Frasi su nome
pagina 20

Patrick O'Brian photo
Richard Wright (scrittore) photo
Eric Hobsbawm photo
Amélie Nothomb photo
John Williams photo
Alessandro Manzoni photo
Michael Chabon photo
Gabriele d'Annunzio photo
Oriana Fallaci photo
Gerald Durrell photo
John Ford photo
Henry Miller photo
Amélie Nothomb photo
Menghistu Hailè Mariàm photo
Jerry Calà photo

“La mia vendetta su tutti loro arrivò in un ristorante berlinese in cui era riunito il gotha della critica italiana. Entrai come un qualsiasi avventore, uno di loro mi vide, fece cenno a un collega, poi a un altro. Si girarono tutti, si alzarono in piedi e iniziarono ad applaudire. Uno di loro parlò a nome dei colleghi: «Ti chiediamo scusa per come ti abbiamo trattato finora». (14. Berlino sinfonica, p. 156)”

Jerry Calà (1951) attore italiano

Una vita da libidine
Variante: La mia vendetta su tutti loro arrivò in un ristorante berlinese in cui era riunito il gotha della critica italiana. Entrai come un qualsiasi avventore, uno di loro mi vide, fece cenno a un collega, poi a un altro. Si girarono tutti, si alzarono in piedi e iniziarono ad applaudire. Uno di loro parlò a nome dei colleghi: «Ti chiediamo scusa per come ti abbiamo trattato finora». (14. Berlino sinfonica)

Norodom Sihanouk photo

“I Khmer Rossi non volevano essere semplicemente dei comunisti; volevano essere estremisti. La loro filosofia era un misto di nazismo e di rivoluzionarismo culturale cinese. Volevano che la Cambogia avesse un nome nella storia, renderla ancora più potente di quanto fosse nel periodo di Angkor, tra il nono e dodicesimo secolo, quando l'antico regno di Cambogia dominava tutta questa parte del mondo. Dicevano inoltre che per avere una nazione grande, tutti dovevano essere impavidi, come il popolo di Sparta nella Grecia antica. Avevano buone ragioni per pensare di riuscire. Il loro ragionamento era questo: siccome abbiamo sconfitto gli americani e siamo riusciti a avere il miglior esercito del mondo, perché dovremmo fallire nei nostri tentativi di rendere il resto della nazione puro, impavido e esperto come il nostro esercito?”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

The Khmer Rouge didn't want to be just Communists. They wanted to be extremists. Their philosophy was a mixture of Hitlerism and Chinese cultural revolutionism. They wanted Cambodia to have a name in history, to be even more powerful than we were during the period of Angkor between the Ninth and 12th centuries, when the ancient kingdom of Cambodia dominated this entire part of the world. And in order to be a great nation, they said, everybody must be tough, like the people of Sparta in ancient Greece. And they had reason to believe they could succeed. The Khmer reasoning was this: Since we defeated the Americans and succeeded in having the best army in the world, why should we fail in our attempts to make the rest of the nation as pure, as tough, as skillful as our army?
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: I Khmer Rossi non volevano essere semplicemente dei comunisti; volevano essere estremisti. La loro filosofia era un misto di nazismo e di rivoluzionarismo culturale cinese. Volevano che la Cambogia avesse un nome nella storia, renderla ancora più potente di quanto fosse nel periodo di Angkor, tra il nono e dodicesimo secolo, quando l'antico regno di Cambogia dominava tutta questa parte del mondo. Dicevano inoltre che per avere una nazione grande, tutti dovevano essere impavidi, come il popolo di Sparta nella Grecia antica. Avevano buone ragioni per pensare di riuscire. Il loro ragionamento era questo: siccome abbiamo sconfitto gli americani e siamo riusciti a avere il miglior esercito del mondo, perché dovremmo fallire nei nostri tentativi di rendere il resto della nazione puro, impavido e esperto come il nostro esercito?

René Guénon photo

“Queste stesse idee platoniche inoltre, sotto altro nome e per filiazione diretta, sono la stessa cosa dei numeri pitagorici; e ciò rende ben evidente che tali numeri pitagorici, […] non sono affatto numeri nel senso quantitativo e ordinario del termine, ma sono al contrario puramente qualitativi, corrispondendo inversamente, dal lato dell'essenza, a ciò che sono i quantitativi dal lato della sostanza.”

