Frasi su sinistro
pagina 7

Marco Travaglio photo

“[Stefano Rodotà] Quando svolse le sue funzioni di parlamentare come indipendente di sinistra le svolse da vero indipendente quale è sempre stato custode dei diritti, custode dei diritti delle minoranze, soprattutto dei diritti civili, un uomo che ha difeso le nostre vite proprio con la privacy, con la bioetica, con l'eguaglianza, con l'intransigenza sulla Costituzione e sui conflitti di interesse.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

Origine: Citato in Marco Travaglio su Franco Marini e Stefano Rodotà, candidati come Presidente della Repubblica http://news.supermoney.eu/economia/2013/04/marco-travaglio-su-franco-marini-e-stefano-rodota-candidati-come-presidente-della-repubblica-0014150.html#, supermoney.eu, 18 aprile 2013.

Fabio Mussi photo

“[Su Berlusconi] Ho l 'impressione che del libro nero del comunismo abbia letto solo la copertina e la prima pagina. Continua a chiamarci Pci-Pds-Ds: è corretto genealogicamente, ma altrettanto potremmo noi chiamarli P2-Fininvest-Fi.”

Fabio Mussi (1948) politico italiano

dal discorso al 1° congresso dei Democratici di Sinistra, Torino, 14 gennaio 2000; citato in Almanacco dei misteri http://www.almanaccodeimisteri.info/p22000.htm

Nathaniel Hawthorne photo
Eugenio Scalfari photo
Nichi Vendola photo

“C'è a sinistra un'etica e un'estetica della sconfitta e della bella morte, ti infilzano ma con la bandiera rossa che ti cade addosso come un sublime sipario: che palle!”

Nichi Vendola (1958) politico italiano

da un comizio a Baia San Giorgio, 18 luglio 2010
Origine: Visibile in Nichi Vendola: C'è un'Italia migliore http://www.youtube.com/watch?v=NQV4Oom50d4, YouTube.com, 18 luglio 2010.

Indro Montanelli photo

“[Su Giovanni Trapattoni] A me piaceva giocare a sinistra, lui mi imponeva la destra perché vent'anni fa il tornante stava a destra e basta. Delle volte facevo finta di niente: svariavo e mi ritrovavo dall'altra parte, a sinistra. E lui giù a fischiare come un pazzo, a chiamare, a ordinare. Grande, il Trap: ho avuto discussioni anche forti, ma sempre leali. È stato, anzi è, uno dei personaggi più alla mano che abbia mai conosciuto.”

Domenico Marocchino (1957) calciatore italiano

Origine: Citato in Claudio Colombo, «Io, Marocchino, il calciatore più multato nella storia della Juve» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/marzo/02/Marocchino_calciatore_piu_multato_nella_co_0_0103026341.shtml, Corriere della Sera, 2 marzo 2001, p. 47.

Joe R. Lansdale photo
Donato Carrisi photo
Charlie Chaplin photo
Nichi Vendola photo
Andrea Camilleri photo
Silvio Berlusconi photo
Walter Veltroni photo
Mario Rapisardi photo
Ferdinando Petruccelli della Gattina photo
Alberto Ronchey photo

“Non credo affatto che il movimento sia vicino a Trump. Anzi, penso che il M5S sia ciò per cui oggi non abbiamo Trump […]. Il M5S nei suoi aspetti concreti, giuridici, parlamentari e politici, è molto più vicino alla sinistra, al punto che sull'immigrazione e sulla famiglia vota spesso in modo simile al Pd […]. Per questa ragione, Grillo dovrebbe chiarire le sue idee su quello che è il suo movimento.”

Andrea Scanzi (1974) giornalista e scrittore italiano

Origine: Dalla trasmissione televisiva Otto e Mezzo, 30 gennaio 2017; citato in Gisella Ruccia, M5s, Scanzi: "Non è vicino a Trump, ma è ciò per cui oggi non abbiamo Trump" http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/31/m5s-scanzi-non-e-vicino-a-trump-ma-e-cio-per-cui-oggi-non-abbiamo-trump/3353748/, IlFattoQuotidiano.it, 31 gennaio 2017.

Gianfranco Rotondi photo
Giuseppe Sala (politico) photo
Nichi Vendola photo

“Quando ho crisi d'insonnia sì.”

