abitanti del paese.
Dopo che numerosi congressi internazionali riconobbero lo storico legame del popolo ebraico con la Palestina e dopo che la persecuzione nazista inghiottì milioni di Ebrei in Europa, risultò ancor più chiara l'urgenza della costituzione di uno stato ebraico capace di risolvere il problema della mancanza di patria per gli Ebrei, aprendo le porte a tutti gli Ebrei ed innalzando il popolo ebraico al livello degli altri popoli nella famiglia delle nazioni.
Il 29 novembre 1947 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una decisione a favore della fondazione di uno Stato Ebraico indipendente in Palestina ed invitato gli abitanti del paese a prendere le misure richieste da parte loro per attuare il piano. Questo riconoscimento, da parte delle Nazioni Unite, del diritto al popolo ebraico di stabilire un proprio stato indipendente non può essere annullato.”

David Ben-Gurion (1886–1973) politico israeliano

da Proclamazione dell'indipendenza, 1948

Margaret Thatcher photo
Alexandr Alexandrovič Blok photo
Anne Dudek photo

“Così soprattutto con Edi, Kal e Peter si è creato un legame molto forte, perché eravamo uniti in una posizione assurda.”

Anne Dudek (1975) attrice statunitense

citato nei contenuti speciali dei DVD della quarta stagione di Dr. House, Universal Pictures

Margarete Wallmann photo
Theodor Litt photo
Papa Francesco photo

“Non si possono, infatti, costruire ponti tra gli uomini, dimenticando Dio. Ma vale anche il contrario: non si possono vivere legami veri con Dio, ignorando gli altri.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Citazioni tratte da discorsi, Al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede http://www.vatican.va/holy_father/francesco/speeches/2013/march/documents/papa-francesco_20130322_corpo-diplomatico_it.html, 22 marzo 2013

Alain de Botton photo
Alain de Botton photo
Carl Schmitt photo
Tito Lívio photo

“La fatica ed il piacere, diversi di natura, sono congiunti fra loro da un naturale legame.”

Appio Claudio Crasso: V, 4; 2006
Labor voluptasque, dissimillima natura, societate quadam inter se naturali sunt iuncta.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

Francesco Rosi photo
Vincenzo Monti photo
Herbert Marcuse photo
Robert Henri photo
John Woo photo
Klemens von Metternich photo
Karl Friedrich Burdach photo
Pierre Jean Jouve photo

“[Pavel Birjukov] Il legame vivente tra la minoranza europea in Svizzera e l'anima di Jasnaja Poljana.”

Pierre Jean Jouve (1887–1976) scrittore e poeta francese

Origine: Da Romain Rolland vivant 1914-1919; citato in Isabella Adinolfi, Bruna Bianchi, «Fa' quel che devi, accada quel che può»: Arte, pensiero, influenza di Lev Tolstoj, Orthotes Editrice, Napoli, 2011, p. 189 http://books.google.it/books?id=mXLfCie60CEC&pg=PA189. ISBN 978-88-905619-9-3

Oliviero Beha photo

“[Sul legame tra lo Scandalo del calcio italiano del 2006 e quello del 2011] Senza indulgere su un fatto emerso come notorio durante il processo, cioè che il Presidente del Collegio, Teresa Casoria, riteneva tale processo penalmente una buffonata e invece i due giudici a latere, con le quali era in conflitto, pensavano il contrario, con l'esito di risultare maggioranza nella determinazione della sentenza, le motivazioni in 558 pagine si riassumono così. 1) Campionati non alterati (quindi scudetti tolti ingiustamente alla Juve…), partite non truccate, arbitri non corrotti, indagini condotte non correttamente dagli investigatori della Procura (intercettazioni dei carabinieri risultate addirittura manipolate nel confronto in Aula). 2) Le Sim, le schede telefoniche estere che Moggi ha distribuito a qualche arbitro e ai designatori, sarebbero la prova del tentativo di alterare e di condizionare il sistema, pur senza la dimostrazione effettiva del risultato truccato. 3) L'atteggiamento di Moggi, da vero boss "telefonico", è invasivo anche quando cerca di condizionare Federcalcio e Nazionale, vedi telefonate con Carraro e Lippi. 4) Che queste telefonate e questa promiscuità "mafiosa" o "submafiosa" o tesa a "fare associazione per delinquere" risultassero costume comune nell'ambiente come risulta evidente, non assolve Moggi e C.: e dunque ecco la condanna. […] Infine il punto 1), la cosiddetta parte positiva delle motivazioni, cioè nei fatti tutto regolare. E allora lo scandalo di "Scommettopoli”

