Frasi su umanità
pagina 11

Albert Einstein photo
Valentin Bulgakov photo

“Non vi è peggior schiavitù di quella che s'ignora.”

Valentin Bulgakov (1886–1966) scrittore e pacifista russo

Origine: Lev Tolstoj e il vegetarismo, p. 179

Niels Bohr photo

“Grazie all'opera di Einstein, l'orizzonte dell'umanità è stato infinitamente ampliato, e al tempo stesso la nostra immagine del mondo ha raggiunto un'unità e un'armonia mai prima d'ora sognate. Le premesse per tali conquiste erano state create dalle generazioni precedenti della comunità scientifica mondiale, e le loro conseguenze saranno rivelate pienamente soltanto alle generazioni future.”

Niels Bohr (1885–1962) fisico e matematico danese

Origine: Da un articolo sul New York Times, 19 aprile 1955; citato in Albert Einstein, Pensieri di un uomo curioso (The Quotable Einstein), a cura di Alice Calaprice, prefazione di Freeman Dyson, traduzione di Sylvie Coyaud, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, p. 172. ISBN 88-04-47479-3

Federico De Roberto photo
Samuel Beckett photo
Luca Zaia photo
Rocco Scotellaro photo
Brandon Sanderson photo
Francesco Grisi photo
Vittorio Messori photo

“Con chi potrai confidarti, a chi potrai rivolgerti per attenuare un poco l'angoscia e la solitudine? […] Ti rivolgerai allora al politico, al sindacalista, al sociologo? Ma tutti questi signori hanno da smerciare teorie e strategie solo per i forti, i sani, i giovani. Il vecchio e la sua prospettiva di morte sono doppiamente tabù perché mettono in crisi sia il loro potere che il loro profondo: che ne sarà della loro autorità e delle loro parole quando essi stessi non saranno che degli ex?
Pensa a uno dei nuovi, veri potenti delle società occidentali: il boss sindacale, almeno in certe versioni italiane contemporanee; non, è chiaro, in quelle coraggiose e benefiche di epoche passate, o anche di oggi in molti Paesi, magari in quelli dove – stando alle teorie – i sindacalisti non sarebbero più necessari perché i lavoratori stessi avrebbero già il potere… Qualcuno, qui, rischierà più che mai lo scandalo: di sindacati e sindacalisti – impone un dogma riverito – non si può parlare se non bene, anzi benissimo. Qui bisognerebbe sempre parlare in termini di nobili, disinteressati paladini dell'ideale, di cavalieri senza macchia e senza paura dell'Umanità. Ma io me la rido di quelli che infrangono le statuette dei vecchi santi per costruirsene altre nuove. Rifiuto di considerare categorie o persone non caso per caso, in base all'oggettività ma in base a pregiudizi, favorevoli o sfavorevoli che siano. Non riconosco come sacra alcuna istituzione umana: se voglio il "Sacro" so dove andarlo a cercare; preferisco l'originale, non le imitazioni.”

Cap. II, Anni alla vita e non vita agli anni
Scommessa sulla morte

Massimo Bontempelli photo
Albert Einstein photo
Albert Samain photo
Pietro Parolin photo

“È più probabile che l'umanità si autodistrugga a causa della lotta incessante e universale che conduce contro la natura che in seguito a una qualunque delle guerre armate fino a oggi concepite.”

Origine: Da Il pianeta saccheggiato (Our Plundered Planet, 1948); citato in Pierre Rabhi, Manifesto per la terra e per l'uomo, traduzione di Alessandra Maestrini, Add editore, Torino, 2011, p. 87. ISBN 978-88-96873-44-1

Edward Morgan Forster photo
Ilya Prigogine photo
Charles Rollin photo
Ludwik Lejzer Zamenhof photo
Simone de Beauvoir photo

