Frasi su palla

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema palla, campo, fare, giocatore.

Frasi su palla

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“La realtà è il cinque per cento della vita. L'uomo deve sognare per salvarsi.”

Walter Bonatti (1930–2011) alpinista italiano

citato in Palla lunga e pedalare

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“[Nel 2009] Non è più lo Shaq di una volta ma sta giocando molto bene. I compagni lo cercano e se prende palla sottocanestro, contro uno come Gasol che pesa 100 kg di meno, c'è poco da fare.”

Kobe Bryant (1978–2020) cestista statunitense

Origine: Citato in Massimo Oriani, È il vecchio Shaq, Kobe s'inchina http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/marzo/03/vecchio_Shaq_Kobe_inchina_ga_10_090303076.shtml, Gazzetta dello Sport, 3 marzo 2009.

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“La terra vista dallo spazio è una palla | azzurra e silenziosa | ma se ci vivi ti rendi conto | che è tutta un'altra cosa!”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da Safari, n. 6
Safari

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“Ci sono 108 grani in un rosario e 108 punti di cucitura in una palla da baseball. Quando l'ho scoperto mi sono fatta cattolica.”

Susan Sarandon (1946) attrice e produttrice cinematografica statunitense

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 55. ISBN 88-8598-826-2.

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“Ed eccovi in secondo luogo la "cuna", altro flagello dell'infanzia, altro strumento di morte per bambini. Bisogna far dormire per forza quella mummia, che grida nei suoi ceppi. Le sue grida riescono importune, moleste, insopportabili. Dl'altronde, la madre deve attendere alla sua acconciatura, ha da intendersi colla sarta, ha da finire di leggere quel romanzo che tanto l'interessa! Deve vestirsi pel teatro, per le visite, pel veglione, per la passeggiata. Bisogna dunque per forza quel marzmottino si acceti nel sonno. Ed ecco il piccolo importuno consegnato alla balia, che te lo acchiappa come un involto di robe vecchie e te lo getta nella "cuna", dopo aver dato una buona ristretta alle fasce, quasi che tema ceh il prigioniero non scappi. Ed accola a far giuocare quel crpicciuolo ad un violento giuoco di altalena, agitando la culla in modo tempetosissimo che, senon fosse per legge fisica che il gran moto produce l'immobilità, quel puttino dovrebbe essere cento volte tramazzato sul suolo ovvero trabalzato in aria come la palla della racchetta. Bisogna far dormire a forza il monello. Dunque, stordendolo fino alla stupefazione, fino all'encefalagìa, fino al coma. L'oppio, la morfina ed altri mortali soporiferi riuscirebbero meno letali a quel tenero tessuto nervoso della violenta agitazione della "cuna". Un bel dì, il bambinello è assalito da convulsioni nervose e leva l'incomodo alla madre: «Dio se l'ha preso» dice questa. E noi diremo: «Siete voi che Glielo avete dato!».”

