Frasi su maniero
pagina 3

Giordano Bruno photo
Giordano Bruno photo
Douglas Adams photo
Neil Gaiman photo

“Sorrideva nella maniera più convincente.”

I ragazzi di Anansi

Richard Dawkins photo
Albert Einstein photo
Albert Einstein photo
Albert Einstein photo
George Bernard Shaw photo
Carlo Dossi photo
José Saramago photo
Robert Musil photo
Alberto Moravia photo
Aldous Huxley photo
Aldous Huxley photo
Frank Herbert photo
Frank Herbert photo
Paulo Coelho photo
Rudyard Kipling photo
Robert Louis Stevenson photo
Robert Louis Stevenson photo
Milan Kundera photo
Giosue Carducci photo
Velemir Chlebnikov photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Marcel Proust photo
Marcel Proust photo
Arthur Conan Doyle photo
Jonathan Swift photo
Andrzej Sapkowski photo
Ambrose Bierce photo

“Abuso (s. m.). Abuso di potere è l'esercizio dell'autorità in maniera per noi sgradevole.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

2005

Ernst Jünger photo
Ernst Jünger photo
Ernst Jünger photo
Max Weber photo
Giambattista Vico photo
Camillo Boito photo

“[Nei piemontesi] L'amore della verità domina la maniera che o svanisce o si mostra timida e impacciata.”

Camillo Boito (1836–1914) architetto e scrittore italiano

Origine: Il critico, p. IX

Helen Keller photo
John Stuart Mill photo
Karl Marx photo
Karl Marx photo
Karl Marx photo

“Ho quattro uomini addetti ai cavalli che dimorano nelle vicinanze. Il lavoro leggero, che necessita di parecchie braccia, è svolto da bande. I campi richiedono molto lavoro leggero, quale la sarchiatura, la zappatura, alcune operazioni per concimare, la raccolta delle pietre, etc. Che sono effettuate dalle "gangs" o bande organizzate che alloggiano nelle località aperte. La banda consta d'una numero di persone che varia da 10 a 50 persone, donne e bambini d'ambo i sessi, sebbene i ragazzi in genere giunti al tredicesimo anno di età, vadano via e in ultimo bambini di entrambi i sessi. Capo della banda è un capobanda che in ogni caso è un normale operaio agricolo, quasi sempre un cd. ceffo, individuo privo di senso morale, dagli umori instabili, ubriacone ma dotato d'un po' d'intraprendenza e di "savoir faire". Egli recluta la banda, che lavora sotto il suo comando e non sotto il comando del fittavolo. Con questo ultimo in genere stabilisce una paga a cottimo; i suoi introiti, che in media non vanno troppo oltre quelli d'un normale operaio agricolo, dipendono quasi totalmente dalla capacità che egli possiede di smungere dalla sua banda la maggiore quantità possibile di lavoro entro il tempo concordato. I fittavoli si sono accorti che le donne lavorano seriamente soltanto sotto la dittatura di un uomo che donne e bambini quando hanno preso il via effondono le proprie forze vitali in maniera realmente impetuosa, cosa di cui Fourier era già a conoscenza, mentre l'operaio maschio adulto è così perfido da risparmiarle quanto più è possibile. Il capobanda gira da un podere all'altro e in questa maniera è in grado di occupare la propria banda per 6-8 mesi all'anno.”

Libro I, settima sezione, cap. 21, p. 502
Il Capitale

Henry Morton Stanley photo
Voltaire photo

“Che vergogna, che miseria, aver detto che le bestie sono macchine prive di conoscenza e sentimento, che fanno sempre tutto ciò che fanno nella stessa maniera, che non imparano niente, non si perfezionano, ecc. ecc.!”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Bestie; 1968, pp. 108-109
Dizionario filosofico

Benjamin Franklin photo

“Negli affari di questo mondo gli uomini si salvano non per la fede, ma per la diffidenza.”

Benjamin Franklin (1706–1790) scienziato e politico statunitense

Origine: Da La maniera di farsi ricco.

Ernest Hemingway photo
William Osler photo
Baldassarre Castiglione photo
Ivan Sergeevič Turgenev photo
Sammy Davis Jr. photo
Pëtr Il'ič Čajkovskij photo
William Somerset Maugham photo
Jane Austen photo
Thomas Merton photo
Arthur C. Clarke photo

“L'unica maniera di scoprire i limiti del possibile è di oltrepassarli e finire nell'impossibile.”

