Frasi su finzione

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema finzione, essere, realtà, vita.

Frasi su finzione

Jim Morrison photo
Ezra Pound photo
Giovanni Papini photo
Emma Marrone photo
Jerome Klapka Jerome photo

“Quante persone, lungo questo viaggio, stivano la barca fino a rischiare di farla affondare di cose sciocche che pensano essenziali al piacere e al comfort, ma che in realtà sono soltanto inutile zavorra? Come riempiono la povera piccola imbarcazione fino all'albero di bei vestiti e grandi case, di domestici inutili e di una miriade di amici alla moda ai quali non importa un fico secco di loro, e dei quali a loro importa ancora meno, di costosi divertimenti che non divertono nessuno, di formalità e mode, di finzioni e ostentazioni, e di – oh, la più pesante, la più folle delle zavorre! – della paura di che cosa penserà il vicino, di lussi che possono soltanto nauseare, di piaceri che annoiano, di vuote mostre di sé che, come la corona ferrea del criminale di un tempo, fanno sanguinare e tramortiscono il capo dolorante che la porta! È zavorra uomini… tutta zavorra! Gettatela fuoribordo. Rende la barca così pesante che remare vi sfinisce. La rende così lenta e pericolosa da manovrare che l'ansia e la preoccupazione non vi concendono mai un attimo libero; e non avete mai un momento di riposo per sognare pigramente, mai un momento per osservare le nuvole che sfiorano le onde spinte dal vento, o i scintillanti raggi di sole che giocano con le increspature, o i grandi alberi sull'argine che si curvano per fissare la loro immagine riflessa, o il bosco tutto verde e oro, o i gigli bianchi e gialli, o i giunchi che ondeggiano oscuri o i falaschi, o le orchidee o gli azzurri non-ti-scordar-di-me. Liberatevi della zavorra, uomini! Lasciate che l'imbarcazione della vostra vita sia leggera, carica soltanto di quello di cui avete bisogno: una casa accogliente e qualche semplice piacere, un paio di amici degni di questo nome, qualcuno da amare e che vi ami, un gatto, un cane, e una o due pipe, cibo e indumenti a sufficienza e da bere in abbondanza, perché la sete è una compagna pericolosa. La barca sarà più facile da governare, e non sarà tanto soggetta a capovolgimenti, e se si capovolgerà non sarà così grave; la merce semplice e di buona qualità sopporta un bagno. Avrete tempo per pensare oltre che per lavorare. Tempo per scaldarvi al sole della vita… tempo per ascoltare le melodie eoliche che il vento divino trae dalle corde del cuore umano tutt'intorno a noi… tempo per… Scusate tanto. Divagavo.”

III; 1997, pp. 21-22
Tre uomini in barca

Gesualdo Bufalino photo
Luigi Pirandello photo
Aleister Crowley photo
Hannah Arendt photo
Fabri Fibra photo
Fabrice Hadjadj photo
Andy Warhol photo

“Vorrei una pietra tombale senza iscrizioni di sorta. Nessun epitaffio, neppure il nome. Anzi no, mi piacerebbe che fosse scritto sopra "finzione."”

Andy Warhol (1928–1987) pittore, scultore, regista, produttore cinematografico, direttore della fotografia, attore, sceneggiatore e…

La cosa più bella di Firenze è McDonald's

Pedro Calderón De La Barca photo

“Io sogno di esser qui | oppresso da questa prigione | e ho sognato che in un altro stato | più lusinghiero mi sono visto. | Che è la vita? Un delirio. | Che è la vita? Un'illusione, | un'ombra, una finzione, | ed il bene più grande è piccolo; | che tutta la vita è sogno | ed i sogni, sogni sono.”

Pedro Calderón De La Barca (1600–1681) drammaturgo e religioso spagnolo

giornata II, scena XIX; citato in José Rizal, Noli me tangere, traduzione di Vasco Caini, Debatte, Livorno, 2003, p. 161. ISBN 88-86705-26-3
La vita è sogno, Edizione sconosciuta

Fernando Vallejo photo

“I vangeli sono come i romanzi: menzogna, fantasia, immaginazione, finzione, invenzione.”

Fernando Vallejo (1942) scrittore, regista e sceneggiatore colombiano

Origine: La puttana di Babilonia, p. 68

Flannery O'Connor photo

“L'atto sessuale è un atto religioso & quando si verifica senza Dio è finzione o al più un atto vuoto.”

