Frasi su poco
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“Non è un segreto che in America il crimine organizzato incameri più di quaranta miliardi di dollari all'anno. Questa è una somma piuttosto redditizia, specie quando uno considera che la Mafia spende molto poco per la cancelleria.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

2004
Rivincite (Getting Even), Uno sguardo alla criminalità organizzata

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“Pertanto la nostra evoluzione naturale, con tutti i nostri impulsi e i nostri istinti più profondi, è avvenuta al fine di risolvere il problema economico. Ove questo fosse risolto, l'umanità rimarrebbe priva del suo scopo tradizionale. Sarà un bene? Se crediamo almeno un poco nei valori della vita, si apre per lo meno una possibilità che diventi un bene. Eppure io penso con terrore al ridimensionamento di abitudini e istinti dell'uomo comune, abitudini e istinti concresciuti in lui per innumerevoli generazioni e che gli sarà chiesto di scartare nel giro di pochi decenni.
Per adoperare il linguaggio moderno, non dobbiamo forse attenderci un "collasso nervoso" generale? […] Per chi suda il pane quotidiano il tempo libero è un piacere agognato: fino al momento in cui l'ottiene. Ricordiamo l'epitaffio che scrisse per la sua tomba quella vecchia donna di servizio: "Non portate il lutto, amici, non piangete per me che finalmente non farò niente, niente per l'eternità." Questo era il suo paradiso. Come altri che aspirano al tempo libero, la donna di servizio immaginava solo quanto sarebbe stato bello passare il tempo a fare da spettatore. C'erano, infatti, altri due versi nell'epitaffio: "Il paradiso risuonerà di salmi e di dolci musiche ma io non farò la fatica di cantare." Eppure la vita sarà tollerabile solo per quelli che partecipano al canto: e quanto pochi di noi sanno cantare!
Per la prima volta dalla sua creazione, l'uomo si troverà di fronte al suo vero, costante problema: come impiegare la sua libertà dalle cure economiche più pressanti, come impiegare il tempo libero che la scienza e l'interesse composto gli avranno guadagnato, per vivere bene, piacevolmente e con saggezza. […] Per ancora molte generazioni l'istinto del vecchio Adamo rimarrà così forte in noi che avremo bisogno di un qualche lavoro per essere soddisfatti. Faremo, per servire noi stessi, più cose di quante ne facciano di solito i ricchi d'oggi, e saremo fin troppo felici di avere limitati doveri, compiti, routines. Ma oltre a ciò dovremo adoperarci a far parti accurate di questo "pane" affinché il poco lavoro che ancora rimane sia distribuito tra quanta più gente possibile. Turni di tre ore e settimana lavorativa di quindici ore possono tenere a bada il problema per un buon periodo di tempo. Tre ore di lavoro al giorno, infatti, sono più che sufficienti per soddisfare il vecchio Adamo che è in ciascuno di noi.”

John Maynard Keynes (1883–1946) economista britannico

Prospettive economiche per i nostri nipoti
Variante: La nostra evoluzione naturale, con tutti i nostri impulsi e i nostri istinti più profondi, è avvenuta al fine di risolvere il problema economico. Ove questo fosse risolto, l’umanità rimarrebbe priva del suo scopo tradizionale. Sarà un bene? Se crediamo almeno un poco nei valori della vita, si apre per lo meno una possibilità che diventi un bene. Eppure io penso con terrore al ridimensionamento di abitudini e istinti dell’uomo comune, abitudini e istinti concresciuti in lui per innumerevoli generazioni e che gli sarà chiesto di scartare nel giro di pochi decenni.
Per adoperare il linguaggio moderno, non dobbiamo forse attenderci un ‘collasso nervoso’ generale’?... Per chi suda il pane quotidiano il tempo libero è un piacere agognato: fino al momento in cui l’ottiene. Ricordiamo l’epitaffio che scrisse per la sua tomba quella vecchia donna di servizio: "Non portate il lutto, amici, non piangete per me che finalmente non farò niente, niente per l’eternità." Questo era il suo paradiso. Come altri che aspirano al tempo libero, la donna di servizio immaginava solo quanto sarebbe stato bello passare il tempo a fare da spettatore. C’erano, infatti, altri due versi nell’epitaffio: "Il paradiso risuonerà di salmi e di dolci musiche ma io non farò la fatica di cantare." Eppure la vita sarà tollerabile solo per quelli che partecipano al canto: e quanto pochi di noi sanno cantare!
Per la prima volta dalla sua creazione, l’uomo si troverà di fronte al suo vero, costante problema: come impiegare la sua libertà dalle cure economiche più pressanti, come impiegare il tempo libero che la scienza e l’interesse composto gli avranno guadagnato, per vivere bene, piacevolmente e con saggezza.... Per ancora molte generazioni l’istinto del vecchio Adamo rimarrà così forte in noi che avremo bisogno di un qualche lavoro per essere soddisfatti. Faremo, per servire noi stessi, più cose di quante ne facciano di solito i ricchi d’oggi, e saremo fin troppo felici di avere limitati doveri, compiti, routines. Ma oltre a ciò dovremo adoperarci a far parti accurate di questo ‘pane’ affinché il poco lavoro che ancora rimane sia distribuito tra quanta più gente possibile. Turni di tre ore e settimana lavorativa di quindici ore possono tenere a bada il problema per un buon periodo di tempo. Tre ore di lavoro al giorno, infatti, sono più che sufficienti per soddisfare il vecchio Adamo che è in ciascuno di noi.