“Le donne non hanno un passato, una storia, una religione, non hanno come i proletari una solidarietà di lavoro e di interessi, tra loro non c'è neanche quella promiscuità nello spazio che fa dei negri d'America, degli ebrei dei ghetti, degli operai di Saint-Denis o delle officine Renault una comunità. Le donne vivono disperse in mezzo agli uomini, legate ad alcuni uomini – padre o marito – più strettamente che alle altre donne; e ciò per i vincoli creati dalla casa, dal lavoro, dagli interessi economici, dalla condizione sociale. Le borghesi sono solidali coi borghesi e non colle donne proletarie; le bianche con gli uomini bianchi e non colle donne negre. Il proletariato può prefiggersi il massacro della classe dirigente; un ebreo, un negro fanatici potrebbero sognare di trafugare il segreto della bomba atomica e di fare un'umanità tutta ebrea o tutta negra: neanche in sogno la donna può sterminare i maschi. Il legame che la unisce ai suoi oppressori non si può paragonare ad alcun altro. La divisione dei sessi è un dato biologico, non un momento della storia umana. La loro opposizione si è delineata entro un mitsein [stare insieme] originale e non è stata infranta. La coppia è un'unità fondamentale le cui metà sono connesse indissolubilmente l'una all'altra. Nessuna frattura della società in sessi è possibile. Ecco ciò che essenzialmente definisce la donna: essa è l'Altro nel seno di una totalità, i cui due termini sono indispensabili l'uno all'altro.”

Saggiatore
Il secondo sesso

Federica Mogherini photo

“[Sulle stragi nazifasciste] Abbiamo il dovere di non dimenticare che tra il '43 e il '45 furono oltre 400 gli episodi di uccisioni collettive in Italia, e oltre 15mila le vittime civili. Furono bambini, furono anziani e madri, donne e uomini rastrellati, trucidati, vittime della furia nazista che ritirandosi risaliva il nostro Paese, seminando ovunque terrore e morte. Furono crimini in violazione delle leggi e delle convenzioni internazionali. Crimini contro l'umanità. […] Una barbarie che la coscienza degli uomini e la storia hanno condannato e giudicato, con un verdetto inappellabile. Conoscere e ricordare è però necessario. Ed è necessario distinguere, sapere che insieme alle SS, a compiere stragi come queste, c'erano anche degli italiani, schierati con la Repubblica di Salò a fianco di Hitler e del Terzo Reich. Ogni tentativo di confondere le ragioni e i torti, il bene e il male, è inaccettabile. Le posizioni e le scelte di allora non furono e non possono essere considerate equivalenti. Una sola era la parte giusta, ed era quella che ebbe la forza di contrapporsi a ideologie e sistemi antidemocratici, quella che aveva come obiettivo l'affermazione della libertà e della democrazia, quella di chi combatté e si oppose a un regime e a una politica che anche nel nostro Paese produsse la vergogna delle leggi razziali, la discriminazione e la persecuzione degli ebrei, la loro deportazione nei campi di sterminio. E quegli eccidi terribili, disumani, che colpirono la popolazione civile […].”

Federica Mogherini (1973) politica italiana

Origine: Dal Messaggio commemorazione strage Marzabotto http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/interventi/2014/10/20141005_mogh_marzabotto.html, Esteri.it, 5 ottobre 2014.

Emile Zola photo
Simone Weil photo
Carlo Maria Martini photo

“La vita è il tema nodale di tutte le religioni, è l'anelito dell'umanità.”

Carlo Maria Martini (1927–2012) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

Verso Gerusalemme

“I due, infatti, non sono diversi solo nel modo di giocare a tennis, ma soprattutto nel modo di intenderlo. Roger gioca con leggerezza, senza le malinconie di Pete, talmente stressato dal pensiero di conquistare Parigi che accoglieva come una liberazione le sue eliminazioni nei primi turni. Roger è di un'altra pasta. […] È un perfezionista, come Schumacher e non gli piace scendere sotto un certo livello. […] Ma per quanto brava [Mirka] non avrebbe avuto vita facile con un ragazzo diverso da Roger, che ha solo un difetto – e non è, come ha scherzato Roddick. il taglio dei capelli –, ma la sua scarsa attitudine domestica, tanto che Mirka è riuscita solo una volta a strapparlo dalla villetta di Wimbledon dove hanno vissuto quindici giorni, per accompagnarla da Sainsbury's a fare la spesa. Roger è solare. Non ha i cali d'umore di Sampras e lega con tutti i suoi colleghi. Se è Schumacher nel perfezionismo […], è Maradona nei rapporti umani. Tutti gli riconoscono, oltre all'immensa classe, anche umanità, gentilezza dei modi, assenza di arroganza. Caratteristiche che non si conquistano con l'allenamento, ma con l'educazione.”

Roberto Perrone (1957) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Federer, è partita la caccia a Sampras https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/luglio/05/Federer_partita_caccia_Sampras_co_7_050705002.shtml, Corriere della sera, 5 luglio 2005, p. 47.

