Frasi sul destino
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“Perché una camelia può cambiare il destino.”

Renée, p. 288
L'eleganza del riccio

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“[Sull'impresa di Fiume]
Si deve dire che ci fu un uomo il quale prese ad un tratto in pugno tutto il destino dell'impresa. Fu il gigante che inarcò le spalle a sorreggere il peso immane di uno sforzo pauroso: quello necessario ad impugnare un revolver ed a spianarlo contro la fronte di un altro uomo, per la fulminea eliminazione dell'ostacolo insormontabile.
— Occorrono i camions? — interrogò egli.
— Per l'appunto.
— E vi disperate perché non ci sono?
— Precisamente.
— Allora, fermi tutti. Ci penso io!
Non disse altro. Non chiese nulla. Non esitò un istante. Balzò in automobile e si precipitò a rotta di collo verso Palmanova. […]
Furono a un tratto faccia a faccia: quegli che voleva i camions e quegli che doveva darli. Due capitani. Due italiani. […]
Alla breve luce di una lampada, entro l'angusto spazio di una cameretta uso baracca, la polemica fu subito troncata da un gesto di minaccia. L'ufficiale di d'Annunzio sollevò il pugno armato di rivoltella all'altezza di quella fronte curva nel diniego inesorabile. E le parole della intimazione furono scandite nel silenzio con la voce tronca che mozza il respiro.
— O tu cedi o io sparo!
L'altro impallidì. Poi disse:
— Cedo alla violenza.
Non si sentiva di morire per 40 camions. E poi, quegli che lo fronteggiava non era un austriaco. Gli brillavano sul petto tre medaglie d'argento. E coteste tre medaglie ne aspettavano un'altra: d'oro. Era dunque un eroe autentico. Ed era precisamente il capitano degli arditi Ercole Miani, triestino, conquistatore del Vodice.”

Piero Belli (1882–1957) giornalista e scrittore italiano

da La notte di Ronchi, pp. 19-22

“Anche i piccoli libri hanno il loro destino.”

Terenziano Mauro scrittore romano, noto come grammatico e teorico della metrica

De literis, syllabis et metris: carmen heroicum, v. 1286

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“I promessi sposi si collocano all'inizio della storia linguistico-culturale italiana che precede di pochi anni la nascita dello Stato unitario e l'affermarsi dell'Italia come nazione. Restano un'opera che accompagna la crescita dello spessore nazionale e l'identificazione di crescenti gruppi sociali nel destino nazionale.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da «I promessi sposi»: cuore dell'Italia unita http://www.corriere.it/unita-italia-150/recensioni/11_gennaio_17/riccardi-prefazione-i-promessi-sposi_dfe43410-2252-11e0-83ff-00144f02aabc.shtml Corriere.it, 17 gennaio 2011.

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“Ed egli evoca nuovi spiriti di più sublime natura, i quali entrano a uno a uno dentro la torre.
Spirito del mare. Che vuoi?
Barone. Sapere l'essenza del bene e la fonte della felicità.
Spirito del mare. Perché lo chiedi al mare?
Barone. Perché tu sai o puoi sapere ogni cosa; tu nei silenzj della notte tieni misteriosi colloquj con la luna e con le stelle che in te si riflettono; e tu pur ricevi nell ' ampio tuo seno i fiumi tutti del mondo, i quali ti raccontano le geste antiche dei popoli e le più antiche vicende dei continenti per mezzo a cui essi fluiscono senza posa.
Spirito del mare. lo non so nulla (sparisce).
Barone. Che tu venga malmenato in eterno dallo spirito delle procelle, e che i tuoi membri immortali sieno rotti e squarciati mai sempre dalle taglienti creste degli ardui scogli.

La coda del cavallo bianco dell' Apocalisse. Che vuoi?
Barone. Sapere in che consiste il bene, e dove è la fonte della felicità.
La coda. Perché lo chiedi a me?
Barone. Tu sai la fine ultima delle cose, e tu comparirai poco innanzi della consumazione del secolo.
La coda. Quando io comparirò, io ondeggerò nelle sfere, simile alla caduta del Niagara e più tremenda della coda delle comete. Ogni mio crine rinserra un destino; e ogni mio moto è un cenno di oracolo; ò trascorsi tutti i cieli di Tolomeo e i cieli di Galileo e i cieli di Herschel; ò lambita con la mia criniera la faccia delle stelle, e l'ò distesa sulle penne de' turbini; molte cose ò conosciute, ma non quel che tu cerchi: io non so nulla (sparisce).”

