Frasi su illusione
pagina 4

Giuseppe Rensi photo
Jean-Marie Lustiger photo
Jean-Marie Lustiger photo

“Siamo sommersi dalla potente rappresentazione di illusioni che acquistano più realtà del reale stesso.”

Jean-Marie Lustiger (1926–2007) cardinale e arcivescovo cattolico francese

La novità del Cristo

Alain Daniélou photo
Alain Daniélou photo
Jacques Monod photo
Giuseppe Moscati photo
Alessandro Baricco photo
Alessandro Baricco photo
Isaiah Berlin photo
George Steiner photo
George Steiner photo
David Grossman photo
Carlo Bo photo
Alberto Manguel photo
George Lucas photo

“Il segreto dei film è che sono un'illusione.”

George Lucas (1944) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

dal commento audio del DVD di La minaccia fantasma, 1999

Carl Sagan photo
Leonardo Sciascia photo
Robert M. Pirsig photo
Marcello Pera photo
Erich von Stroheim photo
Bruno Forte photo

“L'illusione di una purezza dell'identità o della razza è follia ideologica.”

Bruno Forte (1949) arcivescovo cattolico e teologo italiano

La Torre di Babele del nostro tempo

Henri Ghéon photo

“Senza Dio, il mio santo non è che un folle, la sua fede un'illusione, la sua santità uno smarrimento.”

Henri Ghéon (1875–1944) medico, scrittore e poeta francese

da una lettera a André Gide
Origine: Citato in Piero Viotto, Grandi amicizie: i Maritain e i loro contemporanei, Città Nuova Editrice, Roma 2008, p. 312. ISBN 978-88-311-7340-7

Osho Rajneesh photo
Bruno Vespa photo
Billy Corgan photo

“Dal momento in cui l'uomo cessa di «risuonare» davanti al mondo, nel suo linguaggio s'insinua la malattia ed egli diventa vittima delle illusioni prodotte dalle parole.”

Marcel Detienne (1935–2019) storico e storico delle religioni belga

Origine: Mito e linguaggio da Max Müller a Claude Lévi-Strauss, p. 6

Roberto Vecchioni photo
Alberto Lattuada photo
Alberto Lattuada photo
Antonio Ghislanzoni photo
Vittorio Arrigoni photo
Emanuele Trevi photo
Emiliano Brancaccio photo
Emiliano Brancaccio photo

“Quali possono essere le cause del fascino discreto che l'austerity tuttora esercita tra le masse popolari, soprattutto tra gli eredi del movimento operaio? Una parziale risposta risiede probabilmente in alcuni tipici luoghi comuni diffusi tra le macerie di quella che un tempo veniva orgogliosamente definita la cultura di sinistra, e che oggi pare essersi ridotta a una zavorra ideologica, un intralcio alla comprensione della realtà. Tra di essi vi è ad esempio l’illusione che una politica di restrizioni finanziarie possa indurre i cambiamenti strutturali indispensabili per rendere collettivamente fruibili i benefici del progresso tecnico, e possa addirittura contribuire al trapasso verso una società maggiormente rispettosa dell’ambiente, magari persino fondata sulla “decrescita”. E vi è pure l’idea naive secondo cui l’arma dell’austerità potrebbe essere finalmente rivolta non sui lavoratori ma contro i dissipatori, i corrotti, i membri della “casta”. La realtà, tuttavia, è un’altra. I dati evidenziano che proprio nelle fasi in cui si impone la logica dei tagli emergono pure nuove tipologie di dualismi tecnologici, di aggressioni all’ambiente e al territorio, di dilapidazioni di risorse pubbliche, di privilegi e di malversazioni, che in proporzione risultano ancor più pervasive e letali di quelle che si verificavano in epoche di minore restrizione dei bilanci pubblici. Un esempio emblematico su tutti: i costi della famigerata “casta”, guarda caso, sono aumentati proprio nella lunga epoca dei sistematici avanzi primari, vale a dire del surplus di entrate fiscali sulla spesa pubblica calcolata al netto del pagamento degli interessi sul debito. Contro il senso comune, ancora una volta, l’austerity è correlata allo spreco e al privilegio dei pochi".”

Emiliano Brancaccio (1971) economista italiano

dal capitolo Il fascino discreto dell'austerity

Jeff Buckley photo
Bruno Pizzul photo
Carlo Botta photo
Daniel Glattauer photo

“L'intelligenza è un'illusione ottica che fa sembrare una donna diversa da tutte le altre.”