René Guénon (1886–1951) scrittore e esoterista francese

Variante: Queste stesse idee platoniche inoltre, sotto altro nome e per filiazione diretta, sono la stessa cosa dei numeri pitagorici; e ciò rende ben evidente che tali numeri pitagorici, [... ] non sono affatto numeri nel senso quantitativo e ordinario del termine, ma sono al contrario puramente qualitativi, corrispondendo inversamente, dal lato dell'essenza, a ciò che sono i quantitativi dal lato della sostanza. (pp.21-22)
Origine: Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, pp. 21-22

Woody Allen photo
Emmanuel Macron photo
Tommaso Labranca photo

“Fabrizio del Noce, uomo dal nome stendhaliano, uomo di pace, uomo cosmopolita e dalla raffinata preparazione musicale. Se uno come lei è stato messo a dirigere la principale rete televisiva pubblica italiana, anche io, con i miei 168 centimetri di statura scarsi, posso aspirare a giocare nell'Armani Jeans Milano.”

Tommaso Labranca (1962–2016) scrittore, autore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Prosit!, 02/2009
Collateral
Variante: Fabrizio del Noce, uomo dal nome stendhaliano, uomo di pace, uomo cosmopolita e dalla raffinata preparazione musicale. Se uno come lei è stato messo a dirigere la principale rete televisiva pubblica italiana, anche io, con i miei 168 centimetri di statura scarsi, posso aspirare a giocare nell'Armani Jeans Milano. (Prosit!, 02/2009)

Emily Dickinson photo

“L'odore del mio sangue va a risvegliare il Drago! | Nell'orrore del Tempo, | l'oblio può fugare il mio nome, | ma non lo Spirito ruggente!”

Pierre Pascal (poeta) (1909–1990) poeta, scrittore e iranista francese

L'odeur de mon sang | va réveiller le Dragon! | Dans l'horreur du Temps, | l'oubli peut fouir mon nom, | non point l'Esprit rugissant!
Quarantuno haiku e cinque tanka, Le tombeau de Yukio Mishima

Henry De Montherlant photo
Carlo Zannetti photo

“[Su Elvis Presley] Dentro di lui un vuoto incolmabile, una continua devastante depressione ed una deleteria forma di autolesionismo. Intorno a lui un mondo pieno di contraddizioni, di lusso, di innumerevoli relazioni sentimentali; il tutto all'interno di una famiglia composta da una moglie di nome Priscilla Beaulieu e da un'adorata figlia, Lisa Marie, avuta nel 1968 che attualmente vive in Inghilterra.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Variante: Dentro di lui un vuoto incolmabile, una continua devastante depressione ed una deleteria forma di autolesionismo. Intorno a lui un mondo pieno di contraddizioni, di lusso, di innumerevoli relazioni sentimentali; il tutto all'interno di una famiglia composta da una moglie di nome Priscilla Beaulieu e da un'adorata figlia, Lisa Marie, avuta nel 1968 che attualmente vive in Inghilterra.
Origine: Da Elvis Presley, il Re se n'è andato ma non sarà dimenticato http://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2017/04/29/38400-elvis-presley-re-ne-andato-non-verra-dimenticato, Il Popolo Veneto.it, 29 aprile 2017.

Umberto Bossi photo

“Cancellare la parola Nord dal nome e dal simbolo della Lega significherebbe tradire un progetto politico. Sono convinto che la questione settentrionale esista sempre e sia tuttora attuale per la Lega e per la nostra gente.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

Origine: Dall'intervista Bossi: «Maroni candidato premier. Salvini non tocchi la parola Nord» http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2017/07/30/ASgMrlcI-premier_salvini_candidato.shtml, Il SecoloXIX, 30 luglio 2017.

“Non fare mai di un uomo che non sia di buon nome il tuo consigliere.”

