Frasi su persona
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“[Sul football americano] Vedere alcuni dei nostri più istruiti ragazzi passare il pomeriggio a picchiarsi mentre migliaia di persone fanno il tifo, dà a fatica il quadro di una nazione che ama la pace.”

Lyndon Baines Johnson (1908–1973) 36º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 67. ISBN 88-8598-826-2

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“Sandro Ruotolo': Mi dice perché quelle sue dichiarazioni del 1997 sono state tenute nei cassetti, segrete?.'Carmine Schiavone': Perché mi risposero all'epoca che non avevano i soldi né per poter fare le bonifiche, che all'epoca ci volevano circa 26.000 miliardi, 13 miliardi di euro di ora, né dove portare tutto quel materiale che era stato scaricato in tutte queste zone.'Sandro Ruotolo': Perché lei nel '97 parla con i parlamentari però nel '93 parla con i magistrati. 'Carmine Schiavone': Sì. La prima dichiarazione è stata quella su questo fatto dell'immondizia.'Sandro Ruotolo': Possiamo dire che lei era il capo mafioso?'Carmine Schiavone': Sì io ero il capo della cupola, servizio amministrativo Cosa Nostra campana. Era Cosa Nostra perché io sono stato battezzato da Luciano Liggio con pungitina e bruciatura del santino. Come Bardellino ed altri, mafioso. Erano tutti mafiosi'Sandro Ruotolo': Quante persone ha ucciso?'Carmine Schiavone': Io una cinquantina più trecento o quattrocento e altri che ho ordinato. Perché abbiamo dovuto fare delle guerre: una contro i cutoliani, una contro i Nuvoletta, contro i Bardellino, contro i De Falco. 'Sandro Ruotolo': Perché lei lo sa che i veleni che sono stati interrati nelle camopagne hanno provocato più vittime?'Carmine Schiavone': Sì, lo so. Ma io lo sapevo quando li ho fermati nel 1990. Nel 1991 mi hanno fatto arrestare. Quando io ho fermato questo scempio, che me ne sono accorto, mi hanno fatto arrestare. Perché io avevo ordinato delle armi, con tradimento della famiglia mia, per poterli ammazzare tutti.”

Carmine Schiavone (1943–2015) criminale italiano
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“Credo che tutte le religioni e tutte le opinioni abbiano lo stesso valore e vadano rispettate, conosciute e amate. Non importa se sei cristiano, musulmano, ebreo o ateo. È importante essere una buona persona.”

Moran Atias (1981) attrice e modella israeliana

Origine: Citato in Aldo Nove, Intervista a Moran Atias http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2003/02_Febbraio/03/moran_pop.shtml, Corriere della Sera, 3 febbraio 2003.

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“[Su José Mourinho] Il tempo aiuta a maturare: l'ho conosciuto che era un alunno, adesso si può dire che è un maestro. Più esperto, in particolare nel rapporto con i giocatori, ma la persona è rimasta la stessa: il carattere è carattere.”

Luís Figo (1972) calciatore e dirigente sportivo portoghese

Origine: Citato in Figo: "Moggi? Pochi 6 anni" "Mourinho? È un maestro" http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/19/figo.shtml, Gazzetta.it. 19 novembre 2008.

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“[Sul genocidio armeno] Lo sterminio di un milione e mezzo di Cristiani Armeni, che generalmente viene definito come il primo genocidio del XX secolo, e il successivo annientamento di migliaia di persone sotto il regime totalitario, sono tragedie ancora vive nel ricordo della generazione attuale.”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dalla dichiarazione congiunta con Karekin II, 27 settembre 2001; riportato in Vatican.va http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/2001/september/documents/hf_jp-ii_spe_20010927_decl-jp-ii-karekin-ii.html

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“Coloro che si limitano a studiare e a trattare gli effetti della malattia sono come persone che si immaginano di poter mandar via l'inverno spazzando la neve sulla soglia della loro porta. Non è la neve che causa l'inverno, ma l'inverno che causa la neve.”

