Frasi su radice
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“Una lacrima ha radici più profonde di un sorriso.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Al culmine della disperazione

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“Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall'indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.”

The Shadow of the Wind
L'ombra del vento
Variante: Nulla alimenta l'oblio più di una guerra, Daniel.
Le guerre negano la memoria, dissuadendoci dall'indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome ed un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.

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“L'Inter è Milano, i tifosi dell'Inter sono sempre stati considerati i milanesi veri. L'Inter ha sempre rappresentato l'orgoglio dello sport milanese, ha più radici l'Inter per la città che il Milan anche se poi, comunque, anche la squadra rossonera ha fatto bene.”

Massimo Moratti (1945) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Ambrogino d'Oro all'Inter Moratti: "Rivinciamo tutto" http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/02-03-2011/ambrogino-d-oro-inter-80342466859.shtml, Gazzetta.it, 2 marzo 2011.

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“Il potere reale è come un grande albero frondoso; se gli spunti la cima o gli tagli i rami più grossi, e gli lasci stare gli altri rami e la radice, crescerà ancora e riprenderà nuova forza.”

Gerrard Winstanley (1609–1676) religioso e politico britannico

da A new year's gift for the parliament and army, 1649
Origine: citato in George Rudé, Robespierre, traduzione di Maria Lucioni, Editori Riuniti, Milano 1981.

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“Ogni diniego si droga di verità parziali.”

Adrienne Rich (1929–2012) poetessa e saggista statunitense

Origine: Da Lo spacco alla radice – Estro, Firenze, a cura di L. Borghi.

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“È ormai pacifico essere Carlo Gesualdo, il principe di Venosa, uno dei più grandi polifonisti di tutti i tempi; e contendere a Monteverdi (Marenzio, morto a soli quarantasei anni, mancò per pochi mesi l'ingresso nel nuovo secolo) la palma di più importante musicista a cavallo fra Cinque e Seicento, di massimo esponente dell'aurorale Barocco le radici del quale si sprofondano nel linguaggio, nello stile, nella stessa concezione del suono, del pieno Rinascimento.”

Paolo Isotta (1950–2021) critico musicale e scrittore italiano

Origine: Da Il principe della musica che fece uccidere la moglie https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/06/principe_della_musica_che_fece_co_0_9402068236.shtml, Corriere della Sera, 6 febbraio 1994, p. 21.

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“L'origine cristiana dell'Europa è una evidenza storica. Se l'Europa ignora le sue radici cristiane cesserà di essere una civiltà e di essere solo un mercato.”

André Comte-Sponville (1952) filosofo francese

dall'intervista a ABC. es del 1° aprile 2011; citato in Il filosofo ateo Comte-Sponville: «le radici cristiane sono un'evidenza storica», UCCRonline. it, 28 giugno 2011

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“L'occidente ha perduto la fede ma non la sapienza e la speranza della fede […], le radici cristiane dell'occidente appaiono proprio quando esse non sono più riconosciute.”

Gianni Baget Bozzo (1925–2009) sacerdote, politico e giornalista italiano

p. 107
Origine: Citato in don Ennio Innocenti, Don Gianni Baget Bozzo, l'Americano http://www.kelebekler.com/occ/bagboz.htm, Kelebekler.

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“Sono inviperito per questa tendenza che esiste soprattutto in Italia, forse per le sue radici cattoliche, di riconoscere i meriti degli artisti solo dopo la morte. Come se la morte nobilitasse.”

Paolo Villaggio (1932–2017) attore e scrittore italiano

Origine: Citato in Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo, a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, Roma, 2005. ISBN 8839712895

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“Le radici di una collettività possono essere minate se tutto è mercato, dalla salute alle scelte della politica.”

Sandro Curzi (1930–2008) giornalista, politico e personaggio televisivo italiano

dall'intervista di Paolo Conti, «Combatto contro il cancro e contro ogni accanimento», Corriere della sera, 24 gennaio 2007, p. 18

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“I popoli non sono come l'acqua che si può mescolare a piacere. I popoli si mescolano con difficoltà. Gli uomini ritornano sempre alle loro radici.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

dal discorso a Cà San Marco del 27 agosto 2006 http://www.giovanipadani.leganord.org/articoli.asp?ID=5822

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“Rino era un folletto, un clown che aveva dentro radici così diverse dalle nostre che era quasi inesplicabile. Quindi, quando ci faceva sentire le canzoni, a me e De Gregori per esempio, noi ci guardavamo con Francesco e cercavamo comunque di collocarlo…”

Antonello Venditti (1949) cantautore italiano

Origine: Dal programma televisivo Rino vive! – Ma il cielo è sempre più blu di Antonio Carella, La storia siamo noi, Rai tre, 19 novembre 2007. Video http://www.youtube.com/watch?v=0UPt5syieKc disponibile su Youtube.com.

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“Tutti abbiamo momenti di idiozia, e sono d'accordo che il male possa fiorire in questi momenti. La stupidità è una sorta di cecità, di sconnessione dagli altri. E in quest'atmosfera la malvagità si radica.”