Jacquemart Giélée poeta francese

Citazioni di Jacquemart Giélé

Kim Il-sung photo
Washington Irving photo
John Maynard Keynes photo

“Noi [paesi all'avanguardia], invece, siamo colpiti da una nuova malattia di cui alcuni lettori possono non conoscere ancora il nome, ma di cui sentiranno molto parlare nei prossimi anni: vale a dire la disoccupazione tecnologica. Il che significa che la disoccupazione dovuta alla scoperta di strumenti economizzatori di manodopera procede con ritmo più rapido di quello con cui riusciamo a trovare nuovi impieghi per la stessa manodopera.
Ma questa è solo una fase di squilibrio transitoria. Visto in prospettiva, infatti, ciò significa che l'umanità sta procedendo alla soluzione del suo problema economico. Mi sentirei di affermare che di qui a cent'anni il livello di vita dei paesi in progresso sarà da quattro a otto volte superiore a quello odierno. Né vi sarebbe nulla di sorprendente alla luce delle nostre conoscenze attuali. Non sarebbe fuori luogo prendere in considerazione la possibilità di progressi anche superiori.”

John Maynard Keynes (1883–1946) economista britannico

Prospettive economiche per i nostri nipoti
Variante: Siamo colpiti da una nuova malattia di cui alcuni lettori possono non conoscere ancora il nome, ma di cui sentiranno molto parlare nei prossimi anni: vale a dire la disoccupazione tecnologica. Il che significa che la disoccupazione dovuta alla scoperta di strumenti economizzatori di manodopera procede con ritmo più rapido di quello con cui riusciamo a trovare nuovi impieghi per la stessa manodopera.
Ma questa è solo una fase di squilibrio transitoria. Visto in prospettiva, infatti, ciò significa che l’umanità sta procedendo alla soluzione del suo problema economico. Mi sentirei di affermare che di qui a cent’anni il livello di vita dei paesi in progresso sarà da quattro a otto volte superiore a quello odierno. Né vi sarebbe nulla di sorprendente alla luce delle nostre conoscenze attuali. Non sarebbe fuori luogo prendere in considerazione la possibilità di progressi anche superiori.

Haile Selassie photo
Mohammad Reza Pahlavi photo
Franco Battiato photo

“Mostruosa creatura (human virus), | il suo nome è fanatismo, | solo quando il sacro parla (human virus), | l'eccelso prende forma.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Ermeneutica, n. 3
Dieci stratagemmi

Mohammed Siad Barre photo

“In molti paesi, l'esercizio del potere da parte delle forze armate non è risultato nel successo previsto. Ma noi vogliamo chiarire dei concetti importanti: i nostri soldati non sono i prodotti d'una classe privileggiata. Sono i figli di contadini, di nomadi, di piccoli artigiani e semplici lavoratori, che ricevono i salari più bassi della Repubblica. Se s'impossessarono del potere un' anno fa, in nome del popolo, per spodestare una cricca autonominatosi una democrazia parlamentare, fu perché si identificavano interamente col popolo e con la nazione che era diventata la vittima di rapina flagrante.”

Mohammed Siad Barre (1919–1995) politico somalo

My Country and My People, Vol. II
Variante: In molti paesi, l'esercizio del potere da parte delle forze armate non è stato coronato dal successo che ci si aspettava. Ma noi vogliamo chiarire alcuni concetti importanti: i nostri soldati non sono i prodotti d'una classe privilegiata. Sono i figli di contadini, di nomadi, di piccoli artigiani e semplici lavoratori, che ricevono i salari più bassi della Repubblica. Se un anno fa presero su di sé la difficile responsabilità, in nome del popolo, per spodestare una cricca autonominatasi una democrazia parlamentare, fu perché si identificavano interamente col popolo; la nazione che era diventata la vittima di un flagrante saccheggio.

