Frasi su cervello
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“Io sono sinistro, tutto sinistro: di piede, di fede, di cervello.”

Diego Armando Maradona (1960) allenatore di calcio e calciatore argentino

Origine: Palla lunga e pedalare, p. 26

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“Il problema con te John, è che la tua spina dorsale non raggiunge il cervello.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

da The Times, 26 novembre 1992.

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“Tu Busi, sei un mentecatto assoluto, sei senza cervello, sei un depensante assoluto, un pettegolo. Capra! capra! capra!”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

Da programmi televisivi, Le iene

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“L'idea di utopia è essenzialmente moderna. […]. Moderno è l'uomo che pensa con il cervello proprio, non per ispirazione e autorizzazione di un'autorità religiosa o politica.”

Alberto Savinio (1891–1952) scrittore, pittore e compositore italiano

dall'Introduzione a Tommaso Campanella, La città del Sole, Adelphi, Milano, 1995

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“[Su Una vita al massimo] Non ha ricevuto il riconoscimento che giustamente meritava. È uno dei migliori film del decennio.”

Michael Moore (1954) regista statunitense

da Twitter, 20 agosto 2012; citato in Carlotta De Leo, Il regista Tony Scott si suicida gettandosi da un ponte: «Aveva un tumore al cervello», Corriere della sera. it, 20 agosto 2012

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“Queste opere azzardate che spesso sembrano il prodotto di uno spirito non ancora in possesso di sé e che forse non si possiederà mai, chi sa quale cervello nascondono, quale potenza di vita, quale febbre pensante che le sole circostanze hanno ridotto.”

Antonin Artaud (1896–1948) commediografo, attore teatrale e scrittore francese

Origine: Da Lettera a Jacques Rivière del 6 giugno 1924 in Corrispondenza con Jacques Rivière, in Al paese dei Tarahumara e altri scritti, a cura di H.J. Maxwell e Claudio Rugafiori, Adelphi, Milano, 2009, p. 25.

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“Ciò che differenzia i pagani da noi, è che all'origine di tutte le loro credenze vi è un terribile sforzo per non pensare in quanto uomini, per mantenere il contatto con l'intera creazione, cioè con la divinità.
So bene che il più piccolo slancio d'amore vero ci avvicina molto di più a Dio che tutta la scienza che possiamo avere della crezione e dei suoi gradi.
Ma l'Amore che è una forza non va senza la Volontà.
Non si ama senza la volontà, la quale passa attraverso la coscienza; – è la coscienza della separazione consentita che ci conduce al distacco dalle cose, che ci riconduce all'unità di Dio.
Si conquista l'amore prima attraverso la coscienza e attraverso la forza dell'amore poi.
Tuttavia, vi sono molte dimore nella casa di mio padre. E colui che, gettato sulla terra con la coscienza dell'idiota, dopo Dio solo sa quali fatiche o quali colpe in altri stati o altri mondi che gli hanno valso la sua idiozia; ma con quel tanto di coscienza che gli necessita per amare, e amare in un distacco senza grandi parole, in un meraviglioso slancio spontaneo; colui al quale tutto ciò che è il mondo sfugge, che dell'amore non conosce che la fiamma, la fiamma senza l'irraggiamento e la moltitudine del focolare, avrà meno di quell'altro accanto il cui cervello domina l'intera creazione, e per il quale l'amore è un minuzioso e orribile scollamento.
Ma – ed è sempre come la storia del ditale – avrà sempre tutto ciò che può assorbire. Godrà d'una felicità chiusa, ma che, riempiendo tutta la sua misura, darà anche a lui la sensazione dell'immensità.
Sino al giorno in cui questo povero in ispirito sarà spazzato via come le altre cose. Gli verrà ritirata la sua immensità. Verremo tutti giudicati, grandi e piccoli, dopo il nostro paradiso di delizie, dopo la felicità che non è tutto, voglio dire, che non è il grande Tutto, cioè Niente. Verremo mescolati, verremo fusi sino all'Uno, Uno Solo, il grande Uno cosmico che presto farà posto allo Zero infinito di Dio.”