Arthur C. Clarke (1917–2008) autore di fantascienza e inventore britannico

da Profiles of the Future

Elias Canetti photo

“Non c'è bisogno che vi ricordi [discorso di Kien ai libri della sua biblioteca] in modo particolareggiato la storia antichissima e superba delle vostre sofferenze. Scelgo soltanto un esempio per mostrarvi in maniera persuasiva quanto vicini siano odio e amore. La storia d'un paese che tutti noi in egual misura veneriamo, di un paese in cui voi avete goduto delle più grandi attenzioni e dell'affetto più grande, di un paese in cui vi si è tributato persino quel culto divino che ben meritate, narra un orribile evento, un crimine di proporzioni mitiche, perpetrato contro di voi da un sovrano diabolico per suggerimento di un consigliere ancor più diabolico. Nell'anno 213 avanti Cristo, per ordine dell'imperatore cinese Shi Hoang-ti − un brutale usurpatore che ebbe l'ardire di attribuire a se stesso il titolo di "Primo, Augusto, Divino" − vennero bruciati tutti i libri esistenti in Cina. Quel delinquente brutale e superstizioso era per parte sua troppo ignorante per valutare esattamente il significato dei libri sulla base dei quali veniva combattuto il suo tirannico dominio. Ma il suo primo ministro Li-Si, un uomo che doveva tutto ai propri libri, e dunque uno spregevole rinnegato, seppe indurlo, con un abile memoriale, a prendere questo inaudito provvedimento. Era considerato delitto capitale persino parlare dei classici della poesia e della storia cinese. La tradizione orale doveva venire estirpata a un tempo con quella scritta. Venne esclusa dalla confisca solo una piccola minoranza di libri; quali, potete facilmente immaginare: le opere di medicina, farmacopea, arte divinatoria, agricoltura e arboticoltura − cioè tutta una marmaglia di libri di puro interesse pratico. «Confesso che il puzzo di bruciato dei roghi di quei giorni giunge ancor oggi alle mie narici. A che giovò il fatto che tre anni più tardi a quel barbaro imperatore toccasse il destino che s'era meritato? Morì, è vero, ma ai libri morti prima di lui ciò non arrecò alcun giovamento. Erano bruciati e tali rimasero. Ma non voglio tacere quale fu, poco dopo la morte dell'imperatore, la fine del rinnegato Li-Si. Il successore al trono, che aveva ben capito la sua natura diabolica, lo destituì dalla carica di primo ministro dell'impero che egli aveva rivestito per più di trent'anni. Fu incatenato, gettato in prigione e condannato a ricevere mille bastonate. Non un colpo gli venne risparmiato. Fu costretto a confessare mediante la tortura i suoi delitti. Oltre all'assassinio di centinaia di migliaia di libri aveva infatti sulla coscienza anche altre atrocità. Il suo tentativo di ritrattare più tardi la propria confessione fallì. Venne segato in due sulla piazza del mercato della città di Hien-Yang, lentamente e nel senso della lunghezza, perché in questo modo il supplizio dura più a lungo; l'ultimo pensiero di questa belva assetata di sangue fu per la caccia. Oltre a ciò non si vergognò di scoppiare in lacrime. Tutta la sua stirpe, dai figli a un pronipote di appena sette giorni, sia donne che uomini, venne sterminata: tuttavia, invece di essere condannati al rogo, come sarebbe stato giusto, ottennero la grazia di venir passati a fil di spada. In Cina, il paese in cui la famiglia, il culto degli antenati, il ricordo delle singole persone sono tenuti così in gran conto, nessuna famiglia a mantenuto viva la memoria del massacratore Li-Si; solo la storia l'ha fatto, proprio quella storia che l'indegna canaglia, più tardi finita come ho detto, aveva voluto distruggere.”

1981, pp. 98-99
Auto da fé

Maksim Gor'kij photo
Andy Roddick photo
Bud Collins photo

“Avete letto tutte le critiche che sono state scritte contro McEnroe, ma nonostante le sue cattive maniere, lui non ha ucciso nessuno né ha rapinato una banca.”

Bud Collins (1929–2016) giornalista e conduttore televisivo statunitense

Origine: Questo fu il preambolo alla telecronaca della finale di Wimbledon 1981 tra Borg e McEnroe, per cui Collins fu tanto criticato. In quell'edizione infatti McEnroe insultò più volte gli arbitri e i giudici di linea con parole pesanti (citato in Malcolm Folley, Borg vs. McEnroe. la più grande rivalità del tennis moderno, Effepi Libri, 2006, p. 37 http://books.google.it/books?id=_ArUWRRxCuUC&lpg=PP1&pg=PA37, ISBN 0-7553-1360-7).

