Frasi sulla forza
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“L'amore è la cosa più forte e più fragile che abbiamo nella vita.”

Vanessa Paradis (1972) cantante e attrice francese

Origine: Citata in Cinzia Franceschini, Vanessa Paradis: «L'amore non dà la felicità» http://www.vanityfair.it/people/mondo/2012/08-(1)/17/vanessa-paradis-johnny-depp-harper-bazaar-intervista, Vanityfair.it, 17 agosto 2012.

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“Non ero Pelè lo scorso anno, non sono un morto quest'anno, io posso giocare anche da terzino se c'è bisogno, so che non è nelle mie caratteristiche fare l'esterno, ma mi metto a disposizione. Lo sanno anche i muri che mi piace fare la mezzala, ma spetta all'allenatore decidere, certo se cambia sono contento e comunque sono consapevole che vengo attaccato in maniera più forte visto quello che ho fatto l'anno scorso.”

Antonio Nocerino (1985) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a Sky Sport 24; citato in Nocerino fuori dagli schemi "Sono mezzala: anche i muri lo sanno" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Milan/17-10-2012/nocerino-fuori-schemi-sono-mezzala-anche-muri-sanno-912934337554.shtml, Gazzetta.it, 17 ottobre 2012.

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“[Su Mauro Zarate] Quando si raccolgono dei frutti da un albero, può darsi anche di trovarne alcuni che sono andati a male. In una città difficile e pressante come Roma, se una persona non ha un forte equilibrio rischia di essere travolto, assumendo comportamenti non in linea con la realtà.”

Claudio Lotito (1957) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Lazio, Lotito attacca ancora Zarate: "Un frutto marcio" http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/lazio/2013/07/19/news/lazio_lotito_zarate-63324686/?ref=nrsc, Repubblica.it, 19 luglio 2013.

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“Ci sarà allegria anche in agonia col vino forte: | porterà sul viso l'ombra d'un sorriso tra le braccia della morte.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da La città vecchia, n. 6
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“[Sulla Juventus della seconda metà degli anni 1990] Nella mia carriera non ho mai trovato un avversario così superiore a noi. Non ho mai visto una squadra così forte.”

Louis van Gaal (1951) allenatore di calcio, ex calciatore e dirigente sportivo olandese

Origine: Citato in La legge della Juve è uguale per tutti https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/10/legge_della_Juve_uguale_per_co_0_9704103398.shtml, Corriere della Sera, 10 aprile 1997.

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“[Sul rapporto tra gli inglesi e Diego Maradona in confronto con quello che hanno con Lionel Messi] Penso che con Maradona è più forte. Messi è il migliore della storia, ma anche Maradona non giocava bene ogni settimana, c'è una poesia su di lui che Messi non ha. E c'è una storia tra Maradona e l'Inghilterra che non esiste con Messi.”

Simon Kuper (1969) scrittore britannico

Creo que con Maradona es más fuerte. Messi es el mejor de la historia, pero aunque Maradona no jugaba bien todas las semanas, hay una poesía alrededor de él que Messi no tiene. Y hay una historia entre Maradona e Inglaterra que no existe con Messi.

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“Credo nella famiglia tradizionale e nella distinzione dei ruoli: l'uomo deve fare l'uomo, la donna è donna. Certo, per una forte e in carriera come me, non sempre è facile tornare a casa e vestire i panni della dolce mogliettina. Ma ci sto lavorando.”

Miranda Kerr (1983) modella australiana

Origine: Citato in Sara Faillaci, [//www.vanityfair.it/people/mondo/13/01/09/miranda-kerr-intervista-orlando-bloom-foto Miranda Kerr: «Come mi tengo stretto Orlando (Bloom)»], VanityFair.it, 9 gennaio 2013.

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“[Riferendo le ultime parole del padre] Fu un'impressione penosa e anche terribile quella che provai quando pronunciò con voce forte e persuasa: «Svignarsela! Bisogna svignarsela!»”

