Frasi su unione
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“L'Unione europea non può fermarsi. È sempre più evidente che il presente assetto istituzionale non consente di trainare il convoglio europeo con la necessaria velocità e sicurezza di percorso: ne siamo danneggiati tutti.”

Carlo Azeglio Ciampi (1920–2016) 10º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Dall'Intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in visita ufficiale nel Regno dei Paesi Bassi, all'Università di Leiden sul tema "Identità ed unità dell'Europa", 5 marzo 2003. Riportato in Quirinale.it http://presidenti.quirinale.it/Ciampi/dinamico/ContinuaCiampi.aspx?tipo=discorso&key=21627.

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“Se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono tutelati perché fanno parte di un'unione e non di una famiglia servirà un intervento legislativo per rimuovere la disparità. Naturalmente quando parlo di persone mi riferisco a tutti.”

Gianfranco Fini (1952) politico italiano

Origine: Citato in Fini: "Una legge per coppie di fatto e gay" http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=144690, Il Giornale, 27 dicembre 2006.

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“Con l'ingresso della Croazia nell'Unione Europea i popoli croato e italiano condividono un futuro comune nell'Europa unita. Radici profonde uniscono i nostri popoli e ci assegnano anche il dovere di ricordare le tragedie e le divisioni causate dalle ideologie totalitarie e dal più cieco nazionalismo nel secolo scorso.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Giorgio Napolitano, Napolitano: «Evento storico e Trieste ritorna crocevia» http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/06/30/news/napolitano-evento-storico-e-trieste-ritorna-crocevia-1.7341541, il Piccolo, 30 giugno 2013.

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“Finalmente anche Roma si dota di un registro delle unioni civili. È un risultato atteso da tempo, che pone Roma sempre più in prima linea sul fronte dei diritti degli individui e del riconoscimento dei legami affettivi stabili. La Capitale dà il segnale che, in questa città, l’amore è uguale per tutti.”

Ignazio Marino (1955) medico e politico italiano

Origine: Citato in Roma, approvato il registro delle unioni civili. Marino: "Segno di civiltà e rispetto" http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/28/roma-approvato-registro-delle-unioni-civili-marino-segno-civilta/1377993/, il Fattoquotidiano.it, 28 gennaio 2015.

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“Non vi è peggior schiavitù di quella che s'ignora.”

Valentin Bulgakov (1886–1966) scrittore e pacifista russo

Origine: Lev Tolstoj e il vegetarismo, p. 179

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“Nel settembre del 1997 Emma Bonino, commissario dell'Unione Europea chiese di visitare l'Afghanistan. I Talebani non avevano alcun obbligo di farla entrare poiché la Ue non riconosceva il loro governo. Tuttavia le diedero il visto e la trattarono con gentilezza e cortesìa come han sempre fatto con gli ospiti, anche durante il periodo drammatico dell'aggressione Usa dell'ottobre 2001, e com'è nella tradizione afgana. Emma poté visitare l'Afghanistan e vedere tutto quello che voleva. Il 28 settembre, seguita da un codazzo di 19 persone, fra delegati Ue, giornalisti, fotografi e cameramen, entrò in un ospedale di Kabul e si diresse dritta e di filato nel reparto femminile dove i fotografi cominciarono a fare i loro scatti e i cameramen a filmare. Un atteggiamento estremamente sciocco perché nella cultura islamica la riproduzione della figura umana è, in linea di massima, vietata. Basta guardare un tappeto persiano; è ornato con elementi vegetali, con animali, con pesci, ma non ci sono figure umane. E questo valeva tanto di più nell'Afghanistan talebano. Del resto anche da noi non si possono fotografare o filmare i degenti senza il loro consenso o l'autorizzazione dei dirigenti dell'ospedale. Arrivò il "Corpo per la promozione della virtù e la punizione del vizio", acchiappò la Bonino e gli altri e li portò al primo posto di polizia. Per un reato del genere era prevista la fustigazione con "le verghe sacre". Alla Bonino fu spiegato come andavano le cose da quelle parti e poco dopo fu rilasciata dai funzionari, perplessi e un poco disgustati. Avrebbero fatto meglio a fustigarla. Con le "verghe sacre", naturalmente. Forse avrebbe capito ciò che, da buona radicale occidentale, non ha mai capito: che anche la sensibilità e i costumi degli altri meritano rispetto. Lei invece ne volle fare un caso internazionale e, tornata a Bruxelles, ottenne che la Ue tagliasse i fondi umanitari per l'Afghanistan.”

