Frasi su cattiva
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“Quando si accetta il disgusto di essere stati cattivi, il buon Dio ritorna subito.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

3 settembre 1897

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“Non è possibile che non sia cattivo l'uomo | che un'irrimediabile sventura ha abbattuto.”

Simonide (-556–-468 a.C.) poeta lirico greco antico

citato da Platone, Protagora

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“Ma un uomo di valore è a volte cattivo, a volte buono.”

Simonide (-556–-468 a.C.) poeta lirico greco antico

citato da Platone, Protagora

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“Se ha buona riuscita, ogni uomo è buono, | è cattivo se ha cattiva riuscita.”

Simonide (-556–-468 a.C.) poeta lirico greco antico

citato da Platone, Protagora

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“La Fame cattiva consigliera e la Povertà vergognosa.”

Publio Virgilio Marone (-70–-19 a.C.) poeta romano

VI, 276

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“Mio padre cantava d'amore, parlava d'amore, ma non ne ha mai dato, almeno a me che ero suo figlio.”

Julian Lennon (1963) cantautore e musicista inglese

citato in Julian Lennon: «John? Un cattivo padre» http://www.corriere.it/spettacoli/11_dicembre_04/julian-lennon-john-cattivo-padre-cruccu_7fcb8aaa-1e97-11e1-b26c-4b15387dad1c.shtml, Corriere della sera, 4 dicembre 2011

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“Michelagnolo Amerigi fu uomo satirico e altiero; e usciva tal'ora a dir male di tutti li pittori passati e presenti per insigni che si fussero, poiché a lui pareva d'aver solo con le sue opere avanzati tutti gli altri della sua professione […] molti giovani ad essempio di lui si danno a imitare una testa del naturale, e non studiando né fondamenti del disegno e della profondità dell'arte, solamente del colorito appagansi, onde non sanno mettere due figure insieme, né tessere istoria veruna, per non comprendere la bontà di sì nobil'arte.
Fu Michelagnolo, per soverchio ardimento di spiriti, un poco discolo, e tal'ora cercava occasione di fiaccarsi il collo o di mettere a sbaraglio l'altrui vita. Pratticavano spesso in sua compagnia uomini per natura anch'essi brigosi; e ultimamente affrontatosi con Ranuccio Tomassoni giovane di molto garbo, per certa differenza di giuoco di palla a corda, sfidaronsi, e venuti all'armi, caduto a terra Ranuccio, Michelagnolo gli tirò una punta, e nel pesce della coscia feritolo, il diede a morte. Fuggirono tutti da Roma, e Michelagnolo andossene a Pellestrina, ove dipinse una S. Maria Maddalena. E d'indi giunse a Napoli, e quivi operò molte cose.
[…] Se Michelagnolo Amerigi non fusse morto sì presto, averia fatto gran profitto nell'arte per la buona maniera che presa avea nel colorire del naturale; benché egli nel rappresentar le cose non avesse molto giudicio di scegliere il buono e lasciare il cattivo. Nondimeno lasciò gran credito e più si pagavano le sue teste che l'altrui istorie, tanto importa l'aurea popolare, che non giudica con gli occhi ma guarda con l'orecchie. E nell'Accademia il suo ritratto è posto.”

Giovanni Baglione (1566–1643) pittore italiano

da Le Vite dè Pittori, Scultori et Architetti, Roma, 1642

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“Penso di essere una brava persona. Sono gentile con tutti. Quindi solo il fatto che ogni tanto sia negativo in campo mi rende cattivo? Non penso.”

Andy Murray (1987) tennista britannico

Origine: Dall'intervista "Non faccio mai la cosa giusta" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/06/26/734922-faccio.shtml, traduzione di Bianca Mundo, Ubitennis.com, 26 giugno 2012.