Antonin Artaud (1896–1948) commediografo, attore teatrale e scrittore francese

Origine: Eliogabalo o l'anarchico incoronato, pp. 55-56

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“Niente affatto. Combatta come se pensasse che noi abbiamo torto. Oh, a che serve tutto il suo equilibrio di giudizio se non decide mai con la sua testa? Chiunque l'afferra e le fa fare quello che vuole. E lei vede dentro di loro e ne ride… ma lo fa. Non basta avere le idee chiare; io ho la testa confusa e stupida, e non valgo la quarta parte di lei, ma ho cercato di fare quello che al momento mi è sembrato giusto. E lei… il suo cervello e il suo intuito sono splendidi. Ma quando vede quello che è giusto, è troppo indolente per farlo. Una volta mi disse che saremo giudicati per le nostre intenzioni, non per quello che abbiamo effettivamente fatto. Mi è sembrata un'osservazione splendida. Ma dobbiamo avere l'intenzione di fare… non starcene seduti su una sedia con le nostre intenzioni.»
«Lei è meravigliosa!» egli disse gravemente.
«Oh, lei mi apprezza!» lei proruppe di nuovo. «Vorrei che non m'apprezzasse. Lei ci apprezza tutti… vede il bene in tutti noi. E intanto lei è sempre morto… morto… morto. Ora, per esempio, perché non s'è arrabbiato? Gli si avvicinò, con un improvviso cambiamento d'umore, gli afferrò tutte e due le mani. Lei è tanto straordinario, signor Herriton, che non posso sopportare di vederla sprecarsi. Non posso sopportarlo… sua madre… non è stata buona con lei.»
«Signorina Abbott, non si preoccupi per me. Alcuni sono nati per non fare nulla. Io sono uno di questi; non ho mai concluso niente, né a scuola né nella professione. Venni qui per impedire il matrimonio di Lilia, ed era troppo tardi. Sono venuto qui con l'intenzione di ottenere il bambino, e ne riporterò un onorevole insuccesso. Adesso non mi aspetto mai che succeda qualcosa, e così non sono mai deluso. Lei si meraviglierebbe di sapere quali sono per mei grandi avvenimenti. Essere andato a teatro ieri, parlare con lei ora… non credo che mi capiterà mai niente di più grande. Il mio destino è di passare nel mondo senza mai scontrarmi con esso o smuoverlo… e veramente non so dire se il mio destino sia buono o cattivo. Io non muoio… io non m'innamoro. E se altri muoiono o s'innamorano, lo fanno sempre proprio quando io non ci sono. Ha perfettamente ragione; la vita per me è semplicemente uno spettacolo, che — grazie a Dio, grazie all'Italia, e grazie a lei — è ora più bello e più incoraggiante di quanto sia mai stato prima.» […. ]
«Ogni minima inezia, per una qualche ragione, oggi sembra imponderabilmente importante, e quando lei dice che da una cosa "non dipende niente," le sue parole suonano come una bestemmia. Non si può mai sapere… (come posso esprimermi?)… quale delle nostre azioni, quale delle nostre omissioni non influiranno su qualcosa per sempre.”

cap. VIII, pp. 185-9
Monteriano

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“Quando in un teatro il loggione è vuoto è segno che la città non ha cervello.”

Bruno Barilli (1880–1952) scrittore e critico musicale italiano

Capricci di vegliardo e taccuini inediti

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“Lei nella famiglia è quella che c'ha il cervello… io c'ho le gambe!”

Alessandro Zanardi (1966) pilota automobilistico, ciclista su strada e conduttore televisivo italiano

Parlando della moglie in un'intervista radiofonica a DJ Chiama Italia
data?

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“L'imprenditore con gli affari nel sangue, ma non nel cervello!”

Walter Fontana (1957) umorista, sceneggiatore e scrittore italiano

Senza fonte, Citazioni da Mai dire Gol

“La parola a un uomo, il cervello a un altro!”

Walter Fontana (1957) umorista, sceneggiatore e scrittore italiano

Senza fonte, Citazioni da Mai dire Gol

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“La prima regola della scoperta è avere cervello e un po' di fortuna.”

George Polya (1887–1985) matematico ungherese

Origine: Come risolvere i problemi di matematica, p. 172

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“[Su Top Gun] Una specie di rock'n'roll nei cieli.”

Tony Scott (1944–2012) regista e produttore cinematografico britannico

Origine: Citato in Carlotta De Leo, Il regista Tony Scott si suicida gettandosi da un ponte: «Aveva un tumore al cervello» http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_20/tony-scott-morte_45426a24-ea80-11e1-844e-2ddbe2183fb0.shtml, Corriere.it, 20 agosto 2012.

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“Il cinema è una malattia, quando entra nel sangue prende il sopravvento. È come avere Jago nel cervello e, come per l'eroina, l'unico antidoto a un film è un altro film.”

Frank Capra (1897–1991) regista italiano

Origine: Citato in Hollywood secondo Scorsese Il cinema è la mia chiesa http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/06/22/hollywood-secondo-scorsese-il-cinema-la-mia.html, la Repubblica, 22 giugno 1999.

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“I piedi sono il cervello dei poveri”

Antonio Rezza (1965) attore, regista e scrittore italiano

Citazioni tratte dalle opere cinematografiche, Suppietij (1991)

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“E sì, possiamo esser fatti di puro cervello e chiari ideali ma andiamo sempre a cozzare sulla pelle di qualcuno. L'uomo si abitua meglio all'epiderma che alla pulizia della ragione.”

Antonio Rezza (1965) attore, regista e scrittore italiano

pag. 133
Citazioni tratte dalle opere letterarie, Credo in un solo oblio

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“Comprate questo libro, farete contenta tutta una serie di persone e avrete speso l'equivalente del pieno di benzina di una macchina microscopica: il vostro cervello.”