Massimo Fini (1943) giornalista, scrittore e drammaturgo italiano
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“Ella vorrà molto bene ad Emil Dürr per la sua distinzione e il suo amore, e sarà assai sconvolta per la sua morte precoce, ma il nucleo del suo matrimonio ella lo vede così: «…che si è creati per ciò che Dio vuole e non per ciò che io voglio. […]» (G 241). Il secondo matrimonio con Werner Kaegi si presentò, nonostante l'«intensissima riflessione» (G 296), nuovamente in una specie di sorpresa (G 298), nuovamente la parte principale fu quella della compassione: «Avevo in modo del tutto impersonale l'impressione che lui avesse bisogno di una donna. E vorrebbe il bene, ma è così insicuro nella vita. All'idea che ha bisogno di me come donna non sono mai arrivata» (G 297). E un po' dopo: «Egli aveva bisogno di una donna; e se già mi ama, perché non dovrebbe avere me? E poi ci sono i figli (dal primo matrimonio di Emil)…» (G 299). L'unione a dispetto di un vero affetto non sarà molto facile. Il matrimonio non viene consumato, così che più tardi A. potrà fare il voto di verginità. Ma senza l'amichevole ospitalità di Werner Kaegi non sarebbero mai stati possibili il mio lavoro con A. e poi la mia dimora in Münsterplatz.”

Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

Origine: "G" sta per Geheimnis der Jugend, la seconda autobiografia di Adrienne, qui citata da Balthasar con i numeri di pagina dell'edizione originale (vol. VII delle opere postume, 1966).
Origine: Il nostro compito, pp. 24-25

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“[…] c'è un altro grave problema su cui l'Unione deve risvegliarsi: la questione dei rifugiati, un problema che impone di diventare una comunità di destino proiettata nel mondo.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da Non possiamo respingerli http://www.famigliacristiana.it/articolo/non-possiamo-respingerli.aspx, Famiglia Cristiana.it, 30 aprile 2014.

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“Conto che il governo britannico [di David Cameron] perori la causa della permanenza del Regno Unito nell'Unione europea. Cosa per la quale sono pronto ad aiutare. Sono profondamente [convinto] che non ci sia una vita migliore al di fuori della Ue, per nessun paese. Una Unione migliore è nell'interesse non solo della Gran Bretagna, ma di tutti gli stati membri.”

Donald Tusk (1957) politico polacco

Origine: Citato in Gb: Tusk congratula Cameron, conto resterà in Ue http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2015/05/08/gb-tusk-congratula-cameron-conto-restera-in-ue_96efa055-ca41-459c-8da5-d525d257811b.html, Ansa.it, 8 maggio 2015.

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“Il giorno in cui l'Unione Sovietica crollasse anche il comunismo mondiale crollerebbe.”

Augusto Guerriero (1893–1981) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Il Mondo, 28 maggio 1949.

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“Stiamo facendo il possibile per mantenere la rotta verso l'Unione europea, per ottemperare a tutti i nostri obblighi e integrare sempre più valori europei nel nostro paese.”

Aleksandar Vučić (1970) politico serbo

2015
Origine: Dall'intervista di Isabelle Kumar, Aleksander Vucic: "Sono un uomo onesto" http://it.euronews.com/2015/05/19/aleksander-vucic-sono-un-uomo-onesto/, Euronews.com, 19 maggio 2015.

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“I veri europeisti sono quelli che riconoscono che la UE di banchieri, multinazionali e burocrati è la NEGAZIONE dei valori e delle ragioni per cui nacque l'Unione.”