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“A cattivo principio cattiva fine.”

proemio, 10; 2006
[F]oedum inceptu foedum exitu.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“Niente affatto. Combatta come se pensasse che noi abbiamo torto. Oh, a che serve tutto il suo equilibrio di giudizio se non decide mai con la sua testa? Chiunque l'afferra e le fa fare quello che vuole. E lei vede dentro di loro e ne ride… ma lo fa. Non basta avere le idee chiare; io ho la testa confusa e stupida, e non valgo la quarta parte di lei, ma ho cercato di fare quello che al momento mi è sembrato giusto. E lei… il suo cervello e il suo intuito sono splendidi. Ma quando vede quello che è giusto, è troppo indolente per farlo. Una volta mi disse che saremo giudicati per le nostre intenzioni, non per quello che abbiamo effettivamente fatto. Mi è sembrata un'osservazione splendida. Ma dobbiamo avere l'intenzione di fare… non starcene seduti su una sedia con le nostre intenzioni.»
«Lei è meravigliosa!» egli disse gravemente.
«Oh, lei mi apprezza!» lei proruppe di nuovo. «Vorrei che non m'apprezzasse. Lei ci apprezza tutti… vede il bene in tutti noi. E intanto lei è sempre morto… morto… morto. Ora, per esempio, perché non s'è arrabbiato? Gli si avvicinò, con un improvviso cambiamento d'umore, gli afferrò tutte e due le mani. Lei è tanto straordinario, signor Herriton, che non posso sopportare di vederla sprecarsi. Non posso sopportarlo… sua madre… non è stata buona con lei.»
«Signorina Abbott, non si preoccupi per me. Alcuni sono nati per non fare nulla. Io sono uno di questi; non ho mai concluso niente, né a scuola né nella professione. Venni qui per impedire il matrimonio di Lilia, ed era troppo tardi. Sono venuto qui con l'intenzione di ottenere il bambino, e ne riporterò un onorevole insuccesso. Adesso non mi aspetto mai che succeda qualcosa, e così non sono mai deluso. Lei si meraviglierebbe di sapere quali sono per mei grandi avvenimenti. Essere andato a teatro ieri, parlare con lei ora… non credo che mi capiterà mai niente di più grande. Il mio destino è di passare nel mondo senza mai scontrarmi con esso o smuoverlo… e veramente non so dire se il mio destino sia buono o cattivo. Io non muoio… io non m'innamoro. E se altri muoiono o s'innamorano, lo fanno sempre proprio quando io non ci sono. Ha perfettamente ragione; la vita per me è semplicemente uno spettacolo, che — grazie a Dio, grazie all'Italia, e grazie a lei — è ora più bello e più incoraggiante di quanto sia mai stato prima.» […. ]
«Ogni minima inezia, per una qualche ragione, oggi sembra imponderabilmente importante, e quando lei dice che da una cosa "non dipende niente," le sue parole suonano come una bestemmia. Non si può mai sapere… (come posso esprimermi?)… quale delle nostre azioni, quale delle nostre omissioni non influiranno su qualcosa per sempre.”

cap. VIII, pp. 185-9
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“Ma non basta che attorno alla religione sia stata intenzionalmente creata una cortina di noncuranza e di ignoranza; ora la fede diventa oggetto di continui attacchi. È significativa la battuta del Nobel Steven Weinberg, che oltretutto è un cosmologo e non un sociologo: «Ci sono persone buone che fanno cose buone e persone cattive che fanno cose cattive, ma se volete trovare gente buona che faccia cose cattive, rivolgetevi alla religione». In alcuni Paesi, questa frase è diventata quasi un proverbio e viene ripetuta dai media e nei bar. È stupefacente che se ne esca con una simile battuta un uomo come Weinberg, che ha vissuto gran parte della sua vita in un secolo, il XX, che ha conosciuto i regimi più oppressivi della storia. È questa l'obiezione che io muovo appena qualcuno tira fuori la battuta di Weinberg. E ottengo, invariabilmente, la seguente risposta: «Ma il comunismo era una religione!». Insomma, per alcuni, la parola "religione" è diventata sinonimo di irrazionalità e addirittura di assassinio. In pratica, c'è ormai chi intende per "religione" un complesso di credenze che può indurre persone buone e pacifiche (che non ucciderebbero neanche una mosca, che so, per conseguire un guadagno personale), a trasformarsi in killer per una "causa."”

Charles Taylor (1931) filosofo canadese

Un modo di pensare abbastanza grossolano, questo. Al quale va mossa un'altra obiezione ancora: Hitler, Stalin, Pol Pot, Mao, eccetera, erano tutti nemici della religione.

