Frasi su giordano

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema giordano, citata, stato, essere.

Frasi su giordano

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“Questo è il programma della magia di Giordano Bruno per il quale "non essendoci nell'universo parte più importante dell'altra" non è concesso all'uomo quel primato, prima biblico e poi cartesiano, che lo prevede "possessore e dominatore del mondo", ma semplice "cooperatore dell'operante natura (operanti naturae homines cooperatores esse possint)". Questa differenza è decisiva perché smaschera quella sotterranea parentela che, al di là delle dispute, lega la tradizione cristiana all'agnosticismo scientifico. L'una e l'altro infatti condividono la persuasione che l'uomo, disponendo dell'anima come vuole la religione o della facoltà razionale come vuole la scienza, è, tra gli enti di natura, l'ente privilegiato che può sottomettere a sé tutte le cose. A questa enfatizzazione cartesiana del soggetto (Ego cogito) preparata dalla tradizione giudaico-cristiana (per la quale l'uomo è immagine di Dio e quindi nel diritto di dominare su tutte le cose), Giordano Bruno contrappone un percorso radicalmente diverso da quello che caratterizzerà per secoli il pensiero europeo. Non il primato dell'uomo, ma il primato degli equilibri sempre instabili e sempre da ricostruire tra soggetto e oggetto, tra uomo e natura. La magia, che non è potere sulla natura, ma scoperta dai vincoli con cui tutte le cose si incatenano, secondo il modello eracliteo dell'"invisibile armonia", è la proposta filosofica di Bruno, antitetica sia alla scienza matematica che si alimenta della progettualità umana, sia alla religione che, se da un lato subordina l'uomo a Dio, non esita a considerarlo, fin dal giorno della sua cacciata dal paradiso terrestre, dominatore di tutte le cose.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

Umberto Galimberti
la Repubblica

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“[Su Giordano Bruno] La moderna astronomia dimostra quanto vere fossero le sue intuizioni.”

Margherita Hack (1922–2013) astrofisica e divulgatrice scientifica italiana

Origine: Libera scienza in libero Stato, p. 90

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“I cardinali dormienti si affannano | a punire Bruno, che invece è lontano. Vola. | Il suo superbo corsiero, vivo come il pensiero, | Già passa le Alpi.”

da La triste storia del dottor Faust; citato in Jean Rocchi, Giordano Bruno davanti all'inquisizione, Stampa Alternativa
La tragica storia del Dottor Faust

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“Lasciamo che un Santo scriva di un altro Santo!”

Tommaso d'Aquino (1225–1274) frate domenicano

Origine: Citato in Albino Luciani, Illustrissimi, premessa di Igino Giordani, commento di Giovanni Mocchetti, Edizioni APE Mursia, Milano, 1979.

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“[Su Morrissey] Scrive meravigliosi titoli di canzoni, ma purtroppo spesso si dimentica di scrivere la canzone.”

Elvis Costello (1954) cantautore, chitarrista e compositore britannico

citato in Avanti prego, ecco l'insultopoli del rock http://blog.ilgiornale.it/giordano/2011/08/29/avanti-prego-ecco-linsultopoli-del-rock/, Il blog di Paolo Giordano, 29 agosto 2011

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“Giordano Bruno nella teologia proclamò il panteismo. Nella cosmologia intuì l'infinità dello spazio. Nell'astronomia sostituì il sistema eliocentrico a quello geocentrico. Nella biologia affermò l'esistenza della vita in tutta la natura. Nella psicologia dimostrò il pampsichismo, cioè l'animismo universale. Nell'etica gettò le basi di una morale positiva, areligiosa e indipendente sostenendo che tutto l'universo è pervaso da una teleologia immanente, per cui si perfeziona e si migliora ogni cosa, essendo la natura causa, legge e finalità a se stessa. Distruttore dei pregiudizi dei suoi tempi, egli – soprattutto – ricostruì la scienza e la filosofia della natura; distrusse le antitesi della metafisica, nella filosofia e nella scienza. Combatté l'antitesi tra la forma e la materia, sostenuta dai filosofi dualisti. Combatté l'antitesi tra il cielo e la terra, sostenendo l'unità di questi, la teoria geocentrica e l'ipotesi della pluralità dei mondi. combatté l'antitesi tra lo spirito e la materia, tra l'anima e il corpo, tra il senso e l'intelletto, sostenuta dagli psicologi dualisti, conciliando questi termini, creduti contraddittori, e sostenendo l'unità dello spirito e della materia, l'inseparabilità dell'anima e del corpo e l'identità del senso e dell'intelletto. Contro le antitesi tra la causalità cosmica e la volontà divina, tra la necessità naturale e la libertà morale, tra la finalità trascendente e la finalità immanente, tra il bene ed il male, si sforzò di conciliare tutte queste antinomie, riportando i contrari all'unità assoluta, dove tutte le differenze restano eliminate. Contro il dualismo tra Dio e la Natura, sostenne che Dio non è una causa esteriore al mondo, ma un artista interiore, un principio efficiente, informativo dal di dentro.”

