Frasi sulla morte
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“A lui non frega nulla di Eluana. A lui interessa affermare il principio che una sentenza definitiva può essere ribaltata per decreto, o per legge ordinaria, o per legge costituzionale. A lui non frega nulla della vita e della morte. A lui interessa compiacere il Vaticano con un decreto impopolare ma a costo zero, fatto già sapendo che il Quirinale non lo firmerà, dunque senza pagare alcun prezzo di impopolarità. A lui non frega nulla delle questioni etiche. A lui interessa coprire il colpo di mano contro la giustizia e la civiltà: i medici trasformati in questurini e delatori contro i malati clandestini; le ronde illegali legalizzate; le intercettazioni legali proibite; gli avvocati promossi a padroni del processo, che faranno durare decenni convocando migliaia di testimoni inutili per procacciare ai clienti ricchi l'agognata prescrizione; i pm degradati ad «avvocati dell'accusa», come negli stati di polizia, dove appunto la polizia, braccio armato del governo, fa il bello e il cattivo tempo senza controlli della magistratura indipendente; dulcis in fundo, abolito l'appello del pm contro l'assoluzione o la prescrizione in primo grado, ma non quello del condannato (non hai vinto? Ritenta, sarai più fortunato), sempre all'insegna della «parità fra difesa e accusa». Tutte leggi incostituzionali che, dopo il no del Quirinale al decreto contra Eluana, hanno molte possibilità in più di passare. Per giunta, inosservati. Parlare di colpo di Stato è puro eufemismo. E poi, che sarà mai un colpo di Stato? Se la Costituzione non lo prevede, si cambia la Costituzione.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

Tecnica di un colpo di Stato, 11 febbraio 2009
l'Unità

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“Le malattie sono le grandi manovre della morte.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

20 gennaio 1902; Vergani, p. 192
Diario 1887-1910

“Siamo inclini a disporre la perizia sulla morte di Pinelli con la riesumazione del cadavere.”

Carlo Biotti (1901–1977) Giudice della Corte Suprema di Cassazione, Presidente del Tribunale di Milano, Consigliere di Amministrazio…
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“Il rispetto degli altri per le nostre sofferenze ce lo procura soltanto la morte, che nobilita anche le sofferenze piú meschine.”

Thomas Mann (1875–1955) scrittore e saggista tedesco

X, VIII; 2002, p. 623
I Buddenbrook

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“Gli spagnoli non hanno paura di guardare la morte in faccia.”

David Leavitt (1961) scrittore statunitense

XIV; p. 168
Mentre l'Inghilterra dorme

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“Ernest Gibbons non si preoccupava della sua banca. Non si preoccupava mai di questioni che non fossero di vita o di morte.”

Robert Anson Heinlein (1907–1988) autore di fantascienza statunitense

Lazarus Long l'Immortale

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“Fronte d'imperio sul corpo prominente | come chi nulla se non l'onta paventa. | Limpida fronte ove sia dato leggere | le leggi che l'amore volle scrivervi. | Tu sei, o fronte, una tabula illesa | ove mia vita è e mia morte palese!”

Maurice Scève (1501–1564) poeta francese

Origine: In Lodi del corpo femminile. Poeti francesi del Cinquecento tradotti da poeti italiani, introduzione di Giovanni Raboni, nota di Aurelio Principato, traduzione di Vittorio Sereni. Mondadori, Milano, 1990, pp. 15-17.

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“In Italia non v'ha abbastanza desiderio di arricchirsi per mezzo del lavoro e del risparmio. Regna una inattività generale non solo nel campo economico, ma eziandio nello scientifico, nel letterario, nel politico. Questo quietismo è la morte di una nazione.”

Quintino Sella (1827–1884) scienziato, economista e politico italiano

30 marzo 1868; citato in Alessandro Guiccioli, Quintino Sella, I, officina tipografica Minelliana, 1887, p. 179 http://www.forgottenbooks.com/readbook_text/Quintino_Sella_1300027495/187

