
Origine: Da Colloqui sulla metafisica, la religione e la morte, San Paolo, 1999.
Origine: Da Colloqui sulla metafisica, la religione e la morte, San Paolo, 1999.
“Non è nel potere della nostra volontà non desiderare di essere felici.”
Origine: Da Della ricerca della verità.
Lettere a Mme de Bondy
pp. 59-60
Origine: Uomovivo, p. 160
“L'obbedienza, ed essa sola, è quella che ci manifesta con certezza la divina volontà.”
da Lezioni su Descartes, p. 104
L'abbandono alla divina provvidenza
L'abbandono alla divina provvidenza
La vita spirituale
“La vera devozione non sta nella sensibilità, ma nella volontà.”
La vita spirituale
Origine: Gesù di Nazareth, p. 118
Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml, Ubitennis.com, giugno 2008
Origine: Meditazioni su Matteo, p. 105
“La giustizia è la costante e perpetua volontà di riconoscere a ciascuno il proprio diritto.”
1.1.10.1
Origine: Da Sguardo al passato, in Tutti gli scritti.
Riportato in Black Nationalism And The Revolution In Music, di Frank Kofsky, Pathfinder Press, 1970
Lezione II, 2
Massime di perfezione cristiana
L'unico e la sua proprietà
L'unico e la sua proprietà, Citazioni dal testo
“Tutta la sapienza si racchiude nel fare la Santa volontà di Dio.”
Origine: La sofferenza vinta dall'amore, p. 73
Origine: Il mio credo, il mio pensiero, pp. 134-135
“La forza non deriva dalla capacità fisica. Deriva da una volontà indomita.”
11 agosto 1920
Aforismi e pensieri
da Conflict and Light, Sheed and Ward, 1952
Origine: Da Eruditio didascalica, lib. VII, De tribus diebus; citato in Gino Ditadi, Introduzione: L'animale buono da pensare, in I filosofi e gli animali, vol. 1, Isonomia editrice, Este, 1994, pp. 82-83. ISBN 88-85944-12-4
“Il mezzo più semplice per amare Dio è fare fedelmente la sua volontà.”
Richiami del deserto
Origine: Dal diario privato del Generale dalla Chiesa, 30 aprile 1982; citato in Peter Gomez, Marco Travaglio, Onorevoli Wanted, p. 647.
ti trascinerò subito dal pretore e t'intenterò un processo, se non restituisci...
Liconide: Cosa dovrei restituirti?
Euclione: Ciò che mi hai rubato.
Liconide: Io? rubato? dove? Cosa significa?
Euclione: [ironicamente] Che Giove ti protegga, com'è vero che tu non sai niente!
Liconide: A meno che tu non dica cosa stai cercando... (vv. 713-762; 1998)
Aulularia
Origine: Nel lamento dell'avaro Euclione per il furto della pentola dell'oro, Plauto parodia i registri della poesia tragica, come farà anche Gaio Lucilio nel libro XXVI delle Satire.
Origine: Fedria, figlia dell'avaro Euclione, ha partorito prima del matrimonio. Il padre del bambino è Liconide, che l'aveva violentata nove mesi prima, durante le Cerealia. Per riparare al danno, vuole prenderla in sposa, ma deve prima parlarne con il padre della ragazza, Euclione. Gli si avvicina, origlia, lo vede in preda al dolore e subito crede che egli abbia saputo della maternità della figlia. Infatti non sa che Euclione ha una pentola d'oro, il cui furto è la causa di tanto dolore. Il giovane si fa coraggio e gli parla: entrambi sottintendono la causa del dolore, così che il dialogo si intride di equivoco, in quanto Liconide confessa d'aver reso incinta Fedria mentre Euclione lo crede reo confesso del furto della pentola. Questa, per Plauto, è un'occasione d'oro per impostare la satira contro la categoria degli avari: l'avaro, influenzato nelle decisioni dalla sua stessa avarizia, formula male la classifica delle sue priorità e pospone la preoccupazione per i figli alla salvezza del patrimonio, che finisce per trascendere l'utilità e non procura altro che vane preoccupazioni.
citato in Natale Ginelli, La via tua, Edizioni Paoline, 1957
Origine: Citato in Maria Cristina Marconi, Mio Marito Guglielmo, Rizzoli, 1995, p. 244.
