Frasi su anno
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“[Dopo aver subito l'inibizione di un anno per violazione del regolamento agenti di calciatori da pare della Commissione Disciplinare Nazionale] Allora squalificheranno tutte le società di Serie A e B e il campionato se lo farà Abete.”

Maurizio Zamparini (1941) imprenditore italiano

Origine: Citato in Alberto Abbate, Stangata sul caso trasferimenti. Squalificati Lotito e Zamparini http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/lazio/2012/04/26/news/trasferimento_zarate_cruz_lotito_inibito-33995615/, la Repubblica, 26 aprile 2012.

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“Dio vuole che il suo dono diventi nostra conquista.”

Agostino d'Ippona (354–430) filosofo, vescovo, teologo e santo berbero con cittadinanza romana

citato in Ermes Ronchi, Sciogliere le vele. Commento ai vangeli festivi. Anno A, Edizioni San Paolo, 2004, p. 10

“Fate tacere i critici per un anno, molto più, poco meno, ed avrete la piena rinascita dell'Arte Italiana.”

Libero Bovio (1883–1942) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

Origine: Don Liberato si spassa, p. 11

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“Basta col Tour. Questa è l'ultima volta. Bisogna troppo pensare.”

Ottavio Bottecchia (1894–1927) ciclista su strada italiano

citato in Bruno Roghi, La leggenda di "Botescià", Storia Illustrata, Anno II n. 1, gennaio 1958, Arnoldo Mondadori Editore

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“Da Socrate in poi nessuna vita di filosofo può pareggiarsi a quella del solitario olandese [Baruch Spinoza], dove tanto più appare maestoso l'accordo tra pensiero ed essere, quanto più stridente è il contrasto tra l'ira velenosa dei suoi accusatori e la serena intrepidezza dell'accusato.”

Felice Tocco (1845–1911) filosofo italiano

da Biografia di Benedetto Spinoza in Rivista d'Italia, anno II, vol. I, 15 febbraio 1899; citato in Vincenzo Iannuzzi, La filosofia di Spinoza, Napoli 1953

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“Non prendertela se ti considerano mezzo scemo. Si vede che ti conoscono solo a metà.”

Tiziano Sclavi (1953) scrittore e fumettista italiano

Origine: Citato in Gino e Michele, Matteo Molinari, Le Formiche: anno terzo, Zelig Editore, 1995, § 1589.

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“Così io, Beda, servo di Cristo e sacerdote del monastero dei Beati Apostoli san Pietro e san Paolo, che si trova a Wearmouth e a Jarrow (nel Northumberland), con l'aiuto di Dio ho composto fino a dove ho potuto raccogliere, o dagli antichi documenti o dalle tradizioni degli anziani o dalla mia conoscenza, questa storia ecclesiastica della Britannia, e specialmente alla razza inglese. Sono nato nel territorio del detto monastero, e all'età di 7 anni i miei genitori mi affidarono alla cura del reverendissimo abate Benedetto, e successivamente a Ceolfrid, perché mi istruissero. Da quel momento ho passato tutta la mia vita all'interno del monastero, dedicando tutte le mie fatiche allo studio delle Scritture, e fra l'osservanza della disciplina monastica e del compito quotidiano di cantare in Chiesa, è stato sempre mia delizia imparare o insegnare o scrivere. A diciannove anni fui ammesso al diaconato, a trent'anni al sacerdozio, entrambi nelle mani del reverendissimo Vescovo Giovanni, e sotto la disciplica dell'abate Ceolfrid. Dal momento dell'ammissione al sacerdozio al mio attuale cinquantanovesimo anno, mi sono sforzato di scrivere brevi note sulle Scritture, tratte dai lavori dei Venerabili Padri o in conformità con il significato e l'interpretazioni da essi indicati, e ciò per mio uso personale e per quello dei miei confratelli.”

Beda il Venerabile (672–735) monaco inglese e santo

da Historia

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“[sul cronista aquilano Buccio di Ranallo] Il primo cronista che narrò con tono appassionato e con ritmo di epica solennità le vicende di quel comune rustico sorto tra le aspre montagne di Abruzzo da un potente sforzo di volontà compiuto dall'oppresso ceto contadinesco.”