Piero Ferraris (1954) scrittore, attore e umorista italiano

...E i formichieri nel loro grosso se le pappano

Lorenzo Bini Smaghi photo

“I migliori laureati emigrano. Sarebbe necessario invertire la tendenza che vede pochi studenti in facoltà come matematica e fisica e tanti in lettere e scienze della comunicazione. Queste ultime sono le facoltà nelle quali si dovrebbe introdurre il numero chiuso per non creare nei giovani l'illusione di un lavoro soddisfacente.”

Lorenzo Bini Smaghi (1956) economista italiano

Origine: Dall'intervista di Claudio Lindner: La rimonta? Durerà 10 anni. Colloquio con Lorenzo Bini Smaghi http://espresso.repubblica.it/dettaglio/la-rimonta-durera-10-anni-colloquio-con-lorenzo-bini-smaghi/2109770/10/1, espresso.repubblica.it, 16 settembre 2009.

John Carew Eccles photo
Michela Marzano photo
Marianne Moore photo

“Che cos'è più preciso della precisione? L'illusione.”

Marianne Moore (1887–1972) poetessa e scrittrice statunitense

citato in Focus, n. 67, p. 169

David Cronenberg photo

“I censori tendono a fare quello che fanno soltanto gli psicotici: confondono la realtà con l'illusione.”

David Cronenberg (1943) regista canadese

Citazioni di David Croneneberg
Origine: Citato ne la Repubblica http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/04/29/022io.html, 29 aprile 1994.

David Cronenberg photo
Roger Federer photo
Francesco Saverio Nitti photo
Lucio Battisti photo

“Se sei figlia della solita illusione e se fai confusione.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Confusione, lato B, n. 1
Il mio canto libero

Emanuele Severino photo
Emanuele Severino photo
Greg Egan photo
Horace Greeley photo

“L'idea di un credo che tutto abbraccia e tutto risolve è incompatibile con la libertà […]. Tentar di soddisfare contemporaneamente entrambe le cose significa necessariamente finire, se non proprio in una forma definitiva di tirannia o di schiavitù, perlomeno in quella colossale ipocrisia e illusione che sono insieme presenti nella democrazia totalitaria.”

Jacob Talmon (1916–1980) storico e docente universitario israeliano

da The origins of totalitarian democracy, Le origini della democrazia totalitaria, Bologna, 1967
Origine: Citato in George Rudé, Robespierre, traduzione di Maria Lucioni, Editori Riuniti, Milano, 1981.

Valerio Evangelisti photo

“«Che strana isola è la Tortuga. Sembra la patria stessa della libertà, eppure si fonda sullo schiavismo, esteso persino ai bianchi. Non riesco a cogliere ciò che collega queste contraddizioni». (Rogério)
«Un elemento c'è, se vi riflettetete bene. […] La società di qui si fonda sul denaro e non ha altri valori. Si rischia la vita per l'oro, e si passa il resto del tempo a spendere. Si comperano donne, uomini, cose, animali, generi da consumare in fretta, prima di morire. Non esistono altre leggi. È questo che dà una sensazione di libertà, a volte inebriante. Si uccide per guadagnare, si guadagna per spendere. Poi si torna a uccidere, finché non si è ammazzati da qualcuno più forte. Si contano sulle dita i filibustieri che muoiono nel loro letto. Ancora meno sono quelli che muoiono ricchi. L'oro che hanno accumulato è circolato in altre mani. L'unica norma etica della Tortuga è "homo homini lupus".» (Exquemeling)
[…] «Non sono molto d'accordo» obiettò. «Tra gli avventurieri, come anche tra i bucanieri, pare prevalere la fraternità.» (Rogério)
«Così credono anche loro, e se ne compiacciono. La verità è che si tratta di una sorta di fratellanza tra lupi. Non sono affatto amichevoli verso chi non appartiene al loro branco. Il calcolo che li unisce è elementare: per predare, è indispensabile fare gruppo.» (Exquemeling)
«Mi sono sembrati, tutto sommato, molto religiosi.» (Rogério)
«Altra illusione. Fra le tante cose che comperano, finché hanno soldi, vi è la grazia di Dio. L'Olonnais e Michel Le Basque erigevano chiese, sì, però dopo avere violato per mesi tutti i comandamenti possibili… Ma è inutile che io prosegua. Ormai l'avrete capito. La Tortuga sembra il paradiso. Invece è l'inferno.»”