Tilda Swinton (1960) attrice britannica

dall'intervista di Manuela Grassi, Panorama http://www.panorama.it/edicola/panorama/2008-38-182-50, n. 38, 18 settembre 2008

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“[la terra] ha radici nell'acqua.”

Parmenide (-501–-470 a.C.) filosofo greco antico

frammento 16a
Frammenti di alcune opere, Poema sulla natura

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“In quella che abbiamo ribattezzato l'interpretazione comunitarista del danno, la contaminazione è stata considerata come una «disgrazia» venuta dall'esterno, che ha rischiato di disperdere la comunità. È questo pericolo che i sevesini hanno cercato di contrastare, difendendo il proprio attaccamento al territorio. In questo affermare la comunità come bene da difendere, i sevesini hanno trovato il modo di rivendicare pubblicamente ciò che stava loro a cuore, e che vedevano altrimenti inascoltato: l'importanza del loro legame con il territorio e la volontà, per quanto fosse possibile, di preservarlo, nonostante il danno ambientale.
Il prevalere dell'interpretazione comunitarista del danno da diossina, che spiega la singolare trasformazione della vicenda dell'Icmesa da disastro industriale a conflitto culturale, chiama allora in causa quella che fu una sconfitta chiara e senza sfumature. la sconfitta delle istituzioni, quelle della scienza come quelle della politica, che fallirono nel loro compito di far esistere un mondo "in comune" tra gli attori, all'interno del quale poter agire insieme per perseguire interessi collettivi condivisi. […]
Le conseguenze furono gravi, perché la perdita di legittimità che ne conseguì portava con sé la fragilizzazione del legame sociale, già scosso dall'incidente, che alimentò l'emergere di comportamenti opportunistici e un diffuso ripiegamento nel privatismo, confermando tra cittadini e istituzioni un rapporto di alterità e distanza che aveva una lunga consuetudine. E in questa abitudine alla distanza delle – e dalle – istituzioni che mette radici la chiusura comunitaristica, in cui si perde il riferimento alla corresponsabilità verso la cosa pubblica per riconoscere nella propria comunità l'unico bene da difendere.”

Laura Centemeri sociologa economica e saggista italiana

dalle Conclusioni, p. 186
Ritorno a Seveso

“Qualche volta mi dico che le donne sono la radice prima di ogni male.”

Iris Murdoch (1919–1999) scrittrice inglese

Origine: La ragazza italiana, p. 49

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“Le radici del dente di leone affondano nel mistero.”

Fabrice Hadjadj (1971) scrittore e filosofo francese

La terra strada del cielo

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“Passò molto tempo. Gallardo non sapeva con certezza se avesse dormito o no. Tutto a un tratto risuonò la voce di doña Sol a scuoterlo da quella pesante somnnolenza. Aveva lasciato da parte la sigaretta dalle azzurre spirali e, con voce sommessa dava risalto alle parole, imprimendovi appassionati tremori, cantava accompagnandosi al piano.
Il torero tese gli orecchi per capire qualcosa... Neanche una parola. Erano canzoni straniere. «Accidenti! Perché non un tango o una soleà…? E poi si vorrebbe che un cristiano non si addormentasse!»
Doña Sol posava le dita sui tasti, mentre i suoi occhi vagavano in alto, gettando indietro il capo, mentre il petto solido le tremava con i sospiri musicali.
Era la preghiera di Elsa, il lamento della bionda vergine che pensava all'uomo forte, il bel guerriero invincibile per gli uomini, dolce e timido con le donne.
Pareva sognare mentre cantava, imprimendo alle parole fremiti passionali e gli occhi le si riempivano di lacrime di commozione. L'uomo semplice e forte, il guerriero, forse era lì, dietro di lei… Perché no?
Non aveva l'aspetto leggendario dell'altro, era rude e goffo, ma lei vedeva ancora, con la lucidità di un saldo ricordo, la gagliardia con cui pochi giorni prima era corso in suo aiuto, la sorridente fiducia con cui aveva lottato contro un animale feroce, così come gli eroi wagneriani lottavano contro draghi terrificanti. Sì, era lui il suo guerriero.
E, scossa dai talloni fino alla radice dei capelli da un timore voluttuoso, dandosi anticipatamente per vinta, credeva di intuire il dolce pericolo che si avvicinava alle sue spalle. Vedeva l'eroe, il paladino levarsi lentamente dal divano con quei suoi occhi arabi fissi su di lei; ne sentiva i cauti passi, percepiva le mani di lui posarsi sulle sue spalle; poi un bacio infuocato sulla nuca, marchio di passione che la segnava per sempre, facendola sua schiava… Ma la romanza terminò senza che accadesse niente, senza sentire sulla schiena altra pressione che non fosse quella dei suoi fremiti di timoroso desiderio.”

