Frasi su bene
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“Noi non perdoniamo niente a nessuno, quindi fate bene a non perdonare niente anche alla Ferrari.”

Enzo Ferrari (1898–1988) imprenditore, pilota

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“Qualsiasi mortale sopporti bene le cose che accadono,
mi sembra esser il migliore in saggezza.”

Euripide (-480–-406 a.C.) tragediografo ateniese

frammento 505
Frammenti di alcune opere, Melanippe incatenata

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“Ognuno è o crede di essere libero nella sua sfera, e ognuno è attratto dalla vista del proprio bene a concorrere al bene universale.”

Honoré Gabriel de Mirabeau (1749–1791) scrittore e diplomatico francese

Origine: Da Philosophie rurale, vol. I, p. 50; citato in Miglio, p. XXI.

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“Guarda questa armata di bottiglie! | Tutti i loro tappi mi servono | per sigillare bene la mia anima!”

Sergej Aleksandrovič Esenin (1895–1925) poeta russo

da La felicità è il premio dei rozzi
Russia e altre poesie

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“Là dove noi non siamo, si sta bene. Nel passato noi non siamo più ed esso ci appare bellissimo.”

Anton Pavlovič Čechov (1860–1904) scrittore, drammaturgo e medico russo

dai Taccuini

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“[Diego Velázquez] È nello stesso tempo il tecnico più fecondo e l'esteta più pericoloso. Occorre studiarlo per imparare a dipingere bene: ma occorre dimenticarlo perché uno possa diventare un artista. Seppe restare un grande signore nell'arte che egli trascinava alla volgarità. È una specie di olandese, ma in grande, innalzato da una gravità tutta spagnola.”

Émile Bernard (1868–1941) pittore francese

da Sur l'Art et sur les Maitres, 1922
Origine: Citato in Velázquez, I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pagg. 183 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\TO0\1279609 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?select_db=solr_iccu&searchForm=opac%2Ficcu%2Favanzata.jsp&do_cmd=search_show_cmd&db=solr_iccu&Invia=Avvia+la+ricerca&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&nentries=1&rpnlabel=+Identificativo+SBN+%3D+IT%5CICCU%5CTO0%5C1279609+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1032%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CTO0%255C%255C1279609%2522&&fname=none&from=1

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“Mentre preparava le valigie e le carte, Nechljudov si soffermò sul suo diario, ne rilesse alcuni passi e le ultime cose scritte. Prima di partire per Pietroburgo aveva annotato: «Katiuša non vuole il mio sacrificio, ma il suo. Lei ha vinto, e io ho vinto. Mi riempie di gioia per il mutamento interiore che mi pare (non oso ancora crederci) stia avvenendo in lei. Non oso ancora crederci, ma mi pare che torni a vivere». Sulla stessa pagina, di seguito, era scritto: «Ho passato un momento molto difficile e molto gioioso. Ho saputo che si era comportata male in infermeria. E a un tratto ho provato un dolore terribile. Non mi aspettavo un dolore simile. Le ho parlato con ripugnanza e odio e poi mi sono ricordato di me, di quante volte anche ora, sia pure nei pensieri, sono stato colpevole di ciò per cui la odiavo, e a un tratto nello stesso momento ho trovato disgustoso me stesso e pietosa lei, e mi sono sentito molto bene. Se solo sapessimo vedere in tempo la trave nel nostro occhio, quanto saremmo più buoni». Alla data di quel giorno scrisse: «Sono stato da Nataša e proprio perché ero contento di me sono stato cattivo, aggressivo, e me ne è rimasta una sensazione penosa. Ebbene, che devo fare? Da domani comincia una nuova vita. Addio vecchia vita, per sempre. Molte impressioni si sono accumulate, ma non riesco ancora a ricondurle a unità.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
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“Da lungo tempo ho capito che il buon Dio non ha bisogno di nessuno (ancor meno di me che di altri) per far del bene sulla terra.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

Storia di un'anima, Manoscritto autobiografico C

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“[Sulla sua interpretazione in The Prestige] Di Borden mi piace l'idea che ha della purezza dei suoi numeri, non gli interessa lo spettacolo, vuole solo creare l'illusione perfetta. È ossessionato da questa cosa. Come molti veri artisti non sa vendersi bene.”