Exquemeling
Origine: Tortuga, pp. 176-177

Enzo Paci photo
L'Aura photo

“Ognuno ha le illusioni che si conquista.”

L'Aura (1984) cantautrice italiana

da Invisibile n. 6
Sei come me

Luciano Ligabue photo

“A mia volta invecchio alla svelta perché non rinuncio a una certa illusione.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da La Linea Sottile, n. 2
Arrivederci, mostro!

Brian De Palma photo
Amartya Sen photo
Jean Baudrillard photo
Jean Baudrillard photo
Emil Cioran photo
Emil Cioran photo
Emil Cioran photo
Emil Cioran photo
Emil Cioran photo
Emil Cioran photo

“Arriva il momento in cui, dopo aver perduto le illusioni sugli altri, si perdono quelle su se stessi.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Quaderni 1957-1972

Emil Cioran photo
Emil Cioran photo
Emil Cioran photo
Piero Angela photo
Piero Angela photo

“Un falsario non ti vende mai un falso, ti regala solo un'illusione di autenticità.”

Alfredo Accatino (1960) autore televisivo e sceneggiatore italiano

Giuro che dico il falso

Elena Croce photo
Carlos Ruiz Zafón photo
Laura Antonelli photo

“Forse non ero tagliata per fare l'attrice. Non ero preparata ad affrontare quella carriera, il successo, la popolarità, quell'ambiente, con le illusioni e le delusioni. Sono sempre stata una persona semplice, timida, attaccata ai valori della famiglia.”

Laura Antonelli (1941–2015) attrice italiana

Origine: Citato in Elvira Serra, Laura Antonelli: cerco la pace, per me ora c'è solo Gesù https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/21/Laura_Antonelli_cerco_pace_per_co_0_0111215330.shtml, Corriere della Sera, 21 novembre 2011, p. 22.

“E sai colorare | giorni pallidi | ma è solo un'illusione | come quei coriandoli | che dopo carnevale | se ne vanno via.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da L'uomo dell'autunno
Piccolino

“[…] Dovremmo, tutt[i] insieme, […] ridere di gusto sugli sproloqui di chi vuole farci credere di intendersi di economia. Da circa una cinquantina d'anni, ogni giorno, in ogni telegiornale, su ogni giornale, in ogni intervista, in ogni dibattito, in ogni dichiarazione, molti, moltissimi, troppi, a diverso titolo, affermano di volerci informare sui problemi di economia, di consegnarci ricette adatte alla soluzione e di chiederci in cambio la fiducia espressa in un voto in cabina. Mi pare, ma posso anche sbagliarmi, che non sia successo mai niente che indirizzasse le nostre vite alla sicurezza di un lavoro, inteso come diritto, e alla stabilità, pur con i fisiologici alti e bassi che, sempre noi normali, potremmo accettare. L'economia basata sul debito, la distanza tra "ricchezza o povertà" e economia reale, l'antidemocraticità della finanza tramata in salotti, cupole e club, così silenziosa da fare ribrezzo, sono gli elementi della mia disillusione. E, siccome non voglio piangere, rido di chi, con sussiego o arroganza, cialtroneria o competenza, sincerità o folklore, interesse o irresponsabilità, finge di capire, di volermi far capire e, solo per questo, mi chiede qualcosa in cambio. Non darò niente in cambio. Solo una risata, il più irrispettosa possibile. […] Faranno sempre i seriosi quelli che, se aprono bocca, sono capaci di invertire un andamento di borsa, fregandosene se ciò avverrà per un giorno solo, mentre l'anno, gli anni, le vite continuano a essere sul bordo di un precipizio. L'arma più certa per garantire il perpetuarsi della nostra illusione di libertà è tenerci nella paura sventolando gli incubi dei futuri bui.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

dalla rubrica "Mina per voi" http://minapervoi.vanityfair.it/2012/07/31/1349/, 31 luglio 2012
Citazioni di Mina