Paracelso (1493–1541) medico, alchimista e astrologo svizzero

Origine: Citato in F. Hartmann, Il mondo magico di Paracelso, traduzione di M. Monti, Edizioni Mediterranee, Roma, 1982.

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“Quante persone ci sono in questa strada, un centinaio? Quante sono le persone intelligenti, sette, otto? Bene, io lavoro per le altre novantadue.”

Phineas Taylor Barnum (1810–1891) imprenditore e circense statunitense

citato in Curzio Maltese, Come ti sei ridotto, Feltrinelli, Milano 2006

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“[Su Renato Guttuso] Sempre la sigaretta fra le dita, una appresso all'altra, consumate in poche boccate, nervosamente. Sempre quell'onda di fumo davanti al volto, come negli autoritratti, e sempre pieno d'angoscia, mi dice la persona che meglio lo conosce. Ci sono sì i suoi quadri nelle case, nelle gallerie pubbliche, riprodotti a milioni di esemplari, sotto gli occhi di tutti, ad arricchire e ad abbellire la vita, a riscoprila, ma sono come le terre al sole di Mastro don Gesualdo, un grande tumore di sofferenza. La difficoltà a resistere, a non soccombere sotto il gruzzolo delle cose fatte in cui abbiamo messo e mettiamo la nostra passione, questa è la lotta di Guttuso, la sua angoscia. E il suo tornare alla Sicilia, il legame fisico che ristabilisce con la sua terra, ha questo senso, di porsi faccia a faccia con la verità, di godere il suo tumore di sofferenza. Vedendolo in luce verghiana, come personaggio sconfitto nel momento stesso in cui vince, vincitore nel momento in cui è sconfitto, si capiscono tante cose di Guttuso, della sua pittura. In fondo su Guttuso, e in Guttuso, c'è un equivoco: quando dicono, o lui dice, "ideologia", bisogna intendere la vita, la morte.”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

Origine: Da Diario di Guttuso di Giuseppe Tornatore, per Rai Teche; video disponibile in Diario di Guttuso-seconda puntata http://www.regionesicilia.rai.it/dl/sicilia/video/ContentItem-3be9fb4c-c421-4fa6-b25a-16d86820ab16.html,Regionesicilia.rai.it.

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“Perché è la Madonna che appare? Perché a Lourdes (come a rue du Bac, a La Salette, a Pontmain, a Beauraing, a Fatima, per stare solo all'ultimo secolo e mezzo e a fatti approvati dalla Chiesa) non si è manifestato Gesù stesso o qualche santo canonizzato? Ma è perché – risponde la teologia, meditata dai mistici –, stando al Credo cattolico «l'Immacolata Madre di Dio, sempre Vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». Così, le parole del dogma dell'Assunzione, definito e proclamato da Pio XII solo nel 1950 ma creduto, nel suo oggetto, sin dai tempi dei Padri della Chiesa sia in Oriente che in Occidente (la festa della Dormizione, che ha in nuce l'Assunzione della Vergine Madre, è probabilmente la più antica delle feste mariane che uniscono la Chiesa universale).
Maria, insomma, avendo portato nel suo ventre Colui che disse: «Io sono la risurrezione e la vita» (Gv 11, 25), ha seguito il Figlio nel suo destino eterno prima di ogni altra creatura umana; è colei che tutti ci ha preceduti, già accolta nell'eternità «in anima e corpo». Dunque, se è lei ad apparire ai mortali, è anche per ricordare che ciò che ella già è, anche noi saremo. Il segno e il pegno, insomma, nella sua persona stessa, di quella salvezza di cui dicevamo e che ci darà la vera salute: la visione del corpo di Maria già «salvato» è garanzia che quello di tutti lo sarà.”

Origine: Ipotesi su Maria, pp. 61-62

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“È un po' imbarazzante quando stai camminando in un negozio, magari per comprare delle mutande, e ci sono delle persone che ti seguono dappertutto con i loro smartphone. Ma penso che questo faccia parte dei lati negativi di essere famoso. Ma non mi posso lamentare.”