Albert Einstein photo
Stefan Zweig photo

“[…] solo gli uomini sono mortali, mai le idee. Esse rappresentano, per così dire, l'anima immortale dell'umanità […]”

Stefan Zweig (1881–1942) scrittore, giornalista e drammaturgo austriaco

da Bertha von Suttner. Discorso tenuto a Berna nel 1917, in piena guerra, all'inaugurazione del Congresso internazionale delle donne per l'intesa tra i popoli, p. 21
La patria comune del cuore

Giorgio Gaber photo

“E la Chiesa si rinnova per la nuova società | e la Chiesa si rinnova per salvar l'umanità.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da La Chiesa si rinnova, n. 4
I borghesi

Julien Green photo

“Passata gran parte del pomeriggio alla Pratt Library. Mi piacciono queste grandi sale ove regna lo studio. Una biblioteca è il punto di confluenza di tutti i sogni dell'umanità.”

Julien Green (1900–1998) scrittore e drammaturgo statunitense

dalla nota di diario del 19 settembre 1941, pp. 113-114
Diario 1940 – 1943

Hans Urs Von Balthasar photo
Ippolito Nievo photo
John Kerry photo
Margaret Kennedy photo

“Non mi stupirei di sapere che l'intera umanità si salva grazie a quei giusti che costituiscono una minoranza.”

Margaret Kennedy (1896–1967) scrittrice e drammaturga britannica

Origine: La festa, p. 96

Giancarlo De Cataldo photo
Anne Rice photo

“[Zurwan al Servitore delle Ossa] C'è un solo e unico scopo nella vita: testimoniare e comprendere per quanto possibile la complessità del mondo, la sua bellezza, i suoi misteri, i suoi interrogativi. Più si cerca di capire, più s'indaga, e più si apprezza la vita e ci si sente in pace col mondo. È questa la sostanza della vita. Tutto il resto si riduce a vacui passatempi. Se un'attività non si basa sull'amore o sulla conoscenza, non ha alcun valore. Sempre, se puoi scegliere, sii caritatevole. Ricordati dei poveri, degli affamati e dei miseri. Ricordati sempre di chi soffre e di chi è bisognoso. La più grande forza creativa di cui disponiamo sulla Terra, sia che siamo angeli, spiriti, uomini, donne o bambini, è quella di aiutare gli altri… I poveri, gli affamati, gli oppressi. Il potere più bello è quello di alleviare il dolore e dare gioia. Essere caritatevoli: questo è il miracolo umano, si potrebbe dire. È il tratto distintivo dell'umanità, e dei migliori angeli e spiriti: essere caritatevoli. Ci si può chiedere perché bisogna amare e imparare o perché sarebbe questo lo scopo della vita: voglio dire, come mai è stato deciso fare solo queste cose e con la massima dedizione? Una domanda stupida, non importa perché sia così. È così: lo scopo della vita è amare ed imparare. Proviamo a rispon­dere a questa domanda per gli altri… Perché è tanto importante amare ed imparare? Ad un uomo crudele e sciocco bisognerebbe rispondere: "È il modo meno rischioso di vivere la vita". Ad un uomo di valore bisognereb­be dire: "È il modo più appagante ed illuminante di vivere la vita". A chi è preda di un cieco egoismo, potrei dire: "Se ti ricorderai dei poveri, degli affamati, degli oppressi, se ti ricorderai degli altri, se amerai, se imparerai alla fine troverai una pace immensa."”

Per gli oppressi, la risposta è: "Allevierà la tua pena, la tua pena terribile"
Lo schiavo del tempo

Albert Einstein photo
Andrea Gallo photo
Nichi Vendola photo
Erik Larsen photo
Tahar Ben Jelloun photo
Giuseppe Garibaldi photo

“Il De Flotte appartiene all'Umanità intera, poiché per lui, la patria era colà dove il popolo sofferente si moveva per la libertà. De Flotte morto per l'Italia, ha combattuto per lei, come avrebbe combattuto per la Francia.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Ai miei compagni d'arme, 24 agosto 1860; p. 176
Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti

Marino Sinibaldi photo
W. R. Thayer photo
Gianni Alemanno photo

“[Sui campi di concentramento] Alla base di tutto c'era una visione che separava l'umanità in razze diverse, gerarchicamente disposte. Il razzismo fu una vera e propria malattia dell'Europa e il fascismo praticò la sventurata politica razzista.”

