Frasi su progresso
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“Il mito del progresso ha reso buoni servigi alle democrazie.”

Georges Bernanos (1888–1948) scrittore francese

I grandi cimiteri sotto la luna

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“Grazie al progresso tecnologico e alla settimana di sei ore, i cittadini cambierebbero autocrate ogni sabato sera.”

Georges Bernanos (1888–1948) scrittore francese

I grandi cimiteri sotto la luna

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“La terra di Israele fu la culla del popolo ebraico.
Qui fu formata la sua entità spirituale, religiosa e nazionale. Qui esso conquistò l'indipendenza e creò una civiltà di significato nazionale ed universale.
Qui esso scrisse e dette la Bibbia al mondo.
Esiliato dalla Palestina, il popolo giudaico rimase ad essa fedele in tutti i paesi della sua dispersione, non cessando mai di pregare e di sperare per il ritorno e per la restaurazione della propria libertà nazionale.
Spinti da questa storica associazione, gli Ebrei lungo tutti i secoli si sforzarono di tornare alla terra dei loro padri e di recuperare la dignità di Stato.
In decenni recenti sono ritornati in massa.
Essi hanno bonificato il deserto, fatto rivivere la loro lingua, costruito città e villaggi e stabilito una comunità vigorosa ed in continua espansione, con una propria vita economica e culturale.
Cercarono pace, ma erano preparati a difendersi.
Recarono la benedizione del progresso a tutti gli abitanti del paese.
Dopo che numerosi congressi internazionali riconobbero lo storico legame del popolo ebraico con la Palestina e dopo che la persecuzione nazista inghiottì milioni di Ebrei in Europa, risultò ancor più chiara l'urgenza della costituzione di uno stato ebraico capace di risolvere il problema della mancanza di patria per gli Ebrei, aprendo le porte a tutti gli Ebrei ed innalzando il popolo ebraico al livello degli altri popoli nella famiglia delle nazioni.
Il 29 novembre 1947 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una decisione a favore della fondazione di uno Stato Ebraico indipendente in Palestina ed invitato gli abitanti del paese a prendere le misure richieste da parte loro per attuare il piano. Questo riconoscimento, da parte delle Nazioni Unite, del diritto al popolo ebraico di stabilire un proprio stato indipendente non può essere annullato.”

David Ben-Gurion (1886–1973) politico israeliano

da Proclamazione dell'indipendenza, 1948

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“Il progresso ha i suoi svantaggi; di tanto in tanto esplode.”

Elias Canetti (1905–1994) scrittore, saggista e aforista bulgaro

1944
La provincia dell'uomo

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“[Sull'evoluzione della geografia del tennis mondiale] Una volta c'eravamo noi, un paio di inglesi e un francese o un italiano qua e là. Ma il resto del mondo ha fatto progressi.”

Bud Collins (1929–2016) giornalista e conduttore televisivo statunitense

Origine: Citato in Tennis americano, disastro storico: nessuno tra i primi dieci http://america24.com/news/tennis-americano-disastro-storico-nessuno-tra-i-primi-dieci, America 24, 8 maggio 2011.

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“Cos'è la tradizione? È il progresso che è stato fatto ieri, come il progresso che noi dobbiamo fare oggi costituirà la tradizione di domani.”

Papa Giovanni XXIII (1881–1963) 261° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Al concilio Vaticano II; citato in Ginsborg 1989, p. 352.

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“Il cambiamento di un'epoca storica si può definire sempre dal progresso femminile verso la libertà perché qui, nel rapporto della donna con l'uomo, del debole col forte, appare nel modo più evidente la vittoria della natura umana sulla brutalità. Il grado dell'emancipazione femminile è la misura naturale dell'emancipazione universale.”

Charles Fourier (1772–1837) filosofo francese

da Théorie des Quatres Mouvements; citato in Karl Marx, La Sacra Famiglia, Rinascita, Roma, 1954; citato in Juliet Mitchell, La condizione della donna, traduzione di Giovanna Stefancich, Einaudi, Torino 1972

“Già Blok aveva intravisto nel progresso della civiltà, nell'idolatria della macchina e del ferro la minaccia di una America russa, ove l'età «ferrosa» avrebbe soffocato la dolce Russia di legno, cara a Serghej.”

Giovanni Arpino (1927–1987) scrittore italiano

Origine: Giovanni Arpino, Serghej A. Esenin, l'estremo cantore dell'antica Russia di fronte alla rivoluzione, Marsilio, 1997.

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“Un altro fatto che attesta grandemente il progresso umano della nostr'età è l'avvicinamento dell'aristocrazia al popolo.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

cap. XXXV; p. 77
Clelia: il governo dei preti

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“Il progresso della civiltà si misura dalla vittoria del superfluo sul necessario.”

Alberto Savinio (1891–1952) scrittore, pittore e compositore italiano

da Ascolto il tuo cuore, città

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“L'europeismo è una civiltà di carattere non teocratico ma essenzialmente umano, e dunque suscettibile di progresso e di perfezionamento. L'europeismo è una forma di civiltà prettamente umana, e così prettamente umana che ogni intromissione del divino nell'europeismo, ogni tentativo di teocrazia in Europa è un ostacolo all'europeismo, un arresto della civiltà.”

Alberto Savinio (1891–1952) scrittore, pittore e compositore italiano

da Nuova enciclopedia
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Origine: In Opere, a cura di Leonardo Sciascia e Franco De Maria, Bompiani, 1989: «L'europeismo è una civiltà di carattere non teocratico ma essenzialmente umano, e dunque suscettibile di progresso e di perfezionamento. L'europeismo è una forma di civiltà prettamente umana, che ogni intromissione del divino nell'europeismo, ogni tentativo di teocrazia in Europa (fascismo, nazismo, ecc.) è un ostacolo all'europeismo, un arresto della civiltà "europea"».

