Frasi su usato
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“Sono editore de Il Giornale da molti anni e ne ho rispettato l'indipendenza, non usandolo mai – così come non ho usato le reti Tv – per portare avanti iniziative nell'interesse della Fininvest.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1990
Origine: Citato in Berlusconi spiega perché può rinunciare a Repubblica http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/04/04/berlusconi-spiega-perche-puo-rinunciare-repubblica.html, la Repubblica, 4 aprile 1990.

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“La teoria della relatività suggerisce che le coordinate spazio e tempo sono soltanto elementi di un linguaggio che viene usato da un osservatore per descrivere il suo ambiente.”

Mendel Sachs (1927–2012) fisico

Origine: Da Space Time and Elementary Interacions in Relativity, in Phyics today, XXII; citato in Fritjof Capra, Il Tao della fisica, traduzione di Giovanni Salio, Adelphi, 2010, p. 193.

“Gli affari internazionali possono condurre le loro operazioni con pezzi di carta, ma l'inchiostro usato è il sangue umano.”

Eric Ambler (1909–1998) scrittore e sceneggiatore britannico

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“Il lavoro pubblico è stato usato per tanto tempo come un ammortizzatore sociale, soprattutto da parte delle donne che uscivano a fare la spesa in orario di lavoro.”

Renato Brunetta (1950) economista e politico italiano

Origine: Citato in Agi News http://www.agi.it/politica/notizie/200904021556-pol-rt11232-art.html, 2 aprile 2009.

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“Al Tappone ha voluto festeggiare il suo 72° compleanno nel solco della tradizione: raccontando balle. Ha fatto la solita lista di processi a suo carico, esagerando un po' ("100 procedimenti, 900 magistrati che si sono occupati di me e del mio gruppo, 587 visite della polizia giudiziaria, 2500 udienze, 180 milioni di euro per le parcelle di avvocati e consulenti") e senza rendersi conto che anche un decimo di quelle cifre in qualunque altro paese avrebbe catapultato il premier, se non in galera, almeno fuori da Palazzo Chigi. Ha ripetuto di essere "sempre stato assolto", mentre ha avuto 6 prescrizioni perché lui stesso ha dimezzato i termini di prescrizione (controriforma del falso in bilancio e legge ex-Cirielli) e 2 assoluzioni perché "il fatto non costituisce più reato" in quanto lui stesso l'ha depenalizzato (sempre il falso in bilancio). Ha raccontato che la legge Alfano è "comune ad altri Paesi europei", mentre non esiste democrazia al mondo che preveda l'immunità per il premier (Grecia, Portogallo, Francia e Israele la contemplano solo per il capo dello Stato). E s'è dimenticato di spiegare come mai, appena passato il Dolo Alfano, il suo avvocato on. Niccolò Ghedini annunciò che lui non l'avrebbe usato perché voleva essere assolto, mentre ora pretende di applicarlo pure al coimputato Mills con la sospensione urbi et orbi del processo.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

I padrini ricostituenti, 30 settembre 2008
l'Unità

“Il problema è la spaventosa incultura sportiva che esiste in Italia anche da parte di persone come lei [riferito ad un radioascoltatore] e questa è la cosa avvilente, no, di tutto quello che alla fine si può ricavare. Perché, avendo negli occhi oltretutto anni e anni di arbitraggi in cui, davvero, per le squadre piccole contro le grandi non ce n'era, né in casa né fuori, in cui partite come quelle venivano raddrizzate a favore della big in modo completamente diverso con quello di oggi, non cogliere che invece se oggi accade per una somma di concause in cui c'entra la fatalità, c'entra il talento superiore degli uomini della grande squadra, c'entra l'errore che l'uomo della piccola squadra, nella fattispecie il portiere, fa e c'entra, per una parte minima, l'incidenza decisionale della parte arbitrale, è veramente avvilente, ma fotografa esattamente un paese che vive e campa esclusivamente di moviola. […] se un giorno vuole che facciamo un'inchiestina su come viene vissuto il calcio nel resto d'Europa, lei potrebbe toccare con mano che questo episodio minimo, insignificante e inesistente, sui cui è stato costruito un castello, nel resto d'Europa nemmeno sarebbe stato citato, nemmeno ci avrebbero pensato perché, superato Chiasso, o superato Ventimiglia e o superato il Brennero, non c'è quello strumento [la moviola], che potrebbe essere uno strumento anche culturale ma che in Italia è usato soltanto in maniera deteriore e su cui soltanto si specula. Quello strumento non c'è e dalle altre parti vivono il calcio leggermente meglio che da noi.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

11 gennaio 2010

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“Se un' altra l' ha comprato | al mercato dell' usato.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Il mercato dell' usato
Domani è un altro giorno

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“Scopa! Scacco matto! e Tombola! Ho vinto, lo sai perché hai perso? Perché hai usato la coscienza senza saggezza”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da L'ottavo nano, episodio 4
Imitazioni, Gabriele La Porta

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“Il test di un programma può essere usato per mostrare la presenza di bug, ma mai per mostrare la loro assenza.”

