
citato in Tutto Gullit voce per voce, la Repubblica, 12 gennaio 1988
citato in Tutto Gullit voce per voce, la Repubblica, 12 gennaio 1988
“Se si considera normale la mancanza di libertà, non ci saranno lamentele.”
dalla celebrazione per il 60° anniversario della Rivoluzione d'Ottobre, Mosca, 31 ottobre 1977
Origine: Dal discorso al raduno della Lega Nord a Pontida, 16 giugno 1991.
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Origine: Da Per la critica della filosofia hegeliana; citato in Ditadi 1994, p. 811.
Teatro Costanzi, Roma, 24 marzo 1924; da La nuova politica dell'Italia: Volume 3, Alpes, 1925, p. 31
Citazioni tratte dai discorsi
Ave Mary
Citazioni tratte da articoli de Il Ponte, Agosto 1945
Citazione un po' troppo lunga: tagliarla
La democrazia in America
Variante: I governi democratici possono diventare violenti e anche crudeli in certi momenti di grande effervescenza e di pericolo, ma queste crisi saranno rare e passeggere.
Quando penso alle piccole passioni degli uomini del nostro tempo […] non temo che essi troveranno fra i loro capi dei tiranni, ma piuttosto dei tutori. Credo, dunque, che la forma d'oppressione da cui sono minacciati i popoli democratici non rassomiglierà a quelle che l'hanno preceduta nel mondo, […] poiché le antiche parole dispotismo e tirannide non le convengono affatto. La cosa è nuova, bisogna tentare di definirla, poiché non è possibile indicarla con un nome.
Se cerco di immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo potrà avere nel mondo, vedo una folla innumerevole di uomini eguali, intenti solo a procurarsi piaceri piccoli e volgari, con i quali soddisfare i loro desideri. Ognuno di essi, tenendosi da parte, è quasi estraneo al destino di tutti gli altri: i suoi figli e i suoi amici formano per lui tutta la specie umana; quanto al rimanente dei suoi concittadini, egli è vicino ad essi, ma non li vede; li tocca ma non li sente affatto; vive in se stesso e per se stesso e, se gli resta ancora una famiglia, si può dire che non ha più patria.
Al di sopra di essi si eleva un potere immenso e tutelare, che solo si incarica di assicurare i loro beni e di vegliare sulla loro sorte. È assoluto, particolareggiato, regolare, previdente e mite. Rassomiglierebbe all'autorità paterna se, come essa, avesse lo scopo di preparare gli uomini alla virilità, mentre cerca invece di fissarli irrevocabilmente all'infanzia; ama che i cittadini si divertano, purché non pensino che a divertirsi. Lavora volentieri al loro benessere, ma vuole esserne l'unico agente e regolatore; provvede alla loro sicurezza e ad assicurare i loro bisogni, facilita i loro piaceri, tratta i loro principali affari, dirige le loro industrie, regola le loro successioni, divide le loro eredità; non potrebbe esso togliere interamente loro la fatica di pensare e la pena di vivere?
Così ogni giorno esso rende meno necessario e più raro l'uso del libero arbitrio, restringe l'azione della volontà in più piccolo spazio e toglie a poco a poco a ogni cittadino perfino l'uso di se stesso. L'eguaglianza ha preparato gli uomini a tutte queste cose, li ha disposti a sopportarle e spesso anche considerarle come un beneficio. Così, […] il sovrano estende il suo braccio sull'intera società; ne copre la superficie con una rete di piccole regole complicate, minuziose ed uniformi, attraverso le quali anche gli spiriti più originali e vigorosi non saprebbero come mettersi in luce e sollevarsi sopra la massa; esso non spezza le volontà, ma le infiacchisce, le piega e le dirige; raramente costringe ad agire, ma si sforza continuamente di impedire che si agisca; non distrugge, ma impedisce di creare; non tiranneggia direttamente, ma ostacola, comprime, snerva, estingue, riducendo infine la nazione a non essere altro che una mandria di animali timidi ed industriosi, della quale il governo è il pastore.
Ho sempre creduto che questa specie di servitù regolata e tranquilla, che ho descritto, possa combinarsi meglio di quanto si immagini con qualcuna delle forme esteriori della libertà e che non sia impossibile che essa si stabilisca anche all'ombra della sovranità del popolo.