Noel Gallagher (1967) cantautore e chitarrista inglese

Origine: Da un'intervista rilasciata a Rolling Stone; citato in Noel Gallagher: "I fan che chiedono i selfie possono andare a quel paese" http://www.virginradio.it/news/rock-news/214302/noel-gallagher---i-fan-che-chiedono-i-selfie-possono-andare-a-quel-paese---.html, Virginradio.it, 14 luglio 2016.

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“Un uomo che ha letto molto non cita mai con precisione […] La citazione sbagliata è l'orgoglio e il privilegio della persona colta.”

Hesketh Pearson (1887–1964) biografo

da Common Misquotations; citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013

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“Caro direttore [Indro Montanelli], sono quasi 6 anni che non ci sentiamo. Da quel 22 luglio 2001 quando, dopo avere speso gli ultimi respiri a mettere in guardia gli italiani dal virus Berlusconi, te ne volasti in cielo. Ora che sei in Paradiso, immagino che tu abbia di meglio da fare che occuparti dell'Italia: in 92 anni di vita, hai già dato. Ma qui succedono cose talmente strane che devo proprio raccontartele. Intanto Berlusconi non c'è più, al governo intendo. Ma non è che si noti molto. Anzi, forse torna. Il vaccino non ha funzionato. Ora c'è di nuovo Prodi, almeno fino a un paio di minuti fa c'era. Non sappiamo. Si parla, tanto per cambiare, di crisi della politica. E in quel vuoto s'infilano indovina chi? La Confindustria e il Vaticano. Come diceva Totò, quando vedo un buco ci entro. Tu eri un laico risorgimentale a 24 carati, ma due papi, Roncalli e poi Woytjla, ti vollero conoscere perché eri molto rispettoso della religione. Un po' meno di certi Preti e di certi Vescovi che s'impicciavano di politica. Dicevi: "Aborro i preti, esseri autoritari e prepotenti. Quando qualcuno mi dice che stiamo andando verso il fascismo, vorrei quasi rispondere: magari! Il fascismo è brutto, ma passa. Invece andiamo incontro a forme di vita clericale, anzi ci siamo dentro, perché non abbiam saputo amministrare il nostro libero esame. Abbiamo liquidato la coscienza, dandola in appalto al prete. Ecco dove nasce il più macroscopico difetto degli italiani: la mancanza di una coscienza morale. Non siamo religiosi: siamo cattolici per comodità, abitudine, tradizione, non per coscienza. Il problema di Dio gli italiani non se lo pongono. Perciò non siamo mai stati una Nazione: l'unico Stato che conosciamo è quello Pontificio". Ecco, ci siamo dentro fino al collo adesso, direttore. I cattolici liberali si sono estinti. Già tu rimpiangevi De Gasperi, "un democristiano che credeva in Dio e non aveva bisogno di fare il bigotto, forse perché era nato in Austria. In chiesa De Gasperi parlava con Dio, Andreotti col prete". Oggi con Dio ci parlano in pochi, persino tra i cardinali. In compenso tutti parlano con i preti e i cardinali. Ma anche con Andreotti, che a 90 anni è sempre un bijou: è vivo e lotta insieme a noi. Il Papa invece è cambiato: Woytjla non c'è più, ora c'è Ratzinger. Quando dice no alle coppie di fatto, si mettono tutti sull'attenti. Quando invece dice che il capitalismo non è molto meglio del socialismo, quando dice che bisogna salvaguardare l'occupazione, privilegiare i poveri, gli ultimi, difendere l'ambiente da uno sviluppo scriteriato, parlano d'altro e fanno finta di non sentire. Un giorno, di recente, ha detto addirittura che bisogna cacciare i corrotti dalla politica, e lì anche i politici più bigotti sono diventati anticlericali: come si permette di impicciarsi in affari che non gli riguardano? Ti parlo dallo studio di Santoro, che è tornato in tv dopo 5 anni di riposo, diciamo così: l'ultima volta che in Rai si sentì la tua voce fu da Biagi e da Santoro, entrambi i programmi furono subito chiusi. Stiamo per trasmettere un reportage della Bbc sulla pedofilia nel clero, già visto su internet da alcune decine di milioni di persone nel mondo e 3-4 milioni in Italia. Mi dirai: "dov'è il problema, già ai miei tempi tutti volevano una Rai modello Bbc". Appunto: adesso hanno visto cosa fa la Bbc e gli è passata la voglia. Persino la Cei ha detto: "Nessuna