Frasi su posizione
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“[Sul suicidio di "Davide", omosessuale di 15 anni che amava vestire di rosa, vittima del bullismo] C'è un'età in cui la derisione si trasforma e perde ingenuità per acquisire il carattere della violenza. È l'età in cui le sovrastrutture ideologiche cominciano a bacare i pensieri di ex bambini profumati di neutralità. È sempre avvenuto che, con l'inizio della voglia di diventare grandi, ciascuno cominciasse ad abbuffarsi di preferenze, di convinzioni, di polemica, di tentativi di confronto. Prima del difficile parto di pensieri liberi e autonomi, l'essere "a favore" o "contro" è la prima attività in cui si misura il progredire del tempo dell'uomo. Fino alla generazione scorsa tutti i ragazzi erano obbligati al coraggio e alla vergogna della posizione presa. Oggi, l'accozzaglia casuale del "gruppo", spesso virtuale e telecomandato, fa sfogare la appartenenza nell'irrealtà dei social network. Sociale? Non si cerca uno schieramento, lo si trova. Non c'è più l'incognita del rossore delle guance e l'omofobia è facile come il maoismo, il nazismo, l'horror, il terrorismo, la destra e la sinistra. La responsabilità della scelta è talmente diluita da risultare alibi. La cattiveria moltiplicata per un numero ics di cattiverie senza faccia diventa miele. Gli effetti, anche quando sono raccapriccianti, vengono sminuiti facilmente. Non so cosa fare più che maledire i bulli, le sette dell'ignoranza, i pavidi, quelli che si spacciano per uomini veri, gli amanti dell'omologazione.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

dalla rubrica "Mina per voi" http://minapervoi.vanityfair.it/2012/12/03/eravamo-piu-civili-40-anni-fa/, 3 dicembre 2012
Citazioni di Mina

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“[In replica alla frase di Silvio Berlusconi: è meglio essere appassionato di belle ragazze che gay] È meglio essere gay, e lo dico da donna che ama le donne, che disprezzarle abusando, come ormai sembra fare, della sua posizione di uomo ricco e potente.”

Imma Battaglia (1960) attivista LGBTQ e donna politica italiana

Origine: Citato in "Ci ha umiliato, se ne vada" I gay furiosi con il premier http://www.repubblica.it/politica/2010/11/02/news/reazioni_gay_web-8668931/index.html?ref=search, Repubblica.it, 2 novembre 2010.

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“Nicky Hayden in seconda posizione! Che a pensarci ieri era come pensare che a Bin Laden avrebbero dato il Nobel per la pace!”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Qatar 2010, A 5 giri dalla fine: 1° Rossi, 2° Hayden, 3°Dovizioso
Tratte da alcune gare

