Frasi su impossibile
pagina 8

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“Negli anni della maturità pochi uomini sanno, in fondo, come son giunti a se stessi, ai propri piaceri, alla propria concezione del mondo, alla propria moglie, al proprio carattere e mestiere e loro conseguenze, ma sentono di non poter più cambiare di molto. Si potrebbe sostenere persino, che sono stati ingannati; infatti è impossibile scoprire una ragione sufficiente per cui tutto sia andato proprio così come è andato; avrebbe anche potuto andare diversamente; essi hanno influito pochissimo sugli avvenimenti, che per lo più sono dipesi da circostanze svariate, dall'umore, dalla vita, dalla morte di tutt'altri individui; e solo in quel dato momento si sono abbattuti su di loro. Quand'erano giovani la vita si stendeva loro dinanzi come un mattino senza fine, colmo di possibilità e di nulla, e già al meriggio ecco giungere all'improvviso qualcosa che pretende di essere ormai la loro vita; e tutto ciò è così sorprendente come vedersi davanti tutt'a un tratto una persona con la quale siamo stati vent'anni in corrispondenza, senza conoscerla, e ce la siamo immaginata completamente diversa. Ancora più strano, però, che quasi nessuno, se ne accorga; adottano la persona che è venuta a loro, la cui vita si è incorporata alla loro vita, giudicano le sue vicende ed esperienze ormai come le espressioni delle loro qualità, e il suo destino diventa merito o disgrazia loro. […] E non hanno più che un ricordo confuso della giovinezza, quando c'era in loro qualcosa come una forza opposta.”

cap. 34, pp. 144-145
L'uomo senza qualità

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“[A proposito dell'ISIS] Questi fanatici che dicono di agire per conto dell'Islam sono in realtà i primi nemici dell'Islam. Ero e resto fermamente convinta che la maggioranza dei musulmani non ritenga che sia impossibile coniugare la fede religiosa e la costruzione di una società sostanzialmente laica, plurale nelle sue espressioni politiche, culturali, di fede. La tolleranza e il rispetto delle diversità non sono affatto estranee alla millenaria cultura islamica.”

Nawal al-Sa‘dawi (1931) scrittrice e psichiatra egiziana

Origine: Citata in Umberto De Giovannangeli, Isis, i nazisti del Terzo millennio che distruggono le opere d'arte. Sgarbi: "Ma nemmeno Hitler si era spinto a tanto" http://www.huffingtonpost.it/2015/03/07/isis-nazisti-terzo-millennio-sgarbi-nemmeno-hitler-spinto-a-tanto_n_6822438.html, L'Huffington Post, 7 marzo 2015.

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“[I girini] Erano chimere, bestie impossibili, tutte testa e coda, eppure navigavano veloci e sicure, spingendosi con un elegante sbandieramento della coda.”

Primo Levi (1918–1987) scrittore, partigiano e chimico italiano

Ranocchi sulla luna, p. 107
Ranocchi sulla luna e altri animali

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“L'intera carriera politica di Netanyahu è stata dedicata al sabotaggio degli accordi di Oslo del 1993 (che prevedevano la convivenza pacifica di uno stato palestinese accanto a quello ebraico) e all'insediamento di un numero talmente elevato di coloni nei territori occupati da rendere la nascita di uno stato palestinese fisicamente impossibile.”

Gwynne Dyer (1943) Giornalista canadese

Origine: Da Il prezzo della vittoria di Netanyahu http://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2015/03/19/israele-netanyahu-vittoria, Internazionale.it, traduzione di Andrea Sparacino, 19 marzo 2015.

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“Sconfiggeremo gli occupanti. Ho fatto, sto facendo e farò tutto quello che è possibile e anche quello che è impossibile perché la pace torni in Ucraina. Ci credo ed è questo il regalo che voglio fare al mio popolo.”

Petro Oleksijovyč Porošenko (1965) imprenditore e politico ucraino

Origine: Citato in Kiev festeggia il Giorno della Vittoria, Poroshenko: "Fuori gli occupanti" http://it.euronews.com/2015/05/09/kiev-festeggia-il-giorno-della-vittoria-poroshenko-fuori-gli-occupanti/, Euronews.it, 9 maggio 2015.

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“Se tutti diventassero re la vita sarebbe impossibile, ma questa non è una buona ragione per evitare l'istituzione regale.”