Gianni Alemanno (1958) politico italiano, ex sindaco di Roma

Origine: Citato in Paolo G. Brera, "Si parte dai rom, si finisce con gli ebrei" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/13/si-parte-dai-rom-si-finisce-con.html?ref=search, La Repubblica, 13 ottobre 2008.

Rocco Scotellaro photo
Mihály Vörösmarty photo
Ishirō Honda photo
Giuseppe Mazzini photo

“Alle soglie del terzo millennio l'umanità vive sommersa in una grande confusione di valori, ideali e prospettive.”

Il contributo della Chiesa dei paesi dell'Europa centro orientale alla nuova evangelizzazione

Antonio Cocchi photo
David Levi photo
Jules Renard photo

“Tra l'umanità del pastore e l'umanità del suo cane non c'è che una differenza piccola come un salto di pulce.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

1 ottobre 1898; Vergani, p. 149
Diario 1887-1910

Ilario di Poitiers photo
Isadora Duncan photo
Caterina da Siena photo
Félicité Robert de Lamennais photo
Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos photo
Roberto Vecchioni photo

“E io forse ho sognato che tutta l'umanità assomigliasse alla Sicilia. Da vecchio romantico, illuso professore di greco antico, ma non è così oggi la vita. La vita è che se dici merda che significa ti amo, non ti capiscono e soprattutto non ti capiscono i pusillanimi e i mafiosi.”

Roberto Vecchioni (1943) cantautore, paroliere e scrittore italiano

Origine: Da una lettera aperta pubblicata sul Corriere della Sera dopo le polemiche per il suo intervento di pochi giorni prima all'incontro Mercanti di luce. Narrare la bellezza tra padri e figli; citato in La lettera di Vecchioni alla Sicilia: «Un'Isola di merda se non si ribella» http://www.lasicilia.it/articolo/la-lettera-di-vecchioni-alla-sicilia-e-ai-siciliani-e-un-isola-di-merda-solo-se-non-si, La Sicilia.it, 6 dicembre 2015.

Domenico Tumiati photo
Christian Friedrich Hebbel photo

“Maria: la terra vergine cercata dagli alchimisti.
Il disgusto dell'umanità di fronte a se stessa fu la radice del Cristianesimo.”

Christian Friedrich Hebbel (1813–1863) poeta e drammaturgo tedesco

Origine: Dagli appunti per Christus; citato in Domenico Porzio (a cura di), Incontri e scontri col Cristo, M. Ferro, Milano, 1971, vol. I, p. 9.

Mary Midgley photo
Mario Praz photo

“Le sacre conversazioni sono una perfetta immagine del genio italiano e cattolico, fatto di serenità, di misura, e di umanità soprattutto.”

Mario Praz (1896–1982) critico d'arte, critico letterario e saggista italiano

Origine: Da Conversazioni http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1132_01_1937_0008_0003_24920153/, La Stampa, 9 gennaio 1937.

Karl Raimund Popper photo
Linus Pauling photo

“Vediamo che la scienza e la pace sono correlate. Il mondo è stato notevolmente cambiato dalle scoperte degli scienziati, soprattutto durante il secolo passato. La nostra maggiore conoscenza ci consente adesso la possibilità di eliminare fame e povertà, di diminuire in modo significativo le sofferenze causate dalle malattie, di utilizzare le risorse del mondo in modo efficace per il benessere dell'umanità. Ma il maggiore di tutti i cambiamenti è avvenuto nella natura della guerra, un incremento della potenza esplosiva di diversi milioni di volte, e nei relativi metodi di lancio degli ordigni.”

Linus Pauling (1901–1994) chimico, pacifista e scrittore statunitense

We see that science and peace are related. The world has been greatly changed, especially during the last century, by the discoveries of scientists. Our increased knowledge now provides the possibility of eliminating poverty and starvation, of decreasing significantly the suffering caused by disease, of using the resources of the world effectively for the benefit of humanity. But the greatest of all the changes has been in the nature of war the several million fold increase in the power of explosives and corresponding changes in methods of delivery of bombs.
Origine: Dal discorso tenuto per il ricevimento del premio Nobel per la pace (1962), 11 dicembre 1963; in Linus Pauling - Nobel Lecture http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/peace/laureates/1962/pauling-lecture.html, nobelprize.org.

