Frasi su imbecille

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema imbecille, essere, grande, uomo.

Frasi su imbecille

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“È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio.”

Abraham Lincoln (1809–1865) 16º Presidente degli Stati Uniti d'America

Better to remain silent and be thought a fool than to speak and remove all doubt.
[Citazione errata] La prima attribuzione ad Abraham Lincoln si trova nel Golden Book magazine del novembre 1931. La citazione è stata attribuita anche a Mark Twain e in misura minore a Confucio, John Maynard Keynes e Arthur Burns. Inoltre diversi proverbi esprimono un concetto simile, tra questi ne va ricordato uno incluso nel Libro dei Proverbi della Bibbia: «Anche lo stolto, se tace, passa per saggio | e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.». In realtà la citazione sembrerebbe appartenere a Maurice Switzer, infatti una prima traccia di questa frase si ritrova proprio nel suo libro, Mrs. Goose, Her Book del 1907. La frase viene citata anche da Lisa nel decimo episodio della quarta stagione de I Simpson.
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Variante: Meglio tacere e dare l'impressione di essere stupidi, piuttosto che parlare e togliere ogni dubbio!
Origine: Cfr. Better to Remain Silent and Be Thought a Fool than to Speak and Remove All Doubt http://quoteinvestigator.com/2010/05/17/remain-silent/, QuoteInvestigator.com, 17 maggio 2010.

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“C'è fannullone e fannullone. C'è chi è fannullone per pigrizia o per mollezza di carattere, per la bassezza della sua natura, e tu puoi prendermi per uno di quelli. Poi c'è l'altro tipo di fannullone, il fannullone per forza, che è roso intimamente da un grande desiderio di azione, che non fa nulla perché è nell'impossibilità di fare qualcosa, perché gli manca ciò che gli è necessario per produrre, perché è come in una prigione, chiuso in qualche cosa, perché la fatalità delle circostanze lo ha ridotto a tal punto; non sempre uno sa quello che potrebbe fare, ma lo sente d'istinto: eppure sono buono a qualcosa, sento in me una ragione d'essere! So che potrei essere un uomo completamente diverso! A cosa potrei essere utile, a cosa potrei servire? C'è qualcosa in me, che è dunque? Questo è un tipo tutto diverso di fannullone, se vuoi puoi considerarmi tale. Un uccello chiuso in gabbia in primavera sa perfettamente che c'è qualcosa per cui egli è adatto, sa benissimo che c'è qualcosa da fare, ma che non può fare: che cosa è? Non se lo ricorda bene, ha delle idee vaghe e dice a se stesso: "gli altri fanno il nido e i loro piccoli e allevano la covata", e batte la testa contro le sbarre della gabbia. E la gabbia rimane chiusa e lui è pazzo di dolore. "Ecco un fannullone" dice un altro uccello che passa di là, "quello è come uno che vive di rendita". Intanto il prigioniero continua a vivere e non muore, nulla traspare di quello che prova, sta bene e il raggio di sole riesce a rallegrarlo. Ma arriva il tempo della migrazione. Accessi di malinconia – ma i ragazzi che lo curano nella sua gabbia si dicono che ha tutto ciò che può desiderare – ma lui sta a guardare fuori il cielo turgido carico di tempesta, e sente in sé la rivolta contro la propria fatalità. "Io sono in gabbia, sono in prigione, e non mi manca dunque niente imbecilli? Ho tutto ciò che mi serve! Ah, di grazia, la libertà, essere un uccello come tutti gli altri!". Quel tipo di fannullone è come quell'uccello fannullone. E gli uomini si trovano spesso nell'impossibilità di fare qualcosa, prigionieri di non so quale gabbia orribile, orribile, spaventosamente orribile… Non si sa sempre riconoscere che cosa è che ti rinchiude, che ti mura vivo, che sembra sotterrarti, eppure si sentono non so quali sbarre, quali muri. Tutto ciò è fantasia, immaginazione? Non credo, e poi uno si chiede "Mio Dio, durerà molto, durerà sempre, durerà per l'eternità?"”

Vincent Van Gogh (1853–1890) pittore olandese

Sai tu ciò che fa sparire questa prigione? È un affetto profondo, serio. Essere amici, essere fratelli, amare spalanca la prigione per potere sovrano, per grazia potente. Ma chi non riesce ad avere questo rimane chiuso nella morte. Ma dove rinasce la simpatia, lì rinasce anche la vita.
Origine: Da Lettere a Theo, Guanda, Parma 1984, pp. 87-88.

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“Tutti nasciamo spontaneamente virtuosi, intelligenti, liberali e juventini. Taluni, poi, crescendo si corrompono e diventano imbecilli, interisti o milanisti.”

Luigi Einaudi (1874–1961) 2º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Fulvio Paglialunga, I presidenti della Repubblica del pallone http://www.rivistastudio.com/standard/i-presidenti-della-repubblica-del-pallone/, Rivista Studio, 9 febbraio 2015.

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“Ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due.”