Francesco Mastriani (1819–1891) scrittore italiano

Parte prima, libro II, cap. XXVI, p. 253-54

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“Fai l'artista, te ne freghi, ma in verità è la gente che se frega! Dici: che mi frega, sono un artista, se vi va bene così, sennò cicca. Ma sai che gliene frega alla gente che sei un artista! Sei un artista?, e ce lo cachi che sei un artista! In pratica, o diventi produttivo o vaffanculo. E guarda che Andrea Pazienza che non caca, tutto così insomma, è un fatto che ti sei inventato tu, cioè un mito che non esiste! Non sei tu che non cachi, ma gli altri che ti hanno emarginato! Dormi una notte in facoltà e hai fatto l'occupazione, squacqui due manifesti e sei con la coscienza a posto! L'Espresso una settimana sì e due no e Linus quando ti capita, ed ecco risolto il problema di tenersi aggiornato! E manco hai il buonsenso, macché, il pudore di starti zitto! Noooo! Dice: vabbe', almeno sta zitto. Il compagno qua spara giudizi sugli autonomi o che so, su Robbe Grillet con l'aria di chi da sempre è immerso fino al collo di cose circa collettivi, jaquerie o Nouvelle Vogue! Oooh, ma ci credi tutti scemi? Sai cosa si dice di te dopo che hai sparato qualche palla atomica? Si dice: oh, inutile parlargli, tanto è scemo! Oppure: ma sì fatelo dire, quel coglione! O al massimo ti si concede l'alibi della pazzia, e in questo caso tu parli e qualcuno dietro di te ci fa segno come dire "ditegli sempre di sì"…
Ma che significa "ti lascio"! Che non faremo mai più l'amore, che non ci vedremo più, o che incontrandomi non mi saluterai?
Niente di tutto questo, o forse sì, tutto questo. È il concetto che conta, ti lascio, amen. La meccanica non m'interessa. La meccanica non m'interessa. M'interessa la meccanica? No! La meccanica non m'interess…”

Andrea Pazienza (1956–1988) fumettista e pittore italiano

da Le straordinarie avventure di Pentothal

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“[Un mese prima dell'annuncio dell'addio] Sto facendo schifo, sono il 200° miglior giocatore della Nba in questo momento. […] I miei compagni mi danno la palla, mi fanno dei passaggi meravigliosi. Il loro lavoro è rendermi la vita facile, il mio è di concludere. La cosa più responsabile da fare è fare canestro.”

Kobe Bryant (1978–2020) cestista statunitense

Origine: Citato in Nba, Kobe Bryant: "Faccio schifo, sono il 200° giocatore in questo momento" http://www.gazzetta.it/Nba/02-11-2015/nba-lakers-kobe-bryant-130759678261.shtml, Gazzetta.it, 2 novembre 2015.

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“Palla a noi, giochiamo noi, palla a loro, giocano loro.”

Vujadin Boškov (1931–2014) allenatore di calcio e ex calciatore serbo
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“Senza possesso palla, non si vince.”

Johan Cruijff (1947–2016) dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore olandese

Origine: Citato in Stephen Foster, (a cura di) Luca Serafini, Il libro delle liste sul calcio. Per chi crede di sapere tutto, traduzione di F. Rizzo, Sperling & Kupfer Editori, 2006. ISBN 8820040816

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“Ho rivisto le foto di quando avevo due anni e in una piazza di Parma inseguivo i piccioni prendendo a calci una palla. Ecco, credo che la mia storia di calciatore sia iniziata lì.”

Federico Chiesa (1997) calciatore italiano

Origine: Citato in Benedetto Ferrara, Chiesa jr, l'antidivo: "Felice senza tatuaggi e macchine di lusso" http://firenze.repubblica.it/sport/2016/12/17/news/chiesa_jr_l_antidivo_felice_senza_tatuaggi_e_macchine_di_lusso_-154298621/, Repubblica.it, 17 dicembre 2016.

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“L'invidia è come una palla di gomma che più la spingi sotto e più ti torna a galla e non c'è verso di ricacciarla nel fondo.”

Alberto Moravia (1907–1990) scrittore italiano

da Quant'è caro
Racconti, Nuovi racconti romani

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“La palla che lanciai giocando nel parco | non è ancora scesa al suolo.”

