Frasi su territorio

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema territorio, essere, proprio, politico.

Frasi su territorio

Fabio Caressa photo
Paolo Borsellino photo
Isabel Allende photo
Luigi Einaudi photo
Tommaso Buscetta photo
Francesco Alberoni photo

“Ogni essere vivente […] porta in sé una volontà di sperimentare, vivere, espandersi, affermarsi, dominare sugli altri. Tutti gli animali delimitano un proprio territorio e lottano per espanderlo e impedire agli estranei di entrarvi. Tutti i maschi cercano di accoppiarsi con tutte le femmine più belle e le femmine con i maschi più forti o più vistosi. Tutti inoltre lottano per affermare e vedere riconosciuta la propria superiorità, il proprio rango. Nietzsche, che per primo ha capito questa tendenza universale, l'ha chiamata "volontà di potenza". […] Ciò che invece continua a contare, e sempre di più, è la volontà di potenza in se stessa, purché intesa nel suo senso più ampio, come energia vitale, volontà di creare, di realizzare, di superare gli altri. E questo in tutti i campi, nella scienza, nella musica, nel cinema, negli affari, nella politica. Dovunque il fattore decisivo resta questo slancio interiore che si presenta come irrequietezza, ambizione, curiosità, coraggio di sperimentare il nuovo, tenacia, voglia di riuscire. Lo si vede già nei bambini, negli adolescenti destinati al successo. Qualche volta si presenta come capacità specifica, come nei geni matematici o musicali precoci, ma spesso assume solo l'aspetto di una inquietudine evasiva, conturbante. Lo si vede negli uomini e nelle donne che riusciranno, che hanno tutti, indistintamente, una grande fede in se stessi, una caparbia volontà di realizzare la propria meta da cui nessuno riesce a distoglierli. Per cui cadono e si rialzano. E gli altri percepiscono la loro superiorità. Spesso li invidiano, li temono, cercano di fermarli, ma inutilmente.”

Francesco Alberoni (1929) sociologo, giornalista e scrittore italiano

da Leoni o volpi, in comune abbiamo la volontà di potenza, Corriere della sera, 5 luglio 2004

Luis Sepúlveda photo
Henri Nouwen photo
Cecelia Ahern photo
Stalin photo
Giuseppe Pollicelli photo
Winston Churchill photo
Gaio Plinio Secondo photo

“Poi, sulla costa, sono Napoli, anch'essa calcidese, chiamata Partenope dalla tomba della Sirena, Ercolano, Pompei, col Vesuvio che si vede non lontano, col fiume Sarno che la bagna, il territorio nocerino e la stessa Nuceria a nove miglia dal mare, Sorrento col promontorio di Minerva, un tempo sede delle Sirene.”

Gaio Plinio Secondo (23–79) scrittore romano

III, 9, 62
Litore autem Neapolis, Chalcidensium et ipsa, Parthenope a tumulo Sirenis appellata, Herculaneum, Pompei haud procul spectato monte Vesuvio, adluente vero Sarno amne, ager Nucerinus et VIIII p. a mari ipsa Nuceria, Surrentum cum promunturio Minervae, Sirenum quondam sede.
Storia naturale

Winston Churchill photo
Stephen King photo
Tom Regan photo
Papa Francesco photo

“I sacramenti sono gesti del Signore. Non sono prestazioni o territori di conquista di preti o vescovi.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Citazioni tratte da interviste

Morrissey photo
Golda Meir photo

“Come possiamo restituire i territori occupati? Non c'è nessuno a cui restituirli.”

Golda Meir (1898–1978) politica israeliana

8 marzo 1969

Roberto Cotroneo photo
Kim Il-sung photo
Gaio Giulio Cesare photo
Luis Sepúlveda photo
Igor Sibaldi photo
Gustavo Zagrebelsky photo