Robert W. Sweet photo
Mohammad Reza Pahlavi photo
Henry De Montherlant photo

“La mia avventura terrestre volge al termine. Il mio nome sarà scalzato a martellate, come quello di Malatesta dai monumenti di Pesaro; i serpenti cancelleranno le mie tracce, come cancellarono quelle dell'esercito di Pompeo. Sono stato prima di tutto un essere di godimento, poi un creatore letterario, poi più nulla. Il godimento l'ho avuto, le mie opere le ho create per godere, e così è stato. Per cui, ripeto, tutto è bene quel che finisce bene. (da La marée du soir. Carnets 1968-1971[)”

Henry De Montherlant (1895–1972) scrittore e drammaturgo francese

Variante: La mia avventura terrestre volge al termine. Il mio nome sarà scalzato a martellate, come quello di Malatesta dai monumenti di Pesaro; i serpenti cancelleranno le mie tracce, come cancellarono quelle dell'esercito di Pompeo. Sono stato prima di tutto un essere di godimento, poi un creatore letterario, poi più nulla. Il godimento l'ho avuto, le mie opere le ho create per godere, e così è stato. Per cui, ripeto, tutto è bene quel che finisce bene. (da La marée du soir. Carnets 1968-1971)

Saddam Hussein photo

“Fino al 1974, era mio personale desiderio di non essere alle leve di comando. Tentai persino all'inizio di impedire che il mio nome apparisse fra quelli che vengono chiamati governanti.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Until 1974, I had a personal desire not to be at the helm of power. I even tried at the beginning not to have my name appear among those who are called rulers.

Saddam Hussein photo
Giuseppe Cruciani photo

“I fasciovegani hanno un obiettivo molto chiaro, molto esplicito quanto pericoloso: forgiare un uomo nuovo, cambiare la mentalità degli esseri viventi del pianeta, annullare le diversità in nome dell'uguaglianza assoluta tra individuo e animale.”

Giuseppe Cruciani (1966) giornalista, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano

Origine: Da I fasciovegani, La Nave di Teseo Editore, settembre 2017. ISBN 978-88-9344-239-8

Henry De Montherlant photo

“La signorina de Bauret si sentiva portata alle lettere e alle arti, ma la sua cultura letteraria aveva come punto di partenza la fine del XIX secolo: in una parola non esisteva. La ragazza vedeva e spiegava il cosmo attraverso le manie di qualche autore alla moda; per esempio credeva sinceramente che, bambino, l'uomo è innamorato della madre; o, se qualcuno confessava d'aver avuto voglia di spingere un passante sotto il tram, ella diceva: "Avete letto troppe volte le Nourritures terrestres"; al che l'altro spalancava tanto d'occhi, ignorando, beninteso, perfino il titolo del libro. Proclamava che un pagliaccio del cinema a nome Charlot era un genio. Quando si abbandonava a una fantasticheria, la chiamava "monologo interiore". Quando de Coantré le diceva che lo zio Octave non voleva guardare in faccia la realtà, ella traduceva nel suo gergo: "Non vuol sottomettersi all'oggetto". Eccetera. A venticinque anni tale infantilismo spirituale le conferiva quella sorta d'imbecillità caratteristica del sedicenne che comincia a studiare filosofia e scopre l'anima umana e l'umano pensiero nei manuali di Paulin Malapert. Inutile dire che in politica la signorina de Bauret aveva idee progressiste. L'autentica tara della signorina de Bauret, tara in parte dell'età e in parte dell'epoca, consisteva nel fatto che per lei novità era sinonimo di valore. È questo un indice sicuro di barbarie.”

Origine: Gli scapoli, pp. 88-89

Renato De Falco photo
Harold Bloom photo
Enver Hoxha photo
Marco Malvaldi photo
Mino Milani photo
Salvator Rosa photo

“Italia, il nome che ti diero i bovi, | or che d'Asini sei fatta sentina, | necessario sarà che tu rinnuovi.”

Salvator Rosa (1615–1673) pittore, incisore e poeta italiano

Origine: Satire, Satira I, La musica, p. 41

Nelly Sachs photo
Bruno Zevi photo
Kim Jong-il photo
Nikolaj Ivanovič Lobačevskij photo
René Guénon photo
Élisabeth de Fontenay photo
Dacia Maraini photo

“Per questo è una viltà senza nome abbandonare un cane per strada. È come se un genitore lasciasse in mezzo a un marciapiede un figlio piccolo. E per giunta bisogna dire che il figlio a volte "capita" senza averlo voluto, ma un cane non capita mai per caso. C'è un atto di volontà nel mettersi in casa un animale domestico che implica una responsabilità purtroppo non sentita da tutti.”

