Frasi sul mondo
pagina 4

Adolf Hitler photo
Sigmund Freud photo
Paulo Coelho photo

“Il bambino guardava la nonna scrivere una lettera. A un certo punto, le domandò:
"Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me."
La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote:
"È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto."
Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale.
"Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita!"
"Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell'esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo.
"Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. 'Dio': ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.
"Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura ed usare il temperino. È un'operazione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.
"Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un'azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.
"Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te.
"Quinta qualità: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza, impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione."”

Paulo Coelho (1947) scrittore brasiliano

Sono come il fiume che scorre

Vladimir Vladimirovič Majakovskij photo
Dante Alighieri photo
Charles Bukowski photo
Cesare Pavese photo

“L'unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante. Quando manca questo senso – prigione, malattia, abitudine, stupidità, – si vorrebbe morire.”

23 novembre 1937
Il mestiere di vivere
Variante: L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante. Quando manca questo senso – prigione, malattia, abitudine, stupidità –, si vorrebbe morire.

Giovanni Bosco photo

“Il migliore consiglio si è di fare bene quanto possiamo e poi non aspettarci la mercede dal mondo, ma da Dio solo.”

Giovanni Bosco (1815–1888) presbitero e pedagogo italiano

vol. VII, cap. 40
Memorie biografiche

Pietro Mennea photo
Papa Benedetto XVI photo

“Per il clima che lo contraddistingue, il Natale è una festa universale. Anche chi non si professa credente, infatti, può percepire in questa annuale ricorrenza cristiana qualcosa di straordinario e di trascendente, qualcosa di intimo che parla al cuore. È la festa che canta il dono della vita. La nascita di un bambino dovrebbe essere sempre un evento che reca gioia; l'abbraccio di un neonato suscita normalmente sentimenti di attenzione e di premura, di commozione e di tenerezza. Il Natale è l'incontro con un neonato che vagisce in una misera grotta. Contemplandolo nel presepe come non pensare ai tanti bambini che ancora oggi vengono alla luce in una grande povertà, in molte regioni del mondo? Come non pensare ai neonati non accolti e rifiutati, a quelli che non riescono a sopravvivere per carenza di cure e di attenzioni? Come non pensare anche alle famiglie che vorrebbero la gioia di un figlio e non vedono colmata questa loro attesa? Sotto la spinta di un consumismo edonista, purtroppo, il Natale rischia di perdere il suo significato spirituale per ridursi a mera occasione commerciale di acquisti e scambi di doni! In verità, però, le difficoltà, le incertezze e la stessa crisi economica che in questi mesi stanno vivendo tantissime famiglie, e che tocca l'intera l'umanità, possono essere uno stimolo a riscoprire il calore della semplicità, dell'amicizia e della solidarietà, valori tipici del Natale. Spogliato delle incrostazioni consumistiche e materialistiche, il Natale può diventare così un'occasione per accogliere, come regalo personale, il messaggio di speranza che promana dal mistero della nascita di Cristo.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dall' Udienza Generale, 17 dicembre 2008 http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2008/documents/hf_ben-xvi_aud_20081217_it.html
Udienze

Archimede photo

“Datemi un punto d'appoggio e vi solleverò il mondo.”

Archimede (-287–-212 a.C.) matematico, ingegnere, fisico e inventore greco antico

δός μοι ποῦ στῶ καὶ κινῶ τὴν γήν.
Da ubi consistam, et terram coelumque movebo.
Origine: Frase attribuita ad Archimede dal geometra Alessandrino Pappo; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 87.

Walter Bonatti photo
Vittorio Arrigoni photo
Robert Pattinson photo
Michela Marzano photo
Fabrizio De André photo

“Tu prova ad avere un mondo nel cuore | e non riesci ad esprimerlo con le parole.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Un matto, n.° 2

Vasco Rossi photo

“No senti | stammi a sentire un po' | non è te che detesto in fondo sai | la colpa non è tua | la verità è che al mondo | tu servi così.”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

da ...E poi mi parli di una vita insieme, n. 2
...Ma cosa vuoi che sia una canzone...

Vasco Rossi photo
Mathias Malzieu photo
Biagio Antonacci photo

“Siamo gli amanti nel poco tempo, prigionieri di un mondo che manca d'esempio.”

