Origine: Da A Pietroburgo ci incontreremo di nuovo, traduzione di Angelo Maria Ripellino; citato in Incontrarsi a Pietroburgo. Osip Mandel’štam https://www.quotidiano.net/blog/marchi/incontrarsi-a-pietroburgo-osip-mandelstam-83.34023, Quotidiano.net, 26 dicembre 2015.
Frasi sulla notte
pagina 8
da Requiem per i grandi numeri, n.5
Tutto sta per cambiare
“La notte è un momento più tranquillo per lavorare. Aiuta a pensare.”
E buona notte.
“L'arte può addolcire. Le parole non possono placare la Notte.”
Tempesta Elettrica
“Benvenuti nella profonda buona tenebrosa Notte Americana.”
Tempesta Elettrica
Celebration of the Lizard
Tempesta Elettrica
“Il sonno è un'oceanica profondità immersa in ogni notte.”
I Signori e Le Nuove Creature
“Alcuni nascono per la dolce gioia, altri per la notte senza fine.”
Canzoni
“Amore è stare sveglio tutta la notte con un bambino ammalato. O con un adulto molto in salute.”
da Attorno a me il mio spettro notte e giorno, in Manoscritto Rossetti, 2000
Versi e Canti
“Nascono alcuni al soave diletto, | Nascono alcuni ad infinita notte.”
da Presagi di innocenza; citato in Nadine Gordimer, Il salto, traduzione di Franca Cavagnoli, Feltrinelli, 1992, p. 50
Versi e Canti
“L'Arte è fatta per turbare, la Scienza rassicura.”
da Il giorno e la notte, a cura di M. Revol Cappelletti, Robin Edizioni, 2002
“Mi piace la regola che corregge l'emozione. Mi piace l'emozione che corregge la regola.”
da Il giorno e la notte
La cosa più bella di Firenze è McDonald's
Origine: Da So we'll go no more a-roving, in Poesie, 1817
Origine: Il mio primo viaggio, p. 16
Origine: Il mio primo viaggio, p. 85
Origine: Attesa di Dio, Riflessioni sull'utilità degli studi scolastici, al fine dell'amore di Dio, p. 71
Origine: Da una lettera ad un amico teologo del 1717; citato in Il Vesuvio, Pierro Gruppo Editori Campani, Napoli, 2000.
The Martian Chronicles
Cronache Marziane
Variante: C'era come un odore di Tempo, Nell'aria della notte. Tomàs sorrise all'idea, continuando a rimuginarla. Era una strana idea. E che odore aveva il Tempo, poi? Odorava di polvere, di orologi e di gente. E che suono aveva il Tempo? Faceva un rumore di acque correnti nei recessi bui d'una grotta, di voci querule, di terra che risuonava con un tonfo cavo sui coperchi delle casse, e battere di pioggia. E, per arrivare alle estreme conseguenze: che aspetto aveva il Tempo? Era come neve che cade senza rumore in una camera buia, o come un film muto in un'antica sala cinematografica, cento miliardi di facce cadenti come palloncini di capodanno, giù, sempre più giù, nel nulla. Così il tempo odorava, questo era il rumore che faceva, era così che appariva. E quella notte – Tomàs immerse una mano nel vento fuori della vettura – quella notte tu quasi lo potevi toccare, il Tempo.
(Cronache Marziane, trad. Giorgio Monicelli)
Majikthise e Vroomfondel
Serie della Guida galattica per gli autostoppisti, La guida galattica per gli autostoppisti
“18 ottobre 1917. Paura della notte. Paura della non-notte.”
da III quaderno; 1988
Quaderni in ottavo
da Lo stesso incanto
Album di versi antichi
“La notte porta consiglio. A condizione che si dorma.”
La volpe e l'uva
“Chi non vede il fratello nella notte, nella notte non può vedere se stesso.”
'Faustus: "O lente, lente currite, noctis equi!"<br ></ref> The stars move still, time runs, the clock will strike,
The devil will come, and Faustus must be damn'd.
O, I'll leap up to my God! — Who pulls me down? —
See, see, where Christ's blood streams in the firmament!
One drop would save my soul, half a drop: ah, my Christ! —
Ah, rend not my heart for naming of my Christ!
Yet will I call on him: O, spare me, Lucifer! —
Where is it now? 'tis gone: and see, where God
Stretcheth out his arm, and bends his ireful brows!
La tragica storia del Dottor Faust, Atto V, Scena II
Origine: Verso ripreso da: Ovidio (Amores, I, 13, 40) (1994)
Lorenzo: atto V, scena I
Il mercante di Venezia
Variante: Nulla v’è di così insensibile, brutale o scatenato dalla rabbia che la musica, finché se ne prolunghi l’eco, non trasformi nella sua stessa natura. Colui che non può contare su alcuna musica dentro di sé, e non si lascia intenerire dall’armonia concorde di suoni dolcemente modulati, è pronto al tradimento, agli inganni e alla rapina: i moti dell’animo suo sono oscuri come la notte, e i suoi affetti tenebrosi come l’Erebo. Nessuno fidi mai in un uomo simile.
Origine: Citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 623.
Le città del silenzio, cap. I, vv. 55-63
da Poesie di Natale citato in Frederic Ewen, Bertold Brecht
Origine: Serie del Mondo Disco, 8. A me le guardie! (1989), p. 56
Il terzo uomo, 1996
La cifra
Origine: Da Il Barone von Xanten, in Intrusi nella notte ed altri racconti, a cura di Laura Serra, Mondadori, Milano, 1997, p. 175. ISBN 978-88-04-40735-5
“I più disperati sono i canti più belli | e ne so d'immortali che sono puri singhiozzi.”
(da La notte di maggio, in Poesie nuove)
I più disperati sono i canti più belli. Ne conosco di immortali che sono dei veri singhiozzi.
“Non invocare aiuto di notte. Potresti svegliare i vicini.”
Pensieri spettinati
Origine: Da Nature, cap. 1.
Origine: citato in Allen Ginsberg, Jukebox all'idrogeno, a cura di Fernanda Pivano, Ugo Guanda Editore, 2001