“Il merito grande del Provenzale, quello per cui tutta l'arte di un'epoca dovrà considerarsi derivata dalla sua iniziativa e dal suo travaglio, è di essere ritornato nel solco profondo ed eterno della pittura, scartando tutti gli apriorismi di ricerche tecniche (luminismo, divisionismo, complementarismo) cui aveva indotto l'epoca positivistica: di aver ripreso a dipingere la natura riflessa nel magico specchio dell'anima, vedendola non più sotto specie sensoria o sensibile (aggettivi che dominano tutta l'estetica impressionistica), ma attraverso un'intimità profonda, religiosa, eroica, che la storia ci permette di considerare essenzialmente italiana. […] Cézanne dipinge senza preoccupazioni di programmi più o meno rivoluzionari, ma sotto l'impulso di un'ansia mistica, che lo investe, lo tiranneggia, lo macera; e fa cantare, piangere, urlare la sua drammatica tavolozza. Nulla di edonistico, di descrittivo, di fenomenico nella sua arte. La pittura come la intendono Manet e Monet è di gran lunga superata nelle sue tele. Non si tratta più del "vero attraverso un temperamento" di zoliana memoria. C'è un elemento etico, religioso, trascendente nell'arte di Cézanne che la definizione zoliana non sospetta neppur lontanamente e che è proprio quello per cui l'opera cézanniana si riconnette all'arte dei sommi italiani: Giotto, Masaccio, Michelangelo, Tintoretto, Caravaggio. […] Cotesto il lato spirituale dell'italianismo di Cézanne, il suo sentimento, non italianeggiante, si badi, al modo del Poussin, ma italiano di polpa, intrinsecamente. E v'è poi il modo di esprimersi plasticamente di cotesto sentimento, modo strettamente inerente e coerente e quindi anch'esso italianissimo. Il modo stilistico di Cézanne è tornato ad essere il volume, inteso come rapporto di chiari e di scuri. Le molteplici possibilità di variazione (nell'intensità, nella posizione, nel dinamismo, o nella statica) di tale rapporto costituiscono la sintassi cézanniana. Cotesta sintassi è simultaneamente plastica e coloristica in quanto, appunto, è chiaroscurale. Per tali aspetti Cézanne si manifesta come un erede de' veneziani, non solo, ma di tutta la tradizione volumetrica italiana, fino alla sua sorgente eccelsa, a Giotto, cioè, titanico estrattore di moli poliedriche, a Masaccio che scolpisce le sue figure a colpi possenti d'ascia per entro massicci blocchi chiaroscurali.”

Mario Tinti (1885–1938) critico d'arte e giornalista italiano

Origine: Da Italianismo di Cézanne, in Pinacotheca, marzo-giugno 1929; citato in Stefania Lapenta, Cézanne, I Classici dell'arte, Rizzoli - Skira, Milano, 2003, pp. 183-188 e frontespizio. ISBN 88-7624-186-8

“Ed è da porre in rilievo che, quando si parla di società politica o Stato, si fa riferimento ad un tipo di società costituita, non per fini particolari, ma per fini generali, per soddisfare cioè i bisogni umani considerati nel loro complesso. Comunque, in qualsiasi caso, non si potrà fare a meno della posizione di regole che abbiano la forza di imporsi a tutti gli associati, e, quindi, di un ordinamento giuridico. Società e diritto, in altri termini, appaiono subito come realtà inscindibili.”

Paolo Maddalena (1936) giurista e magistrato italiano

Origine: Da Danno alla Collettività e finalità della responsabilità amministrativa http://www.amcorteconti.it/articoli/danno%20collettivit%C3%A0%20maddalena.htm, relazione tenuta al Convegno La corte dei conti – una magistratura al servizio dei cittadini, Osimo, 29-30 maggio 2008.

“Tra la casa e l'Ufficio ha distribuito tutte le sue esigenze e bisogni.”

Piero Jahier (1884–1966) scrittore e poeta italiano

Posizione personale, p. 77; citato in introduzione, p. 23
Gino Bianchi

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“In età molto tenera i bambini sono indifesi e completamente dipendenti; li si può controllare facilmente esprimendo disapprovazione oppure facendo ricorso alla forza fisica e alle punizioni. Nei confronti dei bambini più grandi si può raggiungere lo stesso scopo con la seduzione. Al bambino viene promesso un trattamento speciale, una maggiore intimità, se si adeguerà ai desideri dei genitori. […] II bambino che viene portato a sentirsi speciale diventa il centro della lotta dei genitori per il potere e la sua posizione diventa particolarmente critica nel periodo edipico. Se è maschio entra in competizione con il padre, perché la madre lo induce a sentirsi superiore a lui. L'interesse speciale che il padre riversa sulla ragazza fa sì che questa divenga la rivale della madre. Il bambino è intrappolato in una situazione disperata. C'è sempre, da un lato, il pericolo dell'ostilità del genitore dello stesso sesso e dall'altra, se c'è stata una risposta sessuale alla seduzione, la paura dell'incesto o di un rifiuto umiliante. In quasi tutti i casi, il genitore che seduce è anche un genitore che rifiuta. A quell'età la paura dell'incesto è paura fisica dell'organo genitale adulto, che appare potente. Purtroppo per il bambino non c'è via d'uscita da questo genere di situazione edipica se non quella di sopprimere i sentimenti sessuali. Il bambino non soffoca la genitalità ma la sessualità – e cioè sensazioni di languore nell'area della pelvi, che sono la base dell'amore sessuale. Ma la soppressione dei sentimenti equivale a una castrazione psicologica e lascia orgasticamente impotenti. Sono fermamente convinto che, al livello più profondo, questa impotenza sia alla base della lotta per il potere.”

