Frasi su mano
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“Chi c'è da ammirare oggi? Un qualche leader mondiale? E chi? In realtà potrei dire di ammirare parecchie persone. C'è un tizio che lavora in una stazione di servizio di Los Angeles – un vecchio; è quel tizio lo ammiro davvero. Cos'ha fatto? Una volta mi ha dato una mano a riparare il carburatore della mia auto…”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

1986
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: "Chi c'è da ammirare oggi? Un qualche leader mondiale? E chi? In realtà potrei dire di ammirare parecchie persone. C'è un tizio che lavora in una stazione di servizio di Los Angeles – un vecchio; è quel tizio lo ammiro davvero. Cos'ha fatto? Una volta mi ha dato una mano a riparare il carburatore della mia auto..."

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“Non capisco perché non sono mai diventato un espressionista astratto, perché con la mia mano tremolante mi sarebbe venuto spontaneo.”

Andy Warhol (1928–1987) pittore, scultore, regista, produttore cinematografico, direttore della fotografia, attore, sceneggiatore e…

La cosa più bella di Firenze è McDonald's

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“La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai militari.”

Georges Clemenceau (1841–1929) politico francese

La guerre! c'est une chose trop grave pour la confier à des militaires
Origine: Citato in G. Suarez, 60 années d'histoire française.
Origine: Frase attribuita già a Talleyrand, secondo A. Briand che la riferì a D. Lloyd George.

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“La civilizzazione e il profitto vanno mano nella mano.”

Calvin Coolidge (1872–1933) 30º presidente degli Stati Uniti d'America
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“Quanto ai fidanzati, lo sforzo comune nella purezza permette di crescere in quell'amore, fatto di rispetto reciproco e di capacità di attendere, che un giorno sarà il solo a poter garantire la riuscita del loro matrimonio. Permette di apprezzare gesti semplici come una stretta di mano, uno sguardo, un bacio, gesti che agli altri possono sembrare banali, ma che acquistano invece, in questo caso, un valore grandissimo.
Agli sposati la purezza, che si chiama ora fedeltà, permette di guardarsi negli occhi ogni sera, senza dover mentire, di guardare senza rimorsi i propri figli; permette di avere il cuore in famiglia e non altrove. Evita di finire in quella doppia vita di falsità a cui quasi sempre condannano l'adulterio e il tradimento.
Alle persone consacrate, sacerdoti e suore, la purezza permette di essere fratelli e sorelle di tutti senza voler possedere nessuno in esclusiva per noi stessi. Permette di essere messi a parte di ogni segreto e di accostarci a ogni miseria, senza rimanere personalmente invischiati; permette, come diceva il grande Lacordaire, di avere «un cuore di acciaio per la castità e un cuore di carne per la carità».
A tutti infine, giovani, sposati e consacrati, la purezza assicura la cosa più preziosa che c'è al mondo: la possibilità di accostarsi a Dio. «Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.»”

Raniero Cantalamessa (1934) presbitero, teologo e predicatore italiano

Non lo vedranno solo un giorno, dopo la morte, ma già ora. Lo vedranno nella bellezza del creato, di un volto, di un'opera d'arte; lo vedranno nel loro stesso cuore.
Gettate le reti

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“Il proverbio suggerisce di non mordere la mano che ti nutre. Ma forse dovresti farlo, se quella mano ti impedisce di nutrirti da solo.”

Thomas Szasz (1920–2012) psichiatra

Origine: Da Schizofrenia, traduzione di Orio Buonomini, Armando, 1984.

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“Il mio lavoro con pazienti affetti da malattie nervose in genere ebbe un esito ulteriore: il mutamento della tecnica catartica. Abbandonai l'ipnosi e cercai di sostituirla con un altro metodo nell'intento di andar oltre il trattamento riservato alle forme morbose di tipo isterico; tra l'altro, man mano che la mia esperienza si arricchiva ogni giorno di nuovi elementi, sorsero in me gravi dubbi relativi all'impiego dell'ipnosi nella stessa catarsi. Il primo riguardava il fatto che perfino i risultati più brillanti svanivano improvvisamente nel nulla allorché il rapporto personale del medico col malato veniva in qualche modo turbato […]. L'ipnosi, tuttavia, aveva reso al trattamento catartico servizi notevolissimi, ampliando il campo della coscienza dei pazienti e mettendo a loro disposizione conoscenze di cui nella vita vigile non disponevano. Sostituire l'ipnosi, sotto questo profilo, non era certo cosa facile. In questo frangente imbarazzante mi venne in aiuto un ricordo, il ricordo di un esperimento cui avevo assistito sovente durante il mio soggiorno presso Bernheim … Presi la risoluzione di fare altrettanto. Anche i miei pazienti non potevano non "sapere" tutte le cose che normalmente erano rese loro accessibili solo mediante l'ipnosi, e le mie assicurazioni e insistenze, con magari in più la pressione delle mani, dovevano pure avere il potere di spingere nella loro coscienza gli eventi e i nessi dimenticati … Abbandonai dunque l'ipnosi, di cui mantenni solo la posizione del paziente, posto a giacere supino su un divano, mentre io stavo seduto dietro di lui, in modo da vederlo senza esser visto. Le mie speranze si realizzarono, mi liberai dell'ipnosi; tuttavia tale mutamento tecnico implicò un mutamento del lavoro catartico nel suo insieme. L'ipnosi aveva nascosto un giuoco di forze che ora veniva messo allo scoperto, e la cui conoscenza dava alla nostra teoria un fondamento sicuro.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Autobiografia (1925), p. 94 e ss.

