Frasi su evento
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“Le persone aggiungono termini in più quando vogliono che le cose sembrino più importanti di quanto non siano. […] Alle persone piace sentirsi importanti. I meteorologi in televisione parlano di "rovesci piovosi". Sembra più importante di "pioggia". Una volta ho persino sentito uno sulla CNN parlare di "evento piovoso". Giuro su Dio, ha detto "In Louisiana si verificherà un evento piovoso."”

George Carlin (1937–2008) comico, attore e sceneggiatore statunitense

E ho pensato "Merda, spero di riuscire a prendere i biglietti!"
People add words when they want things to sound more important than they really are. [...] People like to sound important. Weathermen on television talk about "shower activity". Sounds more important than "showers". I even heard one guy on CNN talking about a "rain event". I swear to God, he said "Louisiana is expecting a rain event." And I thought, "Holy shit, I hope I can get tickets to that!"
Jammin in New York

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“[Parlando in consiglio comune dell'alluvione] Sulle prime, si è diffuso in tutti noi un senso di impotenza, sia per l'isolamento in cui ci siamo trovati nei momenti drammatici dell'inondazione sia per le proporzioni assunte dal disastro. […] Il criterio cui ci siamo ispirati è stato quello di richiedere natanti in grado di portare i primi soccorsi (ma in comune sono affluiti mezzi inadeguati alla necessità). Poi abbiamo cercato di portare cibo e acqua nelle zone rimaste sommerse. Ci siamo trovati davanti alla gente che rifiutava la cioccolata pur di avere pane e acqua. Questo esempio, meglio di qualunque altro, ci ha dato l'esatta misura di ciò che occorre a Firenze. Perciò abbiamo inviato richieste di cibo al governo e in tutte le parti d'Italia; le colonne hanno cominciato ad affluire poche ore dopo il ritiro delle acque e, attraverso i centri di smistamento realizzati dal nostro personale, abbiamo dato il via ai rifornimenti. […] Bisogna però fare tanto di più e abbiamo bisogno di tante cose. Ecco perché occorre sviluppare un'azione coordinata che impegni la giunta e i rappresentanti del consiglio nei piccoli come nei grandi eventi. […] Il Capo dello Stato ha potuto rendersi conto dell'immensità del disastro poiché ho personalmente insistito per la modifica dell'itinerario che era stato predisposto. Siamo stati nelle zone centrali e nel rione Santa Croce e avrei voluto accompagnarlo in Oltrarno verso Villamagna e il Bandino. Era già predisposto un barcone, ma le autorità non hanno voluto che il presidente andasse dall'altra parte del fiume e lo stesso onorevole Saragat, a questo punto, ha detto di aver visto abbastanza e di essersi reso conto delle proporzioni della sciagura. "Non credevo – è stato il suo commento – che il disastro fosse di questa misura". Ecco perché oggi Firenze è in condizione di chiedere tutti quegli aiuti che gli che sono necessari a farla risorgere.”

Piero Bargellini (1897–1980) scrittore e politico italiano

citato da L'alluvione di Piero Bargellini di Bernardina Bargellini Nardi, pag. 45-46

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“[Su Nick Kyrgios] È un giocatore imprevedibile e te lo devi aspettare quando lo affronti. […] Non è inserito tra le teste di serie ma sarà un giocatore di vertice nei prossimi anni. Gli piace giocare sui grandi palcoscenici. […] Si galvanizza nei grandi eventi.”

Andy Murray (1987) tennista britannico

Origine: Citato in Valerio Vignoli, Andy Murray: "Kyrgios non è un bad boy, tutti fanno degli errori" http://www.ubitennis.com/blog/2015/08/30/andy-murray-kyrgios-non-e-un-bad-boy-tutti-fanno-degli-errori/, Ubitennis.com, 30 agosto 2015.

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“La volizione del volitivo giovane involveva già del suo velle la fuggitiva labilità degli eventi.”