Dacia Maraini (1936) scrittrice italiana

Variante: Per questo è una viltà senza nome abbandonare un cane per strada. E' come se un genitore lasciasse in mezzo a un marciapiede un figlio piccolo. E per giunta bisogna dire che il figlio a volte "capita" senza averlo voluto, ma un cane non capita mai per caso. C'è un atto di volontà nel mettersi in casa un animale domestico che implica una responsabilità purtroppo non sentita da tutti. (pp.18-19)
Origine: Storie di cani per una bambina, pp. 18–19

Haile Selassie photo
Tahar Ben Jelloun photo
Emily Dickinson photo

“Il Pettirosso per la Briciola | non replica sillaba | ma a lungo imprime il nome della Dama | in Argentee Cronache.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

J864 – F810, vv. 1-4
Lettere

Jung Chang photo
Alan Dean Foster photo

“Era Bishop. No, non Bishop, ma un perfetto duplicato. Una copia assolutamente fedele del povero, disattivato Bishop. Bishop II, si disse Ripley, Bishop venuto a prendersi la regina.
Non finché la signora sarà in vita, pensò decisa.
— Lei sa chi sono, — affermò la figura.
— Sì. Un androide. Lo stesso modello di Bishop. Mandato qui dalla fottuta Compagnia.
— Io non sono Bishop l’androide. L’ho progettato. Io sono il prototipo, e naturalmente l’ho modellato con i miei stessi lineamenti. Io sono umano. Sono stato mandato qui per mostrarle un volto amico, e per farle capire quanto lei sia importante per noi. Per me. Io seguo questo progetto sin dall’inizio. Lei significa molto per me, tenente Ripley. Per tante persone. La prego, scenda.
— Io voglio solo aiutarla. Abbiamo qui tutto quello che serve per aiutarla, Ripley. — Le rivolse un’occhiata ansiosa. In quel momento Ripley si accorse che due degli uomini di Bishop II erano vestiti in modo diverso: erano dei biomedici. Le tornò in mente Clemens.
— Vada al diavolo. Conosco tutti i volti “amici” della Compagnia. L’ultimo che mi è capitato di vedere apparteneva a uno stronzo di nome Burke.
Il sorriso svanì dal volto dell’uomo. — Il signor Burke si è rivelato una scelta sbagliata per la sua precedente missione. Aveva più a cuore i suoi interessi personali che quelli della Compagnia. Le garantisco che tale errore non si ripeterà più. Ecco perché mi trovo qui io, invece che un inesperto ed ambizioso subalterno.
— E lei, naturalmente, non ha ambizioni personali.
— Io voglio solo aiutarla.
— Lei mente, — replicò la donna con calma. — A lei non importa un accidente di me né di chiunque altro. Lei vuole solo portarsi via l’alieno. Queste creature hanno acido al posto del sangue, voialtri denaro. Non ci vedo molta differenza.
Bishop II fissò per un momento il pavimento prima di alzare gli occhi verso la sagoma solitaria sulla piattaforma della gru. — Lei ha tutte le ragioni di essere diffidente; ma, purtroppo, non ci è rimasto molto tempo. Noi vogliamo riportarla a casa. Non ci interessano più quelle creature. Sappiamo quello che ha passato. Lei ha dimostrato grande coraggio.
— Balle!
— Mi creda. Noi vogliamo aiutarla.
— In che modo?
— Vogliamo tirare fuori l’alieno che ha in corpo.
— E tenervelo.
Bishop II scosse la testa. — No, distruggerlo.
Ripley ebbe un attimo di esitazione, avrebbe voluto credergli. Cogliendo il suo smarrimento, Bishop II si affrettò ad aggiungere: — Ripley, lei è stanca, sfinita. Si conceda un momento per riflettere. A me sta a cuore solo il suo benessere. Sulla mia astronave, la Patna, c’è un’attrezzatissima sala operatoria. Possiamo asportare il feto, o larva, o come lo si voglia chiamare. Non abbiamo un nome per le diverse fasi di gestazione. L’operazione andrà benissimo! Lei avrà una lunga vita piena di gioie.
Ripley lo guardò, ora tranquilla, rassegnata. — Ho già avuto una vita, grazie. Una vita di cui non ho dovuto rendere conto a nessuno.
L’uomo alzò una mano in un gesto di supplica. — Ragioni, Ripley! Ammetto che abbiamo fatto degli errori, ma involontariamente. Possiamo riparare. Farle recuperare tutto il tempo perduto. Può ancora avere figli. Riscatteremo il suo contratto. Avrà tutto quello che merita. Glielo dobbiamo.
Lei esitò ancora una volta. — Non porterete l’alieno sulla Terra?
— No. Ora sappiamo con chi abbiamo a che fare. Lei aveva ragione fin dall’inizio. Ma il tempo stringe, dobbiamo intervenire. La sala operatoria sull’astronave è già pronta.
I biomedici avanzarono immediatamente. — È un’operazione breve, indolore. Un paio di incisioni. Sarà tutto finito nel giro di un paio d’ore. Poi sarà di nuovo in piedi, pronta per ricominciare da zero.
— Che garanzie ho che, una volta tirato fuori, lo distruggerete?
Bishop II avanzò di un altro passo. Adesso era molto vicino. — Dovrà avere fiducia in me. — Tese una mano. — Abbia fiducia in me. La prego. Vogliamo solo aiutarla.
Ripley rifletté con calma. Vide Aaron e Morse che la guardavano. Il suo sguardo si posò nuovamente su Bishop II.
Fece scorrere il cancelletto della piattaforma che la separava da loro.”