Matteo Salvini (1973) politico italiano

Origine: Da un post https://www.facebook.com/salviniofficial/videos/10153873435353155/ sulla pagina ufficiale Facebook.com, 28 giugno 2016.

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“Negli ultimi mesi l'Ucraina ha pagato al più alto prezzo per far diventare realtà il sogno europeo, deve essere valso qualcosa, ad esempio una semplice dichiarazione da parte dell'Unione europea che quando l'Ucraina sarà pronta, potrà entrare. Una dichiarazione che all'Unione europea non costerebbe nulla ma per il mio paese vorrebbe dire tutto.”

Petro Oleksijovyč Porošenko (1965) imprenditore e politico ucraino

Origine: Citato in L’Unione europea stringe accordi di associazione con l’Ucraina. Kiev spera ora nell’adesione http://it.euronews.com/2014/06/27/l-unione-europea-stringe-accordi-di-associazione-con-l-ucraina-kiev-spera-ora-/, Euronews.it, 27 giugno 2014.

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“Il matrimonio di un uomo e di una donna non è la stessa cosa dell'unione di due persone dello stesso sesso.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: [Bergoglio: rispetto per i gay, ma la famiglia è altra cosa http://www.lanuovabq.it/it/articoli-bergoglio-rispetto-per-i-gayma-la-famiglia-e-altra-cosa-7741.htm], La Nuova Bussola Quotidiana, 16 novembre 2013.

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“Il processo di integrazione continentale nasce per abbattere distanze, rendere più vicine le persone, garantendo a ogni europeo, ovunque egli risieda, di condurre la propria vita con diritti, doveri e tutele avanzati, comuni e difesi – insieme – al di fuori dei propri confini nazionali e di quelli dell'Unione Europea.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2016
Origine: Dal Saluto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Forum Economico italo-romeno "Gli investimenti italiani in Romania: un percorso europeo nell'economia globale" http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=363, Quirinale.it, Bucarest, 14 giugno 2016.

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“In occasione della nona Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale delle persone. […] Il principio di uguaglianza, sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia. […] Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli, ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione. Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili che vanno contrastate con un'azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori. […] Contro l'inciviltà delle discriminazioni e delle violenze molta strada è stata fatta, eppure il cammino è ancora lungo. È il cammino di una libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nelle sfera personale come in quella affettiva. Libertà anche come responsabilità. È compito della società nel suo insieme abbattere i pregiudizi dell'intolleranza. E costruire al loro posto una cultura che assuma l'inclusione come obiettivo sociale, che applichi il principio di eguaglianza alle minoranze, che contrasti l'omofobia e la transfobia, perché la piena affermazione di ogni persona è una ricchezza inestimabile per l'intera comunità.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2015
Origine: Citato in Mattarella: «Gay, discriminazioni e violenze offendono libertà di tutti» http://www.corriere.it/politica/15_maggio_17/mattarella-gay-discriminazioni-violenze-offendono-liberta-tutti-cb145de4-fc73-11e4-9e3e-6f5f0dae9d63.shtml, Corriere.it, 17 maggio 2015.

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“Il Pd e il premier Renzi hanno preso l'impegno di approvare le Unioni civili. Non ci fermeranno i veti e gli emendamenti di Giovanardi. Avremo presto una legge civile ed europea.”

Andrea Marcucci (1965) politico e imprenditore italiano

Origine: Citato in Unione civili, oltre 4mila emendamenti presentati in commissione Giustizia al Senato http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-05-11/unione-civili-oltre-4mila-emendamenti-presentati-commissione-giustizia-senato-193331.shtml?uuid=ABJ4GSeD, Il Sole 24 ore.com, 11 maggio 2015.

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“Quello che stanno facendo con la Grecia ha un nome: terrorismo. […] Perché ci hanno costretto a chiudere le banche? Per instillare la paura nella gente. E quando si tratta di diffondere il terrore, questo fenomeno si chiama terrorismo. Ma confido che la paura non vinca.”

