Frasi su strada
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“Tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

27 maggio 1940
Parliamo dell'elefante

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“Chi opera secondo giustizia opera bene e apre la strada al progresso. Chi opera secondo carità segue l'impulso del cuore e fa altrettanto bene, ma non elimina le cause del male che trovano luogo nell'umana ingiustizia.”

Adriano Olivetti (1901–1960) imprenditore, ingegnere e politico italiano

Origine: Citato in Salvatore Settis, Democrazia molecolare, Il Sole 24 Ore, 28 aprile 2013, p. 29.

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“La mia generazione ha visto | le strade, le piazze gremite | di gente appassionata, | sicura di ridare un senso alla propria vita. | Ma ormai son tutte cose del secolo scorso: | la mia generazione ha perso.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da La razza in estinzione, n. 5
La mia generazione ha perso

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“Sapete quanto questo Paese, la Turchia, sia nel mio cuore e quanto io abbia negli anni seguito e incoraggiato la sua evoluzione. Questo Governo è espressione di libere elezioni, certamente, che hanno dato per tre volte successive una chiara maggioranza al partito del Primo Ministro, ma come ha detto autorevolmente il Presidente Gül, le elezioni da sole non sono sufficienti. Per comprendere le cause profonde è venuto il momento anche di un sincero esame di coscienza da parte dell'Europa. Nel recente passato è stato elogiato il modello Turco, anche oltre i suoi meriti, per i suoi successi economici e perché si sperava – e si spera ancora – fosse capace di coniugare – e sia capace di coniugare – islam e democrazia. Questo modello è stato sostenuto con l'apertura dei negoziati di adesione all'Unione europea, riconosciuto in occasione del referendum costituzionale del 2010 che ha ridotto il potere dell'esercito, ma devo dire poi che alcuni Paesi europei e l'Europa in generale lo ha poi abbandonato, con una netta chiusura sul fronte dei capitoli negoziali. Io credo sia stata una visione miope, un arretramento della prospettiva europea della Turchia, compiuto proprio nel momento in cui vi era più bisogno di sostenere il consolidamento degli standard democratici del Paese. Un comportamento del tutto incoerente se consideriamo che l'adozione di alcuni dei capitoli bloccati – quello per esempio sui diritti fondamentali e sulla libertà di espressione – avrebbe accolto la rivendicazione di tanti turchi scesi ora nelle piazze e nelle strade.”

Emma Bonino (1948) politica italiana
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“Le nostre strade non s' incroceranno più.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Polaroide
Polvere

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“La neve ha già coperto questa strada | col vento che sta mutilando gli alberi.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Bratiska
Contatti

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“Si ferma il tempo sulla strada | per tutto il tempo che vorrai.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da L' altra madre
Fango e stelle

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“Fiore della strada | dove vai?”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Fiore della strada
Cuore, muscoli e cervello

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“Perdo via ma non perdo noi non perdo il cuore, nelle strade che hai rincorso tanto esplode.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da Perdo Via, n. 2

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“…è la strada più lunga che c'è | se vuoi percorrerla e correre la vita è eterna | dovrai contare solo e sempre su di te.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da Io e te, bonus track
Home

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“Quel giorno Renzo uscì, andò lungo quella strada | e una Ferrari contro di lui si schiantò, | il suo assassino lo aiutò e Renzo allora partì | verso un ospedale che lo curasse per guarir.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Quando Renzo morì io ero al bar, 55<sup>a</sup> composizione, p. 80
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno
Origine: Questa è la prima versione di La ballata di Renzo. Si tratta della più famosa tra le canzoni inedite, Gaetano infatti, in questo brano, sembra anticipare il dramma che avrebbe poi vissuto nella sua ultima notte.