Origine: Dalla lettera a sua moglie Maria Cristina risalente al 17 marzo 1927; citato in M.C. Marconi, Mio Marito Guglielmo, Rizzoli, 1995, p. 260.
Origine: La naturale superiorità della donna, p. 37
da Discorso di inaugurazione dell'anno giudiziario 2010 per il distretto della Corte d'Appello di Milano del Presidente Ruggero Pesce http://it.wikisource.org/wiki/Discorso_di_inaugurazione_dell%27anno_2010_per_il_distretto_della_Corte_d%27Appello_di_Milano
da Biagi se n'è andato, tranquilli http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/, 8 novembre 2007
da La notte è la mia luce, p. 41
Variante: [Kant] Il suo messaggio centrale è che dio è il frutto della volontà dell’uomo razionale. In qualche modo è la natura profonda dell’uomo che è portata, tramite la volontà, a creare dio.
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 5, Un appuntino su cosa significa «la religione nei limiti della sola ragione», p. 82
“Niente, infatti, è di maggior vantaggio, per chi avanza verso Dio, della volontà e della verità.”
La lettera d'oro
La lettera d'oro
“La fede consiste nella volontà di chi crede.”
da De praedestinatione sanctorum (429), cap. 5
da Gente in cammino, traduzione di Carla Maria Tresso, Giunti, Firenze, 1994, pp. 29-30. ISBN 8809014138
Origine: Da La gioia di servire, nella Folha de S. Paulo, 13 settembre 1980; trascritto da Cristianità.
Citazioni di Umberto II
Origine: Citato in G. Navone, p. 139 e D. Bartoli, p. 61. [Fonte non chiara e non completa]
Origine: Da L'Europa e il Piano Marshall, Avanti!, 30 giugno 1949; riportato in Pertini.it http://www.pertini.it/cesp/doc_73.htm.
Prostituzione. Quartetto per voci femminili
Origine: Dal discorso al raduno della Lega Nord a Pontida, 16 giugno 1991.
Origine: Dall'intervista di Alessandra Cicalini Danilo Mainardi e la passione per gli animali http://www.muoversinsieme.it/interviste/danilo-mainardi-la-passione-gli-animali/, Muoversinsieme.it, 2 ottobre 2013.
Origine: Da Il Censis-khan o l'Italia del nostro scontento, Libero, 9 dicembre 2007.
Citazione un po' troppo lunga: tagliarla
La democrazia in America
Variante: I governi democratici possono diventare violenti e anche crudeli in certi momenti di grande effervescenza e di pericolo, ma queste crisi saranno rare e passeggere.
Quando penso alle piccole passioni degli uomini del nostro tempo […] non temo che essi troveranno fra i loro capi dei tiranni, ma piuttosto dei tutori. Credo, dunque, che la forma d'oppressione da cui sono minacciati i popoli democratici non rassomiglierà a quelle che l'hanno preceduta nel mondo, […] poiché le antiche parole dispotismo e tirannide non le convengono affatto. La cosa è nuova, bisogna tentare di definirla, poiché non è possibile indicarla con un nome.
Se cerco di immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo potrà avere nel mondo, vedo una folla innumerevole di uomini eguali, intenti solo a procurarsi piaceri piccoli e volgari, con i quali soddisfare i loro desideri. Ognuno di essi, tenendosi da parte, è quasi estraneo al destino di tutti gli altri: i suoi figli e i suoi amici formano per lui tutta la specie umana; quanto al rimanente dei suoi concittadini, egli è vicino ad essi, ma non li vede; li tocca ma non li sente affatto; vive in se stesso e per se stesso e, se gli resta ancora una famiglia, si può dire che non ha più patria.