Guido del Giudice (1957) scrittore italiano

da Sintesi del pensiero bruniano http://web.archive.org/web/20160325232940/http://www.giordanobruno.info/nolano/filosofia.htm, GiordanoBruno.com, 25 marzo 2016

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“La sapienza abbandonò la terra quando i dotti cominciarono a usare la loro dottrina a scopo di lucro (Giordano Bruno) Auguri #Wikipedia.”

Gianfranco Ravasi (1942) cardinale, arcivescovo cattolico e biblista italiano

da un tweet https://twitter.com/CardRavasi/status/687969686881959936 del 15 gennaio 2016

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“Per vedere la maga figlia del gran sole, | spingendoti fuori da questi rifugi, | senza ostacoli verrai nel dominio Circeo, | che non è affatto racchiuso entro angusti confini. | Per vedere le belanti pecore e i muggenti buoi, | per vedere i saltellanti padri dei capretti, | tu verrai, e per vedere tutti quanti gli animali del campo, | e tutte le belve della selva. | Con vario ed armonioso canto si leveranno qua e là i volatili nel cielo, | aggirandosi per la terra, sull'onda e nell'aere. | Mentre lasceranno che tu passi indisturbato i pesci del mare, | mantenendosi nel loro naturale silenzio. | Bada però che quando ti accosterai alla dimora, | per ritrovare gli animali domestici: | allora infatti proprio di fronte alle porte ed all'ingresso dell'atrio | facendosi avanti tutto fangoso, | ti correrà incontro il porco, e se per caso gli andrai troppo accosto, | col fango, colle zanne e con gli zoccoli | quello ti morderà, ti sporcherà, ti calpesterà, | e col suo grugnito t'importunerà. | Sulla soglia poi, e nello stesso ingresso dell'atrio, | il genere di bestie latranti che là se ne sta in ozio, | ti sarà molesto per il gran abbaiare, | e terribile per le fauci. | Se per questo non smarrirai il senso, e se neanche i cani si infurieranno, | per timore tu delle loro zanne, quelli del tuo bastone, | quelli non ti morderanno, tu non li picchierai: | sarai libero di passare, né quelli ti saranno di ostacolo. | Superate con solerte industria tutte queste prove, | mentre ti addentri nei luoghi più celati, | ti verrà incontro il solare volatile, il gallo, | per condurti in presenza della figlia del sole.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

da Giordano al libro; 2008

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“Giordano Bruno, dedicò la sua satira contro la fede e il papa (l'asino ideale) dal titolo Cabala del cavallo Pegaseo ad un vescovo – con queste parole "prendetelo, se volete, per uccello; perché è alato e dei più gentili e gai che si possano tenere in gabbia”

Carlo Dossi (1849–1910) scrittore, politico e diplomatico italiano

Il motto di Bruno era, "in tristitia hilaris, in hilaritate tristis" che potrebbe essere il motto dell'Umorismo – Per la lingua da lui usata diceva "chi m'insegnò a parlare fu la balia". (n, 2416)

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“Mio caro signor dottore, queste poesie di Giordano Bruno sono un regalo di cui le sono grato con tutto il cuore. Mi sono permesso di appropriarmele come se le avessi scritte io e per me – e le ho prese come gocce corroboranti. Se lei sapesse quanto raramente mi viene ancora qualcosa di corroborante dall'esterno.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

Origine: Da una lettera a Heinrich von Stein del 22 maggio 1884; citato in Anacleto Verrecchia, Giordano Bruno, Donzelli editore, 2002.