Biagio Antonacci (1963) cantautore italiano

da Coccinella
Vicky Love

Léon Degrelle photo
Gesù photo
Gesù photo
Oreste Benzi photo

“Non devi avere paura del male che c'è nel mondo, ma del bene che manca nel mondo.”

Oreste Benzi (1925–2007) presbitero italiano

Pane quotidiano – luglio/agosto 2008

Renato Zero photo
Haruki Murakami photo
Giorgio Gaber photo
Nesli photo

“Domani è un altro giorno e sarà il mio preferito | domani è un altro giorno nel mondo che ho costruito.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da Un altro giorno, n. 8
Ego

Kaos One photo
Fabrizio De André photo

“Quando attraverserà | l'ultimo vecchio ponte | ai suicidi dirà | baciandoli alla fronte: | «Venite in Paradiso | là dove vado anch'io | perché non c'è l'inferno | nel mondo del buon Dio.»”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Preghiera in gennaio, n. 1
Volume I
Variante: Quando attraverserà | l'ultimo vecchio ponte | ai suicidi dirà | baciandoli alla fronte: | «Venite in Paradiso | là dove vado anch'io | perché non c'è l'inferno | nel mondo del buon Dio». (da Preghiera in gennaio

Papa Pio II photo

“Nessun ferro più della spada è adatto a scavare oro.”

Papa Pio II (1405–1464) 210° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

da I commentari; citato in Frasi celebri della letteratura italiana, Vallardi, Milano, 1994, p. 280. ISBN 88-11-93614-4

Virginia Woolf photo
Cassandra Clare photo

“Siamo legati a questo mondo con una catena d'oro, e non la spezziamo per paura di quello che c'è oltre il baratro.”

Cassandra Clare (1973) scrittrice statunitense

Magnus Bane a Tessa Gray
Shadowhunters – Le origini, Il principe

Albert Einstein photo

“Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

I fear the day that technology will surpass our human interaction. The world will have a generation of idiots.
I fear the day when the technology overlaps with our humanity. The world will only have a generation of idiots.
La frase sul web viene spesso citata e attribuita ad Einstein sia in lingua italiana che in lingua inglese (nelle due versioni riportate), soprattutto in relazione al crescente utilizzo dei cellulari e degli smartphone e al loro impatto sulle relazioni sociali. In realtà la frase non appare in nessuno scritto di Einstein, né tanto meno nella raccolta The Ultimate Quotable Einstein (Pensieri di un uomo curioso). Inoltre non vi è alcuna evidenza che Einstein abbia mai fatto una dichiarazione del genere. La frase è stata probabilmente creata ad hoc e risale probabilmente al 2012.
Errate
Variante: Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti
Origine: Citato in Albert Einstein: "Temo quel giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità http://www.trn-news.it/portale/index.php/mondo/item/146-albert-einstein--%E2%80%9Ctemo-quel-giorno-in-cui-la-tecnologia-andr%C3%A0-oltre-la-nostra-umanit%C3%A0, Trn-news.it, 8 settembre 2014.
Origine: Citato in Il giorno che Einstein temeva tanto potrebbe essere arrivato... http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=9898, Lantidiplomatico.it, 22 dicembre 2014.
Origine: Citato in Quant'è difficile guardarsi negli occhi... meglio Facebook! http://www.sikelianews.it/wps/cultura-e-societa/quante-difficile-guardarsi-negli-occhi-meglio-facebook/, SikeliaNews.it, 5 agosto 2014.
Origine: I Fear the Day That Technology Will Surpass Our Human Interaction http://quoteinvestigator.com/2013/03/19/tech-surpass/, QuoteInvestigator.com, 19 marzo 2013.

Margaret Mead photo
Alessandro Baricco photo
Agatha Christie photo
Annie Ernaux photo
Rudolf Steiner photo
Bob Marley photo
Adolf Hitler photo

“Tutto, nel comportamento di questa società americana, attesta che si tratta di un mondo mezzo ebraico e mezzo negrificato.”

Adolf Hitler (1889–1945) dittatore della Germania nazista dal 1933 al 1945

7 gennaio 1942
Conversazioni a tavola

Fulton J. Sheen photo

“C'è a questo mondo una sola cosa peggiore del peccato: negare di essere peccatori.”