[…] In questo sistema il cittadino esce un momento dalla dipendenza per eleggere il padrone e subito dopo vi rientra.
Origine: Dalla lettera agli studenti della scuola Rosselli di Marina di Carrara, 8 maggio 1975.
Origine: Citato in La scelta di Dalla Chiesa "Ricomincio da Palermo" http://palermo.repubblica.it/dettaglio/la-scelta-di-dalla-chiesa-ricomincio-da-palermo/1437793, Repubblica.it, 26 marzo 2008.
“La libertà di coscienza comporta più rischi dell'autorità e del dispotismo.”
2012
Storia della follia nell'età classica
da "Cavalcare la tigre", Edizioni Mediterranee, 1961
Cavalcare la tigre
“La ricerca della Verità esige il coraggio della libertà interiore.”
da Fabrizio De André in concerto, Teatro Brancaccio di Roma, 1998
Non incluse negli album
Citazioni tratte da articoli de Il Ponte, Agosto 1945
1993, p. 51
Frasario essenziale per passare inosservati in società
“La morale comincia quando la libertà, invece di autogiustificarsi, si sente arbitraria e violenta.”
Totalità e infinito. Saggio sull'esteriorità
Origine: Citato in Albino Salmaso, Calogero: «Ho sconfitto Toni Negri e Autonomia senza l'aiuto dei pentiti» http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2010/10/22/news/calogero-ho-sconfitto-toni-negri-e-autonomia-senza-l-aiuto-dei-pentiti-1.1346836, la Nuova di Venezia, 22 ottobre 2010.
Cose che nessuno sa
dalla prefazione a Oriana Fallaci, Intervista con il potere
da La scuola dell'uomo, a cura di Paolo Bagnoli, Diabasis, 2003
da un intervento alla manifestazione di Sinistra Ecologia Libertà contro la riforma finanziaria di Tremonti, 10 giugno 2010
Origine: Visibile al minuto 06:15 di Nichi Vendola - Manifestazione SEL contro la finanziaria - parte 3 http://www.youtube.com/watch?v=1gmftKXztYU, YouTube.com, 11 giugno 2010.
2009
Origine: Durante un comizio per i ballottaggi delle amministrative a Cinisello Balsamo; citato in Berlusconi ai contestatori: poveri comunisti, fate pena http://tg24.sky.it/tg24/politica/2009/06/19/Berlusconi_ai_contestatori_poveri_comunisti_fate_pena.html, Tg24.Sky.it, 19 giugno 2009.
da Sintesi del pensiero bruniano http://web.archive.org/web/20160325232940/http://www.giordanobruno.info/nolano/filosofia.htm, GiordanoBruno.com, 25 marzo 2016
da Pietro Reichlin, Aldo Rustichini, Pensare la sinistra: tra equità e libertà, Roma-Bari, Casa editrice Giuseppe Laterza & figli, 2012. ISBN 978-88-420-9729-7
Non sono sicuro che la citazione sia di Rechlin, sembra essere tratta dalla recensione, o sbaglio?
Origine: Editori Laterza :: Pensare la sinistra, 29 settembre 2013 http://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858106020,
Origine: Da Omnibus, 13 giugno 1937.
“Con la libertà tutto è possibile, senza libertà tutto è perduto”
Citazioni di Umberto II
Origine: Citato in un articolo di Marcello Marrocco, Il Tempo, Roma, 6 novembre 1974; citato in Luciano Regolo, Il Re Signore, Simonelli editore, 1998, p. 5.
“Fin che c'è pensiero c'è dignità, fin che c'è il coraggio di inquietarsi, c'è libertà.”
La gioia di educare
“Non possiamo dare la libertà a coloro che ne approfitterebbero per assassinarci.”
Circolo rionale Sciesa, Milano, 4 ottobre 1922; da Scritti e discorsi, vol. II, 333
Citazioni tratte dai discorsi
“Occorre che l'uomo libero si prenda ogni tanto la libertà di essere schiavo.”
27 gennaio 1892; Vergani, p. 53
Diario 1887-1910
da Le fantasie, in Poesie di Giovanni Berchet, R. Taylor, Londra, 1829, p. 43 http://books.google.it/books?id=CDTMkgVtDNEC&pg=PA43
2016
Origine: Dall'intervista di Marzio Breda, Il 2 giugno, un'Italia migliore http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=355, Quirinale.it, 2 giugno 2016.