Sergej L'vovič Tolstoj (1863–1947) scrittore e musicologo russo

Origine: Citato in Victor Lebrun, Devoto a Tolstoj, traduzione di Dino Naldini, Lerici Editori, Milano, 1963, p. 171.

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“L'amore non è sdolcinato, è forte e può essere tagliente.”

Marie-Dominique Philippe (1912–2006) teologo e filosofo francese

Fuoco sulla terra. Colloqui sulle beatitudini

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“[Su Ferdinando II delle Due Sicilie] Pochi principi italiani fecero tra il '30 e il '48 il bene che egli fece. Mandò via dalla corte una turba infinita di parassiti e di intriganti: richiamò i generali migliori, anche di parte liberale, e licenziò gli inetti; ordinò le leve militari; fece costruire, primo in Italia, una strada ferrata, istituì il telegrafo, fece sorgere molte industrie, soprattutto quelle di rifornimento dell'esercito, che era numerosissimo; ridusse notevolmente la lista civile; mitigò le imposte più gravi. Giovane, forte, scaltro, voleva fare da sé, ed era di una attività meravigliosa. Educato da preti e cattolicissimo egli stesso, osò, con grande ammirazione degli intelletti più liberi, resistere alle pretese del papato e abolire antichi usi, umilianti per la monarchia napoletana. È passato alla storia come "Re bomba" e non si ricordano di lui che il tradimento della Costituzione, le persecuzioni dei liberali, le repressioni di Sicilia, e le terribili lettere di Gladstone. Abbiamo troppo presto dimenticato che, durante quasi due terzi del suo regno, i liberali stessi lo chiamarono Tito e lo lodarono e lo esaltarono per le sue virtù e per il desiderio suo di riforme. Abbiamo troppo presto dimenticato il sollievo che le sue riforme finanziarie produssero nel popolo, e l'ardimento che egli dimostrò nel sopprimere vecchi abusi.”

Francesco Saverio Nitti (1868–1953) economista, politico e saggista italiano

da Scritti sulla questione meridionale: Volume 1, Laterza, Bari, 1958, p. 41

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“Bisogna che un regno sia forte, perché la forza è il solo argomento che si può impiegare con questi cani di re e imperatori.”

Federico II di Prussia (1712–1786) re di Prussia

citato in Alessandro Barbero, Federico il Grande, Sellerio, Palermo 2011

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“[Sul Palio di Siena] Il resto è una serie di immagini che non sembrano aver nesso tra loro, ordinate in rapida sequenza, come i passaggi improvvisi delle scene in un film. La luce del sole è ancora forte. Una fanfara di trombe e di tamburi che fa sporgere la gente avanti avidamente. Sessantamila persone. […] Il suono del campanone, ossessivo, un suono cupo, lugubre, da quando un fulmine ne ha modificato il timbro. […] Il resto è l'animale che striscia la testa per terra quasi rovesciandola, emettendo un gemito pietoso che pare di vedere uscire dalla bocca, i denti digrignanti; ed è come accorgersi all'improvviso che anche le bestie possano esprimere tensione, sofferenza, voglia di libertà in un palio fatto da loro ma non per loro. […] Il resto sono le finestre di una stessa casa che ti indicano: se nasci a destra sei di una contrada, se a sinistra di un'altra. I vestiti da mezzo quintale […]; le stanze che ti vengono aperte quando il sole si è abbassato e ricche di asgalani, bandiere ricamate a mano e una storia che non è cresciuta nei musei ma a Piazza del Campo, una conchiglia di nove spicchi a ricordo del governo dei Noverchi. Il resto è la storia con la maiuscola che si incrocia con la minuscola: le banche, gli uffici che avanzano e occupano il centro, il popolo che se ne va, costretto, fuori le mure, ma dentro di sé porta la vecchia contrada.”

Emanuela Audisio (1953) giornalista e scrittrice italiana

la Repubblica

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“Chiunque, dovendo andare da un punto A a un punto B, sceglierebbe un'autostrada a quattro corsie impiegando due ore. Chiunque tranne Riquelme, che ce ne metterebbe sei utilizzando una tortuosa strada panoramica, ma riempiendovi gli occhi di paesaggi meravigliosi.”

