Frasi su scoperta
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“Accanto a questi uomini di passione stavano i sognatori. L'utopia fioriva in tutte le sue forme, da quella bellicosa che giustificava il patibolo, a quella innocente che sosteneva l'abolizione della pena di morte. Spettri per i troni, angeli per il popolo. In faccia a uomini di lotta, spiriti che maturano sogni. Gli uni pensano alla guerra, gli altri invocano la pace; un cervello, Carnot, crea quattro armate; un altro, Jean Derby, medita una federazione democratica universale. […] altri si occupavano di questioni di minor conto e di maggior praticità. Gyuton-Morveau studiava misure per migliorare l'attrezzatura negli ospedali, Maire l'abolizione delle servitù reali, Jean-Bon-Saint-André la soppressione delle pene restrittive per debiti e la detenzione costrittiva. […] L'arte contava fanatici e anche monomaniaci; il 21 gennaio, mentre la testa di un re cadeva sulla piazza della Rivoluzione, Bézard correva ad ammirare una testa dipinta da Rubens, quadro scoperto in un solaio di rue Saint-Lazare. Artisti, orafi, profeti, colossi come Danton e fanciulli come Cloots, gladiatori e filosofi, tutti aspiravano a una sola conquista, quella del progresso. Nulla li intiepidiva. La vera grandezza della Convenzione fu di ricreare il reale nell'impossibile. Agli estremi, Robespierre, fanatico del Diritto e Condorcet, fanatico del dovere.”

Victor Hugo (1802–1885) scrittore francese

Ninety-Three

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“(…) Ma perché non siete mai a scuola? vi vedo ogni giorno, in giro, sempre vagabonda…"
"Oh, non soffrono troppo della mia mancanza, credetemi" rispose lei. "Sono un temperamento asociale, dicono. Non mi mescolo con gli altri. Ed è strano, perché io sono piena di senso sociale, invece. Tutto dipende da che cosa si intenda per senso sociale, non vi sembra? Per me significa parlare con voi di cose come queste. (…) O anche parlare di quanto è strano questo mondo. Stare con la gente è una cosa bellissima. Ma non mi sembra sociale riunire un mucchio di gente, per poi non lasciarla parlare, non sembra anche a voi? Un'ora di lezione davanti alla TV, un'ora di pallacanestro, o di baseball o di footing, un'altra ora di storia riassunta o di riproduzione di quadri celebri e poi ancora sport, ma, capite, nopn si fanno domande, o almeno quasi nessuno le fa; loro hanno già le risposte pronte, su misura, e ve le sparano contro in rapida successione, bang, bang, bang, e intanto noi stiamo seduti là per più di quattr'ore di lezioni con proiezioni. Tutto ciò per me non è sociale. E' tutt'acqua rovesciata a torrenti, risciacquatura è, mentre loro ci dicono che è vino quando non lo è. Ci riducono in condizioni così pietose, quando viene la sera, che non possiamo fare altro che andarcene a letto o rifugiarci in qualche Parco Divertimenti a canzonare o provocare la gente, a spaccare vetri nel Padiglione degli spaccavetri o a scassare automobili, nel Recinto degli scassamacchine, con la grossa sfera d'acciaio. O non ci resta che salire in macchina e correre pazzamente per le strade, cercando di vedere quanto da vicino si possano sfiorare i lampioni e quanto strette si possano fare le curve, magari sulle due ruote laterali. Può darsi benissimo che io sia proprio quello che dicono, d'accordo. Non ho amici, io. E questo dovrebbe provare che sono anormale. Ma tutte le persone che conosco urlano e ballano intorno come impazzite o addirittura si battono a vicenda, selvaggiamente. Avete notato come la gente si faccia male, di questi tempi? (…) Ho paura dei ragazzi della mia età. Si uccidono a vicenda. (…) Sei amici miei sono morti d'arma da fuoco da un solo anno a questa parte. Dieci ne sono morti in incidenti automobilistici. Mi fanno paura e loro non mi hanno in simpatia perché ho paura
(…)
Soprattutto mi piace studiare la gente. A volte passo l'itera giornata nella Ferrovia Sotterranea, a sentir le persone parlare, a guardarle. Mi piace indovinare chi sia quel tale, che cosa voglia quell'altro, dove vadano. Spesso scivolo come un serpente su una vettura della Sotterranea a sentire cosa dicono le persone. O nelle mescite di bibite e dolci, e sapete cosa ho scoperto? (…) Che la gente non dice nulla. (…) Parla di una gran quantità di automobili, parla di vestiti e di piscine e dice che sono una meraviglia! Ma non fanno tutti che dire le stesse cose e nessuno dice mai qualcosa di diverso dagli altri. E quasi sempre nei caffè hanno le macchinette d'azzardo in funzione, si raccontano le stesse barzellette, oppure c'è la parete musicale accesa con i disegni a colori che vanno e vengono.”

