Frasi su umanità
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“Pur essendo una società multietnica, l'America deve lavorare sulle persone che vengono da culture lontane che hanno valore universale e possono diventare patrimonio dell'umanità.”

Riccardo Muti (1940) direttore d'orchestra italiano

da Muti: a Chicago porterò la classica tra gli emarginati, Corriere della Sera, 23 novembre 2009

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“[Sull'abbattimento del Volo Malaysia Airlines 17. ] Chiediamo a tutti i governi di partecipare all’inchiesta e di sostenere il governo ucraino per portare davanti alla giustizia tutti questi bastardi che hanno commesso questo crimine internazionale. Questo è un crimine contro l'umanità. Le linee rosse sono state tutte già superate.”

Arsenij Jacenjuk (1974) politico, economista e avvocato ucraino

Origine: Ciato in Intercettazioni di kiev, i separatisti: ‘‘Abbiamo buttato giù un aereo” http://it.euronews.com/2014/07/18/intercettazioni-di-kiev-i-separatisti-abbiamo-buttato-giu-un-aereo-civile/, Euronews, 18 luglio 2014.

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“I pitagorici invece fecero della mitezza nei confronti delle bestie un esercizio di umanità e di compassione.”

Porfírio (233–301) filosofo e teologo greco antico

III; 2015, p. 381
De abstinentia

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“[Sull'Olocausto] Pochi anni infatti ci separano dal più orribile crimine di massa che la storia moderna debba registrare: un crimine commesso non da una banda di fanatici, ma con freddo calcolo dal governo di una nazione potente. Il destino dei sopravvissuti alle persecuzioni tedesche testimonia fino a che punto sia decaduta la coscienza morale dell'umanità.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Da un messaggio inviato in occasione della cerimonia per la posa della prima pietra in Riverside a New York per un monumento dedicato agli eroi del ghetto di Varsavia, 19 ottobre 1947.
Origine: Il lato umano, p. 90

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“L'Enracinement è un testo di sopravvivenza e insieme un manuale di cittadinanza per l'alba di una nuova umanità. Contiene anche numerose proposte pratiche che rimangono attuali […].”

Laure Adler (1950)

Origine: Da L'indomabile: Simone Weil, traduzione di Gian Andrea Franchi, Jaca Book, Milano, 2009, p. 46 http://books.google.it/books?id=PzE3LQBqAJEC&pg=PA46. ISBN 978-88-16-40916-3

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“Per il progresso dell'umanità, non si può sfuggire a Gandhi. Egli visse, pensò ed operò ispirato dalla visione dell'umanità che evolve verso un mondo di pace e di armonia. Ignorandolo, lo facciamo a nostro rischio e pericolo.”

Martin Luther King (1929–1968) pastore protestante, politico e attivista statunitense, leader dei diritti civili

Citazioni di Martin Luther King
Origine: Da The Words of Martin Luther King Jr., New Market Press, New York, 1983, p. 71; citato in Dennis Dalton, Gandhi, il Mahatma: il potere della nonviolenza, traduzione di Andrea Boni, ECIG, Genova, 1998, p. 13. ISBN 88-7545-842-1

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“[Alla domanda: "Ha delle storie preferite [di Wolverine]?"] Arma X, per esempio… Non avevo mai compreso cosa fosse finché non l'ho letta un paio di volte. Da un punto di vista puramente storico, l'avevo sempre considerata al di sotto delle cose di Miller, prima che mi rendessi conto che era stata realizzata prima che Miller sviluppasse quel suo stile. Ha esercitato un'influenza enorme su un sacco di gente. In Arma X c'è un approfondimento notevole per questo personaggio e nessuno lo aveva mai fatto prima, ed è proprio ciò che voglio fare. È un tizio con un olfatto diverso dal nostro e un udito che gli permette di sentire cose diverse dagli altri. Windsor-Smith ha capito perfettamente il lato animale di Wolverine, pur continuando a conservarne l'umanità negli occhi, nello sguardo. Anch'io voglio continuare a farlo il più elastico e sfaccettato possibile, perché una delle cose che capitano con questi personaggi tosti e un po' carogne è che spesso finiscono con l'essere scritti troppo seriamente. Credo che anche il lato "samurai" di Wolverine sia estremamente interessante. È uno dei buoni che spera e che lotta sempre per il meglio e che per tutta la vita ha sempre ricevuto fregature. Ma la cosa che fa di lui un eroe è che non ha perso la speranza: ancora collabora con gli X-Men e li ha molto a cuore, perché è convinto che nessuno dovrebbe avere paura per come è fatto.”

Mark Millar (1969) fumettista scozzese

Intervista su Wolverine

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“New York è un posto incredibile, che unisce l'umanità; a New York non ti senti uno straniero, ti senti parte di qualcosa.”

