Frasi su visto
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“[Su Benevento] Questa meravigliosa città è attraversata dal fiume Calore e non poteva essere diversamente visto che c'è tanto calore sia atmosferico che umano.”

Andrea Mugione (1940) arcivescovo cattolico italiano

citato in Luca Romano, Monsignor Mugione si insedia a Benevento http://www.ilcrotonese.it/monsignor-mugione-si-insedia-benevento/, il Sannio Quotidiano; riportato in ilCrotonese.it

“[Su Gomorra - La serie] La forza della prima serie è stata proprio aver puntato su volti poco noti, quasi mai visti in tv, ma potentissimi. E che oggi sono icone. Caratteristica che è rimasta anche in questa seconda serie, soprattutto per i ruoli minori, con giovani rivelazioni. Credo che sia il prodotto televisivo di maggiore qualità visto in Italia.”

Gianfranco Gallo (1961) attore, cantante e drammaturgo italiano

Origine: Citato in Gomorra 3: i cattivi Scianèl e Avitabile prenotano la prossima serie http://ilmattino.it/spettacoli/televisione/gomorra_3_i_cattivi_scianel_e_avitabile_prenotano_la_prossima_serie-1796291.html, ilMattino.it, 14 giugno 2016.

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“Ho visto e ascoltato a Otto e mezzo Dario Fo che parlava di Grillo. Con tutto il rispetto: ma è mai possibile? Un attore con una degna storia di teatro alle spalle e anche di pensiero. È mai possibile? Ah, Narciso! Quanti guai combini nella vita delle persone.”

Eugenio Scalfari (1924) giornalista, scrittore e politico italiano

Origine: Citato in Album Scalfari a Fo: «Narcisista» Da che pulpito... http://www.ilgiornale.it/news/cultura/album-scalfari-fo-narcisista-che-pulpito-927658.html, il giornale.it, 15 giugno 2013.

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“[Su Danilo Cataldi] L'ho sempre visto come un fratello minore, è umile, ha la mentalità giusta. Può diventare un grande giocatore, è completo, in mezzo al campo può giocare in tutti ruoli.”

Cristian Daniel Ledesma (1982) calciatore argentino

Origine: Citato in Marco Ercole e Stefano Fiori, Lazio, Ledesma ai saluti: "Nove anni stupendi, qui valgono doppio" http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/lazio/2015/07/03/news/ledesma_saluta-118297572/, Repubblica.it, 3 luglio 2015.

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“Chi ha visto vuotarsi tutto, quasi sa di cosa si riempie tutto.”

Antonio Porchia (1885–1968) scrittore e aforista italiano

Voci

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“[Paolo Sorrentino] Aveva visto il mio libro sul Cafonal. Venne a trovarmi, disse che da quelle foto scattate da Pizzi poteva trarci un film. L'ho portato a tante feste, per fargli capire il clima. Non ci ha capito niente. La grande bellezza è una pippa intellettualoide: le giraffe, la depressione, pure la spogliarellista di 50 anni. Ma de che? A 50 anni non la farebbe spogliare nessuno.”

Roberto D'Agostino (1948) giornalista e personaggio televisivo italiano

Origine: Dall'intervista di Andrea Scanzi per Il Fatto Quotidiano; visibile su "Roma la città che tromba tutti" http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/roma-la-citt-che-tromba-tutti-dago-non-si-confode-la-cronaca-con-la-69099.htm, Dagospia.com, 29 dicembre 2013.

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“Chris Martin ti guarda mai negli occhi? Sono sicuro che Chris Martin, per tutti i soldi con cui viene pagato, mette su un buon concerto. Sembra uscito dai Tweenies, però [cartone animato]. Tutta la band [i Coldplay] ha un look che va oltre la merda. Non hanno visto delle foto dei Rolling Stones? Probabilmente no.”

