Frasi su padrone
pagina 4

Gilbert Keith Chesterton photo
Vincenzo de' Paoli photo
Herbert Fisher photo
Gautama Buddha photo

“Avendo domato se stesso si acquista un padrone difficile da conquistare.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

160; 1994, p. 66
Dhammapada

Charles Louis Montesquieu photo
Francesco De Gregori photo
Francesco De Gregori photo
Richard Adams photo
Giuseppe Garibaldi photo
Herbert Marcuse photo
Richard Stallman photo
David Shore photo

“House non cambierà, non diventerà una persona differente/migliore, anzi, forse diventerà anche più aggressivo per avere una vita migliore. Penso sia conscio di essere quello che è, ma dentro di sé deve servire molti padroni.”

David Shore (1959) sceneggiatore e produttore televisivo canadese

citato in Tele-film.com http://www.tele-films.com/2009/07/19/dr-house-6-nuovi-spoiler/

Giuseppe Zenti photo
Marco Anneo Lucano photo

“L'indigenza di chi serve danneggia non se stessa, ma il padrone.”

Marco Anneo Lucano (39–65) poeta romano

III, 152

Giuseppe Rensi photo

“Rendere la medesima cosa disprezzabile o rispettabile e nobile chiamandola con una parola diversa: questa è la potenza della parola. E perciò chi è padrone delle parole è padrone delle cose.”

Giuseppe Rensi (1871–1941) filosofo e avvocato italiano

Frammenti d'una filosofia dell'errore e del dolore, del male e della morte

Pier Ferdinando Casini photo

“Berlusconi tratta gli alleati come un padrone del Settecento trattava gli schiavi.”

Pier Ferdinando Casini (1955) politico italiano

Origine: Dall'intervista di Andrea Cangini, «Non siamo i servi del Cavaliere. Il futuro? La grande coalizione» http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/071128/gd074.tif, Quotidiano Nazionale, 28 novembre 2007.

Víctor Jara photo
Terry Brooks photo
Eduard Gans photo
Alessandro Baricco photo
Theodosius Dobzhansky photo

“Nella sua azienda scoppia una rissa ogni 40 minuti. Per i suoi dipendenti è un padre-padrone, madre-madrone, cognato-cognatone!”

Walter Fontana (1957) umorista, sceneggiatore e scrittore italiano

Senza fonte, Citazioni da Mai dire Gol

Ferdinando Innocenti photo

“Io sono convinto che il titolare di un'industria, il «padrone» per usare un termine odioso è un padre, deve essere un padre per tutti i suoi dipendenti.”

Ferdinando Innocenti (1891–1966) imprenditore italiano

Origine: Citato in Alfredo Pigna, Miliardari in borghese, U. Mursia & C., Milano 1967.

Étienne de La Boétie photo
Auguste Blanqui photo
Arthur John Strutt photo
Arthur John Strutt photo
Vincenzo Cuoco photo

“La religione cristiana ridotta a poco a poco alla semplicità del Vangelo; riformate nel clero le soverchie ricchezze di pochi e la quasi indecente miseria di molti; diminuito il numero dei vescovati e dei benefici oziosi; tolte quelle cause che oggi separan troppo gli ecclesiastici dal governo e li rendono quasi indipendenti, sempre indifferenti e spesso anche nemici, ecc. ecc.: è la religione che meglio di ogni altra si adatta ad una forma di governo moderato e liberale. Nessun'altra religione tra le conosciute fomenta tanto lo spirito di libertà. La pagana avea per suo dogma fondamentale la forza: produceva degli schiavi indocili e dei padroni tirannici. La religion cristiana ha per base la giustizia universale: impone dei doveri ai popoli egualmente che ai re, e rende quelli più docili, questi meno oppressori. La religione cristiana è stata la prima che abbia detto agli uomini che Iddio non approva la schiavitù: per effetto della religione cristiana, abbiamo nell'Europa moderna una specie di libertà diversa dall'antica; ed è probabile che i primi cristiani, nella loro origine, altro non fossero che persone le quali volevano, in tempi corrottissimi, ridurre la più superstiziosa idolatria alla semplicità della pura ed eterna ragione, ed il più orribile dispotismo che mai abbia oppresso la cervice del genere umano (tale era quello di Roma) alle norme della giustizia.”

