Frasi sulla patria
pagina 3

Haile Selassie photo
Haile Selassie photo

“Nessuna nazione può dividersi al suo interno e rimanere potente.”

Haile Selassie (1892–1975) negus neghesti etiope

Citazioni tratte dai discorsi

Kim Il-sung photo
Haile Selassie photo

“Il Portogallo è una delle nazioni amiche con la quale l'Etiopia ha contatti sin dalla fine del quindicesimo secolo.”

Haile Selassie (1892–1975) negus neghesti etiope

Citazioni tratte dai discorsi

Flavio Claudio Giuliano photo
Patrice Lumumba photo
Jean Giraudoux photo

“Le nazioni, come gli uomini, muoiono di impercettibili scortesie.”

La guerra di Troia non si farà
Origine: Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X

Aung San Suu Kyi photo
Recep Tayyip Erdoğan photo
Amílcar Cabral photo
Mu'ammar Gheddafi photo
John Ruskin photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Harvey Milk photo
Wolfgang Amadeus Mozart photo
Jim Morrison photo
John Ruskin photo
Joseph Addison photo
Edmund Burke photo
David Lloyd George photo
Anthelme Brillat-Savarin photo

“Il destino delle Nazioni dipende dal modo con cui si nutrono.”

Anthelme Brillat-Savarin (1755–1826) giurista, politico, gastronomo

Fisiologia del Gusto

Alexis De Tocqueville photo
Stalin photo

“So quanto la nazione tedesca ami il proprio Führer, [Adolf Hitler] pertanto è mio dovere brindare alla salute di questo grande uomo.”

Stalin (1879–1953) uomo politico sovietico

Origine: Brindisi levato da Stalin in onore di Adolf Hitler nel corso del banchetto offerto dalle massime autorità sovietiche alla delegazione diplomatica tedesca, guidata da Joachim von Ribbentrop, subito dopo la conclusione del Patto di non aggressione fra Germania ed Unione Sovietica, firmato a Mosca il 23 agosto 1939. John Lukacs, L'attacco alla Russia, Edizioni Corbaccio S.r.L., Luino, 2008 ISBN 978-88-7972-873-7.

Calvin Coolidge photo
Lyndon Baines Johnson photo
Henry Kissinger photo

“È difficile che la fiducia di altre Nazioni in un Paese sia superiore a quella che il Paese ha di sé.”

Henry Kissinger (1923–2023) politico statunitense

1980, p. 57
Gli anni alla Casa Bianca

Wilhelm Von Humboldt photo

“Una nazione non può essere mai abbastanza matura per una Costituzione sistematicamente elaborata secondo puri principi di ragione.”

Wilhelm Von Humboldt (1767–1835) linguista, diplomatico e filosofo tedesco

da Idee sulla costituzione dello Stato, occasionate dalla nuova Costituzione francese, 1791

Luciano De Crescenzo photo
Simone Weil photo
Nikola Tesla photo

“Le lotte fra individui, come fra governi e nazioni, derivano invariabilmente da incompresioni, intese nel senso più ampio del termine.”

Nikola Tesla (1856–1943) fisico, inventore e ingegnere serbo naturalizzato statunitense

citato in Assassin's Creed II da affermazioni vere

Paolo Mantegazza photo
Paolo Mantegazza photo
Paolo Mantegazza photo
Albert Einstein photo
Albert Einstein photo
Albert Einstein photo
Albert Einstein photo
Albert Einstein photo
Albert Einstein photo
George Bernard Shaw photo
José Saramago photo
William Shakespeare photo
William Shakespeare photo
Jack London photo
Rudyard Kipling photo
Oscar Wilde photo

“Il patriottismo è il vizio delle nazioni.”

Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese

Aforismi

Stanisław Jerzy Lec photo
Ralph Waldo Emerson photo
Herman Melville photo
Ezra Pound photo

“Il miglior governo è (naturalmente?) quello che attiva il meglio dell'intelligenza della nazione.”

