Frasi su solaio
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“Poter vivere una vita sola esclude la salvezza delle correzioni e nel progresso torneranno ancora i nostri sbagli.”

Max Gazzé (1967) cantautore e bassista italiano

da Siamo come siamo
Tra l'aratro e la radio

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“Di commissioni d'inchiesta il nostro parlamento ne ha partorite a dozzine. Me ne citi una sola che abbia raggiunto dei risultati, anche semplicemente conoscitivi. Per un Parlamento come il nostro (e mi trattengo a fatica dal qualificarlo) anche la ricerca della verità è materia di lottizzazione.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

23 dicembre 1996 https://web.archive.org/web/20151118213258/http://archiviostorico.corriere.it/1996/dicembre/23/Ormai_non_resta_che_amnistia_co_0_96122312669.shtml
Corriere della Sera, La stanza di Montanelli – rubrica

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“La sola parola «ingegneria genetica» mi mette i brividi.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

14 marzo 1997
Corriere della Sera, La stanza di Montanelli – rubrica

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“Berlusconi ha straordinarie qualità di imprenditore – coraggio, fantasia, forza di lavoro – che gli hanno valso il successo in tutti i campi in cui si è cimentato. Una sola cosa non gli riesce di fare, il presidente di una società di calcio.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Origine: Da Ora Montanelli critica Berlusconi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/01/20/ora-montanelli-critica-berlusconi.html, la Repubblica, 20 gennaio 1987.

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“Lo Stato non esiste per la contiguità sola delle terre e delle abitazioni, ma per certo congiungimento e unità delle menti e degli animi.”

Terenzio Mamiani (1799–1885) filosofo, politico e scrittore italiano

Origine: D'un nuovo diritto europeo, p. 15

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“È meglio tacere cento cose che andrebbero dette piuttosto che dirne una sola che meriterebbe di essere taciuta.”

Girolamo Cardano (1501–1576) matematico, medico e astrologo italiano

Della mia vita

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“Tra i bucomani l'amicizia non esiste proprio. Sei totalmente sola. Sei sempre sola. Tutto il resto te lo inventi.”

Christiane Vera Felscherinow (1962) scrittrice e musicista tedesca

Origine: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, p. 300

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“Io non sono un musicista, ma ho molto studiato la declamazione. Mi si accorda il talento di recitare assai bene i versi, e specialmente i miei. Venticinque anni or sono, mi venne fatto di pensare che la sola musica conveniente alla poesia drammatica e, soprattutto, all'aria e al dialogo che noi chiamiamo d'azione, sia quella che maggiormente s'accosta alla declamazione naturale, animata, energica; che la declamazione non è essa stessa che una musica imperfetta; che noi potremmo notarla quale essa è, solo quando avessimo escogitato un numero di segni bastevole ad esprimere tanti toni, tante inflessioni, tanti elevamenti, abbassamenti e sfumature d'una verietà pressocché infinita, quanti sono quelli che la voce assume declamando… Io giunsi a Vienna nel 1761 tutto preso da quest'idea. L'anno seguente, Sua Eccellenza il conte Durazzo, allora direttore degli spettacoli della Corte imperiale, ed oggi suo ambasciatore a Venezia, al quale avevo letto il mio Orfeo, mi sollecitò a darlo in teatro. Io vi acconsentii, a condizione che la musica sarebbe stata scritta a mio piacimento, al quale scopo egli mi indirizzò a Gluck, che – mi disse – si presterebbe a tutto. Io gli lessi il mio Orfeo e, declamandogliene ripetutamente alcuni brani, gli indicai le sfumature che mettevo nella mia declamazione, le sospensioni, i rallentamenti, le accelerazioni, i suoni della voce talvolta forzati, tal'altra fievoli e sommessi, di cui intendevo ch'egli si valesse nella composizione. Lo pregai, al tempo stesso, do abolire i passaggi, le cadenze, i ritornelli e tutto quanto si è introdotto di gotico, di barbaro, di stravagante nella nostra musica. Gluck adottò le mie vedute.”

Ranieri de' Calzabigi (1714–1795) poeta e librettista italiano

citato in Clemente Fusero, Mozart

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“Mi ero sposato il 29 ottobre 1990. Ero partito per il militare, a Salerno, il 9 dicembre successivo, e da quel giorno non ero mai tornato. Ho ritrovato questa lettera ma, leggendola, non ho memoria di me. Non è vero che la vita è una sola.”

Filippo Facci (1967) giornalista italiano

da Quella NOTTE volevo sorprenderti, ma l'ho passata chiedendomi dove fossi andata http://blog.graziamagazine.it/blog/2009/10/14/quella-notte-volevo-sorprenderti-ma-l%E2%80%99ho-passata-chiedendomi-dove-fossi-andata/, 14 ottobre 2009

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“Io ti ringrazio per questo silenzio | che resta tra noi, | io benedico il coraggio di vivere, | sola, con Lui.”