“Questa laicità «nuova», che pretende di far convivere pluralismo e neutralità con privilegi, assomiglia a una pallida reincarnazione del passato, una sorta di «semi-laicità» che rappresenta ciò che rimane dell'antico sogno della «repubblica cristiana» che inconsapevolmente si appoggia sull'opposto del principio di Westfalia: cuius religio, eius et regio. Le chiese, le fedi religiose, i rispettivi dèi chiedono di disporre di territori su cui organizzarsi e imporsi. In questo tempo di paura e di ostilità crescenti nel mondo, anche le religioni, nelle loro espressioni istituzionali, si mobilitano per creare identità e coesione spirituale da gettare nel conflitto. L'epoca della neutralizzazione politica rispetto alle religioni sembra terminare la sua curva ascendente. Gli Stati laici vengono percepiti come ostacoli a una nuova confessionalizzazione degli spazi. Dove non è possibile imporre direttamente regimi teocratici o ierocratici, si parla almeno di «nuova» laicità. L'intensità è diversa; il movimento è lo stesso.
Che, poi, questa «nuova» laicità sia anche «sana», oltre che «giusta», sembra da escludere. Essa, contraddicendo l'equidistanza dello Stato dalle manifestazioni di fede, religiosa o laica che sia, contraddice il suo ruolo pacificatore, che è venuto a imporsi nelle società pluraliste e che oggi appare ancor più necessario e urgente nelle società interculturali odierne.”

Gustavo Zagrebelsky (1943) giurista italiano

cap. 2, p. 33
Contro l'etica della verità

Gino Strada photo
Il Farinotti photo
Babur photo

“[…] me ne andai in escursione verso le alture di Baran e del colle di Ciash e sulle pendici del Gul-i Bahar. In primavera la steppa del Colle di Ciash e le pendici del Gul-i Bahar sono bellissime. La verzura ne è splendida, senza confronti nelle altre zone del territorio di Kabul, e vi fioriscono ogni sorta di tulipani. Un giorno diedi ordine di contare tutti i tipi di tulipani: risultò che ce n'erano trentaquattro tipi. In lode di questi luoghi ho composto i versi: È la verde Kabul in primavera | paradiso di fiori: | paradiso la steppa di Baran, | paradiso fiorito in primavera.”

Babur (1483–1530) fondatore della dinastia Moghul

Origine: Citato in Poesia d'amore turca e persiana, scelta e traduzione di Angelo Michele Piemontese e Gianroberto Scarcia; ([G. Scarcia ha curato – oltre ai primi due paragrafi della «Guida alla lettura» – le versioni poetiche contenute nell'antologia e le prosastiche dal turco; tutto il resto è stato curato da A. M. Piemontese. Poesia d'amore turca e persiana, p. 9.]), EDIPEM, Novara, 1973, p. 233.

Neale Donald Walsch photo
Desmond Morris photo
Stalin photo
Alessandro Del Piero photo
Pier Ferdinando Casini photo
Vincenzo De Luca photo

“Rimangono due questioni completamente irrisolte all'interno del Pd: la chiarezza programmatica e l'assoluta mancanza di radicamento nei territori. Come altro si può spiegare che davanti ad una crisi drammatica del centrodestra, il Pd non riesca a schiodarsi dal suo 25%?”

Vincenzo De Luca (1949) politico italiano

Origine: Da un post http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=163882880293483&id=53388213256 sulla pagina ufficiale, Facebook.com, 27 settembre 2010.

Carlos Moyá photo
Antonio Ingroia photo
Antonio Raimondi photo
Mario Borghezio photo
Reinaldo Arenas photo
Lobsang Rampa photo
Napoleone Bonaparte photo

“Murat ha tentato di riconquistare con duecento uomini quel territorio che non era riuscito a tenere quando ne aveva a disposizione ottantamila.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

a proposito del tentativo disperato di Gioacchino Murat di riconquistare il Regno di Napoli, perso a Tolentino nel maggio 1815, con lo sbarco a Pizzo Calabro nell'ottobre dello stesso anno, risoltosi con il suo arresto e la sua condanna a morte
Origine: Citato in Giuseppe Campolieti, Il re lazzarone, Mondadori, Milano, 1999, p. 416. ISBN 88-04-40528-7

Renaud Camus photo
Brigitte Bardot photo
Edward Luttwak photo
Giovanni Trapattoni photo

“Il gatto potrebbe essere un eccellente calciatore, se non altro perché conosce perfettamente l'estensione del proprio territorio, lo difende con le unghie, non teme gli avversari.”