Pitagora (-585–-495 a.C.) matematico, legislatore, filosofo, astronomo, scienziato e politico greco

Origine: Citato in Porfirio, De abstinentia, traduzione di Roberto Pomelli, in AA. VV., L'anima degli animali, Einaudi, 2015, p. 411. ISBN 978-88-06-21101-1

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“Possiamo distinguere vari tipi di teorie nella fisica. Per la maggior parte sono costruttive. Tentano di ricavare un quadro dei fenomeni più complessi dai materiali di uno schema formale relativamente semplice, da cui prendono le mosse. Così la teoria cinetica dei gas cerca di ridurre i processi meccanici, termici e di propagazione a movimenti di molecole, cioè a ricavarli dalle ipotesi del moto molecolare. Quando diciamo che siamo riusciti a comprendere un insieme di processi naturali, invariabilmente intendiamo dire che abbiamo trovato una teoria costruttiva che copre i processi in questione.
Insieme a questa classe di teorie assai importante ne esiste una seconda, che chiamerò delle «teorie dei principi». Queste impiegano il metodo analitico, anziché quello sintetico. Gli elementi che ne costituiscono la base e il punto di partenza non sono stati costruiti per via ipotetica, ma vi si è giunti in modo empirico; essi sono caratteristiche generali di processi naturali, principi che danno origine a criteri formulati in modo matematico, che i processi separati o le loro rappresentazioni teoriche devono saper soddisfare. Così la scienza della termodinamica cerca di dedurre con mezzi analitici i nessi necessari – che gli eventi separati devono soddisfare – del fatto universalmente provato che il moto perpetuo è impossibile.
I vantaggi della teoria costruttiva sono la completezza, l'adattabilità e la chiarezza, quelli della teoria dei principi sono la perfezione logica e la sicurezza dei fondamenti.
La teoria della relatività appartiene a quest'ultima classe. Al fine di coglierne la natura, occorre prima di tutto acquisire dimestichezza con i principi su cui si fonda.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Out of My Later Years, pp. 51-52

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“Si sa, è impossibile per due ragazzi stare l'uno accanto all'altro senza farsi i dispetti.”

Louisa May Alcott (1832–1888) scrittrice statunitense

cap. 9; 2016
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“[…] è proprio impossibile varcare il muro della vita privata della gente.”

Fernanda Pivano (1917–2009) traduttrice italiana

Origine: La mia kasbah, p. 104

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“[Il porcospino] come trottola avvolgendo il suo corpo circondato da aculei | giace, ed è impossibile morderlo o toccarlo.”

Ione di Chio (-490–-422 a.C.) drammaturgo greco antico

Citazioni di Ione
Origine: Citato in Plutarco, De sollertia animalium, traduzione e note di Pietro Li Causi, cap. 16, in Aa. Vv., L'anima degli animali, Einaudi, 2015, p. 251 (cfr. nota a p. 483). ISBN 978-88-06-21101-1

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“La Sicilia ha un vantaggio. La sua geografia è così forte e così feroce che è quasi impossibile assassinarla: le montagne, la dimensione della campagna. A Sambuca, per esempio, c'è ancora un rapporto plausibile tra fabbricato e paesaggio, una cosa importante dato che spesso il villino del geometra uccide i borghi.”

Philippe Daverio (1949) critico d'arte, giornalista e conduttore televisivo francese

Origine: Citato in Mario Di Caro Sambuca borgo più bello d'Italia ma è polemica sul televoto http://palermo.repubblica.it/societa/2016/03/29/news/sambuca_borgo_piu_bello_d_italia_ma_e_polemica_sul_televoto-136482142/, Repubblica.it, 29 marzo 2016.

“La parabola pronunciata da Fellini può anche lasciarci freddi, se la isoliamo dal contesto […], ma l'eccezionalità del film sta proprio nella "bella confusione" […] di errore e verità, di realtà e sogno, di valori stilistici e valori umani, nel totale adeguamento del linguaggio cinematografico di Fellini alle sconnesse immaginazioni di Guido. Come distinguere il regista della realtà da quello della finzione è impossibile, così i difetti di Fellini coincidono con le ombre spirituali di Guido. L'osmosi tra arte e vita è strabiliante. Certo siamo di fronte a un esperimento irripetibile. […] In Otto e mezzo l'operazione è riuscita fino allo spasimo. […] I motivi (e le polemiche) che serpeggiano nel film sono infiniti e appartengono a un repertorio già noto: è vano tentare di farne un elenco, così come degli scorci di racconto, dei ritratti e dei paesaggi umani. Ovunque qui il genio di Fellini brilla come raramente si è visto al cinema. Non c'è ambiente, non c'è personaggio, non c'è situazione privi di un significato preciso sul grande palcoscenico di Otto e mezzo.”

Giovanni Grazzini (1925–2001) critico cinematografico italiano

da Corriere della Sera, Milano, 16 febbraio 1963
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, pp. 108-109 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA108. ISBN 8876059318

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“Noi non vogliamo affrontare problemi che sembrano impossibili da affrontare. Insomma, sono tutti noiosi: la povertà, la criminalità e tutta quella merda. Sembrano intrattabili; sembrano irreparabili. Nessuno può risolverli, quindi cerchiamo di tirarci fuori dalla questione e di preoccuparci di ciò che è immaginario, tanto per cominciare. Non sembra come in quei libri, 1984 e Il nuovo mondo?”

