Frasi su mestiere
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“Ma in realtà passeggiando per le strade di Firenze mi rendo conto che non solo i capolavori universali, ma ogni luogo della città mi dice qualcosa: un campo sportivo dove ho giocato, un giardino dove ho pianto, persino una fermata dell'autobus dove ho aspettato qualcosa o forse qualcuno. Ogni angolo della città deve scatenare un sentimento in chi vuol fare il sindaco. Altrimenti ha sbagliato mestiere. Potrà ragionare di culture politiche, discutere sulle grandi riforme. Magari sarà il più colto dei deputati o il più elegante tra i senatori. Ma non potrà mai fare il sindaco. Può provare a fare il primo cittadino solo chi crede che amministrare sia davvero un'estensione del verbo amare. L'etimologia della parola ci porterebbe altrove. Dovremmo dire infatti che amministrare significa servire. E il tema del servizio civico, della cosa pubblica è uno degli aspetti più intriganti della politica fatta con passione. Nell'abisso di solitudini che caratterizza il nostro tempo, c'è proprio bisogno di costruire una comunità, di incrociare sogni, di stabilire legami. Evitare l'individualismo dedicando del tempo al servizio del bene comune è già una suggestiva scelta controcorrente. Ma questo vale per ogni tipo di impegno politico. La peculiarità dell'esperienza come sindaco – o come candidato sindaco – sta proprio nel legame intimo e inebriante con la propria città.”

Matteo Renzi (1975) politico italiano

Origine: Fuori!, pp. 26

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“[Ganso] Non corre e se di mestiere facesse il cacciatore di lumache rimarrebbe disoccupato a vita.”

Franco Rossi (1944–2013) giornalista italiano

Con data
Origine: Da Pelé dopo il naufragio di Robinho, farà il bis con Neymar? http://www.francorossi.com/2011/07/pele-dopo-il-naufragio-di-robinho-fara-il-bis-con-neymar-juventus-fiat-milan-fininvest-inter-saras-e-roma-unicredito-unica-soluzione-per-tenere-il-passo-delle-ricchissime-inglesi-e-spagnole/, Francorossi.com, 10 luglio 2011.

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“[Le serate ad Arcore] Erano delle semplici cene. Subito dopo si scendeva al piano di sotto e chi voleva ballava. I magistrati hanno capito male. Berlusconi un sera mi ha detto di limitarmi a guardare nel mio piatto, ma lo diceva solo perché lui era a dieta. Ho una carriera alle spalle, le sembra che possa confondermi con certa gente? Lele Mora, la Minetti che fa il mestiere che fa […]. Pensi che una sera quando Nicole Minetti rimase a seno nudo Berlusconi le lanciò subito uno scialle per coprirla.”

Emilio Fede (1931) giornalista, scrittore e politico italiano

da un intervento al "Processo Ruby", 1 giugno 2013; citato in Ma quale assaggiatore? Io seguivo il pianista e alle due andavo a dormire http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/06/02/ma-quale-assaggiatore-io-seguivo-il-pianista.html, Repubblica.it, 2 giugno 2013

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“Il mio mestiere di scrivano mi fa pensare a quei castelli di carte che piacciono ai bambini ma crollano a un tremito della mano.”