Leopoldo Cassese (1901–1960) storico e archivista italiano

da Gli antichi cronisti aquilani, da Buccio di Ranallo ad Alessandro de Ritiis, in «Archivio storico napoletano» n. s. anno XXVII, 1941, v. LXI
Variante: [Riferendosi alla città dell'Aquila nella narrazione della cronaca di Buccio di Ranallo] [... ] quel comune rustico sorto tra le aspre montagne di Abruzzo da un potente sforzo di volontà compiuto dall'oppresso ceto contadinesco.

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“Dandini: Ha ancora qualcosa sul filone "Muro di gomma"…
Smitherson: Ah, firm de muri! Allora, firm de muri, che quest'anno è un genere che va molto, ho girato "Muro di gonna", firm sullo strapotere televisivo delle donne al telegiornale, e poi "Muro di comma". Ecco, "Muro di comma" sarebbe invece il passaggio giuridico dar vecchio rito ar nuovo rito giuridico, è anche una storia psicanale de lui, der capo do'o Stato.
Dandini: Psicanale?
Smitherson: 'Na storia psicanale. Er capo do'o Stato c'ha 'n ossessione: che tutte 'ste stragi, diciamo, è tutto un complotto contro de lui, che l'aereo de Ustica je doveva cascà in testa a lui, che er treno Italicus je doveva scoppià 'n faccia a lui, che alla stazione de Bologna c'era lui, che Pinelli l'hanno buttato in testa a lui, che la coda di paglia ce l'ha solo lui… e 'nsomma, il suo psicanale è morto preoccupato, fa qua la situazione der capo do'o Stato a senso analitico è preoccupante: devi rimuovere. Devi rimuovere tutto, devi scordà tutto, lascia 'sta storia alle spalle. E allora: anno nuovo, rito nuovo. Ributtare tutti i pezzi a mare: pija la scatola nera dell'aereo e ributtala a mare; la scatola nera del treno, ributtala a mare; la scatola nera della piazza, ributtala a mare. Nun finisce qui, perché a 'n certo punto er giudice, Ragazzacci, 'sto giudice che se occupa de'e stragi, è morto preoccupato, fa: "Come, che è, nun se fa! Tutto 'sto lavoro e nun famo più gnente. So' vent'anni che faccio st'inchieste, più gnente. E tutta 'sta gente chi l'assolve?" Quindi se mette a tavolino co' un paio di pentiti creativi e due giorni dopo esce la rivelazione su Piazza Fontana.
Dandini: Su chi ha messo la bomba?
Smitherson: Nun era 'na bomba: cedimento strutturale.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da Avanzi, 1992
Personaggi originali, Rokko Smitherson

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“Possiamo fare un intervallo e incontrarci magari il prossimo anno?
Potrei dirvi il contrario di quello che ho detto oggi.”

Ettore Sottsass (1917–2007) architetto e designer italiano

Scritti 1946-2001

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“La sera prima [della Maratona di Roma del 2015, corsa due volte] ho mangiato i miei 120 grammi di pasta per fare il carico di carboidrati, la benzina del maratoneta. Ieri ho fatto una colazione minima con 4 fette biscottate. E poi ho mangiato dei carbogel durante la gara e il pezzo di crostata che mi hanno dato al controllo antidoping. Il fisico si abitua a risparmiare. Faccio un'alimentazione normale. Da qualche anno sono vegetariano.”

Giorgio Calcaterra (1972) atleta italiano

Origine: Dall'intervista di Riccardo Barlaam «Così ho corso 2 maratone in un giorno», l'intervista a Giorgio Calcaterra, runner vegetariano http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-03-23/cosi-ho-corso-2-maratone-un-giorno-intervista-giorgio-calcaterra-151216.shtml?uuid=ABPvoiDD, ilsole24ore.com, 23 marzo 2015.