30 aprile 1901; da Discorsi parlamentari di Giovanni Giolitti, vol. II
“La libertà si accompagna all’ordine.”
The Art of Dreaming
Un indovino mi disse
“Non esiste né bene né male se non c'è la libertà di disobbedire.”
The Art of Loving
Le Théorème du perroquet
Prospettive economiche per i nostri nipoti
Variante: La nostra evoluzione naturale, con tutti i nostri impulsi e i nostri istinti più profondi, è avvenuta al fine di risolvere il problema economico. Ove questo fosse risolto, l’umanità rimarrebbe priva del suo scopo tradizionale. Sarà un bene? Se crediamo almeno un poco nei valori della vita, si apre per lo meno una possibilità che diventi un bene. Eppure io penso con terrore al ridimensionamento di abitudini e istinti dell’uomo comune, abitudini e istinti concresciuti in lui per innumerevoli generazioni e che gli sarà chiesto di scartare nel giro di pochi decenni.
Per adoperare il linguaggio moderno, non dobbiamo forse attenderci un ‘collasso nervoso’ generale’?... Per chi suda il pane quotidiano il tempo libero è un piacere agognato: fino al momento in cui l’ottiene. Ricordiamo l’epitaffio che scrisse per la sua tomba quella vecchia donna di servizio: "Non portate il lutto, amici, non piangete per me che finalmente non farò niente, niente per l’eternità." Questo era il suo paradiso. Come altri che aspirano al tempo libero, la donna di servizio immaginava solo quanto sarebbe stato bello passare il tempo a fare da spettatore. C’erano, infatti, altri due versi nell’epitaffio: "Il paradiso risuonerà di salmi e di dolci musiche ma io non farò la fatica di cantare." Eppure la vita sarà tollerabile solo per quelli che partecipano al canto: e quanto pochi di noi sanno cantare!
Per la prima volta dalla sua creazione, l’uomo si troverà di fronte al suo vero, costante problema: come impiegare la sua libertà dalle cure economiche più pressanti, come impiegare il tempo libero che la scienza e l’interesse composto gli avranno guadagnato, per vivere bene, piacevolmente e con saggezza.... Per ancora molte generazioni l’istinto del vecchio Adamo rimarrà così forte in noi che avremo bisogno di un qualche lavoro per essere soddisfatti. Faremo, per servire noi stessi, più cose di quante ne facciano di solito i ricchi d’oggi, e saremo fin troppo felici di avere limitati doveri, compiti, routines. Ma oltre a ciò dovremo adoperarci a far parti accurate di questo ‘pane’ affinché il poco lavoro che ancora rimane sia distribuito tra quanta più gente possibile. Turni di tre ore e settimana lavorativa di quindici ore possono tenere a bada il problema per un buon periodo di tempo. Tre ore di lavoro al giorno, infatti, sono più che sufficienti per soddisfare il vecchio Adamo che è in ciascuno di noi.
Parte prima: Giovani salmoni del trash. 3. I cinque pilastri del trash, p. 10
Andy Warhol era un coatto
Variante: Si potrà osservare che questa è una libertà condizionata, poiché, dicono, le masse sono controllate, il loro gusto è gestito dall'alto e i loro rappresentanti non posseggono alcuna facoltà di discernimento. Ma questo non è quasi mai vero. Anzi, è vero il contrario. Sono gli intellettuali a essere rigorosamente controllati e gestiti da se stessi e dall'immagine che si sono autocostruiti. Sono gli intellettuali, vero popolo bue, a non avere alcuna facoltà di discernimento, ad accettare tutto ciò che viene porto loro con lo sviante timbro di “evento culturale” e a rifiutare platealmente il resto. (Parte prima: Giovani salmoni del trash. 3. I cinque pilastri del trash, p. 10)
Origine: Tutto scorre, p. 59
Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Da un discorso per la presentazione dei colori della bandiera, 18 maggio 1959; citato in Discorsi di sua maestà imperiale Haile Selassie I tradotti in italiano.
Origine: Citato in Giovanni Cedrone, Il giornalismo secondo Gramsci: 1500 articoli "contro", rivendicati fino al tribunale fascista http://www.repubblica.it/cultura/2017/04/06/news/gramsci_giornalista_libro_gian_luca_corradi-162351188/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P27-S2.6-T1, Repubblica.it, 7 aprile 2017.