Edsger Dijkstra (1930–2002) informatico olandese

da Notes On Structured Programming, 1970

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“Sarà perché sono napoletano e ce l'ho con lui per come ha usato Napoli, ma si sarà capito ormai che a me questo Malaparte non piace, non mi piace la sua orrificazione della realtà, soprattutto quella della Napoli del 1944 evocata ne La pelle, e non posso fare a meno di ricordare con quanta maggiore pietà e precisione, e un umanissimo sense of humour, quella stessa realtà fu descritta dall'inglese Norman Lewis”

Raffaele La Capria (1922) scrittore italiano

in Napoli ' 44, Adelphi
Origine: Da Malaparte gran bugiardo Il suo trucco c'è e si vede https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/aprile/21/Malaparte_gran_bugiardo_suo_trucco_co_9_090421077.shtml, Corriere della sera, 21 aprile 2009, p. 37.

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“Forchetta (s. f.). Strumento usato principalmente allo scopo di portare alla bocca cadaveri di animali.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 84
Dizionario del diavolo

“Non vi è peggior schiavitù di quella che s'ignora.”

Deborah Mayo filosofa statunitense

Origine: Contro una giustificazione scientifica della sperimentazione su animali, p. 321

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“[Maurizio Sarri] È un razzista, uomini come lui non devono stare nel calcio. Ha usato parole razziste, ha inveito contro di me poi mi ha urlato frocio e finocchio, sono orgoglioso di esserlo se lui è un uomo. Da uno come lui che ha 60 anni non lo accetto, si deve vergognare. Il quarto uomo ha sentito e non ha detto niente. Non voglio parlare della partita, non mi interessa niente. Uno di 60 anni che si comporta così è una vergogna, si può anche litigare, ma non così, sono andato a cercarlo e mi ha chiesto scusa negli spogliatoi, ma io gli ho detto di vergognarsi. In Inghilterra non metterebbe più piede in campo.”

Roberto Mancini (1964) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Dalle dichiarazioni rilasciate a Rai Sport dopo la partita di Coppa Italia, Napoli-Inter; citato in Coppa Italia, Mancini attacca Sarri: «È un razzista, mi ha dato del fino....» http://www.tuttosport.com/news/calcio/coppa-italia/2016/01/19-7703571/coppa_italia_mancini_contro_sarri_e_un_razzista_mi_ha_dato_del_fino_/, Tuttosport.com, 19 gennaio 2016.

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“Baionetta (s. f.). Strumento usato per sgonfiare l'orgoglio di una nazione.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 35
Dizionario del diavolo

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“[Rodrigo Manrique in cospetto della Morte che si rivolge a lui:] «Buon cavaliero, | ti prepara al dì sereno | di tua festa: | lascia il mondo menzognero; | l'alto cor, che porti in seno | manifesta. | Se la vita posta hai spesso | in terribili cimenti | per la fama, | di costanza l'arma adesso; | né la voce ti sgomenti | che ti chiama. || «Non ti sia l'uscita amara; | né la pugna ti spauri | che t'attende; | la tua gloria si rischiara | e ne' secoli futuri si distende, | questa vita dell'onore, | benché labile e mortale, | passi anch'essa, | della vita è ben migliore | che al caduco vostro frale | vien concessa. || «Una vita in ciel rimane: | dal potente non si merca | con tesori; | né l'ottien chi in gioie vane | l'età sua perdendo cerca | solo i fiori; | ma l'ottiene con preghiere | nella tacita spelonca | l'eremita; e l'ottiene | il cavaliere | cui dal Mauro ferro tronca | fu la vita. || «Or tu nobile campione, | che cotanto sangue hai sparso | d'infedeli, | ti rallegra, un guiderdone | a' tuoi merti non più scarso | danno i cieli. | Con la Speme e con la Fede, | cui sacrasti ognor dell'alma | gli alti affetti, | sali incontro alla mercede, | sali al trono ed alla palma | degli Eletti». || «Bella Morte, io non indugio; | affannato il cor ti chiama | con desio; | il Signore è mio rifugio; | quel che farsi Ei di me brama, | bramo anch'io. | Il mio spirito con gioia | della creta, ov'è sepolto, | si dispoglia; | quando Dio vuol che si muoia | voler vivere è d'uom stolto | pazza voglia. || Tu che in terra per lavarne | dalla colpa pellegrino | discendesti, | e col vel di nostra carne | il principio tuo divino | nascondesti; | tu che pendi, il fianco aperto | dalla lancia, sovra il legno | sanguinoso, | non guardare al nostro merto; | ma per grazia al servo indegno | sii pietoso». || Tal pregava il guerrier forte | e moria, l'usato aspetto | non mutando.”