Rula Jebreal (1973) giornalista e scrittrice palestinese

Origine: Da un'intervista rilasciata a Lifestylemirror.com; citato in «Perché in Italia mi avete fatto mettere la giacca?» http://www.vanityfair.it/people/italia/2012/03/05/rula-jebreal-lifestylemirror#?refresh=ce, Vanityfair.it, 5 marzo 2012.

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“Tutti parlano di crisi, è un po' paradossale perché di crisi ne ho sentito sempre parlare dal '68 quando c'era una crisi culturale, poi nel 1972 si parla, con il primo rapporto di Roma, di una crisi ecologica, poi con la controrivoluzione neoliberista di Margaret Thatcher e Reagan c'è la crisi sociale e ora la crisi finanziaria e la crisi economica dopo il crollo di Lehmann Brothers. Finalmente tutte queste crisi si mescolano e siamo di fronte a una crisi di civiltà, una crisi antropologica. A questo punto il sistema non è più riformabile, dobbiamo uscire da questo paradigma e qual è questo paradigma? È il paradigma di una società di crescita. La nostra società è stata poco a poco fagocitata dall'economia fondata sulla crescita, non la crescita per soddisfare i bisogni che sarebbe una cosa bella, ma la crescita per la crescita e questo naturalmente porta alla distruzione del pianeta perché una crescita infinita è incompatibile con un pianeta finito. Si deve una vera riflessione quando si parla di crisi antropologica, si deve prendere questo sul serio perché abbiamo bisogno di una decolonizzazione dell'immaginario. Il nostro immaginario è stato colonizzato dall'economia, tutto è diventato economico. Questa è una cosa specifica all'occidente e abbastanza recente anche nella nostra storia. Siamo nel XVII secolo quando c'è questa grande svolta etica segnata dalla teoria di Bernard Mandeville. Prima si diceva che l'altruismo era una bella cosa e poi si dice: "no, dobbiamo essere egoisti, cercare di fare il più profitto possibile, l'avidità è una bella cosa."”

Serge Latouche (1940) economista e filosofo francese

Sì, per distruggere più velocemente il nostro "oikos", la nostra casa e a questo effettivamente siamo arrivati. Lo vediamo con il cambiamento climatico, con la perdita di biodiversità, con l'inquinamento dell'aria, dell'acqua, dei suoli. Siamo arrivati a un punto che non si può più continuare su questa strada. O cambiamo strada o sarà la fine dell'umanità.
Origine: Visibile in Passaparola: Una rivoluzione culturale per salvare l'umanità, di Serge Latouche http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/10/19/passaparola-una-rivoluzione-culturale-per-salvare-lumanita-di-serge-latouche/, BeppeGrillo.it

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“Imperatore Jagang: L'Ordine Imperiale entrerà comunque qui dentro e farà a pezzi questo posto e il tuo miserabile popolo. Non hanno bisogno di me per portare avanti la giusta causa per cui combattiamo. L'Ordine ripulirà l'umanità dal flagello della vostra gente egoista. La nostra causa non è solo morale, ma divina. Il Creatore è dalla nostra parte. La nostra fede lo dimostra.
Richard Rahl: La verità ha sostenitori che cercano la tolleranza. Le idee corrotte hanno miserabili piccoli fanatici che tentano di imporre le loro credenze attraverso l'intimidazione e la brutalità… attraverso la fede. La forza bruta è la servitrice obbediente della fede. La violenza su scala apocalittica può solo nascere dalla fede perché la ragione, per sua stessa natura, placa la crudeltà insensata. Solo la fede pensa di giustificarla.
Imperatore Jagang: Noi compiamo l'operato del Creatore! La sincera devozione verso il Creatore è l'unico modo vero e morale di vivere questa vita. La stretta aderenza ai nostri pii doveri ci porterà la salvezza e la vita eterna! È il sangue dei miscredenti come la tua gente che ci solleverà al fianco del Creatore stesso.
Richard Rahl: Questo non ha alcun senso.
Imperatore Jagang: Sei uno sciocco! La nostra fede da sola dimostra che abbiamo ragione! Solo noi saremo ricompensati nell'aldilà per il nostro profondo rispetto per Lui. Siamo i suoi veri figli e vivremo per sempre nella Sua luce.
Richard Rahl: Ho sempre trovato difficile credere che un uomo adulto potesse davvero credere a tali sciocchezze.”

Scontro finale, Dialoghi

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“Ogni giorno vediamo imbarcazioni e gommoni improvvisati che trasportano uomini, donne e bambini, dentro ci sono storie e speranze che affondano. Se è vero, come dice il Talmud, che 'chi salva una vita salva il mondo intero', è vero anche il contrario: per ogni singola vita perduta muore la nostra umanità.”