Al di sopra di essi si eleva un potere immenso e tutelare, che solo si incarica di assicurare i loro beni e di vegliare sulla loro sorte. È assoluto, particolareggiato, regolare, previdente e mite. Rassomiglierebbe all'autorità paterna se, come essa, avesse lo scopo di preparare gli uomini alla virilità, mentre cerca invece di fissarli irrevocabilmente all'infanzia; ama che i cittadini si divertano, purché non pensino che a divertirsi. Lavora volentieri al loro benessere, ma vuole esserne l'unico agente e regolatore; provvede alla loro sicurezza e ad assicurare i loro bisogni, facilita i loro piaceri, tratta i loro principali affari, dirige le loro industrie, regola le loro successioni, divide le loro eredità; non potrebbe esso togliere interamente loro la fatica di pensare e la pena di vivere?
Così ogni giorno esso rende meno necessario e più raro l'uso del libero arbitrio, restringe l'azione della volontà in più piccolo spazio e toglie a poco a poco a ogni cittadino perfino l'uso di se stesso. L'eguaglianza ha preparato gli uomini a tutte queste cose, li ha disposti a sopportarle e spesso anche considerarle come un beneficio. Così, […] il sovrano estende il suo braccio sull'intera società; ne copre la superficie con una rete di piccole regole complicate, minuziose ed uniformi, attraverso le quali anche gli spiriti più originali e vigorosi non saprebbero come mettersi in luce e sollevarsi sopra la massa; esso non spezza le volontà, ma le infiacchisce, le piega e le dirige; raramente costringe ad agire, ma si sforza continuamente di impedire che si agisca; non distrugge, ma impedisce di creare; non tiranneggia direttamente, ma ostacola, comprime, snerva, estingue, riducendo infine la nazione a non essere altro che una mandria di animali timidi ed industriosi, della quale il governo è il pastore.
Ho sempre creduto che questa specie di servitù regolata e tranquilla, che ho descritto, possa combinarsi meglio di quanto si immagini con qualcuna delle forme esteriori della libertà e che non sia impossibile che essa si stabilisca anche all'ombra della sovranità del popolo.
[…] In questo sistema il cittadino esce un momento dalla dipendenza per eleggere il padrone e subito dopo vi rientra.
Con data
Origine: Da Peace Meeting Tirana 2015 http://www.santegidio.org/pageID/7712/langID/it/text/1644/Intervento-di-Andrea-Riccardi.html, Santegidio.org, 8 settembre 2015.
Origine: Il sogno di Futbolandia, p. 28
Origine: Da La super popstar Lorde, teenager più "influente": «Genitori, imparate a non trattare i vostri figli dall'alto in basso, ma come persone vere», intervista di Edoardo Vigna, Sette, 20 giugno 2014.
da Sintesi del pensiero bruniano http://web.archive.org/web/20160325232940/http://www.giordanobruno.info/nolano/filosofia.htm, GiordanoBruno.com, 25 marzo 2016
libro primo, IV
Uno, nessuno e centomila
Variante: La solitudine non è mai con voi; è sempre senza di voi, e soltanto possibile con un estraneo attorno: luogo o persona che sia, che del tutto vi ignorino, che del tutto voi ignoriate, così che la vostra volontà e il vostro sentimento restino sospesi e smarriti in un’incertezza angosciosa e, cessando ogni affermazione di voi, cessi l’intimità stessa della vostra coscienza. La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l’estraneo siete voi
Origine: Ballando nudi nel campo della mente, pp. 19 – 20
da The Enfranchisement of Women, 1851; traduzione di M. Reichlin in Sull'eguaglianza e l'emancipazione femminile, a cura di N. Urbinati, Einaudi, Torino, 2001, p. 52
“Senza volontà nulla il sapere muove, nulla può fare.”
libro Doppio ritratto: San Francesco in Dante e Giotto
libro Solo l'amore resta: Nuovi Orizzonti nell'inferno della strada
“Non lasciare ruggire la tua volontà, quando il tuo potere non può fare altro che sussurrare.”
libro Gnomologia
The Arab nation no doubt contains differences and contradictions. Nevertheless, its strongest will is the will of independence – one destiny, one general approach as one nation, and the desire for free, honest and equal dealings with the countries of the world.
Variante: Non c'è da stupirsi che ci siano differenze e contraddizioni nella nazione araba. In ogni caso, la sua volontà più forte è la volontà di indipendenza; un destino, un'approcio generale da nazione unita, e il desiderio di rapporti liberi, onesti ed egalitari con i paesi del mondo.