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“Non accetto lezioni di etica politica dalla Bindi: è brutta, cattiva e cretina.”

Francesco Cossiga (1928–2010) 8º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Franca Selvatici, «Gelli in tv: Berlusconi può attuare il piano P2» http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/11/01/gelli-in-tv-berlusconi-puo-attuare-il.html, la Repubblica, 1º novembre 2008, p. 11.

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“Non esiste ora buona per uno che non sia cattiva per un altro!”
Bona nemini hora est, ut non alicui sit mala.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

“Ciò che non puoi tenere con le buone, tienilo con le cattive.”
Quem bono tenere non potueris, contineas malo.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

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“Night
Buone ragazze | di cattiva famiglia | con cattivi ragazzi | di buona famiglia.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Diario futile di un signore di mezza età, p. 100

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“È vento cattivo quello che non porta bene a nessuno, come ho sempre detto. E tutto è Bene ciò che finisce Meglio!”

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Il Signore degli Anelli, Il ritorno del re
Origine: Tutto è bene quel che finisce bene

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“Non c'è libro tanto cattivo che in qualche sua parte non possa giovare.”

Gaio Plinio Secondo (23–79) scrittore romano

da Epistole, lib. III, ep. 5

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“Non ci sono papi buoni. O cattivi. Ci sono solo papi peggiori.”

Fernando Vallejo (1942) scrittore, regista e sceneggiatore colombiano

Origine: La puttana di Babilonia, p. 17

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“La teologia è lo studio dell'inesistente: un Vecchio rabbioso e cattivo, spuntato come un fungo velenoso dal cervello di degenerati come Ratzinger.”

Fernando Vallejo (1942) scrittore, regista e sceneggiatore colombiano

Origine: La puttana di Babilonia, p. 223

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“Cosa vorrei sulla mia epigrafe? Data di nascita, data di morte. Punto. Le parole delle epigrafi sono tutte uguali. A leggerle uno si chiede: ma scusate, se sono tutti buoni, dov'è il cimitero dei cattivi?”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

Origine: Citato in Il saluto ad Andreotti del popolo romano http://www.iltempo.it/politica/2013/05/08/news/il-saluto-ad-andreotti-del-popolo-romano-888378/, IlTempo.it, 8 maggio 2013.

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“[Su Il divo] È molto cattivo, è una mascalzonata, direi. Cerca di rivoltare la realtà facendomi parlare con persone che non ho mai conosciuto.”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

Origine: Citato in Goffredo de Marchis, Giulio e Andreotti / Andreotti "è un film maligno non sono così cinico" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/15/giulio-andreotti-andreotti-un-film.html, la Repubblica, 15 maggio 2008.

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“Il personaggio di V e la sua relazione con Evey (Natalie Portman) ci ricorda inevitabilmente il Fantasma dell'Opera. V e il fantasma sono entrambi mascherati, si muovono attraverso spazi sotterranei, controllano gli altri attraverso la leva della loro immaginazione e hanno un conto in sospeso. Una differenza, una importante differenza, è che il travestimento del viso di V non si muove (a differenza, ad esempio, dei volti di un cattivo di Batman), ma è una maschera che ha sempre la stessa espressione sorridente. Dietro alla maschera c'è l'attore Hugo Weaving, che ha usato la voce e il linguaggio del corpo per creare un personaggio, ma mi sono ricordato del mio problema con il trenino Thomas: Se qualcosa parla, le sue labbra devono muoversi.”

Roger Ebert (1942–2013) critico cinematografico statunitense

The character of V and his relationship with Evey (Natalie Portman) inescapably reminds us of the Phantom of the Opera. V and the Phantom are both masked, move through subterranean spaces, control others through the leverage of their imaginations and have a score to settle. One difference, and it is an important one, is that V's facial disguise does not move (unlike, say, the faces of a Batman villain) but is a mask that always has the same smiling expression. Behind it is the actor Hugo Weaving, using his voice and body language to create a character, but I was reminded of my problem with Thomas the Tank Engine: If something talks, its lips should move.

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“La democrazia non è altro che un pretesto per le cattive maniere!.”

Ernst Lothar (1890–1974)

Origine: L'angelo musicante, p. 305

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