Christian Bale (1974) attore britannico

Origine: Citato in The Prestige Production Notes https://web.archive.org/web/20100612222349/http://wwws.warnerbros.it/theprestige/downloads/PRESTIGE_ProdNotes_4r1.pdf, Warnerbros.it.

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“Alex, che ho avuto come compagno di squadra, lo conosco molto bene e so l'importanza che lui ha, in campo, nel gruppo e nei confronti della gente. È un esempio per tutti.”

Didier Deschamps (1968) allenatore di calcio e ex calciatore francese

Origine: Citato in Ibra si presenta: "Da piccolo tifavo Inter" http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2006/08_Agosto/10/ibradue.shtml, Corriere.it, 11 agosto 2006.

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“I discepoli devono ai loro maestri solo un credito temporaneo e una sospensione di giudizio, finché non abbiano bene imparato, e non una resa incondizionata e una cattività perpetua.”

Francesco Bacone (1561–1626) filosofo, politico e giurista inglese

libro I
La dignità e il progresso del sapere divino ed umano

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“Se qualcuno compie il bene, continui a farlo e ne gioisca. La conservazione del bene porta vera felicità.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

118; 2003, p. 237
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“È stato detto molto bene che se i triangoli facessero un Dio, gli darebbero tre lati.”

Charles Louis Montesquieu (1689–1755) filosofo, giurista e storico francese

da Lettere persiane, 1721
Variante: È stato detto benissimo che se i triangoli facessero un dio, gli attribuirebbero tre lati.

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“La donna è meno consona alla moralità dell'uomo perché ha in sé più liquidità dell'uomo. Caratteristica del liquido è di ricevere facilmente e di trattenere male. Il liquido è un elemento facilmente mutevole, perciò le donne sono volubili e curiose. Quando una donna ha un rapporto con un uomo è molto probabile che desideri stare allo stesso tempo anche con un altro. La donna non è affatto fedele. Se tu le dai fiducia ne sarai deluso. […] La donna è un uomo mal riuscito e rispetto all'uomo ha una natura difettosa e imperfetta, perciò è insicura. Quello che non riesce ad ottenere da sola cerca di raggiungerlo con gli inganni demoniaci. Perciò, per farla breve, l'uomo si deve guardare da ogni donna come da un serpente velenoso o da un diavolo cornuto. […] L'intelligenza tende al bene e la furbizia al male. Pertanto nei comportamenti cattivi è più intelligente la donna perché è più furba dell'uomo. La sua sensibilità spinge la donna verso ogni male, mentre la ragione spinge l'uomo verso ogni bene.”

Alberto Magno (1206–1280) vescovo cattolico, religioso e santo tedesco

da Quaestiones super de animalibus. XV, 11
Origine: La donna serpente. Storie di un enigma dall'antichità al XXI secolo da Google Books https://books.google.it/books?id=RjlWfR9km8YC&pg=PA185&lpg=PA185&dq=La+donna+%C3%A8+meno+consona+alla+moralit%C3%A0+dell%27uomo+perch%C3%A9+ha+in+s%C3%A9+pi%C3%B9+liquidit%C3%A0+dell%27uomo.&source=bl&ots=ZcyY6Mhchv&sig=3QJEMieQZ3ksAUHFvDNWkkvxnKM&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjEysWfi-DRAhXGF5oKHVceBe4Q6AEIKDAC#v=onepage&q=La%20donna%20%C3%A8%20meno%20consona%20alla%20moralit%C3%A0%20dell'uomo%20perch%C3%A9%20ha%20in%20s%C3%A9%20pi%C3%B9%20liquidit%C3%A0%20dell'uomo.&f=false