censura, discutiamo pure con equilibrio". La censura la invocano i politici e alcuni papaveri Rai, che sono più papisti del Papa. C'è un tale Landolfi, lo stesso capo della Vigilanza che nel 2001 ti accusò di linciare Berlusconi e chiese addirittura a Ciampi di intervenire per la tua intervista a Biagi a ridare dignità al servizio pubblico, che 10 giorni fa già sapeva che avremmo imbastito un processo mediatico contro la Chiesa: una specie di Nostradamus. E ha aggiunto: "Non sono queste le finalità del servizio pubblico, non è per questo che i cittadini pagano il canone". Lui li conosce uno per uno, gli telefona tutti i giorni per sapere che cosa vogliono. Poi c'è Fassino, che una volta era comunista, però ha studiato dai gesuiti: ora parla come don Abbondio e ci invita al massimo equilibrio e alla massima prudenza. Fini l'altra sera ha annunciato a "Ballarò" che il nostro programma non andrà mai in onda: deve averglielo detto in sogno l'Arcangelo Gabriele, ma era un imitatore: infatti siamo in onda. Casini chiese un programma riparatore che raccontasse tutto il bene che fa la Chiesa nel mondo. Potrebbe commissionarlo ai suoi uomini alla Rai, che sono un po' più numerosi di quelli che aveva la Dc una volta, però la Dc aveva anche il decuplo dei suoi voti; oppure potrebbe chiederlo a Buttiglione, che ha mezza famiglia in Rai e l'altra mezza a Mediaset; invece chiede a noi. Tu dirai: che c'entrano i politici con la libera informazione? Da quando i giornalisti prendono ordini dai segretari di partiti? Ecco, il problema è che ormai non se lo domanda più nessuno. Trovano tutto ciò molto normale. I politici non si accontentano di lottizzare la Rai: vogliono fare i palinsesti e i critici televisivi; prima o poi condurranno direttamente programmi e si intervisteranno da soli. Ricordi Giuliano Ferrara? L'avevi lasciato ateo. Bene, adesso è rimasto ateo ma è diventato anche clericale, nel frattempo. Dice che il reportage Bbc è una schifezza. E lui se ne intende. C'è perfino chi pretendeva che mostrassimo in anticipo all'editore una scaletta sicura prima di decidere se mandarci in onda oppure no. Come se l'amministratore della Fiat Marchionne volesse leggere gli articoli della Stampa o De Benedetti quelli della Repubblica, prima di mandare in stampa i giornali. Anche questo, è un po' strano, è passato sotto silenzio, come una cosa normale. La nostra categoria non ha brillato, ma questa per te non è una novità: già 30 anni fa tu scrivevi che "il giornalismo italiano è servo per vecchia abitudine: i potenti vogliono il monumento equestre e il piedistallo, e noi glielo diamo". Non ti dico gli intellettuali sedicenti liberali: tutti zitti, o addirittura solidali con i censori. Sono quelli che tu definivi "una grossa camorra al servizio di ogni potere". L'altro giorno, rileggendo i tuoi ultimi articoli, mi è capitata una lettera a Franco Modigliani, Nobel dell'Economia, in cui tu parlavi della corruzione e dicevi: "Dopo tanti secoli che la pratichiamo, dietro l'esempio e sotto il magistero di nostra Santa Madre Chiesa, ineguagliabile maestra d'indulgenze, perdoni e condoni, noi italiani siamo riusciti a corrompere anche la corruzione e a stabilire con essa il rapporto di pacifica convivenza che alcuni popoli africani hanno stabilito con la sifilide, diventata nel loro sangue un'afflizioncella di ordine genetico senza più gravi controindicazioni… Un popolo italiano consapevole della propria identità e ben deciso a difenderla, non c'è. E non c'è perché, nei secoli in cui questa coscienza nazionale maturava nel resto dell'Occidente, in Italia veniva soffocata da una Chiesa timorosa che il cittadino soppiantasse il fedele e creasse un potere temporale laico contrapposto al suo". Questo scrivevi sulla prima pagina del Corriere della Sera non 1000 anni fa, 6 anni fa. Oggi passeresti per un nemico della fede, della famiglia, dell'Occidente, forse per un fiancheggiatore di Al Qaeda. Non è che potresti prenderti una libera uscita e tornare giù un po' da noi per un paio di giorni, non di più? Ci manchi tanto, e non sai quanto. Ciao, direttore.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

