Frasi su grande
pagina 14

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“Ma la vita personale insieme ad una così grande passione per la musica, possono veramente viaggiare sullo stesso binario? Nel mio caso la risposta è no, perché per la musica ho dovuto sacrificare tutto. Comunque sappiate che se potessi tornare indietro rifarei lo stesso.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Origine: Da Francesco Venuto, la musica prima di tutto http://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2017/06/14/43578-francesco-venuto-la-musica, Il Popolo Veneto.it, 14 giugno 2017.

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“Per me l'Italia è Torino. La Juve mi ha fatto diventare un grande calciatore e una grande persona, la porto sempre nel cuore.”

Zinedine Zidane (1972) calciatore francese

Origine: Citato in Fabio Balaudo, Zidane e la Juve tra passato e futuro http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2370568.html, UEFA.com, 1º giugno 2016.

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“Un artista, un pensatore, è veramente grande sulla terra, quando nei mondi spirituali ha potuto con pienezza contemplare il divino.”

Massimo Scaligero (1906–1980) filosofo e esoterista italiano

Origine: Reincarnazione e karma, p. 99

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“La quarantena
Capitolo lll

Il Coronavirus, il virus
che solo nel mese
di marzo 2020 ha devastato
e ucciso intere generazioni
di tutta Italia.
Un mostro invisibile
ed aberrante che ha messo
in ginocchio il mondo intero.
Ogni giorno un bollettino
di guerra, in ogni paese
e in ogni città si piangono
morti di ogni ceto sociale
dal più povero al più abbiente.
Dal più giovane
al più anziano senza nessuna
distinzione di sesso.
Un virus orribile e cruento
che ha fatto chiudere i battenti
a milioni di esercizi pubblici,
fabbriche, piccoli e grandi
imprenditori, dando lavoro
in modo continuativo
ed esasperante ma instancabilmente
e sempre con il cuore ai medici,
paramedici, infermieri, personale
dei supermercati, autotrasportatori,
addetti alle pulizie e operatori
ecologici senza dimenticare
le Forze dell'ordine così efficenti
e umani in questo periodo
così delicato e drammatico
che sta attraversando il nostro paese.
Un paese irriconoscibile e deserto
di cui possono uscire poche persone
solo per il fabbisogno famigliare
muniti di guanti e mascherine.
Siamo tutti sottoposti alla quarantena
Ordinata dal Governo, ora la nostra casa
non è solo un rifugio è anche la nostra
salvezza.
Purtroppo non per tutti in quanto
l'obbligo di vivere insieme
costantemente tra le mura
domestiche fanno emergere
i lati peggiori degli esseri umani
dando sfogo all'aggressività,
l'intolleranza, l'esasperazione
rendendo la convivenza forzata
difficoltosa e ingestibile
con la preoccupazione costante
di ammalarsi anche a livello
psicologico e mentale danneggiando
inevitabilmente e drasticamente
i rapporti familiari.
In futuro ci saranno strascichi
di persone che ne usciranno
fragili e vulnerabili
psicologicamente
e fisicamente.
Ma. Andrà tutto bene.”

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“Autostoppisti costellano la Grande Autostrada.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

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“Ci servono grandi dorate copulazioni.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

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“Ai grandi magazzini le signore non devono lasciare giù le borsette e allora perché dovrei farlo io?”

Andy Warhol (1928–1987) pittore, scultore, regista, produttore cinematografico, direttore della fotografia, attore, sceneggiatore e…

La cosa più bella di Firenze è McDonald's

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“Come tutti i grandi viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto.”

Benjamin Disraeli (1804–1881) politico e scrittore britannico

da Vivian Grey

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“Il razionalismo è il grande male del secolo.”

John Henry Newman (1801–1890) teologo e filosofo inglese

Apologia pro vita sua

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“L'uomo dimostra di essere grande e piccolo, secondo l'importanza che egli dà, nella vita, alle grandi o alle piccole cose.”

Inayat Khan (1882–1927) mistico indiano

Origine: Citato in Rotondi 2006, p. 172.

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“Vogliamo scansare il lavoro. La persona del Cristo compì le conversioni più grandi quando era più stanco.”

Fulton J. Sheen (1895–1979) arcivescovo cattolico statunitense

Il sacerdote non s'appartiene

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“La gelosia è il più grande di tutti i mali, e quello che impietosisce di meno le persone che la provocano.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

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Massime, Riflessioni morali

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“Il tempo è un grande maestro.”