Fulton J. Sheen (1895–1979) arcivescovo cattolico statunitense

Sette parole

José Saramago photo
Paulo Coelho photo
Oscar Wilde photo
Phil Brooks photo

“John Cena, mentre te ne stai sdraiato lì, e spero che tu sia scomodo come non mai, voglio che tu mi ascolti. Voglio che tu assimili bene il mio discorso, perché prima che me ne vada, tra 3 settimane, con il tuo titolo WWE, ho parecchi sassolini che voglio togliermi dalle scarpe. Io non ti odio, John e nemmeno ti disprezzo. In realtà io ti apprezzo, ti apprezzo nettamente di più di quanto non apprezzi gran parte dei nostri colleghi. Io odio l'idea che tu sia il migliore. Perché non lo sei! Io sono il migliore. Io sono il migliore del mondo! C'è solo una cosa in cui tu sei migliore di me, ed è leccare il culo a Vince McMahon. Sei bravo a leccare il culo a Vince McMahon tanto quanto lo era Hulk Hogan. Non so se sei bravo quanto Dwayne, però. Lui è un leccaculo coi fiocchi. Lo è sempre stato e lo è ancora. Oops… sto uscendo dal personaggio! [cita la rottura della quarta parete] Io sono il miglior WRESTLER del mondo. Sono sempre stato il migliore, fin dal primo giorno. Quando sono approdato in questa federazione e sono stato svilito e odiato fin da allora, perché Paul Heyman vide qualcosa in me che nessun altro voleva ammettere. Esatto, io sono un pupillo di Paul Heyman. E sapete chi altri era un pupillo di Paul Heyman? Brock Lesnar! E lui ha salutato la compagnia, proprio come sto per fare io. Ma la più grande differenza tra me e Brock è che io me ne andrò con il titolo WWE. Ho conquistato così tanti degli immaginari allori di Vincent K. McMahon, che finalmente mi è chiaro: è proprio questo il punto, sono totalmente immaginari! L'unica cosa reale sono io, e il fatto che giorno dopo giorno, da quasi 6 anni, dimostro a tutto il mondo che io sono il migliore al microfono, sul ring e persino al commento! Nessuno sfiora il mio livello! Eppure, non importa quante volte lo dimostri. Non sono su quelle splendide tazze da collezione, non sono sulla copertina del programma, a malapena mi pubblicizzano, non mi fanno partecipare ai film, ovviamente non andrò mai su quei programmi merdosi sulle tv americane. Non sono sul poster di WrestleMania, non sono sulla sigla che viene prodotta a inizio show. Non vado da Conan O'Brien, non vado da Jimmy Fallon, ma la verità dei fatti è che non me ne frega niente. E fidati, non è la storia della volpe e l'uva. Ma il fatto che Dwayne sia nel main event di WrestleMania dell'anno prossimo e io no, mi fa schifo! Ah, ehi! Lasciatemi mettere in chiaro una cosa: voi che mi state acclamando adesso, voi siete il motivo principale per cui me ne vado! Perché siete voi quelli che bevono da quelle tazze da collezione, siete voi quelli che comprano le riviste sulla cui copertina non c'è il mio volto, e poi alle 5 del mattino in aeroporto cercate di sbattermele in faccia per farvele autografare e poi provare a rivenderle su E-bay, perché siete troppo pigri per trovarvi un vero lavoro! Io me ne andrò con il titolo WWE il 17 luglio e chissà, forse andrò a difenderlo alla New Japan Pro Wrestling, forse tornerò alla Ring Of Honor! Ehi, Colt Cabana! Come stai? Il motivo per cui me ne vado siete voi, perché dopo che me ne sarò andato voi continuerete a buttare soldi in questa azienda. Io sono soltanto un granello nell'ingranaggio. L'ingranaggio continuerà a girare e questo lo capisco. Ma Vince McMahon continuerà a fare soldi nonostante i suoi errori. È un milionario che dovrebbe essere un miliardario. E sapete perché non è un miliardario? Perché si circonda di sottomessi, insulsi e rincoglioniti yes-man, come John Laurinaitis, che gli dicono tutto quello che vuole sentirsi dire. E vorrei poter pensare che dopo la morte di Vince McMahon questa azienda andrà meglio, ma la realtà è che le redini saranno prese da quell'idiota di sua figlia [Stephanie McMahon] e da quel minchione del suo genero [Triple H] e dal resto della sua stupida famiglia! Lasciate che vi racconti un aneddoto privato su Vince McMahon. Noi facciamo tutta questa campagna contro il bullismo…”

Phil Brooks (1978) wrestler statunitense

gli spengono il microfono

Steve Jobs photo

“Sono onorato di essere qui con voi oggi alle vostre lauree in una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. Anzi, per dire la verità, questa è la cosa più vicina a una laurea che mi sia mai capitata. Oggi voglio raccontarvi tre storie della mia vita. Tutto qui, niente di eccezionale: solo tre storie.”

