
domandò Duefiori.
«Di solito».
Serie del Mondo Disco, 1. Il colore della magia (1983)
domandò Duefiori.
«Di solito».
Serie del Mondo Disco, 1. Il colore della magia (1983)
Origine: Dalle memorie del signor von Schnabelewopski, p. 63
Origine: Dalle memorie del signor von Schnabelewopski, p. 93
Origine: Da Diario di un seduttore, traduzione di Attilio Veraldi, Rizzoli, Milano, 1983. ISBN 978-88-17-00614-9
Origine: Lettere di un polemista, I. Al signor Chlewski a Tolosa, pp. 25-26
Origine: Processo a un liberale (libelli), Semplice discorso di Paolo Luigi Courier, pp. 54-55
libro I, II, 37; p. 45
Principj di scienza nuova
“I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto.”
527, 19 gennaio 1821; 1898, Vol. II, p. 43
“Quanti uomini superiori sono fanciulli parecchie volte al giorno.”
L'arte di comandare, Pensieri morali
“L'anima degli altri è come un bosco oscuro, specialmente l'anima di una fanciulla.”
cap. XVII, p. 79
Un nido di nobili
Origine: Citato in Beaudot A.,La crèativité, Bordas , Paris, 1973. Citato in Alessandro Antonietti, L'intuizione visiva, Francoangeli, 1995, p. 13.
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 491-492
Attribuite
pp. 12-13
Storia di un'anima, Manoscritto autobiografico A
Origine: L'uomo che fu Giovedì. Storia di un incubo, pp. 15-16
Origine: Storia dell'educazione occidentale, p. 358
Origine: Citato in Aneddoti, Intrepido, n. 21, 1974, Casa Editrice Universo.
“Chiudete, fanciulli, i rigagnoli: già bevvero abbastanza i prati.”
III, 111
Variante: Chiudete i ruscelli, o fanciulli, i prati hanno bevuto abbastanza.
p. 35
Origine: L'ultimo crociato, p. 254
Storia di un'anima, Anima
Storia di un'anima, Schizzi dal mare
Storia di un'anima, Schizzi dal mare
Storia di un'anima, Schizzi dal mare
da Le bravure del capitano Spavento, p. 17-18, Giacomo Antonio Somasco, 1609
Alla moglie, Parigi, 23 luglio 1836, p. 66
Lettere
Stendhal e la Sicilia in Fatti diversi di storia letteraria e civile, Opere 1984.1989, p. 696, Bompiani
da Il giudizio morale nel fanciullo, a cura di G. Petter, traduzione di B. Garau, Taylor & Francis, 1996
pp. 111-113
Variante: Una volta, dopo il tè della sera Tolstoj, che si sentiva male, mi chiamò in camera sua. Alloggiava allora in basso [... ].— Che cosa vi preoccupa, ora? A che pensate? — mi domandò, sdraiandosi sul grande divano coperto di tela cerata nera e comprimendosi il fegato malato con la mano passata sotto la cintura.— A Dio. Cerco di chiarire in me questo concetto.— In casi simili, mi ricordo sempre della definizione di Matthew Arnold. Ve ne ricordate? «Dio è la cosa eterna, posta al di fuori di noi, che ci conduce e che esige da noi la santità.» Aveva studiato i libri del Vecchio Testamento, e, per quell'epoca, la definizione era sufficiente. Ma, dopo Cristo, bisogna aggiungere che, al contempo, Dio è l'amore.<!-- la chiusura di virgolette manca così nel testo -->«Ognuno di noi possiede la propria rappresentazione di Dio. Per i materialisti Dio è la materia, benché ciò sia completamente erroneo; per Kant, è una cosa, per una contadina illetterata è un'altra.» Egli continuava così rispondendo al più completo disappunto che si dipingeva sul mio volto.— Ma che cos'è questa nozione, se differisce in ciascun individuo? Tutte le altre nozioni sono forse le stesse per tutti!— Perché? Esiste una moltitudine d'oggetti che gli uomini si rappresentano in modo nettamente diverso.— Per esempio?— Ce ne sono quanti ne volete... Ecco, per esempio... prendiamo non foss'altro l'aria: per un fanciullo non esiste; un adulto la conosce, come poter dire ciò?, diciamo che col senso del tatto egli l'aspira; ma per un chimico è tutt'altro. Il Maestro parlava con voce calma e convincente come si parla con i fanciulli.— Ma, se si hanno concezioni diverse di questo oggetto, perché, per nominarlo, ci si serve della stessa parola "Dio"? La contadina che lo nomina vuole esprimere una cosa diversa dalla vostra?— Le nostre concezioni sono diverse, ma hanno anche un certo elemento comune. Per tutti gli uomini, questa parola evoca nella sua essenza una nozione che è comune a tutti loro, ed è perciò che non si può sostituire questa parola con nessun'altra.
“La fanciullezza è il periodo più felice della vita eccetto quando sei fanciullo”
Fanucci, p. 11
Jerry Cornelius: Programma finale
Pensieri
Parte prima, VII, p. 257
Parte prima, libro III, cap. XXX, p. 407
Seconda Piaga, Parte terza, I, p. 379
I vermi
da Amor prende Grilli, in Scherzi poetici di vari celebri autori italiani e veneziani, raccolti da G.B.C., Tip. Molinari, Venezia, 1834
Origine: Poesie liriche: edite ed inedite di Luigi Tansillo, p. LXIX-LXX
Origine: Il mistero della Berlurette, p. 110
da Pastorale per una Unita di Chiesa e di Popolo, traduzione di Laura Valente, Editoriale Jaca Book, 1975, p. 107
Origine: Citato in Cesare Cantù, Sant'Atanasio, Biografie per corredo alla storia universale Vol. I, pp. 502-503.
Origine: Dall' intervista http://www.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=214682 alla Radio Vaticana, 26 giugno 2008.
“Molto sofferse e fece da fanciullo, sudù e s'intirizzì.”
413
Origine: L'assistenza degli esposti in Napoli, p. 7
Origine: L'assistenza degli esposti in Napoli, p. 15
Accenti, p. 266
Una Sicilia senza aranci
“Ogni uomo è figlio dell'educazione e della istruzione che riceve da fanciullo.”
Utopia? No!
ibidem
da Asfodeli, in Poesie, a cura di Idolina Landolfi, Rizzoli, 2007
Origine: Il concetto della scuola del lavoro, p. 60
Origine: L'amore è tutto, p. 57
“Che perduto il buon nome, una fanciulla, | Per bella ch'ella sia, non val più nulla.”
XX, 51
Ricciardetto
Origine: Citato in Harbottle, p. 331.
pagg. 20-21
Roberta
pag. 121
Roberta
da Poesie, Stamperia Dell'Iride, 1856, p. 99
Origine: La compresenza dei morti e dei viventi, p. 294
Origine: Scuola pubblica o privata?, p. 68
Origine: D'un nuovo diritto europeo, p. 219
Origine: Le bambine nella storia dell'educazione, p. 253
“La finzion del vizio | A vizio ver declina; A can, che lecca cenere, | Non gli fidar farina.”
da Il fanciullo e il gatto, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 599
La favole e i sonetti, Sopra l'Apologo
F. W. Foerster – pedagogista del carattere
da Deliri
Deliri – Discepole in sogno
La morale anarchica
p. 86