Yanis Varoufakis (1961) economista e politico greco naturalizzato australiano

in occasione del referendum del 5 luglio 2015 in Grecia, avente per oggetto le proposte dell'Unione Europea per il rientro del debito greco

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“La legge delle unioni civili deve essere approvata il prima possibile. Non ci siamo messi niente addosso, ma non è che se uno non si mette qualcosa addosso non la pensa in quel modo.”

Gaetano Curreri (1952) cantante, tastierista e musicista italiano

Origine: Il riferimento è al festival di Sanremo 2016 dove quasi tutti gli artisti hanno indossato nastri arcobaleno per rivendicare i diritti della comunità omosessuale.
Origine: Citato in Giovanni Rossi, Festival di Sanremo 2016: la conferenza stampa del vincitore http://www.davidemaggio.it/archives/127746/festival-di-sanremo-2016-la-conferenza-stampa-del-vincitore, Davidemaggio.it, 14 febbraio 2016.

“All'inizio di questa giornata del 24 aprile, vorrei fare memoria in quest'Aula del genocidio armeno: 97 anni fa, nel 1915, ci fu il culmine di una persecuzione che avveniva già da parecchi anni, sin dalla fine dell'Ottocento. È ancora una ferita aperta, ancora vi è bisogno di una coscienza collettiva condivisa delle parti che sono state protagoniste di quella drammatica vicenda: la coscienza di quel che è stato, di quello che ha significato e la consapevolezza che oggi, a 97 anni di distanza, solo la politica può chiudere quella ferita aperta. Vi sono in Italia e nel mondo (in diverse città del nostro Paese, da Roma a Milano) comunità armene che per tutto l'anno, ma in modo particolare in questo giorno, tengono vivo il senso di una storia, di una cultura, della vicenda di un popolo che non appartiene soltanto a quel popolo ma alla coscienza europea e mondiale. Noi oggi non possiamo che auspicare l'attraversamento – mi viene da dire – dei confini, nel senso del superamento dei muri, degli ostacoli che impediscono oggi alle comunità, così vicine, dell'Armenia e della Turchia di trovare, di ritrovare il filo della comune appartenenza ad una comunità internazionale in cui gli accordi, l'apertura delle frontiere, l'incremento dei rapporti e dei contatti possono aprire in quella zona una fase nuova che diventa un grande segno per l'Europa e per tutta l'area del Medio Oriente che ha visto questa tragedia. Questa tragedia appartiene alla comunità internazionale, all'Unione europea, e l'Italia ne è parte. Di fronte a questa tragedia non possiamo che auspicare, con tutte le nostre forze, verità e riconciliazione. Vi sono già accordi internazionali che attendono solo di essere applicati. Oggi, a 97 anni di distanza da quel tragico evento, da quel grande male, la nostra solidarietà e il nostro impegno è perché sia superata quella ferita e si apra una fase nuova nella vita del popolo armeno e della Turchia.”

Albertina Soliani (1944) politica italiana

Origine: Citato in Seduta del Senato della Repubblica Italiana n. 715 del 24 aprile 2012 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=658674 Legislatura XVI – Sull'anniversario dei massacri di armeni nell'Impero ottomano – Resoconto stenografico della seduta. Senato della Repubblica Italiana, 24 aprile 2012.

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“Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Ricevendo in udienza il Tribunale della Rota Romana in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario; citato in Il no del Papa alle unioni gay: ​scomunicata la crociata del Pd http://www.ilgiornale.it/news/politica/papa-scomunica-unioni-gay-1215935.html, il Giornale.it, 22 gennaio 2016.