Steve Jobs (1955–2011) imprenditore, informatico e inventore statunitense

I am honored to be with you today at your commencement from one of the finest universities in the world. I never graduated from college. Truth be told, this is the closest I've ever gotten to a college graduation. Today I want to tell you three stories from my life. That's it. No big deal. Just three stories.

Simone de Beauvoir photo

“I vecchi sono degli esseri umani? A giudicare dal modo con cui sono trattati nella nostra società, è lecito dubitarne. Per questa società, essi non hanno le stesse esigenze e gli stessi diritti degli altri membri della collettività: a loro si rifiuta anche il minimo necessario. Per tranquillizzare la coscienza della collettività, gli ideologi hanno forgiato miti, del resto contraddittori, che incitano l'adulto a vedere nell'anziano non un suo simile, ma un "altro": il saggio venerabile che domina dall'alto il mondo terrestre, o il vecchio folle stravagante e vanesio. Che lo si ponga al di sopra o al di sotto della nostra specie, resterà in ogni caso un esiliato. Ma piuttosto di travisare la realtà, si preferisce ignorarla radicalmente: la vecchiaia resta un segreto vergognoso, un soggetto proibito. È proprio questo il motivo che mi ha indotto a scrivere queste pagine. Ho voluto descrivere la condizione di questi paria e il loro modo di vivere, ho voluto fare ascoltare la loro voce: saremo costretti a riconoscere che si tratta di una voce umana. Si comprenderà allora che la sorte infelice loro riservata denuncia il fallimento dell'intero nostro sistema sociale: è impossibile conciliarla con la morale umanista professata dalle classi egemoni… Ecco perché bisogna rompere una congiura del silenzio. Chiedo ai lettori di aiutarmi in questa battaglia.”

Simone de Beauvoir (1908–1986) insegnante, scrittrice, saggista, filosofa e femminista francese

La terza età

Chiara Lubich photo
Augusto photo

“All'età di diciannove anni per mia sola deliberazione ed a mie spese formai un esercito con il quale restituii la libertà alla repubblica dominata e oppressa da una fazione. Per questo il senato con decreti mi accolse nell'ordine suo attribuendomi il diritto di esprimere fra i consolari la mia sentenza e mi conferì il comando militare; e ordinò che io provvedessi, in qualità di pretore, insieme con i consoli, affinché lo stato non patisse danno. Il popolo in quell'anno medesimo mi fece console, essendo in guerra entrambi i consoli caduti, e triumviro con l'incarico di riordinare la repubblica.
Quelli che il mio padre trucidarono mandai in esilio punendo il loro delitto con procedimenti legali; e movendo poi essi guerra alla repubblica li vinsi due volte in battaglia. Guerre per terra e per mare civili ed esterne in tutto il mondo combattei spesso; e vincitore lasciai in vita tutti quei cittadini che implorarono grazia. Quasi cinquecentomila cittadini romani in armi sotto le mie insegne; dei quali più di trecentomila inviai in colonie o rimandai nei loro municipi, compiuto il servizio militare; e a essi tutti assegnai terre o donai denaro in premio del servizio.
Due volte ricevette l'onore trionfale dell'ovazione e tre curili trionfi celebrai; e fui ventuno volte acclamato imperator, pur decretando altri numerosi trionfi a me il senato, ai quali tutti io rinunziai. […] Triumviro per riordinare lo stato fui per dieci anni continui. Princeps senatus fui fino al giorno in cui scrissi queste memorie per anni quaranta. E fui pontefice massimo, augure, quidecemviro alle sacre cerimonie, settemviro degli epuloni, fratello arvale, sodale Tizio, feziale. […] Nel mio sesto e settimo consolato, dopo di aver estinto l'avvampare delle guerre civili, avendo io per consenso universale assunto il potere supremo, trasferii dalla mia persona al senato e al popolo romano il governo della repubblica. Per questo mio atto, in segno di riconoscenza, mi fu dato il titolo di Augusto per deliberazione del senato. Dopo di allora tutti sovrastai per autorità, ma potere non ebbi più ampio di quelli che in ogni magistratura mi furono colleghi.”