Pierre Corneille (1606–1684) drammaturgo e scrittore francese

da Sertorius, a. II, sc. 4, v. 717

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“O beati quelli che più hanno, perché più potranno dare, più potranno ardere.”

Gabriele d'Annunzio (1863–1938) scrittore, poeta e drammaturgo italiano

Origine: Da Per la grande Italia, orazioni e messaggi, Milano, 1915, p. 32.

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“E mi svolse (fors'anche perché fossi preparato a gli esperimenti spiritici, che si sarebbero fatti questa volta in camera mia, per procurarmi un divertimento) mi svolse, dico, una sua concezione filosofica, speciosissima, che si potrebbe forse chiamare lanterninosofia. Di tratto in tratto, il brav'uomo s'interrompeva per domandarmi: – Dorme, signor Meis? E io ero tentato di rispondergli: – Sì, grazie, dormo, signor Anselmo. Ma poiché l'intenzione in fondo era buona, di tenermi cioè compagnia, gli rispondevo che mi divertivo invece moltissimo e lo pregavo anzi di seguitare. E il signor Anselmo, seguitando, mi dimostrava che, per nostra disgrazia, noi non siamo come l'albero che vive e non si sente, a cui la terra, il sole, l'aria, la pioggia, il vento, non sembra che sieno cose ch'esso non sia: cose amiche o nocive. A noi uomini, invece, nascendo, è toccato un tristo privilegio: quello di sentirci vivere, con la bella illusione che ne risulta: di prendere cioè come una realtà fuori di noi questo nostro interno sentimento della vita, mutabile e vario, secondo i tempi, i casi e la fortuna. E questo sentimento della vita per il signor Anselmo era appunto come un lanternino che ciascuno di noi porta in sé acceso; un lanternino che ci fa vedere sperduti su la terra, e ci fa vedere il male e il bene; un lanternino che projetta tutt'intorno a noi un cerchio più o meno ampio di luce, di là dal quale è l'ombra nera, l'ombra paurosa che non esisterebbe, se il lanternino non fosse acceso in noi, ma che noi dobbiamo pur troppo creder vera, fintanto ch'esso si mantiene vivo in noi. Spento alla fine a un soffio, ci accoglierà la notte perpetua dopo il giorno fumoso della nostra illusione, o non rimarremo noi piuttosto alla mercé dell'Essere, che avrà soltanto rotto le vane forme della nostra ragione? – Dorme, signor Meis? – Segua, segua pure, signor Anselmo: non dormo. Mi par quasi di vederlo, codesto suo lanternino. – Ah, bene… Ma poiché lei ha l'occhio offeso, non ci addentriamo troppo nella filosofia, eh? e cerchiamo piuttosto d'inseguire per ispasso le lucciole sperdute, che sarebbero i nostri lanternini, nel bujo della sorte umana. Io direi innanzi tutto che son di tanti colori; che ne dice lei? secondo il vetro che ci fornisce l'illusione, gran mercantessa, gran mercantessa di vetri colorati. A me sembra però, signor Meis, che in certe età della storia, come in certe stagioni della vita individuale, si potrebbe determinare il predominio d'un dato colore, eh? In ogni età, infatti, si suole stabilire tra gli uomini un certo accordo di sentimenti che dà lume e colore a quei lanternoni che sono i termini astratti: Verità, Virtù, Bellezza, Onore, e che so io… E non le pare che fosse rosso, ad esempio, il lanternone della Virtù pagana? Di color violetto, color deprimente, quello della Virtù cristiana. Il lume d'una idea comune è alimentato dal sentimento collettivo; se questo sentimento però si scinde, rimane sì in piedi la lanterna del termine astratto, ma la fiamma dell'idea vi crepita dentro e vi guizza e vi singhiozza, come suole avvenire in tutti i periodi che son detti di transizione. Non sono poi rare nella storia certe fiere ventate che spengono d'un tratto tutti quei lanternoni. Che piacere! Nell'improvviso bujo, allora è indescrivibile lo scompiglio delle singole lanternine: chi va di qua, chi di là, chi torna indietro, chi si raggira; nessuna più trova la via: si urtano, s'aggregano per un momento in dieci, in venti; ma non possono mettersi d'accordo, e tornano a sparpagliarsi in gran confusione, in furia angosciosa: come le formiche che non trovino più la bocca del formicajo, otturata per ispasso da un bambino crudele. Mi pare, signor Meis, che noi ci troviamo adesso in uno di questi momenti. Gran bujo e gran confusione! Tutti i lanternoni, spenti. A chi dobbiamo rivolgerci? Indietro, forse? Alle lucernette superstiti, a quelle che i grandi morti lasciarono accese su le loro tombe?”