“Fin dall'inizio, più di un anno fa, c'era qualche analista di buon senso che credeva alla favola delle armi di distruzione di massa? Era evidente che la guerra in Iraq aveva altri scopi. Destituire quella personcina garbata che si chiama Saddam, spezzare i legami tra il regime di Baghdad e i palestinesi, creare nel cuore del Medio Oriente una possibile democrazia, come elemento scardinante di un pezzo di mondo dominato dall'integralismo. La questione dirimente, su cui non si possono fare analisi a tavolino, è l'esportabilità della democrazia. L'arrivo degli yankees, con il determinante corredo di aiuti economici, aveva saputo riportare libertà e civiltà in Germania, in Italia e in Giappone, le tre nazioni sconfitte nella seconda guerra mondiale. Ma un modello di cambiamento accaduto in passato non è garanzia di successo in altro tempo e altro luogo. Troppo diverse le condizioni di partenza, troppo lontane le mentalità. Certo, gli iracheni non ci hanno accolto con i fiori. Ma davvero qualcuno pensava di rivedere a Baghdad le stesse scene delle ragazze italiane che lanciavano fiori ai soldati americani nel 1944-45? E poi, quante fazioni ci sono dentro l'Iraq? Quante etnie, quante consorterie, quanti interessi? L'errore, che è tragico oltre che ridicolo, è l'illusione di riuscire a imporre, con l'azione delle armi, una logica democratica, a cui il civilissimo Occidente è arrivato dopo secoli di storia complessa. Tra un mese dieci nuovi paesi entreranno nell'UE. Ci sono arrivati non per interventi esterni, ma perché ha agito l'esigenza della libertà. Dall'interno.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Vanity Fair, n. 29, 29 aprile 2004
Citazioni di Mina

“La credenza in una virtualità che funzioni come sostituto dei rapporti umani è una sciocchezza di questi tempi. Noi ci affidiamo alle tecnologie telematiche anche quando ci rendiamo conto che ci stiamo forzando a farlo. Il miracolo del vedere vicino ciò che è lontano e la possibilità di una esplorazione praticamente infinita ci attraggono. La nostra pigrizia e la pubblicità convincente rendono il processo quasi automatico. Soddisfatti al massimo due sensi su cinque, costruiamo la grande illusione. Ma la vista e l'udito sono, nella nostra era, così bistrattati da aver perduto quasi completamente la capacità di differenziare, selezionare, preferire. Sono diventati due poteri maleducati e sgangherati. Chattare fa passare un po' di tempo e ci ingombra in quei pezzi di noi che sono o che lasciamo momentaneamente un po' più liberi e sensibili. […] Mi piacerebbe essere genericamente dissacratoria nei confronti della pratica della virtualità. Economia virtuale, amore virtuale, conoscenze virtuali, cultura virtuale, comunicazione virtuale, partecipazione virtuale. Devi per forza testare quale odore, quale sapore, quale consistenza abbia la persona, prima di decidere se o che ti piace. Solo dopo comparirà il livello di smaterializzazione e idealizzazione che, comunque, tutti adottano soprattutto affrontando il cosiddetto amore. Non un computer, ma il nostro cervello farà sufficiente casino per far sembrare bello ciò che non lo è, vicino ciò che non lo è, accettabile ciò che non lo è. Ma questa è un'altra storia. È la storia della libertà intellettuale e sentimentale che caratterizza la dimensione umana. Questa storia non ha, però, giustificazione di accadere prima di, e a prescindere da, olfatto, gusto e tatto.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Vanity Fair, n. 48, 7 dicembre 2011
Citazioni di Mina

Jared Leto photo

“Mr. Nobody è tutti e nessuno al tempo stesso, un'illusione, il prodotto dei propri sogni. È amore, speranza, paura, vita e morte. Questo è senza dubbio il personaggio più complesso che abbia mai interpretato. È stato complicato mantenere tutte le sue vite concentrate in un unico personaggio senza perdere me stesso.”

Jared Leto (1971) attore, cantautore e musicista statunitense

Su Mr. Nobody
Origine: Citato in Jérôme Jouneaux, Isabelle Duvoisin e Matthieu Rey, Mr. Nobody http://medias.unifrance.org/medias/50/181/46386/presse/mr-nobody-2010-press-kit-2.pdf, Pan-Européenne, Parigi, 2009.

Antony Flew photo
Carlo Michelstaedter photo
Carlo Michelstaedter photo
Erwin Schrödinger photo
Georgi Dimitrov photo
Daniele Capezzone photo