Carlo Emilio Gadda (1893–1973) scrittore italiano

Un'orchestra di 120 professori [parte prima]: p. 108
Un fulmine sul 220

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“L'evoluzione è solo il risultato di una serie di mutazioni che si affermano o scompaiono. Giusto?" "Giusto", confermò Arby. "Ma in questo concetto sono insiti alcuni problemi", proseguì Malcolm. "In primo luogo, il problema tempo. Un singolo batterio – la più antica forma di vita – ha duemila enzimi. Gli scienziati hanno calcolato che per raccogliere a caso questi enzimi da un brodo primordiale occorrerebbe un tempo che varia da quaranta miliardi a cento miliardi di anni. Ma la terra ha solo quattro miliardi di anni. Quindi un processo casuale sembrerebbe troppo lento. Tanto più che sappiamo che i batteri sono comparsi solo quattrocento milioni di anni dopo il principio della Terra. La vita è comparsa molto rapidamente, ed è per questo che gli scienziati hanno ipotizzato che essa debba avere origini extraterrestri. Anche se, a mio avviso, questa non è una vera e propria risposta". "D'accordo, ma…". "Secondariamente, c'è un problema di coordinazione. Se si accetta la teoria attuale, allora tutta la straordinaria complessità della vita altro non è se non l'accumularsi di eventi casuali… una serie di eventi genetici riuniti insieme. Ma osservando attentamente gli animali, si direbbe che molti elementi debbano aver avuto un'evoluzione simultanea. Prendiamo per esempio i pipistrelli, che sono guidati dall'eco degli ultrasuoni da loro emessi. Per fare una cosa simile, molti elementi devono evolversi. I pipistrelli hanno bisogno di un apparato speciale per emettere suoni, di un udito speciale per udire l'eco, di un cervello speciale capace di interpretare i suoni, e di un corpo capace di scendere in picchiata per catturare gli insetti. Se tutte queste cose non si evolvono contemporaneamente, non vi è alcun vantaggio. E immaginare che tutto questo avvenga per puro caso è come immaginare che un tornado possa abbattersi su un cimitero di rifiuti industriali e mettere insieme un jumbo jet funzionante. Difficile da credere.”

Origine: Cfr. Fred Hoyle: "Che quella faccenda complicata e complessa che è una cellula sia nata spontaneamente e per caso sulla Terra ha la stessa probabilità che un tornado, passando su un deposito di rottami, ne tiri fuori un Boeing 747 perfettamente funzionante. (Times, 1981)
Origine: Il mondo perduto, p. 240

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“[…] ormai di fronte a un'aumentata infertilità, sia maschile che femminile, e a una procreazione sempre più avanti con gli anni, dobbiamo trovare delle soluzioni. E la più semplice è la procreazione medicalmente assistita.”

Umberto Veronesi (1925–2016) medico, oncologo e politico italiano

durante un evento per presentare la collaborazione fra la Fondazione Veronesi e Aquae Venezia 2015, Milano, marzo 2015
Origine: Citato in Umberto Veronesi: "Dire che i figli in provetta sono sintetici è sciocco. Un gay può essere un bravissimo genitore" http://www.huffingtonpost.it/2015/03/17/umberto-veronesi--figli-in-provetta-sono-sintetici-e-sciocco_n_6885030.html, Huffington Post.it, 17 marzo 2015.
Origine: Citato in Veronesi, non esistono bimbi sintetici e gay possono essere bravissimi genitori http://www.adnkronos.com/salute/2015/03/17/veronesi-non-esistono-bimbi-sintetici-gay-possono-essere-bravissimi-genitori_m9jQz4LlVPoWshMv2f0RoJ.html, Adnkronos.com, 17 marzo 2015.

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“L'alba sulle colline verso Benevento. Dolcissimo, vasto sipario e schianto, nomi sconosciuti, visioni - bene evento.”

