Frasi su spinta
pagina 3

Ivo Josipović photo
Enzo Bettiza photo
Lucio Sergio Catilina photo

“[Ai senatori] Poiché senza dubbio sono circondato da nemici e vengo spinto nel baratro, spegnerò il mio incendio con una catastrofe.”

Lucio Sergio Catilina (-109–-62 a.C.) militare e senatore romano

Citato in Gaio Sallustio Crispo 1994

Indro Montanelli photo
Ralf Dahrendorf photo
Paolo Sorrentino photo

“[Su Djokovic nel 2011] Più aggressività e spinta di Lendl, più varietà nelle botte da fondo di Nadal. Eppoi, riflessi, mobilità, posizione avanzata, impatto con la palla e, quindi, risposta da doppista. Rafa non reggeva le pallate da dietro e col rovescio rallentava, e Nole l'ha massacrato: ha più armi tecniche.”

Paolo Bertolucci (1951) tennista e commentatore televisivo italiano

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Djokovic, questione di tempo http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/maggio/17/Djokovic_questione_tempo_ga_10_110517072.shtml?login=ok, Gazzetta dello Sport, 17 maggio 2011

Erri De Luca photo
Erri De Luca photo
Erri De Luca photo
Publio Terenzio Afro photo
Publio Ovidio Nasone photo
Publio Ovidio Nasone photo
Isacco di Ninive photo
Rita Levi-Montalcini photo
Teresa de Lauretis photo
Fedro photo
Gianni Clerici photo
Gianni Clerici photo
Cartesio photo
Silvio Berlusconi photo
Ingeborg Bachmann photo
Beppe Grillo photo
Beppe Grillo photo
Santorre di Santa Rosa photo
José Luis Rodríguez Zapatero photo

“Riconosciamo oggi in Spagna il diritto a contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso. Non siamo stati i primi, ma sono sicuro che verranno dopo molti altri Paesi spinti da due forze inarrestabili: la libertà e l'uguaglianza. Si tratta di un piccolo cambiamento nel testo della legge che comporta un im­menso cambiamento nelle vite di mi­gliaia di concittadini. Non stiamo legi­slando per gente remota e sconosciuta; stiamo allargando la possibilità di es­sere felici per i nostri vicini, i nostri compagni di lavoro, i nostri amici e i nostri famigliari ed allo stesso tempo stiamo construendo un paese più one­sto, perché una società onesta è una società che non umilia i suoi membri. I nostri figli ci guarderebbero con incre­dulità se gli raccontassimo che non molto tempo fa le loro madri avevano meno diritti dei loro padri, che le per­sone dovevano continuare a restare unite nel matrimonio, aldilà della pro­pria volontà, quando non erano più ca­paci di convivere insieme. Oggi pos­siamo offrire una bella lezione: ogni diritto conquistato, ogni libertà rag­giunta, è stato il frutto dello sforzo e del sacrificio di molte persone che dobbiamo oggi riconoscere e di cui dobbiamo essere orgogliosi.”

José Luis Rodríguez Zapatero (1960) politico spagnolo

Origine: https://www.youtube.com/watch?v=fm2lXJs44Uc [La citazione non combacia con il discorso nel video ma è una sintesi. Qui http://arcigayaosta.blogspot.it/2007/12/il-discorso-di-zapatero-al-parlamento.html c'è una traduzione integrale dalla quale possono essere tratte alcune citazioni]

Bassi Maestro photo
Bassi Maestro photo

“Mi basterebbe che Cristo mi dicesse che ha visto, che ha sentito il mio disco e poi l'ha spinto.”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da Passo e chiudo
Background