Liam Gallagher (1972) cantante inglese

Origine: Dall'intervista di Q; citato in Torna Liam Gallagher: "Noel, riuniamo gli Oasis per i fan! Nel 2017 pubblicherò nuovo materiale" http://oasisnotizie.blogspot.it/2016/08/torna-liam-gallagher-noel-riuniamo-gli.html, OasisNotizie.it, 23 agosto 2016.

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“Nella mia vita ho visto anche questo, un clown pericoloso che non sa niente diventare presidente degli Stati Uniti.”

Jean-Claude Carrière (1931) sceneggiatore cinematografico e televisivo francese

Citazioni di Jean-Claude Carrère

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“Moiraine fissò Cadsuane incredula. Non aveva mai visto nulla di simile. Tranne una valanga, una volta.”

Robert Jordan (1948–2007) scrittore statunitense

Capitolo 17
La ruota del tempo. Nuova primavera

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“Se Pirro è un dio, non abbiamo nulla da temere, visto che non siamo colpevoli; se è un uomo, non può essere superiore a noi.”

Dercilida ambasciatore spartano

citato in Plutarco, Apophthegmata Laconica, 219 F; traduzione di Giuseppe Zanetto, Adelphi, 1996, ISBN 978-88-459-1208-5

“Un buio assoluto totale, simile a quello che avrà assillato l'ignoto autore dei bisonti volanti ad Altamira quando, in qualche notte senza luna, avrà messo il naso fuori della sua caverna… solo chi ha visto quel buio, presumibilmente (intendo quel vuoto assoluto di forme, di spiragli, di chiarori) può davvero capire il Disegno.”

Gianni de Luca (1927–1991) fumettista e pittore italiano

citato in Il commissario Spada, Black Velvet Editrice, Edizioni BD, 3° volume; in Renato Pallavicini, l'Unità, 2008, Le geometrie della mente di De Luca e Escher http://conversazionisulfumetto.wordpress.com/2013/05/15/le-geometrie-della-mente-di-de-luca-e-escher/
Origine: Vedi Grotte di Altamira.

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“Milioni di persone hanno visto la caduta dellla mela, ma solo Newton si è chiesto "perché?"”

Bernard Baruch (1870–1965) politico statunitense

Origine: Citato in Roger Abravanel e Luca D'Agnese, La ricreazione è finita, Rizzoli, 2016, p. 129.

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“Non ho mai visto nella mia vita una semifinale così, e ne ho viste tantissime dal 1970 eh!”

Fabio Caressa (1967) giornalista e conduttore televisivo italiano

Brasile-Germania, semifinale, dopo il 4-0 di Kroos
Mondiali di calcio Brasile 2014

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“[Sergio Mattarella] È l'uomo più serio e composto che abbia mai visto. È così serio che in confronto Clint Eastwood sembra Stanlio.”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza nel Paese delle Meraviglie, 27 febbraio 2015
Origine: Visibile al minuto 00:03:45 Crozza nel paese delle meraviglie 2015 - Puntata 1 https://www.youtube.com/watch?v=UdUwbyy5o44, La7 Intrattenimento, YouTube.com, 27 febbraio 2015.

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“[…] la mia generazione in Italia e in molti altri paesi è spezzata a metà, tra sommersi e salvati, nel diluvio di una disoccupazione universale. Visto che le piace la letteratura, le dirò che la gioventù del Sud Europa sta Come d'autunno sugli alberi le foglie, Presidente! Non l'avete privata di un sogno nel cassetto, le avete rubato l'intera scrivania!”

Fabio Massimo Castaldo (1985) politico italiano

Origine: Citato in Parlamento Europeo – Legislatura VIII – Aula – Verbale http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+CRE+20150113+ITEM-005+DOC+XML+V0//IT&language=it&query=INTERV&detail=2-056-000. Strasburgo, 13 gennaio 2015.

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“Visto che gli elementi non sono percettibili all'occhio, come visibili potrebbero essere le cose fatte da essi? Così dicendo, Tu hai, ecco, negato la possibilità di percepire la materia.”