Davide Rondoni (1964) poeta e scrittore italiano

da un tweet https://twitter.com/Daviderond/status/604120758101659648/photo/1 del 29 maggio 2015

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“Quando un evento sfugge ai nostri parametri, invece di cambiare i parametri, cambiamo l'evento”

Francesco Dimitri (1981) scrittore italiano

La ragazza dei miei sogni

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“All'inizio di questa giornata del 24 aprile, vorrei fare memoria in quest'Aula del genocidio armeno: 97 anni fa, nel 1915, ci fu il culmine di una persecuzione che avveniva già da parecchi anni, sin dalla fine dell'Ottocento. È ancora una ferita aperta, ancora vi è bisogno di una coscienza collettiva condivisa delle parti che sono state protagoniste di quella drammatica vicenda: la coscienza di quel che è stato, di quello che ha significato e la consapevolezza che oggi, a 97 anni di distanza, solo la politica può chiudere quella ferita aperta. Vi sono in Italia e nel mondo (in diverse città del nostro Paese, da Roma a Milano) comunità armene che per tutto l'anno, ma in modo particolare in questo giorno, tengono vivo il senso di una storia, di una cultura, della vicenda di un popolo che non appartiene soltanto a quel popolo ma alla coscienza europea e mondiale. Noi oggi non possiamo che auspicare l'attraversamento – mi viene da dire – dei confini, nel senso del superamento dei muri, degli ostacoli che impediscono oggi alle comunità, così vicine, dell'Armenia e della Turchia di trovare, di ritrovare il filo della comune appartenenza ad una comunità internazionale in cui gli accordi, l'apertura delle frontiere, l'incremento dei rapporti e dei contatti possono aprire in quella zona una fase nuova che diventa un grande segno per l'Europa e per tutta l'area del Medio Oriente che ha visto questa tragedia. Questa tragedia appartiene alla comunità internazionale, all'Unione europea, e l'Italia ne è parte. Di fronte a questa tragedia non possiamo che auspicare, con tutte le nostre forze, verità e riconciliazione. Vi sono già accordi internazionali che attendono solo di essere applicati. Oggi, a 97 anni di distanza da quel tragico evento, da quel grande male, la nostra solidarietà e il nostro impegno è perché sia superata quella ferita e si apra una fase nuova nella vita del popolo armeno e della Turchia.”

Albertina Soliani (1944) politica italiana

Origine: Citato in Seduta del Senato della Repubblica Italiana n. 715 del 24 aprile 2012 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=658674 Legislatura XVI – Sull'anniversario dei massacri di armeni nell'Impero ottomano – Resoconto stenografico della seduta. Senato della Repubblica Italiana, 24 aprile 2012.

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“Un uomo esce dalla clinica dove si è appena sottoposto a una colonscopia di controllo. «Il dottore dice che sono a posto», confida alla moglie che lo aspetta in macchina. «Per i prossimi cinque anni non c'è bisogno che mi faccia più controllare». «Fantastico! Hai sentito male?». «Be', ecco…», balbetta. «A dir la verità non ricordo, non mi ricordo niente. Strano… è come se non l'avessi fatta».
Il motivo di tutto ciò è che il medico gli ha somministrato un farmaco in grado di cancellare ogni ricordo di questo evento. Si chiama midazolam […]: è infatti un farmaco di routine per piccole operazioni chirurgiche. Poco importa se la colonscopia sia andata liscia come l'olio o se sia stata insostenibilmente dolorosa. In teoria, il gruppo di medici avrebbe potuto anche saltare sul tavolo operatorio per cantare una canzonaccia da osteria, tanto il paziente, seppur sveglio, non si sarebbe ricordato nulla. E anche se i pazienti potrebbero avere da ridire su di un farmaco che cancella pezzi di memoria, questa pratica è abituale come quella di lavarsi le mani.
Una volta ho chiesto a un'infermiera come mai usassero sistematicamente il midazolam per le colonscopie. «Così i pazienti ritornano a farsi controllare», rispose. Se si ricordassero tutti i dettagli dell'esame, compresi quelli più dolorosi e umilianti, sarebbero molto meno contenti di ripeterla.”

Neal D. Barnard (1953) medico statunitense

Origine: Super cibi per la mente, p. 146

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“Entrò nel santuario: morire, che evento solenne. Si domandò come avvenisse il morire: era emozionata, pregustava l'avventura.”