Emma Bonino photo

“Va detto che tradizionalmente la fascinazione dei Paesi democratici nei confronti degli "uomini forti" è rimasta costante nel tempo. Da sempre noi abbiamo creato, preferito e a volte sostenuto tutta una serie di dittatori, talvolta in versione anticomunista, altre volte in qualità di alleati contro la jihad islamica, oppure perché amici nell'organizzazione del mercato. Ripeto, spesso abbiamo costruito, per non dire protetto, una serie di dittatori. Basti pensare a Idi Amin Dada, Bokassa e Mobutu (per citarne solo alcuni), che rispondevano alle esigenze geopolitiche del momento. Oltre al resto, va anche considerato che il dramma di questa realpolitik è che questi dittatori sono molto longevi e normalmente sopravvivono persino quando viene meno l'interesse geo-strategico che aveva inizialmente spinto a supportarli. Ne consegue che, ad esempio, quando è caduto il comunismo e non vi è stata quindi più la necessità di sostenere alcun dittatore in funzione anticomunista, imperterriti si è andati avanti nello stesso modo. Tale fascinazione, che nell'immediato risponde ad alcuni interessi reali di politica internazionale – che non vanno evidentemente sottovalutati – determina però qualche piccolo dettaglio negativo visto che non solo i dittatori sterminano i propri popoli, ma ad un certo punto diventano anche disutili, se non addirittura controproducenti rispetto ai nuovi scenari che si delineano nel mondo!”

Emma Bonino (1948) politica italiana

Origine: Citato in Senato della Repubblica Italiana – Commissione straordinaria diritti umani – Seduta n. 98, martedì 17 gennaio 2012 http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/279008.pdf – Indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale – Audizione della senatrice Emma Bonino, già commissario europeo per gli aiuti umanitari, sul tema Politica estera e diritti umani. Senato della Repubblica Italiana, 17 gennaio 2012.

Eric Hobsbawm photo
Gianfranco Miglio photo
Noam Chomsky photo
Noam Chomsky photo
Gianluca Vialli photo
Renata Tebaldi photo
Adriano Panatta photo
Ousmane Sembène photo
Anacleto Verrecchia photo
Bonaventura Cavalieri photo

“Benche intorno a' corpi gravi diversissime cose si potessero considerare, tutte belle, et tutte curiose, però non cercaremo altro, se non che forte di linea sia quella, per la quale si move esso grave, mercé prima dall'interna gravità, poi del proiciente, e finalmente dell'uno et dell'altro accoppiati insieme, per vedere, se vi havessero che fare le Settioni Coniche, et quali siano quando ciò sia vero.
Dico adunque, se noi consideraremo il moto del grave fatto per la sola interna gravità, in qualcunque modo poi ella si operi, che quello sarà sempre indrizzato verso il centro universale delle cose gravi ciò è verso il centro della terra, et universalmente conspirare tutti i gravi a questo centro, poiché si veggono in tutti i luoghi della superficie terrestre scendere non impediti a perpendicolo sopra l'Orizonte […].
Dico piú oltre, che considerato il mobile che da un proiciente viene spinto verso alcuna parte, se non havesse altra virtú motrice, che lo cacciasse verso un'altre banda, andarebbe nel luogo segnato dal proiciente per dritta linea, mercè della virtú impressali pur per dritta linea, dalla quale drittura non è ragionevole, che il mobile si discosti, mentre non vi è altra virtú motrice, che ne lo rimova, e ciò quando fra di duoi termini non sia impedimento; come per esempio una palla d'Artiglieria uscita dalla bocca del pezzo, se non havesse altro, che la virtú [motrice] impressali dal fuoco, andarebbe a dare di punto in bianco nel segno posto a drittura della canna, ma perche vi è un altro motore, che è l'interna gravità di essa palla, quindi avvienne, che da tal drittura sia quella sforzata deviare, accostandosi al centro della terra. […]
Dico ancora, che quel proietto non solo andarebbe per dritta linea nel segno opposto, ma che in tempi eguali passarebbe pur spatij eguali della medesima linea, mentre che il mobile fosse a tal moto indifferente; e mentre ancora il mezzo non li facesse qualche resistenze, poiche non ci farebbe causa di ritardarsi, ne di accelerarsi. […] Si che il grave, mercè della interna gravità, non anderà se non verso il centro della terra, ma quello, mercè della virtú impressali, potrà incaminarsi verso ogni banda.”

Bonaventura Cavalieri (1598–1647) matematico italiano

da Lo Specchio Ustorio, pp. 153 sgg.; citato in Koiré 1979, pp. 300 sgg.

