Frasi su volontà
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“La libertà consiste nell'obbedire alle leggi che ci si è date e la servitù nell'essere costretti a sottomettersi ad una volontà estranea.”

Maximilien Robespierre (1758–1794) politico, avvocato e rivoluzionario francese

Origine: Da Oeuvres, PUF, Paris, 1912-1967, vol. VII, pp. 162-63; citato in Domenico Losurdo, Controstoria del liberalismo, Laterza, 2005, p. 135.

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“I diritti umani non sono iniziati con la Rivoluzione francese […] [essi] in realtà derivano da una miscela di giudaismo e cristianesimo […] [noi inglesi] nel 1688 abbiamo avuto la nostra rivoluzione silenziosa, in cui il Parlamento ha esercitato la sua volontà sul re […] non era il tipo di rivoluzione che c'è stato in Francia […] "Libertà, uguaglianza, fraternità"”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

penso che abbiano dimenticato gli obblighi e i doveri. E poi, naturalmente, la fraternità è scomparsa da tempo. (da Les droits de l'homme n'ont pas comence en France, intervista per il quotidiano francese "Le Monde", 13 luglio 1989)
Human rights did not begin with the French Revolution [...] [they] really stem from a mixture of Judaism and Christianity [...] [we English] had 1688, our quiet revolution, where Parliament exerted its will over the King [...] it was not the sort of Revolution that France's was [...] "Liberty, equality, fraternity" — they forgot obligations and duties I think. And then of course the fraternity went missing for a long time.
Premiership, Terzo mandato come primo ministro

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“Ogni cosa che è il prodotto della volontà è contornata e trattenuta, e parzialmente formata, da cose che non lo sono.”

Bernard Williams (1929–2003) filosofo britannico

citato in Michael Clark, I paradossi dalla A alla Z

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“In ogni anima che compie la volontà divina, c'è una nascita di Dio.”

Maurice Zundel (1897–1975) poeta, filosofo, mistico, teologo

Maria. Tenerezza di Dio

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“La perfezione consiste nel fare la sua volontà, nell'essere ciò che Egli vuole che noi siamo.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

Storia di un'anima, Manoscritto autobiografico A

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“Il vostro comandamento, poiché mi dà la sicurezza che la volontà vostra è di amare in me tutti coloro che voi mi comandate di amare.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

Storia di un'anima, Manoscritto autobiografico C

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“Tutto è bene, quando si cerca soltanto la volontà di Gesù.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

Storia di un'anima, Manoscritto autobiografico C

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“Quando hai meno volontà di proferir parola allora è tempo di parlare.”

Giuseppe Marello (1844–1895) vescovo cattolico italiano

Scritti

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“Non c'è niente di più ragionevole, di più perfetto, di più divino che la volontà di Dio.”

Jean Pierre de Caussade (1675–1751) gesuita francese

L'abbandono alla divina provvidenza

“Maria è la donna che, compiendo la volontà divina, trova la pienezza del suo valore.”

Jean Galot (1919–2008)

Maria, la donna nell'opera di salvezza

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“Il difetto di ciò che è di per sé interessante è che non c'è alcuna difficoltà ad interessarsene, che non si apprende ad interessarsi per volontà.”

Émile-Auguste Chartier (1868–1951) filosofo, giornalista e scrittore francese

da Propos sur l'éducation, 1932

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“Se non c'è volontà non c'è colpa.”

I, 58; 1997
[U]nde consilium afuerit culpam abesse.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“Lo Stato da solo è libero di poggiare sulle sue forze, e non dipende dalla volontà arbitraria di un altro.”

Menippo: XXXV, 32; 2010
Ea autem in libertate posita est quae suis stat viribus, non ex alieno arbitrio pendet.
Ab urbe condita, Libro XXXI – Libro XL

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“Gesù, diventato Cristo, è ancora fortemente giudaico; quando diventò il Logos, nel Ternarium trinitario, fu reso decisamente platonico; Gesù Cristo sarà reso oggetto di volontà d'ortodossia; le dommatiche lo chiuderanno entro formule che vogliono essere «esclusive», ed escludenti; le teologie cercheranno, qualche volta, di rompere la scorza delle definizioni dommatiche, ma sempre saranno tenute a questa o a quella ortodossia. Gesù, diventato Cristo, aveva diritto di essere lasciato libero da restrizioni umane; tanto valeva lasciarlo nella sua sfera umana soltanto (come Gesù). Noi siamo davanti alla necessità di riprendere il filo là dove le dommatiche lo hanno tagliato; Gesù, traslato nella sfera del divino, non può fermarsi ad essere il Cristo; e neanche il Logos; egli deve essere il veramente libero da ogni condizionamento, deve essere Gesù Libero, Iesoūs Eléutheros. Le teologie e le dommatiche non diventano superflue; esse hanno svolto un grande ruolo nel passato; possono averne altro nell'avvenire; non siamo che alla preistoria del Cristianesimo; la storia di Gesù riparte oggi; per ripartire senza condizionamenti basta esser coerenti col significato della sua traslazione nel non-umano. Chiediamo la liberazione di Gesù. Se Egli resta solo il Cristo, non è ancora interamente libero. Cadranno le vigenti dommatiche? I dizionari teologici diventeranno glossari di archeologia e di filologia? Ma di cosa vi preoccupate, o uomini di poca fede…! Gesù non vale più dei vostri dizionari e dei vostri concilii?”