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“Ero solo in casa e Petalo come al solito si era messo a grattare la porta e a gemere nel modo più molesto e inurbano, disturbando indicibilmente la mia concentrazione profonda di filosofo. […] Con una scopa corsi alla porta e… ma non ricordo di avergli dato un colpo… forse glielo minacciai soltanto, urlandogli istericamente di filare […]. Quel che ricordo nitidamente, come se guardassi una istantanea di quel momento, è la fuga del maleamato sulla rampa della scala […]. Su ogni gradino c'erano gocce di sangue. Petalo era ferito. Era venuto a supplicarmi soccorso e si era ricevuto un colpo di scopa.Andai su a vedere, temendo di essere stato io il feritore… (Forse glielo diedi, il colpo). Stava leccando del latte, disperatamente. Una zampina era stata portata via di netto da qualcosa di terribile, e sulla schiena aveva uno squarcio, vicino al collo, un cratere di sangue. Non si lamentava più, ogni tanto ci guardava, come fossimo stati i suoi giudici, o i suoi medici.
Chiamai il veterinario, che aveva il rimedio nella borsa e che consigliò di adoperarlo subito. Era stato un cane a ridurlo in quello stato […]. Mentre il misericordioso Dottore preparava l'iniezione, [Petalo] mi fissò in modo indimenticabile e volle – proprio così – che la mia mano si posasse dolcemente sulla sua mutilazione, un grumo di dolore che spenzolava. Non so se mai più mi capiterà di supplicare mentalmente, con tanta angoscia e febbrile vergogna, qualcuno, qualche groviglio di visceri viventi, di perdonarmi, sul punto della morte.”

Guido Ceronetti (1927–2018) poeta, filosofo e scrittore italiano

Origine: La pazienza dell'arrostito, pp. 286-288

“L'Internazionale comunista era già stata ferita a morte dalle repressioni del 1936-38; ogni sua residua possibilità di autonomia si è spenta con il patto Molotov-Ribbentrop del 23 agosto 1939.”

Paolo Spriano (1925–1988) storico e scrittore italiano

da I comunisti europei e Stalin, Einaudi, Torino, 1983, p. 183
Origine: Citato in Elena Agassi-Rossi e Viktor Zaslavsky, Togliatti e Stalin, Il Mulino, Bologna, 1997, p. 39. ISBN 88-15-06199-1

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“Avevo già saputo della morte di Langevin. Era uno dei miei conoscenti più cari, un vero santo, e di grande talento per di più. È vero che i politici hanno sfruttato la sua bontà, perché era incapace di penetrare le motivazioni squallide, troppo estranee alla sua natura.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

9 aprile 1947
Lettere a Maurice Solovine
Origine: Archivio Einstein 21-250; pubblicato in Letters to Solovine, 1906-1955, p. 99. Citato in Pensieri di un uomo curioso, p. 53.

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“Non piangere per me, amico: proprio una morte così ingiusta e illegale mi rende superiore ai miei carnefici.”

Agide IV (-265–-241 a.C.) re di Sparta

citato in Plutarco, Apophthegmata Laconica, 216 D; traduzione di Giuseppe Zanetto, Adelphi, 1996, ISBN 978-88-459-1208-5
Attribuite

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“[Su Marilyn Monroe] A uno sguardo superficiale sembrava una ragazza felice. Ma quelli che la criticavano non l'hanno mica vista, come me, piangere come una bambina perché spesso si sentiva così inadeguata. Ogni tanto soffriva di tremende depressioni e si metteva a parlare di morte.”

William Travilla (1920–1990) costumista statunitense

Origine: Citato in Mike Evans, Marilyn (Marilyn Handbook, MQ Publications Limited, 2004), traduzione di Michele Lauro, Giunti Editore, 2006, p. 163. ISBN 88-09-04634-X

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“[Sulla morte di Ayrton Senna] È stato un dispiacere. Però ha generato così tanta pubblicità… È stata un bene per la F. 1. È un peccato che abbiamo dovuto perdere Ayrton perché questo dovesse succedere. Lui era famoso, ma molta gente che non lo conosceva ha cominciato a interessarsi della F. 1 grazie alla pubblicità generata dalla sua morte.”

Bernie Ecclestone (1930) imprenditore britannico

Origine: Citato in Tancredi Palmeri, Il blob dell'anno. Le frasi da ricordare http://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_Calcio/02-01-2010/blob-anno-602515039241.shtml, Gazzetta.it, 2 gennaio 2010.

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“Uccidere è male (e inebriante) perché ci sentiamo sottratti alla morte che noi infliggiamo.”

