Frasi su avere
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“Il tennis ti fa crescere in fretta. Puoi avere diciotto, diciannove anni o persino più giovane e competere in un torneo Challenger, in Turchia o in Asia e non hai nessun amico con te. Se passi al professionismo e non fai dei buoni risultati, non è un sport in cui qualcuno ti dice "Sono dispiaciuto per te."”

Brad Gilbert (1961) allenatore di tennis e ex tennista statunitense

Non c'è nessun salario garantito come nel baseball o nel football.
Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/09/07/116570-citazioni_bordo_campo_agosto.shtml, Ubitennis.com, agosto 2008.

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“Avere la febbre, il fuoco dell'amore di Dio!”

Giuseppe Allamano (1851–1926) presbitero italiano

La vita spirituale

“Tante volte crediamo di avere la carità e non ne abbiamo che la finzione.”

Giuseppe Allamano (1851–1926) presbitero italiano

La vita spirituale

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“È meglio avere degli acerrimi nemici piuttosto che quegli amici che si fingono dolci: i primi spesso dicono il vero, i secondi mai.”

Marco Porcio Catone (-234–-149 a.C.) politico, generale e scrittore romano

citato in Cicerone, De amicitia, 24, 90

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“Non credo che potrò fare questo lavoro per tutta la vita. Voglio avere una famiglia ed essere una madre presente. […] Siamo realisti, è dura. Vuoi una vita o la carriera? A volte riesci a trovare un compromesso per essere felice, ma nel nostro lavoro è difficile. Devi scegliere: privacy o successo.”

Mila Kunis (1983) attrice e doppiatrice statunitense

Origine: Citato in Margherita Corsi, [//www.vanityfair.it/people/mondo/13/02/21/mila-kunis-quando-sara-il-momento-faro-la-mamma-e-lascero-la-carriera-ashton-kutcher-50-sfumature-di-grigio-il-grande-e-potente-oz-playboy-intervista Mila Kunis: «Voglio fare la mamma a tempo pieno»], VanityFair.it, 21 febbraio 2013.

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“I massimi ingegni d'ogni tempo potranno trovarsi d'accordo almeno su questo punto, eppure non finiranno mai di stupirsi per tale offuscamento degli intelletti umani: gli uomini non permettono ad alcuno di occupare i loro poderi e, se nasce una minima controversia sui confini, mettono mano alle pietre e alle armi. Tuttavia sopportano che altri si intromettano nella loro vita, anzi vi introducono essi stessi quelli che ne diventeranno i padroni. E mentre non si trova nessuno disposto a spartire il proprio denaro, a quanti ciascuno distribuisce la propria vita! Sono tirchi nell'amministrare il patrimonio, ma prodighi nel gettar via il proprio tempo, la sola cosa per cui l'essere avari farebbe onore. Mi piacerebbe chiedere a una persona anziana scelta a caso tra la folla: «Tu sei ormai vicino al termine della vita e hai cento anni sulle spalle, se non di più: prova a fare un po' di conti sul tuo passato. Calcola quanto del tuo tempo ti hanno sottratto creditori, amanti, superiori e collaboratori, quanto le liti in famiglia e le punizioni dei servi, quanto gli impegni mondani andando in giro per la città. Aggiungi le malattie che ti sei procurato da solo e il tempo rimasto inutilizzato, e ti accorgerai di avere molti meno anni di quanti ne conti di solito. Cerca di ricordare quando sei stato fermo nei tuoi propositi; quante giornate sono trascorse proprio come avevi stabilito; quando sei stato padrone di te stesso, e il tuo volto è rimasto impassibile e il tuo animo intrepido; cosa hai realizzato in una vita così lunga e quanto della tua vita ti è stato sottratto dagli altri senza che te ne rendessi conto di quel che perdevi, e il tempo che ti hanno portato via l'inutile dolore, la sciocca allegria, un'avidità insaziabile, il frivolo conversare… Vedrai quanto poco, in definitiva, ti sia rimasto del tuo; allora capirai che muori prematuramente.» Quale ne è dunque la causa? È che vivete come se doveste vivere per sempre, non vi ricordate della vostra precarietà; non osservate quanto tempo è già trascorso, lo sciupate come se ne aveste in abbondanza, mentre invece proprio quella giornata che state dedicando a qualcuno o a un affare qualsiasi, potrebbe essere l'ultima. Temete tutto come mortali, ma desiderate tutto come immortali.”

III, 1-4
De brevitate vitae

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“La bigamia è avere una moglie di troppo e la monogamia anche.”