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“Oscuramente noi sappiamo veramente chi siamo. Da ciò il dolore di dover sembrare ciò che non siamo, e da ciò l'appassionato desiderio di superare i limiti di questo io che ci imprigiona. L'unica autotrascendenza liberatrice è attraverso l'altruismo e la docilità all'ispirazione (in altri termini, l'unione col Figlio e con lo Spirito Santo) nella coscienza di quell'unione col Padre in cui, senza conoscerla, abbiamo sempre vissuto. Ma l'autotrascendenza liberatrice è piú facile a descriversi che a raggiungersi. Per coloro i quali sono trattenuti dalle difficoltà di una ascesa, vi sono altre alternative meno ardue. L'autotrascendenza non è affatto invariabilmente verso l'alto. Infatti, in molti casi, essa è una scappatoia sia verso il basso in uno stato al di sotto della personalità, oppure orizzontalmente in qualche cosa di piú vasto dell'io, ma non piú alto, non essenzialmente diverso. Noi cerchiamo sempre di mitigare gli effetti della caduta collettiva nell'isolamento dell'io, con un'altra caduta strettamente privata nell'animalità e nel disordine mentale, oppure con qualche altra autodispersione piú o meno stimabile nell'arte o nella scienza, nella politica, nel lavoro o nel divertimento. Inutile dire, questi surrogati dell'autotrascendenza verso l'alto, queste fughe in surrogati subumani o meramente umani della Grazia, sono nella migliore ipotesi insoddisfacenti e nella peggiore, disastrosi.”

III, 2; p. 77
I diavoli di Loudun

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“[Sull'omogenitorialità] Sono favorevole alle unioni civili ma i figli non sono un diritto. E non si comprano. Punto. Chi non è d'accordo rispetti le opinioni altrui.”

Lorella Cuccarini (1965) conduttrice televisiva, ballerina e cantante italiana

Origine: Da un tweet https://twitter.com/lcuccarini/status/612320373821034496 del 20 giugno 2015.

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“Sinora la distensione è stata una strada senso unico, di cui l'Unione Sovietica sia servita per seguire i propri fini […]. Non c'è dirigente sovietico che non abbia ribadito più volte l'affermazione che l'obiettivo deve essere quello di promuovere la rivoluzione mondiale e l'instaurazione di uno Stato mondiale socialista o comunista, quale che sia la parola che si vuole usare.”

Ronald Reagan (1911–2004) 40º presidente degli Stati Uniti d'America e attore

Origine: Citato in Ennio Di Nolfo, <nowiki></nowiki>Storia delle relazioni internazionali. Dal 1918 ai giorni nostri<nowiki></nowiki>, Editori Laterza, Roma, 2008, <nowiki>ISBN 978-88-420-8734-2</nowiki>, pag. 1256

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“Il diritto comunitario non è competente in materia di diritto di famiglia dei singoli Stati Ue e quindi nell'equiparazione della famiglia con le convivenze e le unioni omosessuali”

Mario Mauro (1961) politico italiano

2007, http://www.votamauro.it/Comunicati/Comunicati2007/interrogazioneunionigay/tabid/354/Default.aspx

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“[Sulle accuse di combine riguardo Italia-Camerun] Provo a ricostruire la situazione. Pareggiando, noi passavamo il turno e andavamo nel girone a tre con Argentina e Brasile. Con una vittoria molto larga pescavamo due avversari più morbidi, Belgio e Unione Sovietica. Il Camerun poteva solo vincere per qualificarsi, col pareggio andava fuori. Domanda. Perché mai due squadre dovrebbero accordarsi per un risultato che non serve a nessuna delle due? Se qualcuno di noi avesse pensato di combinare una porcheria a tutti i costi, avremmo comprato la vittoria con molti gol di scarto, non certo il pareggio. Quella partita finì uno a uno e ci destinò ad Argentina e Brasile, mentre al Camerun costò l'eliminazione, per una serie di motivi assolutamente banali. Noi sbagliammo tre-quattro gol nel primo tempo, quando ancora era possibile la goleada; nel secondo andammo in vantaggio ma fummo subito raggiunti per una serie di esitazioni difensive; il poco tempo a disposizione non ci consentiva più di pensare a raddrizzare la differenza reti; a mezz'ora dalla fine era più importante pensare a salvare la qualificazione che a vincere rischiando. Avrebbe dovuto rischiare il Camerun, semmai, visto che col pareggio andava fuori, e fu la loro difesa a oltranza a mettere sull'avviso i cultori del sospetto. Ma quella era una squadra che sapeva solo difendersi, e piuttosto bene, come anche le successive edizioni dei mondiali e delle coppe d'Africa hanno dimostrato. Se vogliamo parlare seriamente la finiamo qui, premesso il fatto che nemmeno la dovevamo cominciare. Se la vogliamo colorire, allora è sicuro che nella combine gli stregoni non c'entravano, perché li ho beccati io di persona a farmi la macumba, mezz'ora prima della partita.”

