Frasi su bestia
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“L'uomo è una bestia!”

Giorgio Bracardi (1935) doppiatore e attore italiano

frase emblematica di un celebre personaggio di Bracardi: il farmacista che cura tutto con la prugna messicana
Citazioni dei suoi personaggi

“L'uomo è per natura un animale politico… tanto è vero che spesso l'uomo politico è una bestia.”

Alfredo Chiappori (1943) pittore e disegnatore italiano

Origine: Citato in Gino e Michele, Matteo Molinari, Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano, Arnoldo Mondadori Editore, 1997.

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“Le storie che si scriveranno, i quadri che si dipingeranno, le musiche che si comporranno, le stolte pazze incomprensibili e inutili cose che tu dici, saranno pur sempre la punta massima dell'uomo, la sua autentica bandiera […] quelle idiozie che tu dici saranno ancora la cosa che più ci distingue dalle bestie, non importa se supremamente inutili, forse anzi proprio per questo. Più ancora dell'atomica, dello sputinik, dei razzi intersiderali. E il giorno che di quelle idiozie non se ne faranno più, gli uomini saranno diventati dei nudi miserabili vermi come ai tempi delle caverne.”

Dino Buzzati (1906–1972) scrittore italiano

da Il mago
Il colombre e altri cinquanta racconti
Variante: Le storie che si scriveranno, i quadri che dipingeranno, le musiche che si comporranno, le stolte pazze e incomprensibili cose che tu dici, saranno pur sempre la punta massima dell'uomo, la sua autentica bandiera [... ] quelle idiozie che tu dici saranno ancora la cosa che più ci distingue dalle bestie, non importa se supremamente inutili, forse anzi proprio per questo. Più ancora dell'atomica, dello sputnik, dei razzi intersiderali. E il giorno in cui quelle idiozie non si faranno più, gli uomini saranno diventati dei nudi miserabili vermi come ai tempi delle caverne.

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“Safari | dentro la mia testa | ci son più bestie che nella foresta.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da Safari, n. 6
Safari

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“La guerra non è forse altro che la rivincita delle bestie che noi abbiamo ucciso.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

30 luglio 1891; Vergani, p. 48
Diario 1887-1910

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“Il rugby è uno sport bestiale giocato da gentiluomini. Il calcio è uno sport per gentiluomini giocato da bestie. Il football è uno sport bestiale giocato da bestie.”

Henry Blaha rugbista, giornalista

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 88. ISBN 88-8598-826-2

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“il filosofo è tanto più bestia quanto più vuol esser dio”

Johann Gottfried Herder (1744–1803) filosofo e teologo tedesco

Another Philosophy of History and Selected Political Writings

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“Ballata delle madri.

Mi domando che madri avete avuto. 
Se ora vi vedessero al lavoro 
in un mondo a loro sconosciuto, 
presi in un giro mai compiuto 
d’esperienze così diverse dalle loro, 
che sguardo avrebbero negli occhi? 
Se fossero lì, mentre voi scrivete 
il vostro pezzo, conformisti e barocchi, 
o lo passate a redattori rotti 
a ogni compromesso, capirebbero chi siete? 

Madri vili, con nel viso il timore 
antico, quello che come un male 
deforma i lineamenti in un biancore 
che li annebbia, li allontana dal cuore, 
li chiude nel vecchio rifiuto morale. 
Madri vili, poverine, preoccupate 
che i figli conoscano la viltà 
per chiedere un posto, per essere pratici, 
per non offendere anime privilegiate, 
per difendersi da ogni pietà. 

Madri mediocri, che hanno imparato 
con umiltà di bambine, di noi, 
un unico, nudo significato, 
con anime in cui il mondo è dannato 
a non dare né dolore né gioia. 
Madri mediocri, che non hanno avuto 
per voi mai una parola d’amore, 
se non d’un amore sordidamente muto 
di bestia, e in esso v’hanno cresciuto, 
impotenti ai reali richiami del cuore. 

Madri servili, abituate da secoli 
a chinare senza amore la testa, 
a trasmettere al loro feto 
l’antico, vergognoso segreto 
d’accontentarsi dei resti della festa. 
Madri servili, che vi hanno insegnato 
come il servo può essere felice 
odiando chi è, come lui, legato, 
come può essere, tradendo, beato, 
e sicuro, facendo ciò che non dice. 

Madri feroci, intente a difendere 
quel poco che, borghesi, possiedono, 
la normalità e lo stipendio, 
quasi con rabbia di chi si vendichi 
o sia stretto da un assurdo assedio. 
Madri feroci, che vi hanno detto: 
Sopravvivete! Pensate a voi! 
Non provate mai pietà o rispetto 
per nessuno, covate nel petto 
la vostra integrità di avvoltoi! 

