Frasi su specie
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“Nella famiglia l'individuo soddisfa il suo bisogno di comunità come risposta alla paura della solitudine che è nella storia della specie.”

Sabino Acquaviva (1927–2015) sociologo, giornalista e scrittore italiano

Origine: La famiglia nella società contemporanea, p. 19

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“Non abbiamo mai trovato che lo scopo dell'aggressione sia l'eliminazione degli appartenenti alla specie.”

Konrad Lorenz (1903–1989) zoologo e etologo austriaco

Origine: Il cosiddetto male, p. 64

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“Consiglierei a Berlusconi di fare uno sforzo di umiltà. Ciascuno di noi può aver commesso degli errori, ma le principali responsabilità sono le sue perché troppo spesso ha anteposto i propri interessi privati a quelli generali del Paese.”

Lorenzo Cesa (1951) politico italiano

Origine: Da Domenica In, 25 novembre 2007; citato in Berlusconi: "La Casa delle libertà era diventata una specie di ectoplasma" http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200711articoli/27883girata.asp, La Stampa, 25 novembre 2007.

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“Come in una specie estinta noi, unici due superstiti.”

Raf (1959) cantautore italiano

da Superstiti
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“La religione cristiana ridotta a poco a poco alla semplicità del Vangelo; riformate nel clero le soverchie ricchezze di pochi e la quasi indecente miseria di molti; diminuito il numero dei vescovati e dei benefici oziosi; tolte quelle cause che oggi separan troppo gli ecclesiastici dal governo e li rendono quasi indipendenti, sempre indifferenti e spesso anche nemici, ecc. ecc.: è la religione che meglio di ogni altra si adatta ad una forma di governo moderato e liberale. Nessun'altra religione tra le conosciute fomenta tanto lo spirito di libertà. La pagana avea per suo dogma fondamentale la forza: produceva degli schiavi indocili e dei padroni tirannici. La religion cristiana ha per base la giustizia universale: impone dei doveri ai popoli egualmente che ai re, e rende quelli più docili, questi meno oppressori. La religione cristiana è stata la prima che abbia detto agli uomini che Iddio non approva la schiavitù: per effetto della religione cristiana, abbiamo nell'Europa moderna una specie di libertà diversa dall'antica; ed è probabile che i primi cristiani, nella loro origine, altro non fossero che persone le quali volevano, in tempi corrottissimi, ridurre la più superstiziosa idolatria alla semplicità della pura ed eterna ragione, ed il più orribile dispotismo che mai abbia oppresso la cervice del genere umano (tale era quello di Roma) alle norme della giustizia.”

Vincenzo Cuoco (1770–1823) scrittore, giurista e politico italiano

Origine: Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, pp. 71-72

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“[Su Top Gun] Una specie di rock'n'roll nei cieli.”

Tony Scott (1944–2012) regista e produttore cinematografico britannico

Origine: Citato in Carlotta De Leo, Il regista Tony Scott si suicida gettandosi da un ponte: «Aveva un tumore al cervello» http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_20/tony-scott-morte_45426a24-ea80-11e1-844e-2ddbe2183fb0.shtml, Corriere.it, 20 agosto 2012.

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“Il rock'n'roll era quell'orribile specie di hillbilly suonato da Elvis Presley. A me piacevano Howlin' Wolf e Jimmy Reed e tutto quel genere di roba.”

Frank Zappa (1940–1993) chitarrista, compositore e arrangiatore statunitense

dalla rivista Downbeat; citato in Frank Zappa. For president!

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“Stare alla Ferrari era una specie di inferno dove sembrava di picchiare la testa contro un muro di mattoni, ma non importava perché era il più bel muro del mondo.”

Phil Hill (1927–2008) pilota automobilistico statunitense

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 53, ISBN 88-8598-826-2.