dalla coperina di Annozero, 31 maggio 2007
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“[Sul genocidio armeno] Lo sterminio di un milione e mezzo di Cristiani Armeni, che generalmente viene definito come il primo genocidio del XX secolo, e il successivo annientamento di migliaia di persone sotto il regime totalitario, sono tragedie ancora vive nel ricordo della generazione attuale.”

Karekin II. (1951) arcivescovo cristiano orientale armeno

dalla dichiarazione congiunta con papa Giovanni Paolo II, 27 settembre 2001; riportato in Vatican.va http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/2001/september/documents/hf_jp-ii_spe_20010927_decl-jp-ii-karekin-ii.html

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“[Sulla strage di Bologna. ] Nonostante il passaggio inesorabile del tempo costituisce un nostro preciso imperativo morale mantenere vivo il ricordo di quel giorno, non solo per rendere omaggio a persone innocenti, che per mano di una violenza cieca e insensata, sono state strappate alla vita e agli affetti, ma, soprattutto, per alimentare la memoria della nostra storia contro la "cultura delle dimenticanza."”

Pietro Grasso (1945) magistrato e politico italiano

Origine: Citato in Due Agosto, la bomba 34 anni fa. Poletti: "Risarcimenti prima possibile". Napolitano: "Resti vivo anelito alla verità" http://bologna.repubblica.it/cronaca/2014/08/01/news/la_bomba_34_anni_fa_bologna_torna_in_piazza_senza_conoscere_i_mandanti-92927099/, Repubblica.it, 2 agosto 2014.

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“Seb è un grande campione!! Non solo, è una grande persona, divertente e umile. Merita tutto il successo che sta avendo!”

Lewis Hamilton (1985) pilota automobilistico britannico

Seb is a great champion!! Not only that, he is a great human being who is funny and humble. Deserves all the success he is having!
Origine: Tweet citato in Hamilton, prove di pace via Twitter: "Seb è un grande campione" http://www.formulapassion.it/2013/10/f1-hamilton-prove-di-pace-via-twitter-seb-e-un-grande-campione/, FormulaPassion.it, 8 ottobre 2013.

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“La persona che temi di contraddire di più è te stesso.”

Nassim Nicholas Taleb (1960) filosofo, saggista e matematico libanese

Il letto di Procuste

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“[Su Manolo Preciado] Aveva tutto quello che apprezzo nelle persone e negli sportivi: carattere, trasparenza e il coraggio per lottare contro le avversità, che furono particolarmente dure nel suo caso.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Real Madrid (2010 – 2013)
Origine: Citato in Mourinho: "Preciado era una persona speciale" http://sport.libero.it/calcio/951145/mourinho-preciado-era-una-persona-speciale?refresh_ce, Sport. Libero.it, 7 giugno 2012.