Pierangelo Sequeri (1944) teologo, scrittore e musicista italiano

da Madre io vorrei
E mi sorprende

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“Oggi le donne o tornano a fare le serve o non le vuole più nessuno.”

Aldo Busi (1948) scrittore italiano

dall'intervista di P. M. Fasanotti, Ma per fortuna ce n'è una sola, Panorama, 12 ottobre 2000
Citazioni tratte da interviste

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“Il presente è la sola conoscenza che serve.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

da Il peso della farfalla

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“[Nell'agosto del 2000, Bossi aveva scoperto che era in atto un piano per creare] "lo Stato unico mondiale, un' unica razza, un' unica religione, un unico utero, una sola lingua e magari una sola taglia per i vestiti"”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

Origine: Dai gay ai mondialisti i nuovi nemici di Bossi, la Repubblica, 14 settembre 2000, 31 ottobre 2011, 12, Sebastiano Messina http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/09/14/dai-gay-ai-mondialisti-nuovi-nemici-di.html,

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“Durante il regno di un certo Sovrano, non so bene quale, tra le numerose Spose Imperiali e dame di Corte ve n'era una che, seppure di rango non molto elevato, più di ogni altra godeva del favore di Sua Maestà. Le dame di alto rango, convinte com'erano di dover essere le prescelte, la guardavano dall'alto in basso e ne erano gelose. Quelle di uno stesso grado o di uno inferiore a maggior ragione si sentivano offese. Sera e mattina la sua presenza a Corte non faceva che esporla alla malevolenza delle altre e, forse per via del rancore che si riversava su di lei, ella si ammalò e in preda alla malinconia si ritirò più volte presso la famiglia di origine, ma il Sovrano, sempre più sollecito, seguitava a prendersi cura di lei senza prestare ascolto alle critiche di coloro che gli stavano attorno e suscitando chiacchiere a non finire. Dignitari e nobili dei più alti ranghi, coinvolti loro malgrado, mostravano il loro scontento distogliendo lo sguardo e mormorando che era un'infatuazione tale da turbare la vista e che nel regno dei Tang, per simili circostanze, il paese era caduto in preda a disordini e tumulti. Col passare del tempo, mentre anche nel resto del mondo la vicenda seminava malcontento e preoccupazione al punto che si citava l'esempio di Yang Guifei, non le erano state risparmiate umiliazioni, ma ella era riuscita a partecipare alla vita di Corte, confidando nell'affetto senza limiti che Sua Maestà le riservava. Il padre, che era stato Gran Consigliere, era morto, e la madre, appartenente a un'antica famiglia di tutto rispetto, convinta che la figlia non dovesse essere inferiore alle altre dame che grazie all'appoggio paterno avevano a Corte grande successo, le aveva fornito tutto quanto era indispensabile per ogni occasione ufficiale; pur tuttavia, essendo ella priva di un solido appoggio, in caso di bisogno non aveva nessuno sui cui fare affidamento ed era più sola e sperduta che mai.”

Murasaki Shikibu (973–1014) scrittrice e poetessa giapponese

Murasaki Shikibu, La storia di Genji, a cura di Maria Teresa Orsi, Giulio Einaudi Editore, Torino, 2012, ISBN 978-88-06-14690-0

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“Non già che la mia severità vi condanni a una donna sola. Non piaccia agli dei! Soltanto una sposina può seguire una simile norma. Divertitevi, ma nascondete la colpa sotto un velo prudente; non si deve trarre gloria alcuna dal proprio peccato.”

Nec mea vos uni damnat censura puellae; | di melius! vix hox nupta tenere potest. | Ludite, sed furto celetur culpa modesto: | gloria peccati nulla petenda suist.
Ars Amatoria

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“L'arte è per noi inseparabile dalla vita. Diventa arte-azione e come tale è sola capace di forza profetica e divinatrice.”

Filippo Tommaso Marinetti (1876–1944) poeta, scrittore e romanziere italiano

da Crollo di filosofi e storici, sibille a rovescio, in Democrazia futurista, Facchi
Democrazia futurista

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“Appoggiamo le guance | sullo stesso cuscino | e d'improvviso siamo ancora | una persona sola.”

Dente (cantante) (1976) cantautore italiano

da Da Varese a quel paese, n. 7
Io tra di noi

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“A Corte l'avversità è sempre sola, mentre la prosperità è in compagnia.”

Margherita di Valois (1553–1615)

da Maria de' Medici, p. 65

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“Io guardo a Calciopoli come ad un piano divino: tale episodio si è verificato una volta sola, e Dio ha creato quelle condizioni per cui potessi proseguire la mia crescita in tale squadra.”