Ireneo Affò photo
Giulio Confalonieri photo
Domenico Losurdo photo

“Epperò, proprio da questa ricostruzione storica, lontana da ogni tono apologetico ed edificante, emergono i reali meriti e i reali punti di forza del liberalismo. Dando prova di una straordinaria duttilità, esso ha cercato costantemente di rispondere e adattarsi alle sfide del tempo. È vero, ben lungi dall'essere spontanea e indolore, tale trasformazione è stata in larga parte imposta dall'esterno, ad opera di movimenti politici e sociali coi quali il liberalismo si è ripetutamente e duramente scontrato. Ma per l'appunto in ciò risiede la duttilità. Il liberalismo ha saputo apprendere dal suo antagonista (la tradizione di pensiero che, prendendo le mosse dal «radicalismo» e passando attraverso Marx, sfocia nelle rivoluzioni che in modi diversi a lui si sono richiamate) ben più di quanto il suo antagonista abbia saputo apprendere dal liberalismo. Soprattutto, l'antagonista non ha saputo apprendere quello che costituisce il secondo grande punto di forza del liberalismo. Certo, il processo di apprendimento dal liberalismo è tutt'altro che agevole, almeno per coloro che vogliono superare le clausole d'esclusione che attraversano in profondità questa tradizione di pensiero. Nessun'altra più di essa si è impegnata a pensare il problema decisivo della limitazione del potere. Epperò, storicamente, questa limitazione del potere è andata di pari passo con la delimitazione di un ristretto spazio sacro: maturando un'autocoscienza orgogliosa ed esclusivistica, la comunità dei liberi che lo abita è spinta a considerare legittima la schiavizzazione ovvero l'assoggettamento più o meno esplicito, imposti alla grande massa dispersa per lo spazio profano. Talvolta si è giunti perfino alla decimazione e all'annientamento. È dileguata del tutto questa dialettica in base alla quale il liberalismo si trasforma in un'ideologia del dominio e finanche in un'ideologia della guerra?”

cap. X, 6, p. 339
Controstoria del liberalismo

Plutarco photo
Cartesio photo

“Rimane valida l'ipotesi che la concezione indù sulla sacralità della vacca sia nata all'interno del mondo religioso, senza significative spinte da parte di fattori economici e ambientali.”

Frederick Simoons (1922) antropologo statunitense

Origine: Da Non mangerai di questa carne, traduzione di Andrea Buzzi, Elèuthera, Milano, 1991, p. 79. ISBN 88-85861-21-0

Massimo Gramellini photo
Franz Krauspenhaar photo
Marco Travaglio photo
Primo Levi photo
Gianni Brera photo
Brian May photo
Giulio Carlo Argan photo
Ivan Sergeevič Turgenev photo
Robert Jordan photo

“La Sapiente fissò Lan a lungo, in silenzio; poi riempì di tè una tazza e gliela portò. Lui allungò la mano e mormorò un ringraziamento, ma Nynaeve non lasciò subito la tazza. «Avrei dovuto capire che eri un re» disse pi-ano. Tenne lo sguardo sul viso del Custode, ma la voce tremò un poco.
Lan la guardò con uguale intensità. A Rand parve che il viso del Custode si addolcisse davvero. «Non sono un re, Nynaeve. Sono soltanto un uomo. Un uomo che possiede meno del campicello del più misero contadino.»
La voce di Nynaeve divenne più ferma. «A volte una donna non chiede terre né oro. Solo l'uomo.»
«E l'uomo che le chiedesse d'accettare così poco, non sarebbe degno di lei. Sei una donna notevole, bella come l'aurora, fiera come un guerriero. Sei una leonessa, Sapiente.»
«Le Sapienti raramente si sposano.» Nynaeve s'interruppe per inspirare a fondo, come per rafforzarsi. «Ma se andrò a Tar Valon, forse sarò diversa dalle Sapienti.»
«Le Aes Sedai si sposano altrettanto raramente. Pochi uomini possono vivere con una moglie in possesso di tanto potere. Si sentono sminuiti dal suo splendore, anche non volendolo.»
«Alcuni hanno la forza sufficiente. Io ne conosco uno.» Il suo sguardo rivelò con chiarezza a chi si riferiva, ammesso che ci fossero dubbi.
«Ho soltanto una spada e una guerra che non posso vincere ma che devo combattere.»
«Ti ho detto che il resto non m'interessa. Luce santa, mi hai già spinta a dire più di quanto non sia corretto. Mi umilierai al punto da costringermi a chiedere?»
«Non ti umilierò mai.» Il tono gentile, simile a una carezza, parve bizzarro, sulle labbra dal Custode, ma fece risplendere gli occhi di Nynaeve. «Odierò l'uomo da te scelto perché non sarò io e l'amerò se ti farà sorridere. Nessuna donna merita come dono di nozze la certezza del lutto di vedova; e tu, meno di tutte.»”