Jorge Valdano (1955) dirigente sportivo, allenatore di calcio e ex calciatore argentino

Origine: Citato in Paolo Condrò, Riquelme va forte. La caccia è riaperta http://archiviostorico.gazzetta.it/2007/ottobre/17/Riquelme_forte_caccia_riaperta_ga_10_071017025.shtml, Gazzetta dello Sport, 17 ottobre 2007.

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“Io voglio vincere tutto: mi sto impegnando per diventare il più forte possibile come giocatore e come persona.”

Tracy McGrady (1979) cestista statunitense

Origine: Citato in Flavio Vinetti, McGrady, il campioncino si è svegliato dal grande sonno https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/marzo/11/McGrady_campioncino_svegliato_dal_grande_co_0_02031110030.shtml, Corriere della Sera, 11 marzo 2002.

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“Finalmente la Juventus potrà indossare sulla propria maglia la terza stella, che senza Calciopoli sarebbe arrivata già molti anni fa. Quella squadra era talmente forte che senza quello scandalo ora forse staremmo a festeggiare lo scudetto numero 35. […] E così, dopo il derby di ieri sera, mentre l'Inter ricorderà sempre il 5 Maggio, ai rossoneri toccherà il 6 Maggio!”

Luciano Moggi (1937) dirigente sportivo italiano

Origine: Da Ieri, Moggi e domani, Gold TV; citato in Moggi: "Juve scudetto strameritato, finalmente ecco la terza stella!" http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=93502, TuttoJuve.com, 7 maggio 2012.

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“«Che strana isola è la Tortuga. Sembra la patria stessa della libertà, eppure si fonda sullo schiavismo, esteso persino ai bianchi. Non riesco a cogliere ciò che collega queste contraddizioni». (Rogério)
«Un elemento c'è, se vi riflettetete bene. […] La società di qui si fonda sul denaro e non ha altri valori. Si rischia la vita per l'oro, e si passa il resto del tempo a spendere. Si comperano donne, uomini, cose, animali, generi da consumare in fretta, prima di morire. Non esistono altre leggi. È questo che dà una sensazione di libertà, a volte inebriante. Si uccide per guadagnare, si guadagna per spendere. Poi si torna a uccidere, finché non si è ammazzati da qualcuno più forte. Si contano sulle dita i filibustieri che muoiono nel loro letto. Ancora meno sono quelli che muoiono ricchi. L'oro che hanno accumulato è circolato in altre mani. L'unica norma etica della Tortuga è "homo homini lupus".» (Exquemeling)
[…] «Non sono molto d'accordo» obiettò. «Tra gli avventurieri, come anche tra i bucanieri, pare prevalere la fraternità.» (Rogério)
«Così credono anche loro, e se ne compiacciono. La verità è che si tratta di una sorta di fratellanza tra lupi. Non sono affatto amichevoli verso chi non appartiene al loro branco. Il calcolo che li unisce è elementare: per predare, è indispensabile fare gruppo.» (Exquemeling)
«Mi sono sembrati, tutto sommato, molto religiosi.» (Rogério)
«Altra illusione. Fra le tante cose che comperano, finché hanno soldi, vi è la grazia di Dio. L'Olonnais e Michel Le Basque erigevano chiese, sì, però dopo avere violato per mesi tutti i comandamenti possibili… Ma è inutile che io prosegua. Ormai l'avrete capito. La Tortuga sembra il paradiso. Invece è l'inferno.»”

Exquemeling
Origine: Tortuga, pp. 176-177

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“[Sul titolo simbolico di GOAT] Ogni campione appartiene alla sua epoca, sei il più forte del periodo in cui hai giocato. Non è colpa di Federer se sono stato fermato per cinque anni. Dico che il titolo simbolico va diviso a metà: lui per l'era moderna, io fino al 1968.”

Rod Laver (1938) tennista australiano

Origine: Citato in Antonio Gaito, Laver-Federer, evoluzione della specie http://www.pianetatennis.com/?action=read&idnotizia=716, Pianetatennis.com, 9 giugno 2009.