Nichi Vendola (1958) politico italiano

da un'intervista alla festa della Sinistra di Genova Pra, giugno 2008

Isabel Allende photo
Nichi Vendola photo

“[Su Margherita Hack] Una scienziata di alto livello, una militante di sinistra mai ipocrita ma sempre appassionata, una donna straordinaria. L'Italia perde una delle sue figure più prestigiose.”

Nichi Vendola (1958) politico italiano

Origine: Citato in Margherita Hack morta a 91 anni: l’astrofisica tra ricerca e diritti civili http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/29/morta-margherita-hack-trieste-astrofisica-aveva-91-anni/641222/, IlFattoQuotidiano.it, 29 giugno 2013.

Ferdinando Petruccelli della Gattina photo
José Mourinho photo

“Si potrebbe poi dedurre una sorta di legge generale dell'opinione pubblica secondo cui a criticare sono più bravi quelli di sinistra, a governare sono più adatti quelli del centrodestra.”

Marcello Veneziani (1955) giornalista e scrittore italiano

da Ecco perché in Tv la destra non esiste http://www.ilgiornale.it/interni/ecco_perche_tv_destra_non_esiste/19-11-2010/articolo-id=487896-page=0-comments=1, il Giornale.it, 19 novembre 2010

Piero Angela photo
Primo Levi photo
Michele Serra photo
Fabio Mussi photo
Francesco De Gregori photo
Nichi Vendola photo
Francesco Grisi photo
Gaetano Quagliariello photo
Piero Calamandrei photo
Vittorio Foa photo
Michele Serra photo
Luigi Pirandello photo

“E qual rovinio era sopravvenuto in Sicilia di tutte le illusioni, di tutta la fervida fede, con cui s'era accesa alla rivolta! Povera isola, trattata come terra di conquista! Poveri isolani, trattati come barbari che bisognava incivilire! Ed erano calati i Continentali a incivilirli… e i tribunali militari, e i furti, gli assassinii, le grassazioni, orditi ed eseguiti dalla nuova polizia in nome del Real Governo; e falsificazioni e sottrazioni di documenti e processi politici ignominiosi: tutto il primo governo della Destra parlamentare! E poi era venuta la Sinistra al potere, e aveva cominciato anch'essa con provvedimenti eccezionali per la Sicilia… – Ridere, ridere! – incalzò donna Caterina con più foga. – Lo sa bene anche lei come quegli ideali si sono tradotti in realtà per il popolo siciliano! Che n'ha avuto? Com'è stato trattato? Oppresso, vessato, abbandonato e vilipeso! Gli ideali del Quarantotto e del Sessanta? Ma tutti i vecchi qua gridano: Meglio prima! Meglio prima! La Francia che soffia nel fuoco? Lei si conforta così? Sono tutte calunnie, le solite, quelle che ripetono i ministri, facendo eco ai prefetti e ai tirannelli locali capielettori; per mascherare trenta e più anni di malgoverno! Qua c'è la fame, caro signore, nelle campagne e nelle zolfare; i latifondi, la tirannia feudale dei cosiddetti cappelli, le tasse comunali che succhiano l'ultimo sangue a gente che non ha neanche da comperarsi il pane! Si stia zitto! Si stia zitto! Perché voi lo vedrete, – concluse. Faccio una facile profezia: non passerà un anno, assisteremo a scene di sangue.”

cap. III, p. 59
I vecchi e i giovani

Sergio Castellitto photo

“[Su Checco Zalone] Premesso che mi fa molto ridere, e che di fronte al successo bisogna inchinarsi e domandarsi perché, mi fa altrettanto ridere la sinistra che dopo anni di snobismo sale sul carro del vincitore, eleggendo Zalone a sociologo d'Italia, quando è solo un grande comico che è riuscito a prendere il pubblico dei cinepanettoni e quelli che non li andavano a vedere, che era la sinistra.”

Sergio Castellitto (1953) attore italiano

Origine: Citato in Rosicata da record del super-big del cinema, insulti a Zalone: la (gravissima) accusa a Checco http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11868858/castellitto-contro-zalone-quo-vado-bene-del-cinema.html, LiberoQuotidiano.it, 18 gennaio 2016.