Nāgārjuna (150–250) monaco buddhista indiano

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Quattro Laudi, Laude del Trascendente il Mondo
Origine: Il riferimento è ai cinque elementi cosmici delle tradizioni hindu.

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“E trascorrere ho visto fanciulle | con le guance di pesca, | e pescatori pescare, | usare occhi per esca.”

Francesco De Gregori (1951) cantautore italiano

da 300.000.000 di topi, n. 6
Mira Mare 19.4.89

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“[Michelangelo Merisi da Caravaggio] La sua ostinata deferenza al vero poté anzi confermarlo nella ingenua credenza che fosse "l'occhio della camera" a guardar lui e a suggerirgli tutto. Molte volte dovette incantarsi di fronte a quella "magia naturale"; e ciò che più lo sorprese fu di accorgersi che allo specchio non è punto necessaria la figura umana, se, uscita questa dal suo campo, esso seguita a specchiare il pavimento inclinato, l'ombra sul muro, il nastro caduto a terra. Che altro potesse conseguire a questa risoluzione di procedere dipingendo per specchiatura diretta della realtà, non è troppo difficile intendere. Ne conseguiva la tabula rasa del costume pittorico del tempo che, preparandosi gli argomenti in carta e matita per via di erudizione storica e di astrazione stilizzante, aveva elaborato una complessa classificazione del rappresentabile, dove, per meglio servire alla società di allora, non poteva che preferirsi l'aspetto della classe dominante. Ma il Caravaggio pensa invece alla vita comune, ai sentimenti semplici, all'aspetto feriale delle cose che valgono, nello specchio, come gli uomini. […] Anche il Caravaggio avvertiva il pericolo di ricadere nell'apologetica del corpo umano, sublimata da Raffaello o Michelangelo, o magari nel chiaroscuro melodrammatico del Tintoretto. Ma ciò che gli andava confusamente balenando era ormai non tanto il rilievo dei corpi quanto la forma delle tenebre che li interrompono. Lì era il dramma della realtà più portante ch'egli intravedeva dopo le calme specchiature dell'adolescenza. E la storia della religione, di cui ora si impadroniva, gli tornava come un seguito di drammi brevi e risolutivi la cui punta non può indugiarsi nella durata sentimentale delle trasparenze, anzi inevitabilmente s'investe del lampo abrupto della luce rivelante, fra gli strappi inconoscibili dell'ombra. Uomini e santi si sarebbero impigliati in quel tragico scherzo. Giacché, per restar fedeli alla natura del mondo, occorreva far sì che il calcolo dell'ombra apparisse come casuale, e non causato dai corpi; ove volesse esimersi dal riattribuire all'uomo la sua funzione umanistica dirimente, di eterno protagonista e signore del creato. Perciò il Caravaggio seguitò, e fu fatica di anni, ad osservare la natura della luce e dell'ombra incidentali. […] Chi non sa che il Tintoretto studiava al lume di lucerna, non già il vero, ma i modellini della Cappella Medicea? E che i modellini del Greco erano cere dove si stiravano in una poetica follia le ultime spire laocoontiche del disegno 'serpentinato'? Ma ora è la realtà stessa a venir sopraggiunta dal lume per 'incidenza': il caso, l'incidente luminoso, diventano causa efficiente della nuova pittura (o poesia). Non v'è Vocazione di Matteo senza che il raggio, assieme col Cristo, entri dalla porta socchiusa e ferisca quel turpe spettacolo dei giocatori d'azzardo. In effetto Caravaggio stagliò questa sua "descrizione di luce", questo poetico "fotogramma", quando l'attimo di cronaca gli parve emergere, non dico con un rilievo, ma con uno spicco, con un'evidenza così memorabile, invariabile, monumentale, come dopo Masaccio non s'era più visto.”