Ray Bradbury (1920–2012) scrittore statunitense
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“Decisi che avrei scoperto chi aveva ucciso Wellington, anche se mio padre mi aveva ordinato di non ficcare il naso negli affari degli altri.
Perché non faccio sempre quello che mi dicono di fare.

Perché quando qualcuno mi dà degli ordini, di solito sono cose che mi confondono e che non hanno nessun senso.

Per esempio quando dicono “Sta’ zitto”, ma non specificano per quanto tempo devi stare zitto. Oppure se su un cartello vedi NON CALPESTARE IL PRATO, in realtà dovrebbe esserci scritto NON CALPESTARE IL PRATO INTORNO A QUESTO CARTELLO oppure NON CALPESTARE IL PRATO DI QUESTO PARCO, perché invece ci sono molti prati su cui si può camminare.

La gente non rispetta mai le regole. Mio padre per esempio va a più di 90 chilometri all’ora nelle strade dove non si devono superare i 90 chilometri all’ora, e qualche volta guida dopo aver bevuto e spesso non si mette la cintura di sicurezza quando prende il furgone. E nella Bibbia si legge Non uccidere, ma ci sono state le Crociate e due Guerre Mondiali e la Guerra del Golfo e in ognuna di queste guerre dei Cristiani hanno ucciso dei loro simili.

E poi non lo capisco, quando dice “Non ficcare il naso negli affari degli altri”, perché non so cosa sono gli “affari degli altri”; io faccio un mucchio di cose con “gli altri”, a scuola, nel negozio e sul pulmino, e il suo lavoro consiste nell’andare a casa di altre persone e riparare i loro scaldabagni e l’impianto di riscaldamento. Anche questo vuol dire farsi gli affari degli altri.

Siobhan mi capisce. Quando mi ordina di non fare una cosa mi dice esattamente cos’è che non devo fare. Così mi piace.

Per esempio una volta mi ha detto: - Non devi mai prendere a pugni Sarah o picchiarla in nessun modo, Christopher. Anche se è lei a colpirti per prima. Se succede di nuovo, allontanati, rimani immobile e conta da 1 a 50, poi vieni da me a raccontarmi cosa ha fatto o parlane con qualche altro insegnante.

Un’altra volta mi ha detto: - Se vuoi andare sull’altalena e c’è sempre qualcuno sopra, non spingerlo via. Chiedi se puoi fare un giro anche tu. E poi aspetta fino a quando non ha finito.

Gli altri però quando ti danno un ordine non si comportano in questo modo. E allora sono io a decidere cosa fare e cosa non fare.”