Pietro Grasso (1945) magistrato e politico italiano

Origine: Citato in Ondata di barconi nel Canale di Sicilia, quasi 6000 in salvo. Nove morti http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/10/03/news/migranti_soccorsi_sbarchi_canale_di_sicilia_immigrazione-149014919/?ref=HREA-1, Repubblica.it, 3 ottobre 2016.

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“Il mio obiettivo non è modesto. A questo punto, vedo che l'unica cosa necessaria è la trasformazione dell'umanità.”

Jill Purce (1947)

Origine: Citato in Will Tuttle, Cibo per la pace, traduzione di Marta Mariotto, Sonda, Casale Monferrato, 2014, p. 269. ISBN 978-88-7106-742-1

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“Il progresso non è altro, se non uno scostarsi sempre più dal comune e dal generale, cioè a dire dalla parte animalesca, e spiritualizzarsi, umanizzarsi, particolarizzarsi, affermarsi come umanità.”

Francesco de Sanctis (1817–1883) scrittore, critico letterario e politico italiano

Origine: Nuovi saggi critici, Studio sopra Emilio Zola, p. 383

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“Sono Gagarin, il figlio della terra | Io sono Gagarin. | Per primo ho volato, | e voi volaste dopo di me. | Sono stato donato/per sempre al cielo, dalla terra, | come il figlio dell'umanità.”

Evgenij Aleksandrovič Evtušenko (1932–2017) poeta e romanziere russo

da Sono Gagarin, il figlio della terra; citato in Pier Paolo Pasolini, Pagine corsare http://www.pasolini.net/poesia_evtuschenko.htm

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“In tempi in cui il problema morale trovava solo soluzioni negative e il concetto stesso di umanità veniva messo in dubbio, ho pensato a Lei e mi sono rasserenato e rafforzato. Quante volte ho l'impressione di vederLa dinanzi a me e ascoltare la Sua voce.”

Leo Baeck (1873–1956) rabbino, filosofo e educatore tedesco

Origine: Da una lettera ad Albert Einstein in occasione del suo 75° compleanno, 17 marzo 1954; citato in Albert Einstein, Il lato umano: spunti per un ritratto (tit. or.: The Human Side), a cura di Helen Dukas e Banesh Hoffmann, traduzione di Annamaria Gilberti, Einaudi, Torino, 1980, p. 106.

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“Nessun metodo è valso, né vale, all'umanità.”

Angelo Fiore (1908–1986) scrittore italiano

Origine: Il supplente, p. 14

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“Le storie sono solo storie di poveri. Fuori della povertà, "radicalmente", non esiste umanità.”

Giuseppe Genna (1969) scrittore italiano

Assalto a un tempo devastato e vile

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“Tra i telespettatori che guardano i nostri programmi c'è chi è poverissimo. Noi siamo giullari ma dovremmo avere un limite, dovremmo dare un segnale. Mi chiedo quanto dovrebbe guadagnare un chirurgo che salva una vita, un ricercatore che salva l'umanità. È anche una questione di immagine: come ci giudicherà la gente che ci guarda?”

Enrico Papi (1965) conduttore televisivo italiano

Origine: Citato in Bonolis: Enrico Papi, "cifre allucinanti" http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1998/01/29/Spettacolo/BONOLIS-ENRICO-PAPI-CIFRE-ALLUCINANTI_180000.php, Adnkronos.com, 29 gennaio 1998.

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“Cademmo vittime della nostra fiducia nel genere umano, vittime della convinzione che l'umanità avesse posto dei limiti al degrado e alla persecuzione dei propri simili.”

Alexander Donat (1905–1983) giornalista polacco

Origine: Citato in Jeffrey Moussaieff Masson, Chi c'è nel tuo piatto?, traduzione di Nello Giugliano, Cairo editore, Milano, 2009, p. 160. ISBN 978-88-6052-218-4

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“I grandi artisti sono quelli che impongono all'umanità la loro particolare illusione.”