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“Campioni: Io non so come si gridi tanto alla difficoltà che c'è a trovare argomenti nuovi e ad essere originali! Sono lì, gli argomenti, non c'è che a stendere la mano. […] Io voglio dimostrare che la matematica regge colle sue norme immutabili anche la poesia. […] Un verso composto di un numero dispari di parole, è matematicamente più armonico di quello in cui il numero sia pari… e così per le sillabe, e così per le lettere. […] Nell'Orlando furioso ci sono in tutto 375 mila 197 parole. Dispari il numero totale, e non solo dispari il numero totale, ma dispari anche le cifre che lo compongono. Eccole spiegata la sorprendente bellezza del libro. Nel primo canto, ci sono 5041 parole, altro numero dispari. Prendiamo due versi a casaccio. (Apre il manoscritto). Canto quattordicesimo, ottava trentasettesima, verso primo:
«Come lupo o mastin ch'ultimo giugne…»
sette parole, che bel verso! e subito
«Al bue lasciato morto dai villani…»
sei parole, verso orribile, quasi che i villani dei buoi morti non sapessero che farsene, magari!
[…]
Carlo: Le dico schietto che lei ha fatto opera di profondo studioso, di buongustaio, di grande ingegno e di gran cittadino.
Campioni: Ah! Perché la poesia…
Carlo: È il cardine.
Campioni: È il cardine. Guardi: cardine: bellissima parola: sette lettere. Osservi il nome dei massimi poeti. Dante, cinque lettere; Ariosto, sette; Tasso, cinque; Petrarca invece otto, difatti è molle ed effeminato. Foscolo, sette; Alfieri, sette; Manzoni, sette; Leopardi, otto, ed è uno scettico. Le pare? È novità codesta?
Carlo: E come!
Campioni: Pensare che in tanti grandi ingegni che furono con tante arti poetiche e regole di scuola scritte in tutte le lingue, nessuno ancora considerò l'estetica in rapporto coi numeri. Le note musicali, sette. Perché la scienza moderna ci insegna a generalizzare. Trovato un principio, a volerlo applicare ammodo, si vede che calza per tutto. Qual è il tipo della famiglia bene assortita? Un padre, una madre e un figliolo. Tre. Sono considerazioni codeste?!”

Giuseppe Giacosa (1847–1906) drammaturgo, scrittore e librettista italiano

da La gente di spirito, Atto II, Scena IV

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“Anche dirimpetto: Lore mi studiava, aruspicava dalla nuvolaglia del mio viso; infine chiese cauta, partecipe: «La musica ti prova così tanto?» Io implorai: «Tu: –» mi interruppi; : «sì» dissi amaramente: «l'arte in generale! – Sai, per me non è fronzolo della vita, un orpello da seratina, una cosa a cui guardare con simpatia dopo un giorno di duro lavoro; per me è l'inverso: è l'aria che respiro, l'unica cosa necessaria, tutto il resto è spurgo e latrina. Quand'ero ragazzo: avevo 16 anni allorché lasciai la vostra associazione. Quello che per voi è noioso: Schopenhauer, Wieland, La valle di Campan, Orfeo: fa la mia naturale felicità; ciò che a voi interessa alla follia: swing, cinema, Hemingway, politica: mi dà il voltastomaco.”

Tu non puoi sapere; ma vedi bene che non sono «privo di sangue» o «arido», non più di voialtri: non m'innervosisco certo di meno, e mi entusiasmo, e conosco mostri, e detesto.» (p. 65)
Auch drüben: Lore besah mich Wolkigen, rätselte an meinem Gesicht; endlich fragte sie behutsam und teilnahmsvoll:»Nimmt Dich Musik so mit?«Ich bat flehentlich:»DU: –«brach ab;:»ja«sagte ich bitter:»Kunst überhaupt! – Weißt Du, für mich ist das keine Verzierung des Lebens, son Feierabendschnörkel, den man wohlwollend begrüßt, wenn man von der soliden Tagesarbeit ausruht; ich bin da invertiert: für mich ist das Atemluft, das einzig Nötige, und alles Andere Klo und Notdurft. Als junger Mensch: 16 war ich, bin ich aus Euerm Verein ausgetreten. Was Euch langweilig ist: Schopenhauer, Wieland, das Campanerthal, Orpheus: ist mir selbstverständliches Glück; was Euch rasend interessiert: Swing, Film, Hemingway, Politik: stinkt mich an. – Du kannst Dirs gar nicht vorstellen; aber Du siehst ja, daß ich nicht etwa»blutleerer«oder papierener bin, als Ihr: ich reg mich genau so auf und begeistere mich, und kenne Ungeheuer, und hasse.«Pause: anderes Thema:»... und liebe ...!«schloß ich galant.»Du lügst!«sagte sie entrüstet:»entweder liebst Du Wieland oder mich ...«; ich bewies ihr manuell, daß man Beides vereinen könne, bis sies erschöpft glaubte:»... und das will ein Intellektueller sein ...!«sagte sie boshaft:»außerdem darfst Du Dich rasieren.«–»Das ist der Dank!!«
Brand's Haide

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“[Spiegando il perché i suoi figli hanno ricevuto il nome dei genitori] Quando noi non ci saremo più, nel mondo ci saranno sempre un Pavel e un'Ivana che si vorranno bene.”