Flannery O'Connor (1925–1964) scrittrice statunitense

Origine: Diario di preghiera, p.45

Franz Kafka photo
Gabriel García Márquez photo
Henry Ford photo

“Tante volte crediamo di avere la carità e non ne abbiamo che la finzione.”

Giuseppe Allamano (1851–1926) presbitero italiano

La vita spirituale

Alberto Arbasino photo
Morrissey photo
David Cronenberg photo

“Non esiste alcuna istituzione che possa permettere di far concorrere ogni persona all'esercizio del potere, dal momento che il potere è il comando, e non è possibile che tutti comandino. La sovranità del popolo non è altro che una finzione, e una finzione che, alla lunga, può essere soltanto distruttiva delle libertà individuali. Il medioevo non ha affatto conosciuto questo genere di difficoltà; per esso la legge era fissa, la legge era data. Solo dal momento che la legge divina verrà respinta come superstizione e la consuetudine come routine, sarà indispensabile fare la legge. Occorre allora una potenza legislativa. Autrice della regola suprema, essa sarà una potenza necessariamente suprema [quindi lesiva della libertà individuale].
Siamo abituati a considerare l'assolutismo monarchico con la sua organizzazione oppressiva, come l'opposto dello Stato moderno. Il sovrano è finalmente riuscito a sbarazzarsi di quanto di sacro e inviolabile gli stava sopra e ne arginava l'azione. Ma in origine valeva per esempio l'imprecazione dell'antica legge norvegese: "Se il re viola la dimora di un uomo libero, tutti andranno verso di lui per ucciderlo". Ci si chieda pure chi e quanti erano allora gli uomini liberi; resta il fatto che il concetto di libertà nacque associato alla fede nell'esistenza di diritti individuali intangibili, superiori a qualunque autorità. E gli uomini liberi facevano valere con energia questi loro diritti: la Rivoluzione d'Inghilterra incomincia, in nome del diritto di proprietà offeso, come resistenza a un'imposta territoriale lieve, la shipmoney.
Ci si aggrappa a quel grido di "libertà!" che risuona all'inizio di qualsiasi rivoluzione, e non ci si accorge che non è mai esistita rivoluzione che non sia sfociata in un pesante accrescimento del potere. Prima c'era l'autorità di Carlo I, di Luigi XVI, di Nicola II. Poi vi sarà quella di Cromwell, di Napoleone, di Stalin. Questi sono i padroni verso i quali si troveranno assoggettati i popoli che si erano sollevati contro la "tirannide" dello Stuart, del Borbone o del Romanov.”

Bertrand de Jouvenel (1903–1987) filosofo (futurista), economista

da Del potere: storia naturale della sua crescita

Silvio Berlusconi photo

“L'ho aiutata e le ho dato perfino la chance di entrare con una sua amica in un centro estetico. Doveva fornire un laser antidepilatorio. Costava, se ricordo bene, 45 mila euro anche se Ruby dice che gli euro erano 60 mila. Così ho dato l'incarico di darle questi soldi per sottrarla a qualunque necessità, per non costringerla alla prostituzione, ma per portarla nelle direzione contraria.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2011
Origine: Citato in Giuseppe D'Avanzo, La finzione di Berlusconi in aula: "I pm lavorano contro il Paese" http://www.repubblica.it/politica/2011/04/12/news/omelia_bugiardo-14821552/index.html?ref=search, Repubblica.it, 12 aprile 2011.

Guido Piovene photo

“Aborro le coerenze false e la finzione delle conclusioni raggiunte.”

Guido Piovene (1907–1974) scrittore e giornalista italiano

La coda di paglia

Jamie Dornan photo
Flavio Claudio Giuliano photo
Jim Morrison photo
Luigi Pirandello photo
Italo Svevo photo
Aldous Huxley photo
Jack London photo
Friedrich Nietzsche photo
Marcel Proust photo
Camillo Boito photo

“[Fine dell'arte figurativa] Destare nell'animo con la finzione del naturale un sentimento non ignobile.”

Camillo Boito (1836–1914) architetto e scrittore italiano

Origine: Il critico, VIII

Arthur Schopenhauer photo
Fernando Pessoa photo

“Una parte della storia che racconterò […], sarà esplicitamente finzione; ma ciò porta con sé la pretesa che la finzione sia utile.”

Bernard Williams (1929–2003) filosofo britannico

da Genealogia della verità. Storia e virtù del dire il vero.

“La finzione è utile unicamente perché ci mette nelle condizioni di tenere conto di che cosa è storia e che cosa è astrazione.”

Bernard Williams (1929–2003) filosofo britannico

da Genealogia della verità. Storia e virtù del dire il vero.