Mario Praz photo
Matteo Renzi photo
Victor Hugo photo
Gianfranco Fini photo
Marco Pannella photo
Gianfranco Fini photo
Mattia Fantinati photo
Jonathan Safran Foer photo
Arthur Schopenhauer photo
Joseph Roth photo
Costanzo Preve photo
Matteo Salvini photo
John Robertson photo
Paolo Ferrero photo
Pietro Anastasi photo

“Le mie qualità migliori erano lo scatto, la velocità e l'altruismo. E seppur scendessi in campo, anche in Nazionale, con la maglia numero nove, spesso mi posizionavo sulla sinistra, per effettuare dei cross a favore del compagno di reparto. Insomma, ero un uomo d'area che sapeva anche manovrare.”

Pietro Anastasi (1948–2020) calciatore italiano

Origine: Citato in Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Pietro Anastasi http://www.tuttojuve.com/gli-eroi-bianconeri/gli-eroi-in-bianconero-pietro-anastasi-46006, Tuttojuve.com, 5 aprile 2011.

Oriana Fallaci photo

“Quanto all'Occidente, osservava in imbarazzato silenzio e chi aveva salutato con entusiasmo l'avvento dell'ayatollah confessava quasi a denti stretti il proprio errore o pentimento. La cosiddetta sinistra, quella sinistra per cui una rivoluzione va sempre assolta e chi non è d'accorso su questo è un fascista, tentava addirittura di giustificare lo scempio. «Devi capire che la rivoluzione non è un invito a nozze.» «Pensa a Robespierre e alle migliaia di ghigliottinati durante il Terrore, pensa a Lenin e alle centinaia di migliaia liquidati con le Grandi Purghe.» «Non dimenticare che certi eccessi sono inevitabili e necessari. Non è la prima volta che la rivoluzione divora i propri figli.» Non avevano detto le stesse cose, del resto, quando la libertà era stata assassinata in Polonia e in Cecoslovacchia e in Ungheria e nella Germania dell'Est, quando i sogni erano stati traditi a Cuba e in Vietnam? Non s'erano forse macchiati della stessa malafede, gli ipocriti, non s'erano forse rifugiati dietro la stessa disonestà, lo stesso timore d'apparir reazionari? Lo sapevo ben io che fino al giorno in cui avevo raccontato le infamie viste a Saigon, le colpe degli americani e dei sudvietnamiti e dei Loan, me l'ero cavata benissimo: conquistando orde di ammiratori e di amici. «Gran giornalista, grande scrittrice, gran donna.» Però appena avevo raccontato le infamie viste ad Hanoi, le colpe dei nordvietnamiti e dei vietcong e dei Giap, ero stata linciata sui loro giornali. E gli ammiratori s'erano trasformati in dispregiatori, gli amici in nemici: «Mascalzona, calunniatrice, serva del Pentagono. Ha offeso la rivoluzione!».
La rivoluzione. È dalla presa della Bastiglia che l'Occidente vive nella bugia chiamata rivoluzione. È da allora che questa parola equivoca ci ricatta come una parola santa, in quanto tale ci viene imposta come sinonimo di libertà-uguaglianza-fraternità, simbolo del riscatto e del progresso, speranza per gli oppressi. È da allora che le stragi compiute in suo nome vengono assolte, giustificate, accettate, che i suoi figli vengono macellati dopo aver macellato: convinti che essa sia la cura di ogni cancro, la panacea di ogni male. Ma rispettosamente la pronunciamo, rispettosamente la studiamo a scuola, rispettosamente la analizziamo nei trattati di politologia e nei saggi di filosofia. Rispettosamente non osiamo contestarla, rifiutarla, sbugiardarla sputando in faccia agli imbecilli e ai violenti che se ne servono per carriera.”

Origine: Intervista con il Potere, pp. 36–37

Julien Green photo
Giuseppe Genna photo
Giancarlo De Cataldo photo
Fabio Tombari photo
Marco Travaglio photo
Clemente Mastella photo
Publio Virgilio Marone photo
Walter Veltroni photo
Giuliano Ferrara photo