Antonio Amurri (1925–1992) scrittore e paroliere italiano

Qui lo dico e qui lo nego
Origine: Nonostante la citazione venga spesso attribuita a Oscar Wilde, non vi sono evidenze a sostegno di tale attribuzione. La citazione è apparsa in varie forme, sempre in maniera anonima tra fine Ottocento e inizio Novecento, le più simili a quella riportata appaiono nel libro Light Interviews with Shades (1922) e in The Literary Digest di New York (1929). Erica Jong nel suo libro Paura di volare del 1973 ha proposto una variante della citazione sostituendo la parola "marito" a "moglie" e ha probabilmente contribuito alla diffusione dell'aforisma.

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“In Italia si vuole l'uovo, il culo caldo e la gallina, ma quando la gallina ha fatto l'uovo va via eh? Quindi non può avere il culo caldo. Noi vogliamo tutto e subito. Coccodè coccodè and go. You understand?”

Giovanni Trapattoni (1939) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Valerio Rosa, Dal gatto nel sacco al culo della gallina http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/2050000/2048482.xml?key=Valerio+Rosa+Roma&first=1&orderby=1&f=fir, l'Unità, 8 giugno 2011.

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“È una cosa lunga, Avdot'ja Romànovna. Si tratta… come posso spiegarvelo?… Si tratta di una specie di teoria, secondo la quale io ritengo, per esempio, che un delitto sia lecito, se lo scopo essenziale è buono. Una sola cattiveria e cento buone azioni! Naturalmente, per un giovane con molti meriti e con un amor proprio smisurato è anche spiacevole sapere che, per esempio, se avesse solo tremila rubli, tutta la sua carriera, tutto il suo avvenire e lo scopo della sua vita assumerebbero un aspetto diverso; e intanto quei tremila rubli non ci sono. Ag­giungete, poi, l'esasperazione provocata dalla fame, da un'abi­tazione angusta, dagli stracci, dalla chiara consapevolezza della sua bella posizione sociale e anche di quella della sorella e della madre. Ma soprattutto la vanità, l'orgoglio e la vanità, accompagnati magari, lo sa Iddio, da inclinazioni buone…. Io non lo accuso, non pensatelo nemmeno, vi prego; e poi, non è affar mio. C'entrava anche una sua teoria personale, una teoria così e così, secondo la quale gli uomini si dividono in mate­riale grezzo e individui speciali, cioè individui per i quali, data la loro posizione elevata, la legge non vale; anzi, sono loro che fanno le leggi per gli altri uomini, per il materiale, per la spazzatura. Non c'è male, una teoria così e così: une thèorie comme une autre. Napoleone lo ha terribilmente affascinato; cioè, con più precisione, lo ha affascinato l'idea che moltissimi uomini geniali non abbiano badato a una cattiveria singola e siano passati oltre, senza stare a pensarci. A quanto sembra, si è immaginato di essere anche lui un uomo geniale, ossia ne è stato convinto per un certo tempo. Ha sofferto molto e soffre ancora, pensando che ha saputo formulare la teoria, ma che non è riuscito a passare oltre senza stare a pensarci, e che, quindi, non è un uomo geniale. […] oggi tutte le cose si sono arruf­fate; del resto, non sono mai state molto in ordine. I russi, in generale, hanno una mentalità molto larga, Avdot'ja Romà­novna, larga come il loro paese, e sono molto inclini alle fantasti­cherie, al disordine; però, è un guaio avere una mentalità larga senza essere particolarmente geniali.”

Delitto e castigo

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“[…] ma invece Lenz sulla via del ritorno si ritrova in preda a un'enorme compulsione idrolitica ad avere Green al suo fianco – o qualsiasi altra persona che non possa o non voglia andare via – vicino a sé, e a confidare a Green o a qualsiasi altro orecchio compiacente ogni esperienza e pensiero abbia mai provato. […] Lenz racconta a Green di quanto spettacolarmente obesa era sua madre, e usa le braccia per illustrare drammaticamente le dimensioni di cui sta parlando. Respira ogni terzo o quarto fatto, ergo circa una volta ogni isolato. Lenz racconta a Green le trame di molti libri che ha letto, ricamandoci sopra. […] Lenz racconta con euforia a Green che una volta gli successe di tranciarsi di netto la punta di un dito con la catena di un motorino e dopo pochi giorni di intensa concentrazione il dito gli era ricresciuto rigenerandosi come le code delle lucertole e disorientando le autorità mediche. […] Lenz spiega a Green che è una leggenda che il coccodrillo del Nilo sia il coccodrillo più temuto perché il coccodrillo dell'Estuario che può vivere anche in acque salate è un miliardo di volte più temuto da chi conosce queste cose. […] Segue un'analisi del termine disfunzione e la sua importanza nelle differenze tra, diciamo, la psicologia e la religione naturale. […] Lenz racconta il suo sogno ricorrente nel quale si trova seduto sotto uno di quei ventilatori tropicali da soffitto su una sedia di bambù e indossa un cappello da safari di L. L. Bean e ha una valigetta di vimini sulle ginocchia, e questo è tutto, questo è il suo sogno ricorrente. […] Lenz dice di ricordarsi alcuni fatti che sostiene gli siano capitati in vitro.”