“La fusione dell'antisemitismo con l'antibolscevismo funse da fattore moltiplicatore di una avversione, che, con il tempo e il cumularsi di schemi razzistici e di schemi ideologici, consegnerà al fanatismo razzista dei regimi fascisti una miscela a dir poco esplosiva.”

Enzo Collotti (1929) storico italiano

I. L'antisemitismo tra le due guerre mondiali, p. 10
La soluzione finale
Variante: La fusione dell'antisemitismo con l'antibolscevismo funse da fattore moltiplicatore di una avversione, che, con il tempo e il cumularsi di schemi razzistici e di schemi ideologici, consegnerà al fanatismo razzista dei regimi fascisti una miscela a dir poco esplosiva. (L'antisemitismo tra le due guerre mondiali, p. 10)

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“Susie – ci vuole poco a dire quanto si è soli – chiunque può farlo, ma portare la solitudine accanto al cuore per settimane, quando dormi, e quando sei sveglia, con sempre qualcosa che ti manca, questo, non tutti riescono a dirlo, e mi sconcerta. Ne dipingerei un ritratto che indurrebbe alle lacrime, se avessi la tela per farlo, e la scena sarebbe la solitudine, e le figure – solitudine – e le luci e le ombre, ciascuna una solitudine. Potrei riempire una stanza con paesaggi così solitari, la gente si fermerebbe là a piangere; poi andrebbe di fretta a casa, per ritrovare una persona amata.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

a Susan Gilbert, novembre-dicembre 1854, 176
Lettere
Variante: Susie – ci vuole poco a dire quanto si è soli – chiunque può farlo, ma portare la solitudine accanto al cuore per settimane, quando dormi, e quando sei sveglia, con sempre qualcosa che ti manca, questo, non tutti riescono a dirlo, e mi sconcerta. Ne dipingerei un ritratto che indurrebbe alle lacrime, se avessi la tela per farlo, e la scena sarebbe la solitudine, e le figure – solitudine – e le luci e le ombre, ciascuna una solitudine. Potrei riempire una stanza con paesaggi così solitari, la gente si fermerebbe là a piangere; poi andrebbe di fretta a casa, per ritrovare una persona amata. (a Susan Gilbert, novembre-dicembre 1854, 176

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“Così tanti libri, così poco tempo.”

Frank Zappa (1940–1993) chitarrista, compositore e arrangiatore statunitense

Origine: citazione frank zappa

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“Conosco i miei colleghi senatori a vita, sono stata troppo poco in aula per farmi un giudizio degli altri, non sono una vecchia volpe. Quando sono stata nominata ho detto al presidente Mattarella che sono sempre una bambina: mi hanno chiuso la porta della scuola e ottant’anni dopo mi hanno aperto quella del Senato.”

Liliana Segre (1930) reduce dell'olocausto e senatrice a vita italiana

Origine: Citato in Marco Damilano Liliana Segre: «La democrazia finisce piano piano» http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/06/05/news/liliana-segre-la-democrazia-finisce-piano-piano-1.323372?ref=HEF_RULLO, L'Espresso, 5 giugno 2018.

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Lasciami in pace perché | Sono un ragazzo di strada | E tu ti prendi gioco di me | Io sono un poco di buono.”

Marracash (1979) rapper italiano

da Poco di buono - Il fegato, n. 5
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Origine: I versi sono stati ripresi dal singolo de I Corvi Un ragazzo di strada (1966).

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“Troppo per quel che faccio, troppo poco per quel che potrei fare.”

Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791) compositore, pianista, organista e violinista austriaco

Origine: In un biglietto inviato all'imperatore Giuseppe II.

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“Conoscono poco le donne gli uomini che ne han godute molte. Non sono i beoni i migliori giudici del vino.”

Ugo Bernasconi (1874–1960) pittore, scrittore e aforista italiano

Parole alla buona gente

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“Non puoi giudicare nessuno al di là di quanto conosci di lui; ed è ben poco quel che tu ne conosci.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Sabbia e spuma

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“Faccio pugilato, ma poco, perché sembra piuttosto assurdo per un presidente apparire con un occhio nero e con il naso schiacciato o con le labbra tagliate.”