The Curious Incident of the Dog in the Night-Time

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“Non credo che la pratica della scienza possa andar disgiunta dal coraggio. Essa tratta il sapere, che è un pro¬dotto del dubbio; e col procacciare sapere a tutti su ogni cosa, tende a destare il dubbio in tutti. […] I moti dei corpi celesti ci sono divenuti più chiari; ma i moti dei potenti restano pur sempre imperscruta-¬bili ai popoli. […] Finché l'umanità continuerà a brancolare nella sua nebbia millenaria di superstizioni e di venerande sentenze, finché sarà troppo ignorante per sviluppare le sue proprie energie, non sarà nemmeno capace di svilup¬pare le energie della natura che le vengono svelate. […] Se gli uomini di scienza non reagiscono all'intimidazione dei potenti egoisti e si li¬mitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l'uomo. E quan¬do, coll'andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall'umanità. Tra voi e l'umanità può scavarsi un abisso così grande, che ad ogni vostro eureka rischierebbe di rispondere un grido di dolore universa¬le… […] Se io avessi resistito, i naturalisti avrebbero po¬tuto sviluppare qualcosa di simile a ciò che per i medici è il giuramento d'Ippocrate: il voto solenne di far uso della scienza ad esclusivo vantaggio dell'umanità. Così stando le cose, il massimo in cui si può sperare è una progenie di gnomi inventivi, pronti a farsi assoldare per qualsiasi scopo. […] Per alcuni anni ebbi la forza di una pubblica autorità; e misi la mia sapienza a disposizione dei potenti perché la usassero, o non la usassero, o ne abusassero, a seconda dei loro fini.. Ho tradito la mia professione; e quando un uomo ha fatto ciò che ho fatto io, la sua presenza non può es-sere tollerata nei ranghi della scienza”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

Galileo

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“Sto leggendo Diderot anche riguardo agli attori e alla recitazione. Lui sapeva quanta vita passiamo a recitare una parte. Concepiva la vita come una forma di ipocrisia necessaria, in cui ciascuno recita la sua parte, fingendo di essere se stesso. È vero. Che altro sono mai stato se non un attore, seppur un cattivo attore, troppo coinvolto nel mio ruolo, non sufficientemente distaccato, non abbastanza freddo. Sì, sì, è così. Mi reputate freddo? Non lo sono. Crudo, forse, incurante della proprietà, troppo propenso agli scherzi di bassa lega, ma freddo no davvero, no. Proprio il contrario, anzi, caldo e sudato, in farsetto e calzabraca, cerco di non guardare le facce all'insù oltre le luci di scena, gli occhi avidi di disastro fissi su di me che incespico tra i miei compagni attori, balbettando le mie improbabili battute e saltandole del tutto nei momenti clou. Per questo non ho mai imparato a vivere come si deve in mezzo agli altri. La gente mi trova strano. Be’, io stesso mi trovo strano. Nono sono convincente, in qualche modo, neppure per me stesso. “L'uomo che ambisce a commuovere la folla dev'essere un attore che impersona se stesso”. È così, è davvero così? Ho trovato il bandolo? E sì che per tutto il tempo avevo creduto fossero gli altri che dovevo immaginarmi di far vivere. Bene bene. Questa ha l'aria di una grande scoperta. Dev'essere di certo un'illusione.”

Ghosts

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“Io sono arrivato alla convinzione che di utile, di cose che valgano ne esistono poche. Se rifletto, non mi rendo nemmeno conto perché ho scritto i miei libri. Perché? Forse per comunicare, per l'appunto, il mio sentimento dell'inutilità: che è l'unica cosa vera che sono riuscito a scoprire. E non è cosa da poco, intendiamoci: poiché sull'inutilità, camuffata o dissimulata da utilità, gira il mondo e gira la vita. Del resto, guai se non fosse così. Non si farebbe più nulla. Eppure bisogna fare qualche cosa, dal momento che si è in questo mondo, per vivere. E questo qualche cosa consiste, per somma stranezza, nella scoperta della reale sostanza della vita, di quel che effettivamente è e perché serve. No, non sono un ateo, non vorrei che lei se ne andasse con questa opinione. Dio! Penso che Dio sia immensamente grande e noi immensamente picccoli; così piccoli che non riusciamo ad intuire nulla, o quasi nulla, di questa grandezza; nulla dei fini per i quali siamo nati. E, nella nostra miseria che è poi ignoranza, ci dibattiamo, ci affanniamo, ci straziamo, ci disperiamo per arrivare a collocarci in un sistema del quale tutto ci sfugge. Ci mettiamo allora a indagare, a escogitare, a inventare. Sì, invenzioni dovute alla nostra incapacità di comprendere i veri fini della creazione. Sicché, quel che noi crediamo di avere scoperto e per cui crediamo di agire, è nulla nulla nulla rispetto alla realtà vera che c'è stata data. E gli anni trascorrono nella illusione.”

