Frasi sull'et
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“Schede svizzere? Le schede svizzere sono state un'idea della società Juventus e non mia. Le schede venivano tenute nella sede e non dal sottoscritto. Perché sono state acquistate? Sapevamo di essere spiati da Telecom e per questa ragione è nata l'idea di usare queste schede.”

Luciano Moggi (1937) dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Moggi forse si è stancato di passare per caprio espiatorio e tira pesantemente in ballo la Juventus: "Le schede svizzere? Sono state un'idea della società Juventus e non mia" http://www.goal.com/it/news/240/calciopoli/2012/12/07/3585346/moggi-forse-si-%C3%A8-stancato-di-passare-per-caprio-espiatorio-e, Goal.com, 7 dicembre 2012.

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“Giunto sul passo estremo | Della più estrema età”

Arrigo Boito (1842–1918) librettista italiano

Faust; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 177
Mefistofele

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“Dopo ogni crisi, la vita riserva sempre nuove sorprese. Sono convinto che il meglio, nonostante tutto, ci stia sempre davanti. A qualsiasi età.”

Mario Canciani (1928–2007) presbitero, biblista e scrittore italiano

Origine: Vita da prete, p. 122

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“[Famosa gaffe] Sono completamente d'accordo con il mister, ma a metà.”

Stefano Eranio (1966) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 41. ISBN 88-8598-826-2

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“Noi eravamo contenti con niente quando avevamo la tua età.”

Max Pezzali (1967) cantautore italiano

da Credi, n. 1
Terraferma

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“La riforma sanitaria non è del tutto una buona cosa allorché consente ai membri deboli e malati della comunità, che in un diverso stadio della società sarebbero morti nell'infanzia, di crescere e moltiplicarsi, perpetuando un tipo indebolito e la macchia di una malattia ereditaria.”

Origine: Da A History of England in the Eighteenth Century, Longmans, London, 1883-88<sup>3</sup>, vol. I, p. 275; citato in Domenico Losurdo, Controstoria del liberalismo, Laterza, 2005, p. 213.

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“[Sul suicidio di "Davide", omosessuale di 15 anni che amava vestire di rosa, vittima del bullismo] C'è un'età in cui la derisione si trasforma e perde ingenuità per acquisire il carattere della violenza. È l'età in cui le sovrastrutture ideologiche cominciano a bacare i pensieri di ex bambini profumati di neutralità. È sempre avvenuto che, con l'inizio della voglia di diventare grandi, ciascuno cominciasse ad abbuffarsi di preferenze, di convinzioni, di polemica, di tentativi di confronto. Prima del difficile parto di pensieri liberi e autonomi, l'essere "a favore" o "contro" è la prima attività in cui si misura il progredire del tempo dell'uomo. Fino alla generazione scorsa tutti i ragazzi erano obbligati al coraggio e alla vergogna della posizione presa. Oggi, l'accozzaglia casuale del "gruppo", spesso virtuale e telecomandato, fa sfogare la appartenenza nell'irrealtà dei social network. Sociale? Non si cerca uno schieramento, lo si trova. Non c'è più l'incognita del rossore delle guance e l'omofobia è facile come il maoismo, il nazismo, l'horror, il terrorismo, la destra e la sinistra. La responsabilità della scelta è talmente diluita da risultare alibi. La cattiveria moltiplicata per un numero ics di cattiverie senza faccia diventa miele. Gli effetti, anche quando sono raccapriccianti, vengono sminuiti facilmente. Non so cosa fare più che maledire i bulli, le sette dell'ignoranza, i pavidi, quelli che si spacciano per uomini veri, gli amanti dell'omologazione.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

dalla rubrica "Mina per voi" http://minapervoi.vanityfair.it/2012/12/03/eravamo-piu-civili-40-anni-fa/, 3 dicembre 2012
Citazioni di Mina

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“Se chiudo un occhio giro mezzo mondo almeno ne sogno metà.”