Enzo Bearzot (1927–2010) allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Il romanzo del vecio, p. 91

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“La sanzione nei confronti del leghista Buonanno è la conferma che gli insulti e l'esibizione di cattivo gusto da lui messa in piedi nella scorsa seduta plenaria non è tollerabile in un'arena politica civile qual è il Parlamento Europeo. Ho chiesto che fosse sanzionato perché un comportamento simile disonora l'Aula, il lavoro dei parlamentari e la fiducia di centinaia di milioni di cittadini europei che si attendono risposte concrete dall'Unione Europea e dal suo Parlamento. Buonanno può avere posizioni critiche nei confronti delle istituzioni europee, l'insulto, però, non è dialettica politica, ma esattamente il suo contrario: una forma di violenza che non può trovare spazio in un confronto democratico. Nessuna istituzione, europea o nazionale, può tollerare questo tipo di linguaggio da parte dei suoi rappresentanti.”

Cécile Kyenge (1964) politica ed ex-ministro Italiano

Origine: Commentando la sanzione della decurtazione della diaria, per un importo pari a 2.128 Euro, inflitta dal Parlamento Europeo a Gianluca Buonanno che aveva detto in Aula: «Alto rappresentante Federica Mogherini, lei nell'Unione Europea non conta un emerito cazzo.» Cfr. Buonanno a Mogherini: "In Europa non conta un c..." http://www.blitzquotidiano.it/video/video-youtube-buonanno-a-mogherini-in-europa-non-conta-un-c-2098255/, Blitzquotidiano.it, 10 febbraio 2015.
Origine: Citato in Kyenge, Buonanno disonora il Parlamento europeo http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/voceeurodeputati/2015/03/12/kyenge-buonanno-disonora-il-parlamento-europeo_5c9b8116-495a-4725-83f3-c9f2730c48f2.html, Ansa.it, 12 marzo 2015.

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“Anche le potenze demoniache, ostili all'uomo, si arrestano impotenti di fronte all'intima unione d'amore tra Gesù e chi lo accoglie con fede. Questa realtà dell'amore fedele che Dio ha per ciascuno di noi ci aiuta ad affrontare con serenità e forza il cammino di ogni giorno, che a volte è spedito, a volte invece è lento e faticoso.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Dall' omelia nella Santa Messa in suffragio dei cardinali e dei vescovi defunti nel corso dell'anno http://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2013/documents/papa-francesco_20131104_omelia-suffragio-defunti_it.html, Basilica Vaticana, 4 novembre 2013.

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“Sulle unioni civili ha vinto il buonsenso perché è assolutamente di buonsenso dare più diritto ai soggetti anche dello stesso sesso che compongono una coppia, un'unione, e al tempo stesso l'istituto giuridico del matrimonio è ben distinto da quello dell'unione. È stato un bel regalo all'Italia avere impedito che due persone dello stesso sesso, cui lo impedisce la natura, avessero la possibilità di avere un figlio. Abbiamo impedito una rivoluzione contro-natura e antropologica e credo sia stato un nostro risultato.”

Angelino Alfano (1970) politico italiano

dichiarazione rilasciata in merito al maxi-emendamento sul ddl Cirinnà
Origine: Visibile in Unioni civili, Alfano: "Abbiamo impedito una rivoluzione contro natura" https://video.repubblica.it/dossier/unioni-civili-stepchild-adoption-cirinna/unioni-civili-alfano-abbiamo-impedito-una-rivoluzione-contro-natura/230025/229407, Repubblica.it, 25 febbraio 2016.