Ezra Pound (1885–1972) poeta, saggista e traduttore statunitense

Aforismi e detti memorabili

Ezra Pound photo

“Se la letteratura di una nazione declina, la nazione si atrofizza e decade.”

Ezra Pound (1885–1972) poeta, saggista e traduttore statunitense

Origine: Aforismi e detti memorabili, p. 58

Novalis photo
George Orwell photo
Niccolò Tommaseo photo
William Seward Burroughs photo

“La difficile primavera del 1988. Con il pretesto del controllo delle droghe stati polizieschi oppressivi sono stati messi su in tutto il mondo occidentale. La programmazione precisa del pensiero emozione e impressioni sensoriali apparenti secondo la tecnologia descritta nel bollettino 2332 mette gli stati polizieschi in grado di mantenere una facciata democratica dietro la quale denunciano a gran voce come criminali, pervertiti e drogati tutti quelli che si oppongono alla macchina di controllo. Eserciti underground operano nelle grandi città disturbando la polizia con informazioni false attraverso telefonate e lettere anonime. […] Malgrado i diversi scopi e formazioni dei suoi membri costituenti l'underground è d'accordo sugli obiettivi base. Intendiamo marciare contro la macchina della polizia dappertutto. Intendiamo distruggere la macchina della polizia e tutti i suoi archivi. Intendiamo distruggere tutti i sistemi verbali dogmatici. La cellula familiare e le sue cancerose espansioni in tribù, paesi, nazioni noi la sradicheremo alle sue radici vegetali. Non vogliamo più sentire nessuna storia di famiglie, storia di madre, storia di padre, storia di poliziotto, storia di prete, storia di paese o storia di partito. Per dirla in parole povere noi abbiamo sentite abbastanza stronzate.”

«Mamma ed io si vorrebbe sapere»; 1979, pp. 130-131
Ragazzi selvaggi

Jorge Amado photo
Albert Camus photo
Paul-louis Courier photo
Anatole France photo
Jonathan Swift photo
Ambrose Bierce photo

“Confine (s. m.). In politica, la linea immaginaria fra due nazioni che separa gli immaginari diritti dell'una dagli immaginari diritti dell'altra.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 52
Dizionario del diavolo

Jean Paul photo
Giambattista Vico photo

“Il senso comune è un giudizio senz'alcuna riflessione, comunemente sentito da tutto un ordine, da tutto un popolo, da tutta una nazione, o da tutto il gener umano.”

Giambattista Vico (1668–1744) filosofo, storico e giurista italiano

libro I, II, 12; p. 40
Principj di scienza nuova

Joseph De Maistre photo
John Maynard Keynes photo

“Le persone timide in posizione di responsabilità sono un passivo per la nazione.”

John Maynard Keynes (1883–1946) economista britannico

Origine: Da un'intervista del 14 novembre 1979; citato in Federico Caffè, Scritti quotidiani, Manifestolibri, Roma, 2007, p. 128.

Francois Quesnay photo
Francois Quesnay photo
Francois Quesnay photo

“Che si mantenga una completa libertà di commercio; POICHÉ LA POLITICA DEL COMMERCIO INTERNO E ESTERNO PIÙ SICURA, PIÙ ESATTA, PIÙ PROFICUA ALLA NAZIONE E ALLO STATO CONSISTE NELLA PIENA LIBERIA DELLA CONCORRENZA.”

Francois Quesnay (1694–1774) economista, medico e naturalista francese

Origine: Da Massime generali del governo economico, XXV, in Miglio 2001, p. 60.

Francois Quesnay photo
Ferdinando Galiani photo

“Molte volte le calamità distruggono le nazioni senza risorgimento, ma talvol­ta sono principio di risorgimento e di riordinamento di esse. Tutto dipende da come si ristorano.”