Dargen D'Amico (1980) rapper e cantautore italiano

da In Loop, n. 5
D' Parte Seconda

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“Quando facevo il servizio militare in Asia, mi capitò di alloggiare a Pergamo presso una famiglia privata. Ci stavo volentieri non solo perché la casa era comoda e pulita ma soprattutto in grazia del figlio del mio ospite, un bellissimo ragazzo; sicché mi misi subito a escogitare il modo di farmene un amichetto senza dare sospetti al padre. […]
Pochi giorni dopo, offertasi [di notte] l'occasione propizia, appena sentii russare il padre, cominciai a pregare il mio efebo di far la pace, di concedersi alla gioia, e tutte quelle parole che può suggerire un intenso desiderio. Ma lui, tutto corrucciato, non faceva che rispondermi:
– Dormi o lo dico a mio padre.
Tuttavia non c'è nulla di così difficile che a forza d'insistere non si possa ottenere. E, mentre lui bada a ripetermi "Adesso sveglio mio padre", io scivolo nel suo letto e, dopo un po' di resistenza mal simulata, raggiungo il mio scopo. La mia perfidia non dovette dispiacergli molto perché, dopo essersi lamentato un bel pezzo, aggiunse:
– Tuttavia, vedrai che non sono [un bugiardo] come te. Se vuoi, fallo ancora.
Allora, dimenticato ogni rancore, torno nelle grazie del ragazzo e, dopo aver approfittato della sua condiscendenza, mi abbandonai al sonno. Ma la replica non bastò al mio efebo nel pieno fiore di un'età ardente di desideri. Mi tolse dunque ai miei sogni e:
– Non desideri altro? – mi chiese.
Il dono non mi riusciva del tutto sgradito, sicché, alla meno peggio, tra un grande anfanare e sudare, gli diedi quello che desiderava e ricaddi sfinito nel sonno. Ma non era nemmeno trascorsa un'ora che quello mi dà un pizzicotto e riprende a dire:
– Perché non lo facciamo più?
Allora nel sentirmi svegliare a ogni momento, vado su tutte le furie e gli restituisco tali e quali le sue parole:
– Dormi, o lo dico a tuo padre!”

Petronio Arbitro (27–66) scrittore, filosofo

Eumolpo; capp. LXXXV–LXXXVII; 1960

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“L'esperienza della società e della storia insegna che l'uomo è, per eccellenza, l'essere non pensante.”

Guido Ceronetti (1927–2018) poeta, filosofo e scrittore italiano

La fragilità del pensare

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“Non con l'età, ma con l'ingegno si raggiunge la sapienza.”

Philto: Atto II, Scena 2, 367
Non aetate, verum ingenio apiscitur sapientia.
Trinummus

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“[Ultime parole rivolte ai figli] Non vogliate pensare, o figli miei dilettissimi, che nel lasciare questo mondo, io cessi di essere in mezzo a voi e rientri nel nulla. Anche nel corso della mia vita non fu mai da voi veduta l'anima mia, tuttoché quanto fu da me operato fosse per voi argomento di credere che essa abitasse questo corpo. Persuadetevi della di lei esistenza anche se vi è invisibile. Per verità sarebbero inutili gli onori resi alle mute ceneri dei trapassati, se alla nostra pietà non venissero chiesti dal voto delle anime di essi, cui torna dolce di vedere conservata la propria memoria. Non crederò mai che l'esistenza dell'anima sia vincolata al corpo, e che spengasi nell'uscirne, e molto meno che inerte rimanga nel disgiungersi dall'inerte materia. Bensì che sciolta una volta dalla sostanza corporea, l'anima ritorni alla limpidezza e semplicità primitiva. In allora soltanto scintillerà il lampo della suprema intelligenza. E siccome in morte la natura dell'uomo cade in dissoluzione, ed ogni di lei elemento vediamo ritornare alla sua origine, ed ogni cosa ridursi ai principi da cui derivò: l'anima sola sì nell'atto di vestire che d'abbandonare la fragile spoglia terrena, sfugge ai nostri sensi. Osservate la morte; nulla più del sonno le rassomiglia. E tuttavia dormendo l'anima palesa la propria divina essenza, a tale punto che nella libertà dei sogni talora udiamo predire l'avvenire. Da ciò è permesso di immaginare cosa sia per divenire una essenza così sottile disciolta da ogni terreno legame. Se dunque l'anima è aspettata da tanto destino, venerate la mia quale partecipe della divinità. Se poi perisse con il corpo, voi però devoti agli Dei, che presiedono a così mirabile prodigio, non cessate di serbarmi pia ed onorata memoria.”

Ciro II di Persia (-600–-530 a.C.) imperatore persiano

Citazioni di Ciro II
Origine: Parole riportate da Cicerone in Cato Maior de Senectute, XXII.

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“Caro professore [Pasquale Leonetti]. Le sono molto grato del suo Alfieri. Mi congratulo con lei, che ha dottrina a fine criterio. Ho veduto quasi tutto l' «Agamemmone». La prefazione introduttiva è un modello di sobrietà e compiutezza…”

Nicola Zingarelli (1860–1935) filologo italiano

citato in Antologia Alfieriana da Pasquale Leonetti, postfazione a Vittorio Alfieri, Saul, Società Editrice Dante Alighieri, 1934

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“C'è un uomo di mezza età con la sua metà che ne ha meno della sua metà.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Cacca nello spazio, n.° 9