Dylan Thomas (1914–1953) poeta, scrittore e drammaturgo gallese

Poesie

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“Rugby, gioco da psiche cubista – deliberatamente si scelsero un pallone ovale, cioè imprevedibile (rimbalza sull'erba come una frase di Joyce sulla sintassi) per immettere il caos nell'altrimenti geometrico scontro di due bande affamate di terreno – gioco elementare perché è primordiale lotta per portare avanti i confini, lo steccato, l' orlo della tua ambizione – guerra, dunque, in qualche modo, come qualsiasi sport, ma lì quasi letterale, con lo scontro fisico cercato, desiderato, programmato – guerra paradossale perché legata a una regola astuta che vuole le squadre avanzare sotto la clausola di far volare il pallone solo all'indietro, movimento e contromovimento, avanti e indietro, solo certi pesci, e nella fantasia, si muovono così. Una partita a scacchi giocata in velocità, dicono. Nata più di un secolo fa dalla follia estemporanea di un giocatore di calcio: prese la palla in mano, esasperato da quel titic titoc di piedi, e si fece tutto il campo correndo come un ossesso. Quando arrivò dall'altra parte del campo, posò la palla a terra: e intorno fu un'apoteosi, pubblico e colleghi, tutti a gridare, come colti da improvvisa illuminazione. Avevano inventato il rugby. Qualsiasi partita di rugby è una partita di calcio che va fuori di testa. Con ordinata, e feroce, follia.”

Alessandro Baricco (1958) scrittore e saggista italiano

Origine: Da La grande sfida del pallone ovale http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/03/23/la-grande-sfida-del-pallone-ovale-murrayfield.html, la Repubblica, 23 marzo 1998.

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“C'è l'anticipo di Boban, la palla per Savićević. Savićević si allunga il pallone, tira… Massaro… gol del Milan! Gol del Milan con Massaro… al ventiduesimo su grande iniziativa di Savićević! Massaro porta in vantaggio il Milan!”

Bruno Pizzul (1938) giornalista e ex calciatore italiano

Citazioni tratte da telecronache
Origine: Dalla telecronaca di Milan-Barcellona, 18 maggio 1994 ( Video http://www.dailymotion.com/video/x19r3l3_milan-barcelona-4-0-coppa-dei-campioni-1993-1994_sport).

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“Palla lunga e pedalare.”

Nereo Rocco (1912–1979) allenatore di calcio e calciatore italiano

Attribuite
Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 27, ISBN 88-8598-826-2.

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“Quando allenavo il Barça, ricordo che con Koeman o con Stoichkov giocavamo a non mettere dentro la palla, troppo facile, ma a colpire la traversa o uno dei pali, proprio per aumentare la precisione del tiro.”

Johan Cruijff (1947–2016) dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore olandese

Mi piace il calcio ma non quello di oggi

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“Lascia partire una palla che balla, canta e suona!”

Flavio Tranquillo (1962) giornalista e scrittore italiano

quando un giocatore effettua un assist rilevante
Citazioni tratte da telecronache, Formule classiche

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“Sono un mediano d'interdizione. La mia parte in squadra è questa, impedire che la palla filtri dal centrocampo. Conosco bene i miei punti di forza e quelli deboli. Non sono uno che scende in dribbling e insacca da 20 metri, come mi piacerebbe. Capita che mi porti in avanti, se la partita è aperta, e ci provi. Ma il mio lavoro è lanciare le punte: un lavoro senza fronzoli.”

Roy Keane (1971) allenatore di calcio e ex calciatore irlandese

Origine: Citato in Giancarlo Galvanotti, Keane, una vita da duro http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/novembre/20/Keane_una_vita_duro_ga_0_9911208063.shtml, Gazzetta dello Sport, 20 novembre 1999.