Alexander Lowen (1910–2008) psicoterapeuta, medico e psichiatra statunitense

Origine: Il narcisismo. L'identità rinnegata, pp. 77-79

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“Cosa possedeva l'azionista individuale che nel marzo 1938 deteneva 10, 100 o 1.000 azioni di Great Atltantic & Pacific? Aveva una piccola frazione dell'intera azienda, proprio come la famiglia Hartford ne aveva una grande? Oppure soltanto un certificato azionario che gli dava diritto a ricevere un dividendo se e quando fosse stato dichiarato, e a ricevere il prezzo quotato qualora avesse deciso di vendere? Un altro modo di formulare questa domanda essenziale è: l'investitore che ha acquistato l'azione A. & P. a 80, sta davvero perdendo dei soldi quando il prezzo crolla a 36? È diventato veramente più povero di prima? La risposta corretta a questa domanda è la chiave per risolvere il più ampio problema di come l'investitore debba rapportarsi rispetto alle fluttuazioni del mercato. Per come la vediamo noi, l'investitore-azionista occupa una posizione intermedia, o di compromesso, tra il vero possesso di un'azienda e il mero possesso di un certificato azionario. Senza dubbio manca di importanti poteri di controllo inerenti al possesso individuale o di gruppo di un'azienda. Ma in questo caso è nella stessa posizione di un socio di minoranza di un'azienda privata, quando questi non si trova nel gruppo di controllo. Ma possiede anche un enorme vantaggio rispetto al socio di minoranza, nel fatto che può vendere le proprie azioni in ogni momento, al prezzo quotato dal mercato.”

The Intelligent Investor

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“[Su Marco Verratti] Per arrivare ai livelli di Pirlo deve mangiarne di pane! Nella sua posizione deve lasciare il pallone molto velocemente. Tuttavia nei controlli è fantastico. Non sente la pressione dell'avversario. Speriamo che in futuro diventi ancora più rapido nelle giocate.”

Carlo Ancelotti (1959) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in PSG, Ancelotti: "Verratti come Pirlo? deve mangiarne di pane" http://m.calcionews24.com/psg-ancelotti-verratti-come-pirlo-deve-mangiarne-di-pane-267416.html, Calcionews24.com, 21 settembre 2012.

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“Il successo non si misura dalla posizione che uno ha raggiunto nella vita, ma piuttosto dagli ostacoli superati mentre si tenta di riuscire.”

Booker T. Washington (1856–1915) educatore, scrittore e oratore statunitense

Origine: Citato in Julia Butterfly Hill, Ognuno può fare la differenza, traduzione di Isabella Bolech, Corbaccio, Milano, 2002, p. 151. ISBN 88-7972-542-4
Citato anche a p. 183, con traduzione leggermente diversa: «Il successo non si misura dalla posizione che si raggiunge nella vita, ma dagli ostacoli superati mentre si cerca di riuscire».

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“La principale strategia di qualsiasi lotta per il potere consiste nello strutturare la posizione della controparte e “destrutturare”

Zygmunt Bauman (1925–2017) sociologo e filosofo polacco

libro Danni collaterali: Diseguaglianze sociali nell'età globale

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“Di fronte al suo scolaro il maestro rosicruciano non vuol essere in una posizione diversa da quella dell'insegnante di matematica di fronte al suo allievo.”