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“La strada era buia, s'andò al S. Camillo | e lì non l'accettarono forse per l'orario, | si pregò tutti i santi ma s'andò al S. Giovanni | e lì non lo vollero per lo sciopero.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Quando Renzo morì io ero al bar, 55<sup>a</sup> composizione, p. 80
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno

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“Sono Rino e sono buono, | per la strada, per gli amici | quasi sempre io perdono.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Sono Rino, 1<sup>a</sup> composizione, 1970, p. 94
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Secondo quaderno

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“La donna di strada è un fatto mitico | se a prezzo politico ci puoi pure sta.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Ok papà, n. 9
Aida

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“Quando Renzo morì… io ero al bar… | la strada molto lunga, s'andò al San Camillo | e lì non lo vollero per l'orario. | La strada tutta scura, | s'andò al San Giovanni | e lì non l'accettarono per lo sciopero.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da La ballata di Renzo, 1971
Incluse in raccolte
Origine: Brano inedito incluso nella raccolta Live & Rarities (2009), famoso soprattutto per la sorprendente somiglianza tra la fine di Renzo narrata nel brano e quella dello stesso cantautore, rifiutato da cinque ospedali dopo l'incidente. Nel brano Gaetano cita tre di quei cinque ospedali: Policlinico, San Giovanni e San Camillo. La prima versione di questo brano, Quando renzo morì io ero al bar, composizione numero 55, differisce per alcuni particolari.

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“Sono a metà strada nella selva oscura | 1 per la tecnica 2 per la natura. | Cerco il mio Virgilio | morto d'overdose | cerco la Beatrice | ma oggi ha le sue cose.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da Date al diavolo un bimbo per cena, n. 13
Lorenzo 2002 – Il quinto mondo

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“[Albert Einstein] Dopo aver ricordato che fin da bambino «la vanità delle speranze e degli sforzi che travolgono incessantemente la maggior parte degli uomini in una corsa affannosa attraverso la vita» l'aveva colpito profondamente, egli ricorda che dapprima divenne religiosissimo, ma cessò improvvisamente di esserlo all'età di dodici anni, perché leggendo libri di divulgazione scientifica si era «ben presto convinto che le storie che raccontava la Bibbia non potevano essere vere». Questa esperienza gli fece capire come «i giovani fossero coscientemente ingannati dallo Stato con insegnamenti bugiardi, e fu un'impressione sconvolgente», da cui il precoce pensatore trasse un atteggiamento di sospetto verso ogni genere di autorità, e di scetticismo verso le convenzioni sociali, che non l'avrebbe più abbandonato. Da allora egli trovò la liberazione nel «possesso intellettuale del mondo che esiste indipendentemente da noi, esseri umani, e che ci sta di fronte come un grande, eterno enigma, accessibile solo parzialmente alla nostra osservazione e al nostro pensiero». Naturalmente, conclude Einstein, «la strada verso questo paradiso non era così comoda e allettante come quella del paradiso religioso, ma si è dimostrata una strada sicura, e non ho mai più rimpianto di averla scelta.»”

Piergiorgio Odifreddi (1950) matematico, logico e saggista italiano

dalla relazione al Festival della Mente, Sarzana, Dio secondo Einstein, la Repubblica, 31 agosto 2007
Origine: In Albert Einstein, Autobiografia scientifica, 1949.

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“Si dimentica dove conduce la strada.”

fr. 71
Sulla natura

“Le strade delle signore | sono infinite lo sai”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Diavolo in me, n. 5
Oro incenso & birra

“Mi manchi tu e arranco lungo le strade cosi inutilmente | certe giornate non sono certe per niente.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Papà perché, n.° 8

“Se sapessi quanto ti ho cercato, quante strade ho rovesciato, per tornare insieme a te.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Back 2 U

“Io voglio un linguaggio crudo, da strada, un po' cannibale.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

Citazioni di Zucchero

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“Io ho avuto la sfortuna di trovare sulla mia strada Merckx.”

Felice Gimondi (1942–2019) ciclista su strada e dirigente sportivo italiano

citato in Adriano De Zan, Gentili signore e signori buongiorno

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“Se grido più forte è per farmi sentire | e poi mi conosci, non amo mentire. | Se cerco ancora la strada più breve | lavoro di notte, ne ho date di prove.”