Henry De Montherlant (1895–1972) scrittore e drammaturgo francese

Origine: Dall'intervista di Luigi Maria Personè, Il Bacione di Montherlant, La Gazzetta del Mezzogiorno, 7 ottobre 1972, p. 3.

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“Noi [paesi all'avanguardia], invece, siamo colpiti da una nuova malattia di cui alcuni lettori possono non conoscere ancora il nome, ma di cui sentiranno molto parlare nei prossimi anni: vale a dire la disoccupazione tecnologica. Il che significa che la disoccupazione dovuta alla scoperta di strumenti economizzatori di manodopera procede con ritmo più rapido di quello con cui riusciamo a trovare nuovi impieghi per la stessa manodopera.
Ma questa è solo una fase di squilibrio transitoria. Visto in prospettiva, infatti, ciò significa che l'umanità sta procedendo alla soluzione del suo problema economico. Mi sentirei di affermare che di qui a cent'anni il livello di vita dei paesi in progresso sarà da quattro a otto volte superiore a quello odierno. Né vi sarebbe nulla di sorprendente alla luce delle nostre conoscenze attuali. Non sarebbe fuori luogo prendere in considerazione la possibilità di progressi anche superiori.”

John Maynard Keynes (1883–1946) economista britannico

Prospettive economiche per i nostri nipoti
Variante: Siamo colpiti da una nuova malattia di cui alcuni lettori possono non conoscere ancora il nome, ma di cui sentiranno molto parlare nei prossimi anni: vale a dire la disoccupazione tecnologica. Il che significa che la disoccupazione dovuta alla scoperta di strumenti economizzatori di manodopera procede con ritmo più rapido di quello con cui riusciamo a trovare nuovi impieghi per la stessa manodopera.
Ma questa è solo una fase di squilibrio transitoria. Visto in prospettiva, infatti, ciò significa che l’umanità sta procedendo alla soluzione del suo problema economico. Mi sentirei di affermare che di qui a cent’anni il livello di vita dei paesi in progresso sarà da quattro a otto volte superiore a quello odierno. Né vi sarebbe nulla di sorprendente alla luce delle nostre conoscenze attuali. Non sarebbe fuori luogo prendere in considerazione la possibilità di progressi anche superiori.

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“Ma il mondo dorme nell'ignoranza e nell'errore, signore, e noi dobbiamo essere galli esultanti, e allodole canterine, e sole nascente per svegliarlo; oppure sradicare la società alla radice, e piantarla da un'altra parte. Costruiremo Ricoveri, e straordinarie Prigioni, e patiboli – spegneremo il sole, e la luna, e stimoleremo scoperte. Alpha bacerà Omega – noi saliremo fino al picco della gloria.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

a George H. Gould?, febbraio 1850, 34
Lettere
Variante: Ma il mondo dorme nell'ignoranza e nell'errore, signore, e noi dobbiamo essere galli esultanti, e allodole canterine, e sole nascente per svegliarlo; oppure sradicare la società alla radice, e piantarla da un'altra parte. Costruiremo Ricoveri, e straordinarie Prigioni, e patiboli – spegneremo il sole, e la luna, e stimoleremo scoperte. Alpha bacerà Omega – noi saliremo fino al picco della gloria. (a George H. Gould?, febbraio 1850, 34

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“Che Salvini avesse deciso di soffiare sul fuoco delle paure della gente sull'ondata migratoria lo sappiamo da anni. Ora abbiamo scoperto che lo fanno anche Di Maio e i Cinquestelle.”

Andrea Orlando (1969) politico italiano

Origine: Dall'intervista di Tommaso Labate, «Non pensavo che Angelino s'iscrivesse al partito populista», Corriere della Sera, 30 aprile 2017, p. 7.

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“Ho inviato un messaggio di congratulazioni al 'Caro leader' Kim Jong-un per l'ottima prestazione del calciatore Kwang-Song Han, da me scoperto, che ieri nella prima giornata del campionato di serie B, ha trascinato con una tripletta il Perugia nella goleada contro l'Entella.”