Ferdinando Galiani (1728–1787) economista

citato da Gian Antonio Stella sul Corriere della sera http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_08/eroi_vecchi_camion_stella_7aa978c2-23fc-11de-a75a-00144f02aabc.shtml, 8 aprile 2009

Milton Friedman photo
Karl Marx photo
Henri de Saint-Simon photo

“[…] L'Europa avrebbe la migliore organizzazione possibile se tutte le nazioni che comprende, governata ciascuna da un proprio Parlamento, riconoscessero la supremazia di un Parlamento generale […]. Il Governo europeo, come i governi nazionali, non può agire senza una volontà comune a tutti i suoi membri.”

Henri de Saint-Simon (1760–1825) filosofo francese

da H. Saint Simon, De la réorganisation de la société européenne, Paris, 1814, p. 39 e ss., citato in Le relazioni esterne dell'Unione europea nel nuovo millennio, a cura di Luigi Simone, p. 218.

Ernest Renan photo
Ernest Renan photo
Vincenzo Gioberti photo
Giacomo Leopardi photo
Giacomo Leopardi photo

“Gl'italiani non hanno costumi: essi hanno delle usanze. Così tutti i popoli civili che non sono nazioni.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

2923, 9 luglio 1823; 1898, Vol. V, p. 80

Giacomo Leopardi photo

“È una mole di 4526 facce lunghe e larghe mezzanamente, tutte vergate di man dell'autore, d'una scrittura spesso fitta, sempre compatta, eguale, accurata, corretta. Contengono un numero grandissimo di pensieri, appunti, ricordi, osservazioni, note, conversazioni e discussioni, per così dire, del giovine illustra con se stesso su l'animo suo, la sua vita, le circostanze; a proposito delle sue letture e cognizioni; di filosofia, di letteratura, di politica; su l'uomo, su le nazioni, su l'universo; materia di considerazioni più ampia e variata che non sia la solenne tristezza delle operette morali; considerazioni poi liberissime e senza preoccupazioni, come di tale che scriveva giorno per giorno per sé stesso e non per gli altri, intento, se non a perfezionarsi, ad ammaestrarsi, a compiangersi, a istoriarsi. Per sé stesso notava e ricordava il Leopardi, non per il pubblico: ciò non per tanto gran conto ei doveva fare di questo suo ponderoso manoscritto, se vi lavorò attorno un indice amplissimo e minutissimo, anzi più indici, a somiglianza di quelli che i commentatori olandesi e tedeschi solevano apporre alle edizioni dei classici. Quasi ogni articolo di quella organica enciclopedia è segnato dell'anno del mese e del giorno in cui fu scritto, e tutta insieme va dal luglio del 1817 al 4 dicembre del 1832; ma il più è tra il '17 e il '27, cioè dei dieci anni della gioventù più feconda e operosa, se anche trista e dolente.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

Giosuè Carducci

Johann Gottlieb Fichte photo
Georg Wilhelm Friedrich Hegel photo
Maximilien Robespierre photo
Maximilien Robespierre photo
George Bush photo

“Col passare degli anni, la maggioranza degli americani è stata in grado di tornare a vivere una vita normale, come prima dell'undici settembre. Ma io no. Ogni mattina ho ricevuto i briefing sulle minacce alla nostra nazione. E ho giurato che avrei fatto tutto quanto in mio potere per mantenerci al sicuro.”

George Bush (1946) 43º presidente degli Stati Uniti d'America

citato in Christian Rocca, Bush è il presidente peggiore degli ultimi 50 anni o ha salvato l'occidente? http://www.camilloblog.it/archivio/2009/01/17/bush-e-il-presidente-peggiore-degli-ultimi-50-anni-o-ha-salvato-loccidente/, Il Foglio, 17 gennaio 2009

Napoleone Bonaparte photo

“È tempo che anche l'Italia vada annoverata fra le nazioni libere e potenti.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

Origine: Citato in Herbert Fisher, Napoleone.