Nicola Legrottaglie (1976) calciatore italiano

Origine: Citato in Tancredi Palmeri, Il blob del 2012. Tutte le frasi da ricordare https://web.archive.org/web/20130102131408/https://www.gazzetta.it/Calcio/30-12-2012/blob-2012-913634965312.shtml, Gazzetta.it, 30 dicembre 2012.

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“[parlando di Antonio Tatò] Di lui vogliamo ricordare, in primo luogo, la generosità e l'entusiasmo. Da quando si dedicava appassionatamente, correndo in bicicletta per tutta Roma, a tessere la tela della cospirazione antifascista […] a quando passava giorni e notti a lavorare senza soste, dimentico anche degli impegni familiari, se Giuseppe Di Vittorio o Enrico Berlinguer avevano bisogno di collaborazione per preparare un discorso, un articolo, un'intervista, una relazione […]. Di lui vogliamo ricordare lo straordinario disinteresse. Tonino aveva le capacità, professionali, politiche, culturali e umane; aveva quella sua eccezionale capacità di lavoro, che gli avrebbero consentito di ambire a cariche prestigiose; si è speso senza riserve e senza mai preoccuparsi del proprio ruolo personale, al servizio degli interessi generali, prima nella Sinistra Cristiana, poi nella CGIL e nel PCI, infine nel PDS. Si è molto favoleggiato del suo rapporto con Enrico Berliguer; in realtà Tonino ebbe in quei lunghi anni una sola preoccupazione fondamentale: far conoscere il segretario del PCI come era veramente; farlo stimare e apprezzare anche fuori dell'area dei nostri iscritti, simpatizzanti, elettori; porre al servizio del segretario del partito e, per suo tramite, della linea e dell'azione del partito, tutte le proprie conoscenze e le proprie relazioni, tutta la sua intuizione politica e la sua capacità di elaborazione ideale.”

Maria Lisa Cinciari Rodano (1921) politica italiana

Discorso riportato dall'Agenzia DIRE, supplemento al n. 218/21, novembre 1992, p. 7

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“La verità filosofica è una sola, ed è il pieno riconoscimento razionale della natura solidale e comunitaria dell'essere umano, considerato universalisticamente nello spazio (geografia) e nel tempo”

Costanzo Preve (1943–2013) filosofo e saggista italiano

storia
Origine: Da Il futuro della filosofia e l'eterno presente nichilista http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=33857, Italicum, 2010.

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“Negli ultimi decenni in Italia è divenuta corrente l'abitudine a discutere se il termine nicciano di Übermensch debba essere tradotto come Superuomo o come Oltreuomo. A questo rispettabile quesito filologico si unisce spesso anche un'inutile e fuorviante diatriba politica, sul fatto cioè che il termine Superuomo è di "destra", mentre il termine Oltreuomo è di "sinistra". Questa diatriba è ideologica, non filosofica. Si tratta di una diatriba interminabile, che rischia di non cogliere mai il centro storico del problema. Infatti Nietzsche, che, come persona, ai suoi tempi era ideologicamente piuttosto di "destra", come filosofo (che è la sola cosa che conta) non è né di destra né di sinistra, in quanto ha di mira soprattutto una critica radicale dell'intera cultura borghese, cui Hegel, aveva a suo tempo conferito un profilo "ideale" non coincidente con il capitalismo e con la sua dimensione economica. In una fase storica in cui il capitalismo si globalizza e si universalizza nel mondo intero, ed è perciò del tutto post-borghese (e post-proletario), la filosofia di Nietzsche non cambia di natura, ma muta di funzione. Quando si trattava di bastonare i proletari rivoluzionari, lo Übermensch era un Superuomo. Una volta bastonati e resi innocui i proletari, quando si tratta di sciogliere e distruggere gli ultimi resti dell'eticità borghese hegeliana, lo Übermensch può diventare un innocuo ed educato Oltreuomo. È questa la chiave storica per affrontare il segreto di Nietzsche.”

Costanzo Preve (1943–2013) filosofo e saggista italiano

Origine: I Secoli Difficili, p. 96

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“C'è una sola grande moda: la giovinezza.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Milano, 23 novembre 1949
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“Secondo Kant [la ragione] è […] la sola fede razionale, […]che pensa se stessa, […] nel muoverci ad agire e a decidere, "come" libera, immortale, "come" tesa a un sommo bene, a dio. […] Togliere le virgolette a questo "come" significherebbe immergersi davvero negli scritti di Kant.”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 30

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“Affermare che anche venti materie diverse possono concorrere in una sola opera allo scopo dell'emozione plastica.”

Umberto Boccioni (1882–1916) pittore e scultore italiano

Il concetto del "polimaterico"
n.° 4
Manifesto tecnico della scultura futurista