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“Quando la possibilità della Turchia di entrare nell'Unione Europea è definitivamente tramontata il leader dell'Akp [Recep Tayyip Erdoğan] ha dato una svolta autoritaria alla sua politica che ha portato in pochi mesi a epurazioni nei corpi di polizia e nella magistratura, alla censura dei social network e al bavaglio per gli organi di stampa. Non dobbiamo aver paura di dire che, in questo momento, la Turchia non è una democrazia.”

Vittorio Emanuele Parsi (1961) politologo e editorialista italiano

Origine: Citato in Gianni Rosini, Turchia, "attentati colpa della stretta di Erdogan. Ankara non è una democrazia" http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/02/turchia-clima-gezi-park-colpa-erdogan-ankara-non-democrazia/1560314/, Il Fatto Quotidiano.it, 2 aprile 2015.

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“Amo la naturalezza della vostra unione, la guardo con un sorriso, voi, in qualche misura, mi avete protetto da me stesso. Io non mi sono mai sentito "naturale", mi sono impegnato per esserlo, tentativi striduli, perché impegnarsi per essere naturali e già una sconfitta. Così ho accettato il modello che mi avete ritagliato nella carta velina dei vostri bisogni. Sono rimasto un ospite fisso in casa mia. Non mi sono indignato nemmeno quando in mia assenza, durante le giornate di pioggia, la cameriera ha spostato lo stenditoio con i vostri panni accanto al calorifero nel mio studio. Mi sono abituato a queste umide intrusioni senza ribellarmi. Sono rimasto sulla mia poltrona senza poter allungare troppo le gambe, ho posato il libro sulle ginocchia e mi sono fermato a guardare la vostra biancheria. Ho trovato in quei panni umidi una compagnia che forse superava quella delle vostre persone, perché in quelle trame sottili e candide io catturavo il profumo fraterno della nostalgia, di voi, certo, ma soprattutto di me stesso, della mia latitanza. Lo so, Angela, per troppi anni i miei baci, i miei abbracci sono stati goffi, stentati. Ogni volta che ti ho stretta, ho sentito il tuo corpo scosso da un fremito d'impazienza, se non addirittura di disagio. Non ti ci ritrovavi, ecco tutto. Ti è bastato sapere che c'ero, guardarmi in lontananza, come un viaggiatore appeso al finestrino di un altro treno, scialbato da un vetro. Sei una ragazza sensibile e solare, ma di colpo il tuo umore cambia, diventi rabbiosa, cieca. Ho sempre avuto il sospetto che questa ira misteriosa, dalla quale riaffiori sconcertata e un po' triste, ti sia cresciuta dentro per causa mia.
Angela, a ridosso della tua schiena incolpevole c'è una sedia vuota. Dentro di me c'è una sedia vuota. Io la guardo, guardo la spalliera, le gambe, e aspetto, e mi sembra di ascoltare qualcosa. È il rumore della speranza. Lo conosco, l'ho udito affannarsi nel fondo dei corpi e affiorare negli occhi delle miriadi di pazienti che ho avuto davanti, l'ho sentito fermarsi in stallo tra le mura della sala operatoria, ogni volta che ho mosso le mie mani per decidere il corso di una vita. So esattamente di cosa m'illudo. Nei grani di questo pavimento che ora si muovono lenti come fuliggine, come ombre morenti, m'illudo che quella sedia vuota si riempia anche per un solo lampo di una donna, non del suo corpo, no, ma della sua pietà. Vedo due scarpe décolletées color vino, due gambe senza calze, una fronte troppo alta. E lei è già davanti a me per ricordarmi che sono un untore, un uomo che segna senza cautela la fronte di chi ama. Tu non la conosci, è passata nella mia vita quando ancora non c'eri, è passata ma ha lasciato un'impronta fossile. Voglio raggiungerti, Angela, in quel limbo di tubi dove ti sei coricata, dove il craniotomo scassinerà la tua testa, per raccontarti di questa donna.”

Origine: Non ti muovere, pp. 21-23