Pavel Nedvěd (1972) dirigente sportivo e ex calciatore ceco

Origine: Citato in Emanuele Gamba, Pavel, corsa e romanticismo "Ma non sono un fuoriclasse" http://www.repubblica.it/online/calcio2002_serie_a/gamba/gamba/gamba.html, Repubblica.it, 10 maggio 2003.

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“Non fidarti mai di chi parla bene di tutti.”

John Churton Collins (1848–1908) docente, scrittore

Origine: Citato in Guido Almansi, Il filosofo portatile, TEA, Milano, 1991.

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“Vecchio, benedetto, Pekisch, questo non me lo dovevi fare. Non me lo merito. Io mi chiamo Pehnt, e sono ancora quello che se ne stava sdraiato per terra a sentire la voce nei tubi, come se quella arrivasse davvero, e invece non arrivava. Non è mai arrivata. E io adesso sono qui. Ho una famiglia, ho un lavoro e la sera vado a letto presto. Il martedì vado a sentire i concerti che danno alla sala Trater e ascolto musiche che a Quinnipak non esistono: Mozart, Beethoven, Chopin. Sono normali eppure sono belle. Ho degli amici con cui gioco a carte, parlo di politica fumando il sigaro e la domenica vado in campagna. Amo mia moglie, che è una donna intelligente e bella. Mi piace tornare a casa e trovarla lì, qualsiasi cosa sia successa nel mondo quel giorno. Mi piace dormire vicino a lei e mi piace svegliarmi insieme a lei. Ho un figlio che amo anche se tutto fa supporre che farà l'assicuratore. Spero che lo farà bene e che sarà un uomo giusto. La sera vado a letto e mi addormento. E tu mi hai insegnato che questo vuol dire che sono in pace con me stesso. Non c'è altro. Questa è la mia vita. Io lo so che non ti piace ma io non voglio che tu me lo scriva. Perché voglio continuare ad andare a letto, la sera, ed addormentarmi. Ognuno ha il mondo che si merita. Io forse ho capito che il mio è questo qua. Ha di strano che è normale. Mai visto niente del genere, a Quinnipak. Ma forse proprio per questo, io qui ci sto bene. A Quinnipak si ha negli occhi l'infinito. Qui, quando proprio guardi lontano, guardi negli occhi di tuo figlio. Ed è diverso. Non so come fartelo capire, ma qui si vive al riparo. E non è cosa spregevole. È bello. E poi chi l'ha detto che si deve proprio vivere allo scoperto, sempre sporti sul cornicione delle cose, a cercare l'impossibile, a spiare tutte le scappatoie per sgusciare via dalla realtà. È proprio obbligatorio essere eccezionali? Io non so. Ma mi tengo stretta questa vita mia e non mi vergogno di niente: nemmeno delle mie soprascarpe. C'è una dignità immensa, nella gente, quando si porta addosso le proprie paure, senza barare, come medaglie della propria mediocrità. E io sono uno di quelli. Si guardava sempre l'infinito a Quinnipak, insieme a te. Ma qui non c'è l'infinito. E così guardiamo le cose, e questo ci basta. Ogni tanto, nei momenti più impensati, siamo felici. Andrò a letto, questa sera, e non mi addormenterò. Colpa tua, vecchio, maledetto Pekisch. Ti abbraccio. Dio sa quanto ti abbraccio. Pehnt, assicuratore.”

Castelli di rabbia

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“La carità fa più bene a chi la fa che a chi la riceve.”

Carlo Gnocchi (1902–1956) presbitero, educatore e scrittore italiano

Andate e insegnate

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“Non avevo assolutamente idea che il cammino sarebbe stato così lungo. Sono felice che sia andata così: Star Wars non è più solo una lotta del Bene e del Male. È una storia di persone che scelgono il loro sentiero, di amici e di mentori, di sogni perduti e tentazioni, di guerre e, alla fine, di redenzione.”

George Lucas (1944) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Citato in Giovanna Grassi, «Star wars» ritorna con un amore proibito https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/14/Star_wars_ritorna_con_amore_co_0_0204144300.shtml, Corriere della sera, 14 aprile 2002.

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“Il tennis è uno sport prevalentemente bianco e io provo che i neri lo possono fare altrettanto bene!”