Luigi Pintor (1925–2003) giornalista, scrittore e politico italiano

La signora Kirchgessner

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“È stata la mia unica esperienza al suo fianco. Interpretavo il ruolo della moglie, quindi ero la protagonista con lui, cui ammazzavano il figlio piccolissimo. Una di quelle storie di camorra e dolore che in quegli anni funzionava. Una rarità, purtroppo. Eppure, credo di essere adatta a ruoli seri, ma non me ne hanno mai affidati. Quello lo ricordo con piacere. Negli Anni Settanta, Mario Trevi aveva raccolto i frutti del suo lavoro, era considerato già un grande interprete della canzone napoletana. Era un cantante famoso, un personaggio doc. Poi, aveva lanciato Indifferentemente, una delle più belle canzoni del nostro repertorio, quindi per me era emozionante lavorare con lui e quel ruolo mi sembrò ancora più importante, anche se i film tratti dalle sceneggiate restavano un po' relegati in ambiti ristretti. Lui, inoltre, fu molto carino con me, che ero giovane e avevo ancora tanto da imparare. Era un'epoca meravigliosa, ricca di vitalità. Per un artista che avesse veramente voglia di fare questo mestiere era davvero stimolante. Mi ero appena trasferita a Roma. Nella capitale c'era tutto: il cinema, la musica, l'arte. S'incontravano i pittori, i poeti. Napoli era pervasa dalla stessa creatività, dalla stessa voglia di fare che si respirava dovunque. La nota dominante di quegli anni era la passione, ricordo anche il produttore del film La pagella, era un tipo particolare. Avevano coraggio, allora, rischiavano in proprio per produrre spettacoli di qualità. Tutti noi venivamo da quell'epoca, che volevamo fare gli attori, i cantanti, i musicisti, avevamo grandi maestri da imitare, ai quali ispirarci e ci avvicinavamo a loro con umiltà e serietà. Volevamo crescere, conoscere, sapere tutto quel che si poteva perché ci tenevamo a realizzare spettacoli di buon livello. Ragioniamo ancora così. Oggi, invece, tranne che per rare eccezioni (penso a Fabio Fazio, a Fiorello, per esempio), il successo immediato, i guadagni, la facile popolarità sembrano diventati gli unici obiettivi.”

Mario Trevi (cantante) (1941) cantante e attore teatrale italiano

Marisa Laurito

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“La regia cinematografica è il mestiere degli imbecilli…e se ve lo dico io!”

Riccardo Freda (1909–1999) regista e sceneggiatore italiano

Origine: Da Divoratori di celluloide, Emme edizioni, Milano, 1981, p. 3.

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“Non mi abituerò mai a un mestiere in cui sei brocco se prendi il palo e fenomeno se la mandi in rete da un metro.”

Luca Toni (1977) calciatore italiano

Origine: Citato in Atlante de la Repubblica, 2006, p. 53.

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“L'aneddoto che resta secondo me nella storia e che mi lega al doppiaggio è questo: io nasco come un fruitore del cinema in una famiglia che non mi ha portato molto al cinema, non si andava molto al cinema ma d'estate accadeva un miracolo, nelle arene estive si celebrava e si celebra ancora ora la visione plein air della cinematografia… mia madre mi portava in un mese al cinema una volta… io molte sere scappavo, mi mettevo dalla parte del posteggio, c'erano dei platani che dividevano il posteggio dall'arena di proiezione e io mi mettevo là molte sere a sentire il cinema e nel sentire il cinema con la percezione del soundtrack e la percezione di quelle voci magiche del cinema degli anni sessanta io mi sono innamorato di chi parlava dentro quella pellicola e sono diventato il più grande fan di Carletto Romano, di cui nutro un profondo senso di riconoscenza perché mi ha dato una percezione sottilissima del mestiere dell'attore e del mestiere del doppiaggio.”

Stefano De Sando (1954) attore e doppiatore italiano

Variante: L’aneddoto che resta secondo me nella storia e che mi lega al doppiaggio è questo: io nasco come un fruitore del cinema in una famiglia che non mi ha portato molto al cinema, non si andava molto al cinema ma d’estate accadeva un miracolo, nelle arene estive si celebrava e si celebra ancora ora la visione plein air della cinematografia... mia madre mi portava in un mese al cinema una volta… io molte sere scappavo, mi mettevo dalla parte del posteggio, c’erano dei platani che dividevano il posteggio dall’arena di proiezione e io mi mettevo là molte sere a sentire il cinema e nel sentire il cinema con la percezione del soundtrack e la percezione di quelle voci magiche del cinema degli anni sessanta io mi sono innamorato di chi parlava dentro quella pellicola e sono diventato il più grande fan di Carletto Romano, di cui nutro un profondo senso di riconoscenza perchè mi ha dato una percezione sottilissima del mestiere dell’attore e del mestiere del doppiaggio.
Origine: Da La voce di De Niro... non ama celebrare troppo il doppiaggio http://guide.supereva.it/doppiaggio_e_doppiatori/interventi/2007/09/306982.shtml, a cura di Daniela Sgambelluri, Supereva.it, 30 settembre 2007.

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“Quando mi chiedono perché io sia così tenacemente votato al Vincere nel calcio ho mille risposte da dare, anche di natura tecnica. Con l'aria che tira ne scelgo una dettata dal mestiere: chi vince appassiona e attrae appassionati. Fa vendere giornali e salire gli ascolti televisivi. Il marketing al potere.”