Luigi Pirandello (1867–1936) drammaturgo, scrittore e poeta italiano premio Nobel per la Letteratura nel 1934

Cap XIII

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“Che non tutti possano vivere allo stesso modo, lo capisco, ma la differenza può essere tanto grande?”

August Strindberg (1849–1912) scrittore e drammaturgo svedese

Il sogno

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“Noi non ci accontentiamo di vedere la bellezza, anche se il Cielo sa che gran dono sia questo. Noi vogliamo qualcos'altro, che è difficile descrivere a parole: vogliamo sentirci uniti alla bellezza che vediamo, trapassarla, riceverla dentro di noi, immergerci in essa, diventarne parte. Ecco perché abbiamo popolato l'aria, la terra e l'acqua di dei e dee, ninfe ed elfi che, dato che a noi non è possibile, possano almeno loro, queste proiezioni di noi stessi, godere ritrovando in se stessi quella bellezza, quella grazia, e quel potere di cui la Natura è immagine. Ecco perché i poeti ci narrano tante meravigliose menzogne. Essi parlano come se il Vento dell'Occidente potesse davvero soffiare dentro un'anima umana: ma non è vero. Ci dicono che "la Bellezza nata da un sussurro" passerà in un volto umano: ma non lo farà. Non per ora. E se prendiamo sul serio l'immagine della Scrittura, se crediamo che Dio un giorno ci darà davvero la Stella del Mattino e ci farà indossare lo splendore del sole, allora possiamo credere che gli antichi miti, come la poesia moderna, pur così falsi nel loro significato storico, siano tanto vicini alla verità quanto la profezia. In questo momento noi ci troviamo all'esterno del mondo, dalla parte sbagliata della porta. Possiamo percepire la freschezza e la purezza del mattino, senza però che queste ci possano rendere freschi puri come loro. Non possiamo penetrare lo splendore che vediamo. Ma tutte le foglie del Nuovo Testamento sussurrano frusciando che non sarà sempre così. Un giorno, a Dio piacendo, riusciremo ad entrare. Quando le anime umane saranno diventate così perfette nella loro obbedienza volontaria da uguagliare le creature inanimate nella loro obbedienza senza vita, allora potranno riscoprirsi della medesima gloria della natura, anzi, di quella Gloria ben più grande di cui la natura non è che un primo abbozzo. La Natura è mortale: noi le sopravviveremo. Quando tutti i soli e tutte le nebulose saranno tramontati, ognuno di voi sarà ancora vivo. La Natura non è che un'immagine, un simbolo, ma è il simbolo che la Scrittura mi invita ad usare. Siamo invitati ad entrare attraverso la Natura, oltrepassandola, fino a raggiungere quello splendore che essa è in grado di riflettere solo in parte. E una volta dentro, oltrepassata la Natura, potremo mangiare dell'albero della vita.”

Clive Staples Lewis (1898–1963) scrittore e filologo britannico

Origine: Citato in Gulisano, p. 182.

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“La grande pace si trova nelle piccole faccende.   citazione necessaria”

Geoffrey Chaucer (1343–1400) scrittore, poeta, cantante, burocrate e diplomatico inglese
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“Sapete chi sono i più grandi misogini di questa terra? Le donne.”

Milan Kundera (1929–2023) scrittore, saggista e poeta cecoslovacco

Seconda giornata
Il Valzer degli addii

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“I grandi artisti non hanno patria.”

Alfred De Musset (1810–1857) poeta, scrittore e drammaturgo francese

da Lorenzaccio

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“Tanto per cominciare, la Grande Arte non è MAI popolare.”

Ezra Pound (1885–1972) poeta, saggista e traduttore statunitense

Origine: Aforismi e detti memorabili, p. 76

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“Grande è il piacere dell'esistere, | più grande ancora il piacere nell'esistere.”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…
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“Voler essere amati. – Pretendere di essere amati è la presunzione più grande.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

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“Non è europeo», disse scuotendo la testa.
«Non è europeo, signor Fischer? E perché?»
«Non capisce niente delle grandi idee umane.»”

Thomas Mann (1875–1955) scrittore e saggista tedesco

citato in Riemen, prologo a Steiner 2006, p. 18

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“L'astrologia, secondo me, è una grande signora, molto bella e venuta così da lontano che non posso fare a meno di sottomettermi al suo fascino.”

André Breton (1896–1966) poeta, saggista e critico d'arte francese

Origine: Da Astrologie moderne n. 12, 1954.