Friedrich Dürrenmatt (1921–1990) scrittore, drammaturgo e pittore svizzero

Origine: La morte della Pizia, p. 24

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“Il motore degli eventi, | è partito con l'impegno: | tiene accesa la fortuna.”

Max Gazzé (1967) cantautore e bassista italiano

da Il motore degli eventi
Ognuno fa quello che gli pare?
Origine: Cantata con Carmen Consoli

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“Come il comunismo, Zeman vuole il riscatto dei perdenti e dei (presunti) derelitti, sempre demagogicamente considerati la parte buona da contrapporre a quella, ignobile, dei vincenti. Come il comunismo, Zeman ha il suo nemico giurato, la Juventus (identificata con il grande capitale e le sue losche manovre), che è anche un poderoso alibi per giustificare le sconfitte, il comodo bersaglio grosso da colpire ogni volta che gli eventi prendono una brutta piega.”

Giuseppe Pollicelli (1974) giornalista, poeta e regista cinematografico italiano

Origine: Da Altro che ribelle: belle parole e pochi fatti. Zdenek è un comunista... http://www.liberoquotidiano.it/news/Sport/1071107/Altro-che-ribelle--belle-paroli-e-pochi-fatti--Zdenek-e-un-comunista---.html, LiberoQuotidiano.it, 6 settembre 2012.

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“Ce ne sono di due tipi. Una parte mi riguarda, racconta di me, di mie sensazioni ed eventi quotidiani. Le altre sono invece frutto di visioni oniriche, di momenti irreali, fantastici.”

Matthew Bellamy (1978) cantautore, pianista e chitarrista britannico

dall'intervista per Kataweb Musica http://www.kwmusica.kataweb.it/kwmusica/index.jsp

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“In principio, quando l'universo fu creato dal nulla, subito si sbriciolò per mancanza di coesione. Simili a migliaia di minuscoli tasselli, in apparenza privi di ogni scopo e significato, tutti i pezzi erano identici per forma e dimensione, pur differendo nel colore e nella struttura. Noi non abbiamo la minima idea di quale fosse il mosaico originale, nessuna traccia o disegno a guidarci… Non possiamo sapere a cosa somiglierà… No, finché l'ultimo tassello non sarà rimesso al suo posto… Tre strumenti abbiamo a disposizione per completare quest'opera: totale non interferenza, controllo di ogni singolo atto, alternanza di poteri fino al raggiungimento di un equilibrio soddisfacente. Nessuno dei tre metodi, può avere successo senza il concorso degli altri due; questo dobbiamo accettarlo come un principio basilare, altrimenti non potremmo spiegarci gli eventi è passati… Il problema è tuttora irrisolto; ma noi procediamo per gradi. Un progresso è seguito da una battuta d'arresto e dalla perdita di qualcosa, che sarà poi riconquistata e perfezionata nella nuova ondata di progresso. La differenza tra il mosaico e l'Universo è che un mosaico è un disegno statico, immobile: la raffigurazione della Morte. Noi non tendiamo ad un tempo in cui tutto sarà immoto, ma ad un tempo in cui tutto sarà in movimento armonico col tutto: roccia pianta pesce uccello animale e uomo. Non è mai stato, né mai sarà un compito facile. Ma la via costruita nella speranza risulta più agevole al viandante di quella tracciata nella disperazione, anche se entrambe conducono alla stessa meta.”

Le luci di Atlantide

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“Mettete a confronto un bambino, un cucciolo di cane e un micino con un improvviso pericolo; il bambino chiederà immediatamente aiuto, il cagnolino si prostrerà in abietta sottomissione per l'incombente evento e il gatto gonfierà il suo sottile corpo per una strenua resistenza.”

Saki (1870–1916) scrittore britannico

Origine: Citato in Aa. Vv., Antica saggezza dei gatti: aforismi felini, Edizioni del Baldo, Colognola ai Colli, 2013, p. 94. ISBN 8867210530

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“Non cambio maglia, preda degli eventi | il dramma non lo lavi via, non è body painting.”

Rayden (1985) rapper e beatmaker italiano

da Hardcore pt. 2, n. 14
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