Italo Cucci (1939) giornalista italiano

Il Blog di Italo Cucci, Italpress
Origine: Da Chi vince appassiona e attrae appassionati http://www.italpress.com/il-blog-di-italo-cucci/chi-vince-appassiona-e-attrae-appassionati, 27 ottobre 2017.

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“Virna Lisi era veramente una grande. Una donna straordinaria, da 61 anni faceva questo mestiere con una professionalità e un rigore e anche un senso dell'umorismo veramente rari.”

Angela Finocchiaro (1955) attrice e comica italiana

Origine: Dall'intervista "Mi ricordo del terrore provato a Venezia" http://ilpopoloveneto.blogspot.it/2015/03/mi-ricordo-del-terrore-provato-venezia.html, Ilpopoloveneto.blogspot.it, 1 marzo 2015.

“A San Vittore ci sono entrata con la testa della criminologa. Ho visto una massa indistinta di gente, ma non riuscivo a capire quali fossero i detenuti e quali le guardie. Per me il carcere deve essere un carcere e i detenuti devono saper fare il loro mestiere. Mi sento più sola oggi, qui a Sulmona, in mezzo a queste montagne dove il vento soffia sempre, l'aria è gelida e i detenuti sanno solo lamentarsi e scrivere alle Procure. La mia unica compagnia sono i miei cani, Leon e Luna. Io mi identifico spesso con gli uomini; quando cammino, dicono, incuto timore, fumo Super senza filtro, metto la mimetica militare. Ho 41 anni, sono sempre stata così, e morirò così, e non chiamatemi direttrice che mi manda su tutte le furie, io sono il direttore e basta.”

Armida Miserere (1956–2003) funzionaria italiana

Variante: A San Vittore ci sono entrata con la testa della criminologa. Ho visto una massa indistinta di gente, ma non riuscivo a capire quali fossero i detenuti e quali le guardie. Per me il carcere deve essere un carcere e i detenuti devono saper fare il loro mestiere. Mi sento più sola oggi, qui a Sulmona, in mezzo a queste montagne dove il vento soffia sempre, l'aria è gelida e i detenuti sanno solo lamentarsi e scrivere alle Procure. La mia unica compagnia sono i miei cani, Leon e Luna. Io mi identifico spesso con gli uomini; quando cammino, dicono, incuto timore, fumo Super senza filtro, metto la mimetica militare. Ho 41 anni, sono sempre stata così, e morirò così, e non chiamatemi direttrice che mi manda su tutte le furie, io sono il direttore e basta.
Origine: Da un'intervista a Io Donna del 1997; citato in Simona Mammano, I motivi del suicidio di una "servitrice dello Stato" http://www.poliziaedemocrazia.it/live/index.php?domain=rubriche&action=articolo&idArticolo=1345, Polizia e Democrazia, gennaio 2007

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“Il regista ideale dovrebbe essere un buon psicologo, un decoratore esperto, uomo di vasta cultura e competente nella recitazione, vale a dire l'applicazione del mestiere di attore dal vivo.”

Lucia Sturdza-Bulandra (1873–1961) attrice e docente rumena

Regizorul ideal ar trebui să fie un bun psiholog, un iscusit decorator, un om cu o vastă cultură universală şi să cunoască bine actoria, adică aplicarea pe viu a meşteşugului actoricesc

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“Posso dirvi che, vedendo Gian Maria Volonté, capirete cosa vuol dire il mestiere dell'attore.”

Giuliano Montaldo (1930) regista italiano

Origine: Citato in Un attore contro. Gian Maria Volonté. I film e le testimonianze., a cura di Franco Montini e Piero Spila, ed. BURsenzafiltro.

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“Si è fatto carico di una paternità che non era sua: veniva dal Padre. E ha portato avanti la paternità con quello che significa: non solo sostenere Maria e il bambino, ma anche far crescere il bambino, insegnargli il mestiere, portarlo alla maturità di uomo.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Omelie, Omelia nella Messa celebrata a Santa Marta https://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2017/documents/papa-francesco-cotidie_20171218_uomo-della-paternita.html/, 18 dicembre 2017

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“Se non siete curiosi, lasciate perdere. Se non vi interessano gli altri, ciò che fanno e come agiscono, allora quello del designer non è un mestiere per voi.”

Achille Castiglioni (1918–2002) architetto e designer italiano

Origine: Da Programma Festivaletteratura 2018, p. 49.