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“Nel suo manifestarsi prima facie, quella della verità come puro potere è una affermazione molto rassegnata, quasi disperata: "la ragione del più forte è sempre la migliore”

Maurizio Ferraris (1956) filosofo e accademico italiano

..) Giacché, diversamente da quanto ritengono molti postmoderni, ci sono fondati motivi per credere, anzitutto in base agli insegnamenti della storia, che realtà e verità siano sempre state la tutela dei deboli contro le prepotenze dei forti. Se viceversa un filosofo dice che "La cosiddetta 'verità' è una questione di potere", perché fa il filosofo invece che il mago? (p. 96)

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“Tanto poi esce il sole.”

Barbara d'Urso (1957) conduttrice televisiva e attrice italiana

Tanto poi esce il sole – Come il dolore mi ha resa più forte, Novembre 2011
Citazioni di Barbara d'Urso

“L'errore di una forte personalità artistica, è quasi sempre più istruttivo dei successi di un talento irrilevante.”

Emilio Cecchi (1884–1966) critico letterario e critico d'arte italiano

Origine: Da Scrittori inglesi e americani, Mondadori.

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“L'una e mezzo ed è un tormento, sei la fuori e sei qui dentro, sei dovunque, sei comunque al centro.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da È più forte di me, n. 10
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“È più forte di me questo gioco d'amore, si può solo guardare come va a finire”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da È più forte di me, n. 10
Nome e cognome

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“Nel bene nel male, nell'occhio del ciclone… nel male nel bene, finché notte ci separi.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da È più forte di me, n. 10
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“Le critiche al governo di Tripoli sembrano non scalfire il forte rapporto tra Gheddafi e il suo popolo […] non bisogna compiere l'errore di giudicare con il nostro metro occidentale.”

Stefania Craxi (1960) politica italiana

detta da Stefania Craxi quale Sottosegretario agli Esteri, da Libia: comitati, risposta sara' violenta http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/02/18/visualizza_new.html_1585936970.html, ANSA, 18 febbraio 2011

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“Nico Perrone, docente alla Facoltà di Scienze Politiche di Bari, è quanto di più lontano si possa immaginare dal mondo cattolico moderato. Il Foglio l'ha definito "talmente rosso, che più rosso non si può". Chi desidera averne la prova, sfogli le prime pagine del libro. Elencano tutte le accuse che per mezzo secolo la sinistra politica ha scagliato contro l'allora partito di maggioranza relativa. Ecco dunque rispuntare capi d'imputazione come bigottismo clericale, anticomunismo, strategia della tensione, subordinazione agli USA, collusioni mafiose, corruzione, e via così. Nei numerosi libri dedicati all'argomento, Perrone s'era guadagnato la reputazione di critico implacabile, "senza essermene pentito" precisa oggi. Ma adesso – ecco la novità – si domanda "se questa lettura, sostanzialmente vera, contenga effettivamente tutti gli aspetti della politica di governo della DC, o se invece non abbia trascurato di tenerne in luce qualcuno non secondario". Il libro è una rilettura seria di quegli anni. L'esito, una sorprendente riabilitazione post mortem. Qualche esempio qua e là. La Democrazia cristiana, afferma Perrone, "ha dato all'Italia il più lungo periodo di pace della sua storia unitaria e ha realizzato una riduzione degli squilibri, compreso quello storico fra Nord e Sud". In politica estera, l'ingresso nel G-7 costituì "un'affermazione delle specificità italiane che la DC ha saputo cogliere, valorizzare, sviluppare e difendere, con un'azione di governo che ha tenuto insieme identità nazionale e prospettive europee, iniziative autonome di politica estera in difesa di interessi nazionali e lealtà occidentale, modernizzazione e capacità di gestire sacche interne di arretratezza». Nell'economia il plauso è senza riserve: "La DC si è mostrata generalmente rispettosa della sovranità popolare, cui non ha contrapposto un eccessivo potere dell'esecutivo. Nel suo lungo governo essa ha evitato d'imporre troppe regole al dispiegarsi della vita civile, e tuttavia non ha mai perseguito modelli di liberismo. Attraverso una politica di capital spending e una miriade di riforme, è riuscita a esprimere una capacità di riforma, con una sua egemonia forte, duratura, e tuttavia fondata su di un genuino, esteso consenso". […] Cosa ne pensano i democristiani tutti d'un pezzo, quelli che non hanno cambiato casacca? Marco Follini, leader dell'UDC, ha letto il libro e, naturalmente, lo apprezza. "La cosa curiosa", osserva, "è quest'ammirazione postuma da parte della sinistra. C'è un grande amore per la DC perché non c'è più".”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