Vicente Blasco Ibáñez (1867–1928) scrittore, sceneggiatore e regista spagnolo

Origine: Sangue e arena, pp. 115-116

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“[…] prendo atto che Papa Francesco, insignito come «Uomo dell'anno» da Time Magazine, Vanity Fair e The Advocate, la più antica rivista della comunità gay americana, è più preoccupato della sorte dei clandestini di Lampedusa, più in generale dei poveri e degli emarginati nelle periferie del mondo globalizzato, che dedito sia a contrastare il genocidio dei cristiani d'Oriente sia a salvare il cristianesimo dal relativismo religioso e dall'invasione islamica all'interno stesso dell'Europa. Il fatto che anche il settimanale L'Espresso abbia scelto come «Uomo dell'anno» Costantino Baratta, cittadino di Lampedusa, per aver salvato la vita a 12 clandestini dopo il naufragio di un barcone lo scorso 3 ottobre culminato nella morte di 366 persone, sottolinea come in quest'Occidente, ma anche in questa Chiesa di Bergoglio, prevalgano l'ideologia del buonismo, immigrazionismo, multiculturalismo e globalismo, che ci impongono di assecondare il prossimo a prescindere dalle conseguenze per il nostro vissuto, permeati dall'ideologia del relativismo valoriale e del pauperismo che finiscono per inculcare in noi l'accettazione e la rassegnazione nei confronti di tutto e di tutti. Per contro la difesa dei cristiani d'Oriente e la guerra ad oltranza al radicalismo e al terrorismo islamico, si collocano nel contesto della salvaguardia delle nostre radici, della nostra fede, dell'identità nazionale, dei valori tradizionali a partire dalla centralità della famiglia naturale, come attesta l'opposizione ferma di Putin al matrimonio omosessuale proprio mentre quest'Unione Europea l'ha legittimato concependolo come l'apice della civiltà. Ecco perché, anche a costo di sfidare l'impopolarità, sostenete il Premio «Uomo dell'anno» a Putin, al-Sisi e Assad: significa dire no all'ideologia del globalismo e del relativismo, e dire sì al localismo nel contesto degli Stati nazionali e alla civiltà fondata sulla certezza di chi siamo.”

Magdi Allam (1952) giornalista e politico egiziano naturalizzato italiano

Origine: Da Putin e Assad sono i veri uomini dell'anno anti-terrore http://www.ilgiornale.it/news/interni/putin-e-assad-sono-i-veri-uomini-dellanno-anti-terrore-979249.html, Il Giornale.it, 31 dicembre 2013.

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“Non vi è peggior schiavitù di quella che s'ignora.”

Dario Martinelli (1974) musicologo e semiologo italiano

Origine: Lettera a un futuro animalista, p. 11

“Nessuno degli errori della Chiesa affonda le sue radici nel Vangelo. Gesù è non-violento. Il ritorno a Gesù è un rimedio contro gli eccessi dell'istituzione ecclesiale. Il ritorno a Maometto, al contrario, rinforza l'odio e la violenza. Gesù è un maestro d'amore, Maometto un maestro d'odio.”

Robert Redeker (1954) filosofo e scrittore francese

Aucune des fautes de l'Église ne plonge ses racines dans l'Évangile. Jésus est non-violent. Le retour à Jésus est un recours contre les excès de l'institution ecclésiale. Le recours à Mahomet, au contraire, renforce la haine et la violence. Jésus est un maître d'amour, Mahomet un maître de haine.

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“[Su Via Castellana Bandiera] Il film è una metafora del momento che stiamo vivendo, le protagoniste sono in uno stallo che ricorda quello che stiamo vivendo come società. Il mio non è un film sul Sud, racconta uno stato dell'essere non uno stato geografico. È ambientato a Palermo perché quelle sono le mie radici, il Sud è una torretta di osservazione sul mondo.”

Emma Dante (1967) attrice teatrale, regista teatrale e drammaturga italiana

Origine: Citato in Chiara Ugolini, "Via Castellana Bandiera" di Emma Dante: tanti applausi per il western al femminile http://www.repubblica.it/speciali/cinema/venezia/edizione2013/2013/08/29/news/via_castella_bandiera-65474173/, Repubblica.it, 29 agosto 2013.

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“Napoli, illustrissima e magnifica città, esposta al mezzo giorno, su le falde, anzi in mezzo alle radici del monte di Sant'Ermo […] e d'alcuni altri piacevolissimi colli si riposa; l'onde mirando dell'imperioso Tirreno.”

Bernardo Tasso (1493–1569) poeta italiano

da una lettera a un amico, 1543-1545; citato in Francesco Abbate, Storia dell'arte nell'Italia meridionale http://books.google.it/books/about/Storia_dell_arte_nell_Italia_meridionale.html?id=PVku08BCtuIC&redir_esc=y, il Cinquecento, Donzelli editore, 2001, p. 133

“Portare la nave a Genova è sempre speciale perché per noi significa essere a casa, nella città dove Costa [Crociere] ha le sue radici.”

Michael Thamm (1963)

Origine: Citato in Genova tiene a battesimo Costa Diadema, la nuova ammiraglia http://www.agi.it/economia/notizie/genova_tiene_a_battesimo_costa_diadema_la_nuova_ammiraglia-201411071426-eco-rt10126, Agi.it, 7 novembre 2014.

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