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“In realtà ciò che l'autore nel libro presenta a stento è degno di una voce vuota o di un fungo avvelenato, molto meno quindi di un così alto prezzo e di una così grande fama: tutto viene copiato da un dialogo di Luciano e volto in forma peggiore.”

Jacob Friedrich Reimmann (1668–1743) teologo, pedagogo e filosofo tedesco

da Historia universalis atheismi et atheorum falso et merito suspectorum [...], Hildesiae, 1725, p. 374; citato in Immagini di Giordano Bruno 1600-1725, Procaccini, Napoli 1996, pp. 145-146

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“Ai giornalisti musicali piace Elvis Costello perché si vestono come lui.”

David Lee Roth (1954) cantante e compositore statunitense

citato in Avanti prego, ecco l'insultopoli del rock http://blog.ilgiornale.it/giordano/2011/08/29/avanti-prego-ecco-linsultopoli-del-rock/, Il blog di Paolo Giordano, 29 agosto 2011

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“Seppi da Wacherio che il Bruno fu abbruciato in Roma e che sopportò con costanza il supplicio, asserendo che tutte le religioni sono vane e che Iddio s'immedesima col mondo, col circolo e col punto.”

Giovanni Keplero (1571–1630) astronomo, matematico e musicista tedesco

da una lettera a Johann Brengger, medico e scienziato tedesco; citato in Domenico Berti, Vita di Giordano Bruno da Nola, Paravia, Torino 1868

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“Qui [ nel De triplici minimo] Bruno, come Vico, tende a trasformare l'atomo in punto metafisico e in conato, ma non certo al fine di restaurare l'antica dottrina atomistica lucreziana, ma per concepirli come forze e come «operazioni dell'anima del mondo».”

Giuseppe Cacciatore (1945) filosofo italiano

da Vico e Bruno, in Autobiografia e filosofia. L'esperienza di Giordano Bruno, Istituto nazionale di studi sul Rinascimento – Atti del convegno (Trento, 18-20 maggio 2000), a cura di Nestore Pirillo, Edizioni di storia e letteratura, Roma, 2003

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“Nessuno nega che sia superfluo per le stelle un qualche uso [degli umori], se non chi con Giordano Bruno stabilì tanti mondi quanto sono i globi.”

da una lettera a Giovanni Keplero, 1 settembre 1607; citato in Immagini di Giordano Bruno 1600-1725, Procaccini, Napoli 1996

“Scrivi di Giordano Bruno abbrustolito (prunis tostus), il che io intendo che fu abbruciato; ti chiedo se questo è certo, ed in qual tempo e per qual ragione siagli ciò accaduto: fammelo sapere, sento compassione di lui.”

da una lettera a Giovanni Keplero, 7 marzo 1608; citato in Domenico Berti, Vita di Giordano Bruno da Nola, Paravia, Torino, 1868, p. 9

“Bruno, paradossalmente, viene ucciso dal Papato della Controriforma in quanto difensore delle tesi sulla monarchia universale pontificia sostenute dallo stesso papato un secolo prima e ormai abbandonate.”

Paolo Prodi (1932–2016) storico italiano

da Introduzione alla seconda sessione, in Autobiografia e filosofia. L'esperienza di Giordano Bruno, Istituto nazionale di studi sul Rinascimento – Atti del convegno (Trento, 18-20 maggio 2000), a cura di Nestore Pirillo, Edizioni di storia e letteratura, Roma, 2003

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“Chi ha dunque ingegno badi di non tacere, chi abbondanza di roba si guardi dall'esser troppo duro di mano nell'esercizio della misericordia: chi ha un'arte da vivere, ne partecipi al prossimo l'uso e l'utilità.”

Papa Gregório I (540–604) 64° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Citato in Le encicliche sociali dei papi, a cura di Igino Giordani, p. 167.

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“Quando sento un brano alla radio e mi chiedo "cos'è questa schifezza?", la risposta è sempre la stessa: "È dei Red Hot Chili Peppers."”