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“Pensare è inevitabile. Privilegio della creatura ragionevole, è anche il suo continuo tormento. La mamma, contemplando il bimbo che dorme, beato, nella sua culla, arriva a invidiarlo “perché ancora non pensa”…
Ma si tratta, nella generalità dei casi e degl’individui, d’occupare la mente in bisogni immediati o poco più. Raramente vuol dire immergersi in ciò che, né semplice né trasparente, si presenta come un abisso da mozzare il fiato. Domandiamoci se quest’altro pensare — che è considerare, scrutare, meditare — sia da tutti, o se invece non abbia in sé qualcosa che, come effetto più naturale e comune, dia lo sgomento ai più e li induca a rifuggirne. Per meditare, bisogna esserci avvezzi, o nati addirittura.
Ecco allora che la ragione, impreparata e tuttavia chiamata a pronunciarsi sulla più grave questione che si possa offrire, rivela una miserevole impotenza: le sue risposte sono spesso le più meschine e goffe che si possano immaginare; le sue contraddizioni hanno dell’incredibile. Per esempio, che cosa può esserci di più sciocco e assurdo che la frase di conforto usuale: Fatti coraggio, la vita è tutta così? Bel conforto. Eppure è formula di dovere nelle visite a persone colpite da un lutto o da altra grave disgrazia. Intanto si augura ai vicini, o a noi stessi, di campare il più a lungo possibile; per tornare poi, di lì a un momento, all’dea squallida che meglio sarebbe non esser mai nati. E il coro dei presenti fa eco: Proprio.”

Franco Fochi (1921–2007) linguista e saggista italiano

Origine: La festa turbata, p. 18

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“Quelli per cui il vestito è la parte più importante della persona finiscono in generale per valere tanto quanto il loro vestito.”

William Hazlitt (1778–1830) scrittore, pittore e saggista inglese

Origine: Da On the Clerical Character, in Political Essays; citato in Dizionario delle citazioni.

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“La solitudine non è mai con voi; è sempre senza di voi, è soltanto possibile con un estraneo attorno: luogo o persona che sia, che del tutto vi ignorino, che del tutto voi ignoriate, cosí che la vostra volontà e il vostro sentimento restino sospesi e smarriti in un'incertezza angosciosa e, cessando ogni affermazione di voi, cessi l'intimità stessa della vostra coscienza. La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l'estraneo siete voi.”

libro primo, IV
Uno, nessuno e centomila
Variante: La solitudine non è mai con voi; è sempre senza di voi, e soltanto possibile con un estraneo attorno: luogo o persona che sia, che del tutto vi ignorino, che del tutto voi ignoriate, così che la vostra volontà e il vostro sentimento restino sospesi e smarriti in un’incertezza angosciosa e, cessando ogni affermazione di voi, cessi l’intimità stessa della vostra coscienza. La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l’estraneo siete voi

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“Se si fa un film su un fotografo, c'è soltanto una pellicola di riferimento nella storia del cinema, che è Blow-Up e nient'altro, solo questa. Se fai un film in cui pensi che la morte compaia nei panni di una persona, hai solo un punto di riferimento, che è Il settimo sigillo.”

Wim Wenders (1945) regista tedesco

Origine: Visibile al minuto 02:00 di Palermo Shooting, Intervista al regista del film, Wim Wenders http://www.comingsoon.it/film/palermo-shooting/1714/video/?vid=1138, comingsoon.it

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“Si parla sempre della persona, io preferisco parlare di educazione della persona. Balotelli non si comporta bene e dobbiamo chiederci perché. Per me, se uno non è educato, non gioca. Per me, non è colpa del giocatore, ma della squadra che lo fa giocare. Il problema non è Mario, ma l'educazione che gli è stata data. Se fosse stato educato in un certo modo, oggi non si comporterebbe così.”

Johan Cruijff (1947–2016) dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore olandese

Origine: Dall'intervista a Sky Sport 24; citato in Cruijff duro su Balotelli: "Colpa dell'educazione, per me chi non è educato non gioca" http://www.goal.com/it/news/4962/nazionali/2014/11/11/6029781/cruijff-duro-su-balotelli-colpa-delleducazione-per-me-chi, Goal.com, 11 novembre 2014.

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