Giovanni Trapattoni (1939) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Dalla Presentazione a Alessandro Paronuzzi, José e Renzo Kollmann, Non dire gatto..., Àncora Editrice, Milano, 2004, p. 4. ISBN 88-514-0219-1

Marco Travaglio photo
Oriana Fallaci photo
Jean Baudrillard photo
Don DeLillo photo
Haile Selassie photo
Haile Selassie photo
Saddam Hussein photo

“Nessun americano ha mai chiesto al suo governo, prima della guerra, come un paese ancora arretrato come l'Iraq potesse minacciare dall'altro lato dell'Atlantico la sicurezza dell'America, né perché mai la volesse minacciare, giacché l'America non aveva ancora violato il territorio iracheno. Se i governanti americani volevano far valere la pretesa che le minacce irachene riguardavano l'opposto atteggiamento dell'Iraq e dell'America sull'occupazione sionista della Palestina e di altri territori arabi, si potrebbe rispondere che l'Iraq non è il solo fra gli stati arabi e del mondo intero ad avere su questo punto un atteggiamento opposto a quello dell'America. Inoltre, chi ha autorizzato l'America ad obbligare gli altri paesi del mondo ad adottare una politica su misura di quella dell'America, e se non le obbediscono guai a loro, perché essa farà loro guerra? Chi può dar credito agli appelli americani sulla democrazia se l'America non accetta opinioni diverse da quelle sue persino su punti a carattere regionale, per non parlare di quelli internazionali?
Altra menzogna del governo americano sono stati i pretesi legami dell'Irak con ciò che esso chiama terrorismo, anche se Blair disse ben chiaro che l'Iraq non aveva nessun legame col cosiddetto terrorismo e che non possedeva armi internazionalmente vietate, obbligando così Bush a dichiarare la stessa cosa. Nonostante tutto ciò nessuna delle personalità americane in vista ha chiesto a Bush su che genere di analisi razionale o su quali concrete informazioni tali pretese fossero basate.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno
Haile Selassie photo
Davide Morosinotto photo
Vladimir Putin photo

“Più di duemila combattenti russi e delle ex repubbliche sovietiche sono in Siria con il pericolo che possano tornare in patria. Invece di aspettare che lo facciano, aiutiamo Assad a combatterli in territorio siriano. Stiamo considerando di intensificare il dialogo sia con lui che con i nostri partner negli altri Paesi.”

Vladimir Putin (1952) politico russo

Origine: Citato in Onu, Obama: "Assad brutalizza popolo, serve leader". Putin "Un errore non cooperare con Damasco" http://www.repubblica.it/esteri/2015/09/28/news/is_putin_piu_di_2mila_combattenti_russi_in_siria-123828417/, Repubblica.it, 28 settembre 2015.

“Non c’è denaro, lavoro o territorio che ha reale valore se non si è padroni neanche del proprio corpo e non si è padroni di esprimere le proprie opinioni”

Frase tratta dal libro “Fact Checking – La realtà dei fatti, la forza delle idee” di Stefano Nasetti (Ed. 2021) ISBN: 9791220817066 e ISBN cartaceo: 9791220817578

Ivan Illich photo

“Mia nonna Giuseppina aveva familiarità con l'incomprensibile. Io rischio di aggirarmi unicamente nel territorio del risaputo, della superficialità.”

Alessandro Pronzato (1932–2018) sacerdote cattolico italiano, giornalista, scrittore e professore

Prega per noi!

José Saramago photo
Frank Herbert photo
Maximilien Robespierre photo
Napoleone Bonaparte photo

“Io saprò come si fa a morire, ma non come si fa a restituire un palmo di territorio.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

citato in Herbert Fisher, Napoleone

Friedrich Schleiermacher photo
Charles Louis Montesquieu photo
Charles Louis Montesquieu photo

“È proprio della natura di una repubblica avere un piccolo territorio; altrimenti essa non può sussistere.”

libro VII, cap. XVI
Variante: È proprio della natura di una repubblica di avere soltanto un piccolo territorio: senza di ciò essa non può mantenersi.

Alessandro Baricco photo
Alessandro Baricco photo

“Ci sono due grandi stereotipi da sfatare a proposito del concetto di territorio. C'è chi lo usa per motivi reazionari di matrice fascista, e chi lo considera un concetto per imbecilli attaccati ciecamente alla tradizione. Sono due interpretazioni sbagliate: in realtà il territorio è in continuo mutamento.”

Jonathan Nossiter (1961) regista statunitense

Origine: Citato in Kaganski, Serge, Durand Jean-Marie e Lingard Jade, Coups de canons, Les Inrockutibles, 3 novembre 2004, traduzione italiana I signori delle vigne, Internazionale, 17/22 dicembre 2004, n.º 570, anno 12.

