Frasi su confronto
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“[…] me ne andai in escursione verso le alture di Baran e del colle di Ciash e sulle pendici del Gul-i Bahar. In primavera la steppa del Colle di Ciash e le pendici del Gul-i Bahar sono bellissime. La verzura ne è splendida, senza confronti nelle altre zone del territorio di Kabul, e vi fioriscono ogni sorta di tulipani. Un giorno diedi ordine di contare tutti i tipi di tulipani: risultò che ce n'erano trentaquattro tipi. In lode di questi luoghi ho composto i versi: È la verde Kabul in primavera | paradiso di fiori: | paradiso la steppa di Baran, | paradiso fiorito in primavera.”

Babur (1483–1530) fondatore della dinastia Moghul

Origine: Citato in Poesia d'amore turca e persiana, scelta e traduzione di Angelo Michele Piemontese e Gianroberto Scarcia; ([G. Scarcia ha curato – oltre ai primi due paragrafi della «Guida alla lettura» – le versioni poetiche contenute nell'antologia e le prosastiche dal turco; tutto il resto è stato curato da A. M. Piemontese. Poesia d'amore turca e persiana, p. 9.]), EDIPEM, Novara, 1973, p. 233.

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“Non mi batto per il detenuto eccellente, ma per la tutela della vita del diritto nei confronti del detenuto ignoto, alla vita del diritto per il diritto alla vita.”

Marco Pannella (1930–2016) politico e giornalista italiano

Origine: Citato in Associazione Il Detenuto Ignoto http://www.detenutoignoto.org/, detenutoignoto.org.

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“Il valore della nazionale non si confronta con il denaro, si confronta con la gloria.”

Diego Armando Maradona (1960) allenatore di calcio e calciatore argentino

libro Io sono El Diego

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“Noi lodiamo le persone in proporzione alla stima che esse nutrono nei nostri confronti.”

Charles Louis Montesquieu (1689–1755) filosofo, giurista e storico francese

libro Pensieri

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“Mettere al mondo un figlio ha un senso solo se questo figlio è voluto, coscientemente e liberamente dai due genitori. Se no è un atto animalesco e criminoso. Un essere umano diventa tale non per il casuale verificarsi di certe condizioni biologiche, ma per un atto di volontà e d’amore da parte degli altri. Se no, l’umanità diventa – come in larga parte già è – una stalla di conigli. Ma non si tratta più della stalla «agreste», ma d’un allevamento «in batteria» nelle condizioni d’artificialità in cui vive a luce artificiale e con mangime chimico.
Solo chi – uomo e donna – è convinto al cento per cento d’avere la possibilità morale e materiale non solo d’allevare un figlio ma d’accoglierlo come una presenza benvenuta e amata, ha il diritto di procreare; se no, deve per prima cosa far tutto il possibile per non concepire e se concepisce (dato che il margine d’imprevedibilità continua a essere alto) abortire non è soltanto una triste necessità, ma una decisione altamente morale da prendere in piena libertà di coscienza «…».
Nell’aborto chi viene massacrato, fisicamente e moralmente, è la donna; anche per un uomo cosciente ogni aborto è una prova morale che lascia il segno, ma certo qui la sorte della donna è in tali sproporzionate condizioni di disfavore in confronto a quella dell’uomo, che ogni uomo prima di parlare di queste cose deve mordersi la lingua tre volte.”

Italo Calvino (1923–1985) scrittore italiano
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“Esiste una particolare Provvidenza divina nei confronti dei matti, dei bambini, degli ubriachi e degli Stati Uniti d'America.”

Otto Von Bismarck (1815–1898) politico tedesco

Origine: Citato in Mauro della Porta Raffo, USA 1776/2016, libro II, p. 13.

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“Il confronto, la competizione, sono un qualcosa di superfluo e orribile.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Versi poetici e dichiarazioni di guerra

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“I confronti sono odiosi.”

Christopher Marlowe (1564–1593) poeta, drammaturgo

da Lust's Dominion, III, 4; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 296

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“L'unico dovere che abbiamo nei confronti della storia è quello di riscriverla.”

Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese

Il critico come artista

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“Dobbiamo non soltanto non uccidere, ma – se è possibile – conservare la vita […]. Voi, però, tenete gli occhi aperti: non perdete occasione di essere misericordiosi. Perciò, non ignorate con noncuranza il povero insetto caduto in acqua, ma pensate che cosa significhi lottare per non affogare. Aiutatelo dunque, servendovi di un uncino o di un legnetto; e se poi si pulirà le ali, vi mostrerà qualcosa di meraviglioso: la fortuna di aver tratto in salvo la vita… di aver agito per incarico e per conto dell'onnipotenza di Dio. Il verme smarrito sulla terra dura muore perché non può penetrarvi. Voi deponetelo su un terreno ricco o sull'erba: «Ciò che avrete fatto a uno di questi piccoli, l'avrete fatto a me.»”

Albert Schweitzer (1875–1965) medico, teologo, musicista e missionario luterano tedesco, di origine francese alsaziana

Queste parole di Gesù si applicano a ogni nostra azione nei confronti delle creature inferiori.
Origine: Cfr. Gesù: «In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me».
Origine: Da La melodia del rispetto per la vita: Prediche di Strasburgo, traduzione di Enrico Colombo, Edizioni San Paolo, 2002, p. 56. ISBN 88-215-4646-2

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“Alex, che ho avuto come compagno di squadra, lo conosco molto bene e so l'importanza che lui ha, in campo, nel gruppo e nei confronti della gente. È un esempio per tutti.”

Didier Deschamps (1968) allenatore di calcio e ex calciatore francese

Origine: Citato in Ibra si presenta: "Da piccolo tifavo Inter" http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2006/08_Agosto/10/ibradue.shtml, Corriere.it, 11 agosto 2006.

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“Confesso di ritenere che sarebbe in una certa misura degradante sia nei miei confronti, sia nei confronti della [Royal] Institution il fatto che il salario, a mio avviso già in precedenza moderato, debba essere ora ridotto di un quarto, mentre l'impegno e la responsabilità dell'incarico risultano aumentati anziché diminuiti.”

Thomas Young (1773–1829) scienziato britannico

Origine: Citato in Richard J. Weiss, Breve storia della luce: arte e scienza dal Rinascimento a oggi, traduzione di Elisabetta Maurutto, edizioni Dedalo, Bari 2005.

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“Non basta sottomettere più o meno pacificamente le masse al nostro regime, inducendole ad assumere una posizione di neutralità nei confronti del regime. Vogliamo operare affinché dipendano da noi come da una droga.”

Joseph Göbbels (1897–1945) politico e giornalista tedesco

citato in Michael Zezima, Salvate il soldato potere, Il Saggiatore 2004
Citazioni di Joseph Göbbels

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“Ciò che chiunque voglia deliberatamente nascondere, sia solamente nei confronti degli altri, sia nei confronti di sé stesso, anche ciò che inconsciamente egli porta dentro di sé, viene svelato dal suo linguaggio.”

Victor Klemperer (1881–1960) filologo e scrittore tedesco

LTI – Taccuino di un filologo (Lingua Tertii Imperii – Notizbuch eines Philologen)

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“Noialtri peccatori oscilliamo pericolosamente tra durezza e complicità nei confronti degli altri.”

René Laurentin (1917–2017) presbitero e teologo francese

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“Il mio punto di vista è che l'arbitro è un uomo e può sbagliare, anche se sono stati commessi errori marchiani e lo sbaglio pesa tutto su una delle due squadre e favorisce chiaramente l'altra. Vede, io ho girato il mondo nel mio lavoro, e posso assicurarle che i nostri arbitri sono i migliori di tutti. Purtroppo nei loro confronti esistono molte pressioni e il malcostume di chi fa parte di questo ambiente. L'arbitro può sbagliare, è un uomo, e purtroppo la sudditanza psicologica esiste e continuerà ad esistere. È una molla che scatta a livello inconscio, qualcosa di inevitabile.”