Léon Blum photo
Erasmo da Rotterdam photo
Lev Nikolajevič Tolstoj photo
Gilbert Keith Chesterton photo
Paul Henri Thiry d'Holbach photo
Jonathan Safran Foer photo
Roberto Benigni photo
Peter Singer photo

“La gente ha abbastanza buon senso da capire che i "morti cerebrali" non sono veramente morti. La morte cerebrale non è altro che una comoda finzione. Fu proposta e accettata perché rendeva possibile il procacciamento di organi.”

Peter Singer (1946) filosofo australiano

Origine: Citato in Stefano Lorenzetto, Quei dubbi sulla morte censurati da 40 anni http://www.ilgiornale.it/news/quei-dubbi-sulla-morte-censurati-40-anni.html, il Giornale.it, 4 settembre 2008.

Leonardo Sciascia photo
Robert M. Pirsig photo
Heather Graham photo
Shawn Anthony Levy photo
Pierangelo Bertoli photo
Abraham Yehoshua photo
Anthony Hopkins photo
Michel Onfray photo

“Dio non è morto perché non è mortale. Una finzione non muore.”

Michel Onfray (1959) filosofo francese

Trattato di Ateologia

Michel Onfray photo
Nicolás Gómez Dávila photo
Nicolás Gómez Dávila photo
Guido Fink photo

“Non c'è solo teatro ne L'americano: ci sono altre forme di finzione e di rispecchiamento.”

Guido Fink (1935–2019) scrittore, saggista, traduttore e docente universitario italiano

Origine: Una vettura come un'altra, p. 13

Augusto De Luca photo
Augusto De Luca photo
Philip K. Dick photo

“Mi dispiace dirlo ma gli scrittori di fantascienza non sanno nulla. Noi non possiamo parlare di scienza perché le nostre conoscenze al riguardo sono limitate e non ufficiali, e solitamente la nostra finzione è terribile.”

Philip K. Dick (1928–1982) scrittore di Fantascienza statunitense

Science fiction writers, I am sorry to say, really do not know anything. We can't talk about science, because our knowledge of it is limited and unofficial, and usually our fiction is dreadful.

Claudia Cardinale photo
Maurizio Ferraris photo
Emil Cioran photo
Mike Oldfield photo
Paolo Crepet photo
Indro Montanelli photo

“La finzion del vizio | A vizio ver declina; A can, che lecca cenere, | Non gli fidar farina.”

Luigi Fiacchi (1754–1825) religioso, scrittore e filologo italiano

da Il fanciullo e il gatto, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 599

Carmelo Bene photo
Aner Shalev photo

“Dai giorni della sconfitta elettorale Silvio Berlusconi è entrato in una realtà parallela – teatrale o addirittura virtuale – dove si respira la più perfetta assenza di gravità. La quale non riguarda il peso dei corpi, ma quello delle parole e dei fatti. Da allora è diventato maschera, finzione, personaggio. Che con perfetta impunità può dire e disdire senza suscitare più scandalo ("Il governo è illegittimo"; "Sono scomparse un milione di schede"; "I comunisti sono al potere"). Può fare e disfare. Contraddirsi. Sbalordire, ma senza conseguenze. Dire di Enzo Biagi un incredibile: "Lo stimavo come uomo e come giornalista", con l'identica calma di quando, da Sofia, gli attribuì "un uso criminoso della tv" decretandone la sua estromissione fino al licenziamento. Può passare l'intera estate al Billionaire. Frequentare ragazzine e Apicella. Definirsi "Uno statista". E nella giornata di lutto per la signora Reggiani, uccisa a Roma, raccontare barzellette piccanti tra le signore del Bagaglino. Domenica scorsa alla convention dei Circoli di Forza Italia a Montecatini, ha pronunciato l'elogio di Marcello Dell'Utri, pluricondannato dai tribunali di Torino e di Palermo, indicandolo come esempio morale per le nuove generazioni azzurre. Ha difeso la memoria di Vittorio Mangano, il boss morto in carcere, condannato per omicidio, che a metà dei Settanta assunse come fattore a Arcore e che "la domenica serviva messa nella cappella di famiglia". Il giorno prima, davanti ai militanti in nero del nuovo partito di Francesco Storace e Assunta Almirante, la Destra, ha promesso un'alleanza radiosa, mentre la platea in piedi, scandiva "Duce! Duce!", con le braccia tese nel saluto romano. Tutto gli scivola, come acqua sui vetri. Affrancato anche dal (buon) senso. Imperturbabile. E talmente illuminato da risultare invisibile.”