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“Il colpo contro la mano di Dio percuote ciò che essa tiene.”

Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

Il rosario

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“C'era come un odore di Tempo, Nell'aria della notte. Tomàs sorrise all'idea, continuando a rimuginarla. Era una strana idea. E che odore aveva il Tempo, poi? Odorava di polvere, di orologi e di gente. E che suono aveva il Tempo? Faceva un rumore di acque correnti nei recessi bui d'una grotta, di voci querule, di terra che risuonava con un tonfo cavo sui coperchi delle casse, e battere di pioggia. E, per arrivare alle estreme conseguenze: che aspetto aveva il Tempo? Era come neve che cade senza rumore in una camera buia, o come un film muto in un'antica sala cinematografica, cento miliardi di facce cadenti come palloncini di capodanno, giù, sempre più giù, nel nulla. Così il tempo odorava, questo era il rumore che faceva, era così che appariva. E quella notte – Tomàs immerse una mano nel vento fuori della vettura – quella notte tu quasi lo potevi toccare, il Tempo.”

The Martian Chronicles
Cronache Marziane
Variante: C'era come un odore di Tempo, Nell'aria della notte. Tomàs sorrise all'idea, continuando a rimuginarla. Era una strana idea. E che odore aveva il Tempo, poi? Odorava di polvere, di orologi e di gente. E che suono aveva il Tempo? Faceva un rumore di acque correnti nei recessi bui d'una grotta, di voci querule, di terra che risuonava con un tonfo cavo sui coperchi delle casse, e battere di pioggia. E, per arrivare alle estreme conseguenze: che aspetto aveva il Tempo? Era come neve che cade senza rumore in una camera buia, o come un film muto in un'antica sala cinematografica, cento miliardi di facce cadenti come palloncini di capodanno, giù, sempre più giù, nel nulla. Così il tempo odorava, questo era il rumore che faceva, era così che appariva. E quella notte – Tomàs immerse una mano nel vento fuori della vettura – quella notte tu quasi lo potevi toccare, il Tempo.
(Cronache Marziane, trad. Giorgio Monicelli)

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“Mi è impossibile cingere i fianchi di una ragazza con il mio braccio destro e serrare il suo sorriso nella mia mano sinistra, per poi tentare di studiare i due oggetti separatamente. Allo stesso modo, non ci è possibile separare la vita dalla materia vivente, ma tutto che possiamo studiare è la sola materia vivente e le sue reazioni. Inevitabilmente, studiando la materia vivente e le sue reazioni, studiamo la vita stessa.”

Albert Szent-Györgyi (1893–1986) scienziato

Variante: Mi è impossibile cingere i fianchi di una ragazza con il mio braccio destro e serrare il suo sorriso nella mia mano sinistra, per poi tentare di studiare i due oggetti separatamente. Allo stesso modo, non ci è possibile separare la vita dalla materia vivente, allo scopo di studiare la sola materia vivente e le sue reazioni. Inevitabilmente, studiando la materia vivente e le sue reazioni, studiamo la vita stessa.

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“Diamo volentieri una mano a chi sta in basso purché non salga troppo in alto.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Il grillo parlante

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“Solo da ciò che sembra perfettamente chiaro, da toccare con mano, può procedere l'alta virtù del mistero.”

Hugo Von Hofmannsthal (1874–1929) scrittore, drammaturgo e librettista austriaco

Il libro degli amici

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“La vecchia mano | ancora scrive versi | per l'oblio.”

Jorge Luis Borges (1899–1986) scrittore, saggista, poeta, filosofo e traduttore argentino

Haiku. 17, 1996
La cifra

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“Bisogna sempre giocare lealmente quando si hanno in mano carte vincenti.”

Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese

da Una donna senza importanza

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“Mira colui con quella spada in mano, | che vien dinanzi ai tre sì come sire: | quelli è Omero poeta sovrano.”

Dante Alighieri (1265–1321) poeta italiano autore della Divina Commedia

IV, 86–88

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“Una piccola quantità di denaro che cambia di mano rapidamente farà il lavoro di una grande quantità che si muove lentamente.”

Ezra Pound (1885–1972) poeta, saggista e traduttore statunitense

da Selected prose

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“Le difficoltà crescono man mano che ci si avvicina alla meta.”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…
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“Abitudine. Ogni abitudine rende la nostra mano più arguta e la nostra arguzia meno agile.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

247; 1993

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“Certuni si lascerebbero prima tagliare la mano che perdere un guanto.”

Niccolò Tommaseo (1802–1874) scrittore italiano

da Studii filosofici