“Penso che ogni tanto qualche scappellotto ci voglia per questo tipo di bambinacce. […] L'elemento della truffa è quello che più mi colpisce. Non c'è stata e non c'è fino ad ora –se ci sarà lo dirò– una censura della Rai e del cattivo Berlusconi contro la satira della Guzzanti. C'è stato un tentativo evidente di guadagnarsi la censura da parte della Guzzanti, che ha associato alla satira, cioè al suo mestiere, un altro mestriere, quello del comizio politico "de paese", "de borgata", quello violento, duro, in cui le è scappata anche la famosa espressione "razza ebraica", perché la ragazza è molto ignorante. E… questo non è bello. La censura se c'è stata risale al direttore di Rai 3, Paolo Ruffini, che ha avuto un ripensamento domenica 16 novembre al pomeriggio, poi ha deciso di mandarla in onda, e è andata in onda tranquillamente. Dopodiché la presidente di garanzia della Rai indicata dalla sinistra, Lucia Annunziata, all'unanimità con il resto del consiglio di amministrazione ha deciso che, prima di mandare in onda una cosa, vogliono sapere di cosa si tratta. Anche perché sennò si beccano le querele e soprattutto rendono un cattivo servizio al pubblico. […] Guardi, io faccio un giornale che per un terzo è satira, mi rendo colpevole di vilipendio tutti i giorni. Tutto sta a intenderci: c'è stile o non c'è stile? è una cosa fatta per comunicare con il pubblico e per essere onesti con sé stessi o una slealtà professionale e un tentativo di lucrare vantaggi politici da un contratto con la Rai? Ecco, secondo me è questa seconda cosa. […] La cosa che mi dispiace è la violazione del sacro canone del mestiere dell'attore. Un attore cosa fa? Un attore interpreta una parte, fa la satira – tra l'altro non l'ha mica inventata la Guzzanti la satira: la faceva pure Alighiero Noschese, voglio dire; se l'ha inventata qualcuno l'ha inventata la televisione commerciale dell'odiato Berlusconi, che ha rinnovato la televisione italiana e le ha aperto nuovi spazi di libertà. Uno fa la satira, punto e basta. Se uno attraverso la satira –come avvenne con Daniele Luttazzi– vuole fare campagna elettorale a favore del proprio partito, non va più in televisione. Molto semplice: non è censura, sono regole, regole sane.”

Giuliano Ferrara (1952) giornalista, conduttore televisivo e politico italiano

da Primo piano, RaiTre, 24 novembre 2003

Indro Montanelli photo
Raffaele La Capria photo
Augusto Minzolini photo
Bruno Arcari photo
Gianni Cuperlo photo

“Senza la sinistra i suoi principi, i suoi valori, il Pd semplicemente non c'è.”

Gianni Cuperlo (1961) politico italiano

citato in Simone Collini, l'Unità, 6 settembre 2013

José Luis Rodríguez Zapatero photo
Marco Travaglio photo
Doris Lessing photo

“Detesto il fatto che gli uomini debbano essere classificati in laburisti, conservatori, socialdemocratici o di sinistra. Le ideologie, come le fedi, hanno fatto e continuano a fare un'immensa quantità di male. Poi grazie a Dio tramontano e scompaiono.”

Doris Lessing (1919–2013) scrittrice inglese

Origine: Citato in Franco Cordelli, Doris Lessing, la scrittrice in fuga dalle ideologie, Corriere della Sera, 12 ottobre 2007, p. 57.

Indro Montanelli photo
Antonio Muñoz Molina photo

“I dittatori sono propensi alla cinefilia. Lenin, che detestava la musica perché era irritato dal fatto che lo faceva diventare sentimentale, considerava che tra tutte le arti il cinema poteva essere la più utile alla causa del proletariato. Hitler vedeva quasi tutte le sere in una sala cinematografica perfettamente attrezzata operette viennesi d'epoca e musical americani, e regalò a Eva Braun una cinepresa per girare a colori scene che ancora oggi ci gelano il sangue, un misto di ridenti immagini domestiche e igure genocide che prendono il sole sulle terrazze con vista sulle Alpi. Anche a Stalin piacevano i musical americani e i film western e, dato che soffriva d'insonnia come Hitler e si divertiva a tenere svegli i suoi cortigiani fino a notte fonda, a volte prolungava la sessione cinematografica con una festa alcolica, durante la quale osservava in silenzio adulatori e future vittime come se stesse inventando per ognuno un copione sinistro dall'epilogo ignoto a tutti tranne che a lui. Il generale Franco non andava a letto tardi e non beveva, ma la sua passione per il cinema era altrettanto forte, al punto che scrisse la sceneggiatura di un film, Raza, che era una patetica fantasia ricamata sulla sua biografia, e una dimostrazione del fatto che il cinema può rovinare l'immaginazione di chiunque. Forse ai dittatori piacciono tanto i film perché hanno pochissime opportunità di uscire la sera e perché sono costantemente circondati da persone servili di cui non sanno più che fare.”