Theodore Roosevelt (1858–1919) 26º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 83. ISBN 88-8598-826-2

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“Sebbene vivessimo in grandi ristrettezze, mio padre desiderava che nella scelta della professione seguissi unicamente la mia vocazione. In quegli anni giovanili non sentivo alcuna predilezione speciale per la professione medica, né ebbi del resto a sentirla in seguito. Mi dominava piuttosto una specie di brama di sapere che, però, si riferiva più ai fenomeni umani che agli oggetti naturali … Lo studio precoce e approfondito della storia biblica, iniziato appena ebbi imparato a leggere, ha avuto, come potei riconoscere assai più tardi, un notevole peso nel determinare l'indirizzo dei miei interessi. Sotto l'influsso potente di una amicizia con un compagno di ginnasio un po' più vecchio di me (che in seguito è diventato famoso come uomo politico) mi ero messo in mente di intraprendere anch'io gli studi giuridici e di occuparmi di problemi sociali. Contemporaneamente, però, mi attraeva enormemente la teoria di Darwin, allora molto in voga, perché sembrava promettere uno straordinario progresso nella comprensione del mondo. L'illustrazione del bel saggio goethiano La natura, che udii poco prima dell'esame di maturità in una conferenza di volgarizzazione scientifica tenuta da Carl Brühl, mi fece decidere, infine, a iscrivermi alla facoltà di medicina.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Autobiografia (1925), p. 76 e s.

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“Per completare la mia esposizione precedente devo aggiunger che fin dall'inizio ho esercitato l'ipnosi per uno scopo che nulla aveva a che fare con la suggestione ipnotica. Mi sono avvalso dell'ipnosi per interrogare il malato sulla genesi dei suoi sintomi, genesi sulla quale nello stato di veglia egli non era spesso in grado di dire alcunché, o comunque troppo poco. Questo procedimento non solo si rivelò più efficace del mero comando o divieto, ma aveva inoltre il vantaggio di offrire soddisfazione alla brama di sapere del medico, che dopo tutto aveva il diritto di apprendere qualcosa circa l'origine di quel fenomeno che cercava di eliminare mediante il monotono procedimento della suggestione. A quest'altro modo di usare l'ipnosi ero giunto per la via seguente. Quando ancora lavoravo nel laboratorio di Brücke avevo conosciuto il dottor Josef Breuer, uno dei medici di famiglia più stimati di Vienna … Già prima del mio viaggio a Parigi, Breuer mi aveva parlato di un caso d'isteria da lui sottoposto, dal 1880 al 1882, a un trattamento particolare, per mezzo del quale era riuscito a penetrare profondamente nella motivazione e nel significato dei sintomi isterici … Quando era ricorsa alle cure di Breuer la paziente offriva un quadro sintomatico complesso e variopinto: paralisi con contratture, inibizioni e stati di confusione psichica. Un'osservazione casuale permise al medico di scoprire che la malata poteva essere liberata da tali turbamenti della sua coscienza se e quando veniva indotta a dare espressione verbale alle fantasie affettive che in quel momento la dominavano. Breuer trasse da questa scoperta un metodo terapeutico. Ripetutamente, dopo aver sottoposto la paziente a ipnosi profonda, la invitò a raccontare ciò da cui l'animo suo si sentiva oppresso. Dominati in tal modo gli accessi di ottenebramento depressivo, fece uso di questo stesso procedimento per eliminare le inibizioni e i disturbi somatici. Durante lo stato di veglia la giovinetta, al pari di qualsiasi altro malato, non sapeva dir nulla sull'origine dei suoi sintomi né ravvisava alcun legame fra questi ultimi e le impressioni della sua vita … Quando dunque la malata rammentava allucinatoriamente in ipnosi una di queste situazioni e portava finalmente a compimento l'atto psichico a suo tempo represso, dando libero sfogo ai propri affetti, ecco che il sintomo scompariva per sempre.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Autobiografia (1925), p. 87 e s.

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“Il poco che so lo devo alla mia ignoranza.”

Sacha Guitry (1885–1957) attore, regista e sceneggiatore francese

da Toutes réflexions faites

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“Il leone e il vitello giaceranno insieme ma il vitello non dormirà molto.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

2004
Senza piume (Without Feathers), I papiri

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“Non solo quando è troppo poco ma anche quando è troppo il piacere si converte in dolore.”

Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

Nuovi punti fermi

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“Perché non colui che ha poco, ma quello che molto desidera è veramente povero.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

Sofia: II dialogo

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“Questo animale che chiamiamo Amore, per il più suole assalire colui ch'ha poco da pensare e manco da fare.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

Bartolomeo: atto I

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“Molti per vivere si divorano in una sola volta interessi e capitali, e falliscono, campando poco e male.”