Jorge Manrique (1440–1479) poeta spagnolo

Origine: Da Stanza per la morte del padre, pp. 20-22

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“Ti aspetti gloria?» disse Ba'alzamon. «Potere? Ti hanno detto che l'Occhio del Mondo sarà al tuo servizio? Quale gloria e quale potere toccano a un burattino? Le stringhe che ti muovono sono state intessute da secoli. Tuo padre fu scelto dalla Torre Bianca, come uno stallone legato alla cavezza e condotto al suo compito. Tua madre non era altro che una fattrice, per i loro piani. E questi piani portano alla tua morte.»
Rand strinse i pugni. «Mio padre è un brav'uomo e mia madre era una donna per bene. Non parlare di loro!»
Le fiamme risero. «C'è del coraggio in te, dopotutto. Forse sei proprio tu, quello che cerco. Ma il coraggio ti gioverà ben poco. L'Amyrlin Seat ti userà, finché non sarai consumato, proprio come furono usati Davian e Yurian Stonebow e Guaire Amalasan e Raolin Darksbane. Proprio come è usato Logain. Finché di te non resterà niente.»
«Non so…» Rand agitò la testa da una parte e dall'altra. Quel solo momento di pensiero chiaro, nato dall'ira, era sparito. I suoi pensieri continuavano a turbinare. Rand ne afferrò uno, zattera nel gorgo. Si costrinse a parlare, con voce man mano più forte. «Tu… sei imprigionato… a Shayol Ghul. Tu e tutti i Reietti… imprigionati dal Creatore fino alla fine del tempo.»
«La fine del tempo?» lo schernì Ba'alzamon. «Tu vivi come uno scarafaggio sotto la pietra e pensi che il tuo fango sia l'universo. La morte del tempo mi porterà un potere che non puoi nemmeno sognare, verme.»
«Tu sei imprigionato…»
«Sciocco, non sono mai stato imprigionato!» I fuochi del suo viso ruggirono con tanto calore che Rand indietreggiò, riparandosi con le mani. Il sudore sul palmo si asciugò per il calore. «Fui a fianco di Lews Therin Kinslayer, quando compì il misfatto che gli valse il soprannome. Fui io a dirgli di uccidere la propria moglie e i propri figli e tutta la propria stirpe e ogni persona che amava o da cui era amato. Fui io a dargli il momento di lucidità perché sapesse che cosa aveva fatto. Hai mai sentito un uomo urlare fino a perdere l'anima, verme? Poteva colpirmi, allora. Non avrebbe vinto, ma poteva tentare. Invece chiamò su di se il suo prezioso Potere, tanto che la terra si aprì e innalzò Montedrago per segnare la sua tomba. Mille anni dopo, mandai i Trolloc a depredare il meridione e per tre secoli essi devastarono il mondo. Quelle stolte e cieche di Tar Valon dissero che ero stato infine sconfitto, ma il Secondo Patto, il Patto delle Dieci Nazioni, era infranto senza rimedio e chi rimase a opporsi a me, allora? Io sussurrai nell'orecchio di Artur Hawkwing e la terra Aes Sedai morì in lungo e in largo. Io sussurrai di nuovo e il Gran Monarca mandò i suoi eserciti al di là dell'oceano Aryth e del Mare del Mondo, e con questo atto sancì due condanne. La condanna del suo sogno di una sola terra e di un solo popolo, e una condanna ancora da venire. Ero al suo capezzale, quando i consiglieri gli dissero che solo le Aes Sedai potevano salvargli la vita. Parlai, e lui ordinò d'impalare i consiglieri. Parlai, e le ultime parole del Gran Monarca furono l'ordine di distruggere Tar Valon. Se uomini del valore di costoro non hanno potuto opporsi a me, quale possibilità hai tu, rospo acquattato accanto a una pozza della foresta? Servirai me, oppure ballerai ai fili delle Aes Sedai, fino alla tua morte. E poi sarai mio! I morti appartengono a me!”

Robert Jordan (1948–2007) scrittore statunitense

Rand e Ba'alzamon, capitolo 14
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

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“Ho tinto i miei capelli praticamente di ogni colore per i personaggi che ho interpretato nei miei film. Li ho trattati così male che hanno iniziato a cadere. Negli ultimi cinque anni poi ho usato le parrucche, ed è stata la cosa migliore che abbia mai fatto.”