Giovanni Giraldi (1915–2014) filosofo, filologo e accademico italiano

in Sistematica NN. 156-157, p. 13-14
Gesù

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“[Giovanni Proto Arca ha veramente preso coscienza del fatto che] nei Barbaricini sopravvive tutto quanto resta delle più antiche genti sarde e [che, ] se anche gli altri Sardi fossero stati animati dalla loro volontà di difendere l'indipendenza e dal loro spirito patrio, la storia dell'isola avrebbe avuto un altro corso.”

Francesco Alziator (1909–1977) antropologo e letterato italiano

da John Day, Uomini e terre nella Sardegna coloniale XII-XVIII secolo, Torino, CELID, 1987, p. 146.
Origine: Citato in Isabella Zedda Macciò, La montagna tra scienza, mito e realtà sociale: IIl caso della Sardegna http://www.gisig.it/thmnet/libro-mare_files/15%20ZEDDA%2080-91.doc

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“La moralità consiste nel rispettare le cose con la volontà, secondo il pregio ch'elle hanno.”

Augusto Conti (1822–1905) filosofo e pedagogista italiano

Origine: I discorsi del tempo in un viaggio in Italia, p. 42

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“Ciò che differenzia i pagani da noi, è che all'origine di tutte le loro credenze vi è un terribile sforzo per non pensare in quanto uomini, per mantenere il contatto con l'intera creazione, cioè con la divinità.
So bene che il più piccolo slancio d'amore vero ci avvicina molto di più a Dio che tutta la scienza che possiamo avere della crezione e dei suoi gradi.
Ma l'Amore che è una forza non va senza la Volontà.
Non si ama senza la volontà, la quale passa attraverso la coscienza; – è la coscienza della separazione consentita che ci conduce al distacco dalle cose, che ci riconduce all'unità di Dio.
Si conquista l'amore prima attraverso la coscienza e attraverso la forza dell'amore poi.
Tuttavia, vi sono molte dimore nella casa di mio padre. E colui che, gettato sulla terra con la coscienza dell'idiota, dopo Dio solo sa quali fatiche o quali colpe in altri stati o altri mondi che gli hanno valso la sua idiozia; ma con quel tanto di coscienza che gli necessita per amare, e amare in un distacco senza grandi parole, in un meraviglioso slancio spontaneo; colui al quale tutto ciò che è il mondo sfugge, che dell'amore non conosce che la fiamma, la fiamma senza l'irraggiamento e la moltitudine del focolare, avrà meno di quell'altro accanto il cui cervello domina l'intera creazione, e per il quale l'amore è un minuzioso e orribile scollamento.
Ma – ed è sempre come la storia del ditale – avrà sempre tutto ciò che può assorbire. Godrà d'una felicità chiusa, ma che, riempiendo tutta la sua misura, darà anche a lui la sensazione dell'immensità.
Sino al giorno in cui questo povero in ispirito sarà spazzato via come le altre cose. Gli verrà ritirata la sua immensità. Verremo tutti giudicati, grandi e piccoli, dopo il nostro paradiso di delizie, dopo la felicità che non è tutto, voglio dire, che non è il grande Tutto, cioè Niente. Verremo mescolati, verremo fusi sino all'Uno, Uno Solo, il grande Uno cosmico che presto farà posto allo Zero infinito di Dio.”

Antonin Artaud (1896–1948) commediografo, attore teatrale e scrittore francese

Origine: Eliogabalo o l'anarchico incoronato, pp. 55-56

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“Il pubblico non sa quel che vuole. Imponigli le tue volontà, le tue voluttà.”

Robert Bresson (1901–1999) regista francese

Note sul cinematografo

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“Il Signore è nemico delle mezze volontà e queste non riusciranno mai a nulla.”