Simone Weil (1909–1943) scrittore, filosofo

vol. II, VI
Quaderni

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“A chi è piegato dall'età, la morte verrà come un sollievo. Lo sento molto fortemente ora che sono arrivato io stesso alla vecchiaia, e a considerare la morte come un vecchio debito che è giunto il momento di pagare. Ma istintivamente, facciamo di tutto per ritardare quest'ultimo adempimento. Così la natura si diverte a giocare con noi.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Da una lettera a un amico nel 1954 o 1955; citato in Einstein on Peace, a cura di Otto Nathan e Heinz Norden, Simon and Schuster, New York, 1960, p. 616.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 88

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“L'amore è la vera morte, perché l'ego si dissolve completamente.”

Osho Rajneesh (1931–1990) filosofo indiano

La vita è gioco

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“La morte non ha êco.”

Loris J. Bononi (1929–2012) farmacologo, scrittore e poeta italiano

Diario postumo

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“L'aspetto peggiore della morte non è tanto il non esserci quanto il fatto che altri daranno una interpretazione delle tue parole e della tua opera.”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

Origine: Citato in BBC a Palermo, nuove indagini sul furto del Caravaggio http://www.siciliainformazioni.com/66250/bbc-a-palermo-nuove-indagini-sul-furto-del-caravaggio, Siciliainformazioni.com, 7 gennaio 2014.

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“La morte potrebbe essere il sogno se, tratto tratto, si potesse aprire un occhio.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

24 maggio 1902; Vergani, p. 196
Diario 1887-1910

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“Perciò ha usato una di quelle frasi fatte apposta per rimanere nel personale Wikiquote, la collezione delle citazioni memorabili che ciascuno di noi si porta dietro per la vita. Come un patrimonio e un fardello al tempo medesimo.”

Pippo Russo (1965) sociologo, saggista e giornalista italiano

Origine: Da Il nucleare emotivo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/04/24/il-nucleare-emotivo.html, la Repubblica, 24 aprile 2011.

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“Mi sono acclimatato benissimo qui. Me ne sto come un orso nella tana; mai, nella mia vita avventurosa, mi sono sentito tanto a casa mia. La mia orsaggine si è acuita dopo la morte della mia compagna [Elsa], che era più legata di me agli altri esseri umani.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

1937 circa
Lettere a Max Born
Origine: Archivio Einstein 8-151. Citato in Einstein-Born Briefwechsel, p. 177. Citato in Pensieri di un uomo curioso, p. 33.

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“Crede, e spera, nella Madonna, il fabbricante di madonne?”

Carlo Emilio Gadda (1893–1973) scrittore italiano

da I viaggi la morte, Garzanti

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“[Parlando di Beppe Grillo] Lui è uno esperto sul non entrare in prigione perché con colpa ha ucciso tre amici, è entrato dentro una strada che aveva un cartello che avvisava 'strada impraticabile', lui è riuscito ad uscire dalla sua auto e sono morte tre persone. È stato condannato per omicidio plurimo, ha fatto tre mesi di carcere, è un pregiudicato, è un assassino ma la prigione l'ha scampata e non dovrebbe tornare su questi argomenti.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2014
Origine: Dalla trasmissione televisiva L'aria che tira di La7; citato in Europee, Berlusconi: "Grillo è un pregiudicato e assassino scampato al carcere" http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni-europee2014/2014/05/20/news/europee_berlusconi_grillo_un_pregiudicato_e_assassino_scampato_al_carcere-86663545/, Repubblica.it, 20 maggio 2014.

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“Colui il quale ha sentito il soffio della Morte alitare presso il suo volto, guarda la Vita con occhi diversi.”