Antonio Razzi (1948) politico italiano

Origine: Citato in Razzi: 'Han? Ho inviato congratulazioni a Kim Jong-un' http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2017/08/27/razzi-han-ho-scritto-al-caro-leader_f538c2a1-0516-4d95-b20d-be2abdb3856c.html, 27 agosto 2017.

“Spears sogghignò accarezzando l’uovo, come fosse la testa di un cane fedele. Le regine aliene erano in grado di riprodursi mediante una sorta di partenogenesi modifi-cata, mentre i fuchi erano prevalentemente neutri. Esistevano tuttavia alcuni maschi sessuati che, stando a quanto avevano scoperto i tecnici di laboratorio, erano in grado di accoppiarsi. Quando i maschi sessualmente attivi raggiungevano un numero critico, cominciavano a battersi a morte tra di loro finché non ne rimaneva uno solo, l’unico che aveva il diritto di accoppiarsi con una regina. Il cerimoniale che accompagnava i preliminari dell’accoppiamento era particolarmente aggressivo e solo se il maschio sopravviveva a quella lotta, ben più violenta degli scontri avuti con gli altri suoi simili, la regina accettava di sottomettersi a lui.
Ma il trionfo del maschio era di breve durata. Pochi secondi dopo la conclusione di quel dispotico atto sessuale, la regina uccideva il malcapitato amante. A tale proposito, gli scienziati blateravano di diversità genetica, ma la cosa era irrilevante. Di fatto, se non c’erano maschi a disposizione, la regina era in grado di fare tutto da sé. E, nel caso in cui mancasse anche la regina, uno dei fuchi subiva quella che gli esperti definivano una tempesta ormonale al termine della quale il maschio stesso si trasformava in regina.
Il generale scosse la testa senza smettere di sorridere. Quei bastardi erano maledettamente efficienti. Proprio quello che serviva a un comandante sul campo. In pochi mesi sarebbe stato possibile allevare e addestrare nuove schiere di soldati e anche se uno solo sopravviveva alla lotta, si poteva ricominciare tutto daccapo, all’infinito.”

Steve Perry (1947) scrittore statunitense

Origine: Aliens. Incubo, p. 75

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“Qui in Africa, disponiamo di tutto il necessario per diventare un continente potente, moderno e industrializzato. Gli investigatori dell'Onu hanno recentemente dimostrato che l'Africa, lungi dal disporre di risorse inadeguate, è probabilmente meglio equipaggiata per l'industrializzazione di quasi qualsiasi altra regione del mondo. Le riserve potenziali di minerale ferroso, per esempio, potrebbero durare per circa duemila anni. I depositi di carbone sono stimati a quattromilacinquecento milioni di tonnellate. Si pensa che le riserve petrolifere del Sahara siano pari a quelle della penisola araba. Il gas naturale è abbondante nelle profondità del Sahara. Da quanto risulta la Rhodesia del Nord possiede giacimenti di vanadio secondi per grandezza nel mondo. L'energia idroelettrica potenziale è quasi illimitata. In Ghana disponiamo di riserve di bauxite calcolate a circa duecento milioni di tonnellate. Ho accennato solo a una manciata delle nostre risorse naturali; molti altri dati, ugualmente impressionanti, potrebbero essere forniti. Quando il rilevamento geologico dell'intero continente sarà completato, verranno senza dubbio scoperte nuove immense ricchezze. Il vero motivo della lentezza dello sviluppo industriale in Africa sta nella politica del periodo coloniale. Praticamente tutte le nostre risorse naturali, per tacere del commercio, la navigazione, la finanza, l'edilizia e così via, caddero e rimangono tuttora nelle mani di stranieri intenti ad arricchire gli investitori stranieri, e a frenare l'iniziativa economica locale.”

Kwame Nkrumah (1909–1972) rivoluzionario e politico ghanese

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“Ho scoperto la pericolosità di una mafia ecclesiastica non meno potente, insidiosa e nefasta della mafia che il sistema giudiziario in Italia è impegnato a contrastare.”