Augusto (-63–14 a.C.) primo imperatore romano antico

da Res gestae divi Augusti

Gustave Thibon photo

“Definire la libertà come indipendenza nasconde un pericoloso equivoco. Non esiste per l'uomo indipendenza assoluta (un essere finito che non dipenda da nulla, sarebbe un essere separato da tutto, eliminato cioè dall'esistenza). Ma esiste una dipendenza morta che lo opprime e una dipendenza viva che lo fa sbocciare. La prima di queste dipendenze è schiavitù, la seconda è libertà. Un forzato dipende dalle sue catene, un agricoltore dipende dalla terra e dalle stagioni: queste due espressioni designano realtà ben diverse. Torniamo ai paragoni biologici che sono sempre i più illuminanti. In che consiste il "respirare liberamente"? Forse nel fatto di polmoni assolutamente "indipendenti"? Nient'affatto: i polmoni respirano tanto più liberamente quanto più solidamente, più intimamente sono legati agli altri organi del corpo. Se questo legame si allenta, la respirazione diventa sempre meno libera e, al limite, si arresta. La libertà è funzione della solidarietà vitale. Ma nel mondo delle anime questa solidarietà vitale porta un altro nome: si chiama amore. A seconda del nostro atteggiamento affettivo nei loro confronti, i medesimi legami possono essere accettati come vincoli vitali, o respinti come catene, gli stessi muri possono avere la durezza oppressiva della prigione o l'intima dolcezza del rifugio. Il fanciullo studioso corre liberamente alla scuola, il vero soldato si adatta amorosamente alla disciplina, gli sposi che si amano fioriscono nei "legami" del matrimonio. Ma la scuola, la caserma e la famiglia sono orribili prigioni per lo scolaro, il soldato o gli sposi senza vocazione. L'uomo non è libero nella misura in cui non dipende da nulla o da nessuno: è libero nell'esatta misura in cui dipende da ciò che ama, ed è prigioniero nell'esatta misura in cui dipende da ciò che non può amare. Così il problema della libertà non si pon in termini di indipendenza, ma in termini di amore. La potenza del nostro attaccamento determina la nostra capacità di libertà. Per terribile che sia il suo destino, colui che può amare tutto è sempre perfettamente libero, ed è in questo senso che si è parlato della libertà dei santi. All'estremo opposto, coloro che non amano nulla, hanno un bello spezzare catene e fare rivoluzioni: rimangono sempre prigionieri. Tutt'al più arrivano a cambiare schiavitù, come un malato incurabile che si rigira nel suo letto.”

Gustave Thibon (1903–2001) filosofo e scrittore francese

Origine: Ritorno al reale, p. 109-110

Francesco De Gregori photo

“Il mondo passa accanto a lei | e non la sfiora mai.”

Francesco De Gregori (1951) cantautore italiano

da Irene, n. 10
Alice non lo sa

Lana del Rey photo
Roberto Benigni photo
John Ronald Reuel Tolkien photo
Irvine Welsh photo
Michela Marzano photo
Claudio Baglioni photo

“Non era questo il mondo che volevamo.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

da Patapàn
Sono io, l'uomo della storia accanto

Luciano Ligabue photo

“Ti prendi il mio tempo, ti prendi il mio spazio, ti prendi il mio meglio.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Il centro del mondo, n. 1
Secondo Tempo

Luciano Ligabue photo

“L'impatto con il mondo è sempre duro, per chi lo vede come un posto scuro.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Quando canterai la tua canzone, n. 1
Arrivederci, mostro!
Variante: L'impatto con il mondo è sempre forte per chi vorrebbe solo farne parte.

Max Pezzali photo
Elisa photo

“Sono nel mio mondo, ascolto solo il mio silenzio, c'è un pensiero molto violento che sta combattendo con il mio spirito.”