Eduardo De Filippo (1900–1984) drammaturgo, attore e regista italiano
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“Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Soltanto gl'imbecilli sono sicuri di ciò che dicono.”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Origine: Citato in Montanelli 1971, cap. 9, p. 127.

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“La religione esiste da quando il primo ipocrita ha incontrato il primo imbecille.”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Origine: Citato in Antonio Lopez Campillo, Juan Ignacio Ferreras, Corso accelerato di ateismo, traduzione di Silvia Rupati, Castelvecchi Editore, 2007, p. 28.

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“Ogni imbecille e ogni carogna sa bene cosa sia la menzogna.”

Amos Oz (1939–2018) scrittore e saggista israeliano

libro Conoscere una donna

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“L'antisemitismo è il socialismo degli imbecilli.”

Lenin (1870–1924) rivoluzionario e politico russo

Origine: Citato in Historia, luglio 1978, n. 245, Cino del Duca.

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“Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti

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“Gli ispettori delle compagnie di trasporti sono capaci di prendere in mano un volante di un autobus e questo è abbastanza logico. Nel calcio, purtroppo, qualsiasi imbecille, anche quelli che non hanno mai dato una pedata a un pallone, sono capaci di diventare dirigenti, addirittura presidenti di un club.”

Brian Clough (1935–2004) calciatore e allenatore di calcio inglese

Origine: Citato in Clough, dalla panchina al video http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,1118_01_1973_0259_0018_16215375/, La Stampa, 3 novembre 1973.

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“L'uomo senza idee, come diceva Voltaire, è un imbecille.”

Dario Fo (1926–2016) drammaturgo, attore, scrittore, paroliere e scenografo italiano

Origine: Dalla trasmissione Che tempo che fa su Rai 3, 8 febbraio 2015.

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“ARCHITETTI. Tutti imbecilli. Nelle case, dimenticano sempre la scala.”

Gustave Flaubert (1821–1880) scrittore francese

Dizionario dei luoghi comuni

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“In ogni minoranza intelligente c'è una maggioranza di imbecilli.”

Ennio Flaiano (1910–1972) scrittore italiano

da La solitudine del satiro‎
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“Sono un poeta o sono un imbecille?”

Olindo Guerrini (1845–1916) poeta e scrittore italiano

Origine: Postuma: canzoniere di Lorenzo Stecchetti, VII

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“Solo gli imbecilli non hanno dubbi"; "Ne sei sicuro?"; "Non ho alcun dubbio!”

Luciano De Crescenzo (1928–2019) scrittore italiano

da Il dubbio, Mondadori

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“Fra imbecilli che vogliono cambiare tutto e mascalzoni che non vogliono cambiare niente, com'è difficile scegliere!”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Gennaio, p. 17

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“Nessun imbecille è così imbecille da non capire l'utilità di unirsi ad altri imbecilli contro gli intelligenti.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Il grillo parlante

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“Chi pensa che i regimi comunisti dell'Europa Centrale siano esclusivamente opera di criminali, si lascia sfuggire una verità fondamentale: i regimi criminali non furono creati da criminali ma da entusiasti, convinti di aver scoperto l'unica strada per il paradiso. Essi difesero con coraggio quella strada, giustiziando per questo molte persone. In seguito, fu chiaro che il paradiso non esisteva e che gli entusiasti erano quindi degli assassini. Allora tutti cominciarono a inveire contro i comunisti: Siete responsabili delle sventure del paese (è impoverito e ridotto in rovina), della perdita della sua indipendenza (è caduto in mano alla Russia), degli assassinii giudiziari Coloro che venivano accusati rispondevano: Noi non sapevamo! Siamo stati ingannati Noi ci credevamo! Nel profondo del cuore siamo innocenti! La discussione si riduceva a questa domanda: Davvero loro non sapevano? Oppure facevano solo finta di non aver saputo nulla? Tomas seguiva la discussione (così come la seguivano tutti i dieci milioni di cechi) e si diceva che tra i comunisti c'era sicuramente chi non era del tutto all'oscuro (dovevano pur sempre aver sentito parlare degli orrori che erano stati commessi e che venivano ancora commessi nella Russia postrivoluzionaria). Ma era probabile che la maggior parte di loro non ne sapesse davvero nulla. E si disse che la questione fondamentale non era: Sapevamo o non sapevamo?, bensì: Si è innocenti solo per il fatto che non si sa? Un imbecille seduto sul trono è sollevato da ogni responsabilità solo per il fatto che è un imbecille? Ammettiamo pure che un procuratore ceco che all'inizio degli Anni Cinquanta chiedeva la pena di morte per un innocente sia stato ingannato dalla polizia segreta russa e dal proprio governo. Ma ora che sappiamo tutti che le accuse erano assurde e i giustiziati innocenti, com'è possibile che quello stesso procuratore difenda la purezza della propria anima e si batta il petto: La mai coscienza è senza macchia, io non sapevo, io ci credevo. La sua irrimediabile colpa non risiede proprio in quel 'Io non sapevo! Io ci credevo!'? Fu allora che a Tomas tornò in mente la storia di Edipo: Edipo non sapeva di dormire con la propria madre ma, quando capì ciò che era accaduto, non si sentì innocente. Non poté sopportare la vista delle sventure che aveva causato con la propria ignoranza, si cavò gli occhi e, cieco, partì da Tebe. Tomas sentiva le grida dei comunisti che difendevano la loro purezza interiore e diceva tra sé: Per colpa della vostra incoscienza la nostra terra ha perso, forse per secoli, la sua libertà e voi gridate che vi sentite innocenti? Come potete ancora guardarvi intorno? Come potete non provare raccapriccio? Siete o non siete capaci di vedere? Se aveste gli occhi, dovreste trafiggerveli e andarvene da Tebe!”