Rudolf Steiner (1861–1925) filosofo, esoterista e pedagogista austriaco

Variante: Di fronte al suo scolaro il maestro rosicruciano non vuol essere in una posizione diversa da quella dell’insegnante di matematica di fronte al suo allievo. (p. 14)
Origine: La saggezza dei Rosacroce, p. 14

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“La stragrande maggioranza della tifoseria laziale è antirazzista e contro ogni forma di antisemitismo. Sono qui [in visita alla comunità ebraica di Roma] per esprimere la nostra totale dissociazione nei confronti di ogni xenofobia, razzismo, antisemitismo. La società ha messo in atto tutte le iniziative per prevenire questi fenomeni e la maggioranza dei tifosi condivide la nostra posizione.”

Claudio Lotito (1957) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Insulti Anna Frank, Mattarella: "Atto disumano". Lotito in Sinagoga: "Mi dissocio dagli ultrà" http://www.repubblica.it/sport/calcio/2017/10/24/news/visita_lazio_e_lotito_in_sinagoga-179181236/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1, Repubblica.it, 24 ottobre 2017.

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Né la scienza né la politica al potere… sono nella posizione di definire o di controllare razionalmente i rischi.”

Ulrich Beck (1944–2015) sociologo e scrittore tedesco

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della sociologia, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 159. ISBN 9788858015827

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“Il mio lavoro con pazienti affetti da malattie nervose in genere ebbe un esito ulteriore: il mutamento della tecnica catartica. Abbandonai l'ipnosi e cercai di sostituirla con un altro metodo nell'intento di andar oltre il trattamento riservato alle forme morbose di tipo isterico; tra l'altro, man mano che la mia esperienza si arricchiva ogni giorno di nuovi elementi, sorsero in me gravi dubbi relativi all'impiego dell'ipnosi nella stessa catarsi. Il primo riguardava il fatto che perfino i risultati più brillanti svanivano improvvisamente nel nulla allorché il rapporto personale del medico col malato veniva in qualche modo turbato […]. L'ipnosi, tuttavia, aveva reso al trattamento catartico servizi notevolissimi, ampliando il campo della coscienza dei pazienti e mettendo a loro disposizione conoscenze di cui nella vita vigile non disponevano. Sostituire l'ipnosi, sotto questo profilo, non era certo cosa facile. In questo frangente imbarazzante mi venne in aiuto un ricordo, il ricordo di un esperimento cui avevo assistito sovente durante il mio soggiorno presso Bernheim … Presi la risoluzione di fare altrettanto. Anche i miei pazienti non potevano non "sapere" tutte le cose che normalmente erano rese loro accessibili solo mediante l'ipnosi, e le mie assicurazioni e insistenze, con magari in più la pressione delle mani, dovevano pure avere il potere di spingere nella loro coscienza gli eventi e i nessi dimenticati … Abbandonai dunque l'ipnosi, di cui mantenni solo la posizione del paziente, posto a giacere supino su un divano, mentre io stavo seduto dietro di lui, in modo da vederlo senza esser visto. Le mie speranze si realizzarono, mi liberai dell'ipnosi; tuttavia tale mutamento tecnico implicò un mutamento del lavoro catartico nel suo insieme. L'ipnosi aveva nascosto un giuoco di forze che ora veniva messo allo scoperto, e la cui conoscenza dava alla nostra teoria un fondamento sicuro.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Autobiografia (1925), p. 94 e ss.

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“Ogni Inglese crede che Händel ora occupi un'importante posizione in paradiso. Se è così, le bon Dieu dovrebbe sentirsi davanti a lui come Luigi XIII dinanzi Richelieu.”