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“I politici, che cercano oggi ingegnose soluzioni alla questione di Napoli, non si sono giammai chiesti in qual modo crescessero sotto i Borboni i figli del povero, in questo paese tanto malmenato e dalla stupidità e dall'ignoranza e dalla miseria, e dalla tirannia degli uomini, quanto beneficato da tutti i doni del Cielo. Quando il bambino staccavasi dal seno materno, e sovente anche prima, — dacché i fanciulli qui vengono allattati fino al terzo anno — stendeva la mano ai passeggeri e si struggeva in lacrime, giurando per tutti i santi del paradiso esser egli orfano di nascita, e morente per fame. Mancavano scuole ed asili, ed il pane era a sì mite prezzo, che i genitori non si trovavano costretti ad insegnare ai figli la necessità del lavoro. Il piccolo vagabondo restava dunque mendicante, e addiveniva ladro di buon'ora Rubava fazzoletti, col furto si assicurava ne' mercati il suo vitto, si impadroniva or qua or là di qualche piccola moneta di rame, e finiva un giorno o l'altro col risvegliarsi in prigione. Allora di due cose l' una : o avea coraggio, o ne difettava. Vigliacco, era sfruttato dalla camorra; coraggioso, aspirava a divenir camorrista. Ma per giungervi era mestieri che ei superasse i vari gradi di iniziamento. Dapprima, garzone di mala vita, era tenuto al servizio de' più rigorosi e de' meno produttivi, semplice servo de' servi de' settari, in realtà assai più di quello che il Papa sia servo de' servi di Dio. Rimaneva in questo stalo fino a che non avesse fornito prova di zelo e di ardire. Passando allora dal terzo grado al secondo, dalla candidatura al noviziato, diveniva picciotto di sgarro.”

Marc Monnier (1827–1885) scrittore italiano

Origine: La camorra, p. 6

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“Ogni anno, un difetto in più. Ecco il nostro solo progresso.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

10 ottobre 1903; Vergani, p. 209
Diario 1887-1910

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“Se desiderate infliggere una punizione perfida e crudele a un giovane, obbligatelo a tenere un diario ogni anno.”

Mark Twain (1835–1910) scrittore, umorista, aforista e docente statunitense

Imprecazioni d'autore

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“Bisogna dunque contare dal diciannovesimo anno il cominciamento degli studi miei, e nemmeno liberamente, imperocché dovevo far sempre da copista al mio povero babbo, e per me non rimaneva che la notte.”

Maria Giuseppa Guacci (1807–1848) poetessa italiana

citato in P. Papa, Giuseppina Guacci Nobile ed un suo carteggio inedito, in Rivista contemporanea, 3−5−6 1888

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“[…] prendo atto che Papa Francesco, insignito come «Uomo dell'anno» da Time Magazine, Vanity Fair e The Advocate, la più antica rivista della comunità gay americana, è più preoccupato della sorte dei clandestini di Lampedusa, più in generale dei poveri e degli emarginati nelle periferie del mondo globalizzato, che dedito sia a contrastare il genocidio dei cristiani d'Oriente sia a salvare il cristianesimo dal relativismo religioso e dall'invasione islamica all'interno stesso dell'Europa. Il fatto che anche il settimanale L'Espresso abbia scelto come «Uomo dell'anno» Costantino Baratta, cittadino di Lampedusa, per aver salvato la vita a 12 clandestini dopo il naufragio di un barcone lo scorso 3 ottobre culminato nella morte di 366 persone, sottolinea come in quest'Occidente, ma anche in questa Chiesa di Bergoglio, prevalgano l'ideologia del buonismo, immigrazionismo, multiculturalismo e globalismo, che ci impongono di assecondare il prossimo a prescindere dalle conseguenze per il nostro vissuto, permeati dall'ideologia del relativismo valoriale e del pauperismo che finiscono per inculcare in noi l'accettazione e la rassegnazione nei confronti di tutto e di tutti. Per contro la difesa dei cristiani d'Oriente e la guerra ad oltranza al radicalismo e al terrorismo islamico, si collocano nel contesto della salvaguardia delle nostre radici, della nostra fede, dell'identità nazionale, dei valori tradizionali a partire dalla centralità della famiglia naturale, come attesta l'opposizione ferma di Putin al matrimonio omosessuale proprio mentre quest'Unione Europea l'ha legittimato concependolo come l'apice della civiltà. Ecco perché, anche a costo di sfidare l'impopolarità, sostenete il Premio «Uomo dell'anno» a Putin, al-Sisi e Assad: significa dire no all'ideologia del globalismo e del relativismo, e dire sì al localismo nel contesto degli Stati nazionali e alla civiltà fondata sulla certezza di chi siamo.”

Magdi Allam (1952) giornalista e politico egiziano naturalizzato italiano

Origine: Da Putin e Assad sono i veri uomini dell'anno anti-terrore http://www.ilgiornale.it/news/interni/putin-e-assad-sono-i-veri-uomini-dellanno-anti-terrore-979249.html, Il Giornale.it, 31 dicembre 2013.