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“Se guardate la storia della magia, vedrete le sue origini nelle caverne. Vedrete le sue origini nello sciamanesimo, nell'animismo, nella credenza che ogni cosa che ci circonda, ogni albero, ogni roccia, ogni animale, sia abitato da una qualche forma di essenza, una qualche sorta di spirito con cui forse si potrebbe comunicare. Avreste avuto uno sciamano o un visionario che sarebbe stato responsabile di incanalare le idee utili alla sopravvivenza. Prima che raggiungiate le civiltà classiche potrete vedere che questo è stato formalizzato in un certo status. Lo sciamano agisce puramente come un intermediario tra gli spiriti e le persone. La sua posizione nel villaggio o nella comunità è simile a quella di un idraulico spirituale. Ogni persona nel gruppo ha il suo ruolo. La persona migliore nella caccia era un cacciatore, la persona migliore nel parlare con gli spiriti, forse perché lui o lei era un po' pazzo/a, un po' staccato dal nostro normale mondo materiale, allora sarebbe stato uno sciamano. E gli sciamani non padroneggiavano un'arte segreta, essi dispensavano semplicemente le loro informazioni alla comunità, perché si credeva che fosse utile alla comunità. Quando abbiamo l'emergere delle culture classiche, tutto questo è stato formalizzato tanto che si hanno dei interi pantheon di dèi. E ognuno di questi dèi avrà una casta di preti che agiranno fino a un certo punto come intermediari che ti insegneranno ad adorare quel dio. Così la relazione tra gli uomini e i loro dèi, che potrebbe essere vista come la relazione tra gli uomini e il loro Io più alto, era ancora di tipo diretto. Quando arrivò il cristianesimo, quando arrivò il monoteismo, tutt'a un tratto hai una casta di sacerdoti che si muoveva tra l'adoratore e l'oggetto di adorazione. Hai una casta sacerdotale che era diventata una specie di dirigenza d'intermediazione spirituale tra l'umanità e la divinità interiore di cui si andava alla ricerca. Non puoi avere un rapporto diretto con un dio. I sacerdoti non hanno davvero il bisogno di un rapporto con la divinità. Hanno solo un libro che ti dice di alcune persone vissute tanto tempo fa, che hanno avuto un rapporto diretto con la divinità. E va tutto bene. Non hai bisogno di avere visioni miracolose, non hai bisogno di avere degli dèi che ti parlino. In effetti, se ti capita niente del genere, probabilmente sei matto. Nel mondo moderno questa roba non succede. Le sole persone a cui è permesso parlare con gli dèi, e in un modo davvero a senso unico, sono i preti. Per me il monoteismo è una grande semplificazione. Voglio dire, la Cabala ha una grande molteplicità di dèi, ma alla sommità del diagramma cabalistico, l'albero della vita, ha quest'unica sfera, che è il dio assoluto. La Monade. Qualcosa che è indivisibile. E tutti gli altri dèi, e ogni altra cosa nell'universo è una specie di emanazione di quel dio. Ora, questo va bene. Ma quando suggerisci che ci sia solo quell'unico dio, a quell'irraggiungibile altezza al di sopra dell'umanità e che non c'è niente in mezzo, stai limitando e semplificando la questione. Penso che il paganesimo sia una specie di alfabeto, come un linguaggio. È come se tutti gli dèi sono le lettere di quel linguaggio, esprimono delle sfumature, ombre del significato, o certe sottigliezze delle idee. Mentre il monoteismo tende ad essere solo una vocale, ed è solo tipo: oooouh [Alan Moore stesso nel documentario per far comprendere il suono scimmiesco. ]. È questo suono scimmiesco. Puoi quasi immaginare gli dèi divenire frustrati, sprezzanti. Perché con tutta la ricchezza di concetti spirituali che sono disponibili, perché ridurre tutto a una sola, singola nota monocorde che chi pronuncia neanche comprende?”

Alan Moore (1953) fumettista e scrittore britannico

citato nel documentario di Dez Vylenz, The Mindscape Of Alan Moore, Shadowsnake films, visibile su Youtube http://www.youtube.com/watch?v=rZXoinYCReE, subititolato in italiano

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“Io considero NCIS come una famiglia disfunzionale dove tutti i membri sono davvero uniti. Il cuore è senza dubbio Mark Harmon, una specie di padre… e lo dico anche se sono più anziano di lui.”

David McCallum (1933) attore britannico

Origine: Citato in Alessandra De Tommasi, NCIS, questo piccolo grande amore http://web.archive.org/web/20101221094041/http://telefilmmagazine.com/Telep%C3%A8dia/Interviste/tabid/77/Default.aspx, telefilmmagazine.com.

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“[Sull'esattezza della riproduzione del sogno] Accade allora facilmente che la coscienza vigile inserisca involontariamente qualcosa nel ricordo del sogno: immaginiamo di aver sognato ogni specie di cose che in realtà nel sogno non c'erano”

Ludwig Strümpell (1812–1899) filosofo tedesco

Origine: Da Die Natur und die Enstehung der Träume, Lipsia 1877; citato in Sigmund Freud, L'interpretazione dei sogni, Bollati Boringhieri, 1994.

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“La bellezza è una specie di supplemento d'essere, d'irradiazione che si aggiunge all'essere.”

Jean Guitton (1901–1999) filosofo e scrittore francese

Il genio di Teresa di Lisieux

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“(nome pilota) c'è!”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Sempre detta alla fine di ogni gara, naturalmente in tono più entusiastico quando vince un pilota italiano, o la Ducati
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