Napoleone Bonaparte photo

“L'Inghilterra è una nazione di bottegai.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 333
Attribuite

Dmitrij Sergejevič Merežkovskij photo
Georges Bernanos photo
George H. W. Bush photo

“Non credo che gli atei dovrebbero essere considerati cittadini, né tantomeno patrioti. Questa è una nazione timorata di Dio.”

George H. W. Bush (1924–2018) 41º presidente degli Stati Uniti d'America

, 27 agosto 1987

Franklin Delano Roosevelt photo

“Più che una fine della guerra, vogliamo una fine dei principi di tutte le guerre.”

Franklin Delano Roosevelt (1882–1945) 32º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Messaggio radiofonico alla nazione per il Jefferson Day, 13 aprile 1945.

David Ben-Gurion photo

“La terra di Israele fu la culla del popolo ebraico.
Qui fu formata la sua entità spirituale, religiosa e nazionale. Qui esso conquistò l'indipendenza e creò una civiltà di significato nazionale ed universale.
Qui esso scrisse e dette la Bibbia al mondo.
Esiliato dalla Palestina, il popolo giudaico rimase ad essa fedele in tutti i paesi della sua dispersione, non cessando mai di pregare e di sperare per il ritorno e per la restaurazione della propria libertà nazionale.
Spinti da questa storica associazione, gli Ebrei lungo tutti i secoli si sforzarono di tornare alla terra dei loro padri e di recuperare la dignità di Stato.
In decenni recenti sono ritornati in massa.
Essi hanno bonificato il deserto, fatto rivivere la loro lingua, costruito città e villaggi e stabilito una comunità vigorosa ed in continua espansione, con una propria vita economica e culturale.
Cercarono pace, ma erano preparati a difendersi.
Recarono la benedizione del progresso a tutti gli abitanti del paese.
Dopo che numerosi congressi internazionali riconobbero lo storico legame del popolo ebraico con la Palestina e dopo che la persecuzione nazista inghiottì milioni di Ebrei in Europa, risultò ancor più chiara l'urgenza della costituzione di uno stato ebraico capace di risolvere il problema della mancanza di patria per gli Ebrei, aprendo le porte a tutti gli Ebrei ed innalzando il popolo ebraico al livello degli altri popoli nella famiglia delle nazioni.
Il 29 novembre 1947 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una decisione a favore della fondazione di uno Stato Ebraico indipendente in Palestina ed invitato gli abitanti del paese a prendere le misure richieste da parte loro per attuare il piano. Questo riconoscimento, da parte delle Nazioni Unite, del diritto al popolo ebraico di stabilire un proprio stato indipendente non può essere annullato.”

David Ben-Gurion (1886–1973) politico israeliano

da Proclamazione dell'indipendenza, 1948

Vivekananda photo
Margaret Thatcher photo
Margaret Thatcher photo
Margaret Thatcher photo
Margaret Thatcher photo

“Ho assunto la carica con un deliberato intento: cambiare la Gran Bretagna da società dipendente a società autosufficiente, da una nazione "dare-a-me" ad una nazione "fai-da-te". Una Gran Bretagna "alzati e fai", invece di una Gran Bretagna "siediti e aspetta."”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

(dal discorso al convegno "Small Business Bureau", 8 febbraio 1984)
I came to office with one deliberate intent: to change Britain from a dependent to a self-reliant society — from a give-it-to-me, to a do-it-yourself nation. A get-up-and-go, instead of a sit-back-and-wait-for-it Britain.
Premiership, Secondo mandato come primo ministro
Origine: Citato in MargaretThatcher.org http://www.margaretthatcher.org/document/105617, documento n.° 105617

Margaret Thatcher photo
Margaret Thatcher photo

“Nel corso della mia vita tutti i nostri problemi sono venuti dal continente europeo e tutte le soluzioni sono venute dalle nazioni di lingua inglese in tutto il mondo.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

nel discorso ai Tories scozzesi nel 1999
In my lifetime all our problems have come from mainland Europe and all the solutions have come from the English-speaking nations across the world.
Post-premiership

Joseph Roth photo