Giovanni Battista Passeri photo
Madonna (cantante) photo
Lev Nikolajevič Tolstoj photo
Papa Giovanni Paolo II photo
Giovanni Battista Niccolini photo
Gilbert Keith Chesterton photo
Gilbert Keith Chesterton photo
Gilbert Keith Chesterton photo

“[San Francesco] non confondeva la folla con i singoli uomini. Ciò che distingue questo autentico democratico da qualunque altro semplice demagogo è che egli mai ingannò o fu ingannato dall'illusione della suggestione di massa. Qualunque fosse il suo gusto per i mostri, egli non vide mai dinanzi a sé una bestia dalle molteplici teste. Vide unicamente l'immagine di Dio, moltiplicata ma mai ripetitiva. Per lui un uomo era sempre un uomo, e non spariva tra la folla immensa più che in un deserto. […] Nessun uomo guardò negli occhi bruni ardenti senza essere certo che Francesco Bernardone si interessasse realmente a lui, alla sua vita intima, dalla culla alla tomba, e che venisse da lui valutato e preso in considerazione. […] Ora, per questa particolare idea morale e religiosa non c'è altra espressione esteriore che quella di "cortesia". "Interessamento" non può esprimerla, perché non è un semplice entusiasmo astratto; "beneficenza" nemmeno, perché non è una semplice compassione. Può solo essere comunicata da un comportamento sublime, che può appunto dirsi cortesia. Possiamo dire, se vogliamo, che San Francesco, nella scarna e povera semplicità della sua vita, si aggrappò a un unico cencio della vita del lusso: le maniere di corte. Ma mentre a corte c'è un solo re e una folla di cortigiani, nella sua storia c'era un solo cortigiano attorniato da centinaia di re.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

cap. VI, p. 73
Francesco d'Assisi

Gustave Thibon photo
Papa Francesco photo

“La verità cristiana è attraente e persuasiva perché risponde al bisogno profondo dell'esistenza umana, annunciando in maniera convincente che Cristo è l'unico Salvatore di tutto l'uomo e di tutti gli uomini.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Citazioni tratte da discorsi, Udienza a tutti i Cardinali http://www.vatican.va/holy_father/francesco/speeches/2013/march/documents/papa-francesco_20130315_cardinali_it.html, Sala Clementina, 15 marzo 2013

Vincenzo de' Paoli photo
Carl Schmitt photo
Friedrich Schleiermacher photo
Publio Virgilio Marone photo

“Finché il re è sano e salvo, tutte [le api] la pensano in egual maniera, | ma, perduto il re, il patto è infranto.”

IV, 212-213
Rege incolumi mens omnibus una est; | amisso rupere fidem.
Georgiche

Charles de Brosses photo

“Quanto a Canaletto, la sua specialità è di dipingere le vedute di Venezia; in questo genere supera tutto ciò che è mai esistito. La sua maniera è luminosa, gaia, viva, trasparente e mirabilmente minuziosa. Gli inglesi hanno a tal punto viziato questo artista, offrendogli per i suoi quadri tre volte di più di quanto ne chieda egli stesso, che non è più possibile comprar nulla da lui.”

Charles de Brosses (1709–1777) magistrato, filosofo e linguista francese

Lettres familières écrites d'Italie en 1739 et 1740
Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pp. 181 – 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\CAG\0608462 http://id.sbn.it/bid/LIG0013537

Richard Matheson photo

“Tempo, fammi un ultimo favore. Fermati su questo momento sublime, in maniera che io possa viverlo per sempre.”

Richard Matheson (1926–2013) scrittore e sceneggiatore statunitense

da Appuntamento nel tempo, traduzione di Vittorio Curtoni, Mondadori

Francesco De Gregori photo
Richard Adams photo

“Gli animali non si comportano come gli uomini" disse. "Se devono battersi, si battono. Se devono uccidere, uccidono. Ma non usano la loro intelligenza per trovare la maniera di arrecar danni alle altre creature, di avvelenar loro la vita. Essi hanno dignità, hanno animalità”

Richard Adams (1920–2016) scrittore e glottoteta britannico

cap. 27, Non se lo può immaginare chi non c'è stato)
Variante: Gli animali non si comportano come gli uomini. Se devono battersi, si battono. Se devono uccidere, uccidono. Ma non usano la loro intelligenza per trovar la maniera di arrecar danni alle altre creature, di avvelenar loro la vita. Essi hanno dignità, hanno animalità.