Paolo Mantegazza (1831–1910) fisiologo, antropologo e patriota italiano

Elementi d'igiene

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“Il vecchio deve lavorare sempre un poco; non far mai un solo sforzo.”

Paolo Mantegazza (1831–1910) fisiologo, antropologo e patriota italiano

Elogio della vecchiaia

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“Nel tempio della scienza ci sono molte dimore… e diversi davvero sono coloro che le abitano e i motivi che ve li hanno condotti. Molti cercano nella scienza l'esaltante sensazione di superiore capacità intellettuale; la scienza è lo sport da cui trarre un'esperienza vivida e il soddisfacimento delle ambizioni; nel tempio ci saranno anche i molti che hanno immolato i prodotti del loro cervello a fini puramente utilitaristici. Se venisse un angelo del Signore a cacciare tutta la gente che appartiene a queste due categorie, il tempio si svuoterebbe di molti fedeli, ma qualcuno rimarrebbe: uomini sia dell'epoca presente sia di quella passata… Se le categorie che abbiamo appena espulso fossero le sole a popolare quel luogo, il tempio non sarebbe mai esistito, così come non può esistere un bosco fatto di soli rampicanti. Coloro che troveranno favore presso l'angelo […] sono tipi isolati, poco comunicativi, solitari, in realtà molto meno simili tra loro degli appartenenti alla schiera dei cacciati. Quel che li ha portati al tempio […] non c'è un'unica risposta per spiegarlo, […] l'evasione dalla vita quotidiana, dalla sua penosa crudezza, da una disperata monotonia, la fuga dalla schiavitù dei propri desideri. Una natura nobile desidera con tutte le sue forze di sfuggire al suo ambiente affollato e rumoroso per rifugiarsi nel silenzio delle vette più alte, dove l'occhio spazia liberamente nell'aria ancura pura e segue con sguardo amorevole i placidi contorni che paiono costruiti per l'eternità.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco
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“Dire una cosa è troppo poco, le cose bisogna viverle.”

Franz Kafka (1883–1924) scrittore e aforista boemo di lingua tedesca

1972
Colloqui con Kafka

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“Si parla poco quando la vanità non fa parlare.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

137
Massime, Riflessioni morali

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“Ci sono persone che assomigliano ai motivetti in voga, che si cantano solo per poco tempo.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

211
Massime, Riflessioni morali

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“L'estremo piacere che proviamo nel parlare di noi stessi ci deve far temere di procurarne assai poco a chi ci ascolta.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

314
Massime, Riflessioni morali

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“Come sono inutili anche i migliori consigli, quando le nostre stesse esperienze ci insegnano così poco!”

Luc de Clapiers de Vauvenargues (1715–1747) scrittore e saggista francese

Riflessioni e massime

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“È un bluff? Non è un bluff? Fra poco muoio e lo vedo.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Febbraio, p. 22

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“Chi molto dice – pensa poco.”

Carlo Dossi (1849–1910) scrittore, politico e diplomatico italiano

n. 1587

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“Molti hanno il talento di farsi odiare per poco.”

Carlo Dossi (1849–1910) scrittore, politico e diplomatico italiano

n. 3796

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“La concisione è l'arte di dire molto con poco; la prolissità, di dire niente con troppo.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Il grillo parlante

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“Per amarsi a lungo bisogna conoscersi poco.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Il grillo parlante

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“Bastare a se stessi è facile. Purché ci si accontenti di poco.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

La volpe e l'uva

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“I bambini sono divertenti proprio perché si possono divertire con poco.”

Hugo Von Hofmannsthal (1874–1929) scrittore, drammaturgo e librettista austriaco

Il libro degli amici

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“Sono stati i Fenici a inventare il denaro. Ma perché così poco?”

Johann Nepomuk Nestroy (1801–1862) attore teatrale austriaco

Origine: Citato in Pietro Di Lorenzo, L'odore dei soldi. Piccola filosofia del denaro da Platone a Wall Street, Castelvecchi, 2008, p. 36

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“C'è poco da scegliere frammezzo alle mele marce.”

Hortensio: atto I, scena I, 1963
La bisbetica domata

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“Dopo tutto, una gioventù bisogna averla: poco importa l'età in cui si decide di essere giovani.”

Henri Duvernois (1875–1937) scrittore, drammaturgo e sceneggiatore francese

Citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand

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“Non comincia Fortuna mai per poco, | quando un mortal si piglia a scherno e a gioco”

canto VIII, ottava L, versi 7-8
Orlando furioso

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“Agli dei non piace la gente che lavora poco. Chi non è costantemente occupato rischia di mettersi a pensare.”

Terry Pratchett (1948–2015) scrittore e glottoteta britannico

Serie del Mondo Disco, 14. Tartarughe Divine (1992)