Carlo Gnocchi photo
Alain de Benoist photo

“I rivoltosi non hanno motivazioni fondamentalmente politiche o religiose. Essi incendiano le loro stesse scuole, i loro stessi ospedali, le automobili dei loro vicini. Praticano sui loro "territori" la politica della terra bruciata. Quello che esprimono è un'ostilità assoluta per tutto quello che, da vicino o da lontano, evoca l'autorità, le istituzioni, lo Stato o i pubblici poteri. La violenza a cui assistiamo in questi giorni è un lungo grido di odio, ma anche di disperazione, da parte di «giovani» che sono quasi tutti disoccupati, in situazione di fallimento scolastico e che constatano di non avere alcun posto in una società globale dove la povertà non cessa di avanzare, mentre le grandi società industriali vedono regolarmente aumentare i loro utili. Essi si ribellano perché constano questo, ma più si ribellano più arretrano. Per questi giovani ribelli, dediti fin dall'infanzia alla delinquenza e alla strada, semplicemente non c'è futuro. Una «vita normale» sembra un sogno inaccessibile. Molti pensano che tali rivolte segnino il fallimento della «società multiculturale». La formulazione è troppo facile. Contrariamente a quello che si afferma ovunque, noi non siamo in una società "multiculturale", ma in una società contemporaneamente multi-etnica e tristemente monoculturale”

Alain de Benoist (1943) scrittore francese

in cui la cultura si riduce ai valori mercantili e alla passione per il consumo
Origine: Da La Francia va a fuoco?, Tribune libre, 7 novembre 2005.

Konrad Lorenz photo
Raffaele Cantone photo
Roberto Calderoli photo

“Tettamanzi con il suo territorio non c'entra proprio nulla, sarebbe come mettere un prete mafioso in Sicilia. Perché Tettamanzi non è mai intervenuto in difesa del crocifisso? Perché parla solo dei rom?. Avevo già detto che qualcuno nella Curia di Milano era figlio del cattocomunismo.”

Roberto Calderoli (1956) politico italiano

citato in 'La Padania' e la Lega Nord attaccano Tettamanzi http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=42700&titolo=%27La%20Padania%27%20e%20la%20Lega%20Nord%20attaccano%20Tettamanzi, La Voce d'Italia, 7 dicembre 2009

“L'archeologo invece visiterà Matera per i suoi avanzi preistorici e non resterà disilluso, poiché sotto questo riguardo troverà esser questo il territorio più notevole, forse, in tutta Italia.”

Thomas Eric Peet (1882–1934)

da Scoperte preistoriche a Matera e nel sud d'Italia in generale, traduzione di Giacomo Vanzolini, Tipografia Benv. Conti, 1910, p. 6

Antonio Serra photo
Jules Favre photo

“Non cederemo né un pollice del nostro territorio, né una pietra delle nostre fortezze.”

Jules Favre (1809–1880) politico francese

dal Journal officiel del 7 settembre 1870; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 229

“Il miglior fabbro della nostra recente narrativa (cui si rimpiange abbia arriso in vita — sia detto in pieno spirito polemico — una fortuna altrettanto diffusa e plenaria che impressionistica, tecnicamente inadeguata, tutta di blanda natura recensiva quando non agiograficamente prefatoria) lascia pressoché intatto un territorio di ricerca nel quale campeggia, ormai ineludibile, un dilemma di portata capitale: se sia lecito, e soprattutto euristicamente remunerativo, confinare il più splendido modello d'italiano degli ultimi decennî (sempreché il predicato suoni ancora laudatorio in un'epoca soggiogata, come l'attuale, dal falso idolo della semplicità e dell'uniformità denotativa) nell'alveo angusto d'un virtuosismo formalistico di matrice rondesco-dannunziana e d'una ricercatezza basata sul recupero acritico di materiali aulici e preziosissimi; o non piuttosto riconoscere in esso lo statuto d'una scrittura duttile, densa, sorprendentemente viva e vitale, capace di contrastare la dilagante mediocrità espressiva e insieme di conciliare con assoluto rigore e straordinaria intelligenza le ragioni della letterarietà tradizionale (mai, beninteso, passivamente accolte, bensì filtrate, in un folto coimplicarsi d'echi intertestuali, attraverso una sensibilità originale, austeramente selettiva) con la tensione analitica e di scavo, la trasfigurazione lirica, la compromissione estrema di chi assegna alla letteratura una funzione taumaturgica, poco meno che salvifica, essenzialmente sacrale. E tanto basti a legittimare l'equazione, se inusitata plausibilissima, letterarietà-autenticità, o, a dir tutto, artificio-affabilità comunicativa.”