Guy de Maupassant (1850–1893) scrittore e drammaturgo francese

Origine: Da Pietro e Giovanni, Prefazione

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“Felice lo scrittore, il quale, lasciando da parte i caratteri noiosi ed antipatici che lo hanno colpito per il loro banale, triste realismo, si dedica alla descrizione di quelli che rivelano l'alta dignità dell'uomo, e felice colui che dall'immenso turbine delle immagini ogni giorno ricorrenti, ne sceglie solo pochissime ed elette; felice lo scrittore che non ha mai tradito l'elevato tono della propria ispirazione, non si è abbassato dalla sua altezza al livello dei poveri confratelli mortali, si è tutto immerso nelle proprie immagini idealizzate, senza mai toccare la terra, da cui queste sono tanto lontane. Doppiamente invidiabile è la sua splendida sorte: sta in mezzo alle sue splendide creature come nella propria famiglia, e alte e lontane si diffondono le sue parole. Ha offuscato gli occhi degli uomini con fumi inebrianti, li ha meravigliosamente lusingati, celando le tristezze della vita e mostrando loro bellissimo l'uomo. Tutti, applaudendo, lo seguono e corrono dietro il suo carro trionfale. Lo dicono un grande universale poeta, che s'innanza sugli altri geni del mondo, come l'aquila al di sopra degli altri uccelli. Soltanto a sentirne il nome, palpitano i giovani ardenti cuori; lacrime gli rispondono, brillano negli occhi di tutti… Non v'è chi l'uguagli nella sua forza: egli è un dio! Ma non è questo il destino, ben diversa è la sorte dello scrittore, che osa far venire alla superficie quando sta sempre bene in vista, ma che gli occhi indifferenti non vedono, che osa smuovere la terribile melma delle piccinerie che sviano la nostra vita, che penetra nella profondità delle nature fredde, volgari e meschine, di cui brulica il nostro cammino sulla terra, a volte amaro e tedioso; guai allo scrittore che osa, con la potenza del suo scalpello implacabile, rappresentarle in preciso rilievo, agli occhi di tutti! Egli non raccoglie gli applausi del popolo, non scorge lacrime di riconoscenza, non conosce l'unanime plauso degli animi commossi; non gli vola incontro la fanciulla sedicenne, col cervello acceso, colma di eroico entusiasmo; a lui non è dato obliarsi nel dolce incantesimo dei suoni da lui stesso evocati; né può sfuggire al giudizio dei contemporanei, al giudizio ipocritamente insensibile dei contemporanei, un giudizio che dirà di nessun conto e degne di disprezzo le creature da lui vagheggiate, gli assegnerà un posto disprezzato tra gli scrittori che offendono l'umanità, attribuirà a lui le peculiarità dei personaggi che ha descritto, gli negherà il cuore, l'anima e la divina fiamma dell'ingegno, poiché il giudizio dei contemporanei non riconosce come siano egualmente belle le lenti che guardano il sole e quelle che ci mostrano i movimenti degli insetti invisibili; il giudizio dei contemporanei non riconosce che occorre una eccezionale profondità dello spirito per illuminare un quadro che ritrae il lato spregevole della vita e trasformarlo nella perla dell'opera d'arte: il giudizio dei contemporanei non riconosce che l'altisonante riso dell'entusiasmo è degno di stare a fianco agli elevati moti lirici e che un abisso si apre fra questo riso ed i contorcimenti di un pagliaccio da fiera! Non riconosce tutto questo, il giudizio dei contemporanei, e tutto volge a rimprovero e beffa dello scrittore misconosciuto: senza trovare partecipazione, rispondenza, simpatia, come un viandante che non abbia famiglia, egli resta solo sulla strada. Duro è il suo cammino e ben amara la sua solitudine.”

VII; 2003, pp. 146-147
Le anime morte, Parte prima

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“L'ironia è il pudore dell'umanità.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

30 aprile 1892; Vergani, p. 57
Diario 1887-1910

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“Non credo ci siano persone diverse dentro di me. Cerco di esprimermi come artista. Anche il mio amore per l'umanità può dire chi sono, la quantità di amore che sei in grado di dare ti dice chi sei. Credo che esistano due me. Uno sono io e l'altro è colui che la gente pensa che io sia. Non posso controllarlo, ma quello sono l'altro io.”

Flea (1962) bassista, trombettista e pianista australiano

Origine: Dall'intervista rilasciata per l'emittente radiofonica Rtl 102.5 a Parigi, 13 giugno 2016; citato in Martina Dessì, I Red Hot Chili Peppers in Italia il prossimo ottobre: l'inaspettata dichiarazione a RTL 102.5 http://www.optimaitalia.com/blog/2016/06/28/i-red-hot-chili-peppers-in-italia-il-prossimo-ottobre-linaspettata-dichiarazione-a-rtl-102-5-video/323779, Optimaitalia.com, 28 giugno 2016.

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“[Su Pina Bausch] Quando avevo diciotto anni mi ha affidato il ruolo di Elettra ed è stata un'esperienza indimenticabile. Sempre con la Bausch ho ballato in Orfeo e Euridice. Lavorare con lei mi ha insegnato l'umanità del ballo.”

Eleonora Abbagnato (1978) ballerina e attrice italiana

Origine: Da Palermo all'Opéra Abbagnato si racconta http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/persone/eleonora-abbagnato/eleonora-abbagnato/eleonora-abbagnato.html, Repubblica.it, 1 marzo 2009.