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“Sono fiducioso, perché se lo scorso anno questa squadra si è salvata negli ultimi due mesi vuol dire che ha una resistenza fantastica: perché non potremmo continuare a correre? Il Leicester è come Forrest Gump. Anzi vi do il titolo qui: il Leicester è Forrest Gump!”

Claudio Ranieri (1951) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Dall'intervista allIndependent; citato in Daniere Alfieri, Ranieri: "Leicester è Forrest Gump. Nel 2010 l'Inter..." http://www.fcinternews.it/ex-nerazzurri/ranieri-leicester-e-forrest-gump-nel-2010-l-inter-204180, FcInterNews.it, 25 dicembre 2015.

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“Con l'inizio dell'anno scolastico la sinistra puntualmente ricomincia con i suoi fallimentari tentativi di agitare la piazza contro il governo. I sedicenti precari che stanno attuando un falso e pretestuoso sciopero della fame davanti Montecitorio non hanno a che fare con la scuola, ma hanno con la provocazione e speculazione politica.”

Giorgio Clelio Stracquadanio (1959–2014) politico e giornalista italiano

Origine: Citato in Scuola: Stracquadanio (PDL), Finti precari. Sono solo militanti politici http://www.asca.it/news-SCUOLA__STRACQUADANIO_%28PDL%29__FINTI_PRECARI__SONO_SOLO_MILITANTI_POLITICI-944476-ORA-.html, ASCA, 27 agosto 2010.

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“[Andrea Pazienza] Era il capostipite di una grande scuola che non ha avuto poi nessun allievo prediletto perché era inimitabile, un talento irripetibile.”

Roberto Benigni (1952) attore, comico, showman, regista, sceneggiatore e cantante italiano

Origine: Da un intervento durante la mostra antologica su Pazienza tenutasi a Roma, Complesso del Vittoriano, 16 settembre 2005; citato nella tesi di laurea di Antonio Vigliaroli, Andrea Pazienza. Protagonista del fumetto negli anni Settanta-Ottanta Università degli Studi di Parma, Anno Accademico 2004-2005.

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“[Sull'omicidio di Giulio Regeni. ] Ci hanno propinato contraffazioni e depistaggi, abbiamo fatto grandi passi avanti in un anno. Stiamo scippando nomi e verità al governo egiziano. Abbiamo tenacia e pazienza e non ci fermeremo.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

Origine: Citato in Giulio Regeni, manifestazione nazionale per la verità http://prideonline.it/2017/01/27/giulio-regeni-manifestazione-nazionale-la-verita/, Prideonline.it, 27 gennaio 2017.

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“La rara, la breve gioia di sentire che ci si perfeziona un poco ogni anno.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

28 ottobre 1892; Vergani, p. 61
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“Una storia appassionante unita a immagini splendide, Ego di Darwyn Cooke è senz'altro il debutto a fumetti pià esaltante dell'anno.”

Bruce Timm (1961) fumettista statunitense

Origine: Dalla quarta di copertina di Darwyn Cooke, Batman: Ego, traduzione di Francesco Argento, edizione italiana Play Press, maggio 2003

“Beppe Grillo ha grandi meriti da artista e da uomo d'informazione. Ha anticipato lo scandalo Parmalat e raccontato per anni un pezzo di potere che quasi nessuno, sui media, ha saputo o voluto raccontare al pubblico. Per questo la svolta da predicatore è ancora più imbarazzante. Si è messo anche lui in fila a vendere complotti. La vendita di complotti è un'attività semplice e redditizia. Piace molto al pubblico perché lava i peccati del mondo. È bello farsi raccontare da Grillo che i motori all'idrogeno sono pronti ed è soltanto la volontà assassina di tre o quattro petrolieri a impedirne il commercio. È una bufala scientifica ma ci permette di tornare a casa sulla Suv senza sensi di colpa. Il pubblico americano ha arricchito qualsiasi teorico del complotto intorno all'11 settembre, per quanto ridicole fossero le prove concrete. Michael Moore è diventato un divo spiegando che le guerre in Medioriente sono il frutto di un piano studiato a tavolino da due famiglie, Bush e Bin Laden. Purtroppo il vero complotto è ordito dai due terzi della popolazione statunitense, duecento milioni di persone, che si ostinano a consumare ogni anno un terzo delle merci mondiali, senza neppure riuscire a pagarle, e dieci volte l'energia usata dal miliardo e trecento milioni di cinesi. Hanno enorme successo i romanzi sulla mafia che narrano di spietati padrini e ignobili protettori politici. Ma da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in poi si sa benissimo che il problema della mafia non sono i clan ma la borghesia mafiosa. Nessuna oligarchia, per quanto spietata, può reggere a lungo senza intercettare grandi flussi di consenso.”