George Bernard Shaw (1856–1950) scrittore, drammaturgo e aforista irlandese

Every Englishman believes that Handel now occupies an important position in heaven. If so, le bon Dieu must feel toward him very much as Louis Treize felt toward Richelieu.
Origine: Da Ainslee's Magazine, maggio 1913.

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“Nessuno meglio dell'italiano sa prendere posizione dopo aver visto come si sono messe le cose.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

La volpe e l'uva

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“Occupa una posizione sociale. Contro chi?”

Stanisław Jerzy Lec (1909–1966) scrittore, poeta e aforista polacco

Pensieri spettinati

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“La fede è un crampo, una paralisi, un'atrofia della mente in certe posizioni.”

Ezra Pound (1885–1972) poeta, saggista e traduttore statunitense

da Selected Prose, 1921

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“Che cos'è la verità? (Inertia; l'ipotesi che ci soddisfa; il minimo uso di forza spirituale ecc.).”

III, Principio di una nuova posizione di valori, 537; 1995
La volontà di potenza

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“Le persone timide in posizione di responsabilità sono un passivo per la nazione.”

John Maynard Keynes (1883–1946) economista britannico

Origine: Da un'intervista del 14 novembre 1979; citato in Federico Caffè, Scritti quotidiani, Manifestolibri, Roma, 2007, p. 128.

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“Io stesso non so ancora abbastanza chiaramente come debba essere definita la mia "posizione" rispetto a Hegel. Come "posizione opposta" sarebbe troppo poco.”

Martin Heidegger (1889–1976) filosofo tedesco

da una lettera a Hans-Georg Gadamer del 2 dicembre 1971, in: Gadamer, La dialettica di Hegel, traduzione di R. Dottori, Marietti, Genova 1996, p. 187

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“Se devi morire, muori combattendo. Le proporzioni della tua guardia d'onore stabiliranno la tua posizione sociale all'inferno.”

Robert Anson Heinlein (1907–1988) autore di fantascienza statunitense

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“Svincolarsi dalle convinzioni, | dalle pose e dalle posizioni.”

Morgan (1972) cantautore, polistrumentista e disc jockey italiano

da Altrove, n. 1
Canzoni dell'appartamento

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“[Da una conferenza femminista di Giraudoux tenuta alla vigilia dell'ultima guerra] Per gli uomini è dunque arrivato il momento di ammettere la loro sconfitta? Non saprei, quello che so è che essi avevano sempre allontanato la dura ammissioni che le donne fossero uguali, se non superiori, nei campi di azione che essi si erano riservati. Gli uomini avevano messo la donna in posizione subordinata facendola serva, o in posizione troppo superiore facendola dea. Mai l'avevano ammessa alla parità. Quando un'armata di greci fu battuta dalle parti della Tracia da un'armata di donne, gli uomini di allora inventarono le Amazzoni; essi escogitarono che quelle donne fossero semidee e che conducessero una esistenza favolosa. Quando Giovanna D'arco salvò la Francia, i suoi nemici la fecero un'indemoniata, e i suoi partigiani un'arcangelo, ma nessuno ebbe mai l'idea che essa potesse essere semplicemente una donna. Per Semiramide, per Cleopatra l'uomo se l'è cavata attribuendo ad esse una grande bellezza. Quelle donne erano forse brutte. Cleopatra era certamente brutta, ma tutte e due erano dotate di genio politici. Eppure l'uomo ha nascosto il loro genio dietro una bellezza che non esisteva per togliersi d'impaccio. Ora però non è più possibile ricorrere ad espedienti del genere. Ora è giocoforza ammettere che le donne, quando s'impadroniranno del potere, non sarà perché posseggono dei nasi perfetti e dei fianchi possenti o perché hanno venduto l'anima al diavolo, ma perché esse sono dotate per il comando e il governo della società come gli uomini. Come gli uomini e forse anche più di essi.”

Jean Giraudoux (1882–1944) scrittore e commediografo francese

citato in Illustrazione Igea, 1961
Citazioni di Jean Giraundoux

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