Vincenzo Cuoco (1770–1823) scrittore, giurista e politico italiano

Origine: Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, pp. 71-72

John Ronald Reuel Tolkien photo

“È questo il momento in cui la stessa collera della natura scatenata sul Mezzogiorno dà un tono perentorio alla protesta delle popolazioni meridionali. Le quali, ed è qui la novità, non vogliono elemosine, provvidenze paternalistiche che ripugnano alla loro coscienza civile e politica. Conoscendo i limiti del proprio diritto, e misurando su quei limiti, senza alcuno zelo servile, il loro dovere, le popolazioni meridionali vogliono soltanto quel che loro spetta come facenti parte della famiglia italiana, nella quale, con l'Unità, si sono illuse di entrare a parità di diritti, non avendone che lo sfruttamento e la degradazione. Tutto questo è stato reso possibile dal tradimento della classe politica che aveva in mano le sorti del Mezzogiorno. La borghesia terriera del Sud accettò lo sfruttamento perpetrato dal protezionismo industriale del Nord per avere, in cambio, qualche posticino nel branco delle maggioranze governative, il possesso indisturbato della terra e la continuità dell'oscurantismo.
«In omaggio alla verità, nostra sola padrona, aggiungeremo che, al banchetto protezionista, se pur prendendo solo le briciole, parteciparono alcune aristocrazie operaie del Nord portate dalla dinamica di classe a realizzare migliori salari, anche se ottenuti con una maggiorata soffocazione economica delle popolazioni rurali del Sud. […] La Questione Meridionale è tutta la questione italiana. Se la piaga della degradazione non si chiude, la cancrena che potrebbe seguirne non minaccerebbe solo la distruzione della parte malata ma l'intero organismo nazionale. […]”

Leonida Rèpaci (1898–1985) scrittore

Origine: Calabria grande e amara, pp. 162-163

Lucio Anneo Seneca photo
Roberto Mattioli photo

“Uno spauracchio per me quei salumi di quel tetro negozio che tanto hanno ispirato Bigas Luna, ero costretto a fare il "cascherino" che dalle mie parti sta per colui che porta al domicilio del cliente la spesa ordinata. Mi sentivo il cane che porta il giornale al padrone, da lì la scelta di chiamarmi Bobby. (Da Chiamami Città”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

quindicinale di Rimini e provincia, del 26 giugno 1996, di Giuliano Ghirardelli; http://www.robertomattioli.com/materiale/RStampa/1996ChiamamiCitta01_G.jpg)

Roberto Mattioli photo
Roberto Mattioli photo
Friedrich Julius Stahl photo
Osho Rajneesh photo
Roland Barthes photo
Roberto Vecchioni photo
Alexandre Marius Jacob photo
Giovanni della Croce photo
Giuseppe Marotta (scrittore) photo

“Ogni padrone, piccolo o grosso, ha sempre l'aria di pensare che lui non ha fatto il sole perché i salariati ne usufruiscano senza pagarlo.”

Giuseppe Marotta (scrittore) (1902–1963) scrittore e sceneggiatore italiano

Citazioni di Giuseppe Marotta
Origine: Da A Milano non fa freddo, Bompiani, 1949.

Gaio Sallustio Crispo photo

“In tutte le cose la sorte è padrona e a suo capriccio, più che in base alla verità, le imprese vengono rese illustri oppure oscure.”

Gaio Sallustio Crispo (-86–-34 a.C.) storico romano in lingua latina e senatore della repubblica romana

Origine: La congiura di Catilina, Silvia Perezzani e Sandro Usai, p. 25

Michele Valori photo
Nicolás Gómez Dávila photo
Nicolás Gómez Dávila photo
Nicolás Gómez Dávila photo
Mahátma Gándhí photo
Norberto Bobbio photo
Peter Bogdanovich photo
Carlo Flamigni photo
Klaus Meine photo

“In modo un po' ingrato, in modo un po' irrispettoso il padrone di casa al Mugello ha tirato fuori le chiavi, ha aperto la porta e sta entrando in salotto, dove lo aspettano i suoi amici, il suo rivale (Stoner) invece è li sul pianerottolo, a cercare di tallonare Barros, per quanto fenomeno, per quanto per quanto fenomeno…”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Durante la gara classe MotoGP Rossi conquista su Stoner, il quale è arrivato quarto, il Gran Premio del Mugello per la settima volta consecutiva
Tratte da alcune gare

Bernardo Dovizi da Bibbiena photo

“Un padrone quanti ha più servi tanti più ha inimici.”