Curzio Maltese (1959) giornalista e scrittore italiano

da la Repubblica del 17 settembre 2007

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“A soli 22 anni fece parlare di sé come del nuovo Coppi, l'ennesima speranza di uno sport che qualche anno prima si era illuso e disilluso con Ercole Baldini. Eppure Zilioli fu un ottimo corridore: serio e scrupoloso.”

Italo Zilioli (1941) ciclista su strada e pistard italiano

Adriano De Zan, da Gentili signore e signori buongiorno
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“Se prendessimo l'1% del Pil italiano, che equivale più o meno a 15 miliardi di euro e lo destinassimo alle nuove famiglie, offrendo 30mila euro ad ogni nuovo nucleo familiare, creeremmo 500mila nuove famiglie all'anno, e se ognuna di queste famiglie avesse un figlio ci ritroveremmo con un aumento del 3% del Pil, a fronte di un investimento dell'1%”

Ettore Gotti Tedeschi (1945) economista e banchiere italiano

Origine: Citato in Alessandra Benignetti, A Roma la "generazione famiglia" contro gender e unioni civili http://www.ilgiornale.it/news/cronache/roma-generazione-famiglia-contro-gender-e-unioni-civili-1183931.html?utm_source=Facebook&utm_medium=Link&utm_content=A%2BRoma%2Bla%2B%E2%80%9Cgenerazione%2Bfamiglia%E2%80%9D%2Bcontro%2Bgender%2Be%2Bunioni%2Bcivili%2B-%2BIlGiornale.it&utm_campaign=Facebook+Page, il Giornale.it, 18 ottobre 2015.

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“Bianco d'estate, rosso d'inverno e bollicine tutto l'anno.”

Alessandro Borghese (1976) cuoco e conduttore televisivo italiano

L'abito non fa il cuoco. La cucina italiana di uno chef gentiluomo

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“Quando ho lasciato la band, più di un anno fa, noi eravamo in una pausa a tempo indefinito. Non era presente nessun dramma o rabbia all'interno di ciò, e gli altri ragazzi del gruppo avevan capito le mie ragioni. Sono stati realmente solidali su qualsiasi cosa rendesse me contento ed era come se di riflesso lo fossero anche loro. Lo dichiaro nella forma più semplice, il mio interesse musicale mi ha portato in una strada diversa. Una volta tornato nel gruppo, e durante tutto il periodo che sono stato nella band, sono stato molto preso dall'esplorare le strade musicali che aveva da offrirmi l'essere in una rock band, e approfondendo ciò con le persone con cui interagivo. Diversi anni fa, ho iniziato ad essere mosso dalla medesima eccitazione, ma stavolta ero intriso di un desiderio di una concezione di musica diversa, più intima, divenire l'ideatore di me stesso. Amo realmente la band e ciò che abbiamo creato. Capisco e valuto quanto davvero il mio contributo sia stato significativo per tanta gente, ma devo seguire le mie ispirazioni. Per me, l'arte non deve mai essere qualcosa da creare sotto l'ispirazione del dovere. È qualcosa che compongo quando davvero mi diverto, mi affascino, e ne sono immerso. In questi 12 anni, sono cambiato, come persona quanto da artista, a tal punto da considerare che se avessi continuato con la band, sarei andato contro la mia stessa natura. Non c'è nient'altro dietro questa mia decisione. Semplicemente devo essere ciò che sono, e far ciò che devo fare.”

John Frusciante (1970) chitarrista e cantautore statunitense

Origine: Da un comunicato pubblicato sul suo sito ufficiale e sul suo profilo MySpace, dicembre 2009; citato in Adesso è ufficiale: John Frusciante ha lasciato la band http://www.venicequeen.it/cms/News/adesso-e-ufficiale-john-frusciante-ha-lasciato-la-band.html, Venicequeen.it, 17 dicembre 2009.

“Ciò che sta accadendo a Dybala ricorda quel che è successo a Iturbe (29 mil) al primo anno di Roma. Stesse difficoltà, stessi spazi ridotti.”

Ivan Zazzaroni (1958) giornalista e personaggio televisivo italiano

da un tweet https://twitter.com/zazzatweet/status/657112813979226112, 22 ottobre 2015