David Foster Wallace (1962–2008) scrittore e saggista statunitense

pp. 667-670

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“Dio fece il gatto perché l'uomo potesse avere il piacere di coccolare la tigre.”

Robertson Davies (1913–1995) scrittore

Origine: Da The Diary of Samuel Marchbanks.

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“Nulla è cambiato tra me e Jean Pierre dai tempi di Amelie. Continuiamo ad avere una grande intesa, a capirci senza usare le parole, ci basta uno sguardo. A differenza di quell'altro, questo [riferendosi a Una lunga domenica di passioni] però era un ruolo molto doloroso e sicuramente per interpretarlo ho dovuto ripiegarmi su me stessa.”

Audrey Tautou (1976) attrice e modella francese

Origine: Citato in Chiara Ugolini, [//trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/amelie-e-tornata-e-si-chiama-mathilde/285151 Amelie è tornata e si chiama Mathilde], repubblica.it, 31 gennaio 2005.

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“Noi abbiamo bisogno di sapere, abbiamo bisogno di conoscere, abbiamo bisogno di capire perché nel nostro Paese un presidente del consiglio possa dire nel momento in cui sono state riaperte certe indagini, della procura di Palermo, della procura di Caltanissetta, della procura di Milano, della procura di Firenze, come… perché questo presidente del consiglio possa aver detto che ci sono delle procure che stanno complottando contro di lui. Queste procure stanno semplicemente indagando sulle stragi che ci sono state in Italia, sulle stragi del '92 e del '93. Che cosa ha spinto questo presidente del consiglio a dire che queste procure stanno indagando contro di lui? Forse lui ha a che fare con queste stragi? Ci vuole dire forse che ha a che fare con queste stragi? Io non capisco come possa e perché possa avere detto una frase del genere, non capisco come abbia potuto dire, parlando delle stragi di via D'Amelio, che ci sono delle procure che stanno indagando su delle vecchie storie. Come può chiamare "vecchie storie" le stragi di via D'Amelio, le stragi di Capaci, quando il sangue ancora non si è asciugato sull'asfalto […]. Voi ci dovete aiutare a capire perché il presidente del consiglio di uno Stato che dovrebbe essere democratico possa dire queste cose. Voi ci dovete aiutare a capire, noi vogliamo sapere come… perché si presentano come delle riforme della giustizia delle leggi che sono un sovvertimento della nostra Costituzione. Noi viviamo in uno Stato in cui la Costituzione stabilisce che ci sono dei poteri indipendenti, il potere legislativo, il potere esecutivo, il potere giudiziario, ma io mi chiedo, dov'è oggi più il potere legislativo, se le leggi non vengono più fatte in Parlamento, se le leggi vengono fatte in una sala da cena in una villa di Arcore, lì vengono studiate…?”

Salvatore Borsellino (1942) attivista italiano

dal video Quinto Potere - Palermo - Conclusione di Salvatore Borsellino e Giorgio Bongiovanni - 18 luglio 2011 http://www.youtube.com/watch?v=gjlzWEKXw4E, YouTube; filmato caricato il 2 settembre 2011

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“Non è un marchettaro per natura | ma vi è costretto come ad avere una statura.”

Ennio Rega (1953) cantautore e compositore italiano

da La teppa dei marchettari
Arrivederci Italia

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“Dappertutto gli uomini dicono male di quel che non possono avere o distruggere.”