Keira Knightley (1985) attrice britannica

Origine: Da un'intervista rilasciata a In Stule; citato in Keira Knightley: «Ho perso molti capelli, da 5 anni uso parrucche» http://www.corriere.it/foto-gallery/spettacoli/16_agosto_21/keira-knightley-ho-perso-molti-capelli-5-anni-uso-parrucche-747900b8-67aa-11e6-b2ea-2981f37a7723.shtml, Corriere.it, 22 agosto 2016.

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“Perciò ha usato una di quelle frasi fatte apposta per rimanere nel personale Wikiquote, la collezione delle citazioni memorabili che ciascuno di noi si porta dietro per la vita. Come un patrimonio e un fardello al tempo medesimo.”

Pippo Russo (1965) sociologo, saggista e giornalista italiano

Origine: Da Il nucleare emotivo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/04/24/il-nucleare-emotivo.html, la Repubblica, 24 aprile 2011.

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“Il singhiozzo frequente, ed oltre l'usato continuo, è indizio d'infiammazione del fegato.”

Aulo Cornelio Celso (-25–50 a.C.) enciclopedista e medico romano

libro II, capitolo VIII, p. 111
De medicina libri octo

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“Per guidare un sistema industriale, e anche farne la critica, non si può essere preindustriali. Riguardo alla mentalità che ha prevalso, bisogna ricordare che in definitiva per anni in tutte le sedi hanno detto: i padroni. Noi dicevamo: gli imprenditori. Perché lo spirito imprenditoriale c'era, sarà stato all'italiana ma c'era, aveva una sua creatività e non si poteva ucciderlo. Io temo che già sia stato mezzo ucciso. Se leggi certe encicliche recenti dei papi, il linguaggio è anticapitalistico nella più vecchia delle maniere. E il linguaggio ha la sua importanza. Anche Andreotti per esempio ha detto: "Dobbiamo colpire i ricchi". Ma in un paese moderno si dice: gli alti redditi. Lui dice i ricchi, pensando forse che sia questione di morale cristiana. Ma quale morale cristiana! In Svezia tassano davvero gli alti redditi e non per morale cristiana, semmai per morale laica. Il Partito comunista, ideologicamente, ha usato un certo linguaggio. Ma ora si è accorto che quel linguaggio non si applica al nostro tipo di società. I Socialisti li conosciamo bene. I democristiani hanno un linguaggio per cui il capitalismo è un male. Non vedono i problemi se non con mentalità precapitalistica, puramente assistenziale. Quindi l'opinione pubblica non è stata informata sulla realtà dei suoi problemi, è stata solo abituata a quel linguaggio. Gli emigrati in Germania usano già un altro lessico. Se mai avremo una ripresa, questa sarà possibile solo imparando alcune cose.”

Ugo La Malfa (1903–1979) politico italiano

Origine: Intervista sul non – governo, pp. 73-74

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“Il Vietnam ha usato ogni trucco, persino quelli più spregevoli e crudeli, pur di poter assorbire la Kampuchea seguendo la sua strategia di una «Federazione indocinese».”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Citazioni tratte dalle interviste
Variante: Il Veitnam ha usato ogni trucco, persino quelli più spregevoli e crudeli, per assorbire la Kampuchea nella sua «Federazione indocinese».

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“Fratelli! Vogliamo di più dal vostro lavoro. Vogliamo da voi il lavoro e la perfezione. Vogliamo da voi lavoro continuo. Ogni giorno dev'essere impiegato per accumulare benefici per questa patria e il suo popolo.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

Brothers! We want from you more work. We want from you work and perfection. We want from you continuous work. Every day must be utilized to accumulate benefits for this homeland and this people.
Principles of 14th July revolution
Variante: Fratelli! Vogliamo di più dal vostro lavoro. Vogliamo da voi il lavoro e la perfezione. Vogliamo da voi lavoro continuo. Ogni giorno dev'essere impiegato per accumulare benefici per questa patria e il suo popolo.

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“Le nazioni in via di sviluppo sono ora desiderose di maggiore conoscenza tecnologica per aumentare lo standard di vita delle loro popolazioni, perché è questo che le nazioni sviluppate hanno usato per raggiungere il loro presente status di avanzamento scientifico e sociale.”

Haile Selassie (1892–1975) negus neghesti etiope

Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Dal discorso all'avviamento della facoltà di tecnologia, 24 novembre 1971; citato in Discorsi di sua maestà imperiale Haile Selassie I tradotti in italiano.

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