Pietro Lo Monaco (1954) dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Da Paolo Camedda, Lo Monaco legge così i fatti di Catania-Juventus: "Sono stati errori marchiani ma pur sempre errori. L'arbitro è un uomo e può sbagliare, purtroppo la sudditanza psicologica esiste" http://www.goal.com/it/news/1942/esclusiveinterviste/2012/10/30/3488770/lo-monaco-legge-cos%C3%AC-i-fatti-di-catania-juventus-sono-stati, Goal.com, 30 ottobre 2012.

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“D: Ti accusano di una certa doppiezza nei confronti di Berlusconi, c'è un prima e un dopo.”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Con Indro Montanelli

“[Sul suicidio di "Davide", omosessuale di 15 anni che amava vestire di rosa, vittima del bullismo] C'è un'età in cui la derisione si trasforma e perde ingenuità per acquisire il carattere della violenza. È l'età in cui le sovrastrutture ideologiche cominciano a bacare i pensieri di ex bambini profumati di neutralità. È sempre avvenuto che, con l'inizio della voglia di diventare grandi, ciascuno cominciasse ad abbuffarsi di preferenze, di convinzioni, di polemica, di tentativi di confronto. Prima del difficile parto di pensieri liberi e autonomi, l'essere "a favore" o "contro" è la prima attività in cui si misura il progredire del tempo dell'uomo. Fino alla generazione scorsa tutti i ragazzi erano obbligati al coraggio e alla vergogna della posizione presa. Oggi, l'accozzaglia casuale del "gruppo", spesso virtuale e telecomandato, fa sfogare la appartenenza nell'irrealtà dei social network. Sociale? Non si cerca uno schieramento, lo si trova. Non c'è più l'incognita del rossore delle guance e l'omofobia è facile come il maoismo, il nazismo, l'horror, il terrorismo, la destra e la sinistra. La responsabilità della scelta è talmente diluita da risultare alibi. La cattiveria moltiplicata per un numero ics di cattiverie senza faccia diventa miele. Gli effetti, anche quando sono raccapriccianti, vengono sminuiti facilmente. Non so cosa fare più che maledire i bulli, le sette dell'ignoranza, i pavidi, quelli che si spacciano per uomini veri, gli amanti dell'omologazione.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

dalla rubrica "Mina per voi" http://minapervoi.vanityfair.it/2012/12/03/eravamo-piu-civili-40-anni-fa/, 3 dicembre 2012
Citazioni di Mina

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“Ogni uomo è un lupo nei confronti di un altro uomo.”

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Lupus est homo homini.
Asinaria

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“Così l'attenzione che il mondo ha nei confronti di Gerusalemme è dovuta al fatto che è comunque un centro nervoso, mentre Napoli è solo un luogo narrativo, leggendario e singolare, musicale, teatrale, criminale: insomma, leggendario.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

Origine: Citato in "Io, adottato da Israele, non intravedo possibilità di pace per il Medioriente" http://www.nannimagazine.it/articolo/984/Io-adottato-da-Israele-non-intravedo-possibilita-di-pace-per-il-Medioriente, NanniMagazine.it, 19 giugno 2008.

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“Vivo largo, ho un'entourage troppo bastardo, gioco troppo d'azzardo, non mi distraggo e non ho riguardo.”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da In confronto
Classico

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“Mi sia consentito dire, il nostro è un partito serio, | disponibile al confronto.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Nuntereggae più, lato A, n. 1
Nuntereggae più
Origine: Come Silvia d'Ortenzi riporta nel suo libro Rare tracce, queste parole, pronunciate con un'inflessione sarda, si riferirebbero a un intervento politico di Enrico Berlinguer.