Francesco Miccichè (vescovo) (1943) vescovo cattolico italiano

Citazioni di Francesco Miccichè
Origine: Citato in "Attico pagato coi soldi per i bimbi malati". Nuove accuse al vescovo degli scandali http://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/10/19/news/_attico_pagato_coi_soldi_per_i_bimbi_malati_nuove_accuse_al_vescovo_degli_scandali-178687619/, Repubblica.it, 19 ottobre 2017.

“Ci fu un tempo, non tanto lontano, in Occidente, in cui il carattere laico e moderno del presidente iracheno era apprezzato, se non proprio esaltato. Il confronto con Khomeini concedeva un notevole vantaggio a Saddam Hussein. Di fronte alla rivoluzione islamica di Teheran, esportatrice di un oscurantismo inquietante, la classica dittatura di Bagdad, senza propositi missionari, sembrava un argine non solo accettabile ma provvidenziale. È capitato a molti di noi di scrivere o di pensare qualcosa del genere durante la guerra Iran-Iraq. L'Iraq non era proprio una diga democratica, questo no, questo nessuno ha osato dirlo: ma un utile sbarramento laico e moderno, ossia efficiente, sì: un argine, appunto, in grado di contenere un fanatismo come quello iraniano ansioso di ricondurre le società musulmane ai secoli più bui della loro storia, e di aggredire attraverso il terrorismo gli infedeli dell'Occidente europeo e americano. Al contrario degli ayatollah iraniani, i dirigenti del partito Baas iracheno non erano considerati una minaccia alla stabilità del Golfo, vale a dire del mercato del petrolio. Khomeini costruiva moschee, Saddam Hussein scuole e ospedali e caserme. Egli dedicava, è vero, una particolare attenzione a quest'ultime ed anche alle prigioni, come del resto faceva Khomeini, ma, al contrario di Khomeini, era al tempo stesso favorevole all'emancipazione delle donne, alle quali a Bagdad non veniva imposto il ciador. Quando negli acquitrini della Mesopotamia meridionale, dove si incontrano il Tigri e l'Eufrate, furono scoperti nel 1984 migliaia di giovani iraniani uccisi dai gas iracheni, la nostra morale non fu affatto scossa. L'utilità di Saddam Hussein, in quanto diga del fondamentalismo musulmano, placava le nostre coscienze. Soltanto quattro anni dopo, quando i gas furono usati per mattare la città curda di Halabja, ci furono alcune reazioni.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: Ci fu un tempo, non tanto lontano, in Occidente, in cui il carattere laico e moderno del presidente iracheno era apprezzato, se non proprio esaltato. Il confronto con Khomeini concedeva un notevole vantaggio a Saddam Hussein. Di fronte alla rivoluzione islamica di Teheran, esportatrice di un oscurantismo inquietante, la classica dittatura di Bagdad, senza propositi missionari, sembrava un argine non solo accettabile ma provvidenziale. E' capitato a molti di noi di scrivere o di pensare qualcosa del genere durante la guerra Iran-Iraq. L'Iraq non era proprio una diga democratica, questo no, questo nessuno ha osato dirlo: ma un utile sbarramento laico e moderno, ossia efficiente, sì: un argine, appunto, in grado di contenere un fanatismo come quello iraniano ansioso di ricondurre le società musulmane ai secoli più bui della loro storia, e di aggredire attraverso il terrorismo gli infedeli dell' Occidente europeo e americano. Al contrario degli ayatollah iraniani, i dirigenti del partito Baas iracheno non erano considerati una minaccia alla stabilità del Golfo, vale a dire del mercato del petrolio. Khomeini costruiva moschee, Saddam Hussein scuole e ospedali e caserme. Egli dedicava, è vero, una particolare attenzione a quest' ultime ed anche alle prigioni, come del resto faceva Khomeini, ma, al contrario di Khomeini, era al tempo stesso favorevole all'emancipazione delle donne, alle quali a Bagdad non veniva imposto il ciador. Quando negli acquitrini della Mesopotamia meridionale, dove si incontrano il Tigri e l'Eufrate, furono scoperti nel 1984 migliaia di giovani iraniani uccisi dai gas iracheni, la nostra morale non fu affatto scossa. L' utilità di Saddam Hussein, in quanto diga del fondamentalismo musulmano, placava le nostre coscienze. Soltanto quattro anni dopo, quando i gas furono usati per mattare la città curda di Halabja, ci furono alcune reazioni.