Nick Cave (1957) cantautore, musicista e scrittore australiano

Origine: Citato in Maila Daniela Tritto, "Nick Cave. 20000 Days on Earth" di Iain Forsyth e Jane Pollard: il film su uno dei maggiori esponenti musicali della scena rock' http://oubliettemagazine.com/2014/12/01/nick-cave-20000-days-on-earth-di-iain-forsyth-e-jane-pollard-il-film-su-uno-dei-maggiori-esponenti-musicali-della-scena-rock/, Oubliettemagazine.com, 1 dicembre 2014.

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“[Giovanni di Dio] Un riformatore poiché non mise che un solo malato per ciascun letto; egli fu il primo che pensò a dividere i malati in categorie; fu insomma il creatore dell'ospedale moderno; fu il primo a fondare il Workhouse aprendo nel suo ospizio una casa, dove i poveri senza tetto e i viaggiatori senza denari potevano dormire.”

Cesare Lombroso (1835–1909) medico, antropologo e criminologo italiano

Origine: Da L'uomo di genio in rapporto alla psichiatria, alla storia ed all'estetica, Torino, 1894; citato in Igino Giordani, Il Santo della Carità ospedaliera.

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“Il maestro si limita a «muovere», a stimolare il discepolo e il discepolo solo se risponde a questo stimolo – sia durante che dopo l'esposizione del maestro – arriva ad un vero apprendimento.”

Tommaso d'Aquino (1225–1274) frate domenicano

Origine: Citato in Albino Luciani, Illustrissimi, p. 135, premessa di Igino Giordani, commento di Giovanni Mocchetti, Edizioni A.P.E., Mursia, Milano, 1979.

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“Voi italiani ci avete insegnato il cuore del cinema e la realtà della vita sullo schermo. Quindi applaudo a scatola chiusa Moretti, Muccino, Giordana, ma vi chiedo: dov'è la più bella donna del mondo, Silvana Mangano, dove sono la Lollò, Pasquale Festa Campanile, Monica Vitti?”

Tony Curtis (1925–2010) attore statunitense

Origine: Da Tony Curtis: «Voi ci avete insegnato tanto ma dove sono la Mangano, la Lollobrigida?» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/aprile/10/Tony_Curtis_Voi_avete_insegnato_co_0_0104104173.shtml, Corriere della sera, 10 aprile 2001.

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“[«Prende l'amaro solo se è soddisfatto della sua giornata?»] Esatto. Me lo consento solo se ho adempiuto a tutti i miei doveri. [«E quindi?»] Quindi lo prendo sempre, caro direttore.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2008
Origine: Dall'intervista a Mario Giordano, Il Giornale, 9 aprile 2008; citato in Berlusconi ha detto: (anno 2008) http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=Frasario2008, Corriere.it.

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“[Su Madonna] Un ditale di talento gettato in un oceano di ambizione.”

Mick Jagger (1943) cantante britannico

Origine: Citato in Avanti prego, ecco l'insultopoli del rock http://blog.ilgiornale.it/giordano/2011/08/29/avanti-prego-ecco-linsultopoli-del-rock/, Il blog di Paolo Giordano, 29 agosto 2011.

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“Questo è il programma della magia di Giordano Bruno per il quale "non essendoci nell'universo parte più importante dell'altra" non è concesso all'uomo quel primato, prima biblico e poi cartesiano, che lo prevede "possessore e dominatore del mondo", ma semplice "cooperatore dell'operante natura (operanti naturae homines cooperatores esse possint)". Questa differenza è decisiva perché smaschera quella sotterranea parentela che, al di là delle dispute, lega la tradizione cristiana all'agnosticismo scientifico. L'una e l'altro infatti condividono la persuasione che l'uomo, disponendo dell'anima come vuole la religione o della facoltà razionale come vuole la scienza, è, tra gli enti di natura, l'ente privilegiato che può sottomettere a sé tutte le cose. A questa enfatizzazione cartesiana del soggetto (Ego cogito) preparata dalla tradizione giudaico-cristiana (per la quale l'uomo è immagine di Dio e quindi nel diritto di dominare su tutte le cose), Giordano Bruno contrappone un percorso radicalmente diverso da quello che caratterizzerà per secoli il pensiero europeo. Non il primato dell'uomo, ma il primato degli equilibri sempre instabili e sempre da ricostruire tra soggetto e oggetto, tra uomo e natura. La magia, che non è potere sulla natura, ma scoperta dai vincoli con cui tutte le cose si incatenano, secondo il modello eracliteo dell'"invisibile armonia", è la proposta filosofica di Bruno, antitetica sia alla scienza matematica che si alimenta della progettualità umana, sia alla religione che, se da un lato subordina l'uomo a Dio, non esita a considerarlo, fin dal giorno della sua cacciata dal paradiso terrestre, dominatore di tutte le cose.”