Arthur Ashe (1943–1993) tennista statunitense

Origine: Citato in Roberto Perrone, Classe e impegno, dal tennis ai diritti umani https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1993/febbraio/08/partita_impossibile_Ashe_co_0_9302085420.shtml, Corriere della sera, 8 febbraio 1993.

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“L'uomo generoso si inventa occasioni per fare del bene!”
Benignus etiam causam dandi cogitat.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

“È bene perdere un'occasione di gioia se contemporaneamente scompare un dolore!”
Bene perdas gaudium, ubi dolor pariter perit.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

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“Far piacere è spesso il contrario di fare il bene.”

Jean Daniélou (1905–1974) teologo e cardinale francese

Il segno del Tempio

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“Con l'azione del salutare mostriamo di voler bene a qualcuno, o, quanto meno, di non volergli male.”

Desmond Morris (1928) zoologo e etologo inglese

L'uomo e i suoi gesti

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“Giocare nella Juventus si­gnifica non accontentarsi mai. Vinto lo scudetto? Bene, c'è la Champions. Vinta la Champions? Bene, c'è l'Intercontinentale. Vinta l'Intercontinentale? Bene, c'è da rivincere lo scudetto. C'è sempre poco tempo per festeggiare.”

Marcello Lippi (1948) allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Citato in Storiche citazioni di juventini veri – Tuttosport, edizione impresa, 2 dicembre 2009.

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“La migliore cosa che si possa dire su Jimi Hendrix è che c'è stata una persona che avrebbe davvero fatto bene a non fare uso di droghe.”

Frank Zappa (1940–1993) chitarrista, compositore e arrangiatore statunitense

citato in The Frank Zappa Interview Picture Dis

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“Per diversi anni non ho guardato un grande torneo come Wimbledon, è durissima veder giocare tennisti che io battevo regolarmente. La nota lieta? Che giocano molto bene ed hanno raggiunto grandi traguardi, chissà cos'avrei potuto fare io…”

Brian Baker (1985) tennista statunitense

Origine: Citato in Marco Caldirola, La versione di Baker http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/01/12/651308-versione.shtmll, Ubitennis.com, 12 gennaio 2012.

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“Cos'era il male? Cos'era il bene? S'interrogava, Kyd, e decideva di non decidere.”

Roberto Vecchioni (1943) cantautore, paroliere e scrittore italiano

Scacco a Dio

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“Immaginatevi che tutto ciò che fate sia l'ultimo atto di vostra vita, decisivo in una eternità di bene o in una eternità di male.”

Maria Maddalena de' Pazzi (1566–1607) monaca e mistica italiana

Detti e sentenze memorabili, Sentenze e detti generali tratti dalla sua Vita e da suoi scritti, utili a tutti, ma particolarmente alle persone religiose

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“[Su Michele Sindona] Io cercavo di vedere con obiettività. Non sono mai stato sindoniano, non ho mai creduto che fosse il diavolo in persona. [Il fatto] che si occupasse sul piano internazionale dimostrava una competenza economico finanziaria che gli dava in mano una carta che altri non avevano. Se non c'erano motivi di ostilità, non si poteva che parlarne bene.”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

Origine: Dall'intervista di Giovanni Minoli per La storia siamo noi, 9 settembre 2010; citato in Le frasi celebri di Andreotti http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-05-06/cercavo-vedere-obiettivita-sono-151840.shtml, IlSole24Ore.com.

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“Si fa bene a tenere un diario; ed è utile che tanta gente lo sappia.”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

Origine: Citato in Roberto D'Agostino, Alta portineria. [L'Italia potentona nel mirino di Dagospia], Mondadori, Milano, 2002, p. 200 https://books.google.it/books?id=k-QcAQAAIAAJ&q=Si+fa+bene+a+tenere+un+diario;+ed+%C3%A8+utile+che+tanta+gente+lo+sappia..

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“Nessuno nella nostra azienda sa che lavoro fa. E lo facciamo comunque bene.”

Antonio Albanese (1964) attore, comico e cabarettista italiano

L'uomo che non sa che lavoro fa
Giù al nord

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“In uno slancio d'amore, | sostenuto dalla speranza, | sono salito in alto, | in alto, | là dove è il sospirato bene.”

Giovanni della Croce (1542–1591) sacerdote e poeta spagnolo

citato in Innocenzo Alfredo Russo, San Pasquale Baylòn, Edizioni Apostolato Francescano, Napoli 1968

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