Ecco, vili, mediocri, servi, 
feroci, le vostre povere madri! 
Che non hanno vergogna a sapervi 
– nel vostro odio – addirittura superbi, 
se non è questa che una valle di lacrime. 
È così che vi appartiene questo mondo: 
fatti fratelli nelle opposte passioni, 
o le patrie nemiche, dal rifiuto profondo 
a essere diversi: a rispondere 
del selvaggio dolore di esser uomini.”

Pier Paolo Pasolini (1922–1975) poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, attore, paroliere e scrittore italiano
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“Gli uomini sono bestie, egoisti e brutali. Per quanto gentili possano essere a parole, sotto ribollono sempre motivi più oscuri.”

George R. R. Martin (1948) autore di fantascienza statunitense

Vedova del Lungofiume
2016, p. 427
I guerrieri del ghiaccio - I fuochi di Valyria - La Danza dei Draghi

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“Chi non raffrena la volontà colle bestie s'accompagni.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

Aforismi, novelle e profezie

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“Per vedere la maga figlia del gran sole, | spingendoti fuori da questi rifugi, | senza ostacoli verrai nel dominio Circeo, | che non è affatto racchiuso entro angusti confini. | Per vedere le belanti pecore e i muggenti buoi, | per vedere i saltellanti padri dei capretti, | tu verrai, e per vedere tutti quanti gli animali del campo, | e tutte le belve della selva. | Con vario ed armonioso canto si leveranno qua e là i volatili nel cielo, | aggirandosi per la terra, sull'onda e nell'aere. | Mentre lasceranno che tu passi indisturbato i pesci del mare, | mantenendosi nel loro naturale silenzio. | Bada però che quando ti accosterai alla dimora, | per ritrovare gli animali domestici: | allora infatti proprio di fronte alle porte ed all'ingresso dell'atrio | facendosi avanti tutto fangoso, | ti correrà incontro il porco, e se per caso gli andrai troppo accosto, | col fango, colle zanne e con gli zoccoli | quello ti morderà, ti sporcherà, ti calpesterà, | e col suo grugnito t'importunerà. | Sulla soglia poi, e nello stesso ingresso dell'atrio, | il genere di bestie latranti che là se ne sta in ozio, | ti sarà molesto per il gran abbaiare, | e terribile per le fauci. | Se per questo non smarrirai il senso, e se neanche i cani si infurieranno, | per timore tu delle loro zanne, quelli del tuo bastone, | quelli non ti morderanno, tu non li picchierai: | sarai libero di passare, né quelli ti saranno di ostacolo. | Superate con solerte industria tutte queste prove, | mentre ti addentri nei luoghi più celati, | ti verrà incontro il solare volatile, il gallo, | per condurti in presenza della figlia del sole.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

da Giordano al libro; 2008

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“Le bestie non sono così bestie come si pensa.”

Molière (1622–1673) commediografo e attore teatrale francese

da Anfitrione, v. 108, prologo

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“Nel mondo dell'arte c'è una guerra sola: quella tra Circe e Orfeo. Tra Circe che trasforma gli uomini in bestie e Orfeo che trasforma i bruti in uomini.”

Giovanni Papini (1881–1956) scrittore, poeta e aforista italiano

Origine: Da Pillole di Minerva, II Frontespizio; ora in Mostra personale, Morcelliana, 1947.

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“L'uomo è come una bestia, che vorrebbe far niente.”

Lavorare stanca

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“Alle quattro lasciai la locanda. In quell'improvviso, ruvido silenzio una agitazione spaventosa s'impadronì di me, e non soltanto del mio corpo. La sensazione di aver indossato la mia camera come una camicia di forza e che ora me la dovessi togliere mi fece fare le scale a precipizio. Entrai nella sala. Poiché nessuno rispondeva ai miei ripetuti richiami, uscii fuori all'aperto. Inciampai in un cumulo di ghiaccio, ma subito mi rimisi in piedi e mi prefissi una meta: un ceppo a una ventina di metri di distanza. Mi fermai davanti al ceppo. Ora vedevo spuntare dalla neve tanti ceppi simili che parevano squarciati da proiettili, a decine e decine. In quel momento mi venne in mente che avevo dormito per oltre due ore seduto sul letto. Il viaggio e la novità dell'ambiente erano le cause della mia spossatezza. Il föhn, pensavo. Quand'ecco che dal tratto di bosco, a non più di cento metri da me, vidi spuntare un uomo che camminava a fatica, senza dubbio il pittore Strauch. Ne vedevo spuntare solo il busto, perché le gambe erano nascoste da immensi mucchi di neve. Notai il suo gran cappello nero. Controvoglia, così mi parve, il pittore si spostava da un ceppo all'altro. S'appoggiava al suo bastone col quale poi si spronava, come se fosse – a un tempo – mandriano bastone e bestia da macello. Ma questa impressione sparì e restò il problema di come avvicinarmi a lui al più presto e nel migliore dei modi. Come mi presento a lui? pensai. Mi avvicino e gli domando qualcosa, adotto quindi il metodo sicuro anche se sciocco di quello che vuol sapere l'ora e il luogo? Sì? No? Sì? Non sapevo decidermi. Sì. Decisi di tagliargli la strada.”