Antonio Muñoz Molina (1956) scrittore e saggista spagnolo

Origine: Da El tirano cinéfilo, País; tradotto in Il tiranno cinefilo, Internazionale n. 1101, 8 maggio 2015.

Walter Veltroni photo

“Oggi assistiamo a una rivoluzione tecnologica affascinante, seducente, ma che non genera lavoro; lo distrugge. Scompone le classi sociali. Riscrive l'esistenza umana sotto il segno della precarietà permanente. Un mondo nuovo, che la sinistra stenta a leggere, a capire nella sua inevitabile ambiguità. Torna ad avere atteggiamenti o catastrofici o zuzzurelloni.”

Walter Veltroni (1955) politico italiano

Origine: Dall'intervista di Aldo Cazzullo, Veltroni: «L'idea di dividersi è un incubo. Ma il Pd di Renzi si apra» http://www.corriere.it/politica/17_febbraio_15/veltroni-l-idea-dividersi-incubo-ma-pd-renzi-si-apra-00fadc84-f2f5-11e6-a761-60f3fdff5014.shtml, Corriere.it, 15 febbraio 2017.

Daniela Santanchè photo
Antonio Martino photo
Luca Rastello photo
Renato Soru photo
Francesco Saverio Romano photo

“Io parto da una semplice riflessione sulla impostazione di Giulio Tremonti. È vero che ha tenuto i conti in ordine e ha salvato il Paese delle speculazioni. Ma è anche vero che in un momento come questo dovrebbe pensare a qualcosa di più, oppure avrà tenuto bene i conti per il prossimo governo della sinistra.”

Francesco Saverio Romano (1964) politico italiano

Origine: Dall'intervista «Inutile tenere i conti a posto per i governi della sinistra» http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=114QET, il Giornale, 13 giugno 2011.

Francesco De Gregori photo

“Sono di sinistra, ma non le appartengo.”

Francesco De Gregori (1951) cantautore italiano

Citazioni tratte da interviste

Achille Occhetto photo

“[Parlando di Antonio Tatò] La sua vita, lo stile, le azioni e i risultati del lavoro di Tonino, in tutti questi anni, sono un esempio della politica vissuta come passione. Come attenzione alle cose della vita, alle sofferenze e alle ingiustizie della vita, e come volontà di incidere su di esse, di cambiare realmente, di intervenire in ogni momento negli aspetti più minuti della vita politica. Era anche attenzione nel valutare la realtà per quel che è, le relazioni, i rapporti di forza, anche, per quel che sono, e la convinzione che non ci si possa, però, limitare a registrarli, ma che la politica ha invece senso solo se su di essi si interviene, appunto per modificarli, per introdurre la novità. La sua casa era diventata, per i segretari del Pci prima e del Pds dopo, centro di incontri politici ad alto livello, incontri nei quali si respirava la volontà della politica – di quella politica che aveva fatto questa Repubblica – di ritrovare il respiro antico del progetto democratico. Ma ciò avveniva sempre in rapporto alle masse, avremmo detto un tempo, agli interessi, ai bisogni delle donne e degli uomini in carne ed ossa. Perché fuori di questo riferimento, di questo ancoraggio, non vi è reale creatività politica. Questa intuizione dell'agire politico, ne sono convinto, è il filo rosso che unisce l'esperienza di Tonino partigiano, militante nella Sinistra cristiana, nel sindacato, nel Pci, nel Pds.”

Achille Occhetto (1936) politico italiano

Origine: Dal discorso riportato dall'Agenzia DIRE, supplemento al n. 218/21, novembre 1992, p. 5.

Antonio Pennacchi photo
Paolo Ferrero photo
Beppe Fenoglio photo

“[Simone Weil] Accusata di tradimento dalla sinistra, fraintesa dalla destra, dimenticata dai manuali di filosofia. Eppure è uno dei maggiori pensatori del secolo.”

Alfonso Berardinelli (1943) critico letterario e saggista italiano

Origine: Da Simone Weil: La rivoluzione solitaria https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/gennaio/04/SIMONE_WEIL_rivoluzione_solitaria_co_0_9801043261.shtml, Corriere della Sera, 4 gennaio 1998, p. 25.