Gualberto Alvino (1953) filologo, critico letterario e scrittore italiano

da Artificio e pietà. Contributo allo studio di Gesualdo Bufalino, in Gualberto Alvino, Tra linguistica e letteratura. Scritti su D'Arrigo, Consolo, Bufalino, introduzione di Rosalba Galvagno, Roma, Fondazione Antonio Pizzuto, 1998

Anna Maria Cancellieri photo

“Signor Presidente, onorevoli deputati, desidero premettere che la lotta alla criminalità organizzata rappresenta un obiettivo primario e strategico dell'azione di Governo, perseguito con fermezza e determinazione sull'intero territorio nazionale.”

Anna Maria Cancellieri (1943) prefetto e funzionaria italiana

Citazioni di Annamaria Cancelleri
Origine: Citato in Resoconto stenografico dell'Assemblea – Camera dei Deputati – XVI Legislatura – Seduta n. 675 di mercoledì 1° agosto 2012 http://documenti.camera.it/leg16/resoconti/assemblea/html/sed0675/stenografico.pdf – Interrogazioni a risposta immediata (Misure di contrasto alla 'ndrangheta e iniziative di competenza per porre fine a fenomeni di connivenza tra politica e 'ndrangheta – n. 3-02429). Roma, Camera dei Deputati, 1° agosto 2012.

Emiliano Brancaccio photo
Emiliano Brancaccio photo

“Quali possono essere le cause del fascino discreto che l'austerity tuttora esercita tra le masse popolari, soprattutto tra gli eredi del movimento operaio? Una parziale risposta risiede probabilmente in alcuni tipici luoghi comuni diffusi tra le macerie di quella che un tempo veniva orgogliosamente definita la cultura di sinistra, e che oggi pare essersi ridotta a una zavorra ideologica, un intralcio alla comprensione della realtà. Tra di essi vi è ad esempio l’illusione che una politica di restrizioni finanziarie possa indurre i cambiamenti strutturali indispensabili per rendere collettivamente fruibili i benefici del progresso tecnico, e possa addirittura contribuire al trapasso verso una società maggiormente rispettosa dell’ambiente, magari persino fondata sulla “decrescita”. E vi è pure l’idea naive secondo cui l’arma dell’austerità potrebbe essere finalmente rivolta non sui lavoratori ma contro i dissipatori, i corrotti, i membri della “casta”. La realtà, tuttavia, è un’altra. I dati evidenziano che proprio nelle fasi in cui si impone la logica dei tagli emergono pure nuove tipologie di dualismi tecnologici, di aggressioni all’ambiente e al territorio, di dilapidazioni di risorse pubbliche, di privilegi e di malversazioni, che in proporzione risultano ancor più pervasive e letali di quelle che si verificavano in epoche di minore restrizione dei bilanci pubblici. Un esempio emblematico su tutti: i costi della famigerata “casta”, guarda caso, sono aumentati proprio nella lunga epoca dei sistematici avanzi primari, vale a dire del surplus di entrate fiscali sulla spesa pubblica calcolata al netto del pagamento degli interessi sul debito. Contro il senso comune, ancora una volta, l’austerity è correlata allo spreco e al privilegio dei pochi".”

Emiliano Brancaccio (1971) economista italiano

dal capitolo Il fascino discreto dell'austerity

Nicolas Sarkozy photo

“Il burqa non è il benvenuto sul territorio della Repubblica [francese]. Non si tratta di un problema religioso, ma di dignità della donna. È un segno di asservimento, di avvilimento.”

Nicolas Sarkozy (1955) politico francese (1955)

Origine: Citato in Tutti contro il burqa ora il parlamento apre un' inchiesta http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/06/24/tutti-contro-il-burqa-ora-il-parlamento.html, la Repubblica, 24 giugno 2009.

Salvatore Cuffaro photo
Antonio Albanese photo
Sergio Romano photo