Elisa (1977) cantautrice, polistrumentista e produttrice discografica italiana

Asile's World

Tiziano Ferro photo

“E solo io, posso capire al mondo quanto è inutile odiarsi nel profondo.”

da L'ultima notte al mondo, n. 7
L'amore è una cosa semplice

Romano Battaglia photo

“[Su come capire quando si è davvero innamorati di qualcuno] Quando a fatica riesci a pensare ad altro, quando tua madre ti chiede ripetutamente perché stai sorridendo, quando la respirazione cambia, quando ti rendi conto che non puoi stare più lontana di un metro da lui, quando tutte le percezioni sono esasperate, quando Brad Pitt non ti fa né caldo né freddo, quando sei insospettabilmente allegra, quando ti sforzi di non rompergli le scatole ogni minuto, quando ascolti la tua voce che dice ti amo, quando ti sembra di non poter sopravvivere alla sua mancanza, quando diventi pazza per ogni suo piccolo gesto, quando ti senti di essere di sua proprietà esclusiva, quando ti incanti e ti attardi a guardare un albero, il cielo, una tenda, il muro o anche la punta delle tue scarpe, quando il rispetto è totale, quando, tu che odi il calcio, stai a guardare una raffica di partite fingendo di capirci qualcosa, quando ti si scioglie il cuore a un suo sottinteso, quando ti guardi e non ti vedi bella abbastanza, quando una sua chiamata sposta il ritmo del tuo cuore, quando hai voglia di urlarlo al mondo intero, quando ti rendi conto di essere più disponibile nei confronti della odiosa signora del piano di sopra, quando gli compreresti fasci di rose rosse, quando alla più piccola incomprensione piangi come un vitello, quando hai capito il motivo per il quale ti hanno messo su questa terra, quando temi per la sua incolumità fisica come se fosse un figlio, quando sei disposta a lasciare tutto pur di avere lui. Allora sei sulla buona strada.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

dalla rubrica "Mina per voi" http://minapervoi.vanityfair.it/2011/10/28/come-si-capisce-che-e-vero-amore/, 28 ottobre 2011
Citazioni di Mina

Gianluigi Buffon photo

“[Qual è la parata più importante che abbia mai fatto nella tua carriera? ] È molto difficile sceglierne una in particolare. Per fortuna ho avuto alcune, anche se penso che quella che feci a Zinedine Zidane nella finale di Coppa del Mondo del 2006 in Germania è stata probabilmente la più decisiva.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

[What's the most important save you've ever made in your career?] It's very hard to pick one out in particular. Luckily, I've had quite a few, though I think one I made from Zinedine Zidane in the Final at the 2006 World Cup in Germany was probably the most decisive.

Nek photo
Max Gazzé photo
Pavel Aleksandrovič Florenskij photo
Gesù photo
Madre Teresa di Calcutta photo

“Che mondo terribile è questo, senza l'amore di Cristo.”

Madre Teresa di Calcutta (1910–1997) religiosa e beata albanese

Sii la mia luce

Dario Fo photo
Dario Fo photo

“[La vita] Una meravigliosa occasione fugace da acciuffare al volo tuffandosi dentro in allegra libertà.”

Dario Fo (1926–2016) drammaturgo, attore, scrittore, paroliere e scenografo italiano

da Il mondo secondo Fo

Gianna Beretta Molla photo
Yukio Mishima photo
Pierpaolo Lauriola photo
Neil deGrasse Tyson photo
Matteo Salvini photo

“È assurdo affidare una bimba a due gay. Pare davvero ci sia qualcuno che vuole un mondo alla rovescia.”

Matteo Salvini (1973) politico italiano

Origine: Citato in Salvini contro giudici Bologna: «Assurdo affidare bimba a due gay», Internazionale http://www.internazionale.it/news/gay/2013/11/15/salvini-contro-giudici-bologna-assurdo-affidare-bimba-a-due-gay/, 15 novembre 2013.

Chiara Lubich photo
Lucio Battisti photo

“In un mondo che | prigioniero è, | respiriamo liberi | io e te. | E la verità | si offre nuda a noi | e limpida è l'immagine | ormai.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Il mio canto libero, lato B, n. 4
Il mio canto libero

Andrea Camilleri photo
Fabri Fibra photo

“–"Ma insomma che vuoi?" – "Sentirmi libero | senza avere equilibrio | desidero | perché secondo me sto mondo è un ibrido."”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Non dimentico
Non incluse negli album

Luigi Tenco photo
Cassandra Clare photo
Enrico Berlinguer photo
Francesco Petrarca photo
Cassandra Clare photo
Vittorio Sgarbi photo