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“Ricordo il mio ultimo turno da pubblico ministero a Napoli. Sono andato a fare un sopralluogo a Scampia per un omicidio e un ufficiale dei carabinieri mi ha raccontato le gesta delle vittima, che aveva militato in diversi clan e commesso reati gravi. Poi quando sono arrivato sul posto, ho scoperto che si trattava di un ragazzo di soli 19 anni.”

Raffaele Cantone (1963) magistrato italiano

Origine: Da intervista di Gianluca Di Feo, Cantone e la paranza dei bambini: “Mai più altri Sibillo” https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/05/11/news/cantone_napoli_paranza_bambini_camorra-196135951/, Rep.repubblica.it, 11 maggio 2018.

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“Fra tutte le scoperte e le opinioni, forse nessuno influenzò lo spirito umano più della dottrina di Copernico.”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…

Varie
Origine: Citato in AA.VV., Il libro dell'astronomia, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2017, p. 34. ISBN 9788858018347

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“Abbiamo scoperto il segreto della vita.”

Francis Crick (1916–2004) scienziato britannico

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della scienza, traduzione di Martina Dominici e Olga Amagliani, Gribaudo, 2018, p. 281. ISBN 9788858015001

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“La recente scoperta che la grande spirale di Andromeda possiede la velocità quasi eccezionale di - 300 km(/s) mostrò i mezzi allora disponibili, capaci di analizzare non solo gli spettri delle spirali ma anche la loro velocità.”

Vesto Slipher (1875–1969) astronomo statunitense

da Spectrographic Observations of Nebulae http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-bib_query?bibcode=1915PA.....23...21S&db_key=AST&data_type=HTML&format=&high=448f04e38822894, in "Popular Astronomy", Vol. 23, p. 21-24

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“Abbiamo scoperto dove sono localizzate alcune funzioni del cervello, ma la coscienza è ancora un punto interrogativo. Il collegare la sua nascita con la voce interiore mi ha affascinato. Lo chiamiamo monologo interiore, ma di fatto è un dialogo: due parti diverse della mente che si parlano.”

Jonathan Nolan (1976) scrittore e sceneggiatore britannico

Origine: Dall'intervista di Jaime D'Alessandro, Il regista di WestWorld: “Noi e i robot, fermiamoci o sarà tardi” https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/03/27/news/_noi_e_i_robot_fermiamoci_o_sara_tardi_-192335644/, Rep.repubblica.it, 27 marzo 2018.

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“La prima scoperta quando viaggi, scrisse Elizabeth Hardwick, è che non esisti.”

Anthony Shadid (1968–2012) giornalista statunitense

In altre parole non si tratta solo degli altri che sono stati lasciati indietro, ma di tutto ciò che si sa di te. Svanito è il potere o la maledizione del nome di famiglia, le reputazioni costruite a fatica degli antenati, sconosciute a tutte nel nuovo Paese. Svaniti sono quelli che sanno come sei diventato quello che sei. Svaniti sono i motivi annidati nel passato che potrebbero giustificare i tuoi errori. Svanito è tutto ciò che sei, eccetto il tuo nome nel giorno in cui arrivi, e persino quello potrebbe essere abbandonato. (p. 19)
La casa di pietra