Giovanni Baglione photo

“Michelagnolo Amerigi fu uomo satirico e altiero; e usciva tal'ora a dir male di tutti li pittori passati e presenti per insigni che si fussero, poiché a lui pareva d'aver solo con le sue opere avanzati tutti gli altri della sua professione […] molti giovani ad essempio di lui si danno a imitare una testa del naturale, e non studiando né fondamenti del disegno e della profondità dell'arte, solamente del colorito appagansi, onde non sanno mettere due figure insieme, né tessere istoria veruna, per non comprendere la bontà di sì nobil'arte.
Fu Michelagnolo, per soverchio ardimento di spiriti, un poco discolo, e tal'ora cercava occasione di fiaccarsi il collo o di mettere a sbaraglio l'altrui vita. Pratticavano spesso in sua compagnia uomini per natura anch'essi brigosi; e ultimamente affrontatosi con Ranuccio Tomassoni giovane di molto garbo, per certa differenza di giuoco di palla a corda, sfidaronsi, e venuti all'armi, caduto a terra Ranuccio, Michelagnolo gli tirò una punta, e nel pesce della coscia feritolo, il diede a morte. Fuggirono tutti da Roma, e Michelagnolo andossene a Pellestrina, ove dipinse una S. Maria Maddalena. E d'indi giunse a Napoli, e quivi operò molte cose.
[…] Se Michelagnolo Amerigi non fusse morto sì presto, averia fatto gran profitto nell'arte per la buona maniera che presa avea nel colorire del naturale; benché egli nel rappresentar le cose non avesse molto giudicio di scegliere il buono e lasciare il cattivo. Nondimeno lasciò gran credito e più si pagavano le sue teste che l'altrui istorie, tanto importa l'aurea popolare, che non giudica con gli occhi ma guarda con l'orecchie. E nell'Accademia il suo ritratto è posto.”

Giovanni Baglione (1566–1643) pittore italiano

da Le Vite dè Pittori, Scultori et Architetti, Roma, 1642

Francesco Rosi photo

“Un film incide in maniera limitata sulle situazioni reali. Ma qualcosa lascia nelle coscienze. Ne sono del tutto convinto; e, pur senza farci illusioni, senza mitizzare il nostro mestiere, sono della medesima opinione gli autori che si dedicano a un cinema "partecipante" se non proprio "militante”

Francesco Rosi (1922–2015) regista italiano

e in tale categoria metto Prova d'orchestra di Fellini). Abbiamo contribuito, con le nostre riflessioni, analisi, descrizioni di comportamenti, alla politica del paese. I governanti italiani, proprio per questo, non hanno mai amato veramente il nostro cinema e, di fatto, si sono rifiutati di aiutarlo. Eppure, esso è stato fra le poche cose valide che abbiamo esportato. Certo, un film non avrà mai le possibilità che sono proprie di altri meccanismi di persuasione. Ma esprime, se non altro, una volontà di intervenire in cose che ci riguardano da vicino. La politica la devono fare solo i politici di professione, forse? No; la dobbiamo fare tutti e spesso i cineasti, come gli scrittori, sono riusciti a precedere i politici. (da Il mestiere del narratore (conversazione con Francesco Rosi), p. 29)

Vincenzo Monti photo
Federico Buffa photo
Alessandro Del Piero photo
Jean-Marie Lustiger photo

“Per ogni cristiano, la testimonianza della verità prende, in maniera visibile o oscura, la forma di una passione.”

Jean-Marie Lustiger (1926–2007) cardinale e arcivescovo cattolico francese

Testimoniare la verità

Tony Blair photo
Albert Vanhoye photo
Tim Powers photo
Roberto Bolaño photo
George Steiner photo
David Grossman photo
Papa Benedetto XVI photo
Papa Benedetto XVI photo

“Con lo sguardo dell'artista, Michelangelo vedeva già nella pietra che gli stava davanti l'immagine-guida che nascostamente attendeva di venir liberata e messa in luce. Il compito dell'artista – secondo lui – era solo quello di toglier via ciò che ancora ricopriva l'immagine. Michelangelo concepiva l'autentica azione artistica come un riportare alla luce, un rimettere in libertà, non come un fare. La stessa idea applicata però all'ambito antropologico, si trovava già in san Bonaventura, il quale spiega il cammino attraverso cui l'uomo diviene autenticamente se stesso, prendendo lo spunto dal paragone con l'intagliatore di immagini, cioè con lo scultore. Lo scultore non fa qualcosa, dice il grande teologo francescano. La sua opera è invece una ablatio: essa consiste nell'eliminare, nel togliere via ciò che è inautentico. In questa maniera, attraverso la ablatio, emerge la nobilis forma, cioè la figura preziosa. Così anche l'uomo, affinché risplenda in lui l'immagine di Dio, deve soprattutto e prima di tutto accogliere quella purificazione, attraverso la quale lo scultore, cioè Dio, lo libera da tutte quelle scorie che oscurano l'aspetto autentico del suo essere, facendolo apparire solo come un blocco di pietra grossolano, mentre invece inabita in lui la forma divina.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

citata in Paolo Gulisano, Tolkien. Il mito e la grazia, Ancora, Milano 2007, p. 134

Papa Benedetto XVI photo

“In questi incontri divenne perfettamente chiaro che Europa solo in maniera del tutto secondaria è un concetto geografico: l'Europa non è un continente nettamente afferrabile in termini geografici, ma è invece un concetto culturale e storico.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dalla lectio magistralis tenuta nella Biblioteca del Senato, 13 maggio 2004; citato in zenit.org http://www.zenit.org/article-188?l=italian

Papa Benedetto XVI photo
Giuseppe Signori photo