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“In età molto tenera i bambini sono indifesi e completamente dipendenti; li si può controllare facilmente esprimendo disapprovazione oppure facendo ricorso alla forza fisica e alle punizioni. Nei confronti dei bambini più grandi si può raggiungere lo stesso scopo con la seduzione. Al bambino viene promesso un trattamento speciale, una maggiore intimità, se si adeguerà ai desideri dei genitori. […] II bambino che viene portato a sentirsi speciale diventa il centro della lotta dei genitori per il potere e la sua posizione diventa particolarmente critica nel periodo edipico. Se è maschio entra in competizione con il padre, perché la madre lo induce a sentirsi superiore a lui. L'interesse speciale che il padre riversa sulla ragazza fa sì che questa divenga la rivale della madre. Il bambino è intrappolato in una situazione disperata. C'è sempre, da un lato, il pericolo dell'ostilità del genitore dello stesso sesso e dall'altra, se c'è stata una risposta sessuale alla seduzione, la paura dell'incesto o di un rifiuto umiliante. In quasi tutti i casi, il genitore che seduce è anche un genitore che rifiuta. A quell'età la paura dell'incesto è paura fisica dell'organo genitale adulto, che appare potente. Purtroppo per il bambino non c'è via d'uscita da questo genere di situazione edipica se non quella di sopprimere i sentimenti sessuali. Il bambino non soffoca la genitalità ma la sessualità – e cioè sensazioni di languore nell'area della pelvi, che sono la base dell'amore sessuale. Ma la soppressione dei sentimenti equivale a una castrazione psicologica e lascia orgasticamente impotenti. Sono fermamente convinto che, al livello più profondo, questa impotenza sia alla base della lotta per il potere.”

Alexander Lowen (1910–2008) psicoterapeuta, medico e psichiatra statunitense

Origine: Il narcisismo. L'identità rinnegata, pp. 77-79

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“Tutte le anime sono da servire, da amare. "Nessuna condizione umana può costituire motivo di esclusione dal cuore del Padre", ha detto il Papa: tutti vuol dire "nessuno escluso". A qualcuno dei partecipanti al Family Day può aver dato fastidio perché si è sentito chiamato in causa? "L'unico privilegio agli occhi di Dio è quello di non avere privilegi": nessun privilegio, nessun bollino, nessuno è sbagliato per Dio, nessuno è un caso speciale per Dio. Non va bene, è suonato come un rimprovero? Se ascolto l'Angelus per vedere se parla del Family Day di sabato come se fosse il Tg della domenica, vuol dire che non ho mai ascoltato questo Papa e non lo conosco. Ieri il Papa ha parlato della famiglia. La famiglia dei figli di Dio che è quella fatta di tutti. Come ricordava Eugenio Scalfari citando il vescovo di Roma è necessario "esprimersi con gentilezza e comprensione anche nei confronti di quanti, in merito al matrimonio pensano e agiscono diversamente."”

Mauro Leonardi (1959) giornalista italiano

Perché Dio cerca e ama i suoi figli perché sono figli suoi e non perché sono a posto, nella condizione giusta. Li ama tutti perché ha un cuore che ha un posto per tutti.
Origine: Da «Se i partecipanti al Family Day si offendono perché Papa Francesco non parla di loro all'Angelus» http://www.huffingtonpost.it/mauro-leonardi/se-i-partecipanti-al-family-day-si-offendono-perche-papa-francesco-non-parla-di-loro-allangelus_b_9130324.html, Huffington Post.it, 1° febbraio 2016.

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“Gigi è un Maradona. Uno come lui nasce ogni cento anni. Però ha rovinato una generazione di portieri, perché di Maradona ce n'è uno e gli altri al suo confronto sembrano tutti normali. Gigi ha schiacciato con la sua classe e la sua bravura tanti portieri di talento.”

Antonio Mirante (1983) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport; citato in Bologna, Mirante: "Buffon? È il Maradona dei portieri, ma io studio Reina" http://gianlucadimarzio.com/serie-a/bologna-mirante-buffon-e-il-maradona-dei-portieri-ma-io-studio-reina/, Gianlucadimarzio.com, 11 agosto 2016.

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“I chimici tendono a essere emotivi nei confronti di altri chimici, a causa del linguaggio che condividono e delle bruciature sulle mani.”