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“Non Dimenticare Mai

Non dimenticare mai
quella lanterna preziosa
che per illuminare il tuo cuore
un giorno primaverile ti donai, riscaldando con l'essenza
del mio essere
il grigiore dei tuoi giorni
all'ombra della tua tristezza,
non dimenticarmi.
E non dimenticarmi,
quando mi volterai le spalle
chiudendo gli occhi al passato,
e soffiando sulla sua fiamma spegnendo quell'amore
per la quale hai vissuto
una nuova stagione
colma di pace, brio e felicità
che ti hanno salvato
dalla fossa interiore
ove hai sepolto
tutte le tue speranze
nel dolore assordante
della caparbia rabbia,
nella quale affogavi te stesso,
ed io ti ho soccorso
come un angelo custode!
Non dimenticare che,
nella scoperta
delle nuove emozioni
che or colmano
il tuo cuore colorandolo
di nuove tonalità dettate dall'istinto imprevedibile
che gonfia il tuo volere
come una mongolfiera in fiera,
lo lasci volare alto
nella volta celeste
della tua anima
che credevi persa
nelle acque immote,
intorpidite dai vecchi tormenti che affliggeva il giardino secco della tua terra fatta
d'anima opaca e sola
sbiadita nei lamenti
dei tuoi stridori,
l'abbandonasti senza scrupoli,
ed io la trovai
come una rosa
nel mare in piena tempesta,
curando la sua essenza
da tutte le sue cicatrici,
leccando le sue spine
non curandomi di ferirmi
insieme a te!
Ti prego, non dimenticarmi mai
in un'altra occasione
che or ti rapisce lontano
senza conosce il suo bene
nel suo miele,
anche se il suo di sapore
è amaro al mio palato
mentre assaporo il dolore
delle mie lacrime d'addio
che mi hai lasciato
come crisantemo alla sua tomba
per commemorare quel che fu, non dimenticare mai, ti prego,
ciò che è stato fatto
per amor per te
perché la luce
puoi anche spegnerla tu,
ma l'essenza dell'olio magico creato dal vero amore
non te lo donano mai tutti
devotamente solo per te,
e or ormai mi basta sol questo.
Non dimenticare mai.”

“Amanti Noi

Lene il suo giuncare
la mia pelle
con le sue trepidazioni
come drappi di luce d'estasi
sparsi dappertutto su di me
a tinteggiarmi d'ambra,
oro pregiato per i suoi occhi
all'imbrunire della sera!
E una florida carezza madreperlacea
su cui adagiare il suo cuore
accanto al mio
cinse l'incanto che
il tempo sprigionava
senza una clessidra
a suggerirci una fine!
Flamine era l'immensità
della voce del suo sguardo
quando mi parlava
a suon di liuto al chiarore
delle stelle nascenti nell'indaco
di quel turbamento
che desiderava agghindarmi
di sol di porpora
e coralli da accostare
tra i petali di rose e i diamanti con cui adularmi
in quei suoi baci d'amore, brillantini sulle mie labbra timide nella bramosia!
Ove far scivolare
ogni desiderio
delicato quanto profondo
in fondo alla mia anima
come gocce di glicine
in grappoli penduli
ad addolcire i miei occhi,
per dissetare i miei sensi rapiti dal suo culto imperante!
E come farfalle bianche
che si librano in ogni direzione nel mio essere
ammaliato in quell'incontro
sublime in piena di letizia
e di sussulti in quei sussurri
luminosi e incandescenti
vibravo armoniosamente, mentre pervadevano
nelle nostre sensazioni
e nelle nostre parole
quelle non dette,
ma dettate dalle nostre mani
intrecciate pronte
per accogliere e allacciare
un unico abbraccio eterno
ove fermare il tempo,
il dolce sentire
delle nostre pelli,
I nostri corpi recitare poemi
intrisi di passione
nella danza della dolce voluttà!
Amanti noi…
In una notte già vissuta,
cadde una stella,
sotto lo sguardo pallido
della luna piena di miele,
un desiderio in
un unico destino,
nasce l'amore etereo nell'eterna atmosfera!
E quella fresca folata
di venticello che disegnava
le nostre pelli scoperte
senza arrossire al pudore,
adagiate sulla calda
terra della natura
sotto le folte chiome
degli antichi ulivi,
mi spogliava dai
miei ultimi petali multicolori
di quei fiori che coltivavi
unicamente per me,
affinché il tuo calore d'amore
mi coprisse il cuore
fin quando l'alba
non ci guardasse
sorpresa coi suoi
primi raggi di sole
alla luce di questo mondo
non giudicandoci
amanti segreti di un ardore,
che si consuma
con l'eccitazione
di una piccola eternità
in un momento fra tanti
che decanta
passione al firmamento,
ma semplicemente chiamandoci urlandoci,
Amore! E non…
Amanti noi
in questo nostro amore,
un amore che vive e
che ama solo per amore!”