Roberto Longhi (1890–1970) storico dell'arte italiano

citato in Caravaggio, pp. 187-188
Il Caravaggio

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“Bill Gates non sarebbe mai diventato Bill Gates in Italia. Primo perché lo arrestavano visto che ha cominciato nel garage e non aveva la licenza della 626. Ma a parte la 626, perché non c'era il mercato dei capitali che lo accompagnava all'inizio. Perché da noi gli avrebbero chiesto in garanzia il bar del papà, se il papà aveva un bar.”

Domenico Siniscalco (1954) economista italiano

Origine: Dall'intervento durante la III Giornata della Ricerca, Confindustria - Auditorio della tecnica, Roma, 16 settembre 2004; riportato in Mef.Gov.it http://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/articoli/2004_2005-domenico_siniscalco/documenti/3826_intevento_siniscalco_confindustria_sett_04.pdf.

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“Il talento del Signor Manet è fatto di semplicità e di esattezza. Senza dubbio, davanti alla natura incredibile di alcuni dei suoi colleghi si sarà deciso ad interrogare la realtà, solo con sé stesso: avrà rifiutato tutta la perizia acquisita, tutta l'antica esperienza, avrà voluto prendere l'arte dall'inizio, cioè dall'osservazione esatta degli oggetti. Si è dunque messo coraggiosamente di fronte a un soggetto, ha visto questo soggetto per larghe macchie, per opposizioni vigorose, e ha dipinto ogni cosa così come la vedeva.”

Emile Zola (1840–1902) giornalista e scrittore francese

Origine: Le talent de M. Manet est fait de simplicité et de justesse. Sans doute, devant la nature incroyable de certains de ses confrères il se sera décidé à interroger la realité, seul à seul: il aura refusé toute la science acquise, toute l'expérience ancienne, il aura voulu prendre l'art au commencement, c'est à dire à l'observation exacte des objects. Il s'est donc mis courageusement en face d'un sujet, il a vu ce sujet par larges taches, par oppositions vigoureuses, et il a peint chaque chose telle qu'il la voyait. (citato in Lionello Venturi Storia della critica d'arte, Einaudi, Torino, 1966, p. 270)

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“Didascalia: Inizia il film! Un affarista senza scrupoli vuole comprare vecchi quartieri per raderli al suolo e costruirci sopra palazzi e alberghi di lusso. Ma un'insolita coppia gli manderà tutto all'aria.
Leo Ortolani: Ma.. non abbiamo già visto, questo film?
Marcello Cavalli: Siamo sicuri che sia un'anteprima?
Didascalia: Ma certo! Bullet to the Head è in realtà il remake di "Altrimenti ci arrabbiamo!"”

recensione di Jimmy Bobo - Bullet to the Head
Citazioni da fumetti vari, CineMAH
Origine: Da Bullet to the Head – la recensione di Jimmy Bobo http://leortola.wordpress.com/2013/03/27/bullet-to-the-head-la-recensione-di-jimmy-bobo/, Come Non Detto, 27 marzo 2013.

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“Si semina, si raccoglie, e non c'è nesso tra una cosa e l'altra. Ti insegnano che c'è, ma… non so, io non l'ho mai visto. Accade di seminare, accade di raccogliere, tutto lì. Per questo la saggezza è un rito inutile e la tristezza un sentimento inesatto, sempre. Seminammo con cura, tutti, quella volta, seminammo immaginazione, e follia e talento. Ecco cosa abbiamo raccolto, un frutto ambiguo: la luce bella di un ricordo e il privilegio di una commozione per sempre ci renderà eleganti, e misteriosi. Voglia il cielo che questo basti a salvarci, per tutto il tempo che ci sarà dato, ancora.”

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Variante: [... ] Si semina, si raccoglie, e non c'è nesso tra una cosa e l'altra. Ti insegnano che c'è, ma... Non so, io non l'ho mai visto. Accade di seminare, accade di raccogliere, tutto lì. Per questo la saggezza è un rito inutile e la tristezza un sentimento inesatto, sempre. Seminammo con cura, tutti, quella volta, seminammo immaginazione, follia e talento. Ecco cosa abbiamo raccolto, un frutto ambiguo: la luce bella di un ricordo e il privilegio di una commozione che per sempre ci renderà eleganti, e misteriosi. Voglia il cielo che questo basti a salvarci, per tutto il tempo che ci sarà dato, ancora.