Riccardo Bacchelli (1891–1985) scrittore e drammaturgo italiano

Il Mulino del Po

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“[a Sanremo] Buonasera. Buonasera. Buonasera a lei Faazio. […] se mi chiede un giudizio io le dirò senz'altro che il festival.. per l'enorme numero di individui che lo guardano, e con tale avidità, si può senz'altro definire come un fenomeno di VOYEURISMO COLLETTIIVO. Il voyeurismo, mi chiederà lei, è un… un.. un.. un eehhhehhe.. è u.. è…È UNO; curiosità smodata per atti o parti del corpo a connotazione sessuale, come per esempio la fi… il.. e.. i.. il la.. il.. quello messo sotto, là, IN BAASSO… tra le COOSCIUE… MA ANCHE DIETRO!, O DAVANTI!…ehm.. m… LÌ insomma, per lo più spiati attraveso pertusi, cespugli, SCHERMI TELEVISIVI, BUCHI insomma! che inducono una certaa… ECCITAZZIONE SESSUAALE, ma anche, financooOOOOOHHHH… l'orgasmoo. E dunque, nella settimana tra il 23 e il 27 febbraio, si verifica, come vediamo, questo fenomeno: milioni e milioni di individui guardano con occhi MORBOOUSI un fenomeno raro come l'eclissi, e cioè in cui il festival sì…….. INFIIILA nella televisione, PENETRA la televisione stessa, e per cinque sere, DAAI CHE TI RIDAAI, a forza di… MENARLO… è così…è così…, a forza di menarlo, dicevamo, il festival raggiunge il suo culmine… attraverso una… una.. UNA FIUMAANA di voti, un EMISSIONE di voti, che GERMINANO un vincitore. E dunque, gli individui che durante tale evento CROLLANO nel sonno si dicono normaali; gli individui che guardando tale evento si mastu……si eccittano.. m.. sì.. siii… fanno atti: SMANAZZAMENTI con il.. partner, in genere un ciocco rigido e inespressivo intento a guardare il finaale del festival stesso, si dicono voyer; gli individui, infine, i quali si ECCITANO a tal punto.. da cercare di avere un rapporto fisico con lo schermo stesso (!) si dicono SPOORCACCIONI. E questo è quello che penso.”

Anna Marchesini (1953–2016) attrice, doppiatrice e scrittrice italiana

Personaggi, La sessuologa Merope Generosa

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“Si invecchia soltanto quando non siamo più capaci di avere un ideale.”

Romano Battaglia (1933–2012) scrittore italiano

Origine: Ho incontrato la vita in un filo d'erba, p. 16

“Parma mi ricorda quella partita, al primo anno di Alessandro in bianconero, quando dopo avere segnato uno dei tre gol invece di esultare indicò chi gli aveva dato l'assist. Ebbene, quel gesto la dice lunga su che tipo di campione sia Del Piero.”

Andrea Agnelli (1975) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Agnelli: «Porte della Juve sempre aperte per Del Piero» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2011/11/14-154894/Agnelli%3A+%C2%ABPorte+della+Juve+sempre+aperte+per+Del+Piero%C2%BB, Tuttosport.com, 14 novembre 2011.

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“Ormoni in movimento fanno a pugni col mio ego
mi taglierei una mano per avere ciò che chiedo.”

Turi (1976) rapper italiano

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“Una figura originale, singolarissima e troppo spesso dimenticata come Hannah Arendt ha scritto pagine illuminanti su questo, esplicitando l'antinomia: c'è la Rivoluzione francese, che presume di affrontare e risolvere definitivamente un problema "sociale" (fallendo); e c'è quella americana che invece si fa carico di un problema "istituzionale" e "costituzionale" (riuscendo). E non è un caso se "questa" Arendt continua ad avere scarso diritto di cittadinanza: come non è un caso se, nell'intellettualità "ufficiale" europea, il "paradigma" stesso di Rivoluzione continua ad essere rinvenuto solo negli eventi del 1789. In nuce, proprio lì c'è tutto ciò che ancora divide la nostra dall'altra sponda dell'Atlantico: la scarsa o nulla attenzione a limitare il potere pubblico (basato, pour cause, sulla "volontà generale": e siamo piuttosto lontani dal "nessuna tassazione senza rappresentanza" – cioè dallo sforzo di dare una cornice, un perimetro e una giustificazione al potere –, che fonda, invece, l'altra Rivoluzione); il ruolo dello Stato da riformare, da correggere – certo – ma che riesce comunque a transitare sostanzialmente indenne dall'assolutismo della monarchia a quello "repubblicano e democratico" (e che anzi, se possibile, consolida il suo essere superiorem non recognoscens); il richiamo giacobino alla Morale, alla Virtù (trasfuse nella Legge e quindi indicate dallo Stato) contrapposto al diritto americano a perseguire liberamente la felicità, anzi la "propria" felicità.”

Daniele Capezzone (1972) politico italiano

Euroghost. Un fantasma s'aggira per l'Europa: l'Europa

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“Ogni giorno deve avere il suo compito.”

Papa Clemente XIV (1705–1774) 249° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

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“Non dobbiamo essere la voce degli altri, dobbiamo spingere gli altri ad avere una voce.”

Lia Varesio (1945–2008) attivista italiana

Dalla parte degli ultimi

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“La dimensione più bella è quella del sacerdote che non ha nulla, ma che è parte integrante di una comunità attiva e attenta, dentro un gregge che gli vuole bene.”

Vittorino Andreoli (1940) psichiatra e scrittore italiano

da Conflitti interiori: essere senza avere, Avvenire, 9 luglio 2008

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