Kary Mullis (1944–2019) biochimico statunitense

Origine: Ballando nudi nel campo della mente, p. 38

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“Gli Italiani, quando scoprirono di essere stati derubati e grassati per anni dai loro sedicenti rappresentanti, s'incazzarono. Finché durò il fruscio delle mazzette negli orecchi degli Italiani, fu facile per loro comprendere chi fossero le vittime della Grande Ruberia: erano loro. I partiti, per mantenere i loro apparati elefantiaci ed il tenore di vita principesco di molti loro boss, imponevano il pizzo su ogni loro appalto; gli imprenditori gonfiavano i prezzi dei lavori con continue varianti in corso d'opera, lo Stato si svenava con una spesa pubblica sempre più fuori controllo, ed ogni anno veniva da noi a bussare a quattrini con leggi finanziarie sempre più giugulatorie. Nel 1993 eravamo sull'orlo della bancarotta. Lo Stato italiano non aveva letteralmente più un soldo in cassa: mancava persino di che pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici. Una situazione pre-Argentina, che costrinse il governo Amato a varare la più spaventosa legge finanziaria della storia d'Europa. Era, quello, lo scontrino fiscale di Tangentopoli. E toccò ai cittadini pagare il conto. Che dovevano fare i derubati? Metter mano ai portafogli e ringraziare chi li aveva ridotti così? Il minimo che si dovesse fare era quel che fecero decine di veneziani, inseguendo De Michelis per le calli della Laguna al grido di «ladròn, ladròn». E quel che fecero migliaia di romani di destra e di sinistra, lanciando banconote false contro Craxi che usciva dalla sua suite all'Hotel Raphael, cantando beffardamente sull'aria Guantanamera: «Vuoi pure queste? Bettino, vuoi pure queste?». Fu una reazione normale, e non c'è proprio nulla di cui vergognarsi. Anche perché il Craxi in questione era stato appena salvato dalla Camera dei deputati, che aveva respinto gran parte delle richieste di autorizzazione a procedere nei suoi confronti per gravi episodi di corruzione, e tutte le richieste di arresto e perquisizione avanzate dal pool di Milano. Lo stesso Craxi, pochi mesi prima, si era presentato alla Camera con l'aria dell'accusatore per tenere un discorso ricattatorio puntando il dito sui colleghi e chiamandoli a correo dei propri reati.”

La scomparsa dei fatti

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“La questione reale è se sia giusto e opportuno che metà della razza umana attraversi la vita in uno stato di subordinazione forzata nei confronti dell'altra metà; se lo stato migliore della società umana sia quello di essere divisa in due parti, una di individui dotati di volontà e di un'esistenza indipendente, l'altra di umili compagne di questi, ciascuna attaccata a uno di essi allo scopo di crescere i suoi figli e rendere la sua casa piacevole per lui. Se questo è il ruolo assegnato alle donne, non è che una forma di gentilezza istruirle per esso e far loro credere che la più grande fortuna che possa loro capitare sia quella di essere scelte da un uomo per questo scopo e che ogni altra carriera che il mondo giudica felice e onorevole sia loro preclusa dalla legge, non delle istituzioni sociali, dalla natura e dal destino. Tuttavia, quando chiediamo perché l'esistenza di metà della specie dovrebbe essere meramente ancillare rispetto a quella dell'altra, perché ogni donna dovrebbe essere una mera appendice di un uomo, non autorizzata ad avere interessi propri in modo che nulla possa compete nella sua mente, con gli interessi e i piaceri di lui, l'unica ragione che ci può essere fornita è che agli uomini piace così. È gradevole per loro che essi vivano per se stessi e le donne per loro: ed essi sono riusciti per molto tempo a far sì che le loro sottoposte considerassero le qualità e la condotta che sono piacevoli per chi le governa le loro virtù appropriate.”

Harriet Taylor Mill (1807–1858) filosofa inglese

da The Enfranchisement of Women, 1851; traduzione di M. Reichlin in Sull'eguaglianza e l'emancipazione femminile, a cura di N. Urbinati, Einaudi, Torino, 2001, p. 52

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