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“La più insipida, ridicola commedia che ho mai visto in vita mia.”

Samuel Pepys (1633–1703) politico e scrittore inglese

Diario

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“Negli Stati Uniti d'America la classe media sta lentamente scomparendo: ci sono sempre più poveri e sempre più ricchi. Penso che Essi vivono verrà visto in futuro come una delle poche voci d'indignazione in un periodo durante il quale tutti volevano due cose: vincere e fare soldi; tutto il resto era secondario. Se aveste avuto un paio di quegli occhiali avreste voluto far attenzione al vostro Primo Ministro.”

John Carpenter (1948) regista statunitense

Nel 1989 nel Regno Unito, nazionalità del quotidiano da cui Carpenter è intervistato, era in carica Margaret Thatcher
In the US, the middle class is slowly disappearing: there are more poor people and more rich. I think They Live will be looked back on as one of the few voices of outrage at a time when everyone wanted two things: to win, and to make money; all other considerations were secondary. If you had a pair of those sun-glasses, you might want to watch out for your Prime Minister.

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“Per quanto visto circa i nostri amici sovietici sono convinto che non vi sia nulla che essi ammirino e rispettino tanto come la forza e non vi è nulla verso cui abbiano minor rispetto che la debolezza militare.”

Winston Churchill (1874–1965) politico, storico e giornalista britannico

Origine: Citato in Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. [Dal 1918 ai giorni nostri], Editori Laterza, Roma, 2008, p. 651. ISBN 978-88-420-8734-2

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“Stamattina ho chiesto a mia moglie un soldo. Le ho detto, amore, è per il caffè, i giornali… […] Mi ha detto che devo mettermi a fare qualcosa. […] Sono amareggiato, avvilito, indignato […] con quelli che nella vita non hanno mai fatto niente di buono e ci trattano peggio dei delinquenti. Urlano, sputano, tirano monetine. […] Però una fine così, con Franceschini, i cori, gli sputi… no, non la meritavamo. […] Tremonti non lo perdonerò mai! Mai! […] ho visto da parte sua un'arroganza, una protervia. Ci ha trascinati nel baratro. […] Io dico che Tremonti non è dei nostri. Lui non ha mai fatto parte della nostra squadra. […] Sono stati diciassette anni belli. Abbiamo davvero fatto cose positive: abbiamo fermato la Gioiosa macchina da guerra di Occhetto, abbiamo fondato un sistema bipolare che aveva tutte le caratteristiche per diventare un sistema bellissimo, civilissimo. […] [Su Berlusconi] Potrei elencare mille suoi difetti, riempire cento pagine con gli errori che ha commesso ma… sono con lui da 27 anni, gli devo tutto, non è neppure ipotizzabile che non gli sia riconoscente, fedele, leale fino a pagare il prezzo più alto. E poi, per quante sciocchezze abbia fatto, lui è ancora il migliore di tutti. Mi viene il magone…”

Giancarlo Galan (1956) politico italiano

Origine: Intervista a La Stampa http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/429652/, 14 novembre 2011.