“Erano indiani, per davvero. O figli della rivoluzione del '68, o profeti di una dottrina che avrebbe cambiato per sempre il modo di fare calcio. E il loro capo-tribù si chiamava Rinus Michels. Il suo calcio totale che trasformava gli spazi in praterie era fatto di un possesso-palla esasperato, di accelerazioni improvvise, di pressione multipla sul'avversario col pallone, di fuorigioco alto quando non altissimo. Ma soprattutto era interpretato non più da specialisti dei vari ruoli, bensì da giocatori eclettici capaci di attaccare e difendere, di giocare senza palla prima ancora che con la palla, di muoversi con disinvoltura in ogni zona del campo stando sempre corti, compatti, ossessivi. Una nuvola biancorossa, quella dell'Ajax, una nuvola arancione, quella dell'Olanda. Con portieri che, una volta aboliti i ruoli specifici, si erano riciclati da liberi, interpretando la parte in maniera più spregiudicata. L'emicrania non venne soltanto a Maldini. Venne agli inglesi la prima volta che affrontarono l'Olanda di Michels, le punte scattavano sul risaputo lancio dalle retrovie e la nuvola arancione li aveva messi in offside non di tre, ma di dieci-quindici metri. Venne al sommo Brera, cui quei satanassi mandarono all'aria tutti i parametri atletici e tattici sino a li' elaborati: e Brera se ne vendicò ribattezzandoli «cicale» dopo la finale mondiale persa nel '74 dai tedeschi padroni di casa. È vero, nell'albo d'oro ci sono le formiche, che ad ogni buon conto si chiamavano Beckenbauer, Muller, Overath, Breitner, Mayer. Ma nell'archivio delle emozioni indimenticabili restano loro, restano quei 16 tocchi consecutivi olandesi dal fischio d'avvio al fallo di Vogts su Cruyff in area germanica. Il primo tedesco a toccare il pallone in quella finale fu Muller, riavviando il gioco dal disco di centrocampo dopo il rigore di Neeskens. Il generale Michels si prese la rivincita quattordici anni più tardi quando, sullo stesso campo, l'Olympiastadion di Monaco, decorò la bacheca olandese dell'unico trofeo conquistato sin qui, l'Europeo '88, firmato da una storica prodezza di Van Basten. Ma fu un indennizzo tardivo e mai fino in fondo assaporato. Perché pur nel rispetto di una matrice di massima, quella non era più la sua Olanda-totale. Tant'è vero che il suo fuoriclasse, Van Basten, era pienamente classificabile, in quanto prototipo del centravanti moderno: a differenza del fenomeno d'un tempo, Cruyff, che segnava sì a mitraglia ma che nessuno ha mai saputo battezzare se non come uomo-ovunque.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

4 marzo 2005

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“Decisero allora, per poter in qualche modo difendersi dai suoi giochi fastidiosi, e prendere un po' di riposo, e lasciare a turno uno di loro di sentinella mentre gli altri dormivano, con l'incarico di tenere almeno lontano il monachicchio, se la fortuna non consentiva di afferrarlo. Tutto fu inutile: quell'inafferrabile folletto continuava i suoi dispetti come prima, ridendo allegramente della rabbia impotente degli operai. Disperati, essi ricorsero allora all'ingegnere che dirigeva i lavori: era un signore istruito, e forse sarebbe riuscito meglio di loro a domare il monachicchio scatenato. L'ingegnere venne, accompagnato dal suo assistente, un capomastro: tutti e due armati col fucile da caccia a due canne. Al loro arrivo il monachicchio si mise a fare sberleffi e risate, dal fondo della grotta, dove tutti lo vedevano benissimo, e saltava come un capretto. L'ingegnere imbracciò il fucile, che aveva caricato a palla, e lasciò partire un colpo. La palla colpì il monachicchio, e rimbalzò indietro verso quello che l'aveva tirata, e gli sfiorò il capo con un fischio pauroso, mentre lo spiritello saltava sempre più in alto, in preda a una folle gioia. L'ingegnere non tirò il secondo colpo: ma si lasciò cadere il fucile di mano: e lui, il capomastro, gli operai e Carmelo, senza aspettar altro, fuggirono terrorizzati. Da allora quei manovali si riposano all'aperto, sotto il sole, coprendosi il viso col cappello: anche tutte le altre grotte dei briganti, in quei dintorni di Irsina, erano piene di monachicchi, ed essi non osarono più metterci piede.”

Cristo si è fermato a Eboli

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“E questa rabbia che ci tiene insieme ci lega più di un fascio di catene.”