L'insostenibile leggerezza dell'essere

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“Strana grandezza quella che dipende tutta dagli applausi di una folla imbecille!”

Maurice Zundel (1897–1975) poeta, filosofo, mistico, teologo

Vita, morte, risurrezione

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“Oggi in Europa succede che c'è gente intelligente e Stati imbecilli.”

Giorgio Carbone (1936–2009) principe di Seborga

da How To Start Your Own Country, BBC, YouTube http://www.youtube.com/watch?v=2wQ3fI5-H3I

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“Matteo Renzi è un vero imbecille. […] Caro Renzi, sei di una abissale ignoranza, privo di basi culturali, solo chiacchiere distintivo e insider trading. […] In quale loggia massonica di tuo padre ti hanno dettato le presunte norme per scuola e banche? […] Sei davvero una persona spregevole, torna nella loggia del babbo.”

Maurizio Gasparri (1956) politico italiano

da un tweet del 22 febbraio 2015
Origine: Citato in Rai, il Gasparri furioso attacca Renzi: “Figlio di massone, sei un imbecille” http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/22/rai-maurizio-gasparri-contro-matteo-renzi-figlio-massone-imbecille/1446969/, Il Fatto Quotidiano.it, 22 febbraio 2015.

“Il diavolo può fare brutti scherzi al genio, trascura gli imbecilli.”

Leonardo Sinisgalli (1908–1981) poeta, ingegnere e pubblicitario italiano

L'età della luna

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“La vanità della donna è un istrumento che anche un imbecille può suonare a piacere.”

Rafael Sabatini (1875–1950) scrittore italiano

Origine: La giustizia del duca, p. 63

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“L'astuto è un uomo intelligente che ha paura d'essere un imbecille.”

Ugo Ojetti (1871–1946) scrittore, critico d'arte e giornalista italiano

Origine: Sessanta, CCCXXVIII

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“…Qual è la tua strada amico?… la strada del santo, la strada del pazzo, la strada dell'arcobaleno, la strada dell'imbecille, qualsiasi strada. È una strada in tutte le direzioni per tutti gli uomini in tutti i modi.”

Sulla strada
Variante: ... Qual è la tua strada amico?... la strada del santo, la strada del pazzo, la strada dell'arcobaleno, la strada dell'imbecille, qualsiasi strada. È una strada in tutte le direzioni per tutti gli uomini in tutti i modi.

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“Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio.”

Georges Courteline (1858–1929) poeta, scrittore e drammaturgo francese

da La Philosophie de Georges Courteline

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“I censori tedeschi ……………. ….. …… ….. … imbecilli…. ……..”

Heinrich Heine (1797–1856) poeta tedesco

Origine: Da Idee: Il libro Le Grand, traduzione di M. e E. Linder, Garzanti, Milano, 1984, cap. XII.

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“Quanto più imponente suona il titolo, tanto più grande è l'imbecille che lo porta.”

Thomas Bernhard (1931–1989) scrittore, romanziere e drammaturgo austriaco

Estinzione

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“IMBECILLI. Tutti quelli che non la pensano come noi.”

Gustave Flaubert (1821–1880) scrittore francese

Dizionario dei luoghi comuni

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“Sono quasi soltanto le classi medie a fornire l'esemplare tipo dell'imbecille.”

Georges Bernanos (1888–1948) scrittore francese

I grandi cimiteri sotto la luna

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“L'intellettuale è così spesso un imbecille che dovremmo sempre considerarlo tale fino a prova contraria.”

Georges Bernanos (1888–1948) scrittore francese

Origine: Citato in Guido Almansi, Il filosofo portatile, TEA, Milano, 1991.

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“L'ottimista è un imbecille felice, il pessimista un imbecille infelice.”

Georges Bernanos (1888–1948) scrittore francese

da Pensieri, parole, profezie

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“Un imbecille non si annoia mai: si contempla.”

Remy de Gourmont (1858–1915) poeta, romanziere e giornalista francese

da Passeggiate filosofiche

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“Ogni imbecille, basta che ne abbia voglia, può perturbare la mente più complicata.”

Elias Canetti (1905–1994) scrittore, saggista e aforista bulgaro

1942
La provincia dell'uomo