Rocco Tanica (1964) tastierista italiano

Origine: Dalla quarta di copertina di Claudio Bisio, Prima comunella, poi comunismo.

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“Cosa è questo primo lavoro? Una commedia, il Candelaio. Bruno vi sfoga le sue qualità poetiche e letterarie. La scena è in Napoli, la materia è il mondo plebeo e volgare, il concetto è l'eterna lotta degli sciocchi e de' furbi, lo spirito è il più profondo disprezzo e fastidio della società, la forma è cinica. È il fondo della commedia italiana dal Boccaccio all'Aretino, salvo che gli altri vi si spassano, massime l'Aretino, ed egli se ne stacca e rimane al di sopra. Chiamasi accademico di nulla accademia, detto il Fastidito. Nel tempo classico delle accademie il suo titolo di gloria è di non essere accademico. Quel fastidito ti dà la chiave del suo spirito. La società non gl'ispira più collera; ne ha fastidio, si sente fuori e sopra di essa. […] Ci è un libro pubblicato a Parigi nel 1582, col titolo: De umbris idearum, e lo raccomando a' filosofi, perché ivi è il primo germe di quel mondo nuovo, che fermentava nel suo cervello. Ivi tra quelle bizzarrie mnemoniche è sviluppato questo concetto capitalissimo, che le serie del mondo intellettuale corrispondono alle serie del mondo naturale, perché uno è il principio dello spirito e della natura, uno è il pensiero e l'essere. Perciò pensare è figurare al di dentro quello che la natura rappresenta al di fuori, copiare in sé la scrittura della natura. Pensare è vedere, ed il suo organo è l'occhio interiore, negato agl'inetti. Ond'è che la logica non è un argomentare, ma un contemplare, una intuizione intellettuale non delle idee, che sono in Dio, sostanza fuori della cognizione, ma delle ombre o riflessi delle idee ne' sensi e nella ragione.”

cap. XVIII
Storia della letteratura italiana

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“La teologia è lo studio dell'inesistente: un Vecchio rabbioso e cattivo, spuntato come un fungo velenoso dal cervello di degenerati come Ratzinger.”

Fernando Vallejo (1942) scrittore, regista e sceneggiatore colombiano

Origine: La puttana di Babilonia, p. 223

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“Il cervello è come lo stomaco: quello che conta non è quanto ci metti dentro, ma quanto riesce a digerire.”

Albert Jay Nock (1870–1945) saggista statunitense

Origine: Citato in Selezione dal Reader's Digest, giugno 1963.

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“Lo sai cosa è cattivo e cosa è buono, | che cosa è brutto e cosa invece è bello? | Quello che stabilisce il tuo cervello.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Una montagna, n. 11
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“L'astinenza fa bene sia al cervello che alla borsa.”

Horace Greeley (1811–1872) giornalista statunitense

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“Quando smetti di usare le labbra, il cervello comincia a giocarti brutti scherzi.”

Dizzy Gillespie (1917–1993) trombettista, pianista e compositore statunitense

citato in Richard Schickel, Clint Eastwood – L'uomo dalla cravatta di cuoio

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“Eh, sì. Blasetti è un grande, per me. Non sarà mai superato, Blasetti. Blasetti ha inventato tutto. Ha inventato il neorealismo, senz'altro. E poi Blasetti è veramente un cervello da cinematografo.”

Guido Celano (1904–1988) attore, doppiatore e regista italiano

citato in Francesco Savio, Cinecittà Anni Trenta, Bulzoni 1979

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“Avevamo subito il lavaggio del cervello ed eravamo convinti che Borg avrebbe vinto ancora a Wimbledon. Era impossibile per noi immaginare che potesse perdere.”

Mats Wilander (1964) tennista svedese

Origine: Borg vs. McEnroe. La più grande rivalità del tennis moderno, p. 38

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“La Fortuna è una Dea senza cervello, | E però tutto il giorno fa pazzie.”

Niccolò Forteguerri (1674–1735) accademico e presbitero italiano

VIII, 1
Ricciardetto
Origine: Citato in Harbottle, p. 342.

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“Il nostro cervello è fatto in modo che l'attenzione sia tanto più alta quanto più un avvenimento suscita emozioni.”

Piero Angela (1928) divulgatore scientifico e giornalista italiano

cap. XI, p. 143
A cosa serve la politica?

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“Il tennis non è solo una questione fisica. Sono due cervelli che si scontrano.”

Marat Safin (1980) tennista e dirigente sportivo russo

Origine: Citato in Gaia Piccardi, Benvenuti al Safin-show «Sono meglio di un film» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/gennaio/31/Benvenuti_Safin_show_Sono_meglio_co_9_050131098.shtml, Corriere della sera, 31 gennaio 2005.

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