Giovanni Canestri photo
Gustav Mahler photo

“Da un mese sono strettamente vegetariano. L'effetto morale di questo stile di vita, con il suo volontario assoggettamento del corpo e la conseguente emancipazione dai bisogni materiali, è immenso. Puoi giudicare tu stesso quanto ne sia profondamente convinto se ti dico che mi aspetto da esso niente meno che la rigenerazione dell'umanità.”

Gustav Mahler (1860–1911) compositore e direttore d'orchestra austriaco di origine boema

Origine: For a month now I have been an out-and-out vegetarian. The moral effect of this way of life, with its voluntary castigation of the body, causing one's material needs to dwindle away, is enormous. You can judge for yourself how utterly I [am] convinced of it, when I tell you that I expect of it no less than the regeneration of humanity. (dalla lettera a Emil Freund del 1º novembre 1880; citato in Alfred Mathis-Rosenzweig, Gustav Mahler: New Insights into his Life, Times and Work, a cura di Jeremy Barham, Ashgate Publishing, 2007, p. 165 https://books.google.it/books?id=VIcSAX6tY1IC&pg=PA165. ISBN 978-0-7546-5353-0)

Menno ter Braak photo
Charles Antoine Manhès photo

“Gioacchino poi che vidde possibile ogni delitto a' briganti, fece legge che un generale avesse potere supremo nelle Calabrie su di ogni cosa militare o civile per la distruzione del brigantaggio. Il generale Manhès, a ciò eletto, passò il seguente ottobre in apparecchi, aspettando che le campagne s'impoverissero di frutta e foglie, aiuti a' briganti per alimentarsi e nascondersi; e dipoi palesò i suoi disegni. Pubblicate in ogni comune le liste de' banditi, imporre a' cittadini di ucciderli o imprigionarli; armare e muovere tutti gli uomini atti alle armi; punire di morte ogni corrispondenza co' briganti, non perdonata tra moglie e marito, tra madre e figlio; armare gli stessi pacifici genitori contro i figli briganti, i fratelli contro i fratelli; trasportare le gregge in certi guardati luoghi; impedire i lavori della campagna, o permetterli col divieto di portar cibo; stanziare gendarmi e soldati ne' paesi, non a perseguire i briganti, a vigilare severamente sopra i cittadini. Nelle vaste Calabrie, da Rotonda a Reggio, cominciò simultanea ed universale la caccia al brigantaggio. Erano quelle ordinanze tanto severe che parevano dettate a spavento; ma indi a poco, per fatti o visti o divulgati dalla fama e dal generale istesso, la incredulità disparve. Undici della città di Stilo, donne e fanciulli (poiché i giovani robusti stavano in armi perseguitando i briganti), recandosi per raccorre ulivi ad un podere lontano, portavano ciascuno in tasca poco pane, onde mangiare a mezzo del giorno e ristorare le forze alla fatica. Incontrati da' vigilatori gendarmi, dei quali era capo il tenente Gambacorta (ne serbi il nome la istoria), furono trattenuti, ricercati sulla persona, e poiché provvisti di quel poco cibo, nel luogo intesso, tutti gli undici uccisi. Non riferirò ciò che di miserevole disse e fece una delle prese donne per la speranza, che tornò vana, di salvare, non sé stessa, ma un figliuolo di dodici anni. […]Lo spavento in tutti gli ordini del popolo fu grande, e tale che sembravano sciolti i legami più teneri di natura, più stretti di società; parenti e amici dagli amici e parenti denunziati, perseguiti, uccisi; gli uomini ridotti come nel tremuoto, nel naufragio, nella peste, solleciti di sé medesimi, non curanti del resto dell'umanità. Per le quali opere ed esempi viepiù cadendo i costumi del popolo, le susseguenti ribellioni, le sventure pubbliche, le tirannidi derivavano in gran parte dal come nel regno surse, crebbe e fu spento il brigantaggio. Questa ultima violenza non fu durevole: tutti i Calabresi, perseguitati o persecutori, agirono disperatamente; e poiché i briganti erano degli altri di gran lunga minori, e spicciolati traditi, sostenitori d'iniqua causa, furono oppressi. Sì che, di tremila che al cominciare di novembre le liste del bando nominavano, né manco uno solo se ne leggeva al finire dell'anno; molti combattendo uccisi, altri morti per tormenti, ed altri di stento, alcuni rifuggiti in Sicilia, e pochi, fra tante vicissitudini di fortuna, rimasti, ma chiusi in carcere.”