Ivan Graziani (1945–1997) cantautore e chitarrista italiano

da Palla di gomma

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“[Su Diego Armando Maradona] È il calcio, è il pallone, come se ci fosse la sua faccia su quella sfera che gira. Quello che ha fatto lui con la palla non l'ha fatto mai nessuno e non lo farà mai nessuno. Ha fatto cose straordinarie, tutto quello che c'era da fare l'ha fatto. L'ho conosciuto e mi emoziona vedere la foto di noi due abbracciati.”

Francesco Totti (1976) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista rilasciata a Roma Tv; citato in Totti celebra Maradona: "Quello che ha fatto lui non lo ha fatto mai nessuno. Mi emoziona vedere la nostra foto" http://www.calcionapoli24.it/le_interviste/totti-celebra-maradona-quello-che-ha-fatto-lui-non-lo-ha-fatto-n191967.html, Calcionapoli24.it, 26 settembre 2014.

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“La palla è l'attrezzo di Andrea Pirlo, risponde agli stimoli e alle indicazioni del domatore.”

Michele Dalai (1973) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da La scia luminosa di un genio del calcio, SportWeek, nº 47 (860), 25 novembre 2017, pp. 84-85.

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Un uomo che legge dovrebbe essere un uomo intensamente vivo. Il libro dovrebbe essere una palla di luce nelle sue mani.”

Ezra Pound (1885–1972) poeta, saggista e traduttore statunitense

Aforismi e detti memorabili

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“[Dopo aver vinto un match da "più vecchia di sempre"] La palla non sa che ho 45 anni.”

Martina Navrátilová (1956) tennista cecoslovacca

Origine: Citata in Ubaldo Scanagatta, Quante ovvietà si son sentite! Verità scontate eppur originali? http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/10/06/782944-quante_ovvieta_sentite_verita_scontate_eppur_originali.shtml, Ubitennis.com, 7 ottobre 2012.

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“Io corro, io lotto, ma soprattutto dialogo con la palla, per divertire la gente.”

Diego Armando Maradona (1960) allenatore di calcio e calciatore argentino

Origine: Palla lunga e pedalare, p. 26

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“La differenza tra una buona e una brutta partita è la differenza che passa tra mettere un servizio vincente su un set point o affossare una palla a rete sul set point.”

Andy Roddick (1982) tennista statunitense

Origine: Citato in Alessandro Mastroluca, Andy Roddick, crisi senza fine http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/02/23/671877-andy_roddick.shtml, Ubitennis.com, 23 febbraio 2012.

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“[Nel 2008] Non penso che sia come nel 2006, quando non sarei riuscito a tirare una palla dentro l'oceano dalla spiaggia.”

Andy Roddick (1982) tennista statunitense

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/31/108596-citazioni_bordo_campo_luglio.shtml, Ubitennis.com, luglio 2008.

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“[Sulla tattica del tiro decisivo di Michael Jordan nella Gara 5 dei Playoff NBA 1989 contro i Cleveland Cavaliers] Quello schema era "Date palla a Michael e tutti gli altri fuori dalle scatole."”

Doug Collins (1951) cestista e allenatore di pallacanestro statunitense

That play was "Give the ball to Michael and everyone else get the fuck out of the way."
Origine: Citato in Classic NBA Quotes: Michael Jordan http://www.nba.com/history/Classic_NBA_Quotes_Jordan.html, NBA.com.

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“Partita con la Lazio, Ledesma mi ha battezzato. Che entrata a forbice! Non me la dimentico più. Ma mi piace giocare così: si cresce. In Brasile prendi la palla e puoi stare 20 secondi con la testa alta a pensare che farne, qui dopo tre secondi, se non la passi, arriva Ledesma.”

Alexandre Pato (1989) calciatore brasiliano

Origine: Citato in Pato: dietro l’'angolo c'’è sempre un Ledesma http://www.ilgiornale.it/news/pato-dietro-l-angolo-c-sempre-ledesma.html, Il Giornale.it, 30 maggio 2008.