Carlo Maria Franzero (1892–1986) scrittore e giornalista italiano

Origine: Il fanciullo meraviglioso, p. 315

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“Gioacchino poi che vidde possibile ogni delitto a' briganti, fece legge che un generale avesse potere supremo nelle Calabrie su di ogni cosa militare o civile per la distruzione del brigantaggio. Il generale Manhès, a ciò eletto, passò il seguente ottobre in apparecchi, aspettando che le campagne s'impoverissero di frutta e foglie, aiuti a' briganti per alimentarsi e nascondersi; e dipoi palesò i suoi disegni. Pubblicate in ogni comune le liste de' banditi, imporre a' cittadini di ucciderli o imprigionarli; armare e muovere tutti gli uomini atti alle armi; punire di morte ogni corrispondenza co' briganti, non perdonata tra moglie e marito, tra madre e figlio; armare gli stessi pacifici genitori contro i figli briganti, i fratelli contro i fratelli; trasportare le gregge in certi guardati luoghi; impedire i lavori della campagna, o permetterli col divieto di portar cibo; stanziare gendarmi e soldati ne' paesi, non a perseguire i briganti, a vigilare severamente sopra i cittadini. Nelle vaste Calabrie, da Rotonda a Reggio, cominciò simultanea ed universale la caccia al brigantaggio.
Erano quelle ordinanze tanto severe che parevano dettate a spavento; ma indi a poco, per fatti o visti o divulgati dalla fama e dal generale istesso, la incredulità disparve. Undici della città di Stilo, donne e fanciulli (poiché i giovani robusti stavano in armi perseguitando i briganti), recandosi per raccorre ulivi ad un podere lontano, portavano ciascuno in tasca poco pane, onde mangiare a mezzo del giorno e ristorare le forze alla fatica. Incontrati da' vigilatori gendarmi, dei quali era capo il tenente Gambacorta (ne serbi il nome la istoria), furono trattenuti, ricercati sulla persona, e poiché provvisti di quel poco cibo, nel luogo intesso, tutti gli undici uccisi. Non riferirò ciò che di miserevole disse e fece una delle prese donne per la speranza, che tornò vana, di salvare, non sé stessa, ma un figliuolo di dodici anni. […]
Lo spavento in tutti gli ordini del popolo fu grande, e tale che sembravano sciolti i legami più teneri di natura, più stretti di società; parenti e amici dagli amici e parenti denunziati, perseguiti, uccisi; gli uomini ridotti come nel tremuoto, nel naufragio, nella peste, solleciti di sé medesimi, non curanti del resto dell'umanità. Per le quali opere ed esempi viepiù cadendo i costumi del popolo, le susseguenti ribellioni, le sventure pubbliche, le tirannidi derivavano in gran parte dal come nel regno surse, crebbe e fu spento il brigantaggio. Questa ultima violenza non fu durevole: tutti i Calabresi, perseguitati o persecutori, agirono disperatamente; e poiché i briganti erano degli altri di gran lunga minori, e spicciolati traditi, sostenitori d'iniqua causa, furono oppressi. Sì che, di tremila che al cominciare di novembre le liste del bando nominavano, né manco uno solo se ne leggeva al finire dell'anno; molti combattendo uccisi, altri morti per tormenti, ed altri di stento, alcuni rifuggiti in Sicilia, e pochi, fra tante vicissitudini di fortuna, rimasti, ma chiusi in carcere. (Libro VII, Regno di Gioacchino Murat”

Pietro Colletta (1775–1831) patriota, storico e generale italiano

1808-1815), Capo II "Fatti di guerra e di brigantaggio, poi distrutto.", XXVII-XXVIII, Tip. e libreria Elvetica, Capolago, 1834
Storia del reame di Napoli

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“Tanto io che il povero maiale non saremo apprezzati che dopo la nostra morte.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

1 ottobre 1898; Vergani, p. 149
Diario 1887-1910

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“Il nostro è un Paese che scopre la pena di morte solo se si parla degli Stati Uniti. […] Difficilmente si parla della Cina che ogni anno si aggiudica il primato assoluto […]. Eppure qualche volta della Cina si parla. Il vero "buco nero" dell'informazione sono i regimi islamici e specialmente la condizione dei cristiani.”

Antonio Socci (1959) giornalista e scrittore italiano

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Origine: Da Nessuno tocchi Caino, di Abele chi se ne frega http://www.antoniosocci.com/2006/09/nessuno-tocchi-caino-di-abele-chi-se-ne-frega/, Libero, 24 settembre 2006.

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“La vita è un'orchestra che suona sempre, intonata, stonata.”

José Saramago (1922–2010) scrittore, critico letterario e poeta portoghese

da Le intermittenze della morte

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“L'omo e li animali sono propio transito e condotto di cibo, sepoltura di animali, albergo de' morti, facendo a sé vita dell'altrui morte, guaina di corruzione.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

Origine: Da Scritti scelti, p. 76 http://books.google.it/books?id=Xk6kW8Wpmo8C&pg=PT76.

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“Viktor Orbán deve chiarire immediatamente quali sono le intenzioni dell'Ungheria sulla pena di morte. Se davvero a Budapest qualcuno sta pensando di reintrodurre la pena di morte lo scontro con con l'Unione europea sarà inevitabile.”

Jean-Claude Juncker (1954) politico lussemburghese

Origine: Citato in Luca Veronese, [L’Ungheria pensa alla pena di morte. La Ue: chiarire subito o sarà scontro], Il Sole 24 ore.it, 30 aprile 2015