Umberto Galimberti (1942) filosofo e psicoanalista italiano
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“Se Voi, probabilmente avete letto le opere di Giordano Bruno, ebbene ne La cena delle ceneri, fa uno strano ragionamento. Dice: supponiamo di avere una palla, come la terra. La terra viene illuminata dal sole, ma soltanto una parte della terra viene illuminata dal sole. Man mano che ci si allontana, il sole è più lontano dalla terra, una parte sempre maggiore della sfera viene illuminata. Ora, domanda: quant'è la parte della sfera che al massimo può venire illuminata? Se il sole fosse all'infinito, allora illuminerebbe esattamente metà della sfera. Ora Giordano Bruno si chiede: ma poverina l'altra metà della sfera che cosa fa? Rimane in ombra? Allora l'idea di Giordano Bruno è: quando arriviamo all'infinito, facciamo un passo in più, incominciamo ad andare oltre questo primo infinito e il sole comincerà a illuminare la parte di dietro della sfera. Quando s'arriva all'infinito per la seconda volta tutta la sfera è illuminata. Non c'è bisogno di dire che questa è, ovviamente, è un'idea semplicemente metaforica, non ha nessun senso. Però è la prima volta nella storia in cui qualcuno pensa che ci sia effettivamente la possibilità di avere due o più infiniti. I matematici oggi sono arrivati ad averne addirittura infiniti.”

Piergiorgio Odifreddi (1950) matematico, logico e saggista italiano

dalla trasmissione RAI Il Grillo, 2 aprile 2001; citato in Storia dell'infinito http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=795#bruno, emsf.rai.it

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“Non è una meraviglia di scrittore Dino Compagni: contemporaneo a Dante; e autore di una tal prosa, che per brevità, precisione, vigore, non avrebbe da vergognarsene Sallustio?”

Pietro Giordani (1774–1848) scrittore italiano

da una lettera a Gino Capponi, 1º gennaio 1825; in Degli scritti di Pietro Giordani, vol. II, Giovanni Silvestri, Milano, 1841, pp. 51-52 http://books.google.it/books?id=8_FPaXhEBLsC&pg=PA51#v=onepage&q&f=false

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“Papa Francesco fa bene a ricordarlo. Noi guardiamo alla guerra in modo troppo ideologico. C'è un substrato economico, ci sono ambizioni territoriali. La guerra è un demone, la violenza è una malattia. Con la guerra la povera gente perde mentre alcuni si arricchiscono. Mi preoccupano le conseguenze dei flussi di rifugiati e profughi, dei milioni di persone scappate dalla Siria che arrivano ai confini della Turchia, del Libano, della Giordania.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Dall'intervista di Andrea Tornielli Libia, Riccardi: «Risposta forte non significa mostrare i muscoli» http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/is-is-is-libia-libya-libia-39226/, Vatican Insider, 17 febbraio 2015.

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“Che cosa Bruno apporta più di Cusano? La fede nella adeguatezza del pensiero rapito? La docta Ignorantia del furore?”

Aby Warburg (1866–1929) storico dell'arte e critico d'arte tedesco

da Giordano Bruno in La rinascita del paganesimo antico e altri scritti 1917-1929, p. 982

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“Sono convinto che il popolo inglese, sottoposto alle situazioni che dal 1530 avvelenano l'Italia in tutte le maniere e da ogni parte, sarebbe più disprezzabile.”