John Carpenter (1948) regista statunitense

Tutte le cose in quei libri sembrano avverarsi.
I don't think we want to deal with the problems that seem to be impossible to deal with. Y'know, they're all boring: poverty, crime and all that shit. They seem intractable; they seem beyond repair. Nobody can solve this, so let's hype ourselves out and worry about what's imaginary to begin with. Doesn't it sound like those books, 1984 and Brave New World? All of the things in those books seem to be coming true.

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“Per me è impossibile NON collegarmi con me stessa, non riesco a gestire con razionalità e forse non ci riuscirò mai. Però è vero che ci sono dei condizionamenti che si inframmettono tra te e la pura attrazione iniziale.”

Martina Stella (1984) attrice italiana

dall'intervista di Alex Infascelli, Martina Stella: trattenete il respiro! http://www.playboy.it/playboy-life/dettaglio-articolo.asp?id_articolo=105&titolo=Martina+Stella%3A+trattenete+il+respiro!&id_categoria=15&categoria=Interviste, Playboy.it

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“Difficile capire l'Italia, quasi impossibile la Sicilia, un'isola abitata da italiani esagerati. Ci sono sempre due facce da decifrare, due possibilità.”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Corriere della Sera

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“La Guerra del Vietnam è stata la prima guerra che negli Usa è stata condotta soprattutto come una campagna pubblicitaria. La manipolazione della verità attraverso i mezzi di comunicazione di massa e del governo fu uno degli obiettivi di questa campagna. Ciò ha condotto al fatto che l'opinione pubblica americana ha avuto un'immagine falsa e manipolata durante l'intera guerra. Questa campagna indusse i soldati a mentire di continuo e per tutto il corso della guerra il numero dei nemici uccisi venne esagerato. Venivano celebrate delle vittorie, quando queste vittorie erano impossibili. Ma per ironia della sorte la guerra venne persa anche sul piano dei media perché fin dall'inizio la guerra del Vietnam è stata una guerra di Public Relations, una guerra che anche i PR persero. […] I Vietcong pensavano che sarebbe bastato recarsi in quei luoghi e ci sarebbero state rivolte. Non successe nulla di tutto ciò. L'offensiva fu così un errore. Ma i Vietcong non avevano preso in considerazione lo shock che aveva subito l'opinione pubblica americana per la perdita subita in termini di capacità di lotta dal suo esercito. Dopo che per anni erano stati bombardati di false ed esagerate notizie di vittorie, gli americani a casa non si aspettavano un'offensiva del nemico. E così si verificò ironicamente che la disfatta dei Vietcong si trasformò in una loro vittoria psicologica.”

Stanley Kubrick (1928–1999) regista statunitense
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“È impossibile figurarsi nella vita un uomo privo del libero arbitrio.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

Origine: Citato in Saggezza dell'Oriente, p. 26

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“Che cosa, in effetti, può trattenere un essere umano da un gesto di solidarietà che, oltretutto, non "costa" nulla, visto che ciò che viene donato non ha più, per il donatore, alcuna utilità? Ho formulato apposta la domanda in un modo così semplicistico e brutale per suggerire che la risposta – non dico la giustificazione – è da cercare su un piano che non è né quello della conoscenza razionale né, tantomeno, quello del buon senso. A nessuno di noi, credenti o non credenti, è estraneo il sogno della resurrezione dei corpi: un sogno che non riguarda tanto il nostro, di corpo (del quale, del resto, è difficile se non impossibile immaginare la non – più – esistenza), quanto quello delle persone che abbiamo amato e che non ci sono più. Fra credenti e non credenti c'è, in questo, una sola anche se, certamente, essenziale differenza: che ciò che per i secondi è un sogno, per i primi è una speranza o, almeno, la volontà di una speranza. E io credo che da questo sogno o da questa speranza discenda il desiderio struggente di "salvare" non, ripeto, il proprio corpo, ma quello dei propri cari appena scomparsi, di difenderne l'integrità, di sentire come un ulteriore strazio, come un'ulteriore separazione, come un'ulteriore perdita il fatto che esso venga immediatamente – e, come la scienza e la tecnica esigono, a morte cerebrale accertata, ma a cuore ancora battente – lacerato, diminuito, privato di sé.”

Giovanni Raboni (1932–2004) poeta, scrittore e giornalista italiano

Origine: Da Trapianti e coscienza https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/aprile/01/TRAPIANTI_COSCIENZA_co_0_0004012997.shtml, Corriere della Sera, 1 aprile 2000, p. 11.