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“Nel 1964 [Alan Paton] aveva testimoniato a favore di Nelson Mandela nel processo che doveva poi condannare all'ergastolo il leader dell'African national congress. Nonostante ciò nessuna organizzazione radicale sudafricana, né l'Anc né l'Udf, e nessun leader, né il reverendissimo Desmond Tutu, né Allen Boesak, ha ritenuto di dovere onorare la memoria di Ala F. Paton. Perché? Perché Paton era portatore di un virus che per l'intellighenzia sudafricana (e non solo sudafricana), nera e bianca, è peggiore dell'Aids: era contrario alla violenza. Peggio: sosteneva che la grande maggioranza dei neri sudafricani non è violenta ed è fortemente contraria all'uso della violenza per dare uno sbocco alla complessa situazione politica del Sud Africa. […] Naturalmente gli feci la domanda rituale. «È ancora possibile fermare la rabbia nera?». Rispose: «Lei è stato nello Kwa Zulu Natal, dove vivono sei milioni di Zulu, ed ha visto la rabbia nera? Io ho vissuto al bordo della "valle delle mille colline" per trentacinque anni e non ho mai visto nessuna rabbia nera. E se andrà in Transkei, dove vivono altri quattro o cinque milioni di persone, lei non vedrà nessuna rabbia nera, non sentirà nessun odio nero. La rabbia nera c'è a Soweto, ma dipende molto più da questioni di disgregazione urbana, di perdita totale delle proprie radici contadine, che da questioni razziali che comunque sono continuamente alimentate, fomentate, incoraggiate dall'Anc». […] Paton aveva molto in sospetto questo genere di progressisti che sono soliti far gli eroi sulla pelle degli altri. Di Edward Kennedy, che era stato in Sud Africa qualche anno prima, mi disse: «È venuto solo per farsi propaganda; dei neri, in verità, non gliene importa niente. Se gliene importasse dovrebbe andare ad Harlem prima che a Soweto.»”

Massimo Fini (1943) giornalista, scrittore e drammaturgo italiano

Questi sono i motivi per cui nessun fiore progressista è stato posato sulla tomba di Alan F. Paton. Così a quest'uomo, che ha dedicato l'intera sua vita e le sue opere alla battaglia antirazzista, è toccato il paradosso di ricevere, in morte, un solo telegramma di condoglianze: quello del presidente sudafricano Botha.
Origine: Da Sud Africa, pace e astratti furori, L'Europeo, 29 aprile 1988.

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“Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare. Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite. Ma credimi, tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto e in un modo che non puoi immaginare adesso. Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi. Non eri per niente grasso come ti sembrava. Il brano è anche conosciuto come Wear sunscreen ed è apparso per la prima volta sul web nel giugno 1997 sotto forma di catena di Sant'Antonio: il testo veniva erroneamente indicato come un discorso ai laureati del Mit (Massachusetts Institute of Technology) pronunciato da Kurt Vonnegut. In realtà il vero autore del testo è proprio Mary Schmich, giornalista del Chicago Tribune che il 1º giugno 1997 pubblicò questo articolo come una sorta di "Guida alla vita per i neolaureati". Baz Luhrmann nel 1998 realizzò un singolo musicale partendo da questo testo, Everybody's free to wear sunscreen. Dopo aver visto il film Linus, nel 2002, rimase colpito dal monologo finale e decise di realizzarne una versione in italiano, Accetta il consiglio, utilizzando il testo italiano dei sottotitoli del film e lo stesso sottofondo musicale. Tale brano viene recitato da Giorgio Lopez, il quale aveva doppiato Danny DeVito in molti film ma non in The Big Kahuna.”

Mary Schmich (1953)

Origine: L'articolo da cui sono tratte queste citazioni costituisce anche il monologo finale del film The Big Kahuna (2000). Tale monologo viene letto dalla voce fuori campo di Danny DeVito in lingua inglese (sia nel doppiaggio originale sia in quello italiano) che scandisce il testo al ritmo di un sottofondo musicale. Nel frattempo scorrono le immagini finali del film e la parte iniziale dei titoli di coda e vengono mostrati man mano anche i sottotitoli in italiano del monologo. La traduzione qui indicata si rifà a tali sottotitoli.<br >

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“Lascia, o Catullo — triste, i sogni di prima, | e quanto hai visto — perir, perduto estima.”

Gaio Valerio Catullo (-84–-54 a.C.) poeta romano

VIII, vv. 1-2
Miser Catulle, desinas ineptire, | et quod uides perisse perditum ducas.
VIII, Catullo, resisti, vv. 1-2
Povero Catullo, basta vaneggiare, | e ciò che è perso, consideralo perso. (1992, p. 11)
Carmi

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