Robert Jordan (1948–2007) scrittore statunitense

Nynaeve al'Meara e Lan Madragoran, capitolo 48
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

Jack Kerouac photo
Porfírio photo
Antonio Polito photo

“Non si può escludere che Salvini abbia ragione, quando accusa Berlusconi di essersi mosso nella battaglia di Roma spinto da motivi "aziendali", perché Mediaset avrebbe bisogno della benevolenza di Renzi. Non sarebbe del resto la prima volta che l'ex Cavaliere confonde il bene delle sue aziende con il bene del paese.”

Antonio Polito (1956) giornalista e politico italiano

Origine: Da un editoriale per il Corriere della Sera, 28 aprile 2016, p. 1; riportato su Dagospia.com http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/meloni-non-sono-maturi-dite-salvini-borgia-che-populisti-123600.htm.

Plutarco photo
Gianluigi Buffon photo
Jack London photo
Daisetsu Teitarō Suzuki photo
Areteo di Cappadocia photo
Pierre Rabhi photo
Yukio Mishima photo
John Carpenter photo

“Sono diventato talmente disgustato di come questo paese si sia spinto così a destra che ho voluto fare una dichiarazione. […] Essi vivono può essere L'invasione degli Ultracorpi odierno; invece che i "comunisti sotto al letto", i mostri sarebbero stati i capitalisti sfrenati. Gli "Altri", ovvero le creature, sono yuppie e non penso siano stati mai rappresentati così prima d'ora. Sono stati rappresentati [in film come Fuori orario o Qualcosa di travolgente] come cialtroni, ma mai come esseri disumani.”

John Carpenter (1948) regista statunitense

I've become so disgusted by how far to the right this country has gone that I wanted to make a statement about it. [...] They Live could be an Invasion of the Body Snatchers for today; rather than Communists-under-the-beds, the monsters would be unrestrained capitalists. The Other, meaning the creatures, are yuppies, and I don't think they've been portrayed that way before; they've been shown [in films like After Hours or Something Wild] as a kind of goofball part of us, but never as inhuman.

Boualem Sansal photo
Karl Philipp Moritz photo
Henri Troyat photo
Shunryū Suzuki photo
Toni Servillo photo

“Fellini con La dolce vita che doveva intitolarsi La grande confusione, guardò Roma dolcemente appoggiato a una balaustra e vide un'Italia che viveva sulla spinta del rilancio dopo la guerra.”

Toni Servillo (1959) attore italiano

Origine: Citato in Sorrentino: «non è la Dolce Vita, il mio film è un romanzo vivente» http://cinema-tv.corriere.it/cinema/speciali/2013/cannes/notizie/21-maggio-sorrentino-bellezza_0888f924-c246-11e2-a4cd-35489c3421dc.shtml, Corriere.it, 21 maggio 2013.

Peter Weir photo
Jonny Wilkinson photo
Anthony Kiedis photo
Aby Warburg photo
Federico De Roberto photo
Silvio Berlusconi photo

“[Sui suoi capelli] Ne ho pochi perché il cervello si è ingrossato e me li ha spinti fuori.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2001
Origine: Citato in Ugo Magri, Berlusconi: un arbitro impaziale per la Rai http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/Itemid,3/action,detail/id,0375_01_2001_0083_0002_3356787/, La Stampa, 25 marzo 2001, p. 2.

Tyler Hamilton photo
Alfred Edmund Brehm photo
Leo Ortolani photo