Alan Dean Foster (1946) scrittore statunitense

No... (pp. 125-126)
Alien<sup>3</sup>

Anna Maria Ortese photo
Kobe Bryant photo
Salmo (rapper) photo

“Per quanto espandi il tuo nome, | siamo tristemente ciò che la mente presuppone. (da Il pentacolo, n. 2)”

Salmo (rapper) (1984) rapper, beatmaker e writer italiano

Death USB

“[…] il paese nativo della famiglia Bocchini da secoli si chiamava San Giorgio alla montagna, ma siccome i suoi colleghi ed amici solevano canzonarlo dicendogli: «Senti uomo della montagna… Vieni qua, montanaro…», Don Arturo fece fare un Decreto con cui quel nome veniva cambiato in quello più ambito e meno equivoco di San Giorgio del Sannio. (Arturo Bocchini, il superdittatore giocondo, ovvero la storia della polizia fascista. Le oneste origini familiari, p. 209)”

Cesare Rossi (1887–1967) politico e sindacalista italiano

Personaggi di ieri e di oggi
Variante: [... ] il paese nativo della famiglia Bocchini da secoli si chiamava San Giorgio alla montagna, ma siccome i suoi colleghi ed amici solevano canzonarlo dicendogli: «Senti uomo della montagna... Vieni qua, montanaro...», Don Arturo fece fare un Decreto con cui quel nome veniva cambiato in quello più ambito e meno equivoco di San Giorgio del Sannio. (Arturo Bocchini, il superdittatore giocondo, ovvero la storia della polizia fascista. Le oneste origini familiari. p. 209)

Serse Cosmi photo
Roger Peyrefitte photo
Chance the Rapper photo
Roger Peyrefitte photo
Tommaso Fazello photo

“Egli [il teatro greco di Siracusa] era accerchiato d'intorno intorno di grandissime mura fatte di sassi grossissimi intagliati e aveva parte che guardava verso Tica una fonte che veniva per condotti sotterranei cavati con bellissimo artificio la qual fonte havendo perduto il nome si chiama Saracinamente Garelme che in lingua nostra vuol dire buco d'acqua e hoggi con voce corrota si chiama Galermo.”