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“Prendiamo l'agricoltura come fattore fondamentale e ci serviamo dei capitali accumulati attraverso l'agricoltura per edificare progressivamente l'industria e trasformare in breve tempo il Kampuchea in un paese agricolo moderno, poi in un paese industriale, attenendoci fermamente alla linea di indipendenza, di sovranità e di contare fondamentalmente sulle nostre forze. […] Il nostro obiettivo è di mettere in campo, consolidare e sviluppare progressivamente i complessi industriali e artigianali di grandi, medie e piccole dimensioni, a Phnom Penh, nelle altre zone, regioni, distretti e nelle cooperative. […] Nell'immediato il nostro obiettivo principale (nell'educazione, ndr) è l'eliminazione dell'analfabetismo. Nella vecchia società vi erano delle scuole e licei e un certo numero di facoltà ma in campagna il 75% della popolazione, in particolare i contadini poveri e medio poveri non sapevano né leggere né scrivere, e anche in città il 60% dei lavoratori erano analfabeti. Attualmente, appena due anni dopo la liberazione, solo il 10% della popolazione è analfabeta (oggi è di nuovo il 50%, ndr). […] Abbiamo sviluppato e svilupperemo delle reti sanitarie creando dei centri ospedalieri e dei centri di fabbricazione dei medicinali in tutte le cooperative e nella capitale. […] La salute del nostro popolo ha conosciuto un miglioramento considerevole. Abbiamo eliminato definitivamente le malattie sociali e la tossicomania.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

da un discorso del 1977

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“Lasciamo ai vecchi conoscere il diritto ed esaminare che cos'è permesso e che cos'è empio e non empio e rispettare le sottili distinzioni delle leggi. Alla nostra età si conviene essere temerari, in amore. Ancora non sappiamo che cosa sia lecito, e crediamo che tutto sia lecito e seguiamo l'esempio dei grandi dèi.”

IX, 554; 1994, p. 371
Iuta senes norint, et quid liceatque nefasque | fasque sit inquirant, legumque examina servent. | Conveniens Venus est annis temeraria nostris; | quid liceat nescimus adhuc, et cuncta licere | credimus, et sequimur magnorum exempla deorum.
Metamorfosi

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“Canto la pace, la tolleranza, la solidarietà. Quando sono sulla scena raggiungo uno stato di grazia che poche volte ho vissuto su un campo da tennis.”

Yannick Noah (1960) tennista e cantante francese

Origine: Citato in Claudio Colombo, Noah, un match ball a ritmo di reggae https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/marzo/31/Noah_match_ball_ritmo_reggae_co_0_02033110828.shtml, Corriere della Sera, 31 marzo 2002.

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“L'attenzione verso il corpo si è trasformata in una preoccupazione assoluta e nel più ambito passatempo della nostra epoca.”

Zygmunt Bauman (1925–2017) sociologo e filosofo polacco

da La società dell'incertezza

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“La varietà è l'anima del piacere.”

Aphra Behn (1640–1689) scrittrice, poetessa e drammaturga inglese

da Il vagabondo

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“Sogni ad occhi aperti un poco di notorietà.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

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“La revisione del Concordato nel 1984 fu una necessità… Penso che su certi punti oggi avrei fatto una cosa diversa. In una società democratica gli interessi legittimi delle varie componenti, compresa quella cattolica, possono essere regolati attraverso la legge.”

Agostino Casaroli (1914–1998) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

dall'intervista a l'Unità del 27 gennaio 1994; citato in Mario A. Manacorda, Scuola pubblica o privata?, Editori Riuniti, Roma, 1999, p. 94

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“La Legge è severa con i ricchi per insegnar loro la comprensione e la pietà”

Lobsang Rampa (1910–1981) scrittore britannico

Variante: La Legge è mite con i poveri per mostrar loro la compassione.
Origine: Il terzo occhio, p. 20

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“Togli le prostitute dalla società e ogni cosa verrà sconvolta dalla libidine.”

Agostino d'Ippona (354–430) filosofo, vescovo, teologo e santo berbero con cittadinanza romana

dal De Ordine II, c. 4, 12
Aufer meretrices de rebus humanis, turbaveris omnia libidinus.

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“[Un mese prima di morire] Adesso? Nel futuro c'è la morte! Nel futuro, niente, speriamo che i Cosmos possono riprendere la società, solo che mi dispiace tornare a New York, perché muori subito a New York.”

Giorgio Chinaglia (1947–2012) dirigente sportivo e calciatore italiano

Origine: Citato in Tancredi Palmeri, Il blob del 2012. Tutte le frasi da ricordare http://www.gazzetta.it/Calcio/30-12-2012/blob-2012-913634965312.shtml, Gazzetta.it, 30 dicembre 2012.

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“L'età rallenta, ed ammorza il fisico, e la lunga sperienza ci rende saggi.”

Domenico Cirillo (1739–1799) medico e botanico italiano

Origine: Discorsi accademici, p. 161