Charles Antoine Manhès (1777–1854) generale francese

Pietro Colletta

Guido Ceronetti photo

“Il giallo è dissolvente: un'umanità gialla è un'umanità spenta.”

Guido Ceronetti (1927–2018) poeta, filosofo e scrittore italiano

Origine: La pazienza dell'arrostito, p. 346

Peter Altenberg photo

“Dio pensa nel genio, sogna nel poeta e dorme nella restante umanità.”

Peter Altenberg (1859–1919) scrittore, poeta e aforista austriaco

Origine: Favole della vita, p. 159

Aldous Huxley photo

“Come è bella l'umanità! O mirabile mondo nuovo…”

canzone
Origine: Il mondo nuovo, p. 171

Charles Dickens photo

“Neppure in quel momento, mentre si avvicinava alla sua vecchia casa, [Louisa Bounderby] avvertí su di sé alcun benefico influsso. Che cosa aveva piú da spartire ormai con i sogni dell'infanzia, con le sue fiabe leggiadre, con la grazia, la bellezza, l'umanità, le illusioni di cui si adorna il futuro? Tutte cose tanto belle in cui credere da piccoli, da ricordare con tenerezza una volta adulti perché, allora, anche la piú insignificante di esse si eleva alla dignità di una grande e benevola disposizione del cuore che consente ai piccini che soffrono di avventurarsi per le vie irte di sassi di questo mondo, conservando quel piccolo angolo fiorito con le loro mani pure. Un giardino nel quale i figli di Adamo farebbero meglio a entrare piú spesso per scaldarsi al sole con fiducia e semplicità, liberi da vanità mondane.
Già, cos'aveva ormai da spartire con i ricordi dell'infanzia? Il ricordo di come, al primo incontro, attraverso la luce delicata dell'immaginazione, la Ragione, le fosse apparsa come una divinità benefica che additava a divinità altrettanto magnanime e non già come un idolo arcigno, gelido e crudele, con vittime legate mani e piedi; grossa figura ottusa dallo sguardo fisso che solo un sistema di leve, azionato da un preciso numero di tonnellate, sarebbe stato in grado di smuovere. La casa paterna e la fanciullezza le rimandavano immagini di fonti e sorgenti inaridite nell'istante stesso in cui sgorgavano dal suo giovane cuore. Niente acque dorate per lei: esse fluivano invece a fecondare la terra in cui si coglie l'uva dai rovi e il fico dal pruno.”

IX; 1999, p. 236
Tempi difficili, Libro secondo

August Strindberg photo
Joyce Lussu photo
Pier Paolo Pasolini photo
Chiara Frugoni photo
Guido Ceronetti photo
Cécile Kyenge photo

“Quelli che mi hanno insultata credevano di offendere me; in realtà hanno offeso l'umanità intera.”

Cécile Kyenge (1964) politica ed ex-ministro Italiano

Origine: Dall'intervista di Aldo Cazzullo, Kyenge: l'Italia non è un Paese razzista http://www.corriere.it/politica/13_giugno_22/kyenge-italia-non-e-un-paese-razzista_16019200-db14-11e2-99af-699e293a37b1.shtml, Corriere della Sera, 22 giugno 2013.

Nichi Vendola photo
Jacques Maritain photo

“I santi ed i martiri sono i veri educatori dell'umanità.”

Jacques Maritain (1882–1973) religioso, filosofo

Per una filosofia dell'educazione

Orhan Pamuk photo

“Fino ai 45 anni ero uno scrittore turco che viveva a Istanbul e scriveva dell'umanità. Adesso sono l'icona di Istanbul. Questa consapevolezza non mi fa felice, ma è vero, ora io arrivo all'umanità tramite Istanbul.”

Orhan Pamuk (1952) scrittore e saggista turco

Origine: Dall'intervista di Cristina Battocletti, Orhan Pamuk: «Sono l'icona di Istanbul e mi pesa» http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2015-09-08/orhan-pamuk-sono-icona-istanbul-e-mi-pesa-153558.shtml?uuid=ACR2v9t, Ilsole24ore.com, 8 settembre 2015

Stefan Zweig photo