Stendhal (1783–1842) scrittore francese

Origine: Citato in Giordano Bruno Guerri, Gli italiani sotto la chiesa

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“Nessuna meraviglia che un uomo come Giordano Bruno corredi questo mondo della spazialità infinita, sottratto in certo modo alla onnipotenza divina, e pure completamente misurabile, di una sublimità quasi religiosa e che gli attribuisca, «accanto all'estensione infinita del χενόν democriteo, l'infinita dinamica dell'anima del mondo neoplatonica». Nonostante l'afflato mistico, questa concezione dello spazio è già quella che più tardi verrà razionalizzata da Cartesio e formalizzata nella teoria Kantiana.”

Erwin Panofsky (1892–1968) storico dell'arte tedesco

pag. 46
La prospettiva come forma simbolica
Origine: [Nota presente nel medesimo testo da cui è tratta la citazione] L. Olschki, op. cit.; a questo proposito anche Jonas Cohn, Das Unendlichkeitsproblem, 1896. È particolarmente interessante il modo in cui Bruno, per poter fondare il suo concetto dello spazio infinito anche sull'«Autorità» degli antichi, contro la concezione scolastico-aristotelica, si rifà consapevolmente ai frammenti dei presocratici, e in particolare alle dotrine di Democrito: in certo modo – ed è un fatto sintomatico per tutto il movimento rinascimentale – egli si vale di una Antichità contro un'altra; il risultato è un terzo termine, appunto la specifica «modernità». L'opposto della bella definizione bruniana dello spazio come «quantitas continua, physica triplici dimensione constans» è la personificazione medioevale (ad esempio, nel Duomo di Parma) delle quattro dimensioni (parallele ai quattro evangelisti, ai quattro fiumi del paradiso, ai quattro elementi, ecc.)

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“Adelchi una Musa ce l'ha, perché sembra che sia Dio a soffiargli nelle orecchie e nel cuore titanismo e passione.”

Carmelo Bene, citato in Adelchi – Rizzoli, a cura di Alberto Giordano
Adelchi, Citazioni sull'opera

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“Questa teoria, che ogni molteplicità sia soltanto apparente, che in tutti gli individui di questo mondo, per quanto si presentino in numero infinito l'uno dopo l'altro e l'uno accanto all'altro, si manifesti un essere solo e il medesimo, presente e identico in tutti e veramente esistente, questa teoria […] verrebbe voglia di dire che c'è sempre stata. Difatti essa è la dottrina principale e fondamentale dei sacri Veda, il libro più antico del mondo, del quale possediamo la parte dogmatica o, meglio, la dottrina esoterica nelle Upanishad. Là troviamo, si può dire a ogni pagina, questa grande dottrina che instancabilmente viene ripetuta in forme infinite e commentata con svariate immagini e similitudini. Non c'è da dubitare che abbia costituito il fondamento della sapienza di Pitagora […]. Tutti sanno che in essa soltanto era contenuta quasi tutta la filosofia della scuola eleatica. In seguito ne furono pervasi i neoplatonici […]. Nel secolo IX la vediamo comparire all'improvviso in Europa per merito di Scoto Eriugena il quale, preso dall'entusiasmo, si affanna a rivestirla delle forme e delle espressioni della religione cristiana. La ritroviamo tra i maomettani quale entusiastico misticismo dei Sufi. In Occidente però Giordano Bruno dovette pagare con la morte ignominiosa e crudele il fatto di non aver saputo resistere all'impulso di esprimere quella verità. Tuttavia vediamo anche i mistici cristiani invilupparcisi, loro malgrado, quando e dove compaiono. Il nome di Spinoza è identico con essa.”

Arthur Schopenhauer (1788–1860) filosofo e aforista tedesco

IV, § 22; 1981, pp. 277-278
Il fondamento della morale

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“Ch'i' cadrò morto a terra, ben m'accorgo: | ma qual vita pareggia al morir mio?”

Luigi Tansillo (1510–1568) poeta italiano

Origine: Citato in Giordano Bruno, De gli eroici furori, parte I, dialogo III.

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“Se Giordano Bruno avesse avuto un microfono si sarebbe salvato dal rogo?”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il malloppo, p. 30