Pino Corrias (1955) giornalista e scrittore italiano

da Silvio, l'incolpevole http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/, 13 novembre 2007

Umberto Eco photo

“Il teatro è anche finzione solo perché è anzitutto segno.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

Il segno teatrale

Massimo Piattelli Palmarini photo

“Immaginarsi che esista un'entità sovrannaturale, letteralmente un padre divino, al quale chiedere aiuto, è, secondo Kant, una sorta di utile finzione psicologica. Un "errore benefico" che ci aiuta a vivere rettamente e a pensare "moralmente."”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Variante: Immaginarsi che esista un’entità sovrannaturale, letteralmente un padre divino, al quale chiedere aiuto, è, secondo Kant, una sorta di utile finzione psicologica. Un "errore benefico" che ci aiuta a vivere rettamente e a pensare "moralmente".
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 22

Teo Mammucari photo
Piero Scaruffi photo

“[Su "Quarto Potere"] Il film appare subito come qualcosa di incommensurabile, tanta è la sua portata e la sua novità, summa della tecnica cinematografica, laboratorio di nuove sperimentazioni, tragedia shakespeariana avvolta in atmosfere dell'assurdo e nel vuoto esistenziale. Il significato del film è ancora più complesso. La personalità di Kane è misteriosa nella sua linearità: un idealista? un approfittatore? un megalomane? Perché ci teneva tanto che la moglie diventasse una star? Un egoista incapace di amare? Perché costruì la finzione del giornale? Perché costruì la finzione della moglie star? Perché la finzione di Xanadu? "Rosebud" rimane un mistero, e tale rimane la personalità di Kane, e anche la congettura che il primo spiegherebbe la seconda. Forse non esisteva nessun movente, e nessun significato. O forse quell'informazione da sola non sarebbe servita a nulla. Il vero senso del film sta nella "ricerca del significato", più che nel significato in sé, una potente metafora della condizione umana. La risposta a questa ricerca sta nel cartello NO-TRESPASSING. Ma Kane "non ha significato": è un uomo senza principi e senza personalità. Kane è soltanto l'insieme dei propri gesti e delle proprie parole, che non hanno altro significato che quello di essere i suoi gesti e le sue parole. Esattamente come il grande ammasso di oggetti nel castello di Xanadu, che non fornisce altra personalità al castello che quella di essere un ammasso disordinato di oggetti. Kane riduce tutto e tutti ad oggetti: perciò è incapace di comunicare emozioni. Kane è inutile; e non a caso il suo ruolo nel film è trascurabile, fa soltanto da tema di discussione per i protagonisti, che sono i narratori e il giornalista.”

Piero Scaruffi (1955) informatico, critico musicale e scrittore italiano

da Orson Welles http://www.scaruffi.com/director/welles.html

Riccardo Pazzaglia photo
Cristina Campo photo
Aneurin Bevan photo

“Leggo avidamente il giornale. È la mia unica fonte di continua finzione letteraria.”

Aneurin Bevan (1897–1960) politico britannico

citato sul Times, 29 marzo 1960

Jack Valenti photo
Mario Andrea Rigoni photo
Maurits Cornelis Escher photo
Walter Mauro photo
Giuseppe Genna photo
Don DeLillo photo

“La parabola pronunciata da Fellini può anche lasciarci freddi, se la isoliamo dal contesto […], ma l'eccezionalità del film sta proprio nella "bella confusione" […] di errore e verità, di realtà e sogno, di valori stilistici e valori umani, nel totale adeguamento del linguaggio cinematografico di Fellini alle sconnesse immaginazioni di Guido. Come distinguere il regista della realtà da quello della finzione è impossibile, così i difetti di Fellini coincidono con le ombre spirituali di Guido. L'osmosi tra arte e vita è strabiliante. Certo siamo di fronte a un esperimento irripetibile. […] In Otto e mezzo l'operazione è riuscita fino allo spasimo. […] I motivi (e le polemiche) che serpeggiano nel film sono infiniti e appartengono a un repertorio già noto: è vano tentare di farne un elenco, così come degli scorci di racconto, dei ritratti e dei paesaggi umani. Ovunque qui il genio di Fellini brilla come raramente si è visto al cinema. Non c'è ambiente, non c'è personaggio, non c'è situazione privi di un significato preciso sul grande palcoscenico di Otto e mezzo.”

Giovanni Grazzini (1925–2001) critico cinematografico italiano

da Corriere della Sera, Milano, 16 febbraio 1963
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, pp. 108-109 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA108. ISBN 8876059318

Alessandro Roja photo