Terenzio Mamiani (1799–1885) filosofo, politico e scrittore italiano

IX.
Prose letterarie, Avvertenza

“La guerra ha ovunque lo stesso volto disumano: colpisce alla cieca anche gli innocenti, come se tutti fossero soldati in prima linea.”

Alfredo Chiappori (1943) pittore e disegnatore italiano

da Franco destino, Marsilio, Venezia 2004

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“Vi sono delle ore nella storia dei popoli in cui si sente che tutto, l'avvenire, la vita stessa, sono in gioco. Vi sono delle ore in cui è necessario saper guardare in faccia alla realtà, tralasciando ogni preoccupazione od interesse personale per adeguarsi alle responsabilità imposte dalla situazione, ed agire sapendo che i propri atti contribuiranno ad influire sulle sorti collettive. Per la prima volta dopo un ventennio di schiavitù e d'abbiezione gli italiani si trovano sul banco di prova della storia, non più come un gregge negoziato da un tiranno, ma come un popolo libero di scegliersi il proprio destino.”

Massenzio Masia (1902–1944) scrittore e partigiano italiano

"Presentazione", editoriale di Massenzio Masia sul primo numero di "Rinascita", periodico del Fronte per la pace e la libertà
Origine: Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945) di Nazario Sauro Onofri, Alessandro Albertazzi, Luigi Arbizzani, a cura del Comune di Bologna, ISREBO, 1995, Bologna http://www.iperbole.bologna.it/iperbole/isrebo/strumenti/M4.pdf

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“Destino dell'uomo non è possedere la propria umanità, bensì preoccuparsi di realizzarla interamente.”

Eric Voegelin (1901–1985) filosofo, politologo e storico tedesco

Origine: Da Equivalenze di esperienza e simbolizzazione nella storia, in Aa. Vv., Eternità e storia. I valori permanenti nel divenire storico, Vallecchi, Firenze, 1970.

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“Quando uno non ha un mestiere, si crea un destino.”

Origine: Casanova di se stessi, p. 96

“[Riccardo Muti] Muti è un'individualità artistica eccezionalmente dotata, di potente dinamismo e di grande fede nella funzione della musica.”

Quirino Principe (1935) critico musicale e musicologo italiano

citato in Riccardo Muti, La forza del destino,p. 34, Piccola Biblioteca del Sole 24 ore, 2003

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“Mi è piaciuto avere avuto sempre il destino tra le mie mani.”

Jimmy Connors (1952) tennista e allenatore di tennis statunitense

Origine: Citato in Drucker, p. 31.

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“Puzzo da schifo, | bevo a sbafo, | scampato al mio destino come clandestino in uno scafo.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Jodellavitanonhocapitouncazzo, n. 14
Verità supposte

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“Von Balthasar, che dopo la letteratura aveva studiato filosofia e teologia, voleva servirsi delle tre discipline per giungere all'anima, per vedere poi come questa si ponesse di fronte al suo destino eterno […].”

Elio Guerriero (1948) teologo e scrittore italiano

Origine: Da Von Balthasar e le sfide della cultura, in Aa.Vv., Mito versus Fantasy, Editoriale Jaca Book, Milano, 2008, p. 72 http://books.google.it/books?id=2PDI15N3saAC&pg=PA72. ISBN 978-88-16-70218-9

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“Noi siamo Lord Jim, questo codardo che a un certo momento salta dalla nave e abbandona migliaia di pellegrini al loro destino. E poi comincia il grande rimorso, il senso di colpa. E tutti noi, un giorno, abbiamo «saltato»…”

Ugo Mursia (1916–1982) editore italiano

Origine: Citato in Federica Almagioni, prefazione a Joseph Conrad, Lord Jim, traduzione di Alessandro Gallone, Alberto Peruzzo Editore, 1989.

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“Il destino vuole che noi si torni a vivere nella nostra antica patria. Per non tradire la mia missione ho accettato di diventare la regina più crudele dell'universo, e di sopportarne il peso odioso e l'atroce pena.”

Leiji Matsumoto (1938) fumettista e animatore giapponese

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Capitan Harlock serie classica Space Pirat, Episodio 26, Lungo viaggio verso la patria

“Seguendo i battiti | senza dibattiti | Se ci credi battiti | non importa da dove vieni, dove abiti | ricrediti.”

Dj Shablo (1980) disc jockey argentino e produttore musicale

da Rap Clandestino