da Gelo
Gelo

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“Che vergogna, che miseria, aver detto che le bestie sono macchine prive di conoscenza e sentimento, che fanno sempre tutto ciò che fanno nella stessa maniera, che non imparano niente, non si perfezionano, ecc. ecc.!”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Bestie; 1968, pp. 108-109
Dizionario filosofico

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“L'animale ha ricevuto le facoltà del sentimento, della memoria, e di un certo numero di idee. Chi gliele ha date? Colui che ha fatto crescere l'erba dei campi e gravitare la terra intorno al sole.”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Bestie; 1968, p. 109
Dizionario filosofico

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“Ma chi fa funzionare il soffietto degli animali: chi li fa respirare? Ve l'ho già detto: colui che fa muovere anche gli astri. Il filosofo che dichiarò: Deus est anima brutorum, aveva ragione; ma doveva andare più in là.”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Bestie; 1968, p. 110
Dizionario filosofico
Origine: Cfr. Attilio Pisanò, Diritti deumanizzati, Giuffrè Editore, 2012, p. 29 http://books.google.it/books?id=jTQqD6-iqt4C&pg=PA29: «La paternità dell'espressione Deus est anima brutorum [Dio è l'anima degli animali] è dubbia. La si può ritrovare, comunque, nel poema The Logicians Refuted di Jonathan Swift».

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“I negri sono, per natura, gli schiavi degli altri uomini. Essi vengono dunque acquistati come bestie sulle coste dell'Africa.”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Origine: Dal Saggio sui costumi.

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“[…] una poesia ragionevole, è lo stesso che dire una bestia ragionevole.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

18; 1898, Vol. I, p. 100

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“Scienza è credere nell'ignoranza degli esperti.”

The Pleasure of Finding Things Out : The Best Short Works of Richard Feynman, curato da Jeffery Robbins, ISBN 0-14-029034-6, alle pagine 186-187. Basato sulla trascrizione di un'intervista del 1981

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“[Su George Best] Era un gran giocatore, più loco di me.”

Diego Armando Maradona (1960) allenatore di calcio e calciatore argentino

Io sono el Diego

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“I cartesiani hanno troppo urtato il sentire comune negando il sentire delle bestie.”

Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646–1716) matematico e filosofo tedesco

Origine: Da Principes de la nature et de la grâce, in Saggi filosofici e lettere; citato in Ditadi 1994, p. 135.

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“Io non ho mai letto il suo Spaccio della bestia trionfante: mi pare che ne abbiamo parlato un giorno in Francia, ma non potrei assicurarlo: è passato troppo tempo. Non bisognerebbe dire Specchio invece di Spaccio?”

Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646–1716) matematico e filosofo tedesco

da una lettera a John Toland, 30 aprile 1709
Origine: Citato in Immagini di Giordano Bruno 1600-1725, Procaccini, Napoli 1996.

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“I Galli erano scorticatori di bestie, bruciatori d'erbe: i più inabili del loro tempo.”

Arthur Rimbaud (1854–1891) poeta francese

da Sangue cattivo, 1972

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“[San Francesco] non confondeva la folla con i singoli uomini. Ciò che distingue questo autentico democratico da qualunque altro semplice demagogo è che egli mai ingannò o fu ingannato dall'illusione della suggestione di massa. Qualunque fosse il suo gusto per i mostri, egli non vide mai dinanzi a sé una bestia dalle molteplici teste. Vide unicamente l'immagine di Dio, moltiplicata ma mai ripetitiva. Per lui un uomo era sempre un uomo, e non spariva tra la folla immensa più che in un deserto. […] Nessun uomo guardò negli occhi bruni ardenti senza essere certo che Francesco Bernardone si interessasse realmente a lui, alla sua vita intima, dalla culla alla tomba, e che venisse da lui valutato e preso in considerazione. […] Ora, per questa particolare idea morale e religiosa non c'è altra espressione esteriore che quella di "cortesia". "Interessamento" non può esprimerla, perché non è un semplice entusiasmo astratto; "beneficenza" nemmeno, perché non è una semplice compassione. Può solo essere comunicata da un comportamento sublime, che può appunto dirsi cortesia. Possiamo dire, se vogliamo, che San Francesco, nella scarna e povera semplicità della sua vita, si aggrappò a un unico cencio della vita del lusso: le maniere di corte. Ma mentre a corte c'è un solo re e una folla di cortigiani, nella sua storia c'era un solo cortigiano attorniato da centinaia di re.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

cap. VI, p. 73
Francesco d'Assisi

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“Un buon cavallo e una bella donna sono due care bestie.”

Salvator Rosa (1615–1673) pittore, incisore e poeta italiano

584; p. 70
Il teatro della politica