Tommaso Fazello (1498–1570) storico e teologo italiano

Origine: Le due deche dell'historia di Sicilia ... tradotte dal Latino in lingua Toscana da Remigio Fiorentino https://books.google.it/books?id=G2VTAAAAcAAJ&dq=%22Le%20due%20deche%20dell'Historia%20di%20Sicilia%221573&hl=it&pg=PP7#v=onepage&q=garelme&f=false

Sven-Göran Eriksson photo

“Vorrei che la gente pensi al calcio quando sente parlare di me, alle belle cose che ho fatto. Ma credo che alcuni pensino soltanto alle donne quando sentono il mio nome. Purtroppo…”

Sven-Göran Eriksson (1948) dirigente sportivo, allenatore di calcio e ex calciatore svedese

Origine: Citato in Eriksson: "A Roma gli anni più belli. Le mie tante donne? Mi innamoro facilmente..." http://www.gazzetta.it/Calcio/18-09-2017/eriksson-si-confessa-a-roma-anni-piu-belli-mia-vita-220679643931.shtml, Gazzetta.it, 18 settembre 2017.

György Pálfi photo
Pupi Avati photo
Donald Trump photo
Stephen King photo
Mauro Leonardi photo
Christopher Hitchens photo
Alessio Tacchinardi photo
André Maurois photo
Remo Cantoni photo
Saddam Hussein photo
Jack Kerouac photo

“Nosferatu è un nome maligno che sembra alludere alle lettere rosse dell'inferno – gli elementi sinistri che lo compongono come "fer" e "eratu" e "nos" hanno qualcosa di rossastro e nefando come il film in questione (che palpita di angoscia), un capolavoro dell'horror e dell'incubo […]”

Jack Kerouac (1922–1969) scrittore e poeta statunitense

Origine: Da Nosferatu (Dracula) in Bella bionda e altre storie https://books.google.it/books?id=UvY3uXF8YZIC, traduzione di Luca Guerneri, Mondadori, 2010, ISBN 9788852016738.

Tucker Max photo
Woody Allen photo
Mohammad Reza Pahlavi photo
Tiziano Ferro photo
Dante Alighieri photo
Ludovico Ariosto photo
Papa Francesco photo
Paul B. Preciado photo

“Con la decisione di costruire con il testosterone la mia soggettività, come lo sciamano costruisce la sua con la pianta, assumo la negatività del mio tempo, una negatività che mi vedo forzato a rappresentare e, contro la quale posso lottare da questa incarnazione paradossale che è un uomo trans, un femminista col nome di maschio, un ateo del sistema sesso-genere convertito in consumatore dell’industria farmacopornografica.  La mia inesistente esistenza come uomo trans è allo stesso tempo il termine dell’antico regime sessuale e l’inizio di una futura proliferazione.
Sono venuto a parlare a voi e ai morti, o meglio, a coloro che vivono come se fossero già morti, ma soprattutto sono venuto a parlare ai figli maledetti e innocenti che nasceranno. Noi uranisti siamo i sopravvissuti di un tentativo sistematico e politico di infanticidio: siamo sopravvissuti al tentativo di uccidere in noi, quando non eravamo ancora adulti e non potevamo difenderci, la radicale molteplicità della vita e il desiderio di cambiare i nomi di tutte le cose. Siete morti voi? Nascerete domani? Mi felicito in ritardo o in anticipo.”

Paul B. Preciado (1970) filosofa spagnola

Variante: Con la decisione di costruire con il testosterone la mia soggettività, come lo sciamano costruisce la sua con la pianta, assumo la negatività del mio tempo, una negatività che mi vedo forzato a rappresentare e, contro la quale posso lottare da questa incarnazione paradossale che è un uomo trans, un femminista col nome di maschio, un ateo del sistema sesso-genere convertito in consumatore dell’industria farmacopornografica.  La mia in-esistente esistenza come uomo trans è allo stesso tempo il termine dell’antico regime sessuale e l’inizio di una futura proliferazione.
Sono venuto a parlare a voi e ai morti, o meglio, a coloro che vivono come se fossero già morti, ma soprattutto sono venuto a parlare ai figli maledetti e innocenti che nasceranno. Noi uranisti siamo i sopravvissuti di un tentativo sistematico e politico di infanticidio: siamo sopravvissuti al tentativo di uccidere in noi, quando non eravamo ancora adulti e non potevamo difenderci, la radicale molteplicità della vita e il desiderio di cambiare i nomi di tutte le cose. Siete morti voi? Nascerete domani? Mi felicito in ritardo o in anticipo.

Jill Abramson photo