Giuseppe Allamano (1851–1926) presbitero italiano

La vita spirituale

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“[Sulle teorie del complotto sugli attentati dell'11 settembre 2001] Si ripresentano anche in questo caso le tesi «complottistiche», che vorrebbero attribuire il devastante attacco terroristico a dipartimenti o agenzie di intelligence dall'amministrazione degli Stati Uniti, motivato dalla volontà di creare l'occasione per una offensiva contro l'Islam. Il «complottismo» è una teorica storico-ideologica volta a negare la realtà pura e semplice per evitare le conseguenze di un fatto, ed in questo caso il pericolo di una «guerra di civiltà», ed a negare la realtà di un pericolo attuale, quello di una «guerra contro gli ebrei e i crociati», cioè l'Occidente cristiano e liberale. Rifiuto la teorica «complottista» che è un'abile e talvolta sincera contraffazione della realtà per il timore di essa: Moro sarebbe stato rapito dalle «così dette» Brigate Rosse, strumento della CIA, o del KGB o della P2 o del… Priorato di Sion; Stalin non è morto per un ictus ma è stato fatto avvelenare da Beria, e secondo le ultime rivelazioni dell'ultimo capo del KGB sovietico – autore del tentativo di colpo di stato contro il presidente Gorbaciov – questi e Eltsin sarebbero stati in realtà agenti della CIA… Ricordando quanto «aperta» sia la società americana (pensiamo al fatto che la «gola profonda» del caso Nixon si scoprì essere stata il vice-direttore del FBI), ed alla congiura contro Bill Clinton, mi sembra improbabile anzi impossibile che l'11 settembre sia stato frutto di un complotto americano. Anche perché la guerra che ne è derivata sta portando alla sconfitta degli Stati Uniti in Iraq, in Afghanistan e nel Medio Oriente, e alla pericolosa quasi-sconfitta di Israele nei confronti degli Hezbollah, ma in realtà della Siria e soprattutto dell'Iran.”

Francesco Cossiga (1928–2010) 8º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Da La realtà travisata: Si teorizzano i complotti per non vedere http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=7190957, La Stampa, 4 settembre 2006.

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“[Su sé stesso] Italiano per volontà come sono tutti i sardi.”

Francesco Cossiga (1928–2010) 8º Presidente della Repubblica Italiana

da Italiani sono sempre gli altri

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“Vorremmo non meravigliarci troppo delle novità e differenze, compiacerci piuttosto ogni volta che riusciremo a capire. Ci sembra che meriteremmo così di essere nella vita, finché sarà in noi questo desiderio di comprenderla, questa volontà di rispettarla sempre.”

Vittorio Lugli (1885–1968) scrittore, giornalista e critico letterario italiano

da Congedo, ristampa del 1947 de Il posto nel tempo: pagine dei quarant'anni, 1930; citato in Narratori di Emilia Romagna, p. 119, Edizioni Mursia, Milano 1968

“Lo chiamano sciopero senza nemmeno saper cosa significa la parola, mentre in realtà è una serrata. Atteggiamento vergognoso di presidenti che ormai vogliono impadronirsi del calcio dopo averlo spolpato fino all'osso. Gente come Lotito, Preziosi o Galliani, gente che in altri paesi non avrebbero nemmeno diritto a entrare in uno stadio perché interdetta dai pubblici uffici, perché ha comprato le partite o ha fatto retrocedere la propria squadra per immoralità, vuol far credere che la colpa sia dei calciatori. […] In realtà i presidenti vogliono un ritorno al vincolo e mascherano questa loro volontà con dichiarazioni ai loro giornali e alle loro televisioni che vogliono far passare i calciatori come miliardari viziati. L'articolo 7 non riguarda i cento giocatori di Serie A che guadagnano milioni, ma riguarda soprattutto le migliaia di calciatori che dalla B in giù non vengono pagati e sono trattati come carne da macello. I miliardari viziati sono i presidenti, non certo i calciatori che producono reddito e nessun contratto, per quel che se ne sa, è stato firmato con la costrizione. […] È una serrata bella e buona, non uno sciopero. Basta pensarci un po' per capire…”

Franco Rossi (1944–2013) giornalista italiano

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Origine: Da Hanno ragione i calciatori. Non è uno sciopero ma una serrata vergognosa di quei presidenti che hanno sfruttato e spolpato il calcio fino all'osso http://www.francorossi.com/2011/08/hanno-ragione-i-calciatori-non-e-uno-sciopero-ma-una-serrata-vergognosa-di-quei-presidenti-che-hanno-sfruttato-e-spolpato-il-calcio-fino-allosso-la-lega-vuole-sbarazzarsi-della-federaz/, Francorossi.com, 26 agosto 2011.

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“Non credo nell'intelligenza come dote a sé. Accompagnata dall'energia e dalla buona volontà può dare ottimi frutti. Sola, non approda a nulla.”

John Hersey (1914–1993) giornalista e scrittore statunitense

da The Child Buyer; citato in Selezione dal Reader's Digest, marzo 1973

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