Ugo Magri

“Di tutto quanto c'è in Roma la fontana [di Trevi] è certamente l'attrazione più forte.”

John H. Secondari (1919–1975) romanziere statunitense

Origine: Tre soldi nella fontana, p. 18

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“L'amore è più forte della vita e tanto vicino alla morte.”

Ville Valo (1976) cantante finlandese

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“Kafka è stato una lettura di giovinezza, e ancora oggi credo che si rivolga o parli soprattutto ai giovani, vale a dire a quelli che hanno una vitalità talmente forte da accettare e da ricercare la distruzione.”

Franco Fortini (1917–1994) saggista, critico letterario e poeta italiano

Origine: Da Franz Kafka; le opinioni di Giorgio Manganelli e Franco Fortini http://www.letteratura.rai.it/articoli/giorgio-manganelli-presenta-franz-kafka/1057/default.aspx, Letteratura.Rai.it.

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“Donna che sia pregata non sta forte.”

Niccolò Forteguerri (1674–1735) accademico e presbitero italiano

XIII, 107
Ricciardetto
Origine: Citato in Harbottle, p. 290.

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“(Che) nodo mai si forte non si stringe | Che sciolto e rotto a lungo andar non sia.”

Niccolò Forteguerri (1674–1735) accademico e presbitero italiano

XX, 25
Ricciardetto
Origine: Citato in Harbottle, p. 370.

“Ora, un elemento che caratterizza la condizione omosessuale è questo: mentre l'identità del nero o dell'ebreo solitamente è rafforzata dal suo nascere e maturare entro una comunità compatta (in senso spaziale e generazionale), quella dell'omosessuale, come è noto, manca di qualsiasi continuità biologica e ambientale. I gay saltano fuori in qualsiasi ceto, cultura, religione, nazione. Ci si scopre omosessuali quasi sempre da soli. E ovviamente un gay di rado è figlio di altri gay, soprattutto di gay dichiarati. […] C'è questa discontinuità, nella condizione gay, che è qualcosa di importantissimo. […] Perché rende l'omosessualità debole e forte al tempo stesso. Debole perché in principio solitaria, dispersa in centomila città e famiglie, distribuita in gradazioni diseguali e in varianti personali, facile da dissimulare, incline ai vuoti di memoria storica. ma anche forte e tenace, perché a ogni nuova generazione rigermoglia in modo imprevedibile e non immediatamente riconoscibile. […] Finora la cultura dominante ha quasi sempre sentito l'omosessualità come qualcosa di pericoloso – fino a circondarla a volte con un cordone sanitario – perché sapeva che l'omosessuale era ancora più interno a essa rispetto, poniamo, all'ebraismo assimilato del primo Novecento. Paradossalmente, il gay vive in un mondo etero che lo considera "dei suoi": o almeno lo fa finché la differenza non diventa evidente, e anche dopo continua a cercare di dimenticarsene. Del resto il gay stesso è ben cosciente di come, sotto moltissimi aspetti, egli abbia un mondo in comune con gli etero.”

Tommaso Giartosio (1963) scrittore italiano

Perché non possiamo non dirci

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“La democrazia è un'arena dove, se non si scontrassero tesi contrapposte, si assisterebbe a uno spettacolo avvilente, al trionfo del pensiero unico, dove vince chi fischia più forte.”

Pierluigi Battista (1955) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

da La lezione di Voltaire valga anche per il Papa, Corriere della sera, 14 gennaio 2008, p. 28

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