Oliviero Beha (1949–2017) giornalista, scrittore e saggista italiano

lo scandalo del calcio italiano del 2011, ndr. ] in cui sta uscendo che nel suo complesso il campionato 2010-2011 a colpi di trucchi è da considerarsi davvero e decisamente irregolare? Lo dice per ora il Procuratore Capo di Cremona, Di Martino, mentre la giustizia sportiva prende tempo come sempre, ma temo che presto lo ribadiranno in parecchi, a meno che non venga messo tutto a tacere. Con buona pace di chi vuole la verità e pensa che Moggi sia oggettivamente diventato il "capro espiatorio". Il quadro dell'informazione che non indaga, non analizza, non confronta e si schiera per ignoranza o partito preso così vi sembra leggermente più chiaro? (Citato da "Il "caso Moggi" e le colpe della stampa: non fa inchieste, (di)pende dai verbali, non sa leggere le sentenze", notizie. tiscali. it, 7 febbraio 2012)

Frédéric Ozanam photo
Frédéric Ozanam photo
Papa Benedetto XVI photo
Papa Benedetto XVI photo
Jonathan Franzen photo
Konrad Lorenz photo
Françoise Giroud photo

“…più che per le avventure con le donnine, la baronessa Jenny von Westphalen soffriva per il legame del marito con l'altro padre del comunismo…”

Françoise Giroud (1916–2003) giornalista, politica e scrittrice francese

In Jenny Marx o la moglie del diavolo, Rizzoli, 1993

John Ronald Reuel Tolkien photo
Murray Perahia photo
Claude Allègre photo
Pier Luigi Celli photo

“La fatica ed il piacere, diversi di natura, sono congiunti fra loro da un naturale legame.”

Appio Claudio Crasso (-437–-396 a.C.) politico e militare romano

citato in Tito Livio, V, 4; 2006
Labor voluptasque, dissimillima natura, societate quadam inter se naturali sunt iuncta.
Attribuite

Carlo Levi photo
Murray Bookchin photo
Sándor Márai photo
Guillermo Vilas photo

“La cosa positiva è che si è creato un legame tra il passato e il presente. Il mio record era latente fino a quando non è arrivato Nadal. Non ho avuto alcun premio perché non ho battuto nessun record. Questa è la vita. È il nostro sport. Il tennis è speciale. Non stiamo parlando di persone migliori di altre. Il record pone il limite e poi sei tu che devi oltrepassare questo limite. Il tennis si basa sul Gran Slam, sui tornei.”

Guillermo Vilas (1952) tennista argentino

Origine: Il riferimento è al numero di match consecutivi vinti sulla terra battuta (53), battuto dallo stesso Nadal (81). Citato in L'intervista: Vilas, il re spodestato http://www.tennisitaliano.it/lintervista-vilas-il-re-spodestato, Tennis Italiano, 1 giugno 2006.

“Le colpe del governo verso i popoli reagiscono sul governo stesso e su' legami che formano il nodo della società.”

David Winspeare (1775–1847) avvocato, giurista e filosofo italiano

Storia degli abusi feudali

David Foster Wallace photo
Claudia Cardinale photo
Claudia Cardinale photo
Giovanni Lindo Ferretti photo

“Giovanotto sono stato succube e agente di una ideologia falsificante che estirpava, in baldanzosa marcia, ogni legame organico.”

Giovanni Lindo Ferretti (1953) cantautore e scrittore italiano

Origine: Bella gente d'Appennino, p. 75

Enzo Paci photo
Ernst-Wolfgang Böckenförde photo
Jacob Burckhardt photo

“Chi ha raccolto le sfide della vita sa che nei momenti decisivi ha dovuto disattendere o disobbedire ai legami della famiglia.”

Giorgio Bocca (1920–2011) giornalista italiano

Origine: Citato in Chi ha paura del cardinal Bagnasco, L'espresso, 25 maggio 2007.

Donato Carrisi photo
René de Ceccatty photo