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“La vita, prolungata dai progressi delle "scienze umane", comincia ad essere vissuta come psicologicamente "eterna."”

Sabino Acquaviva (1927–2015) sociologo, giornalista e scrittore italiano

La "vita eterna" e il miraggio di "non morire"

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“Progresso
Bella | la vita di adesso: | si vive più a lungo | si muore più spesso.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il dottor Divago, Dìtteri sui dàtteri, p. 134

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“Un equilibrio psicologico non è mai una condizione "sine qua non" del progresso spirituale, così come un handicap psicologico non è mai un ostacolo insuperabile.”

André Louf (1929–2010) monaco cattolico belga, eremita, scrittore di libri di spiritualità

Sotto la guida dello Spirito

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“I trapianti di tessuti e di organi costituiscono uno dei progressi più straordinari della terapia e della solidarietà umana, e anche per questo richiedono attenzione, coerenza, equilibrio e un costante impegno.”

Giovanni Berlinguer (1924–2015) politico e docente italiano

Origine: Da Chi ferma i trapianti http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/275000/271345.xml?key=englaro&first=851&orderby=1, l'Unità, 5 settembre 2008, p. 27.

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“La storia dell'umanità è un continuo realizzarsi degl'ideali umani, e questo è il progresso.”

Francesco de Sanctis (1817–1883) scrittore, critico letterario e politico italiano

Origine: Nuovi saggi critici, Studio sopra Emilio Zola, p. 384

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“L'ingresso di un uomo nel mondo è nudo e disadorno,
il suo progresso sono i guai e le preoccupazioni,
e, infine, la sua uscita dal mondo è dove nessuno sa.
Se agiamo bene qui, agiremo bene lì:
non potrei dirvi di più se vi facessi la predica per un anno intero.”

John Edwin (1749–1790)

A Man's Ingress into the World, is naked and bare,
His progress through the World, is trouble and care.
And lastly, his egress out of the World, is nobody knows where.
To Conclude.
If we do well here, we shall do well there,
I can tell you no more, if I preach a whole year. (citato in The Eccentricities of John Edwin, vol. I, p. 74)

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“Il progresso di un artista è un continuo sacrificio di sé, una continua estinzione della personalità.”

Thomas Stearns Eliot (1888–1965) poeta, saggista e critico letterario statunitense

Tradizione e talento individuale

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“La persona più eccitata per i progressi di Ryan Harrison è Ryan Harrison.”

Jim Courier (1970) tennista e allenatore di tennis statunitense

Origine: Citato in Daniele Malafrina, Il declino dell'impero americano? http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/10/03/781177-declino_dell_impero_americano.shtml, Ubitennis.com, 3 ottobre 2012.

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“Quali possono essere le cause del fascino discreto che l'austerity tuttora esercita tra le masse popolari, soprattutto tra gli eredi del movimento operaio? Una parziale risposta risiede probabilmente in alcuni tipici luoghi comuni diffusi tra le macerie di quella che un tempo veniva orgogliosamente definita la cultura di sinistra, e che oggi pare essersi ridotta a una zavorra ideologica, un intralcio alla comprensione della realtà. Tra di essi vi è ad esempio l’illusione che una politica di restrizioni finanziarie possa indurre i cambiamenti strutturali indispensabili per rendere collettivamente fruibili i benefici del progresso tecnico, e possa addirittura contribuire al trapasso verso una società maggiormente rispettosa dell’ambiente, magari persino fondata sulla “decrescita”. E vi è pure l’idea naive secondo cui l’arma dell’austerità potrebbe essere finalmente rivolta non sui lavoratori ma contro i dissipatori, i corrotti, i membri della “casta”. La realtà, tuttavia, è un’altra. I dati evidenziano che proprio nelle fasi in cui si impone la logica dei tagli emergono pure nuove tipologie di dualismi tecnologici, di aggressioni all’ambiente e al territorio, di dilapidazioni di risorse pubbliche, di privilegi e di malversazioni, che in proporzione risultano ancor più pervasive e letali di quelle che si verificavano in epoche di minore restrizione dei bilanci pubblici. Un esempio emblematico su tutti: i costi della famigerata “casta”, guarda caso, sono aumentati proprio nella lunga epoca dei sistematici avanzi primari, vale a dire del surplus di entrate fiscali sulla spesa pubblica calcolata al netto del pagamento degli interessi sul debito. Contro il senso comune, ancora una volta, l’austerity è correlata allo spreco e al privilegio dei pochi".”

Emiliano Brancaccio (1971) economista italiano

dal capitolo Il fascino discreto dell'austerity

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“L'uomo e la natura non si incontrano, perché il progresso è in ritardo e la natura è andata via prima.”

Antonio Albanese (1964) attore, comico e cabarettista italiano

da Mai dire Lunedì, 2005
Personaggi, Mino Martinelli

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“Quell'uomo, ragazzo mio, fa rapidi progressi, e invaderà tutto con la forza di un elemento naturale. Mussolini è un uomo formidabile. Mi ha capito bene? Un uomo formidabile!”

Papa Pio XI (1857–1939) 259° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

citato in L'Illustration, 9 gennaio 1937; in Yves Chiron, Pio XI. Il Papa dei patti Lateranensi e dell'opposizione ai totalitarismi, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2006

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