Bernardo Dovizi da Bibbiena (1470–1520) cardinale e drammaturgo italiano

Polinico: atto I, scena II
La Calandria
Variante: Un padrone, quanti ha più servi, tanti più ha inimici.

“Aveva solo un vestito da festa | se lo metteva alle grandi occasioni | a lui gli dissero domani ai padroni | gliela faremo, faremo pagar…”

Paolo Pietrangeli (1945) cantautore e regista italiano

da Il vestito di Rossini, n. 11
Mio caro padrone – Contessa

Antonio Zancanaro photo
Greg Egan photo
Antonio Fogazzaro photo
Ian Fleming photo
John Garland Pollard photo

“Bigamo è l'uomo che cerca di servire due padrone.”

John Garland Pollard (1871–1937) politico statunitense

A Connotary

“I duecento metri mondiali di Mennea per noi sono stati rabbia e poesia, talento e geometria, insofferenza e razionalità. E la sua maniera di correrli ci ha sempre fatti restare appesi al finale, meglio di un film giallo: ce la farà o sarà preso prima del traguardo? E lui lì ad arrancare, almeno così sembrava, e invece ecco che lui spuntava dalla curva, ecco che quando lo davano per finito lui cominciava a mangiare i metri e lì veramente cominciavano a scoppiare i cuori, anche quelli più introversi. E lui che finalmente aveva combattuto e vinto il mostro interno che lo azzannava alzava il dito. Non come il padrone che reclama una sua proprietà, ma come uno schiavo che si libera delle catene e mostra orgoglioso il frutto della sua liberazione. Non era un'Italia atletica quella di Mennea: jogging, esercizio fisico, palestra non andavano ancora di moda. E non era un'Italia mentalmente attrezzata ad affrontare alla pari gli avversari. Con Mennea qualcosa cambiò: il suo record dimostrò che non eravamo solo un paese pieno di talenti, spesso incompiuti, ma che avevamo anche la scienza e l'applicazione per costruire un primato che sarebbe durato quasi vent'anni. Lo sprint non era più Little Italy. In questo Mennea è stato e continua ancor oggi ad essere la nostra diversità. Ci ha fatti correre, soffrire, vincere. E soprattutto vivere controvento la nostra fragilità.”

Emanuela Audisio (1953) giornalista e scrittrice italiana

la Repubblica
Origine: Da Mennea. Il campione controvento http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/12/08/mennea-il-campione-controvento.html, 8 dicembre 1999.

Giovanni Lindo Ferretti photo

“Occorre essere attenti per essere padroni di sé stessi.”

Giovanni Lindo Ferretti (1953) cantautore e scrittore italiano

da Linea Gotica

Vasco Rossi photo
Valerio Evangelisti photo
Massimo D'Azeglio photo
Luciano Ligabue photo

“Certe notti ti senti padrone di un posto che tanto di giorno non c'è.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Certe notti, n. 7
Buon compleanno Elvis

“…mi lecco il cucchiaino come un cane lecca la mano del padrone | come una chiave che gira nella toppa del portone.”

Ennio Rega (1953) cantautore e compositore italiano

da Sbriciolo ai corvi
Arrivederci Italia

Frances Hodgson Burnett photo
Strabone photo
Philip Massinger photo

“Chi vuol governare gli altri, prima dovrebbe essere | Il padrone di se stesso.”

Philip Massinger (1583–1640) drammaturgo inglese

Fonte?

Fabio Volo photo
Enzo Biagi photo
Enzo Biagi photo
Luciano Bianciardi photo
Luciano Bianciardi photo

“I leghisti ripetono le stesse cose da anni. 'Roma Ladrona!', 'Padroni a casa nostra!', l'esame di maturità”

Mario Natangelo (1985) fumettista e giornalista italiano

Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2010

Silvio Berlusconi photo

“Abbiamo preso un impegno assoluto per consegnare le prime case il 15 di settembre e quindi credo che sia opportuno una mia presenza perché l'occhio del padrone, si dice normalmente, sappiamo cosa produce.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

conferenza per la conclusione del G8 2009 a L'Aquila, parlando delle case per gli Aquilani, 10 luglio 2009; video su You Tube

“Gesù è padrone dell'impossibile.”

Magdeleine Hutin (1898–1989) fondatrice delle Piccole sirelle di Gesù

“Il Padrone del tempo [Dio] non ha fretta.”

Magdeleine Hutin (1898–1989) fondatrice delle Piccole sirelle di Gesù