Adriano Celentano (1938) cantautore, ballerino e showman italiano

da C'è sempre un motivo, n. 4
C'è sempre un motivo

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“La vera Napoli, meravigliosa, pittoresca, commovente: quella della strada.”

Roger Peyrefitte (1907–2000) diplomatico, scrittore e attivista francese

1991, p. 49
Dal Vesuvio all'Etna

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“Allora dico che Palermo avrebbe voglia di dichiararsi capitale del Mediterraneo, ma ha paura di farlo. Servirebbe un gigantesco Piano Marshall di restauro dei beni storici e artistici del centro storico. Dovrebbero intervenire i privati, ma a Palermo i capitali privati puliti sono difficili da reperire. Palermo dovrebbe focalizzarsi sulle sue ricchezze nobiliari, se non ci fosse stata una stupida sperequazione immobiliare, via Libertà sarebbe potuta essere la più bella strada di una città del Mediterraneo.”

Philippe Daverio (1949) critico d'arte, giornalista e conduttore televisivo francese

Origine: Citato in Simonetta Trovato Giardini, ricchezza da custodire. Daverio: «È lì che si respirano i fasti del passato» http://gds.it/2015/06/26/giardini-ricchezza-da-custodire-daverio-e-li-che-si-respirano-i-fasti-del-passato_375535/, Giornale di Sicilia.it, 26 giugno 2015.

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“Un libro (io credo) è qualcosa con un principio e una fine (anche se non è un romanzo in senso stretto), è uno spazio in cui il lettore deve entrare, girare, magari perdersi, ma a un certo punto trovare un'uscita, o magari parecchie uscite, la possibilità di aprirsi una strada per venirne fuori.”

Italo Calvino (1923–1985) scrittore italiano

Origine: Da una conferenza tenuta il 29 marzo 1983 agli studenti della Columbia University di New York, citato nell'introduzione a Le città invisibili, Mondadori, 2012, p. VI.

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“Una strada pedonale che si distacca dalla strada rotabile non molto fuori di Matera e dalla parte di ostro, segue presso a poco la direzione del fiume Gravina e conduce a Montescaglioso, capoluogo del Circondario che ora vuolsi percorrere. Sorge questa piccola città su di una collina presso il Bradano che le scorre a ponente-libeccio: la sua fondazione si deve ripetere, secondo il Giustiniani, dalla contessa Emma d'Altavilla, zia di Federigo II e vedova di Rodolfo Maccabeo, la quale la edificò nel XII secolo. Altri ha voluto che fosse fondata da Alessandro Severo sulle rovine di Metaponto, perché in alcuni diplomi è denominata Civitas Severiana; ma ciò non basta a stabilirne quella vantata antichità. Ebbe Montescaglioso largizioni e privilegi, confermati poi dal mentovato Federigo e dal Viceré Pietro di Toledo; fu posseduto per legato paterno dallo svevo Manfredi quando era Principe di Taranto, e nel 1458 da Pirro del Balzo. Pervenuto a Federigo secondogenito del Re Ferrante, egli lo vendé a Federigo Grisone, da cui per diversi contratti giunse in potere dell'ultimo feudatario Cattaneo. Vasta è la chiesa parrocchiale di Montescaglioso, ove sono altre chiese di mediocre struttura. Dei tre monasteri che vi si vedono, rinomatissimo per donazioni e per privilegi fu quello dei Cassinensi, ampio e fornito di bella chiesa, con doppio chiostro, doppio cenacolo, vasti e lunghi dormitori e molte sale. Miglionico e Pomarico appartengono a questo circondario.”

Attilio Zuccagni-Orlandini (1784–1872) cartografo italiano

da Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia, volume 11, p. 251 https://books.google.it/books?id=6H85AAAAcAAJ&pg=PA251